[riservato] Protesta Formale
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Messaggio Inviato: 31 Gen 2009 17:57
Oggetto: [Riservato] Protesta formale
Questa è una protesta formale per come questo Consiglio sta conducendo la politica estera. Durante queste settimane abbiamo: -Perso la gestione del tavolo delle trattative di pace a favore di un altro Ducato. Proteste, risposte interventi in taverna italica pari a: 0. -Ottenuto alcun risultato con nessuno dei nostri vicini in ambito diplomatico; anzi, siamo stati bellamente ignorati e noi? Zitti. Sotto. L'unico moto di orgoglio l'abbiamo avuto quando ci hanno praticamente insultato in casa nostra per: -la perdita di un altro nodo. Mi pare di capire che nulla si farà. Nessuno scalpore in taverna italica, nessuna comunicazione a nessuno se non asettiche proteste in ambasciata. Che hanno ottenuto risultati: o. Attenzione: 0. L'unica cosa su cui ci affidiamo sono le relazioni personali del Duca con regni lontani parecchi giorni di viaggio. E domani? Su cosa ci baseremo? La missiva via pm al doge ha sortito effetti? Zero. Da quando in qua si mandano missive personali? Come se davvero un gesto del genere potesse essere risolto zitti zitti??!! Credete che la presa del nostro nodo sia stato un caso? Che l'esercito sia capitato lì per caso? Le lettere vanno fatte aperte. Non mi sta più bene la gestione umma umma perchè ci rimaniamo come al solito fregati. Volete sapere come ci hanno risposto a quella lettera? Perchè è ovvio che ci hanno risposto anche se forse non in maniera scritta. Sta messa in taverna italica e dice: provate a riprendervelo e anche Milano viene a farvi il culo. Bene, io sono stufo di credere nelle proprietà miracolose delle arti ammaliatrici del Duca. Non hanno ottenuto un risultato che fosse uno ed in compenso abbiamo preso schiaffi persino dai beduini terremotati. Non mi sta più davvero bene tutto ciò, la gestione malavitosa (non in senso di disonesta ma di sommersa) degli affari pubblici esteri ci sta portando lentamente alla fine; ci rispettano come si rispetta un bambino, tanto bello e carino ma da educare con sculacciate se risponde male ai genitori. Ma tanto è semplice bloccare le iniziative di un consiglio, una protesta qui, una richiesta di chiarimenti là e poi? Una delega a qualcuno per stendere un codicillo, un aspettare che Caio sia convinto delle sue perplessità.. e nel frattempo? Nel frattempo si comincia a sviluppare soluzioni personali. Lettere di qua, chiaccherate su msn di là proposte di
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accordo, ricerca di agganci...e poi naturlamente le si butta lì al Consiglio. Che naturalmente a cose fatte, che può fare? Discute, propone, dà direttive e si reincarta di nuovo. Perchè tanto si può sempre contare sull'incartamento del Consiglio, vero Duca? Talos il Diarca. Top Rayzen
Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1015
Inviato: 01 Feb 2009 01:25
Oggetto:
Premettendo che non faccio ho intenzione di difendere il duca o criticare talos, mi permetto di analizzare oggettivamente alcuni punti sollevati, per gli altri punti che richiedono un'interpretazione personale non metto bocca. Citazione: -Perso la gestione del tavolo delle trattative di pace a favore di un altro Ducato. Proteste, risposte interventi in taverna italica pari a: 0.
Allora, se il tavolo è saltato la colpa è di indil che si è dimostrata senza carattere, e si è fatta comandare a bacchetta da altri membri del consiglio ( in quanto voleva fare una politica accontenta tutti per salvare il posto, come ha dimostrato il suo iniziale decreto anti-sfiducia). Mettersi a litigare in taverna italica, dicendo: " ah, avevate detto principessa, che sareste venuta al nostro tavolo e ora andate da milano" avrebbe sortito risultati? non sia in via ufficiosa che ufficiale, non esiste un tavolo delle trattative in cui chi decide di partecipare e poi ne esce fuori infrange accordi come fosse un trattato di mutua difesa: in teoria il trattato è fatto per trovare accordi, se gli accordi non piacciono si esce fuori, in questo caso è uscita perché non aveva personalità da leader e si è fatta mettere i piedi in testa dalla fazione oppositrice e che ha scatenato la guerra, sebbene questa fosse la minoranza nel consiglio. Citazione: -la perdita di un altro nodo. Mi pare di capire che nulla si farà. Nessuno scalpore in taverna italica, nessuna comunicazione a nessuno se non asettiche proteste in ambasciata. Che hanno ottenuto risultati: o. Attenzione: 0. L'unica cosa su cui ci affidiamo sono le relazioni personali del Duca con regni lontani parecchi giorni di viaggio. E domani? Su cosa ci baseremo? La missiva via pm al doge ha sortito effetti? Zero.
Per quanto riguarda questo punto, mi spiace ma hai toppato alla grande, le missive private erano si per trovare feeling, ma ti ricordo che la nostra ambasciatrice sono settimane che ha postato in ambasciata la richiesta e che non le è stato risposto, eppure l'ambasciata è aperta. Allora la colpa non è nostra, ma del loro modo di fare le cose, o del fatto che hanno doppifini o altri scopi da valutare e quindi temporeggiano. Ovviamente l'esercito li non è capitato per caso, ma c'è da considerare che massa confina con 3 ducati e tutti potenzialmente pericolosi, per quanto ne sappiamo, è meglio perdere un nodo o perdere una città? soprattutto considerando che in quella data l'esercito di braken non risultava più a fornovo, e quindi spostare il nostro esercito sul nodo massa spezia sarebbe potuto essrici fatale. Inoltre data la loro nuovissima alleanza si poteva anche aspettare una tattica combinata, per spostare il nostro esercito da una partee cosi arrivare indisturbati dall'altra. LA COSA FONDAMENTALE RIMANE LA PROTEZIONE DELLE CITTA' IN PRIMO LUOGO, DEI NODI SUCCESSIVAMENTE, almeno secondo me. Infine ti faccio notare, che il governo di genova è un anno che va avanti a mettere tasse, e i municipi idem, dicendo che è necessario per mandare avanti la baracca, quindi direi che cio spiega benissimo con che tipo di persone abbiamo a che fare, dato
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che i genovesi ci credono a quello che dicono. Inoltre se non sbaglio anche tu fai parte di questo consiglio, però non mi sembra che da parte tua ci sia stata una forte e netta opposizione alle proposte, anche tu le condividevi se non in tutto, ma in parte di esse, e per cio che non condividevi facevi la tua modifica. _________________ La mia carta di identità (firma in rifacimento) Top Arboreo
Inviato: 02 Feb 2009 00:17
Oggetto:
Caro Talos, ti prego di perdonarmi se ho tardato tanto nella risposta. Il tuo tono incavolato mi ha fatto un po' sorridere ma lo capisco. E' la comprensibile preoccupazione di un modenese attaccato ai valori della nostra patria, di chi vede i nostri vicini iper-aggressivi e noi si sembra subire in silenzio delle prevaricazioni. Ti assicuro però che questa visione della realtà non corrisponde ai fatti.
Registrato: 01/01/70 00:33 Messaggi: 1576
Per quanto riguarda il tavolo della pace, noi non abbiamo - come scrivi tu - "perso la gestione del tavolo delle trattative a favore di un altro Ducato". Il tavolo della pace è nato a Milano, noi siamo subentrati dopo che Milano aveva rotto le relazioni diplomatiche con Firenze. La nostra azione diplomatica non è vero che non ha riscosso alcun successo: se la principessa Indil ha proclamato la tregua unilaterale, salvando una Siena ormai a due passi dalla rovina, posso dire che è stato merito soprattuo delle nostre pressioni. Se il tavolo della pace non si è concluso con un pieno successo, lo dimostrano le discussioni che Eriti vi ha postato, è stato dovuto alle resistenze di Dircolab e alla latitanza di Indil, ormai in rotta totale con il Consiglio Ducale fiorentino. Che questo sia vero lo dimostra anche il fatto che alla pace nn si sia ancora giunti, non dipende tutto dal mediatore Sui nodi, credo che la migliore risposta a quanto affermi sia nel testo di trattato di alleanza che ho negoziato. Come vedi, non si regala nulla. Aggiungo solo che, come giustamente ha scritto Ray, i nodi sono importanti ma la trattativa diplomatica non si esaurisce nella sterile rivendicazione degli stessi. Soprattutto, non vedo come scatenare un bordello in taverna italica potesse migliorare la nostra posizione. Il nostro obiettivo, cioè, è anzitutto inserirci in un solido sistema di alleanze che preservi il nostro territorio dalle minacce esterne. A questo obiettivo il nostro Consiglio ha sempre puntato con coerenza: esso non si è raggiunto, fino ad oggi, solo per cause indipendenti dalla nostra volontà. I trattati di alleanza con Tdl e Abruzzi, che certo sono lontani da noi, servono in un'ottica di protezione dalla minaccia fiorentina. Ora, se passa l'alleanza con Genova e Milano, dal punto di vista diplomatico politico e militare saremo in una posizione eccezionale. Infine, un'ultima precisazione, la mia lettera a Weissmatten aveva il sigillo rosso. Non era una lettera privata ma pubblica. Parlava il Duca di Modena, non Arboreo. _________________ Mariano di Bas, detto Arboreo, Conte di Finale e di Bastiglia Firma in rifacimento.
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Questa è una protesta formale per come questo Consiglio sta conducendo la politica estera. Durante queste settimane abbiamo: -Perso la gestione del tavolo delle trattative di pace a favore di un altro Ducato. Proteste, risposte interventi in taverna italica pari a: 0. -Ottenuto alcun risultato con nessuno dei nostri vicini in ambito diplomatico; anzi, siamo stati bellamente ignorati e noi? Zitti. Sotto. L'unico moto di orgoglio l'abbiamo avuto quando ci hanno praticamente insultato in casa nostra per: -la perdita di un altro nodo. Mi pare di capire che nulla si farà. Nessuno scalpore in taverna italica, nessuna comunicazione a nessuno se non asettiche proteste in ambasciata. Che hanno ottenuto risultati: o. Attenzione: 0. L'unica cosa su cui ci affidiamo sono le relazioni personali del Duca con regni lontani parecchi giorni di viaggio. E domani? Su cosa ci baseremo? La missiva via pm al doge ha sortito effetti? Zero. Da quando in qua si mandano missive personali? Come se davvero un gesto del genere potesse essere risolto zitti zitti??!! Credete che la presa del nostro nodo sia stato un caso? Che l'esercito sia capitato lì per caso? Le lettere vanno fatte aperte. Non mi sta più bene la gestione umma umma perchè ci rimaniamo come al solito fregati. Volete sapere come ci hanno risposto a quella lettera? Perchè è ovvio che ci hanno risposto anche se forse non in maniera scritta. Sta messa in taverna italica e dice: provate a riprendervelo e anche Milano viene a farvi il culo. Bene, io sono stufo di credere nelle proprietà miracolose delle arti ammaliatrici del Duca. Non hanno ottenuto un risultato che fosse uno ed in compenso abbiamo preso schiaffi persino dai beduini terremotati. Non mi sta più davvero bene tutto ciò, la gestione malavitosa (non in senso di disonesta ma di sommersa) degli affari pubblici esteri ci sta portando lentamente alla fine; ci rispettano come si rispetta un bambino, tanto bello e carino ma da educare con sculacciate se risponde male ai genitori. Ma tanto è semplice bloccare le iniziative di un consiglio, una protesta qui, una richiesta di chiarimenti là e poi? Una delega a qualcuno per stendere un codicillo, un aspettare che Caio sia convinto delle sue perplessità.. e nel frattempo? Nel frattempo si comincia a sviluppare soluzioni personali. Lettere di qua, chiaccherate su msn di là proposte di
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Allora, se il tavolo è saltato la colpa è di indil che si è dimostrata senza carattere, e si è fatta comandare a bacchetta da altri membri del consiglio ( in quanto voleva fare una politica accontenta tutti per salvare il posto, come ha dimostrato il suo iniziale decreto anti-sfiducia). Mettersi a litigare in taverna italica, dicendo: " ah, avevate detto principessa, che sareste venuta al nostro tavolo e ora andate da milano" avrebbe sortito risultati? non sia in via ufficiosa che ufficiale, non esiste un tavolo delle trattative in cui chi decide di partecipare e poi ne esce fuori infrange accordi come fosse un trattato di mutua difesa: in teoria il trattato è fatto per trovare accordi, se gli accordi non piacciono si esce fuori, in questo caso è uscita perché non aveva personalità da leader e si è fatta mettere i piedi in testa dalla fazione oppositrice e che ha scatenato la guerra, sebbene questa fosse la minoranza nel consiglio. Citazione: -la perdita di un altro nodo. Mi pare di capire che nulla si farà. Nessuno scalpore in taverna italica, nessuna comunicazione a nessuno se non asettiche proteste in ambasciata. Che hanno ottenuto risultati: o. Attenzione: 0. L'unica cosa su cui ci affidiamo sono le relazioni personali del Duca con regni lontani parecchi giorni di viaggio. E domani? Su cosa ci baseremo? La missiva via pm al doge ha sortito effetti? Zero.
Per quanto riguarda questo punto, mi spiace ma hai toppato alla grande, le missive private erano si per trovare feeling, ma ti ricordo che la nostra ambasciatrice sono settimane che ha postato in ambasciata la richiesta e che non le è stato risposto, eppure l'ambasciata è aperta. Allora la colpa non è nostra, ma del loro modo di fare le cose, o del fatto che hanno doppifini o altri scopi da valutare e quindi temporeggiano. Ovviamente l'esercito li non è capitato per caso, ma c'è da considerare che massa confina con 3 ducati e tutti potenzialmente pericolosi, per quanto ne sappiamo, è meglio perdere un nodo o perdere una città? soprattutto considerando che in quella data l'esercito di braken non risultava più a fornovo, e quindi spostare il nostro esercito sul nodo massa spezia sarebbe potuto essrici fatale. Inoltre data la loro nuovissima alleanza si poteva anche aspettare una tattica combinata, per spostare il nostro esercito da una partee cosi arrivare indisturbati dall'altra. LA COSA FONDAMENTALE RIMANE LA PROTEZIONE DELLE CITTA' IN PRIMO LUOGO, DEI NODI SUCCESSIVAMENTE, almeno secondo me. Infine ti faccio notare, che il governo di genova è un anno che va avanti a mettere tasse, e i municipi idem, dicendo che è necessario per mandare avanti la baracca, quindi direi che cio spiega benissimo con che tipo di persone abbiamo a che fare, dato
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Caro Talos, ti prego di perdonarmi se ho tardato tanto nella risposta. Il tuo tono incavolato mi ha fatto un po' sorridere ma lo capisco. E' la comprensibile preoccupazione di un modenese attaccato ai valori della nostra patria, di chi vede i nostri vicini iper-aggressivi e noi si sembra subire in silenzio delle prevaricazioni. Ti assicuro però che questa visione della realtà non corrisponde ai fatti.
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Per quanto riguarda il tavolo della pace, noi non abbiamo - come scrivi tu - "perso la gestione del tavolo delle trattative a favore di un altro Ducato". Il tavolo della pace è nato a Milano, noi siamo subentrati dopo che Milano aveva rotto le relazioni diplomatiche con Firenze. La nostra azione diplomatica non è vero che non ha riscosso alcun successo: se la principessa Indil ha proclamato la tregua unilaterale, salvando una Siena ormai a due passi dalla rovina, posso dire che è stato merito soprattuo delle nostre pressioni. Se il tavolo della pace non si è concluso con un pieno successo, lo dimostrano le discussioni che Eriti vi ha postato, è stato dovuto alle resistenze di Dircolab e alla latitanza di Indil, ormai in rotta totale con il Consiglio Ducale fiorentino. Che questo sia vero lo dimostra anche il fatto che alla pace nn si sia ancora giunti, non dipende tutto dal mediatore Sui nodi, credo che la migliore risposta a quanto affermi sia nel testo di trattato di alleanza che ho negoziato. Come vedi, non si regala nulla. Aggiungo solo che, come giustamente ha scritto Ray, i nodi sono importanti ma la trattativa diplomatica non si esaurisce nella sterile rivendicazione degli stessi. Soprattutto, non vedo come scatenare un bordello in taverna italica potesse migliorare la nostra posizione. Il nostro obiettivo, cioè, è anzitutto inserirci in un solido sistema di alleanze che preservi il nostro territorio dalle minacce esterne. A questo obiettivo il nostro Consiglio ha sempre puntato con coerenza: esso non si è raggiunto, fino ad oggi, solo per cause indipendenti dalla nostra volontà. I trattati di alleanza con Tdl e Abruzzi, che certo sono lontani da noi, servono in un'ottica di protezione dalla minaccia fiorentina. Ora, se passa l'alleanza con Genova e Milano, dal punto di vista diplomatico politico e militare saremo in una posizione eccezionale. Infine, un'ultima precisazione, la mia lettera a Weissmatten aveva il sigillo rosso. Non era una lettera privata ma pubblica. Parlava il Duca di Modena, non Arboreo. _________________ Mariano di Bas, detto Arboreo, Conte di Finale e di Bastiglia Firma in rifacimento.
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