Su Tela Ilsangue Delle Vittime Di Mafia

  • May 2020
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  • Pages: 3
Su tela il sangue delle vittime di mafia

Qualcuno la Mafia la racconta, altri l’anatomizzano, altri ancora negano il suo potere. Ci sono quelli che provano ad innalzare un manifesto con su scritto “stop ”, ci sono quelli che gridano basta alle sorde orecchie della criminalità organizzata, c’è chi l’aggredisce e magari riesce anche a colpirla. E poi c’è l’arte. Quella forma creativa che opera come un filtro e depura la mente attraverso il suo artista. Sicuro è che: ogni forma di comunicazione dovrebbe essere in grado di portare alla comune-azione e quando ci riesce, anche se piano, dà un colpo forte alla struttura mentale che sostiene l’elevazione di quella dimora in cui il padrone è il silenzio e l’ospite principale è l’anti-evoluzione. Gaetano Porcasi, di Partinico, è uno di quei pittori che nelle sue opere dipinge il bello, ma sa anche strappare il marcio alla sua terra, la Sicilia, per portarlo su tela. Rende tutto più visibile, più chiaro, con le sue pennellate. L’arte funziona come una lente d’ingrandimento su fatti e personaggi che immersi tra i colori raccontano, in uno spazio libero, la loro storia. E’ sul piede di guerra contro la mafia, la Pop-Art di Gaetano. Ragione e memoria, nutrimento per la mente, sono gli ingredienti attraverso i quali l’artista ha dipinto quella parte della sua collezione chiamata “ Volti”. C’è anche Peppino Impastato tra il rosso, il verde, e il giallo, dentro la profonda bellezza della sua terra e c’è anche la tristezza, quella di un volto umano, forse stanco, ma mai vinto. C’è la scritta “Radio Out” dietro le spalle di Peppino. Da lì si sprigionava la rabbia, negli anni 70, attraverso la voce che trasmetteva onde contro Cosa Nostra. Da quella radio partivano flussi di denuncia satirica, impegno politico, lotta alla mafia, attacchi a Gaetano Badalamenti, boss di Cinisi. Tano Seduto, così lo deridevano Peppino e i ragazzi durante la trasmissione storica “Onda Pazza a Mafiopoli”. C’è anche il grano, dentro lo spazio visivo, prodotto di quelle stesse terre che Peppino ha difeso guidando nella resistenza i contadini contro chi attraverso sporchi giochi è riuscito a sottrarre quelle proprietà e a edificare l’aeroporto di Punta Raisi. Dentro il quadro c’è quella bellezza autentica e amata da Peppino. Si sente, si vede l’umore combattivo e inquieto di quel ragazzo che scriveva: Fiore di campo nasce
 dal grembo della terra nera, 
fiore di campo cresce 
odoroso di fresca rugiada, 
fiore di campo muore
 sciogliendo sulla terra
 gli umori segreti. E poi c’è Rita Atria. Personaggio che condivide non poco con Peppino. Anche lei nasce in Sicilia, a Partanna provincia di Trapani, da una famiglia mafiosa. Entrambi moriranno per mano della Mafia. Peppino ucciso. Lei suicida. Sì la Mafia può anche questo. Ancora più simili lei e Peppino nel combattere il silenzio, anche se in modi differenti. E’ il 1991 quando i burattinai di Cosa Nostra eliminano il fratello di Rita, Nicola. Il padre, un mafioso, don Vito, aveva fatto la stessa fine. E’ il 1991, quando Rita si ribella. E' una bambina, ha solo diciassette anni e racconta tutto quello che sa a Paolo Borsellino. Diventa una “collaboratrice di giustizia”, una “spiuna” per la mafia. Allontanata da tutti, odiata dalla madre, Rita continua a scandire i suoi passi in avanti sulla strada della verità. Poi la Strage di via D’Amelio, muore Paolo Borsellino. Una settimana dopo Rita si toglie la vita. Nel quadro a lei dedicato Gaetano la posiziona al di sopra di tutti, mentre il suo volto stanco e segnato dal lutto sembra voler raccontare lo strazio attraverso il quale è d’obbligo passare quando la vita e la morte ti portano dentro un mondo che non ti appartiene. E’ una dimensione storica imperniata di reale e fantasia, quella che mette in mostra Gaetano. Vale davvero la pena, fare un giro tra le sue pennellate di colore, le sue superfici e i suoi tempi visivi. E se proprio nella stupenda Partinico non potete andarci c’è il sito web: www.gaetanoporcasi.it Cristina Turano

Nome file: Nuovo Documento di Microsoft Office Word Directory: C:\Users\Pre\Documents\Desktop Modello: C:\Users\Pre\AppData\Roaming\Microsoft\Templates\Normal.dotm Titolo: Oggetto: Autore: Pre Parole chiave: Commenti: Data creazione: 20.07.2009 10:37:00 Numero revisione: 1 Data ultimo salvataggio: Autore ultimo salvataggio: Tempo totale modifica 0 minuti Data ultima stampa: 20.07.2009 10:38:00 Come da ultima stampa completa Numero pagine: 2 Numero parole: 661 (circa) Numero caratteri: 3.508 (circa)

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