Risposta 12082009 Presidente Friburghi

  • May 2020
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Signor Presidente Armando Friburghi AUSM SpA Calolziocorte Signor Presidente, Le scrivo con riferimento alla email inviata all’indirizzo del Gruppo consiliare di «Uniti per Calolziocorte» sabato 1 agosto scorso, indirizzo collegato al Blog «Calolziocorte Democratica» (http://democraticicalolziocorte.blogspot.com), un Blog gestito dal consigliere comunale Luca Valsecchi «all'interno di UNITI (…) per l'esigenza di giustificare le nostre scelte e le nostre linee operative in maniera diretta (…). In secondo luogo per fornire uno strumento di consultazione per i cittadini e in senso più allargato per i residenti di Calolziocorte». Ho lasciato trascorrere alcuni giorni anche per stemperare un po’ gli animi, che avrebbero indotto invece a rispondere a tono e quindi enfatizzando la polemica, la contrapposizione. Ciò che ritengo non giovare a nessuno. Anche se certamente immagino che la risposta che segue non La soddisferà, poiché rimaniamo sulle differenti opinioni, e perché la gravità di alcune Sue affermazioni meritano di essere ricondotte a spiegazione, a ragione; ma almeno nell’intenzione si può far chiarezza. Proponendone fin d’ora il superamento. Dico subito che né io, per il Gruppo consiliare, né Luca Valsecchi né altri Le dobbiamo delle scuse, per il semplice fatto che ci siamo attenuti al dibattito e ai lavori del Consiglio comunale, e nelle nostre funzioni di consigliere comunale ci sentiamo di mantenere la posizione critica già più volte espressa e argomentata ufficialmente in merito ai temi poi pubblicati sul Blog il 3 giugno. Si può ritenere ironico il gioco di parole con l’uso di maiuscole/minuscole, ma è corrispondente all’ironico gioco di parole usato (non da noi) in Consiglio, e che comunque secondo me sarebbe sempre opportuno evitare. Non, però, offensivo e lesivo al punto da provocare tali reazioni polemiche. Vengo alla doverosa risposta. Rispondo personalmente, attenendomi alle relazioni istituzionali (come già si poteva intendere dalla mia precedente email di lunedì 3 scorso) in qualità di capogruppo consiliare in quanto ritengo si debba mettere in ordine la questione secondo i fatti, partendo dalla considerazione che: - ci riferiamo ad argomenti trattati dal Consiglio comunale di Calolziocorte, in data 27 maggio 2009, in seduta ordinaria e pubblica; - è il Presidente dell’Azienda unica dei servizi municipalizzati AUSM Spa a chiedere chiarimento; non è una incomprensione tra privati cittadini; - è opportuno evitare una personalizzazione anche affinché i termini usati nelle comunicazioni possano tornare a un livello istituzionale per non condizionare il prosieguo di un confronto costruttivo, ancorché dibattuto o critico, tra le parti chiamate ai doverosamente diversi ruoli nell’ambito dell’Amministrazione della Città di Calolziocorte. I fatti. Siamo in presenza di: - una contestazione circa un testo pubblicato (il 3 giugno 2009, relativo a lavori del Consiglio comunale), che si presume offensivo nei riguardi del Presidente Ausm; - una polemica personale verso un consigliere comunale, con offese e argomenti discutibili; - una richiesta di scuse personali e di pubblicazione di replica sul Blog. Per quest’ultimo punto non vi è molto da dire perché, come anticipato, non riteniamo di dovere delle scuse, semmai spiegazioni per chiarimento; e riguardo la pubblicazione basti ricordare che un Blog come certo saprà, rispetto a un sito internet, in quanto tale, ha la caratteristica dell’accessibilità diretta, senza censure, senza difficoltà di partecipare al dibattito semplicemente inserendosi nello spazio “commenti”. E la pubblicazione è

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subito online. (È anche vero, detto per inciso, che ho suggerito che venga specificata una clausola-invito, per ovvi motivi di serietà e responsabilità, per prevenire e escludere messaggi offensivi con epiteti o accuse personali soprattutto quando non documentate). Il Suo messaggio sarà quindi pubblicato con eguale spazio, ma poteva già procedere direttamente, ed è gratuito il dirsi convinto, tra il beffardo e il minaccioso, della mancata pubblicazione e anticipando il “ricorso ad altri canali”. Riguardo i toni offensivi, innanzi tutto mi consenta di dirLe che sono rammaricato perché le Sue intenzioni non appaiono affatto concilianti ma anzi intimidatorie e oltremodo provocatorie. Nella email del 3 agosto parla di “un’azione palesemente codarda, scorretta e lesiva”, definisce “infame” l’articolo pubblicato sul Blog. Ritiene di essere stato messo “alla berlina”, e ciò col rischio di compromettere l’attività dell’Azienda da Lei presieduta. Chiede le scuse sia come Signore sia come Presidente Ausm, lasciando intendere questo ancora in via amichevole, altrimenti…? Alla prima Sua email di sabato 1 agosto (già esprimendo la convinzione che la replica non sarebbe stata pubblicata) ne ha fatta seguire subito lunedì 3, di primo mattino, un’altra, sottintendendo la nostra scarsamente buona educazione per il fatto che non avevamo ancora risposto, anzi ironizzando sul “famoso consiglio di Solone”, aggiungendo la citazione d’Autore: “Sapendo, taci”. Aspetto a margine del contenuto, la seconda email è stata inviata al sottoscritto e per conoscenza ad altro consigliere del Gruppo, Corrado Conti, però ignaro di quanto stava accadendo. Non cercando, se lo scopo davvero era parlare e chiarire col consigliere Luca Valsecchi, il suo recapito. Bene. Personalmente io nella mia email di lunedì 3 ho volutamente sottolineato che mi rivolgevo alla persona (Signore) interpellante, così in modo interlocutorio o diplomatico se si vuole, distinguendo la risposta ufficialmente da dare al Presidente, che sarebbe seguita dopo l’opportuna verifica dei fatti e riflessione conseguente. Per conto mio, per conto nostro, questo aspetto si può chiudere rinunciando noi a chiedere delle scuse; e invitando invece a rientrare nella normale e civile dialettica quanto a venire. Solo per far comprendere quanto e dove siano stati i toni offensivi, che non si raccolgono, li riporto in conclusione, confidando di aver posto così fine all’incidente, senza ulteriori conseguenze. Concludo con alcune note sulla Sua relazione al Consiglio, sul testo inviato per email relativamente all’intervento del consigliere Luca Valsecchi; il quale ha sì svolto personalmente (e con competenza) l’intervento, ma per conto del Gruppo consiliare che preventivamente aveva trattato, discusso e condiviso le argomentazioni. Circa i minori ricavi derivati dalla bollettazione del SII, dovuti ad una flessione sui consumi d’acqua, augurandoci tutti sempre un responsabile consumo dell’acqua, e certi anche che la grave crisi induca a ogni capitolo di risparmio, non è vero che non ci siamo preoccupati di questo e della “disfunzione generalizzata dei contatori acqua, attualmente ancora sotto stretta sorveglianza dei tecnici Ausm”, perché facciamo notare che proprio “Uniti per Calolziocorte” in data 16 novembre 2008 (relativa risposta pervenutaci il 17 dicembre; successiva richiesta nel gennaio 2009 di trattazione in Consiglio comunale) aveva presentato una interrogazione sulla bollettazione dell’acqua relativa alle case popolari di via Santi Cosma e Damiano; ricordiamo che il quel caso dopo i cambi dei contatori l’importo delle bollette è sceso vertiginosamente a meno di un terzo rispetto agli importi precedenti: i cittadini occupanti gli alloggi hanno pagato per diversi anni somme superiori. Sulla questione del termine Solone o solone, spiace che sia Lei a offendere nel momento in cui dice che “alunni meno attenti necessitano di raggiungere una laurea in ingegneria” (ing. L. Valsecchi) “o giurisprudenza per iniziare solo ad intuire il nome di Solone”. E spiace che evidenzi di non ammettere pareri diversi: secondo me non è rispettoso mai definire “persone saccenti della politica calolziese” qualsiasi persona, della politica e no, che esprima un parere o avanzi proposte.

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Altra offesa grave è quando coinvolge la professionalità personale, dicendo: “se i suoi risultati professionali sono uguali a quelli elettorali, penso che sia lei a doversi scrivere in minuscolo, almeno fino alla prossima tornata elettorale”. Non servono commenti. Ma il fatto che rilevo essere davvero grave è quando ammette che la risposta in dialetto “ièn chi fa i söl ai scārp, ovvero: sono i calzolai” è stata data volutamente a “una domanda del consigliere Conti – domanda posta sottecchi, con sorrisi sornioni – quindi il contenuto e il tenore della mia risposta si è adeguato all’ironia di quei frangenti”. Per cui ha dato una risposta appositamente artefatta, con una falsa traduzione o interpretazione, quindi si tratta di una presa in giro. Ritengo che un Presidente, così come un Assessore, un Consigliere comunale di qualsiasi parte, ma anche chiunque si trovasse nell’occasione, durante una seduta del Consiglio comunale di Calolziocorte non possa permettersi di prendere in giro ovvero mancare di rispetto verso un qualsiasi rappresentante del Cittadino chiamato all’Assemblea comunale. Che non è una platea semplicemente pronta all’applauso. Per chiudere la parte, dato che poi si è giocato sulle minuscole/maiuscole dei termini, credo che il caso non sussista proprio perché se non erro nell’uso comune, confortato dai Dizionari, dalla Grammatica e da autorevoli studiosi italiani, parole come “cenerentola”, “solone”, “zona cesarini” (ma potremmo anche ricordare per altri versi “pullman” o “diesel”, derivanti da nomi propri di persona) sono ormai tutti in minuscolo. Anche solo facoltativamente. Così come le maggiori linee editoriali diffusamente usano in minuscolo termini come presidente o capo dello Stato o papa (si veda un qualsiasi giornale quotidiano) rimanendo per i testi ufficiali, le comunicazioni formali e di rappresentanza o in particolari occasioni l’uso della maiuscola. Credo che il resto, dopo di questo, sia di minore importanza, quindi accenno appena solo per notare come da parte nostra, nonostante tutto, non abiti alcun animo offensivo: la battuta sull’uso del dialetto è fuori luogo perché semmai l’unico che non lo parla sono io, mentre Valsecchi sì (incomprensibili invece la nota sulle abitudini degli africani, utenti Ausm anche loro immagino, e quella “sullo stemma del partito”: l’unico nostro “logo” di riferimento è quello depositato in campagna elettorale, di “Uniti per Calolziocorte”, e semmai poi del Partito democratico, che però non c’entra alcunché nella vicenda; forse il logo sul Blog? Beh, lascio libertà d’interpretazione). Di dubbio gusto l’accusa circa le “tradizioni della nostra Valle San Martino, che, a causa del disinteresse culturale tipo il suo…”. Ne è a conoscenza? Su leitmotiv (incidentalmente scritto lietmotiv) e live-motive non partecipo, si può divagare, però sottolineo che una nostra critica, che confermiamo, verso le ultime dirigenze Ausm si basa proprio sul fatto che non siamo convinti si stia “pensando in grande”, non abbastanza almeno, forse con alcuni aspetti positivi ma sicuramente con grande ritardo. Ma questo si potrà verificare solo nel tempo. Infine, “dulcis in fundo”, vorrei marcare la differenza circa il libero e responsabile, personalizzato, uso dei termini, che deriva e rispecchia un pensiero, l’interpretazione di un ruolo pubblico, anche circa il rispetto dovuto al semplice Cittadino, a qualunque Persona, non semplicemente facendo attenzione alla fonetica o allo scrivere correttamente le parole dei dialetti o delle lingue straniere, facendo finta di non notare, ma in realtà evitando attentamente, la provocazione di pessimo gusto che sta “in equilibrio” sulla “differenza tra shit e sheet” che è minima, dice; “Ah! ma voi del PD ci siete abituati”. il capogruppo consiliare Paolo Autelitano

Calolziocorte, 12 agosto 2009

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