Relazione Bilancio 2006vers2

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Provincia di Ascoli Piceno Medaglia d’oro al Valor militare per attività partigiana

RELAZIONE PROGRAMMATICA AL BILANCIO 2006

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INDICE

Relazione Generale del Presidente Massimo Rossi Partecipazione democratica Formazione Professionale e politiche attive del Lavoro Attività produttive Agricoltura – Parchi – Turismo Cultura Istruzione Politiche Comunitarie Ambiente - Energia - Risorse naturali Trasporti Urbanistica – Edilizia Residenziale Pubblica Genio Civile Protezione Civile Edilizia Scolastica - Patrimonio Politiche sociali – Cooperazione Internazionale Sport – Tempo libero Viabilità Attuazione della legge 147/2004 per istituzione provincia di Fermo Organizzazione - Personale Informatizzazione – Statistica URP – Circondari - Comunicazione Analisi Economico – Finanziaria Programma triennale delle Opere Pubbliche Viabilità, Edilizia Scolastica e Patrimonio, Genio Civile

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RELAZIONE GENERALE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2006 del Presidente della Provincia MASSIMO ROSSI La programmazione finanziaria contenuta nel presente documento non è altro che la sintesi dinamica tra il progetto politico condiviso della maggioranza dei cittadini della comunità provinciale nel momento elettorale e le indicazioni costantemente provenienti dal tessuto sociale ed economico di questo territorio. Pur nei limiti oggettivi e soggettivi che possono comunque caratterizzare le specifiche scelte operate, non ritengo di peccare di presunzione nell’affermare che gli interventi, le azioni e gli investimenti consentiti da questo bilancio risultano essere quanto di più e di meglio sia possibile fare, nel contesto dato, per assicurare il rilancio della nostra economia ed il benessere dell’intera comunità. Tale certezza deriva dal capillare, intenso e strutturato coinvolgimento ed ascolto delle Autonomie locali, degli attori socioeconomici e dei cittadini che l’Amministrazione ha messo in atto attraverso appositi percorsi, tavoli e occasioni di confronto sul territorio. Azioni progettate e monitorate dall’Assessorato alla partecipazione appositamente istituito all’inizio del mandato amministrativo. Ma se da un lato, queste modalità di governo accreditano la Provincia come insostituibile livello di progettazione condivisa del modello di sviluppo locale, esse appaiono inconciliabili con le limitazioni all’autonomia dell’Ente determinate dalle scelte politiche del Governo centrale. Scelte che a partire dalla giusta necessità di coordinamento della finanza locale, declinano in modo rigido ed indiscriminato le esigenze di rigore e di attenzione all’indebitamento del sistema pubblico, al punto da creare insormontabili ostacoli alle politiche di sviluppo, che solo i Governi locali di area vasta possono promuovere. L’inasprimento per l’anno in corso del “patto di stabilità interno” che taglia le spese correnti rispetto agli anni precedenti e pone un tetto rigido agli investimenti, a prescindere dalla capacità degli enti di raccogliere risorse interne ed esterne, e che non distingue, attraverso opportuni indicatori, i bilanci virtuosi da quelli che non lo sono, produce inoltre gravi sperequazioni tra gli enti stessi. In termini concreti non può sfuggire a nessuno la grande difficoltà di ridurre dell’8% gran parte della spesa corrente rispetto all’esercizio 2004 (…quindi di oltre il 10% dal 2005!) senza intaccare lo sviluppo della progettualità amministrativa. Per non parlare del tetto agli investimenti che, contrariamente all’apparente incremento consentito (+8,1%), nell’assumere come riferimento l’anno 2004, che per ragioni legate alla pausa elettorale ha visto un rallentamento degli investimenti stessi, comporta una forte riduzione rispetto agli anni precedenti. Su quest’ultimo tetto è opportuno soffermarsi per cogliere quanto sia inaccettabile il fatto che a fronte di un’eventuale finanziamento di carattere straordinario proveniente dalla Regione, dallo Stato, dal CIPE, … (circostanza ricorrente per le province che notoriamente non poggiano sulla propria capacità di indebitamento i principali investimenti infrastrutturali) l’Ente si troverebbe nelle condizioni di non poterlo impegnare! Questa sorte potrebbero subire ad esempio le agognate risorse per il completamento della Val d’Aso o della Mezzina, oppure per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ascoli-Porto d’Ascoli. Non a caso su tale stridente limitazione sono piovute le critiche e le inascoltate richieste di modifica di tutti gli Enti locali al di la delle maggioranze che li governano. L’auspicio è quello di un nuovo intervento normativo in corso di gestione per evitare maggiori danni al sistema Paese, affamato di investimenti infrastrutturali. Nonostante tutto ciò, grazie una serie di azioni virtuose, quali ad esempio la ristrutturazione del debito pregresso, per abbatterne il costo del denaro, la 3

rinegoziazione dei contratti di fornitura di alcune utenze, l’ulteriore riduzione delle spese generali di funzionamento, il drastico abbattimento dei fitti passivi con la realizzazioni di investimenti sostitutivi nell’edilizia scolastica e sul patrimonio dell’ente, è stato possibile raggiungere una difficile quadratura bilancio e un “problematico” rispetto del suddetto patto di stabilità. Ha contribuito a tutto ciò un rigoroso, minuzioso ed intelligente lavoro di programmazione supportato del settore economico finanziario e reso possibile da una capillare manutenzione di tutti i capitoli di bilancio operata dall’insieme della dirigenza dell’Ente, il cui processo di riorganizzazione procede in modo positivo. Il risultato è un bilancio di previsione nell’ambito del quale è riconoscibile e praticabile il prosieguo di un progetto politico organico, volto sostanzialmente alla rigenerazione del tessuto economico e produttivo del territorio e al governo, equo e sostenibile, delle sue risorse. Da un’attenta lettura delle relazioni che seguono e dei singoli programmi e progetti, con le relative poste finanziarie, contenuti nelle apposite schede, si coglie infatti l’obiettivo di elevare la qualità complessiva del nostro sistema produttivo, culturale, ambientale, sociale. La volontà di puntare principalmente sui saperi, sulla cultura, sul capitale umano per valorizzare e promuovere in modo armonico le nostre risorse e le nostre antiche e nuove vocazioni economiche e produttive. Si coglie altresì lo sforzo per dotare tale sistema di infrastrutture adeguate, cioè funzionali e sostenibili. Si legge l’impegno prodotto per una diffusa ed inclusiva equità sociale. Per entrare sommariamente nello specifico va rilevato come nelle politiche attive per il lavoro e per lo sviluppo economico si punti fortemente sulla qualità e sull’innovazione. Non a caso tra le varie azioni che si intendono proseguire con determinazione ci sono infatti quelle volte a aumentare le sinergie tra le Università presenti sul territorio e le nostre società per i servizi di innovazione (ASTERIA E TECNOMARCHE) con la realtà produttiva locale e con la stessa programmazione e pianificazione dell’Ente. Basti pensare al finanziamento di specifici assegni di ricerca su progetti di interesse strategico o al coinvolgimento del mondo accademico nel progetto di riconversione della SGL Carbon in un centro di ricerca avanzato per le energie alternative e le tecnologie ambientali. Allo stesso scopo sono finalizzate, ad esempio, l’ulteriore immissione di giovani laureati e diplomati nelle nostre imprese di ogni genere e dimensione e la maggiore integrazione dei servizi preposti all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro con quelli dell’orientamento e la formazione allo scopo di ottenere un sistema più efficace e dinamico in grado di rispondere alla necessità di continua innovazione produttiva (vedasi la messa a regime dei CIOF, Centri integrati per l’impiego, orientamento e formazione). Sempre all’esigenza di innovazione rispondono le iniziative dell’assessorato all’informatizzazione per ampliare la copertura della banda larga a tutto il territorio con tecnologie e modalità attualmente possibili (ad esempio il progetto WI-FI con il consorzio interuniversitario CINECA). Alla qualità per il rilancio economico si intende puntare anche nei settori dell’agricoltura e del turismo dove oltre a varie iniziative formative volte alla valorizzazione del capitale umano si intende proseguire l’importante opera di caratterizzazione e certificazione dei nostri prodotti e dei nostri servizi. Si pensi ai nuovi consorzi per il raggiungimento di ulteriori DOP e IGT per i numerosi prodotti tipici del territorio; al progetto per l’accesso delle nostre importanti produzioni vivaistiche nei complessi meccanismi del mercato internazionale; al sostegno del processo di certificazione territoriale per l’agricoltura e le qualità ambientali della Valdaso e di altre zone. Il sostegno del processo di qualificazione e di riconversione della nostra agricoltura verso 4

una maggiore multifunzionalità è in realtà uno dei punti più qualificanti del nostro progetto amministrativo data la sua funzione insostituibile per una maggiore sicurezza alimentare della popolazione, una salvaguardia ambientale e paesaggistica, un’adeguata difesa del suolo dal dissesto idrogeologico, una nuova e diffusa offerta turistica con qualificate potenzialità occupazionali. In questa direzione vanno i progetti che vedono gli agricoltori coinvolti nelle manutenzioni del territorio, i progetti di innovative filiere agroenergetiche commissionati all’Università Politecnica delle Marche nell’ambito processo di riconversione del settore bieticolo-saccarifero locale e le numerose iniziative volte a conferire valore aggiunto alle nostre produzioni agricole con l’accorciamento della filiera delle intermediazioni e con la loro promozione a livello nazionale ed internazionale (vedasi ad esempio il progetto “sAgro Piceno” avviato nella capitale o le azioni promozionali sui mercati dell’Europa centro-orientale) in modo integrato con la promozione turistica del territorio. Il Centro Agroalimentare del Piceno a cui la Provincia partecipa, superati i gravi problemi finanziari che l’hanno attanagliato negli anni scorsi, data la sua posizione strategica contribuirà allo sviluppo di queste attività, oltre ad offrire agli operatori commerciali ivi insediati la possibilità di intercettare in maniera sinergica reti di scambio lunghe di particolari produzioni agricole nazionali ed estere. Alle relazioni con le economie e le realtà sociali estere, a beneficio di uno sviluppo sempre più armonico ed integrato, concorrerà certamente il gran numero e la qualità dei progetti comunitari ai quali l’assessorato competente ha dato vita in partenariato con enti locali nazionali (molti dei quali raccolti nell’Associazione Arco Adriatico Ionico) ed Europei. I recenti bandi, Interreg III A Transfrontaliero Adriatico Progetti, specificamente indirizzati alle relazione nella nostra area geografica, ci consentiranno di intercettare e gestire in relazione con varie realtà dell’area balcanica ed in generale del contesto mediterraneo, consistenti risorse economiche da utilizzare per la valorizzazione delle produzioni tipiche del patrimonio naturale e culturale (vedasi i progetti: TASTE-NET, OASIS, AGRITECTURE, ecc) e dello sviluppo e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (vedasi il proegetto GALILEO). Tornando alla promozione turistica, sostenuta ed orientata in maniera integrata anche grazie ai rapporti dell’osservatorio sul turismo piceno che verrà confermato, nell’anno in corso prenderà il via, grazie alle risorse ed all’azione sinergica di vari assessorati e delle due fondazioni bancarie, un importante progetto denominato “saggi paesaggi”. Un progetto volto a comunicare il vero punto di forza del nostro territorio che è la sua grande ricchezza e varietà di paesaggi, di sapori e di offerte culturali; che esalterà il lavoro delle amministrazioni e delle associazioni locali e sarà reso più penetrante sul panorama nazionale grazie all’affiancamento di celebri personaggi dell’arte e della cultura originari del nostro territorio. A sua volta il progetto “saggi paesaggi” consentirà di presentare e promuovere in maniera efficace il cartellone integrato del sistema culturale piceno che sotto il nome di “sensi piceni” è stato già ben assemblato grazie ad un fitto lavoro di coordinamento dell’Assessorato alla cultura. Così come viene assicurata la piena fruizione del nostro sistema museale e monumentale diffuso con la rete del progetto “piceno da scoprire”. La promozione turistica del territorio oltre che con nuovo materiale promopubblicitario, potrà essere finalmente sostenuta da un adeguato portale internet che sarà completato nel corso dell’anno grazie ad un cofinanziamento della Regione Marche (progetto PRIAMO) e consentirà di accedere da qualsiasi parte del mondo ad una vetrina della nostra offetta. Un portale completo ed interattivo che darà modo di visitare 5

virtualmente paesaggi, musei, monumenti, personalizzare, prenotare e pagare pacchetti turistici, accedere persino a percorsi e offerte turistiche dedicate a portatori di bisogni speciali. Queste ed altre iniziative valorizzeranno un’altra attraente peculiarità del nostro territorio: quella di essere dotato di due Parchi Nazionali montani (dei Sibillini e della Laga), dei un’area protetta (la Sentina) e del Parco Marino del Piceno, finalmente in fase di istituzione. Nel corso del 2006 si auspica infatti l’emanazione del relativo decreto ministeriale, dopo un intenso lavoro dell’Amministrazione Provinciale che in qualità di Ente capofila ha mantenuto i rapporti con il Ministero dell’Ambiente ed ha portato avanti una fitta consultazione, che si completerà quest’anno, con i 14 Enti locali coinvolti, con le categorie economiche interessate, le associazioni e i cittadini. L’istituzione del Parco sarà accompagnata da un vigorosa campagna promozionale interna ed esterna al territorio grazie a risorse messe già a disposizione dall’insieme degli Enti interessati. Ma oltre al Parco marino saranno ancora apprezzabili nel corso del 2006 le iniziative della Provincia volte alla salvaguardia dell’ambiente, in particolare sui temi delle fonti energetiche alternative al petrolio, della salvaguardia delle risorse idriche e della tutela dell’aria dall’inquinamento. In materia di energia proseguirà la poderosa azione che ha portato l’anno scorso la nostra Provincia a raggiungere i primi posti in Italia per il numero di progetti di impianti fotovoltaici ammessi a contributo in “conto energia” dal Gestore della Rete di Trasmissione elettrica Nazionale. Come si ricorderà l’Amministrazione Provinciale oltre a progettare e finanziare l’installazione di ben 18 impianti nei propri edifici scolastici e istituzionali, con un notevole beneficio economico ed ambientale, ha stanziato consistenti risorse (che vengono riproposte per l’anno in corso) per incentivare famiglie ed imprese nella progettazione e nell’installazione di tali impianti. Non debbono sfuggire le ricadute occupazionali che tale iniziativa produrrà sul territorio vista l’entità degli investimenti pubblici e privati correlati, per decine di milioni di euro. In materia di risorse idriche, dopo l’importante adozione di criteri di salvaguardia transitori che assicureranno una gestione sostenibile dell’acqua, in attesa dell’approvazione degli strumenti di tutela regionali e di bacino, nell’anno in corso verrà, tra l’altro, avviato in collaborazione con le università, uno studio per valutare consistenza e localizzazione delle riserve idriche, allo scopo di tutelarle ed assicurare una distribuzione più ampia e omogenea dell’attuale prelievo. In materia di salvaguardia dei cittadini dall’inquinamento atmosferico oltre al monitoraggio della qualità dell’aria, effettuata tramite la rete di centraline installate ed in fase di installazione sul territorio, è forte l’impegno dell’Amministrazione Provinciale per combattere le cause di tale inquinamento, in particolare operando nel controllo per il corretto funzionamento degli impianti termici ed intervenendo con un’impegnativa politica di sostegno alla mobilità alternativa a quella veicolare privata responsabile principale delle famigerate polveri sottili notoriamente dannose per la salute. Proseguirà infatti il qualificato progetto avviato l’anno scorso dall’assessorato ai trasporti “scegli il bus” volto ad incentivare l’abbonamento al trasporto pubblico locale per i lavoratori dipendenti e i pensionati. Anzi, nella seconda metà dell’anno l’iniziativa sarà estesa anche agli abbonati del treno e si avvierà a livello sperimentale il progetto “bici in città” volto a promuovere l’uso della bicicletta in modo integrato con il trasporto pubblico. La mobilità ciclistica, in molte situazioni, come dimostrano i Paesi del nord Europa, rappresenta, se adeguatamente incoraggiata e sostenuta, una valida alternativa al trasporto automobilistico. In questa direzione va il lavoro integrato tra l’assessorato ai 6

trasporti, al turismo e all’urbanistica volto a definire e sviluppare un Piano provinciale della “mobilità dolce” in grado di assicurare nel giro di qualche anno un’adeguata rete di percorsi ciclabili e pedonali, che leghi i tracciati esistenti collegando in contesti protetti le nostre città e le nostre qualità paesaggistiche, storiche, turistiche. ecc. Sarà inoltre pubblicata, con la stessa finalità, la seconda edizione della guida al trasporto pubblico locale (“buon viaggio”) che ha incontrato il favore delle famiglie e degli operatori turistici del Piceno e che sarà integrata con informazioni in materia, rivolte ai portatori di handicap. Al fine di assicurarne la riuscita, queste ed altre iniziative in materia di trasporto pubblico, la cui gestione è recentemente passata dalla Regione alla Provincia, con grande impegno operativo, sono state sempre condivise con le Organizzazioni Sindacali ed una fitta rete di associazioni impegnate con noi per rendere più sicure le nostre strade e vivibili le nostre città. Ma l’impegno per l’intermodalità nei trasporti assume una dimensione strategica e di grande impatto sulla qualità della vita dei cittadini con lo sviluppo della progettazione, in accordo con Reti Ferroviarie Italiane e la Regione Marche, della Metropolitana di superficie che dopo una prima ipotesi progettuale riguardante gli interventi infrastrutturali connessi, vedrà quest’anno l’elaborazione dello studio di fattibilità trasportisticoeconomico, il cui incarico professionale sarà affidato sin dalle prossime settimane. In questo quadro sarà certamente valorizzata la funzione del Corpo di Polizia Provinciale, recentemente riorganizzato, che tra le numerose e variegate competenze in campo ambientale ed amministrativo, sarà utilizzato in collaborazione con le polizie comunali per rilevare ed analizzare la mobilità sulle strade provinciali al fine di mettere in atto le misure più adeguate allo scopo di centrare gli obiettivi del decongestionamento e della sicurezza. La qualità dell’ambiente, del paesaggio e delle risorse naturali non può prescindere altresì da un attento e sostenibile governo del territorio. In questa direzione e volto lo sforzo del Servizio Urbanistica dell’Ente, non solo nella puntuale istruttoria degli strumenti urbanistici comunali, ma nel sostegno già formalmente avviato l’anno scorso a favore dei piccoli comuni impegnati ad adeguare i Piani regolatori al PPAR (sono infatti ancora 33 su 73 gli Enti che non hanno completato questo adempimento). Ma un passaggio significativo per la salvaguardia del territorio, programmato per l’anno in corso, è il completamento del lavoro di aggiornamento del Piano Territoriale di Coordinamento. Un adeguamento che vedrà l’ulteriore coinvolgimento delle Autonomie locali, dei cittadini e, ovviamente, del Consiglio Provinciale e sarà volto in particolare a ridurre il consumo di territorio tramite regole più stringenti per il dimensionamento dei PRG comunali, un contenimento rigoroso e una diversa regolamentazione per le nuove aree produttive, una sostanziale moratoria in relazione al possibile insediamento di ulteriori superfici di grande distribuzione commerciale e al recepimento della strategia infrastrutturale già condivisa dagli attori del territorio. Alla corretta gestione del territorio concorre un’adeguata prevenzione del dissesto idrogeologico, affidato all’assessorato al Genio Civile. Nell’anno in corso sono programmati vari interventi di regimentazione e di riqualificazione dei corsi d’acqua principali e minori dal Tronto all’Ete vivo, dall’Aso al Tenna. Si cercherà inoltre di finanziare attraverso fondi CIPE, con il concorso di altri Enti, interventi su aree in frana e zone soggette a valanghe, come la strada verso la splendida località montana di Foce di Montemonaco. Per la prima volta, inoltre, al fine di assicurare un livello di intervento sufficiente è stato necessario reperire nel bilancio di quest’anno risorse in

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autofinanziamento allo scopo di sopperire alla costante riduzione delle risorse statali che secondo la Legge183/89 dovrebbero coprire integralmente il fabbisogno. Un fabbisogno purtroppo sempre crescente in relazione al susseguirsi, sempre con maggiore frequenza, di nubifragi e calamità naturali spesso collegate con le alterazioni climatiche prodotte dall’azione dell’uomo. A questo riguardo cresce ogni anno l’impegno del servizio di Protezione civile, sia in termini di animazione e coordinamento delle capillari risorse volontarie del territorio, sia in termini di acquisizione di nuove dotazioni strumentali che consentiranno di rendere operativa da quest’anno la nuova Sala Operativa Integrata. Ma l’impegno per elevare la qualità di un territorio e la sua capacità attrattiva non si esaurisce nella valorizzazione delle sue risorse ambientali e produttive. Non si può prescindere infatti dal costante miglioramento del benessere sociale, dal livello culturale della sua popolazione e dalla capacità di inclusione nei confronti di tutti i cittadini con particolare riguardo alle fasce più svantaggiate o a rischio. Notevole è per questo lo sforzo per contribuire al miglioramento del sistema culturale e formativo con l’impegno, tra l’altro, per la diffusione della cultura scientifica attraverso il rafforzamento, con specifici investimenti, del ruolo dei poli già individuati nell’ascolano e nel fermano e per la valorizzazione in rete dei numerosissimi laboratori extrascolastici, utilissimi per la conoscenza del territorio. La scuola pubblica locale è altresì al centro di una poderoso impegno dell’Amministrazione per l’adeguamento ed il miglioramento delle strutture. Un impegno riscontrabile nel programma degli investimenti allegato a questo bilancio, nel quale emerge lo sforzo non solo finanziario (oltre 3,5 milioni di euro) ma anche di progettazione e gestione dei numerosissimi cantieri avviati nell’anno passato dallo specifico Servizio dell’Ente. Tra questi spicca quello chiuso in questi giorni a Porto d’Ascoli, che ha consentito di dotare quella città di una struttura universitaria di prestigio presso l’ex edificio Vannicola. Ma oltre alle opere formalmente programmate nello specifico Programma prosegue l’impegno progettuale a livello strutturale ed urbanistico del polo scolastico ascolano (mentre quello fermano verrà completato quest’anno) e dell’ampliamento del Liceo Scientifico di San Benedetto. Questi interventi, di cui si prevede la copertura economica parziale o totale attraverso corrispondenti alienazioni patrimoniali saranno inseriti nella programmazione nel corso dell’anno, appena raggiunta la conformità urbanistica… patto di stabilità permettendo! Queste scuole, via via adeguate senza alcun sostegno da parte dello Stato, da anni latitante su questo fronte, saranno anche luogo di incontro, accoglienza ed integrazione tra le culture, in una società che si manifesta sempre più ricca di diversità anche nella nostra provincia. Andranno infatti a regime quest’anno, grazie al grande impegno dell’Assessorato alle politiche sociali, i progetti rivolti ai bambini ed ai giovani immigrati denominati “scuola a colori” e “per me la democrazia…”. Tali progetti rivolti alla popolazione immigrata più giovane si aggiungono agli altri già in corso, rivolti anche ad altre fasce di età della stessa componente sociale, quali il ad esempio il centro servizi provinciale autogestito e quello attivato nei reparti ginecologia e pediatria degli ospedali di Ascoli e Fermo. Ma nell’ambito sociale è possibile apprezzare un corposo e capillare programma di interventi che si sostanziano spesso in indispensabili ed efficaci azioni di messa in rete e coordinamento delle risorse e dei servizi esistenti. Emblematica in questo senso la progettazione condivisa, promossa e sostenta finanziariamente dalla Provincia, della “cartella sociale”; un moderno strumento di gestione personalizzata del disagio e della 8

disabilità che sfrutta avanzate tecnologie informatiche. Un progetto portato avanti in collaborazione con l’Assessorato all’informatica e con gli Ambiti Sociali del territorio che consentirà di gestire in modo adeguato informazioni indispensabili per affrontare efficacemente ed in modo coordinato ogni situazione di sofferenza sociale. Sono il risultato di questo metodo concertativo e collaborativo molti altri progetti che spaziano dalla prevenzione dell’ictus cerebrale in collaborazione con la S.I.P.I.C., all’assistenza agli anziani soli in collaborazione con l’AUSER, ad “estate ragazzi” in sinergia con i Comuni, alla prevenzione oncologica e la contraccezione femminile insieme all’AIED ed alle aziende sanitarie, alla lotta contro la tratta degli esseri umani in collaborazione con l’associazione On the road. Questo progetto, grazie al recente cofinanziamento del Governo e della Regione consentirà di ampliare i servizi già attivi di prima accoglienza e protezione, con percorsi di rientro volontario ed assistito nel Paese di origine delle vittime di questo vile ed inaccettabile mercimonio. In un quadro di miglioramento della qualità sociale complessiva sarà inoltre rafforzato l’impegno per favorire le “pari opportunità” delle donne nell’ambito di ogni contesto sociale, economico e politico. Oltre alla prosecuzione ed il potenziamento degli interventi già in atto quali, tra gli altri, “telefono donna” e “piceno donna” sarà infatti attivato il progetto “politica donna” con l’intento di sostenere e orientare le donne verso una maggiore partecipazione politica. Altra leva utile a perseguire la qualità sociale è quella rappresentata dagli interventi di Edilizia Residenziale Pubblica, volti ad dare risposta ai problemi abitativi che affliggono in particolare alcune aree del territorio provinciale. La corretta allocazione delle risorse allo scopo di mirare gli interventi verso le situazioni di maggior bisogno, quali la locazione a canoni calmierati e la prima casa, è un compito che l’amministrazione continuerà a svolgere anche per l’anno in corso attraverso la definizione e gestione di bandi costruiti con percorsi di ascolto e condivisione sul territorio. Il benessere sociale ed individuale è inoltre assicurato dal sostegno alla pratica sportiva come momento di valorizzazione della persona, di forte socializzazione, di formazione ed educazione alla salute delle giovani generazioni. Da questa convinzione deriva il sostegno alle numerose manifestazioni sportive di eccellenza che si svolgono durante l’anno in tutto la provincia, alcune delle quali assumono anche una valenza di promozione turistica del territorio. In particolare un nuovo obiettivo che quest’anno l’assessorato allo sport si è prefissato è quello di costruire un unico calendario di tutte le manifestazioni podistiche su strada e su pista, “Criterium 2006”, nell’ambito del quale riproporre una manifestazione storica quale l’Ascoli-S.Benedetto. Sostenendo l’educazione allo sport e la pratica sportiva a partire dalla scuola primaria, la Provincia attua uno sforzo economico che non trova pari in altre realtà corrispondenti, suggellato dal prestigioso riconoscimento conferito dal CONI nell’anno 2005. Proseguirà infatti il progetto “scuola e sport” che finanzia l’impiego di personale specializzato ISEF nelle scuole dei comuni di minori dimensioni, così come verrà finanziato quest’anno in sinergia con l’assessorato regionale allo sport, un progetto volto ad adeguare e migliorare le strutture sportive dei piccoli Comuni. L’attenzione verso i Comuni di minore dimensione e di quelli situati in territori interni, pervade in realtà tutta la presente programmazione finanziaria. Infatti, oltre agli interventi già citati nel campo della pianificazione urbanistica, della promozione turistica, dello sport, sono presenti, tra l’altro nel bilancio stanziamenti per sostenere la formazione delle classi in alcune zone montane, per integrare i servizi di trasporto pubblico con corse

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aggiuntive, per erogare servizi informatici attraverso il Centro Servizi Territoriale in fase di progettazione… Molti territori interni troveranno certamente giovamento per la loro vivibilità e per lo sviluppo economico locale dal corposo e capillare programma di manutenzione straordinaria e miglioramento della viabilità provinciale che, dopo i numerosi interventi (ponti, rotatorie, ed opere di varia importanza) realizzati completamente o conclusi l’anno scorso, andrà a regime a partire dalla prossima primavera e troverà nel programma delle opere pubbliche di quest’anno un ulteriore importante sviluppo. Un programma che seppure nel quadro di difficoltà derivanti dai vincoli di bilancio e dalla necessità di far fronte ai danni delle numerose calamità subite l’anno scorso, conseguirà l’obiettivo di una apprezzabile messa in sicurezza ed un miglioramento complessivo del consistente patrimonio stradale della Provincia. Un intervento che sarà realizzato con equilibrio tra le varie parti del territorio. Nel campo della viabilità di carattere strategico spicca senza dubbio tra gli impegni del Servizio per l’anno in corso, l’appalto dei lavori del tratto sud della “Mezzina” da Casteldilama ad Offida per un importo di circa 13 milioni di euro, ma anche lo sforzo progettuale per il successivo completamento verso nord di questa importante arteria. Una strada a scorrimento veloce, sostenibile e funzionale, inserita nell’intesa generale quadro Stato-Regione Marche e nella “Legge Obiettivo” per la parte abruzzese, che grazie al nostro coordinamento con le Province di Teramo e Macerata assumerà, una volta completata, una grande valenza interregionale quale strada medio collinare di collegamento delle aree produttive, turistiche, agricole dell’entroterra da Ancona a Pescara, in grado di sgravare il carico degli assi costieri. Ma nell’anno in corso si attende l’appalto, da parte di Società Autostrade, dei lavori per la realizzazione del Casello Autostradale di Porto S.Elpidio, nell’ambito del progetto di realizzazione della terza corsia portato avanti dalla stessa Società e dall’ANAS. Proprio nell’ambito di tale intervento, come è noto, la Provincia sta sviluppando una forte azione politica supportata da uno sforzo progettuale dei propri uffici, per ottenere a corredo di tali interventi la realizzazione di importanti bretelle di collegamento a partire dai caselli autostradali lungo le valli del Tenna e dell’Ete, oltre al miglioramento del collegamento del casello di Pedaso con la strada provinciale di penetrazione valliva. Nel caso del Tenna, con tale intervento si indende realizzare il primo tratto della cosiddetta Mare-monti del fermano importante opera strategica per i territori della nuova provincia di Fermo. Altrettanto strategica per la stessa area è la circonvallazione di Fermo, che trova nel bilancio 2006 un primo ed importante stanziamento con fondi ex ANAS. Prosegue inoltre verso la conclusione l’iter di approvazione da parte della Regione del progetto, redatto dalla Provincia, per il miglioramento della strada statale Salaria nel tratto Acquasanta-Favalciata, mentre per il tratto Favalanciata-Trisungo, l’ANAS sta completando la progettazione. Il gravoso importo di tale intervento, a carico della stessa ANAS è inserito nell’intesa generale quadro di cui sopra e nella programmazione triennale e decennale dello stesso Ente. L’azione di governo della Provincia prosegue quindi con chiarezza ed organicità su tutto il territorio, nell’interesse delle comunità amministrate, ma non trascura l’impegno a far nascere da questo territorio, nei tempi prescritti dalla Legge e richiesti dal buon senso, la nuova provincia di Fermo e, nei fatti, la nuova Provincia di Ascoli Piceno che nelle sue nuove dimensione dovrà essere completamente ripensata. In questa direzione procede con scrupolo e regolarità il lavoro del cosiddetto “Cantiere Provincia” guidato dallo specifico Servizio che, come riportato nella relazione allegata, sta mettendo a disposizione della Giunta, del Consiglio e di tutti gli attori Istituzionali e sociali del territorio, dati ed elementi di conoscenza indispensabili per 10

adottare correttamente gli atti di ripartizione previsti dalla Legge, ma soprattutto a far nascere due nuove realtà istituzionali in grado di assolvere pienamente ai compiti che i cittadini si attendono. Intanto, in coerenza con gli indirizzi impartiti dal Consiglio Provinciale nel Febbraio dell’anno scorso l’Amministrazione intende avviare a partire da quest’anno un graduale potenziamento dei servizi nel circondario Fermano iniziando da una prima riorganizzazione, nell’ottica di un graduale bipolarismo, dei servizi dell’area tecnica. Superate inoltre le difficoltà ed i ritardi sino ad ora registrati nella condivisione del percorso tra i vari soggetti istituzionali, l’auspicio è quello di poter registrare nell’anno in corso importanti passi in avanti nel processo avviato. Passi in avanti che potranno consentire di inserire in maniera più definita nella programmazione triennale dell’Ente lo stanziamento delle risorse necessarie per la realizzazione della nuova sede della provincia di Fermo. Tale inserimento allo stato attuale ha carattere puramente indicativo, oltre che per l’assenza di una opportuna condivisione, anche per la necessità di una corretta individuazione urbanistica dell’intervento. Pur non essendo possibile costruire un bilancio organico ed efficace con un “bilancino”, da una lettura in buona fede della presente programmazione finanziaria non può sfuggire, comunque, un sostanziale equilibrio negli interventi e negli investimenti tra le due parti del territorio. Un equilibrio ispirato principalmente al buon senso ed alla logica del buon padre di famiglia, spesso richiamata nella dottrina e nella giurisprudenza. Un’ispirazione questa che riconosciamo in ogni tratto del progetto complessivo che si intende perseguire. Un buon padre di famiglia avveduto e responsabile che costruisce il futuro dei propri figli ragionando con “il senno del prima” di fronte alle sfide del terzo millennio. Sfide che possono essere affrontate e superate solo con un modello di sviluppo sostenibile a livello ambientale e sociale a partire dalle nostre comunità locali. Un percorso che in particolare nelle nostre aree del pianeta, punti verso la qualità, piuttosto che alla quantità, attraverso l’assunzione di stili di vita più sobri e rispettosi dei limiti delle risorse naturali. Dentro questa responsabilità e alla consapevolezza di essere una “provincia del mondo” vivono il progetto cofinanziato dallo Stato che ci consentirà di accogliere 18 minori stranieri, titolari del diritto di asilo perché vittime di guerre e di gravi ingiustizie, e i tanti progetti di solidarietà internazionale e di cooperazione con i popoli dei vari “sud” del pianeta, in Asia, in Africa ed in America latina. Progetti per realizzare scuole, ospedali laboratori, villaggi, progettati insieme alle istituzioni e alla società civile del nostro territorio e dei territori di riferimento, per creare relazioni di fratellanza e di scambio culturale che ci arricchiranno di una nuova coscienza civile indispensabile per costruire relazioni di pace.

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PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA Assessore Ubaldo Maroni Introduzione Il “metodo di governo” che questa Amministrazione vuole adottare per cogliere gli obiettivi politici, programmatici ed amministrativi del programma è improntato alla più ampia e condivisa partecipazione. È un indirizzo che trae spunto dal rapporto sempre più proficuo con le comunità locali, con le quali sono già stati avviati percorsi partecipativi, e dalla necessità di allargare anche ad altri soggetti la possibilità di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano il territorio. Si tratta di una scelta radicata nella natura stessa dell’impegno politico-amministrativo e che sta lentamente, ma proficuamente, permeando i processi decisionali che interessano il nostro territorio, stabilendo relazioni nuove con la comunità amministrata, spesso coinvolta con una semplice opera di informazione, e che invece, necessita di essere messa in primo piano nei processi di determinazione delle scelte. Come annunciato all’interno della mozione programmatica di inizio mandato: “nel nostro territorio provinciale si tratta di fare uno sforzo di creatività, adottando strumenti e procedure decisionali valide ed efficaci, che valorizzando il tessuto dell’associazionismo e della società civile organizzata, permettano di connettersi con la realtà sociale sino a dare direttamente la parola ai cittadini per recepirne proposte, suggerimenti, istanze, affinché gli stessi recuperino un positivo rapporto con le Istituzioni e la Politica.” Nel 2005 si è tenuta, in questo territorio, una Campagna di ascolto “itinerante” che ha coinvolto i 73 comuni della Provincia in un confronto aperto e costruttivo sui temi di maggiore interesse per la collettività. Sono stati svolti 16 incontri, distribuiti su tutto il territorio provinciale (si allega la mappa degli incontri) che hanno visto la partecipazione pressoché totale dei Comuni chiamati a partecipare e un grande apprezzamento per la modalità di confronto scelta per affrontare, a viso aperto, temi anche molto delicati. Durante gli incontri ogni Comune, tramite il Sindaco, gli Assessori, i Consiglieri comunali e intervenuti, ha avuto la possibilità di esporre le problematiche prioritarie del proprio territorio, farsi portavoce della comunità locale, aggiornare la Provincia sullo stato di questioni importanti riguardanti i temi di competenza provinciale, chiedere la collaborazione per risolvere le criticità espresse dai propri cittadini e trovare, insieme, soluzioni per affrontare in modo organico e mirato problemi di carattere strategico per tutto il territorio. La caratteristica fondamentale di questi processi è il fatto che quello che conta non è la grandezza o l’importanza di un comune, quanto la capacità di analizzare e promuovere la trattazione di temi e problematiche che possono riguardare istanze provenienti da piccole comunità come da grandi centri urbani, mantenendo la stessa rilevanza, e potendo esigere una risposta immediata sulle possibilità di individuare possibili strade per migliorare la situazione. A tal proposito, ad ogni incontro è stato distribuita ai Comuni una cartella contenente il raffronto tra le priorità espresse nella precedente fase di ascolto (2004) e le risposte operative alle medesime, realizzate dalla Provincia nell’arco dei primi mesi del 2005, che ha permesso di partire da una base di documentazione esistente, e che ogni anno verrà arricchita da altre informazioni. In questo modo, sarà possibile centrare l’attenzione sui 12

passi da compiere per migliorare costantemente la conoscenza del territorio e condividerla con gli altri Comuni. Quest’ultima in particolar modo, è un’esigenza rilevata proprio durante la fase degli incontri, durante i quali è stata più volte ribadita la validità del metodo da parte dei comuni, che hanno chiesto, dal canto loro, di costituire banche dati della Provincia per condividere conoscenze e buone pratiche sul Governo partecipato del Territorio. È chiaro, quindi, che si sta dando vita ad un percorso fondato sull’ascolto dei cittadini rispettando la complessità del loro vivere nella dimensione privata come in quella pubblica e professionale. L’attività, infatti, trae forza ed efficacia dal costante rapporto e confronto con le idee e le istanze che nascono dal basso e dal tentativo di dare voce a tutti gli interessi diffusi nel territorio. Gli obiettivi Per il 2006 gli obiettivi sono: •

Continuare a svolgere l’importante funzione di rilevatori delle esigenze della comunità amministrata, attraverso la campagna di ascolto.



Aggiungere nuove modalità di confronto con gli attori del territorio, avvalendosi delle tecnologie informatiche.



Creare una Banca Dati delle pratiche partecipative del territorio.



Migliorare la comunicazione delle attività sia verso l’interno dell’Ente che verso l’utenza.

Le attività Per il 2006 si prevedono le seguenti attività: •

Sarà realizzato un primo rapporto contenente tutte le istanze espresse dai comuni durante gli incontri. Ne verranno realizzate 2 versioni: una contenente tutte le priorità ordinate per assessorato/servizio che verrà distribuita agli Assessori, ai Consiglieri provinciali del collegio e ai Dirigenti competenti per individuare le aree prioritarie di intervento; ed un’altra versione, ordinata per gruppo/comune che verrà, in seguito, pubblicata sul sito della Provincia e liberamente consultabile da qualunque utenza.



Successivamente, sarà attivato un servizio che permetterà ai comuni interessati di verificare le priorità espresse durante gli incontri, confermarne la corretta trascrizione ed eventualmente aggiungerne altre riguardanti le stesse tematiche oppure relative a problemi precedentemente non segnalati. Tale servizio sarà avviato predisponendo vari strumenti: - un’area riservata interattiva all’interno del sito della Provincia; - una e-mail; - un numero telefonico di riferimento; - un indirizzo fisico; per inoltrare le richieste e le proposte da integrare.



Tutte le informazioni raccolte mediante la modulistica messa a disposizione andranno a costituire una banca dati in continuo aggiornamento, capace di fornire suggerimenti e chiavi di lettura dei problemi del territorio e migliorare, così, la comunicazione e la trasparenza dell’attività dell’Ente Provincia.



Contemporaneamente, sarà fornito un analogo strumento ai Servizi della Provincia che potranno così aggiornare costantemente le attività svolte, ottenendo maggiore visibilità 13

e consentendo una circolazione più efficiente delle informazioni, grazie al supporto informatico. •

Quest’ultima attività servirà inoltre per affrontare la Campagna di Ascolto 2006 e che conterà proprio sulla capacità di fornire risposte precise e puntuali alle istanze dei comuni, basandosi sul lavoro svolto durante l’anno.



Basandosi sull’esperienza ormai consolidata con i Comuni, si prevede, inoltre, di coinvolgere nell’individuazione e nell’analisi delle problematiche territoriali anche altri soggetti, soprattutto i cittadini, le associazioni, i portatori di interessi diffusi, le organizzazioni sindacali e di categoria. A tal scopo è auspicabile la realizzazione di un evento pubblico sull’applicazione dei metodi di partecipazione democratica da parte della società civile che potrebbe avere luogo in autunno.

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FORMAZIONE PROFESSIONALE E POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO Assessore Emidio Mandozzi Siamo in una fase in cui si è ormai affermato il ruolo e la capacità della Provincia di Ascoli Piceno di gestire e promuovere i servizi per il lavoro e la formazione. In generale è tempo che la Provincia affermi il ruolo del Welfare sul territorio e allo stesso tempo divenga soggetto pubblico di riferimento per la promozione sul territorio del capitale umano. Se è evidente come la promozione del capitale umano e del welfare locale sia decisiva per sostenere lo sviluppo e per cambiare modelli produttivi che non funzionano, appare tuttavia chiaro come in questi anni il rapporto con il governo non abbia spesso brillato per coesione, condivisione, ed azione comune. Formazione, Lavoro, Ricerca sono strumenti dell’economia della conoscenza. Potenziare e migliorare il sistema della conoscenza, ovvero il sistema che tiene insieme la ricerca, l’innovazione tecnologica, l’istruzione e la formazione, per costruire un asse strategico prioritario per garantire sviluppo e qualità della vita nella “competizione globale” in Italia e in Europa, è un obiettivo che questo Assessorato sta perseguendo coinvolgendo le forze sociali, economiche, politiche e istituzionali della Provincia di Ascoli Piceno. Le azioni del bilancio 2006 della formazione e politiche attive del lavoro intendono fornire un contributo per incrementare alleanze, collaborazioni, condivisione di strategie e progetti, al fine di facilitare la permanenza e l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso una preparazione professionale adeguata ed una informazione continuamente aggiornata. Attività strategiche già avviate nel 2005 proseguiranno nel 2006, in quanto già inserite nel nuovo piano della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, e andranno in approvazione nel prossimo consiglio provinciale di Aprile 2006.

Di seguito elencherò le azioni più rilevanti esplicitandone i contenuti fondamentali:

Corsi di Formazione Professionale: Sono stati finanziati ben 68 corsi di formazione professionale approvati con il Programma degli interventi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) - annualità 2005 per un importo totale superiore ai 3 milioni e 100 mila euro. Rilevante anche il numero dei soggetti coinvolti: oltre 1100 giovani tra laureati e laureandi, disoccupati ed adulti in età attiva con o senza titolo di studio. Con questo programma l’Amministrazione Provinciale ha promosso azioni innovative per rispondere efficacemente alla richiesta di una formazione di qualità proveniente dal territorio ed emersa nei tavoli di concertazione realizzati al fine di creare un concreto raccordo tra le Università ed il sistema di Formazione Professionale. Le attività formative si sono concentrate in settori strategici quali: il calzaturiero, l’agro-alimentare, il socio-assistenziale, il turistico-alberghiero, l’ambiente e sicurezza, la

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cultura, il meccanico ed elettromeccanico, l’economia delle reti ed informazione tecnologica. Tra le numerose iniziative formative si segnalano: - il corso per la Prevenzione e la Sicurezza nel settore della pesca, finanziato con 70 mila euro, unico delle Marche, che consentirà a 48 pescatori di acquisire i titoli obbligatori ed indispensabili per svolgere attività non solo sulle navi da pesca, ma anche su imbarcazioni mercantili e rimorchiatori. Una formazione essenziale dunque per il comparto della pesca che a San Benedetto del Tronto rappresenta uno strumento di progresso socio-economico per la città e per il comprensorio. - il corso di Tecnico della valorizzazione dei beni archeologici, storici e del paesaggio nella Valle del Tronto per formare nuove figure professionali specializzate nella valorizzazione del patrimonio archeologico legato al progetto Archeodromo di Ascoli Piceno, Acquasanta Terme ed Arquata del Tronto. - il corso di formazione teorico-pratico per volontari di protezione Civile - Beni Culturali che ha formato 60 volontari per il recupero e la messa in sicurezza del patrimonio culturale nelle grandi emergenze. - il primo corso di Tecnico dell’accoglienza”delle Marche, patrocinato dalla Provincia, dalla Regione e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che ha riproposto la storica figura del “Maestro di Cerimonia” adattandola ai moderni contesti in cui si esercita l’attività di cerimoniere come il turismo e l’organizzazione di eventi. - il corso per Operatori socio-sanitari, che produrrà occupazione garantita e migliore assistenza nelle strutture sanitarie pubbliche e private del territorio. Il corso, che si svolgerà ad Ascoli, a San Benedetto e a Sant’Elpidio. consentirà a chi otterrà l’attestato finale di utilizzare questo titolo per accedere ai concorsi indetti dalle Asur ed essere quindi inserito nell’organico. Ascoli è la prima Provincia delle Marche ad organizzare il corso finanziato con un investimento di 135 mila euro. Interventi per il distretto calzaturiero Fermano-Maceratese: Per sostenere innovazione e ricerca, in settori in difficoltà come quello “pelli-cuoiocalzature”, saranno finanziati progetti di aiuto al Distretto calzaturiero fermano maceratese per un importo complessivo di 900 mila euro (PON Ob. 3 – FSE Programmazione 2000-2006). L’iniziativa prevede interventi che vanno dalla formazione professionale specifica, alla consulenza per la creazione di nuove aziende, fino all’assistenza nel passaggio generazionale tra imprenditori. Borse di inserimento lavoro (WORK EXPERIENCE): La Provincia ha emanato un bando per gli interventi a sostegno dell’inserimento in imprese di laureati e diplomati per la realizzazione di esperienze lavorative (work experience) in imprese pubbliche e private del territorio provinciale. Complessivamente sono state finanziate borse di inserimento lavoro per 3 milioni 800 mila euro ad oltre 1000 tra laureati e diplomati. Un percorso che può sfociare in una assunzione definitiva Borse lavoro per disabili: Sono state erogate 240 borse lavoro per l’assunzione di disabili con sostegni economici alle aziende interessate, un’iniziativa unica nelle Marche che ha visto investimenti per oltre 1 milione di euro. Si tratta infatti una importante opportunità di 17

preinserimento lavorativo che dà la possibilità alle persone disabili di esprimere al meglio le loro capacità umane e professionali a vantaggio della comunità locale.

Accordi e Protocolli di intesa: La Provincia e l’INAIL hanno avviato una collaborazione per il reinserimento professionale degli invalidi del lavoro. Grazie al protocollo sottoscritto, gli interessati verranno opportunamente riqualificati attraverso corsi finanziati dall’INAIL e quindi reimpiegati tramite l‘individuazione di richieste di lavoro congrue e con l’eventuale ausilio di un tutoraggio. Avviato anche il progetto di “account territoriale”, un importante accordo tra la Provincia e “Italia Lavoro”, l’agenzia tecnica del Ministero del Lavoro per il potenziamento dei servizi dei centri per l’impiego alle imprese del territorio. Uno degli aspetti più significativi di questa partnership è la riqualificazione di categorie di lavoratori particolarmente svantaggiati, quali disoccupati di lunga durata, giovani, donne, immigrati . È stato firmato un protocollo d’intesa tra l’Assessorato e la Direzione del carcere di Ascoli Piceno per un servizio di consulenza, orientamento e sostegno all’inserimento dei detenuti nel mercato del lavoro. Si tratta di un’iniziativa che rappresenta il primo esempio nelle Marche di apertura di uno sportello informativo all’interno di una struttura carceraria. Grande la rilevanza sociale del progetto che favorisce il reinserimento nella società dei detenuti mediante un lavoro, allontanandoli dal rischio di commettere nuovi reati. Accordo per i collaboratori della Provincia: La Provincia ha firmato con le rappresentanze sindacali di Cgil, Cisl, Uil un accordo per regolamentare le collaborazioni coordinate e continuative che assicuri alcuni diritti fondamentali il più possibile assimilabili a quelli goduti dai dipendenti a tempo indeterminato. Si auspica che ciò possa costituire un esempio anche per le altre istituzioni. Progetti Leonardo e Gulliver: La Provincia di Ascoli Piceno è tra le poche ad utilizzare risorse del Fondo Sociale Europeo, attraverso i progetti Gulliver e Leonardo, per investire nella formazione linguistica. Gulliver ha coinvolto studenti tra i 15 ed i 18 anni in obbligo formativo provenienti da famiglie a basso reddito, il progetto Leonardo si è invece concentrato sui giovani tra i 17 ed i 32 anni che hanno già concluso il loro percorso formativo e si trovano in stato di disoccupazione o in occupazione. Con il progetto Gulliver sono state assegnate ben 100 borse di studio per un valore complessivo di 318 mila euro consistenti in un soggiorno completamente gratuito all’estero. Ai partecipanti è stata garantita la certificazione linguistica da parte degli organismi ospitanti e l’Europass-Formazione, oltre alla possibilità di sostenere gratuitamente un esame Cambridge o Alliance Francaise. Il progetto Leonardo, in collaborazione con la Provincia di Macerata, con la società Eurocentro, con altri partner locali ed internazionali e con le Università, ha offerto complessivamente 51 borse consistenti in tirocini formativi internazionali della durata di tre mesi . La nuova organizzazione: Negli ultimi anni lo scenario del mercato del lavoro è cambiato ed i Centri per l’Impiego, denominati C.I.O.F. (Centri per l’impiego orientamento e formazione) sono 18

chiamati a svolgere un ruolo più dinamico per le esigenze della realtà imprenditoriale locale. Dal 1° ottobre 2005 i C.I.O.F. di Ascoli Piceno offrono nuovi servizi agli utenti ed osservano un nuovo orario anche con l’apertura il sabato mattina per una fruizione più comoda degli uffici. Ascoli è la prima Provincia delle Marche che ha avviato questa sperimentazione e, al fine di ampliare la conoscenza dei nuovi servizi ed opportunità, sono stati organizzati sul territorio seminari rivolti ad imprenditori, consulenti professionali ed associazioni di categoria Sono stati anche attivati servizi specifici per le categorie svantaggiate come disabili, detenuti, extracomunitari. In particolare è stata istituita la figura del mediatore culturale, un sociologo preposto a seguire l’inserimento lavorativo degli stranieri. Vengono anche prestati servizi personalizzati come strumenti di autopromozione quali: colloqui di selezione, lettere di presentazione, curriculum vitae, diretti a favorire l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In programma anche l’istituzione di uno sportello informativo per l’incentivazione e la creazione di impresa rivolto ai giovani.

Dallo stato di avanzamento dei progetti e dalle verifiche di ascolto effettuate sul territorio si evince che le strutture dell’Assessorato sono cresciute, il livello dei servizi ha raggiunto in tutti e tre i centri per l’impiego e la formazione professionale buoni standard di erogazione dei servizi, molto al di sopra di quelli minimi definiti dall’accordo Stato-Regione. In un’ottica di avvicinamento al territorio i Centri per l’impiego e la formazione professionale sono diventati attori e promotori di una complessa rete di rapporti con i Comuni, le Unioni di Comuni, le Comunità Montane, gli Ambiti Sociali e i Servizi alla Persona, le Agenzie Formative pubbliche e private, le Università presenti sul territorio provinciale, gli Operatori del privato sociale, sviluppando programmi formativi e “azioni di sistema” che offrono opportunità concrete di impiego. Questo processo si sviluppa attraverso il miglioramento della funzionalità dei rapporti e delle reti relazionali e la valorizzazione del personale che lavora nei settori della Formazione e delle Politiche Attive del lavoro della Provincia, prevedendo lo sviluppo di infrastrutture informatiche e telematiche innovative per dare operatività ai piani d’azione congiunti e “concertati” in una visione unitaria delle politiche sociali pubbliche per il lavoro e la formazione. La sua attuazione consiste nel progettare linee di cambiamento condivise integrando gli elementi di conoscenza territoriale per garantire equità sociale e contribuire, attraverso l’utilizzo di politiche attive del lavoro, alla riduzione della disoccupazione, in particolare quella femminile e delle fasce deboli a rischio di emarginazione. In tale prospettiva vengono potenziate tutte quelle misure che favoriscono l’apprendimento e la formazione per tutto l’arco della vita: ciascun individuo deve essere messo in grado di imparare in ogni momento della vita, sia per ampliare le proprie conoscenze, abilità e attitudini, sia per adattarsi ad un lavoro in rapida evoluzione. Formazione, Orientamento, e Occupazione sono le tre azioni chiave della programmazione per il 2006. Convinti che non sia possibile prescindere dalla centralità della persona nell’organizzazione della vita collettiva riteniamo che l’offerta di servizi rivolta alla molteplicità di persone e soggetti presenti nel territorio debba essere estesa e di qualità.

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Investire in capitale umano : questo è l’importante compito che il Presidente e la Giunta si prefiggono come amministratori, ritenendo che tale principio possa essere condiviso da tutti coloro che hanno a cuore il benessere e il rilancio occupazionale del nostro territorio.

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ATTIVITA’ PRODUTTIVE Assessore Avelio Marini Nel quadro di una strategia volta alla costruzione di un futuro sostenibile su cui la nostra amministrazione si sta cimentando, l’obiettivo principale dell’Assessorato alle Attività Produttive è senza dubbio quello di sostenere ed accompagnare la rigenerazione del tessuto economico-produttivo del territorio, al fine di incentivare lo sviluppo occupazionale, promuovere la crescita del tessuto produttivo attraverso la valorizzazione delle diverse vocazioni agricolo-industriali del territorio, strutturare nuove ed altre “economie” laddove possibile.. Quanto sopra si esplica sostenendo azioni ed iniziative volte ad affermare tutte le peculiarità del territorio, sia nel campo delle attività produttive (distretti, artigianato, commercio), sia nel campo delle produzioni tipiche locali, in quello delle energie rinnovabili, in quello delle innovazioni e della qualità a tuttocampo, ponendo le basi per la costruzione di un modello economico per un’ ”Equonomia Picena”. Con questa espressione si intende un modello che metta al centro del proprio operare le persone, la qualità della vita, le relazioni e l’ambiente e che abbia un approccio trasversale a tutti i settori socio-economici. In tale contesto si inserisce la creazione delle condizioni affinché iniziative economiche diverse, democratiche, eccellenti e motivate socialmente, radicate nel territorio trovino opportunità per conoscersi e farsi conoscere, per innescare processi economici nuovi, coordinati e partecipati nella convinzione che ciò potrà portare giovamento a tutti i soggetti coinvolti oltre che al contesto in cui essi operano. In questa ottica è opportuno sperimentare la strategia delle reti, intendendo come tale la costruzione di circuiti in cui fluiscono i beni, i servizi e le informazioni prodotti dall’economia eco-equa e solidale in modo che questi possano sostenersi a vicenda, creando così gli spazi per un’economia diversa incentrata su iniziative come gruppi di acquisto solidali, commercio equo e solidale, turismo responsabile, agricoltura biologica, reti che costituiscano l’ossatura di un “mercato locale” che alimenti l’economia locale (esempio ristorazione o distribuzione che utilizzino soprattutto prodotti locali), favorendo la costituzione tra l’altro di un Distretto locale di Economia Solidale (DES) e sensibilizzando i cittadini sui temi dell’economia solidale. ATTIVITA’ E PROGETTI Tre sono quindi i programmi di attività avviati da questo Assessorato nel corso del 2005, coerentemente con le linee programmatiche di mandato di quest’ Amministrazione, e che troveranno naturale sviluppo nel corso dei prossimi anni: 1. Promuovere e favorire la costituzione di un DES (Distretto dell’Economia Solidale) – quale "laboratorio" di sperimentazione civica, economica e sociale di un modello economico “altro” che si basi sulla valorizzazione della dimensione locale, dell’economia equa e socialmente sostenibile, della sostenibilità ecologica. Progetti: a. Creazione delle reti di produzioni tipiche locali anche artigianali – Ricognizione delle Aziende di produzioni tipiche locali finalizzata alla creazione di un archivio volto alla promozione e diffusione di nuove reti di commercializzazione. b. Rete delle botteghe e dei mercati equo-solidali - Sviluppo di una economia equa e socialmente sostenibile attraverso la promozione di mercati equo solidali, ponendo le basi per la nascita di nuove botteghe e di

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mercati che possano promuovere in tutto il territorio Piceno tale tipologia di prodotti. c. Azioni dirette per la valorizzazione delle produzioni tipiche del distretto florovivaistico del Piceno attraverso la creazione di una filiera florovivaistica finalizzata a dare impulso alle produzioni qualificate delle piante mediterranee originate nel territorio provinciale (pitosphoro, oleandro, alloro). Posizionando il prodotto nel mercato con la possibilità di bypassare coloro che fino ad oggi hanno ottenuto il maggior beneficio e portato il vero guadagno fuori dai territori, parte del progetto consisterà anche nell’organizzazione dell’annuale “Festa dell’albero” nazionale con prodotto piceno e la Borsa del florvivaismo in accordo con le borse europeee per meglio e direttamente posizionare i prodotti. . d. Mobilità dolce – Sviluppo di un Piano Provinciale della Mobilità Dolce volto alla realizzazione di un sistema integrato di percorsi pedonali, ciclabili ed ippovie in grado di favorire un utilizzo del territorio alternativo all’uso dei veicoli a motore e capace di generare il collegamento tra la costa, le colline, le montagne e tra i tratti esistenti ed i nuovi tracciati, tra le strutture ricettive e le risorse storiche, artistiche, sportive, ricreative ed enogastronomiche. e. Formazione professionale per operatori nel settore no-profit e nell’economia solidale 2. Sostenere lo sviluppo economico del territorio provinciale e delle attività produttive locali creando nuove opportunità per l’accesso diretto dei consumatori ad un mercato più equo che valorizzi le produzioni biologiche o a basso impatto ambientale nonché i prodotti artigianali tipici della tradizione picena. Progetti: a. Filiera corta – Gestione dello Sportello Filiera Corta creato con il preciso obiettivo di favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di beni agroalimentari biologici certificati, promuovendo la vendita diretta di prodotti locali, facilitando ed incentivando, a tale scopo, la creazione di nuovi Gruppi d’Acquisto. b. Mense eco&equo - Il progetto intende promuovere l’introduzione di prodotti biologici nelle mense scolastiche attraverso momenti di approfondimento e sensibilizzazione rivolti a tutti gli attori coinvolti (Comuni, genitori, insegnanti, personale mense e cuochi) su queste tematiche al fine di favorire un'alimentazione sana ed equilibrata e di valorizzare i mercati locali e stagionali. c. Reti di ristorazione tipica – Creazione di una rete di ristorazione tipica sull’intero territorio nazionale finalizzata alla valorizzazione delle tradizioni e delle tipicità locali ed alla creazione della figura del “Cuoco tipico piceno”. d. Terrecotte e crude, ceramiche – Il progetto prevede dapprima il recupero di antiche tradizioni artigianali e la costituzione di un’Associazione o di un Sistema di aggregazione di Enti per avviare attività ed iniziative di promozione, valorizzazione e riorganizzazione del settore artigianale della lavorazione delle terre cotte, crude e delle ceramiche 3. Attivare canali informativi per promuovere e diffondere i principi dell’Equonomia Picena per amplificarne la visibilità facendo riferimento al metodo della partecipazione attiva e democratica.

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(Progetti: Sito, CD-rom interattivo, Rapporto sulla qualità dello Sviluppo: analisi annuale della qualità della vita del territorio provinciale fondata sull’osservazione di fenomeni legati non solo alla tradizionale crescita economica, ma anche alla qualità dei servizi, all’attenzione, alle problematiche ambientali nonchè all’osservazione di nuovi percorsi di sviluppo, Sportello provinciale informativo di tutela del cittadino). 4. Sostegno alle iniziative anche innovative che dal territorio vengono proposte e realizzate.

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AGRICOLTURA –TURISMO - PARCHI Assessore Avelio Marini Il Turismo come risorsa da salvaguardare e sviluppare è la ispirazione che guida l’attività programmata dall’assessorato per il 2006 e si snoda seguendo le indicazioni del programma di mandato approvato dal Consiglio provinciale. I buoni risultati del 2005 nella nostra provincia che ha tenuto sostanzialmente facendo registrare numeri pari a quelli precedenti del 2004 con segnali pure di crescita dei turisti stranieri (anche se ancora pochi a frequentare la nostra regione e quindi anche provincia) ci spingono a proseguire su quelle azioni che hanno caratterizzato l’anno passato. Sostanzialmente la promozione del nostro territorio, nelle forme di turismo integrato tra culture (materiali e immateriali, turismi stagionali e di territorio o di tematiche) nei bacini di utenza più significativi per la nostra realtà turistica e che sono quelli italiani delle regioni Lazio, Emilia Romagna e Lombardia (questo con azioni mirate :”Il Piceno nelle grandi Città” Roma, Bologna e Milano) che sono i bacini che producono più arrivi e presenze italiane nel nostro territorio. Il 2006 si presenta anche come l’anno in cui la Regione Marche varerà il Testo Unico sul turismo che riformerà ed innoverà in questa materia dando alle provincie quel ruolo di coordinamento fino ad oggi mancato ma richiesto da più parti, su questo terreno dovremo impegnarci anche attraverso la costituzione di un tavolo di lavoro “verde/blu” che ad oggi si è riunito solo per organizzare il box office per i pacchetti turistici stagionali, azione innovativa dimostratasi di grande utilità e fortemente sentita da tutti gli operatori del settore. Tavolo che in futuro dovrà affrontare unitariamente le tematiche legate ai “turismi” del piceno per concordare azioni sinergiche, utili e non dispersive, così come già il tavolo economico provinciale aveva avviato. AZIONI E PROGETTI Da quest’anno azioni più specifiche verranno svolte anche su quei mercati stranieri che hanno dimostrato interesse per i nostri territori, soprattutto quelli che hanno dato maggiori arrivi o presenze o medie di permanenza elevati come : Repubblica Ceca, Germania, Svizzera o Slovacchia attraverso partecipazione a fiere, organizzazione di incontri con autorità e tour operators o realizzazione di educational tours per gli operatori turistici ed anche la stampa specializzata. La partecipazione a Fiere come Agri&Tour di Arezzo, Park Life a Roma, Trek&Bike di Ferrara, Mondonatura di Rimini, sono esempi di partecipazione a manifestazioni utili a promuovere segmenti o turismi specifici del nostro Piceno dove l’esperienza ci ha dimostrato che i circuiti ad esempio dell’agriturismo e dei Parchi possono trovare vetrine e risposte utili. Per sostenere queste attività si rende necessario strutturare e produrre una serie di opuscoli (uno per stagione) dove proporre i pacchetti degli operatori turistici locali che si stanno sempre più raccordando e coordinando attorno al servizio turismo della Provincia , gli eventi organizzati da Enti locali, associazioni ed altri soggetti che rappresentino la ricchezza dell’offerta turistica, della sua integrazione tra comparti, della sua ricchezza e dell’accoglienza che restituisca il grande lavorio ed attivismo che si rappresenta nelle mille iniziative che nel Piceno si organizzano e che già sono state proposte anche attraverso il logo “ombrello” Sensi Piceni” nella passata stagione turistica . Si rende necessario proporre anche una serie di nuovi depliant e materiali promopubblicitari del piceno utili soprattutto per affrontare i mercati esteri e capaci di esemplificare l’offerta dei turismi del territorio. A questo proposito è inutile ancora sottolineare la grande importanza dell’intreccio tra turismo ed agricoltura che riproporremo attraverso i percosi e le eccellenze dell’enogastronomia picena da fissare sui materiali 24

promozionali ma anche nelle iniziative che andremo a sostenere attraverso iniziative di larga visibilità anche nei “media” a livello nazionale (partecipazione a trasmissioni di largo ascolto, presenza in riviste anche con appuntamenti fissi, iniziative come sAgropiceno , Salone Gourmand, Tipicità, ecc. Accanto a queste iniziative sarà avviato, coinvolgendo le provincie di Rieti e di Roma ed i comuni interessati, il progetto “Salaria Turistica” che avrà come obiettivo la valorizzazione del tracciato della vecchia e nuova salaria per una fruizione per un turismo del bike, del cycling, dell’escursionismo e dell’enogastronomia e della cultura, un progetto dal respiro ampio che richiederà la condivisione e la partecipazione attiva di numerose amministrazioni locali, Enti parco, STL ed altri soggetti e che se ben sviluppato sarà in grado di offrire esperienze nuove a tutti quei turisti nazionali ed internazionali che già gravitano nel bacino di utenza romano che chiedono sempre di più nuove mete ed offerte diverse e divenire attrattiva di assoluto valore nazionale. La particolare offerta integrata del Piceno che valorizza anche il livello culturale, la visita dei luoghi delle emergenze artistiche e naturali richiede uno sforzo organizzativo da sviluppare insieme ai Comuni ed ad altri soggetti per mantenere attiva quella rete di operatori di informazioni turistiche del cosiddetto Piceno da Scoprire per continuare sulla scia di una esperienza di successo che ha permesso e dovrà permettere una fruizione guidata ed organizzata dei tanti beni che i nostri 73 comunità locali posseggono. Lo sforzo sarà anche quello di una maggiore qualificazione ed incisività della rete di tali operatori che si dovrà affiancare anche alla costruzione di alcuni punti informativi sul territorio che dovranno essere facilitatori e chiave di lettura del territorio ad essi circostante (es. Valdaso, Ascoli, Fermo, Sibillini e Laga, Riviera Picena e Colli Piceni, ecc.). Il 2006 dovrebbe finalmente vedere la realizzazione del portale turistico provinciale ( progetto Priamo finanziato dalla Regione Marche). L'obiettivo principale del progetto è creare una rete informatica di servizi per il turismo attraverso un portale accessibile all'utente finale come un unico sistema, in grado di organizzare l'informazione turistica attualmente frammentata nei vari fornitori di servizi locali. Un unico punto on line dove presentare e commercializzare le offerte di imprenditori ed EE.LL. ed altri soggetti, che sarà consultabile in ogni parte del mondo e che offrirà la passibilità di accedere a numerosi servizi come: - la presentazione del territorio piceno - la teleprenotazione di strutture ricettive, attività ed eventi culturali; trasporti (biglietti integrati); - Il telepagamento; - la personalizzazione pacchetti turistici “fai da te” (sistemi di carte geografiche interrogabili e interattive, sovrapponibili e navigabili su più livelli), - la vetrina delle offerte del mese o della stagione curata dalle agenzie turistiche/tour operator (pacchetti “chiavi in mano” - last minute) - la personalizzazione delle visite guidate; - la consultazione di attività ed eventi culturali; - il percorso virtuale visite guidate a musei, pinacoteche, gallerie; - visita virtuale (ambiente, beni culturali, enogastronomia) - vetrina on-line per la commercializzazione dei prodotti tipici e tradizionali (area B to B e area B to C) - l’assistenza e la consulenza on-line (numero verde); - il sistema GPS – percorsi consigliati - mappe; - modulo di registrazione per news culturali, eventi o per offerte speciali; - moduli di tracciamento delle ricerche e delle modalità di navigazione (tuning del portale) - Personal folder (customer satisfaction) 25

servizio PICENO PER TUTTI – portale con percorsi e temi dedicati ai portatori di bisogni speciali. Il risultato atteso è un nuovo modello di business per il mercato del turismo, che comprenda e raccolga i prodotti di assoluta qualità presenti sul territorio, dando loro visibilità e promozione su scala globale. Particolare attenzione sarà posta nell’offerta per quanto riguarda le aree Parco : Sibillini e Laga con cui sono già avviate azioni di coordinamento con i rispettivi Enti Parco ed unitamente a loro sviluppare azioni volte a rafforzare la fruizione per un turismo scolastico, di escursione, trekking e mountain-bike. Inoltre ad istituzione concretata del Parco Marino del Piceno, che si prevede per i prossimi mesi, sarà attivata una campagna di informazione sul territorio, di sensibilizzazione e di promozione delle tematiche inerenti il parco stesso e sulle opportunità da cogliere per il comparto turistico e della pesca grazie all’istituzione dell’area marina protetta. Sarà proseguita l’attività avviata di “osservatorio “ sul turismo piceno con un ulteriore rapporto annuale per una lettura più attenta ed in profondità dei dati, degli arrivi, delle presenze e di quanto utile conoscere sui turisti , sulla loro domanda ed anche sull’offerta proveniente dal territorio. Strumento questo assieme ai periodici rapporti sulle tendenze che offriremo nei prossimi mesi, da mettere a disposizione degli operatori per meglio calibrare le loro azioni ed offerte in un mercato in continua evoluzione e di una criticità particolare a causa della globalizzazione. -

AGRICOLTURA Il particolare momento che attraversa l’agricoltura nel Piceno, non diversamente dalla regione e dall’Italia, attraversata dai fremiti e stravolgimenti che la globalizzazione, la struttura del mercato mondiale, la riforma della PAC, la pesante azione della GDO, le minacce alla biodiversità, le ripetute crisi alimentari ne minano la stessa identità, costringendo tutti a rivedere e ridisegnare ruoli e missioni, struttura ed organizzazione, obiettivi e nuove forme di imprenditoria. Unitamente al tavolo verde saranno elaborate strategie e proposte da far inserire nel nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale) 2007-2013 della Regione Marche che saranno poi filoni di lavoro per i prossimi anni e che segneranno l’affermarsi o meno di un nuovo modello agricolo locale fondato sulla sovranità alimentare e del “mercato locale”. I temi della qualità, della salubrità, sicurezza alimentare (vedi filiere free ogm) , del biologico, della multifunzionalità, dei marchi di tutela e di territorialità e riconoscibilità, le filiere con disciplinari ecocompatibili, il riposizionamento nei mercati dei prodotti locali, la strutturazione di un mercato locale che utilizzi nel consuma i prodotti locali, la valorizzazione delle produzioni tipiche e rurali, di quelle legate all’agroindustria locale sono i percorsi su cui è diretta la nostra attività anche nel 2006 , nonché il grande tema delle agroenergie e delle filiere agricole legati magari alla riconversione di strutture come lo zuccherificio Sadam e non solo. L’agricoltura legata alle zone montane sarà un altro elemento di lavoro tentando di realizzare percorsi progettuali sulla viticoltura, le filiere zootecniche free-ogm, quelle dei piccoli frutti e dell’artigianato agroalimentare. AZIONI E PROGETTI Su queste linee portanti si snoderanno azioni come quelle avviate già nel 2005 sulla multifunzionalità in agricoltura come “100km verdi” pubblicizzazione ed attivazione per un maggior numero di agricoltori e lavori. Sulla tutela e valorizzazione di nuovi prodotti come : salsiccia di Carassai, formaggio pecorino dei Sibillini e di Monte Rinaldo, le pesche sciroppate della Valdaso, il tartufo dei Sibillini, i maccheroncini di 26

Campofilone,ecc..Naturalmente sul Marchio d’area della Valdaso su cui si lavorerà anche per il riconoscimento del distretto rurale, sulla valorizzazione del comparto florovivaistico, saà messa particolare attenzione e curate diverse azioni. Come pure si lavorerà sul Centro Agroalimentare come motore di un nuovo sviluppo dell’economia agroittoindustriale del nostro territorio con azioni concordate con il mondo della produzione e della piccola distribuzione locale e sulla ristorazione. Come pure tenteremo di applicare alle altre vallate della provincia azioni similare a quelle in corso già citate di Valdaso e Tronto (Picus) L’oliva tenera ascolana nuova Dop italiana sarà al centro di un progetto di valorizzazione che coordineremo su volontà della Fondazione Carisap. Non mancherà, anche quest’anno, il sostegno alle principali iniziative che dal territorio vengono proposte e che rendono il territorio vivo e dinamico nel settore agricolo e turistico allo stesso tempo. Insomma queste ed altre azioni sempre nella consapevolezza di costruire un percorso che vada verso una agricoltura di nuova qualità, che attraverso l’ambiente si valorizzi e lo valorizzi e che dia ampio materiale di offerta per il comparto agrituristico e rurale alla base della caratterizzazione che anche attraverso il paesaggio determinato, l’agricoltura dà a quella economia sostenibile capace di dare un futuro a misura d’uomo alle nuove generazioni picene

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CULTURA - ISTRUZIONE Assessore Olimpia Gobbi La Provincia di Ascoli Piceno si connota, all’interno del territorio regionale, come un’area ad alto tasso di diffusione delle attività culturali. Nell’estate 2005 attraverso il cartellone provinciale “Sensi Piceni” sono stati offerti agli abitanti ed ai turisti oltre 70 importanti appuntamenti di spettacoli dal vivo, di letteratura, filosofia, scienza ed arte, dei quali ben 22 sono entrati fra le eccellenze selezionate dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche per “Estate marchigiana”. Ai suddetti eventi vanno aggiunti gli incontri enogastronomici di qualità, 38 rievocazioni storiche e feste rurali di notevole valenza folklorica, 30 concerti dei corpi bandistici e corali che esprimono i valori profondi della cultura comunitaria locale. Tale vitalità culturale si ripropone con eguale intensità e qualità anche nel periodo invernale. Il cartellone provinciale “Sensi Piceni Inverno 2005-2006” vede attivi, infatti, tutti i teatri storici, dove si svolgono 5 percorsi tematici in rete con 45 spettacoli ed altre 6 ricchissime stagioni. Inoltre, gli stessi contenitori o altri di notevole valenza storico-artistica permettono la fruizione di almeno 68 concerti di musica classica, folk, jazz, blues, tutti di alta qualità per lo spessore internazionale degli artisti. A tutto ciò si aggiungono fitti incontri e dibattiti con intellettuali di rilievo su temi politici, storici, filosofici, etc., nonché ricche programmazioni di cinema d’autore. Tale ricchezza immateriale si aggiunge all’alta qualità del patrimonio storico-artistico1, paesaggistico, naturalistico2, enogastronomico, artigianale3. Tuttavia, nonostante i suddetti punti di forza, il territorio segna alcuni andamenti di arretratezza: la sempre strisciante tendenza alla frammentazione, per quanto si moltiplichino le reti anche formalizzate per la gestione dei beni e la realizzazione delle attività; la distanza dei servizi culturali dagli standard nazionali di qualità; l’ inadeguata valorizzazione e diffusione della cultura scientifica; l’appannamento della riconoscibiltà del territorio, la scarsa promozione della sua cultura materiale ed immateriale, l’insufficiente ricorso ai processi comunicativi più avanzati, che invece risultano ampiamente utilizzati da numerosi altri contesti seppure meno ricchi e dotati. OBIETTIVI STRATEGICI Alla luce della situazione sopra rapidamente descritta, tenuto conto dei percorsi progettuali già attivati, degli indirizzi rilevati in fase di monitoraggio e valutazione dei progetti medesimi, indirizzi peraltro condivisi nella diffusa consultazione condotta sul territorio con tutti gli assessori alla cultura ed all’istruzione dei comuni della provincia e con le principali associazioni culturali, visti infine gli orientamenti regionali (Piano di settore per i beni e le attività culturali per l’anno 2006 ai sensi della legge 75/1997) e statali sia in materia di beni culturali (cosiddetto Codice Urbani) che d’istruzione (legge.53/2003 e relativi decreti attuativi), in coerenza con le linee programmatiche del progetto

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370 centri storici, fra cui quello di Ascoli Piceno, candidato ad essere riconosciuto patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO; 15 teatri storici; un patrimonio librario di oltre un milione e mezzo di volumi, fra cui lo straordinario fondo storico della biblioteca di Fermo, una delle più importanti a livello europeo; 80 musei di diversa tipologia e consistenza, localizzati in 73 comuni; 2 parchi e un’area archeologica, fitta presenza di chiese romaniche - di cui 21 nella sola città di Ascoli -, gotiche, barocche e neoclassiche; innumerevoli ville storiche e case rurali delle più diverse tipologie. 2 Unico territorio provinciale in Europa con due parchi montani ed uno marino. 3 La provincia di Ascoli Piceno ha la più alta densità relativa in Italia di imprese artigiane. 28

amministrativo su cui l’attuale amministrazione provinciale ha avuto il consenso elettorale si ritiene prioritario: 1. qualificare ulteriormente l’offerta culturale del territorio provinciale attraverso il consolidamento del sistema culturale piceno, organizzato intorno a poli di eccellenza specializzati ed integrati, in grado di non frammentare idee e risorse e di realizzare proposte di qualità, anche in funzione della risposta ai bisogni di una cultura diffusa capace di attivare processi di matura consapevolezza civile e di partecipazione democratica al governo delle comunità locale; 2. incrementare la domanda culturale ed estendere il pubblico perché fasce sempre più ampie degli abitanti del territorio provinciale fruiscano dei beni e delle attività culturali e riscoprano, in alternativa all’intrattenimento di massa, teatro, concerti, mostre, musei, dibattiti, etc.; 3. migliorare la gestione dei beni culturali (teatri, musei, archivi, biblioteche, etc.) garantendo al territorio la dotazione degli strumenti di rete atti a favorire la valorizzazione, la promozione, la fruizione diffusa dei beni esistenti e nel contempo atti a fare dei musei, dei teatri, delle biblioteche e degli archivi spazi dinamici della vita culturale locale, anche nella prospettiva della promozione turistica della cultura delle comunità e dell’occupazione intellettuale; 4. creare una salda relazione fra scuola e territorio perché gli abitanti della provincia, ed i giovani in particolare, siano dotati degli strumenti per leggere il patrimonio storico- artistico, paesaggistico, ambientale del luogo in cui vivono, ne riconoscano i segni, la storia, i valori, ricevano una formazione aperta al contesto di vita, immersa nella realtà e nella complessità dei processi storici, economico-produttivi, professionali e sociali, siano consolidati nella loro cultura scientifica, fruiscano di buone pratiche di orientamento, di integrazione fra culture, fra studio e lavoro; 5. realizzare eventi culturali che aiutino il territorio a riconoscersi ed identificarsi, nonché a comunicare la sua specificità più profonda anche attraverso operazioni di markting territoriale di sistema.

PROGETTI ed AZIONI

1. Sensi Piceni: sistema culturale piceno integrato. Il macro-obiettivo che si intende perseguire con la realizzazione di tale progetto è appunto quello di stratificare e rafforzare sul territorio, dopo i risultati già raggiunti nel 2005, la capacità della cultura picena di percepirsi, operare e rappresentarsi come un sistema solido e coeso, in grado di valorizzare le migliori risorse disseminate sull’intero territorio provinciale nella prospettiva di rendere attiva la cosiddetta città diffusa. In particolare ci si propone di: • elaborare e promuovere il cartellone provinciale delle attività culturali ; • rafforzare la programmazione in rete delle attività teatrali, sulla base di quella già esistente (teatro della parola, teatro civile, teatro comico e leggero, teatro della comunità, teatri di Marca, teatro di e per ragazzi, teatro antico) al fine di progettare e realizzare forme nuove di gestione dei teatri centrata sulla qualificazione integrata; • consolidare l’integrazione fra attività e beni storico- architettonici, paesaggistici, (teatri, chiese, musei, parchi, giardini e ville storiche, etc.), enogastronomici; • diffondere la conoscenza e la capacità di decodifica del linguaggio musicale, filmico, pittorico, poetico, etc. anche con il coinvolgimento di un pubblico che per età, formazione e ceto generalmente non fruisce dell’offerta culturale del territorio (contatto di filiera con l’istruzione, la formazione, le politiche sociali); 29

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intercettare e fidelizzare nuovo pubblico anche favorendo la mobilità culturale sul territorio; estendere gli appuntamenti anche ai centri minori al fine di qualificare la vita culturale dell’intero territorio provinciale. Il museo diffuso

Il progetto si articola in una serie di azioni dedicate non soltanto alle raccolte museali, ma anche al patrimonio architettonico, urbanistico, paesaggistico, alle aree ed ai parchi archeologici, alle biblioteche ed agli archivi. Esso si propone di offrire servizi efficienti ed avanzati per l’ accesso agli strumenti di costruzione e trasmissione del sapere, della conoscenza , della memoria, in particolare attraverso la possibilità di fruire in modo diretto e facile del rilevante patrimonio storico – artistico, librario, archivistico e multimediale di cui il territorio è dotato. Miglioramento della gestione ed ottimizzazione delle risorse saranno perseguiti attraverso la costituzione formalizzata di reti intercomunali, l’organizzazione telematica dei servizi di catalogazione, consultazione, promozione e valorizzazione del patrimonio esistente, la messa a valore di personale qualificato, la programmazione di piani per il progressivo adeguamento delle strutture e dei servizi agli standard nazionali e regionali di qualità.

3. Sistema provinciale per la diffusione della cultura scientifica Il progetto dà continuità alle importanti esperienze già realizzate nel 2005; si propone di stabilizzare sul territorio gli esiti della collaborazione attivata con il Ministero dell’Istruzione, il Ministero dell’Innovazione Tecnologica, il museo della Scienza e della Tecnica “Leonardo Da Vinci” di Milano e di fare della Provincia di Ascoli Piceno il presidio territoriale della Regione Marche nel sistema nazionale dell’innovazione nelle Scienze Sperimentali. A tal fine verranno valorizzati i musei scientifici esistenti (Polo Cartiera Papale di Ascoli Piceno, Musei scientifici di Fermo, Museo dei mestieri ambulanti di Montelparo) perché consolidino o sviluppino la capacità di rappresentare, documentare, far conoscere, anche a fini turistici e didattici, le più significative esperienze scientifiche e manifatturiero-industriali del territorio nonché le importanti raccolte di cui sono dotati. Essi inoltre saranno sostenuti perché assumano il ruolo di epicentri di diffusione della cultura scientifica avvicinando i cittadini alla scienza ed alla tecnologia, nonché allestendo laboratori didattici avanzati per l’aggiornamento dei docenti.

4. Educational: didattica nel territorio Il supporto ad uno sviluppo locale che si muova nella prospettiva del sistema culturale e formativo richiede una integrazione continua e profonda fra luoghi di produzione e luoghi di trasmissione delle conoscenze, fra studio e lavoro, fra scuola e territorio. Nell’ottica di tale circolarità e relazione, si intende in particolare: • rafforzare l’integrazione fra scuole e laboratori extrascolastici per la conoscenza del territorio anche al fine di favorire lo sviluppo del turismo scolastico (progetto Didattica del territorio); • accompagnare il sistema scolastico provinciale nell’attuale fase di transizione, supportando la riflessione e la progettazione intorno ad alcuni nodi qualificanti della riforma scolastica, in particolare quelli dell’orientamento e dell’alternanza studio- lavoro; 30



rendere le scuole poli attivi e visibili nella riflessione culturale del territorio anche nella prospettiva della ricerca documentaria e critica della storia contemporanea del Piceno (progetto: Documentare il Novecento); • rendere le scuole luoghi di accoglienza e di integrazione degli alunni stranieri (progetto Intercultura); • realizzare progetti integrati fra strutture museali e scuole per la diffusione della cultura scientifica (progetto: Didattica delle discipline scientifiche). 5. Saggi paesaggi. Festival piceno dei paesaggi conviviali e d’identita’ Il progetto è finalizzato a promuovere il territorio della Provincia di Ascoli Piceno mettendo a tema il paesaggio, il più importante bene culturale di cui la provincia e l’intera regione Marche siano dotate: un bene evocativo, distintivo, connotante, aperto e plurimo nella sua valenza comunicativa (paesaggio naturale, enogastronomico, urbanistico, religioso, pittorico, letterario, etc.). In particolare, attraverso un approccio comunicativo lieve, si realizzerà un affiancamento di immagine (anche nei media) in grado di identificare il luogo con un nome, un volto con il luogo. I volti che andranno a veicolare la cultura profonda del Piceno saranno individuati tenendo conto della loro popolarità nazionale ed internazionale, dello spessore artistico, del tratto emotivo che caratterizza le loro personalità ed i loro linguaggi, tratto emotivo il più possibile rappresentativo della modalità relazionale e culturale connotante gli stili di vita e la visione del mondo propri del territorio. Nel contempo si cercherà di accreditare il territorio piceno come polo di qualità nella rete internazionale dei luoghi e delle comunità che si stanno impegnando nella strutturazione di conoscenze, competenze e saperi relativi ai paesaggi. Insieme alle Università attive sul territorio si realizzeranno interventi di formazione per tecnici e decisori politici che a livello locale gestiscono le progettualità incidenti sul paesaggio; ci si collegherà con il polo di Barcellona e con La biennale internazionale del paesaggio, ci si integrerà con la Regione Marche per le attività, anche sperimentali, legate all’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio.

6. Sostegno alle attività, alla produzione ed alla ricerca culturale del territorio : l’obiettivo prioritario che ci si propone è quello di supportare le esperienze artistico-culturali del Piceno progettate da Enti e da privati che si pongano all’attenzione per qualità, per capacità di esprimere le potenzialità del territorio piceno anche attraverso l’inserimento delle opere e degli autori in circuiti extralocali di valenza e di rilievo artistico-culturale. A tal fine si darà rilievo alle relazioni internazionali, sia facendo una attenta manutenzione delle reti già esistenti sia attivando nuove relazioni anche in funzione della promozione turistica del territorio e del suo inserimento nei circuiti delle progettazioni europee. Un particolare percorso, coprogettato con la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, promuoverà il territorio attraverso pacchetti in grado di integrare cultura ed attività produttive i quali saranno presentati presso gli Istituti di Cultura Italiani localizzati nelle principali capitali europee. Nel contempo ci si propone di favorire la permanenza sul territorio di quelle consolidate esperienza culturali che, come le rievocazioni storiche, i festivals, le rassegne bandistiche e corali, fanno parte qualificata della vita socio-culturale locale e sono espressione dei suoi valori comunitari e partecipativi.

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POLITICHE COMUNITARIE Assessore Nino Capriotti Come noto, le attività che la Provincia di Ascoli Piceno pone in essere in ambito comunitario vedono come terminale operativo dell’Assessorato alle Politiche Comunitarie l’Ufficio Europa, affari internazionali e cooperazione decentrata, istituito, sul modello delineato dall’UPI, con atto della Giunta Provinciale n. 46 del 18.02.2003. Esso si occupa di utilizzare con successo le opportunità finanziarie disponibili in sede comunitaria per lo sviluppo della realtà locale. L’ Assessorato, al fine di rendere la Provincia di Ascoli Piceno un punto di riferimento per il territorio provinciale riguardo le iniziative a valere su fondi comunitari, in un’ ottica di decentramento, deve attivare nuove procedure di programmazione negoziata e dotarsi di strumenti di collegamento con il territorio e con gli operatori economici. Tutto questo va fatto tenendo presente che in una Europa più allargata i canali di finanziamento vanno ricercati attraverso l’interazione con i 10 nuovi paesi entrati nell’ UE e anche verso i Paesi Pao ( Paesi dell’Adriatico Orientale) i quali , in vista della loro futura entrata in Europa, sono destinatari di una particolare attenzione da parte dell’Unione Europea. A tal proposito si fa cenno ai Fondi strutturali dell’Interreg Adriatico che promuovono lo scambio reciproco di esperienze tra l’area adriatica e balcanica nei settori primari e secondari. Si ricorda che nell’anno 2005, la Provincia ha aderito all’Associazione Arco Adriatico Ionico, la quale si propone l’obiettivo di una programmazione concertata tra le 13 Province del medio adriatico per la realizzazione di iniziative comunitarie e per strutturare dei meccanismi di monitoraggio continuo e costante delle opportunità offerte in sede europea. La Provincia di Ascoli Piceno beneficerà della partecipazione all’Associazione in termini di maggiore “ forza contrattuale” e quindi di una maggiore probabilità di successo relative alle proprie richieste di finanziamento comunitario. E’ evidente che l’utilizzo di risorse finanziarie di natura comunitaria è legato all’attivazione di una serie di processi estremamente importanti che vanno dalla diffusione delle informazioni fino alla candidatura di iniziative progettuali ed alla gestione delle iniziative finanziate. DATI DI CONTESTO . Quale ente territoriale intermedio fra Comuni e Regione, alla Provincia compete una azione di politica di programmazione coordinata come metodo ordinatore della propria attività. E’ in questo quadro che la Provincia si pone l’obiettivo di rappresentare gli interessi provinciali presso l’Unione Europea, sia con la partecipazione a progetti comunitari della Regione Marche, sia presentando direttamente progetti all’U.E. L’ attività dell’Assessorato e la scelta di intervenire nei vari settori economici caratterizzanti il territorio provinciale non può non tenere conto delle difficoltà incombenti nei settori calzaturiero e agroalimentare del territorio fermano e ascolano. L’impiego adeguato ed efficace delle risorse messe a disposizione dell’Unione Europea saranno il parametro per la valutazione delle capacità di intervento a livello locale dell’ente Provincia proprio in questi settori economici più in difficoltà. Si fa presente che è in fase di valutazione il progetto Agritecture, (capofila è la Provincia di Ascoli Piceno) che si propone di individuare le più idonee configurazioni ed i migliori assetti infrastrutturali, organizzativi ed ambientali dei distretti produttivi del settore agroalimentare, per il potenziamento delle economie locali in una strategia di sviluppo territoriale tesa a costituire alleanze strategiche tra reti economiche e centri urbani di piccole dimensioni, ed indirizzata allo di sviluppo dei prodotti a marchio locale.

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PROGRAMMI SPECIFICI DI ATTIVITÀ : 1. promuovere lo sviluppo economico del territorio provinciale attraverso la partecipazione diretta, in qualità di Lead Partner o in partenariato, a future iniziative comunitarie e a progetti di innovazione per lo sviluppo del territorio, in collaborazione con gli attori economici locali, le Università, gli enti locali e anche nell’ implementazione dei progetti già approvati ed in itinere o in corso di approvazione; 2. diffondere la cultura europea per la valorizzazione di idee e risorse presenti nel nostro sistema locale promovendo la qualità e l’efficienza di iniziative di animazione territoriale che contribuiscono a diffondere nei giovani, negli amministratori degli enti locali ed in generale nei cittadini il senso di appartenenza all’Unione Europea, la coscienza di una cittadinanza europea attiva democraticamente partecipata e la “sensibilità” verso le tematiche comunitarie; 3. attivare canali informativi relativi alle opportunità di finanziamento e svolgendo funzioni di presidio di riferimento per l'informazione e la documentazione comunitaria per la Provincia, gli enti locali e altri soggetti pubblici e privati del territorio. L’evoluzione del processo di integrazione comunitaria pone la Provincia dinanzi all’esigenza di predisporre efficaci strumenti informativi e di assistenza che permettano ai cittadini e agli imprenditori di conoscere e beneficiare delle opportunità europee. 4. attivare collegamenti internazionali coltivando le relazioni internazionali per stabilire accordi di mutua collaborazione vantaggiose per il territorio provinciale sotto il profilo degli interscambi commerciali, culturali e sociali e in generale di conoscenze e buone prassi, in particolare con i paesi transfrontalieri adriatici. BISOGNI, ESIGENZE e ASPETTATIVE del territorio che ci si propone di soddisfare attraverso i programmi di attività. La missione dell’Assessorato alle Politiche Comunitarie è quella di informare, orientare e sensibilizzare alla conoscenza di normative, politiche e programmi comunitari al fine di favorire la piena partecipazione al processo di integrazione europea; di attivare un numero crescente di progetti inerenti i programmi comunitari da parte sia della Provincia di Ascoli Piceno che di tutti gli altri attori socio-economici; di creare una rete di collegamenti con gli operatori locali del settore e le altre realtà nazionali ed europee. L'Ufficio Europa quindi dovrà offrire nel tempo, informazione, consulenza, orientamento, assistenza, formazione e animazione, mettendo a disposizione materiale informativo gratuito, documenti in consultazione libera oltre all'accesso a banche dati e siti Internet sull'Europa. Principali PROGETTI ed ATTIVITÀ che si intendono promuovere coerentemente con i programmi e l’ obiettivo strategico: 2. Promuovere lo sviluppo economico del territorio provinciale. PROGETTI e INIZIATIVE a. Con l’uscita dei Bandi Interreg III A Transfrontaliero Adriatico del 28/10/2005, si proporranno delle iniziative in concerto con l’Associazione Arco Adriatico Ionico, tra cui TASTE-NET che intende affrontare il tema della salvaguardia e valorizzazione di produzioni strettamente connesse con tradizioni locali, e quindi caratterizzate da una matrice allo stesso tempo storica e di nicchia, generalmente a rischio di scomparsa per una non sufficiente redditività 33

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economica. È un progetto che intende garantire un futuro alle comunità locali: recuperando mestieri e tecniche di lavorazioni tradizionali, promuovendo e valorizzando culture locali e territori. In questo senso il progetto intende favorire il turismo enogatronomico.La Provincia si candida come capofila. Sempre a valere sul Bando Interreg III A si parteciperà ad OASIS. È un progetto che intende contribuire alla salvaguardia del patrimonio naturale e culturale e a favorire forme di cooperazione interregionale e transnazionale, allo scopo di contrastare il declino del settore della pesca e dell’occupazione ad essa legata. La Provincia di Ascoli Piceno parteciperà in qualità di partner. È stato presentato in data 07/11/2005 sul Bando Interreg III B Cadses il progetto AGRITECTURE che si propone di individuare le più idonee configurazioni ed i migliori assetti infrastrutturali, organizzativi ed ambientali dei distretti produttivi del settore agroalimentare, per il potenziamento delle economie locali in una strategia di sviluppo territoriale tesa a costruire alleanze strategiche tra reti economiche e centri urbani di piccole dimensioni, ed indirizzata allo sviluppo dei prodotti a marchio locale.La Provincia di Ascoli P. è capofila dell’iniziativa. CRISOL. In fase di valutazione, si pone l’obiettivo di sperimentare nuove strategie e dispositivi di contrasto all’esclusione sociale in grado di promuovere reali percorsi di inclusione socio-occupazionale di quei soggetti che esprimono fenomenologie di disagio e marginalità. La Provincia di Ascoli Piceno partecipa in qualità di partner di una Municipalità di Comuni di Spagna e Portogallo. REPORT intende costruire una rete fra marine del territorio marchigiano e marine della costa della Croazia, nonché di altri soggetti pubblici o privati, qualificando l’accoglienza e il sistema locale di offerta turistica e culturale per i diportisti, facilitando l’accesso alle informazioni di servizio, individuando itinerari turistici e culturali che colleghino la costa all’entroterra. Tale Progetto, finanziato con fondi Interreg III A è in fase operativa e la Provincia partecipa in qualità di partner con la Regione Marche. GALILEO, gestito dalla Provincia di Pesaro-Urbino, è “progetto sistema” che agisce sulle realtà dei diversi sistemi territoriali dei partners partecipanti con azioni fra loro coordinate ed integrate al fine di raggiungere gli obiettivi di scambio di conoscenze e di metodologie d’intervento e di attuazione di cooperazioni per lo sviluppo delle PMI. finanziato con fondi Interreg III A è in fase operativa e la Provincia partecipa in qualità di partner con la Regione Marche. Invito a presentare proposte di RST. In collaborazione con il servizio URP provinciale si intende presentare un progetto a valere sul VI Programma Quadro. In particolare questo bando si rivolge al sostegno, all’apprendimento e alle politiche di innovazione (azione PRO INNO). Nell’ambito di questo asse l’Amministrazione di Ascoli Piceno è un soggetto ammissibile alla presentazione di un progetto di collegamento di vari uffici provinciali, regionali, nazionali e comunitari per favorire l’accesso alle informazione e ai servizi ai cittadini, agli studenti e alle imprese. La Provincia di Ascoli Piceno sarà il Lead Partner. Art.6 F.S.E . Si proporrà un progetto che si pone l’obiettivo generale di elaborare modelli innovativi per la gestione dei processi di ristrutturazione del sistema delle PMI, attraverso l'adozione di metodologie in grado di valorizzare l'adeguamento permanente delle risorse umane ai cambiamenti. In questo senso, particolarmente importante appare dunque l’intento di sostenere l'adozione di approcci innovativi, integrati e flessibili, in grado di promuovere il sistema delle competenze aziendali come fattore strategico di competitività delle economie evolute. 34

i.

In linea con gli indirizzi programmatici della Provincia si intraprenderanno altre eventuali iniziative a valere su fondi europei attinenti lo sviluppo economico-sociale territoriale sia come Lead Partner o in partenariato. 3. Diffondere la cultura europea. INIZIATIVE: a. FESTA DELL’EUROPA. Si tratta di un’iniziativa che nel 2006 raggiunge la sesta edizione e mira a sensibilizzare e diffondere la conoscenza delle tematiche europee attraverso il coinvolgimento attivo degli studenti degli Istituti della Provincia. Si celebra il 9 Maggio di ogni anno ed partecipano all’incirca 1.100 studenti delle Scuole di ogni ordine e grado, accompagnati dai loro insegnanti. b. Bollettino “Ascoli Piceno: Provincia in Europa”. Bollettino periodico curato completamente dall’Ufficio Europa riguardante le tematiche europee e le attività curate dall’ufficio stesso. Il Bollettino viene distribuito all’ incirca in 1.000 copie e distribuito sul territorio provinciale e alle categorie di volta in volta interessate dalla tematica trattata. L’uscita è periodica e si prevedono minimo 2 numeri. c. Corsi di formazione rispetto le materie di natura comunitaria, indirizzato prevalentemente agli amministratori, dirigenti e funzionari dei Comuni della Provincia di Ascoli Piceno nonché dell’Amministrazione Provinciale. Le azioni formative, caratterizzate da un forte contenuto pratico ed operativo ed organizzate anche in base alle esigenze degli amministratori, hanno il fine di fornire metodologie, conoscenze, strumenti che consentano di apprendere l'organizzazione, le politiche, le leggi e i programmi di finanziamento dell'Unione Europea, oltre che la valutazione degli strumenti comunitari 4. attivare canali informativi . INIZIATIVE. Costituisce il primo step di presa di coscienza delle opportunità messe a disposizione dall'Unione Europea. a. Il Punto Locale Decentrato EURODESK ( rete europea attiva in 27 Paesi e in Italia è presente in circa 100 località) svolge un servizio di informazione e orientamento per la promozione e diffusione delle iniziative comunitarie nel settore della gioventù, in quanto con esso si garantisce un contatto diretto, di mediazione e di orientamento, tra gli utenti soprattutto giovani e le opportunità esistenti. Le attività dello sportello sono curate interamente dallo staff dell’ Ufficio Europa sito presso il Municipio di San Benedetto del Tronto. La convenzione è annuale. b. EURES. È una rete europea di informazioni sull’occupazione, che funziona come un’agenzia di collocamento sopranazionale: ha il compito di fare incontrare le domande e le offerte di lavoro provenienti da uno dei 27 Paesi partecipanti (25 UE + Islanda e Norvegia). Attraverso la collaborazione con EURES MARCHE si intende fornire un servizio di ricerca di lavoro all’estero, tramite attività di sportello e di invii di informazione on line. c. Sportello imprese. Servizio di Orientamento alle Imprese, attraverso la divulgazione di informazioni sui finanziamenti agevolati per le PMI, in particolare rivolti ai giovani e alle donne. d. Convenzione Eurosportello Confesercenti di Firenze consiste nella fornitura di servizi informativi comunitari, corsi di aggiornamento e supporto on line che ha durata annuale, a supporto dell’ attività dell’Ufficio Europa già comunque consolidata. e. Conferenza Politiche Comunitarie è stata attivata subito dopo l’insediamento della nuova Giunta Provinciale nel 2004 allo scopo di migliorare l’ organizzazione interna delle strutture dell’Amministrazione Provinciale sulla specifica tematica ed al fine di favorire una maggiore partecipazione ad azioni e 35

programmi UE. La stessa è composta dai referenti della materia individuati all’interno di ciascun settore, si riunisce con cadenza periodica; essendo, appunto, intersettoriale, consente di porre in essere iniziative coordinate o vagliare la fattibilità delle stesse, oltre che determinare un proficuo scambio di esperienze e un reciproco travaso di competenze. Ad oggi, oltre ad incontri periodici, vengono effettuati gli invii quotidiani di informazioni tramite e-mail ai singoli referenti. L’iniziativa si rivolge anche ai Comuni della Provincia tramite l’ invio di notizie comunitarie tramite e-mail che riguardano direttamente gli enti locali. f. SYN MARCHE. E’ un progetto di cooperazione tra i network comunitari presenti nella Regione Marche diretto al rafforzamento della collaborazione tra le reti europee operanti a livello locale al fine di migliorare la qualità e la gamma dei servizi erogati alle imprese e ai cittadini. Il progetto, sviluppato in partenariato con l’Eurosportello della Camera di Commercio di Ascoli Piceno, prevede l’aggiornamento continuo delle informazioni comunitarie sul sito web www.synmarche.net erogati dal servizio politiche comunitarie. 5. attivare collegamenti internazionali. PROGETTI e INIZIATIVE. a. ASSOCIAZIONE ARCO ADRIATICO IONICO. La Provincia di Ascoli Piceno è parte dell’ Associazione d1 13 Province dell’Adriatico Centro meridionale che, nel rispetto dei valori, degli obiettivi e dei diritti fondamentali promossi e tutelati dall’Unione europea, persegue, attraverso l’azione congiunta dei suoi membri, la definizione e l’attuazione di una strategia integrata di pianificazione e sviluppo dei territori interessati ed implica una pluralità degli attori economici, sociali e culturali, anche al fine di promuovere la coesione e la lotta alla frammentazione nel contesto dell’integrazione dell’Europa Mediterranea. L’Associazione sicuramente costituisce una partnership locale adeguata alla proposizione di interventi e progetti riferiti all’area Balcanica, e per lo sviluppo di una più forte partnership internazionale notoriamente importante per il successo dei progetti presentati. RISULTATI ATTESI dalla realizzazione dei progetti e delle attività L’attività svolta e la partecipazione a progetti futuri hanno lo scopo di generare effetti positivi nella programmazione e promozione dell’accesso della Provincia di Ascoli Piceno ai finanziamenti comunitari, soprattutto tramite la partecipazione a progetti europei transnazionali, l’individuazione di linee di finanziamento comunitarie gestite a livello nazionale e regionale e la costituzione di partenariati locali e transnazionali. Inoltre le iniziative volte alla sensibilizzazione dei cittadini verso le tematiche comunitarie, oramai consolidate da anni, cercheranno di migliorare nella qualità, nella diversificazione e nella pluralità delle informazioni erogate e promuoveranno la partecipazione dei giovani alle iniziative europee e alla vita comunitaria. L’ Ufficio Europa sarà un centro documentale informatizzato che acquisisce, produce e consuma informazioni, pronto ad erogarle a Comuni, attori locali o cittadini. PRINCIPALI SOGGETTI che ci si propone di coinvolgere nella realizzazione dei progetti e delle attività e con quali strumenti e modalità. L’ampio raggio di azione riguardante l’Assessorato alle Politiche comunitarie fa si che i soggetti coinvolti o da coinvolgere in future iniziative appartengono a categorie diversificate tra loro. A livello di destinatari delle informazioni essi sono individuabili nei 36

cittadini, scuole, giovani laureati e diplomati in cerca di occupazione, servizi interni dell’Amministrazione Provinciale stessa, Comuni, Ambiti territoriali. Per quanto riguarda la compartecipazione a progetti di respiro europeo i soggetti coinvolti vanno individuati in Enti pubblici, Università, associazioni di categoria, associazioni sindacali, centri di studio e ricerca, reti settoriali sia locali, sia nazionali, sia europei.

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AMBIENTE –ENERGIA – RISORSE NATURALI Assessore Massimo Marcaccio Il bilancio, per quanto riguarda i settori di competenza, tiene necessariamente e volutamente conto delle scelte e delle impostazioni dell’anno precedente, conseguenti al programma di mandato e ovviamente alle disponibilità delle risorse quest’anno fortemente rimaneggiate dai tagli e dai trasferimenti centrali. Tiene anche presente della dettagliata relazione tecnica concordata con i dirigenti. Si è ritenuto comunque di continuare, il tragitto intrapreso, tenendo conto della dimensione progettuale complessiva dell’amministrazione, in modo che ciascuna misura assunta e proposta si potesse muovere all’interno di quello scenario. Il bilancio dell’assessorato prova così ad uscire dalla nicchia dell’espletamento strettamente burocratico, comunque necessario, attinente cioè alla buona gestione riferita ai doveri di istituto, per spendersi all’interno di una progettazione più ampia. AZIONI E PROGETTI NEL SETTORE ENERGETICO La scelta centrale, anche per questo anno, resta la questione energetica. Le attuali difficoltà di approvvigionamento del gas dalla Russia purtroppo confermano questa priorità. Le possibilità e le opportunità offerte dal Decreto 28/07/2005 ( conto energia) ci hanno consentito di presentare e avere approvati 18 progetti di impianti fotovoltaici negli edifici di proprietà della provincia, che una volta istallati produrranno un risparmio annuo delle bollette di 200.000€, e un ricavo, derivante dalle tariffe incentivanti di circa 400.000 € per 20 anni. Oltre a questo personale primato del nostro ente, si è riusciti a coordinare attraverso apposite campagne e iniziative altri enti e privati, che alla fine ci hanno consentito di esser tra le prime 2-3 province del centro nord e decimi assoluti in Italia, come numero di progetti approvati e MW di potenza ottenuta. Peraltro il decreto citato seppur tardivo e limitato, ha di fatto aperto un varco e ha dimostrato che è possibile muoversi attivamente per le energie rinnovabili. La nostra regione e la nostra provincia, tranne rare eccezioni sono in media con la situazione italiana per l’importazione della energia, che vede dipendere la nostra nazione per l’82% dall’estero e soprattutto ogni anno paghiamo complessivamente 8,5 miliardi di euro in più degli altri paesi europei per la bolletta energetica. Questo, oltre a creare problemi ambientali, penalizza fortemente la competitività delle nostre imprese e grava sui bilanci familiari di tutti i cittadini. Il decreto citato quindi ha consentito una rottura concreta con il passato e ci incoraggia a spingere ancora di più in questa direzione estendendo l’impegno verso altre fonti rinnovabili quali il solare termico, l’eolico e il minieolico, piccoli impianti a biomasse e la produzione di biodiesel derivante dalla trasformazione della raccolta differenziata degli oli vegetali esausti ( a tal proposito la Commissione Europea ha adottato il giorno 08/02/2006, una ambiziosa strategia per l’incentivazione dei biocarburanti). Tutto questo, non può sfuggire, oltre a determinare vantaggi immediati, sia a livello locale, che come ricadute generali, (minore emissione di CO2 e polveri sottili), concorre anche a tratteggiare una bozza di un nuovo modello di sviluppo, che da un lato accentui le caratteristiche di qualità del nostro territorio, anche ai fini promozionali, e dall’altro stimoli e coinvolga le nostre imprese in crisi verso una riconversione sostenibile, ipotizzando e lavorando per una distrettualizzazione del sistema delle energie rinnovabili. Quindi continueranno gli incentivi per i privati che presenteranno domanda per il fotovoltaico ( al 31/12/2005, ne sono state presentate 100) e continuerà la attività di animazione, sensibilizzazione e coordinamento verso enti associazioni imprese. Altra misura sempre in questa direzione è la proposta di 38

modifica dei regolamenti edilizi tipo, d’intesa con Regione e Comuni, volta a premiare, con incrementi volumetrici, gli interventi soggetti a concessione edilizia o ristrutturazione supportati dalla bioedilizia e da impianti di energia rinnovabile. Tutto questo sarà governato e razionalizzato anche dalle linee del piano energetico provinciale (altra scelta prioritaria), sugli indirizzi di quello regionale, per il quale vengono stanziate risorse apposite per consentirne la definizione nell’anno in corso. Una misura apposita dovrà essere elaborata per quanto riguarda il risparmio energetico. Il dato nazionale, che anche qui non si discosta da quello territoriale, dice che complessivamente si disperde un terzo della energia realmente fatturata. Per quanto riguarda l’energia elettrica il dato è più inquietante: la quota consumata è un terzo di quella immessa in rete. Dunque c’è spazio per puntare a una razionalizzazione della distribuzione collaborando con le società distributrici e anche per un risparmio domestico modificando gli stili di vita, informando con campagne mirate d’intesa con le associazioni dei consumatori. AZIONI E PROGETTI NEL SETTORE DELL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO Nel settore dell’inquinamento atmosferico si sta completando un sistema di cabine di monitoraggio che partecipando al sistema regionale e nazionale, con due cabine apposite offre un quadro complessivo soddisfacente, si tratta ora attraverso questi strumenti di continuare l’opera di prevenzione e sensibilizzazione volte a promuovere comportamenti diversi che prevengano alla radice le fonti dell’inquinamento. Sempre in questo settore continua l’attività di controllo sugli impianti termici domestici e industriali d’intesa costante con le associazioni di categoria dei manutentori e istallatori e con le associazioni dei consumatori e dei sindacati. AZIONI E PROGETTI IN CAMPO IDRICO Per le risorse idriche, si è arrivati a definire un quadro di riferimento transitorio, in attesa della pianificazione regionale sul bilancio idrico e deflusso minimo vitale fatta dai nostri uffici. Il percorso scelto dalla amministrazione, di approfondimento in assenza di norme cogenti, è stato confermato dalla consulenza avuta dal professor Caia dell’università di Bologna e da tutti gli incontri avuti con le Autorità di bacino e con l’Ente parco dei Sibillini. Sempre in materia è avviata una collaborazione, che valuti le riserve idriche dei nostri bacini soprattutto montani, volta oltre che a conoscere meglio, anche a verificare una distribuzione più ampia e omogenea dell’attuale prelievo. CONTROLLI SUGLI SCARICHI Anche quest’anno verrà rinnovata la convenzione con Arpam per controlli aggiuntivi sugli scarichi in coordinamento con altri settori e soggetti aventi titolo (quella precedente ha certificato la regolarità del 90% dei controlli, per la quota restante si è provveduto a prescrivere interventi di adeguamento e solo in un caso è stata respinta una richiesta di autorizzazione). GESTIONE DEI RIFIUTI Nel capitolo dei rifiuti, continua l’impegno per sviluppare sempre di più la cultura del riciclo. La raccolta differenziata resta la strada maestra obbligata, per qualunque scelta conclusiva poi si voglia fare. Quest’anno sono venuti segnali incoraggianti da 39

diversi paesi della nostra provincia, con un picco straordinario del comune di Porto Sant’Elpidio arrivato al 70%, che dimostra la praticabilità di certe scelte. Sono indubbiamente processi complessi, che devono vedere armonizzare i costi la verifica costante del destino ultimo dei materiali recuperati e la tenuta sociale di certe scelte. La costituzione dei due consorzi per la quale la provincia continua a spendersi, invitando tutte le amministrazioni a convincersi della bontà di questo percorso consentirà di meglio coordinare e razionalizzare quanto indicato. RISORSE NATURALI CACCIA E PESCA Per quanto riguarda le risorse naturali, voglio ricordare che si è provveduto a potenziare il settore con due nuovi dirigenti, che sono già operativi e stanno cercando di definire le reali necessità di risorse umane per svolgere al meglio le nuove competenze acquisite. Si è provveduto a separare i bilanci della caccia e della pesca, perché mentre con le associazioni venatorie le attività svolte dagli A.T.C. si sono stabilizzate e consentono di gestire al meglio il settore, per la pesca c’è da recuperare. Proprio quest’anno oltre a quanto detto si provvederà a realizzare la carta ittica dei fiumi dei nostri territori d’intesa con la regione e con le altre province. Altro aspetto che sarà oggetto di attenzione il potenziamento delle convenzioni con le associazioni di pesca sportiva per la gestione, monitoraggio e manutenzione di tratti di fiume. Per tutti gli argomenti soltanto accennati e anche volutamente omessi, si rinvia alla relazione dell’ufficio.

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TRASPORTI Assessore Ubaldo Maroni Introduzione Per la sua particolare collocazione geografica e geoeconomica, la Provincia di Ascoli Piceno ha, anche dal punto di vista delle infrastrutture e dei trasporti, una duplice funzione strategica: quella di attraversamento in quanto è il tassello centrale del mosaico di collegamento nord-sud del corridoio adriatico, quella trasversale in quanto nella direttrice Adriatico-Tirreno si colloca la fondamentale relazione del territorio piceno con la capitale e con i sistemi tosco-laziale e campano. La Provincia di Ascoli è dunque dotata di infrastrutture, molte delle quali parzialmente complete ed efficaci, insieme ad altre complete e funzionali, che però, nel loro insieme, non formano un sistema integrato. Al centro delle politiche dell’Amministrazione Provinciale per i trasporti, è stata e sarà posta una differente idea di sistema provinciale e regionale dei trasporti, finalizzata allo sviluppo di un sistema infrastrutturale e intermodale basato sulla differenziazione e sulla specializzazione dell’intera offerta. Le iniziative strategiche riguarderanno innanzitutto lo sviluppo della intermodalità; il completamento del sistema ferroviario e di quello viario; il risanamento delle ferrovie secondarie e la loro reale integrazione col sistema ferroviario nazionale; la valorizzazione dei porti e delle aviosuperfici, oltre all’aeroporto regionale delle Marche di Falconara, sulla base di una strategia coordinata ed integrata; il rilancio del trasporto pubblico locale nell'ottica di una migliore vivibilità complessiva, affrontando la questione dei tempi di vita e di lavoro e della stessa qualità dell'aria nel territorio. Il criterio di decentramento politico-amministrativo in atto tende ad avvicinare il luogo delle decisioni e delle scelte al luogo dove queste ricadono; manca però, in affiancamento a questo democratico principio, il trasferimento delle necessarie risorse agli enti locali. E’ quindi con amarezza ma anche con un certo orgoglio che va rimarcata la presenza di risorse proprie della Provincia di Ascoli Piceno per il raggiungimento degli obiettivi di seguito descritti. 1. Le azioni già intraprese Le funzioni amministrative in materia di trasporti – conferite alle Province dal D.Lgs. 112/98 e dalla L.R. 45/98 - sono state assunte pienamente dal 1° luglio 2005, con il subentro della Provincia alla Regione Marche nei contratti per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale nei bacini di traffico AP1 e AP2. A fine anno 2005, inoltre, ha trovato positiva risposta, da parte della Regione Marche, la richiesta avanzata con assiduità dalla Provincia di trasformare in servizio urbano le percorrenze del servizio extraurbano, effettuato all’interno del Comune di Fermo, con il conseguente adeguamento del corrispettivo per 238.000 Km annui. Le attività amministrative in materia di trasporti interessano un contesto socio – economico molto dinamico ed attento all’efficienza dell’Amministrazione e all’efficacia dei suoi interventi, data anche l’entità delle risorse finanziarie destinate ai servizi di trasporto pubblico locale e allo svolgimento delle funzioni in materia di trasporto merci e persone. In attuazione delle linee programmatiche del mandato amministrativo 2004/2009 e con l’obiettivo di stimolare la domanda di trasporto pubblico, l’Assessorato ai Trasporti intende rafforzare ed estendere nel 2006 le iniziative di incentivazione dell’uso del mezzo pubblico, già avviate nel 2005, nella consapevolezza che il maggior ricorso al trasporto pubblico, rispetto all’uso del mezzo privato, sia determinante per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente. 41

Vengono pertanto confermate le agevolazioni, introdotte nel 2005, sull’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico urbano ed extraurbano. L’agevolazione tariffaria, introdotta con la campagna denominata “Togliti dal traffico, scegli il bus” - in collaborazione con la Regione Marche, le aziende di trasporto SAP e TRASFER, le organizzazioni sindacali e le associazioni per la mobilità sostenibile – interessa tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati che beneficiano della maggiorazione sociale ai sensi della legge 448/01. Per rafforzare la politica di incentivazione all’uso del mezzo pubblico, le agevolazioni sull’acquisto di abbonamenti saranno estese, nel 2006, ai lavoratori dipendenti che utilizzano i servizi ferroviari, secondo modalità da concordare con Trenitalia, le OO.SS. e le Associazioni di utenti. Per facilitare l’accesso al mezzo pubblico sarà pubblicata, a fine anno 2006, una nuova versione aggiornata della guida agli orari di tutti i servizi di trasporto pubblico “Buon Viaggio”, da distribuire agli utenti attuali e potenziali; contestualmente sarà aggiornata la pagina web, accessibile direttamente dal sito della Provincia, in cui sono riportati tutti gli orari contenuti nell’opuscolo stesso. Altre iniziative, già avviate, proseguiranno nel 2006: - messa in sicurezza delle fermate del T.P.L. nei bacini di traffico AP1 e AP2 (in collaborazione con l’Assessorato ai LL.PP.); - installazione di semafori intelligenti, in prossimità delle principali intersezioni della SS 16 con le strade urbane in cui in alcune ore del giorno, si creano rallentamenti alla circolazione degli autobus del t.p.l. a causa dell’elevato traffico veicolare privato; - attività propedeutiche alla redazione di studi, piani e progetti riferiti a diverse aree del territorio provinciale (PTVE - Piano del Traffico della Viabilità Extraurbana, PUM-Piano Urbano Mobilità, ecc.).

Nel settore delle competenze amministrative in materia di trasporti conferite alle Province dallo Stato e dalla Regione (Albo provinciale Autotrasportatori in conto terzi, esami di idoneità professionale, autoscuole, studi consulenza, officine di revisione, ecc.), l’Amministrazione Provinciale è costantemente impegnata a mantenere alti i livelli di efficienza e di corretto servizio al cittadino ed alle imprese. Per quanto attiene la metropolitana di superficie si sta procedendo per l’attuazione di interventi strutturali - elettrificazione linea Ascoli – Porto d’Ascoli (intervento incluso nell’Intesa generale quadro Stato – Regione Marche; progetto approvato con Del. Giunta Provinciale n. 358 del 15/09/2004 - euro 11.200.000), eliminazione passaggi a livello, infrastrutture diverse - portando avanti nel 2006 l’elaborazione dei progetti come di necessità ed in particolare raccordandosi con le Ferrovie dello Stato. Si avvierà nel 2006 anche lo studio di fattibilità trasportistico-economica per individuare un modello di esercizio del servizio di metropolitana che punti alla ottimizzazione del bacino di utenza, anche coinvolgendo realtà contermini (Martinsicuro, Civitanova Marche), e che favorisca l’accessibilità anche con la previsione di nuove fermate, sempre minimizzando l’interferenza del servizio soprattutto sulla direttrice adriatica. 2. Le azioni da intraprendere Un particolare impegno deriverà dalla gestione dei contratti di servizio di trasporto pubblico extraurbano e dalla ripartizione ai Comuni del Fondo per il trasporto urbano, attività che movimentano nel bilancio provinciale 2006 risorse per circa 14.000.000,00 42

euro, nonché dalla attivazione delle procedure per l’affidamento dei servizi T.P.L. ai sensi dell’ art. 20 bis della L.R. 45/98. In linea con l’obiettivo programmatico del mandato amministrativo, al fine di mantenere la presenza pubblica per evitare la frammentazione del servizio e garantire l’ occupazione dei lavoratori, si procederà nel 2006 all’affidamento del servizio T.P.L. extraurbano, come deliberato dal Consiglio Provinciale il 20 dicembre 2005, ad una società mista pubblico – privata, costituita ai sensi dell’ art. 20 bis della L.R. 45/98. Nel rispetto dei vincoli che la normativa regionale, nazionale e comunitaria pone nel campo delle modalità di affidamento dei servizi T.P.L., sarà mantenuta la governance pubblica, nel rispetto dei vincoli di economicità ed efficienza che comunque si impongono al nuovo gestore del T.P.L., al fine di salvaguardare l’unitarietà del servizio e la presenza capillare sul territorio di operatori in grado di assicurare l’ efficacia e il miglioramento continuo del servizio. Risorse, a carico del bilancio provinciale 2006, sono stanziate per i servizi di trasporto pubblico aggiuntivi, attivati per rispondere alle esigenze di trasporto pubblico in particolare scolastico, esigenze che non possono essere soddisfatte nell’ambito del programma di esercizio e dei corrispettivi stabiliti nei contratti di servizio T.P.L. in corso; tali azioni verranno attuate in collaborazione con i Comuni e con i diversi portatori di interessi. Si sono stanziate risorse per i servizi a chiamata che, in base al Piano di Bacino approvato dal Consiglio Provinciale, interessano prioritariamente le zone montane. Il servizio a chiamata può fornire una conveniente ed efficace alternativa all’uso del veicolo privato e può integrare il T.P.L. – anche attraverso l’utilizzo di mezzi predisposti per il trasporto delle persone diversamente abili - nelle località attualmente non raggiunte dalle linee convenzionali, nelle aree a domanda debole o nelle fasce orarie in cui i servizi sono ridotti. Con l’ assunzione della titolarità dei contratti di servizio del trasporto pubblico locale extraurbano l’Amministrazione Provinciale è chiamata anche a dare risposte alle esigenze di trasporto pubblico espresse da un territorio provinciale esteso, in gran parte collinare e montano, da valorizzare anche attraverso un miglioramento dell’attuale assetto della rete dei servizi di trasporto. Si prevede pertanto, nel corso del 2006, l’avvio delle fasi propedeutiche ad una revisione dell’assetto della rete attuale, compatibilmente con la programmazione regionale e secondo le esigenze rappresentate dagli Enti Locali, dalle OO.SS. e dalle Associazioni di utenti. Per un miglioramento complessivo dei servizi attualmente offerti, si intende perseguire l’obiettivo di una migliore integrazione tra le diverse modalità di trasporto. Pertanto altre iniziative saranno sviluppate ed affiancate a quelle sopra descritte, con l’obiettivo di facilitare l’uso del mezzo pubblico, in particolare il noleggio di biciclette presso i principali nodi di scambio, per facilitare la mobilità nei centri storici o nel centro cittadino dei principali Comuni. L’ iniziativa “Bici in Città” intende promuovere l’uso della bicicletta, attraverso un sistema integrato e gratuito, per migliorare la mobilità nelle aree urbane, attraverso la combinazione “treno più bici”, o “bus più bici”. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con i Comuni interessati, anche per individuare i punti di noleggio da localizzare nei centri urbani. E’ in previsione per l’anno 2006 anche lo studio di progetti pilota relativi al Car Pooling, ovvero la condivisione di un mezzo di trasporto privato da parte di più persone 43

che percorrono lo stesso tragitto compreso nei territori ascolano e fermano. Si vuole puntare soprattutto all’individuazione di gruppi di lavoratori di aziende situate nella medesima zona, che possano essere incentivati all’uso in comune dei veicoli privati, ottenendo diversi vantaggi anche relativamente alla diminuzione del congestionamento nelle ore di punta dei tratti viari di accesso alle aree industriali. L'obiettivo del Car Pooling è diminuire il numero delle vetture circolanti e di conseguenza ottenere vantaggi ambientali notevoli, oltre che un sensibile taglio dei costi individuali di mobilità che vengono ripartiti fra i partecipanti all'iniziativa. Per la realizzazione del progetto di messa in esercizio delle Autostrade del mare, nonché per le politiche di sostegno all’intermodalità ed al corretto assetto della logistica merci, la Provincia di Ascoli Piceno intende stimolare un processo di cooperazione interistituzionale che coinvolga tutte le Province e le Regioni italiane costituenti l’arco adriatico - ionico

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URBANISTICA - EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Assessore Antonio Canzian Il programma di mandato di questa Amministrazione è imperniato su un nuovo modello di sviluppo del nostro territorio che individui soluzioni compatibili con i diritti delle persone, il rispetto dell’ambiente naturale e la partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali. La definizione di tali obbiettivi deve pregnare le nostre politiche in modo integrato riguardando necessariamente campi diversi quali il dissesto idrogeologico, la mobilità, la disponibilità dell’acqua, dell’energia, l’agricoltura, il turismo e quant’altro. Ciò presuppone l’integrazione delle politiche degli Enti e delle istituzioni, ma anche dei settori diversi delle stesse istituzioni. Questa integrazione e coerenza delle politiche è fondamentale per il raggiungimento degli obbiettivi e rappresenta un impegno costante e rilevante dei diversi settori in cui è articolata l’Amministrazione provinciale. Questo impegno è decisamente orientato alla valorizzazione del territorio e del patrimonio naturale e culturale in esso contenuto. Coerentemente a tali premesse, gli obbiettivi principali di questo assessorato rappresentano, naturalmente, in gran parte lo sviluppo di quelli già avviati, ma anche un impegno deciso nella direzione di una collaborazione sempre più stretta con gli altri Enti locali, in primo luogo i Comuni.

PRINCIPALI PROGETTI ED ATTIVITA’ 1. Modifica PTC Provinciale. Il governo del territorio rappresenta un impegno fondante del nostro programma. Infatti la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento, lo strumento di pianificazione territoriale più importante dell’amministrazione provinciale, rappresenta uno degli obbiettivi del 2006. In esso verranno meglio definiti e sviluppati i criteri per l’omogeneizzazione ed il coordinamento dei PRG comunali (soprattutto in riferimento al loro dimensionamento ed alla perimetrazione dei centri storici minori); verranno individuati i poli industriali di valenza provinciale e stabiliti i criteri per i nuovi insediamenti produttivi, nonché per l’individuazione e la localizzazione della grande distribuzione commerciale; verranno introdotti criteri che definiscano la valutazione della sostenibilità ambientale; verranno elaborate proposte di modifica del regolamento edilizio tipo regionale per progetti che utilizzino risorse energetiche rinnovabili. Questo percorso che dovrà essere il più possibile condiviso, vedrà coinvolti, e non potrebbe essere altrimenti, anzitutto i Comuni, ma anche gli ordini professionali interessati, le organizzazioni sindacali, imprenditoriali, le associazioni ambientaliste, ecc. Questo servirà anche a farci acquisire maggiore consapevolezza della necessità non più rinviabile di un riequilibrio tra una politica ambientale, dei beni artistici, culturali e del paesaggio rispetto a politiche ben più forti finalizzate semplicemente all’espansione degli insediamenti e delle infrastrutture. In relazione alla modifica e revisione del PTC Provinciale attualmente in fase di adozione, nel corso dell’anno 2006 si prevede di svolgere tutte le attività di supporto tecnico ed operativo per assicurare l’iter di approvazione della variante al PTC di competenza della Regione, ai sensi dagli artt. 12 e 25 della L.R. n. 34/92. La lunga procedura amministrativa di approvazione della modifica al PTC vigente si articola nel modo seguente: - adozione da parte del Consiglio Provinciale e conseguente pubblicazione in un apposito supplemento del bollettino ufficiale della Regione e deposito presso la sede della

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provincia, dei comuni e delle comunità montane compresi nell'area oggetto del piano medesimo; - richiesta di pareri ai comuni e alle comunità montane entro 60 gg; - possibilità di presentazione delle osservazioni entro 60 gg, secondo quanto previsto dal comma 4 dell'art. 22 e dal comma 1 dell'art. 23 della stessa L.R. n. 34/92; - acquisizione del parere della conferenza provinciale delle autonomie; - istruttoria, esame delle osservazioni e delibera di Consiglio Provinciale di adozione definitiva del PTC, entro i successivi novanta giorni; - trasmissione del piano adottato alla Giunta Regionale ai fini di accertarne la conformità al PPAR e al PIT e il rispetto delle normative e degli indirizzi statali e regionali in tema di programmazione socio-economica e territoriale; - accertamento di conformità con decreto del presidente della Giunta Regionale, Comitato Regionale per il Territorio e della commissione consiliare competente entro duecentoquaranta giorni. L'inutile decorso del termine, in presenza del parere favorevole del CRT, produce gli effetti della declaratoria di conformità; - approvazione del PTC, da parte della Provincia, entro sessanta giorni dal decreto regionale di conformità; - pubblicazione e deposito in conformità a quanto avvenuto in fase di adozione; - eventuale adeguamento della provincia, in caso di dichiarazione di non conformità, ai rilievi della Regione entro il termine di centottanta giorni dal ricevimento del relativo decreto. 2.

Approvazione progetti conformi al P.P.A.E..

A seguito di appositi bandi emessi dal Settore, nei primo mesi dell’anno 2006 scadranno i termini per la presentazione di progetti da autorizzare ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 71/97 e conformi al PPAE e relativo regolamento della composizione della Conferenza dei Servizi approvati rispettivamente con deliberazioni di C.P. n. 58 e n. 59 del 07.04.2005 e modificati a seguito dei rilievi della Regione Marche con deliberazioni di Consiglio Provinciale n. 108 e 107 del 28.07.2005. Verranno svolte pertanto tutte le attività istruttorie di esame dei progetti, avvio dei procedimenti, valutazioni di merito in sede di Conferenza dei Servizi, rilascio di eventuali autorizzazioni paesaggistiche, procedura di verifica di Impatto Ambientale (art. 6 L.R. n. 7/2004), verifica di conformità con il PPAE. Il PPAR, il PTC. In base al PPAE saranno autorizzati progetti fino ad un massimo di n. 14 per la ghiaia e sabbia, n. 20 per il travertino, n. 4 per l’arenaria e n. 6 per l’argilla. Su questo importante progetto saranno impegnati la maggior parte degli uffici del Settore a partire dall’ufficio Cave che dovrà essere potenziato con un geologo a tempo pieno, all’Ufficio Bellezze Naturali per le autorizzazioni paesaggistiche, all’Ufficio VIA, al SIT per le consulenze e supporto cartografico. 3. Sostegno dei comuni più piccoli nella redazione dei P.R.G. in adeguamento al P.P.A.R.. L’Amministrazione Provinciale ha firmato dei protocolli d’intesa con i Comuni della Provincia di Ascoli Piceno ed in particolare con quelli più piccoli (Montegallo, Montedinove, Smerillo, Cossignano) per attivare un processo di collaborazione e sussidiarietà tra Enti finalizzato al sostegno dei Comuni nella redazione dei PRG in adeguamento al PPAR. Tale collaborazione comporterà una più rapida e condivisa definizione con il Comune del procedimento di verifica di conformità di cui all’art. 26 della L. R. n° 34/92.

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Il rapporto collaborativi tra il Comune e la Provincia si sostanzierà in una serie di incontri tra i tecnici del Settore ed i tecnici comunali e/o i progettisti incaricati al fine di snellire e ridurre i tempi previsti per Legge per l’emissione del Parere Urbanistico di competenza, per completare l’istruttoria di competenza e concordare preventivamente, negli incontri tecnici congiunti, modalità operative e la documentazione tecnica da presentare. A tale scopo si procederà ad realizzare quanto previsto nei protocolli d’intesa già sottoscritti con i Comuni avvalendosi della collaborazione dell’Università di Camerino Facoltà di Architettura di Ascoli Piceno, al fine di supportare i Comuni della Provincia nella redazione di alcuni elaborati quali il censimento dei fabbricati esistenti in zona agricola come previsto dall’art.16 delle N.T.A. del P.T.C. e per eventuali consulenze in materia Urbanistica. La Provincia e l’Università di Camerino facoltà di Architettura Ascoli Piceno hanno stipulato un protocollo d’intesa affinché quest’ultima intervenga nella collaborazione individuando n° 12 di laureandi/laureati con i quali verrà instaurato un rapporto di consulenza trimestrale dopo aver effettuato uno stage formativo ai sensi dell’art. 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, per un periodo di un mese presso la struttura dell’Ente. Nel corso dell’anno 2006 continuerà tale progetto di collaborazione per una rapida predisposizione degli atti ed elaborati finalizzati all’approvazione dei P.R.G. in adeguamento al P.P.A.R.. 4. Partecipazione delle Provincia al Progetto di cooperazione allo sviluppo denominato “Pianificazione Territoriale in Albania”. Tale progetto denominato “Pianificazione territoriale in Albania” è stato finanziato dalla Regione Marche, con fondi del Ministero Affari Esteri, per un importo di circa 100.000 euro, e la sua gestione è stata affidata all’Associazione ARCS Marche, che da sempre ha realizzato attività progettuali in quei territori. Al progetto contribuiscono come partner coofinanziatori, ma soprattutto mettendo a disposizione il lavoro dei propri tecnici, la Provincia di Ascoli Piceno, il Comune di Grottammare ed il Comune di Fermo. La Provincia con i propri tecnici del Settore Urbanistica, proseguirà nella elaborazione, in accordo con i Ministeri albanesi delle Infrastrutture e della Cultura e con la Municipalità di Girocastro, del Piano di Recupero del Centro Storico. Il lavoro assume una rilevanza notevole poiché si tratta del primo esempio di pianificazione attraverso la redazione di uno strumento urbanistico adeguato agli standard occidentali, in Albania infatti la situazione normativa per quanto concerne la pianificazione urbanistica è ancora molto arretrata. Il Settore Urbanistica della Provincia continuerà a contribuire attraverso il lavoro di qualificati funzionari occupandosi, nello specifico, degli aspetti normativi del piano di recupero, degli aspetti geologici, idrogeologici e del rischio sismico. 5. Corsi d’informazione-formazione ai Comuni ed agli Ordini Professionali in materia di Valutazione Ambientale Strategica V.A.S. e Valutazione d’Impatto Ambientale V.I.A. Al fine di divulgare le tematiche inerenti le discipline ambientale di V.A.S. e di V.I.A., saranno promosse iniziative rivolte ai Comuni (Uffici Tecnici) ed agli Ordini Professionali. Allo scopo di illustrare la normativa della L.R. n. 7/2004 sulla V.I.A. e la direttiva comunitaria 2001/42/CE sulla VAS, il cui recepimento nazionale è delegato ad un decreto legislativo attualmente in fase di definizione, saranno prefissati incontri che si terranno 47

nella sede del Settore Urbanistica BB.NN. Attività Estrattive V.I.A. Circondario di San Benedetto del Tronto e in quello di Fermo.

ad Ascoli Piceno, nel

6. Proposte di modifica del RET per progetti che utilizzano risorse energetiche rinnovabili. La finalità del progetto è quella di proseguire gli incontri del tavolo tecnico già istituito con gli Ordini Professionali per proporre alla Regione Marche una modifica al RET Regionale, previa concertazione con i Comuni. In particolare verranno stabiliti adeguati indirizzi ai Comuni per incentivare l’uso delle risorse energetiche rinnovabili (solare, fotovoltaico, ecc.) e progetti che utilizzino tali tecnologie innovative anche introducendo negli strumenti urbanistici comunali e nei Regolamenti Edilizi Comunali meccanismi premianti. 7. Edilizia residenziale pubblica. La Legge regionale n. 36 del 2005 conferma, ampliandolo, il ruolo delle Amministrazioni provinciali nella gestione dei programmi di edilizia residenziale pubblica. Tra le funzioni che la normativa ribadisce essere di competenza provinciale c’è la formazione dei programmi attuativi dei piani regionali. Questi programmi definiranno i Comuni nei quali localizzare gli interventi di edilizia sovvenzionata ed agevolata, individueranno i soggetti pubblici che dovranno realizzare alloggi di edilizia sovvenzionata e gli interventi di riqualificazione urbana. Contestualmente la nuova legge ha ampliato le specifiche funzioni provinciali che ora comprendono anche l’approvazione dei programmi di dismissione del patrimonio di ERP sovvenzionata e dei relativi programmi di reinvestimento, il rilevamento del fabbisogno abitativo in collaborazione con i Comuni e l’individuazione dei criteri e delle tipologie d’intervento. In relazione alle previste risorse che la Regione Marche si appresta ad investire nel prossimo Piano Regionale, con l’obbiettivo di integrare le politiche abitative con quelle della sostenibilità ambientale e della riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, si definiranno nei bandi criteri per conferire priorità ad interventi da realizzare in aree già urbanizzate (riduzione del consumo della risorsa “suolo”) o che prevedano il recupero di immobili inutilizzati e/o in degrado nei centri e nei nuclei storici, privilegiando altresì la progettazione secondo criteri di bioedilizia, di contenimento delle risorse energetiche e dell’abbattimento delle barriere architettoniche, sempre nell’ottica di integrare i problemi abitativi con quelli, ormai inderogabili, di un “costruire sostenibile” in grado di assicurare una migliore qualità ambientale, architettonica e tecnologica.

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GENIO CIVILE Assessore Luigino Baiocco Il Settore, nell’intento di porre in atto una sempre più efficace e corretta politica per la difesa del suolo, anche per l’annualità 2006, focalizzerà l’attenzione su interventi considerati prioritari per la gestione e salvaguardia del territorio provinciale, tenendo conto delle difficoltà connesse alla sostanziale riduzione delle disponibilità finanziarie conseguente al trasferimento delle funzioni e delle competenze dallo Stato alle Regioni ed alle Province. Il programma degli interventi pianificati per il corrente anno, nasce dalla consapevolezza che i processi di modificazione attuati dall’uomo, hanno comportato trasformazioni sostanziali dell’ambiente, creando alterazioni al deflusso delle acque per quanto riguarda i fiumi, e modificando più in generale le caratteristiche del territorio con conseguenze spesso gravi per la sicurezza delle persone. Interventi causati da insediamenti antropici, fattori economici e, purtroppo, talvolta da semplice incuria hanno indotto ad una situazione di degrado, che, se pur lontana dall’essere irreversibile, necessita di essere affrontata con impegno, e soprattutto sotto la guida attenta delle migliori conoscenze ed esperienze tecnico-scentifiche del settore presenti nel panorama Nazionale. In ambito di programmazione degli interventi da effettuare all’interno di ogni bacino idrografico, questo Assessorato intende proseguire del corso già tracciato: amministrare ed operare nell’ottica di una sempre più ampia e puntuale consultazione e condivisione delle scelte con tutti gli attori interessati localmente al risanamento ed alla messa in sicurezza dei corsi d’acqua: Amministrazioni Comunali, Comunità Montane , agricoltori e loro Associazioni, Autorità di Bacino, Aziende sia pubbliche che private e Consorzi di bonifica. Si ritiene sia compito dell’Amministrazione concentrare l’attenzione sulle problematiche ambientali nel rispetto, della salvaguardia e dello sviluppo armonico del territorio, nella consapevolezza che è patrimonio della collettività, e non solo di chi ha la capacità di sfruttarlo, cercando sia di recuperare finanziamenti da destinare ad interventi considerati prioritari, sia creando meccanismi attivatori di risorse, quali finanziamenti europei, leggi speciali, ed accordi di programma che ad esempio prevedano l’impiego dei materiali depositati in eccesso negli alvei fluviali, previo esame dei relativi piani di caratterizzazione. La necessità di intervenire principalmente su situazioni esistenti e su quelle che potrebbero verificarsi per effetto dei sempre più frequenti e drammatici eventi naturali, impongono di non abbassare il livello di attenzione relativamente alla manutenzione degli alvei dei corsi d’acqua e dei fossi in genere e della prevenzione dei dissesti e dei fenomeni franosi. Per quanto concerne le attività di manutenzione ordinaria relative al Pronto Intervento di cui al Decreto Legislativo n° 1010/1948, si evidenzia che per l’anno in corso, i fondi trasferiti dalla Regione Marche, hanno subito una riduzione sensibile, che di fatto ha determinato, sulla base delle richieste pervenute e delle verifiche effettuate, una contrazione dei finanziamenti per quelle opere, che a causa degli eventi calamitosi, pure erano necessarie per la salvaguardia della pubblica incolumità. L’Amministrazione ha pertanto integrato per la prima volta la disponibilità annuale 2006 con fondi propri, per un ammontare di €. 285.000,00. Anche se la somma non potrà coprire il fabbisogno medio annuale, si tratta di un primo importante segnale di attenzione alle problematiche della difesa del suolo,

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e di attuazione del decentramento amministrativo, in quanto fino ad oggi le risorse provenivano esclusivamente da trasferimenti statali e regionali. E’ anche priorità dell’assessorato provvedere, in collaborazione con i Settori dell’Amministrazione ed altri Enti Locali, all’aggiornamento del quadro conoscitivo delle problematiche del territorio, incentivandone gli usi compatibili in funzione delle realtà presenti, programmando piani di intervento integrati di prevenzione del rischio, da attuare con opere di basso impatto, alla scala di bacino idrografico. Tra gli interventi più importanti tratti dal piano delle OO.PP. per il 2006 si ricorda quello che interessa la riqualificazione di ampi tratti del fiume Tronto, sia all’interno del capoluogo piceno che a più a valle, per ridurre i livelli di rischio in attesa della ricostruzione dei ponti della S.S. 16 e della ferrovia Adriatica ad opera dell’Autorità di Bacino. Sono previsti anche interventi sul fosso della Torre, a Torre di Palme, che in passato si è reso responsabile di allagamenti di aree abitate, sul fiume Ete Vivo, con lavori importanti in corrispondenza del tratto prossimo al casello autostradale, sull’Aso per la soluzione di una serie puntuale di problematiche coinvolgenti strade, attività industriali ed agricole. Ultimo intervento strutturale sul fiume Tenna è quello del completamento del recupero della traversa N°2 a Belmonte Piceno, peraltro già messa in sicurezza nella Primavera 2005, che consentirà di salvaguardare nel lungo periodo ( 30-50 anni ) l’assetto di quel tratto fluviale, garantendo allo stesso tempo l’opera di presa del Consorzio di Bonifica per assicurare l’irrigazione ad un vasto bacino di utenza. Parallelamente, nell’ottica del reperimento delle risorse per la prevenzione del dissesto, dopo averli sottoposti e all’Autorità di Bacino Regionale, saranno sottoposti all’attenzione della Giunta i piani di caratterizzazione del Tesino, e dell’Aso, per valutare la compatibilità ambientale dell’impiego dei materiali depositati in eccesso nei rispettivi alvei per effettuare lavori idraulici finalizzati alla messa in sicurezza del territorio.

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PROTEZIONE CIVILE Assessore Luigino Baiocco Nell’intento di proseguire il lavoro già avviato negli anni passati, volto a rafforzare e migliorare il Sistema di Protezione Civile della nostra Provincia, questo Assessorato ha predisposto un dettagliato piano di attività specifiche che verrà di seguito sommarizzato nelle sue linee principali.

Principali progetti 1. ESERCITAZIONI E SIMULAZIONI PER EVENTI ATTESI NEI COMUNI ED AGGIORNAMENTO DEI DATI NEL PIANO PROVINCIALE DI EMERGENZA DI PROTEZIONE CIVILE

2. COMPLETAMENTO E MESSA IN OPERATIVITA’ DELLA SALA OPERATIVA INTEGRATA “SOI”, MESSA IN FUNZIONE E COLLAUDO DI TUTTE LE NECESSARIE STRUMENTAZIONI TECNICHE, HARDWARE, SOFTWARE, ARREDI ED ATTREZZATURE PER OFFICINA MECCANICA.. INDIVIDUAZIONE E COLLOCAZIONE DELLE FIGURE PROFESSIONALI ATTE ALLA COPERTURA DELLE 14 FUNZIONI IN ESSA PREVISTE, IN STRETTA COLLABORAZIONE COL SISTEMA REGIONALE E NAZIONALE. 3. PREDISPOSIZIONE ED ATTUAZIONE DEL PROGETTO “PREVENZIONE INCENDI BOSCHIVI” 4. REALIZZAZIONE DEL PIANO DI PATTUGLIAMENTO COSTIERO . IN COLLABORAZIONE CON LE CAPITANERIE DI PORTO E L’UTILIZZO DI UN NATANTE TECNICAMENTE ED APPOSITAMENTE ATTREZZATO. OBIETTIVO PERSEGUITO E’ LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI IN MARE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA SICUREZZA DEI BAGNANTI NEL PERIODO ESTIVO. 5. INTEGRAZIONE DELLA COLONNA MOBILE PROVINCIALE E REGIONALE ATTRAVERSO LA NUOVA ACQUISIZIONE DI UNA CUCINA MOBILE. L’APPARATO SARA’ ACQUISITO ENTRO MARZO E SARA’ CORREDATO DI MODERNISSIME TECNOLOGIE CHE LO RENDONO CAPACE DI PRODURRE 400/500 PASTI L’ORA.. 6. COSTITUZIONE DEL GRUPPO PROVINCIALE DI VOLONTARIATO . SARA’ UTILIZATO QUALE MASSA DI MANOVRA A SUPPORTO DEI GRUPPI COMUNALI DI VOLONTARIATO, IN OCCASIONE DI GRANDI MANIFESTAZIONI – ESERCITAZIONI DI RILIEVO REGIONALE E/O NAZIONALE.( ES: MARCIA DELLA PACE ASSISI- PERUGIA, GRANDI EVENTI SPORTIVI, AIR SHOW 2006, ECC.) 7. ATTIVITA’ EDUCATIVA ED INFORMATIVA NELLE SCUOLE MATERNE, ELEMENTARI E MEDIE , CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA ESERCITAZIONE PRATICA DEL PIANO DI EVACUAZIONE SPECIFICAMENTE PREVISTO PER OGNI SEDE.

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8. POTENZIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL TAVOLO DI LAVORO TECNICO E DI CONCERTAZIONE TRA AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE E LE LOCALI ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO. SARANNO PROMOSSI ED ORGANIZZATI INCONTRI TEMATICI VOLTI ALLA CRESCITA DEL NUMERO DEI COMPONENTI ATTIVI IN OGNI GRUPPO DI VOLONTARIATO PRESENTE NEL TERRITORIO PROVINCIALE. 9. ATTIVITA’ DI GESTIONE, MANUTENZIONE E CONTROLLO DELLE ATTREZZATURE, TELEMISURA, APPARATI RADIO, IMBUSTATRICE, AUTOBOTTE, ECC. IN DOTAZIONE DI QUESTO SETTORE PROTEZIONE CIVILE, ATTRAVERSO VERIFICHE PERIODICHE DA PARTE DELLE DITTE FORNITRICI E SPECIALIZZATE 10. REALIZZAZIONE DEI CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALI RIVOLTI SIA AI DIPENDENTI PUBBLICI CHE AI VOLONTARI 11. COSTITUZIONE FONDO PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE 12. PREDISPOSIZIONE E GESTIONE PIANO NEVE 13. REALIZZAZIONE MAGAZZINO CON ATTREZZATURE E MATERIALE DA EQUIPAGGIAMENTO 14. ACQUISTO PUBBLICAZIONI E ABBONAMENTI A RIVISTE DI PROTEZIONE CIVILE DA DIFFONDERSI AI GRUPPI COMUNALI ED ALLE ASSOCIAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE 15. RINNOVO ADESIONE AD ASSOCIAZIONI DI RICERCA (ISPRO)

RISULTATI ATTESI DALLA REALIZZAZIONE DEI PROGETTI E DELLE ATTIVITA’: Dalla realizzazione dei progetti e delle attività sopra menzionate, ci si attende un Sistema Protezione Civile Provinciale, efficiente e preparato, che sappia programmare ed attuare interventi miranti alla prevenzione e alla gestione delle emergenze (calamità naturali, alluvioni, fenomeni franosi, incendi boschivi, precipitazioni nevose e franose) , dando ad essi una “ priorità particolare “ , in quanto miranti a tutelare la salvaguardia e l’incolumità dei cittadini in occasione del verificarsi di detti eventi calamitosi, siano essi naturali o dipendenti da fattori umani, che vanno, comunque ad incidere sul bene primario della vita e della incolumità di ogni persona.

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EDILIZIA SCOLASTICA E PATRIMONIO Assessore Ubaldo Maroni Introduzione Anche quest’anno l’Assessorato prosegue nella sua linea operativa conforme agli indirizzi del Programma di mandato, condividendo con gli Enti locali e le Istituzioni scolastiche obiettivi e priorità. Vale a dire che intende continuare a supportare le proprie scelte programmatiche nell’erogazione dei servizi con un rapporto sempre più stretto tra programmazione scolastica e dinamiche territoriali, nel rispetto dell’esigenza dei Comuni di conservare, o attivare, nel proprio territorio la struttura scolastica funzionale alle esigenze dei propri cittadini e con l’importante obiettivo della salvaguardia dell’ambiente come diritto primario. Si è convinti, anche, che attraverso una buona gestione degli edifici scolastici, si garantisce e si accresce la qualità di vita di tutta la comunità scolastica. S’intende riaffermare, quindi, anche attraverso questa strada, come l’istruzione rappresenti un valore fondamentale in grado di garantire crescita e sviluppo a tutta la comunità locale, mettendo così in pratica i valori fondamentali di libertà, giustizia sociale ed uguaglianza per tutti. Da qui l’intento di continuare a sostenere percorsi partecipativi coinvolgendo gli organi scolastici per una stretta relazione con l’attività dell’Assessorato fin sul nascere delle scelte progettuali, con suggerimenti e condivisioni, che facciano sentire tutti, Responsabili, Addetti e Studenti, protagonisti e non semplici destinatari delle decisioni amministrative. Il maggior libero accesso alle informazioni, già proficuamente attuato ed apprezzato nell’anno 2005, sarà possibile ancora attraverso lo “sportello scuola” di concerto con l’Assessorato Pubblica Istruzione, ma sopratutto attraverso un diverso e migliore approccio del personale provinciale in materia di ascolto ed informazione. Lo scopo, infatti, è quello di rendere sempre più trasparenti le procedure amministrative e sempre semplificati e collaborativi i rapporti tra l’Assessorato e Dirigenti Scolastici, Studenti, Famiglie, Personale docente e non docente. Si continuerà, inoltre, a prestare una specifica e particolare attenzione all’ambiente: • risparmiando energia con la separazione degli impianti di riscaldamento per “zone” (nell’anno 2005 in occasione della messa a norma degli impianti termici o in occasione di nuove costruzioni, è stato possibile intervenire in tal senso in vari edifici); • utilizzando gli ambienti in modo razionale con l’accorpamento delle attività in fasce orarie comuni o in ambienti circoscritti dal punto di vista impiantistico, nelle cosiddette “zone”; • incentivando e sperimentando la produzione di energia rinnovabile (il 2006 vedrà la prima e concreta utilizzazione di impianti fotovoltaici in 18 Istituti scolastici). Anche quest’anno il programma delle OO.PP riflette tali principi sui quali si fonda l’obbiettivo dell’Assessorato: oltre al consueto ed impegnativo compito delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e delle gestioni impiantistiche, esso è volto anche ad interventi di adeguamento degli immobili alle vigenti norme di sicurezza, di agibilità per i diversamente abili, di igiene e funzionalità secondo le scadenze stabilite dalle leggi, nonostante una politica governativa che non ha confermato alcun finanziamento specifico per le strutture scolastiche bisognose di maggior manutenzione ed investimenti. 53

Il patrimonio provinciale conta oggi complessivamente 50 plessi scolastici, distribuiti in 15 Comuni per una superficie di oltre 192.000 mq (senza tener conto delle palestre ed aule magne), per un totale di 875 classi che ospitano circa 20.000 studenti. Gli edifici istituzionali contano 30 unità, per una superficie complessiva di quasi 20.000 mq, occupati per la maggior parte dall’Ente, sui quali è necessario proseguire negli interventi di adeguamento alle norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro. Si continuerà la politica di solidarietà ed educazione alla mondialità ed alla pace perseguite dall’Amministrazione Provinciale – Provincia di Ascoli Piceno Provincia del Mondo - , destinando una quota parte (8 per mille) degli impegni finanziari di nuovi progetti scolastici, alla realizzazione di strutture scolastiche nei paesi in via di sviluppo, dove milioni di bambini non possono istruirsi anche per carenza di strutture. L’obiettivo che s’intende realizzare, quindi, è che, attraverso la dotazione infrastrutturale finalizzata all’istruzione, attraverso, quindi, la promozione umana di ciascuno, si possa contribuire ad una politica di pace basata sul rispetto, lo sviluppo locale, la valorizzazione delle risorse intellettuali ed il riconoscimento dei diritti di ogni donna ed ogni uomo di questa terra. Anche nel 2006 si avrà cura della manutenzione dei Cippi o Stele commemorativi e del Sacrario di San Marco di Ascoli Piceno, in ragione della medaglia d’oro al valor militare per attività partigiana di cui la Provincia di Ascoli Piceno è onorata di fregiarsi. 1. AZIONI INTRAPRESE Nel 2005 sono stati approvati e messi a gara quasi tutti i progetti previsti nel programma annuale, nonostante che in tale anno ci sia dovuto occupare contestualmente di numerosi lavori degli anni pregressi e, non di meno, ci si è impegnati anche in altre progettazioni non programmate fra cui quelle degli impianti fotovoltaici per un importo di € 6.800.000,00 (in collaborazione con l’Assessorato Ambiente). Circostanza quest’ultima che ha visto la Provincia di Ascoli Piceno distinguersi a livello nazionale, che produrrà come risultato, non solo un risparmio economico sui consumi, non solo una riduzione di inquinamento ambientale col favorire l’utilizzo di una energia rinnovabile, ma anche un introito alle casse dell’Ente derivante dal contributo statale erogabile ogni anno proporzionalmente ai kwh di elettricità prodotta. Altra problematica affrontata nel corso dell’anno 2005 è la razionalizzazione dell’edilizia scolastica della città di Ascoli Piceno, in stretta collaborazione con il Comune: nel 2006, infatti, con l’elaborazione ormai definitiva del cronoprogramma, si darà inizio alla concreta realizzazione delle opere. Tale razionalizzazione prevede l’insediamento di nuove strutture scolastiche nell’area del Polo Scolastico del Pennile di sotto con la contestuale realizzazione di una nuova viabilità, a cura del Comune, tale da smaltire sia l’attuale che il futuro traffico derivante dall’aumento della popolazione scolastica. È in fase di progettazione l’ampliamento del Liceo Scientifico di SBT (vedere tabella 2: elenco dei progetti suscettibili di inserimento nel programma delle OO.PP.). È in fase di attuazione lo studio tecnico – economico, d’intesa con l’assessorato preposto, per l’individuazione della Sede istituzionale della Provincia di Fermo. Per l’insieme delle

opere programmate

nel 2006 si rinvia la consultazione al

programma delle opere pubbliche allegato.

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2. Fitti passivi Grazie alla scelta dell’Amministrazione di ridurre e limitare gli oneri per fitti passivi, nel corso del 2005, si sono già ottenuti ottimi risultati eliminando quelli dell’IPSSAR e dell’IPSIA di SBT, per circa € 200.000, ed evitandone di nuovi con una adeguata razionalizzazione delle proprie risorse immobiliari. Infatti, il trasferimento degli Uffici del Genio Civile (AP) nelle nuova sede ha evitato una spesa di circa € 121.000,00 annui per gli ex uffici. Si intende proseguire, quindi, nel conseguimento di risultati significativi mediante un’attenta politica di razionalizzazione e riqualificazione degli edifici di proprietà, ma anche nella costruzione di nuove sedi: • La proposta di costruire i nuovi uffici degli Assessorati Edilizia Scolastica e Patrimonio e quello della Viabilità farà ridurre tale voce passiva del Bilancio provinciale di circa € 146.000 annui; • Ugualmente la costruzione dei nuovi laboratori per l’IPSIA di Montegranaro, presso la sede nuova dell’ITC, produrrà un ulteriore risparmio nei fitti passivi di circa € 73.466.

MILA EURO

1000

847

800

563

600

407

400 200 0 anni 2004

Grafico

2005

2006

ANDAMENTO FITTI PASSIVI

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3. Uso di palestre ed edifici scolastici in orario extra scolastico Permane anche per questo anno la politica di affidare ai Comuni alcune palestre scolastiche di proprietà o competenza Provinciale affinché, in orario extrascolastico, possano essere utilizzate anche da società sportive. Il tutto regolato da una apposita delibera di Giunta Provinciale N°429 del 12/11/2004 dove sono state date indicazioni generali sull’applicazione di una tariffa ridotta (50% del costo energetico effettivo) in modo da agevolare i comuni e le società sportive in questa azione ad alto contenuto sociale.

4. Ottimizzazione dei beni patrimoniali Oltre all’obbiettivo di ridurre i fitti passivi, si sta provvedendo ad una ottimizzazione di alcune proprietà mediante un loro miglior utilizzo, un eventuale adeguamento dei fitti attivi, ovvero, infine, cercando di provvedere all’alienazione di parte di essi così come previsto dall’atto di Consiglio provinciale del 2004. Immobili concessi in Comodato: •

Convitto annesso all’I.P.S.I.A. di San Benedetto del Tronto convenzione di utilizzo in uso gratuito per il periodo estivo stipulata in data 31/03/2005 al Rep. n. 10987 per almeno anni 12; • Immobile in contrada Collecchio di Castel di Lama a Cooperativa AMA Aquilone Contratto stipulato: durata ventennale contratto Rep. n. 11091 del 18/10/2005; • Terreno in località Fonte Fallera per il Progetto “Un Bosco per la Città Contratto stipulato con il Comune di Fermo Rep. n. 10956 del 25/01/2005; • Casa Colonica in Via Salvo D’Acquisto in favore della Comunità di Capodarco di Fermo Contratto stipulato: durata anni 9 contratto Rep. n. 10963 del 10/02/2005; Alienazione di case cantoniere, case coloniche o fondi rustici: • n. 5 Case Cantoniere ex ANAS localizzate nel Comune di Comunanza località Casale, Comune di Roccafluvione località Gallo, Comune di Arquata del Tronto Località Pescara, Comune di Acquasanta Terme località Incornato e nel Comune di Ascoli Piceno in Viale Treviri) • un fondo rustico con ruderi di fabbricati a Camerino (MC) in località Paganico 5. Manutenzione edifici di proprietà e competenza collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione)

provinciale

(in

Lo “Sportello Scuola” ha confermato la sua validità in termini sia di tempestività di risposta che di programmazione, permettendo anche una visione globale delle esigenze. Da tale visione unitaria si è potuto riscontrare che l’accresciuta sensibilità della dirigenza scolastica in materia di sicurezza nei posti di lavoro, ha prodotto una minuziosa e vasta domanda d’interventi, così ampia che impegnerà l’Amministrazione ad una doverosa serie di interventi in base alla scelta delle priorità. 56

6. Gestione calore La gestione degli impianti termici degli edifici scolastici e di quelli istituzionali, comunemente indicata come “gestione calore”, è stata affidata dal 2003, con l’adesione alla convenzione Consip. Tale gestione infatti, oltre che necessaria per la messa a norma e ricostituzione delle centrali termiche, dovrà permetterci finalmente già dall’anno 2006, con la loro riconversione da gasolio a metano, un risparmio sul contratto di base oltre ad un ulteriore precisione derivante dall’apposizione delle apparecchiature di misurazione dei gradi giorno. Allo stato attuale delle cose la cifra che si prevede per questa annualità ammonta ad €. 2.102.000,00 per una superficie riscaldata di circa mq 220.000, comprensiva delle centrali termiche rinnovate e rimesse a norma. La cifra complessiva sopra riportata è comprensiva delle quote millesimali e d’investimento ascrivibili alle competenze del Comune di Ascoli Piceno, dell’Università di Camerino e della Curia Seminario Arcivescovile, i cui relativi rimborsi sono esigibili dalla Provincia previo calcolo di riparto. La necessaria utilizzazione delle strutture oltre l’orario scolastico (contrattuale) porterà inevitabilmente un notevole incremento di spesa sul previsto, come pure l’utilizzo delle Palestre in orario extra scolastico da parte delle società sportive. Per tentare di ridurre tale fenomeno, come sopra già detto, ci si è adoperati con interventi di settorializzazione degli impianti (“Zone”) in modo da non essere costretti a riscaldare un intero plesso qualora ci si trovi a dover affrontare un utilizzo parziale dello stesso. Al tal riguardo i plessi di nuova costruzione nel corso dell’anno 2005 sono stati progettati secondo questo nuovo criterio di settorializzazione degli impianti (Università presso ex Vannicola in Porto d’Ascoli, Convitto IPSIA di SBT, Ampliamento Liceo Scientifico di AP, Ampliamento ITC Einaudi di Montegranaro), mentre per gli impianti esistenti l’opera di separazione sta avvenendo gradualmente. Anche per il corrente anno, quindi, i nuovi edifici saranno realizzati con tali separazioni e si terrà conto anche di nuove tecnologie costruttive più idonee ad evitare le dispersioni di calore. Sempre nell’ottica di ridurre l’oneroso costo di tale gestione anche con una rivisitazione delle clausole contrattuali a favore dell’Amministrazione, si è voluto innanzi tutto, per l’anno 2005, il completamento, da parte delle suddette Imprese, delle trasformazioni delle centrali termiche e delle apparecchiature termiche, per il quale altrimenti l’originario contratto non avrebbe posto alcun termine. Sempre nella stessa ottica, è in corso un tavolo di confronto con le Imprese della Gestione calore, dove si stanno rinegoziando alcune clausole contrattuali in favore dell’Amministrazione Provinciale. In questa politica di riduzione dei costi, anche mediante una attenta razionalizzazione nell’uso degli impianti, si è ritenuto indispensabile coinvolgere, con apposita circolare, i Dirigenti scolastici che, nel programmare l’attività didattica pomeridiana, dovranno ricercare a partire dal 2006, forme aggregative ed ottimizzazione degli orari onde limitare al massimo il riscaldamento degli edifici negli orari extra-scolastici. Il tutto, anche e non da ultimo, in funzione di un corretto atteggiamento educativo nei confronti degli studenti, in merito alle problematiche sul risparmio energetico. 7. Prevenzione e protezione (D. LGS. N. 626/94) 57

Nel 2006 s’intende migliorare l’attività del Servizio di Prevenzione e Protezione, ed al riguardo si stabiliranno tavoli di confronto con gli altri Assessorati per rivisitare la struttura del Servizio al momento organizzata in base al Decreto Presidenziale n. 37 del 27.05.2002 che lo incardina presso il Servizio Edilizia Scolastica e Patrimonio. 8. Anagrafe scolastica Nell’anno 2006 si completerà il rilevamento dello stato degli immobili scolastici di ogni ordine e grado di tutti i Comuni: “Anagrafe Scolastica” finanziata in parte con fondi Regionali. 9. Demanio idrico Durante l’anno 2005 sono state apportate delle modifiche ed affinamenti nella procedura del rilascio delle concessioni demaniali ereditata dall’Agenzia, della quale ci si avvarrà definitivamente anche nel 2006.

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POLITICHE SOCIALI , PARI OPPORTUNITA’ IMMIGRAZIONEPOLITICHE PER LA PACE-COOPERAZIONE SVILUPPO Assessore Licia Canigola L’approvazione della legge 328/2000 “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” e del Piano regionale socio assistenziale hanno innescato profondi processi di cambiamento nell’assunzione di responsabilità da parte del sistema degli Enti Locali. La successiva modifica del Titolo V della Costituzione ha introdotto ulteriori elementi di modificazione dei ruoli delle diverse articolazioni dello Stato. Il quadro legislativo che ne deriva delinea un modello di tipo solidaristico in cui le responsabilità pubbliche riguardanti la risposta ai bisogni sociali delle persone e delle famiglie sono attribuite anche a soggetti non istituzionali, ma nel quale le istituzioni pubbliche svolgono comunque il ruolo di garanti dell’esistenza della qualità e dell’accessibilità delle risposte. Il territorio di questa provincia è frazionato in 6 Ambiti Territoriali Sociali che hanno come Comuni capofila: Ascoli Piceno, Fermo, San Benedetto del Tronto, Porto Sant’Elpidio, Spinetoli, Amandola. Lo strumento individuato per la pianificazione territoriale è il Piano di Zona, da adottarsi con Accordo di Programma da parte dei comuni di uno stesso Ambito. Il Piano di Zona rappresenta lo strumento prioritario del processo allargato di progettazione partecipata e di riordino del sistema integrato degli interventi e dei servizi previsti dalla L. 328 (art. 18). Costituisce il momento di convergenza degli sforzi di più soggetti in grado di cooperare tra loro in base al livello di condivisione degli obiettivi dell’azione, favorendo la progressiva acquisizione di un’ottica di lavori di “rete”, a livello sia istituzionale che operativo. La costruzione di un sistema di welfare efficace, infatti, non può prescindere dall’integrazione attiva dei diversi attori che concorrono alla strutturazione dei modi di vita dei cittadini. Così, una politica sociale sostenibile deve necessariamente tenere conto dei punti di forza e di debolezza del territorio, e deve integrarsi con le politiche sanitarie, dell’istruzione, dei trasporti, della cultura e del tempo libero, dell’urbanistica e delle infrastrutture. OBIETTIVI STRATEGICI In tale contesto l’attività dell’Assessorato alle Politiche Sociali si è caratterizzata, riguardo la metodologia operativa, per la ricerca costante di azioni e politiche condivise mediante la concertazione, la co-progettazione e la co-gestione dei progetti. In tale ottica, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha individuato come obiettivo strategico l’implementazione di una rete sociale interistituzionale mediante le azioni che ridefiniscano i referenti locali ed i referenti settoriali, che coinvolgano i referenti del privato sociale che istituiscano nuovi tavoli di concertazione e rivitalizzino degli organismi concertativi esistenti.Tutto questo al fine di costruire momenti di convergenza degli sforzi di più soggetti in grado di cooperare tra loro in base al livello di condivisione degli obiettivi dell’azione, favorendo la progressiva acquisizione di un’ottica di lavori di “rete”, a livello sia istituzionale che operativo, superando, mediante un livellamento verso l’alto, l’attuale assetto “a macchia di leopardo” del sistema dei servizi e degli interventi sociali che caratterizza il territorio piceno. Mediante tali politiche sociali la Provincia aspira ad assumere un ruolo strategico di “cerniera” e di indirizzo tra i diversi attori locali e di intermediazione, sostegno, supporto tecnico-amministrativo a favore degli enti locali piccoli e piccolissimi, oltre che del privato sociale, nei confronti dei livelli regionale, nazionale ed europeo. E proprio in questa 59

direzione conduce l’attivazione o, quando già esistenti, il potenziamento di un numero veramente notevole di “tavoli di concertazione”. Si pensi alla costituzione del Coordinamento provinciale delle politiche sociali e socio-sanitarie (prevista dall’art. 7 della Legge n. 328/2000) che è il luogo del coordinamento e della programmazione inter-Ambito del welfare territoriale condiviso. Si pensi, inoltre, all’innovativa creazione di un Coordinamento dei coordinatori degli Ambiti territoriali,unico nella nostra regione, che ha lo scopo di mettere in rete le attività, le esigenze e le risorse dei 6 Ambiti del territorio provinciale; e all’allargamento del Coordinamento provinciale per la tutela delle persone disabili anche ai rappresentanti delle famiglie dei portatori di handicap. Tale costante e faticosa ricerca di “luoghi” di costruttivo incontro tra tutti gli attori concorrenti ha parimenti portato alla valorizzazione di organismi come la Consulta per le politiche giovanili (anche la base partecipativa di tale organismo è stata allargata includendo i referenti delle politiche giovanili degli Ambiti territoriali); la Consulta per le politiche della pace; la Commissione per le pari Opportunità. L’attività di tali organismi è stata sempre supportata da un lavoro estremamente professionale di rilevazione ed elaborazione dati e di monitoraggio delle dinamiche sociali, condotto dal Servizio Politiche Sociali avvalendosi anche dell’Osservatorio provinciale delle politiche sociali. L’Osservatorio Provinciale per le Politiche Sociali, nel corso dell’anno, oltre allo svolgimento delle attività in collaborazione con l’Osservatorio Regionale e alla raccolta dei dati già esistenti, ha provveduto al monitoraggio dei servizi sociali offerti dai Comuni e sta rilevando i dati sui servizi non residenziali pubblici e privati, per poter disporre di un set di informazioni su tutti i servizi attivati sul territorio provinciale. Inoltre, l’Osservatorio sta portando avanti due importanti iniziative: il programma “Gestione delle reti sociali”, che prevede la mappatura e la messa in rete delle iniziative e di tutti gli attori sociali del territorio, con particolare attenzione a quelli interessati al processo di integrazione sociosanitaria, al fine di ottimizzare i servizi esistenti e favorire la partecipazione; e progetto “Politiche Sociali in rete” per avviare un processo di informatizzazione dei servizi socio sanitari del territorio provinciale, con lo scopo di dare visibilità a tutti i servizi attivi ed operanti nei Comuni e nei distretti sanitari, dare la possibilità ai cittadini di ogni Comune di avere informazioni circa i servizi presenti sul territorio comunale, dell’Ambito Sociale e della Provincia. Con tali strumenti di supporto e costanti momenti di concertazione sono stati individuati i settori d’intervento che hanno conseguentemente definito anche la distribuzione delle risorse che, come è noto, risultano essere ogni anno più limitate a causa dei tagli ai bilanci degli enti locali operati dalle recenti Leggi Finanziarie. AZIONI E PROGETTI Nell’elaborare azioni e progetti si è tenuto conto delle principali dinamiche sociali in atto nel territorio provinciale. In primo luogo l’aumento esponenziale della presenza di immigrati (soprattutto minori che frequentano le scuole elementari e medie) dovuto al ricorso sempre più diffuso al “ricongiungimento familiare”, ora che l’immigrazione ha assunto carattere strutturale e duraturo anche nel Piceno, grazie a condizioni favorevoli d’integrazione. A tale proposito giova ricordare che il 3,85%. dei residenti è costituito da immigrati. Nell’arco degli ultimi cinque anni, gli stranieri residenti sono raddoppiati, passando da 7.024 unità del 1999 a 14.353 del 2005. Prendendo in esame il fenomeno per fasce di età risulta che i residenti di quella da 0 a 14 è pari al 16,74% del totale degli immigrati residenti ed incide sulla popolazione della Provincia della stessa classe per il 4,85%. La seconda da 15 a 65 è pari all’80,92% degli immigrati residenti, ma con 60

un’incidenza percentuale sulla stessa classe di età, pari, al 4,80%. Come secondo fattore determinante nella programmazione dell’azione politica si è tenuto conto del progressivo invecchiamento della società (nelle Marche e nel Piceno in misura maggiore rispetto alla media nazionale) e conseguente necessità di politiche inclusive per un’ampia fascia di popolazione poco motivata verso l’informatica e le nuove tecnologie comunicative che stanno pesantemente permeando gli attuali stili di vita. Nella provincia gli ultra sessantacinquenni sono il 21,71% del totale della Popolazione residente, l’Ambito Territoriale Sociale XXIV di Amandola raggiunge l’incidenza percentuale più alta con il 25,7%. L’immigrazione, in particolare, in quanto fenomeno dai risvolti carichi di valore ma anche di conflitti ha determinato la creazione e il sostegno di numerosi progetti. In tale logica si è intrapreso un percorso di accompagnamento degli interventi avviati all’interno dei nodi critici del contesto sociale frequentato dall’immigrato, riconosciuti come tali da tutta la collettività e quindi, doverosamente, anche dagli amministratori locali. In tale settore d’intervento si possono qui richiamare numerosi progetti, a cominciare da “ Scuola a Colori”, per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni immigrati, che prevede l’istituzione del servizio di mediazione culturale nelle scuole dove è presente un alto numero di alunni immigrati, preceduta da un Protocollo di Accoglienza per gli studenti immigrati stipulato dalla Provincia con l’Ufficio Scolastico Regionale, le Scuole, i Centri Eda e i Presidenti dei Comitati dei Sindaci degli Ambiti Territoriali Sociali. In tale prospettiva, gli Assessorati alle Politiche Sociali e alla Formazione Professionale hanno collaborato per attivare appositi percorsi formativi per creare un numero adeguato di mediatori culturali molto professionalizzati da utilizzare all’interno degli istituti scolastici e negli altri progetti che prevedono il loro intervento. Ugualmente rivolto a studenti immigrati è il progetto “Per Me la Democrazia…”, pubblicazione co-finanziata dal Ministero dell’Interno di commi della Costituzione della Repubblica Italiana tradotti in albanese, arabo, cinese, serbo-croato. Si propone di migliorare la capacità di partecipazione democratica e di adesione ai valori culturali degli adolescenti immigrati che frequentano le scuole del Piceno, anche al fine di incidere positivamente sui comportamenti e sui valori condivisi dei nuclei familiari di riferimento. Nella stessa logica s’inquadra il progetto “Soli Mai!” che prevede attività di mediazione culturale e di animazione ludica finalizzata all’integrazione interculturale nei reparti pediatrici e di ostetricia degli ospedali di Ascoli Piceno e Fermo. L’obiettivo, evidentemente, è quello di migliorare l’impatto del bambino ricoverato e della sua famiglia con l’ambiente ospedaliero. Tale Progetto si realizza grazie ad un accordo tra questa Provincia e le Zone Asur n° 11 e 12 che co-finanziano al 50% l’iniziativa. Sotto il profilo della rappresentanza democratica e della partecipazione popolare, al fine di rappresentare adeguatamente tutte le realtà territoriali del Piceno, è stato portato a due il numero dei Rappresentanti degli Immigrati in Consiglio Provinciale e contestualmente è stata loro riconosciuta la piena equiparazione economica allo status di Consigliere Provinciale. Le elezioni dei Rappresentanti degli Immigrati si sono tenute il 5 giugno 2005 in 8 seggi elettorali distribuiti in tutto il territorio provinciale. I votanti sono stati circa 2000. Un ulteriore e delicatissimo aspetto collegato al fenomeno migratorio è quello della tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale o lavorativo; per contrastare le conseguenze sociali di tale gravissimo crimine abbiamo dispiegato un sistema integrato di attività e progetti in collaborazione con l’Associazione On the Road che è una dello organizzazioni più qualificate d’Europa nel settore. Quindi, è proseguita l’attività del Numero Verde per la lotta allo sfruttamento della prostituzione, che prevede la gestione del Numero Verde nazionale per l’assistenza telefonica alle vittime dello sfruttamento sessuale, ed è finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le 61

Pari Opportunità. In questo settore d’intervento la Provincia è anche partner in due rilevanti progetti Equal (l’Equal settoriale “Emergendo” e l’Equal geografico “Diritto d’Accesso”) che complessivamente hanno ottenuto dall’Unione Europea finanziamenti per circa 2,5 milioni di euro, finalizzati all’emersione dei fenomeni di sfruttamento sessuale e tratta di esseri umani, mediante percorsi di uscita da condizioni di schiavitù o sfruttamento sessuale, regolarizzazione del soggiorno in Italia, qualificazione professionale e inserimento lavorativo con borse-lavoro personalizzate. Infine, ultimo in ordine di tempo ma non certo per importanza, va ricordato il progetto “Percorsi di prima accoglienza e rientro volontario assistito per donne vittime di tratta”, che si propone di adibire uno stabile di proprietà della Provincia a struttura residenziale per adulti in difficoltà o con problematiche psico-sociali. In particolare si tratterà di una Struttura di Accoglienza per persone vittime del traffico di esseri umani. La struttura, verrà concessa in comodato gratuito all’Associazione On the Road per la realizzazione delle attività di accoglienza e collegate. Parallelamente sarà attivato uno sportello a bassa soglia con il compito di creare un rapporto di fiducia con le donne e minori per rilevarne i bisogni e offrire conseguenti risposte, con la presenza di operatrici professionali e operatori professionali e mediatrici interculturali. Infine, la struttura fornirà assistenza al rientro volontario delle donne trafficate. A tutela delle donne vittime di violenza, abusi, già da diversi anni la Provincia, d’intesa con la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, mantiene attivo il numero verde “Telefono Donna”, che fornisce aiuto gratuito all’utenza, anche mediante sostegno psicologico e consulenza legale. Come anche a favore dell’universo femminile sono alcuni progetti, pertanto co-finanziati dalla Commissione Regionale per le Pari Opportunità, che affrontano temi centrali quali l’empowerment, il main streaming, l’adeguamento dei tempi della città e della politica, l’autodeterminazione delle scelte legate alla sessualità e alla salute. In tale contesto sono 4 i progetti da ricordare: “Politica Donna” che si propone di orientare e sostenere le donne per una partecipazione attiva alla vita politica; “Prevenzione Oncologica e Contraccezione” che mira a superare le difficoltà d’accesso ai servizi sanitari da parte di settori emarginati della popolazione femminile (indigenti, vittime della tratta, disadattate, ecc.); “La donna e il reinserimento nel mondo del lavoro” corso di autoimprenditorialità rivolto a disoccupate; e, nella stessa ottica, un progetto similare al precedente, dal titolo “Riqualificazione del turismo attraverso le potenzialità della donna”, che però è focalizzato specificamente sul riorientamento di disoccupate verso professioni turistiche. Nell’ambito della ormai pluriennale manifestazione “Picenodonna” che ha lo scopo di valorizzare i migliori esempi dell’imprenditoria femminile del territorio, è interessante segnalare un recentissimo concorso fotografico e cinematografico rivolto agli studenti delle scuole superiori intitolato “Mestiere Donna” che si propone di valorizzare proprio il mondo del lavoro femminile attraverso immagini, reportage giornalistici e cortometraggi. Nella consapevolezza che il fenomeno migratorio, col suo inevitabile corollario di sofferenza e problematicità (sia per chi è costretto ad abbandonare il proprio paese, sia per le comunità di accoglienza chiamate ad uno sforzo spesso titanico di accettazione del “diverso”), possa trovare un utile ridimensionamento attraverso l’adozione di strategie di sviluppo e democratizzazione nei luoghi d’origine dei flussi migratori, l’Assessorato nel corso del 2005 ha dispiegato un articolato programma di cooperazione decentrata ed educazione alla mondialità. In questa prospettiva, l’iniziativa “Adotta un Popolo” è stato organizzato in collaborazione con 19 Comuni, per la partecipazione alla VI° Assemblea dell’ONU dei Popoli ed alla Marcia della Pace Perugia-Assisi organizzate dal Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace. Attraverso la costituzione di un fondo 62

comune, sono stati ospitati sul territorio provinciale 6 rappresentanti dei popoli ed è stata data loro la possibilità di partecipare nei giorni successivi alla VI° Assemblea dell’ONU dei Popoli ed alla Marcia della Pace Perugia-Assisi. Nei giorni in cui hanno soggiornato nella nostra provincia gli ospiti, provenienti da Tanzania, Sri Lanka, Ecuador, Argentina, Brasile, Senegal, hanno avuto incontri con la popolazione e con gli studenti allo scopo di far conoscere le condizioni e le necessità dei loro Paesi. Hanno inoltre partecipato al Consiglio Provinciale aperto svoltosi a Falerone sul tema “Non esistono diritti umani senza istituzioni capaci di difenderli”, che è stato il tema dell’Assemblea dell’ONU dei Popoli. Inoltre, l’Assessorato partecipa a 11 rilevanti progetti di cooperazione internazionale, svolgendo un ruolo di stimolo e sostegno verso Comuni e Associazioni del territorio e, per quanto concerne gli interventi del post tsunami in Sri Lanka, anche un ruolo di raccordo, concordato in sede di UPI Marche, tra tutte le Province marchigiane, 28 Comuni, l’ONG che attua gli interventi in loco e la Regione Marche che ha incluso tale progetto nel programma quadro d’interventi per il post maremoto nel Sud Est Asiatico. Tale programma è in parte finanziato attraverso l’Asta di Solidarietà. L’iniziativa, giunta alla X° edizione, è finalizzata al finanziamento di progetti di cooperazione decentrata. In questo scenario le azioni dell’Assessorato, in sinergia con quella di numerosi Comuni del territorio, stanno portando alla costituzione di un coordinamento tecnico scientifico che renderà presto operativa la creazione di un Centro per la Cooperazione e la Pace con sede a “Casa Monti” di Servigliano. Tale Centro sarà gestito operativamente dall’Associazione Internazionale Noi Ragazzi del Mondo d’intesa con le altre associazioni e organizzazioni non governative del territorio provinciale che si occupano di cooperazione decentrata, unico strumento di pace e sviluppo per i paesi del Sud del mondo. A tale proposito giova ricordare che recentemente ha ottenuto un importante finanziamento dal Ministero dell’Interno anche il progetto “Accoglienza e integrazione minori richiedenti asilo” che prevede la creazione di una comunità familiare per l’accoglienza residenziale di minori richiedenti asilo di età compresa tra i 10 e i 17 anni. L’Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia intende così accogliere e farsi carico in modo responsabile delle gravissime problematiche connesse al dramma dell’abbandono del paese d’origine per guerra o persecuzione. Nella struttura che si sta allestendo in territorio di Ripatransone troveranno accoglienza e alloggio fino a un massimo di 18 rifugiati, che in una comunità di tipo familiare si gioveranno della convivenza stabile di figure genitoriali in grado di vivere, insieme ai minori, una relazione di tipo “parentale”. Per quanto concerne il secondo grande versante d’intervento, quello legato al progressivo invecchiamento della popolazione, merita d’essere ricordato il progetto “Informatica e Socialità” che, proprio nel corso di questo ultimo anno, ha portato al completamento dell’informatizzazione di tutti i Centri Sociali per anziani dell’intero territorio provinciale, mediante la consegna di computer configurati per il collegamento alla rete Internet e l’organizzazione di corsi di alfabetizzazione informatica destinati agli anziani. Inoltre, nella stessa ottica, è proseguito il sostegno alle attività del “Filo d’Argento” dell’Auser che ha l’obiettivo di fornire assistenza a domicilio di anziani soli che hanno difficoltà di relazione e di deambulazione . Nell’ottica della prevenzione è invece inserito il progetto “Prevenzione dell’ICTUS cerebrale”, in collaborazione con la S.I.P.I.C. (Società Italiana per la Prevenzione dell’Ictus Cerebrale). Il progetto ha l’obiettivo di evitare l’aumento e l’incidenza di tale malattia sulla vita sociale attraverso la prevenzione, cioè attraverso la diagnosi e la cura dei fattori di rischio e la diagnosi precoce delle lesioni aterosclerotiche carotidee. Naturalmente, anche tutti gli altri settori d’intervento delle Politiche sociali hanno trovato attenzione e sostegno nell’azione dell’Assessorato. Per quanto concerne la 63

disabilità, ad esempio, è proseguita l’attività del progetto “Servizi di Sollievo”, che prevede l’apertura di centri di ascolto e di accoglienza per i soggetti disabili e per le loro famiglie, aperti anche nei giorni festivi, nei quali si svolgono attività ricreative, culturali. Parimenti finalizzato a fornire risposte ad alcuni dei drammatici problemi creati dal disagio mentale è il progetto regionale “L’autismo nella Regione Marche – Verso un progetto di vita”, che nel nostro territorio trova riscontro nel sottoprogetto “Istituzione di servizi per adolescenti ed adulti con disturbi autistici e realizzazione di specifiche iniziative a carattere sociale” che prevede la creazione di una sezione per adolescenti e adulti autistici in alcuni centri di aggregazione giovanile e centri diurni della provincia e la formazione professionale degli operatori preposti a tali presidi. Risorse dell’Assessorato sono state anche indirizzate al sostegno del progetto “Estate Ragazzi” che assegna contributi ai Comuni per le iniziative ludico-formative di qualità rivolte a bambini e adolescenti nei mesi estivi di chiusura delle scuole, soprattutto per sostenere le iniziative delle Amministrazioni Comunali finalizzate a favorire l’inserimento dei ragazzi disabili nei centri estivi con risorse per l’inserimento di Operatori specializzati. Analogamente si propone d’incidere positivamente sulle problematiche collegate dalla disabilità l’istituzione della “Cartella Sociale”, progetto elaborato dall’Assessorato insieme ai coordinatori degli Ambiti Territoriali Sociali, per lo sviluppo di un potente software che consentirà di ottenere in maniera semplice e rapida una panoramica completa della situazione sociale e sanitaria di tutti i cittadini residenti Il software verrà distribuito ai diversi enti e ci saranno operatori appositamente formati per utilizzarlo e gestirlo. La famiglia, soggetto debole che spesso si trova sola ad affrontare “in prima linea” le difficoltà derivanti dalla malattia, dalla disabilità, dall’impoverimento di qualcuno dei suoi componenti, come anche è sola di fronte ai bisogni dei figli, trova nelle politiche di questo Assessorato risposte basate sull’obiettivo della sussidiarietà orizzontale, e non a caso, infatti, il relativo progetto è denominato “Orizzonte e Sussidiarietà”, finalizzato alla creazione di una rete di mutuo auto-aiuto rivolto alle famiglie, per aiutarle a scoprire la propria identità e il ruolo di “cellula fondamentale della società”, operando in rete con istituzioni e associazioni a favore di altre famiglie in difficoltà. Nel territorio della Zona Asur n. 13 si sta svolgendo il corso di formazione per volontari. A favore delle nuove generazioni, inoltre, la Provincia continua a sostenere le realizzazioni previste dalla L.R. 46/95 (centri di aggregazione giovanile, informagiovani, ludoteche, ecc.) che nel nostro territorio stanno attivando una progettualità orientata verso un crescente protagonismo dei giovani. Rivolto a giovani con problematiche legate alle dipendenze è invece in fase di attivazione un “Numero Verde Alcologico”, in accordo con i SerT e le associazioni del territorio. Si tratta dell’attivazione di un numero verde che raccoglie i bisogni di chi vive il problema della dipendenza all’alcol e che sarà in grado di dare risposte ed indicazioni precise su tutte le opportunità di recupero che il territorio offre. Come il quadro fin qui rappresentato suggerisce, la filosofia di fondo che orienta l’azione di questo Assessorato mira a rafforzare, nel territorio piceno, uno scenario di vivibilità e sostenibilità per ogni fascia sociale, senza arretrare di fronte alle difficoltà che una tale impostazione comporta. E questa scelta politica, con le sue positive ricadute sull’ambiente e sulla socialità delle persone, ripaga ampiamente della pesante e quotidiana fatica di concertare sempre e con tutti gli attori interessati ogni scelta o azione.

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SPORT E TEMPO LIBERO Assessore Nino Capriotti Molteplici possono essere le motivazioni per cui si decide di praticare in prima persona lo sport, per gioco, come modo per socializzare, per benessere personale, ma qualunque sia l’approccio iniziale, l’attività sportiva rappresenta ormai una parte sempre più importante nella vita delle persone di ogni età. Ecco quindi la necessità di progettare una serie di interventi utili per sostenere lo sviluppo dell’attività motorio - sportiva in tutte le sue articolate sfaccettature programmando parallelamente azioni utili per lo svolgimento in totale sicurezza dell’attività sportiva. 1) “SCUOLA & SPORT” Completamento a.s. 2005-2006 nei mesi compresi fra gennaio e maggio. Il progetto ha ricevuto l’adesione di oltre 50 Comuni, coinvolgendo 35 Scuole Primarie con circa 330 classi e 5.500 alunni impegnati nell’attività; inoltre sono 25 i Consulenti individuati per le azioni di supporto specialistico nei confronti dei docenti curricolari. Completamento a.s. 2005-2006 mesi gennaio-maggio ed avviamento a.s. 2006-2007 mesi ottobre-dicembre. 2) CRITERIUM 2006 Il progetto consiste nel rendere organiche tutte le manifestazioni su strada e su pista organizzate nel nostro territorio, inserendole in un apposito calendario definito “CRITERIUM 2006”. Contestualmente si è pensato di organizzare una gara di rilievo nazionale, riproponendo una manifestazione storica quale l’Ascoli – San Benedetto da svolgersi sul percorso della S.S. Salaria. 3) IMPIANTISTICA SPORTIVA Durante i vari incontri in cui si è articolata la “Fase di Ascolto” con i Comuni del territorio provinciale si è avvertita la necessità di avviare una fase per il cofinanziamento di opere necessarie per il completamento e la manutenzione straordinaria (adeguamento alle norme di sicurezza, abbattimento barriere architettoniche etc.) della rete degli impianti sportivi presenti nel territorio provinciale. 4) CAMPAGNA DI PREVENZIONE Fase 2 operativa: preparazione, realizzazione e diffusione del “Libretto Sanitario Sportivo” e realizzazione guida “alimentazione e movimento”. 5) MANIFESTAZIONI SPORTIVE D’ECCELLENZA E PROMOZIONE DELL’ATTIVITA’ SPORTIVA - RICREATIVA Nel territorio si realizzano numerose manifestazioni sportive di rilievo sia internazionale che nazionale che nel tempo si sono sempre maggiormente inserite nel nostro tessuto socio – economico rappresentando momenti fondamentali per il rafforzamento del marketing territoriale Piceno. Sarà quindi necessario coadiuvare i soggetti promotori fornendo assistenza e servizi adeguati alla promozione di queste iniziative sportive.

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6) GIORNATA NAZIONALE DELLO SPORT Questo progetto si pone come obiettivo quello di organizzare delle proposte di attività sportiva in occasione della Giornate Nazionali dello Sport, anche attraverso il coinvolgimento degli Istituti Scolastici che hanno aderito al progetto “Scuola & Sport”.

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VIABILITA’ Assessore Renzo Offidani Nel 2006 proseguirà sistematicamente l’azione dell’Amministrazione Provinciale volta a qualificare ulteriormente il sistema della mobilità territoriale. Dopo l’ampio confronto e dibattito che l’Amministrazione ha promosso nel primo anno e mezzo di attività sia in Consiglio Provinciale che attraverso il percorso della partecipazione democratica e i numerosi altri incontri ad hoc, è stata delineata una nuova visione della mobilità territoriale e una conseguente strategia basata sulla ottimizzazione della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, e sulla integrazione tra le diverse modalità di trasporto. In tale ottica assume particolare rilievo il potenziamento della ferrovia (metropolitana leggera di superficie tra Ascoli Piceno e Porto S. Elpidio) e del trasporto pubblico in generale. AZIONI E PROGETTI Per quel che riguarda la viabilità, di tipo strategico per l’attività istituzionale dell’Ente e per l’innalzamento della qualità della vita del nostro territorio, l’azione amministrativa si muoverà lungo 2 principali direttrici e cioè: 1) la messa in sicurezza della rete viaria esistente, sia per ripristinare le normali condizioni di fruibilità gravemente compromesse dagli eventi atmosferici dello scorso inverno, sia per migliorarne la funzionalità e l’efficienza specie in prossimità dei grandi nodi di traffico anche attraverso il completamento del sistema delle rotatorie; 2) Il completamento, l’avvio e lo sviluppo delle grandi opere viarie che rappresentano la spina dorsale del nostro territorio sia per il sistema delle relazioni interne che per quelle interprovinciali e interregionali e a supporto dello sviluppo economico e sociale; Da questo punto di vista le priorità continuano ad essere rappresentate: 1) dal completamento della strada Mezzina quale asse diagonale strategico; 2) dalla realizzazione della strada Mare-Monti che collega Porto S. Elpidio alla montagna; 3) dall’ammodernamento della strada Salaria per il collegamento con Roma, della Piceno Aprutina per il collegamento con Teramo e delle principali strade vallive che collegano la costa con le zone interne. Inoltre, sempre dal confronto istituzionale sul territorio e in Consiglio Provinciale (delibera Cons. n.65 del 05.05.2005), è emerso l’indirizzo di sostenere il progetto della Società Autostrade per la realizzazione della terza corsia della A14 (che include la realizzazione del casello Autostradale di Porto Sant’Elpidio) fin dove non comporti impatto ambientale e che, ogni ipotesi di arretramento dell’attuale tracciato autostradale, originariamente concepito allo scopo di decongestionare la SS16, sia che abbia origine da Pedaso che da Civitanova Marche o Porto S.Elpidio, vada attentamente valutata sia sotto il profilo dell’impatto con l’ambiente ed il paesaggio collinare che in considerazione dei lunghi tempi di realizzazione e dei rilevantissimi costi. L’Amministrazione Provinciale, dopo aver sentito i Sindaci interessati, ha formulato alla Società Autostrade e all’ANAS la richiesta di realizzazione, a corredo di tali interventi, di tre bretelle di collegamento veloce e cioè:

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a) la bretella dal casello di Porto S. Elpidio fino al fiume Tenna in località Campiglione Di Fermo; b) la bretella valdete/statale 16, dalla Statale 16 fino al casello di Porto S. Giorgio fino alla località madonna Bruna. c) La variante di collegamento dal casello di Pedaso alla strada provinciale Valdaso Complessivamente il piano degli investimenti sulla viabilità che si prevede di avviare nel 2006 ammonta ad oltre 25 milioni di euro di cui circa 12,5 milioni da finanziare mediante il ricorso a forme di indebitamento e la restante parte mediante contributi della Regione Marche. Per quanto riguarda i lavori di miglioramento e di manutenzione straordinaria la spesa è così divisa tra le 7 Zone in cui è ripartito l’intero territorio provinciale; 1^ Zona 2^ Zona 3^ Zona 4^ Zona 5^ Zona 6^ Zona 7^ Zona

(Km 282,75 di cui il 90% in Provincia di Ascoli Piceno e il 10% in Provincia di Fermo);



510.000

(Km 282,052 in Provincia di Ascoli Piceno);



1.020.000

(Km 238,560 in Provincia di Ascoli Piceno);



1.886.140



850.000



900.000

(Km 287,970 in Provincia di Fermo);



1.700.000

(Km 254,068 in Provincia di Fermo).



2.200.000

(Km 262,495 di cui il 55% in Ascoli Piceno e il 45% in Provincia di Fermo); (Km 265.865 di cui il 40% in Provincia di Ascoli Piceno e il 60% in Provincia di Fermo);

La spesa complessivamente prevista per i soli lavori di manutenzione e sistemazione di oltre 9.066.000,00 di Euro lungo i 1802 Km di strade della Provincia divisi tra le predette 7 Zone. Per quanto riguarda i lavori di sviluppo e di ammodernamento dei grandi assi viari, vanno segnalati i 13.080.000,00 di Euro per la Mezzina e i 436.140,00 euro destinati alla razionalizzazione dell’incrocio tra la ex SS Salaria e la s.p. 81 Spinetoli in località Pagliare del Tronto. Altrettanto rilevante la previsione dei 4.000.000,00 di Euro per la circonvallazione di Fermo, suscettibile di inserimento nel piano OO.PP. 2006, non appena sarà conseguita la conformità urbanistica. Contemporaneamente si sottolinea l’intervento di cofinanziamento del Casello autostradale di Porto S. Elpidio per € 2.500.000,00. Particolarmente significativa è la messa in sicurezza delle fermate del trasporto pubblico locale sul territorio provinciale, per la quale è prevista una spesa di 600.000 euro. Questo intervento assume una grande importanza nel quadro dell’obiettivo strategico di sviluppare un sistema a rete di “mobilità sostenibile” incentivando, in linea di principio, l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico ed in particolare gli spostamenti ferroviari e la cosiddetta “mobilità dolce” che include il ricorso alla bicicletta per raggiungere, specie lungo la costa, i principali nodi del traffico passeggeri. In questa ottica si inquadra il rilancio

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delle relazioni con le Ferrovie dello Stato allo scopo di valutare la reale fattibilità del Progetto Strategico della metropolitana leggera o di superficie. Completano il piano una serie di interventi di importo unitario inferiore ai 100.000 euro, per un totale di 600.00,00 euro, nonché il rifacimento della segnaletica verticale ed orizzontale per una spesa di € 400.000,00. Per quanto attiene la spesa corrente, prevista in € 500.000,00 e la spesa per investimenti prevista per € 2.000.000,00, verranno attivati interventi riguardanti la periodica manutenzione ordinaria e straordinaria, sia sul piano viabile che sulle pertinenze stradali, effettuata attraverso le bitumature, la regimentazione delle acque, la sistemazione delle scarpate comprensiva anche della decespugliazione e l’apposizione della segnaletica verticale ed orizzontale. Particolare attenzione sarà posta anche al rinnovo del parco automezzi e delle macchine operatrici, per cui è stata stanziata la somma di € 300.000,00, per garantire maggiore efficienza al personale interno adibito alla manutenzione stradale. Per quanto concerne, inoltre, la decespugliazione si continuerà ad intervenire, anche con il ricorso alle forme di collaborazione con gli operatori agricoli del territorio, cui peraltro è stato dato un rilevante impulso nel 2005.

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ATTUAZIONE DELLA LEGGE 147/2000 ISTITUZIONE NUOVA PROVINCIA DI FERMO Assessore Renzo Offidani

Nel 2006 proseguirà il percorso amministrativo per dare attuazione alle disposizioni recate dalla legge n. 147/04 sull'istituzione della nuova provincia di Fermo. In sintesi le tappe fondamentali del 2005 sono state le seguenti: 1) avvio dell'operatività di un Ufficio Straordinario interno con incarico ad un Dirigente Coordinatore e ad un apposito Gruppo di Lavoro di giovani professionisti, a supporto delle attività dell'Assessorato con delega ad hoc; 2) assunzione all'unanimità della delibera 3/2/05 da parte del Consiglio provinciale riguardante gli indirizzi generali; 3) incontri del Commissario per la provincia di Fermo con Giunta, Commissione consiliare competente e Consiglio provinciale; 4) stesura di un Piano di Lavoro denominato"Cantiere Provincia", con relativo cronoprogramma delle azioni a breve e a medio termine; 5) presentazione e discussione della proposta di Piano di Lavoro in Giunta, nella Commissione Consiliare competente, con il Commissario e pubblicamente nell'iniziativa del 3/6/05 a Porto San Giorgio; 6) consegna della proposta di Piano di Lavoro a tutti i 73 Sindaci della Provincia di Ascoli Piceno, alle organizzazioni sindacali e alle associazioni rappresentative del mondo del lavoro; . 7) stesura e presentazione dei rapporti relativi alle prime ricognizioni interne che riguardano il patrimonio immobiliare, l'organizzazione del personale e la struttura del bilancio; 8) avvio di un Sito Internet dedicato.

AZIONI PER IL 2006 Conclusa dunque questa prima fase di confronto generale ed elaborati i primi dati quantitativi sulla struttura e sull'organizzazione dell'Ente Provincia, nel 2006 occorrerà avviare i "tavoli di lavoro" specifici per entrare nel merito delle singole problematiche istitutive a cominciare ovviamente da quelle più urgenti e dalle priorità.

Il Cronoprogramma dei lavori indica già le seguenti priorità, cui altre se ne potrebbero aggiungere secondo gli indirizzi della politica: 1) la valutazione del patrimonio immobiliare, di cui è stato completato il censimento; 70

2) l'analisi organizzativa interna; 3) l'analisi delle entrate del bilancio sulla base dei flussi di provenienza territoriale e dei debiti; 4) l'individuazione delle possibili sedi per il nuovo Ente Provincia di Fermo; 5) l'avvio di una prima minima struttura gerarchico - organizzativa nel territorio della nuova Provincia di Fermo dotata di autonomia direzionale e funzionale. Altra problematica da affrontare per tempo è quella che riguarda il personale e su questo tema si ribadisce quanto già sottolineato a chiare lettere nella relazione dello scorso anno e cioè che nessun tipo di valutazione, né tantomeno di decisione, potranno essere assunte se non attraverso la concertazione con le organizzazioni sindacali il cui percorso è ugualmente prioritario per il 2006. In particolare dovranno essere oggetto di concertazione la definizione di criteri generali in base ai quali predisporre il riparto del personale e l’individuazione di una prima pianta organica per programmare le unità operative da decentrare nel territorio fermano. L’obiettivo è quello di attivare entro ottobre - dicembre 2006 alcuni dei principali servizi dell’area tecnica quali ad esempio: Viabilità, Urbanistica, Patrimonio – Edilizia Scolastica, Genio Civile, Ambiente. Nel contempo il Gruppo di lavoro dell'Ufficio Straordinario, oltre a supportare tecnicamente i tavoli istituzionali di cui sopra, porterà avanti le altre attività di ricognizione previste dal Piano secondo i tempi programmati come quelle, ad es., dell'analisi statistica dei dati socioeconomici, della georeferenziazione delle principali Agenzie di Servizi pubbliche e private che operano sul territorio o della ricognizione degli Atti di Programmazione su larga scala che impattano sullo sviluppo dei territori. Lo scopo di tali ricerche, che si propongono di essere semplicemente delle "raccolte ragionate" di dati e documenti già esistenti ai diversi livelli istituzionali e non, è quello di fornire un quadro informativo il più completo, organico ed aggiornato possibile a quei soggetti che assumeranno la responsabilità di amministrare i due territori separati e ciò riteniamo che possa risultare senz'altro utile, su un piano meramente conoscitivo, specie in una fase di primo avvio. L'ampiezza e l'articolazione delle problematiche che è necessario affrontare e definire, per gettare basi solide per l'avvio dal 2009 della nuova Provincia di Fermo e di quella di Ascoli Piceno ridisegnata, suggeriscono di perseguire con convinzione la strada del confronto sistematico tra le diverse competenze istituzionali (Provincia, Comuni, Commissario) allo scopo di condividere il più possibile le scelte che dovranno essere effettuate. Nello stesso tempo è necessario sviluppare apposite azioni di coinvolgimento su tematiche più operative o specifiche nei riguardi degli attori socio-economici del territorio, oltre che attività informative generali su più ampia scala. Per questi motivi la Provincia ribadisce la necessità di attivare un coordinamento permanente tra i diversi soggetti istituzionali, che potrà avere momenti distinti tra le due diverse realtà territoriali ed altri opportunamente congiunti a seconda delle tematiche da affrontare. Per migliorare poi la sensibilizzazione del territorio, e quindi la qualità della percezione che gli operatori sociali ed economici ma anche i cittadini hanno dell'Ente Provincia in genere, è stato creato un Sito Internet grazie al quale chiunque potrà avere, in tempo reale, risposte a quesiti, potrà ricevere aggiornamenti periodici via posta elettronica iscrivendosi nella mailing list e potrà anche consultare i principali dati quantitativi non sensibili elaborati secondo le modalità del Piano di Lavoro. Proseguiranno inoltre, sempre a tale scopo, l'organizzazione di incontri sul territorio e le attività di comunicazione sulla Stampa.

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ORGANIZZAZIONE E PERSONALE Con il termine «dotazione organica», si fa riferimento all'estensione qualiquantitativa del fabbisogno di personale che una data pubblica amministrazione evidenzia in un determinato momento storico e del quale abbisogna per assicurare il conseguimento dei propri fini istituzionali La dotazione organica, pertanto, enuclea una evenienza di non trascurabile importanza e la sua estensione è inscindibilmente connessa con l'effettività dell'azione della pubblica amministrazione in termini di buon andamento, assicurando, l'attualità del valore costituzionale espresso dall’art 97 della Costituzione Le norme statali attualmente presenti in materia costituiscono un consistente limite per l’intero sistema delle autonomie locali, in quanto oltre a prevedere importanti, se non insostenibili, contenimenti di spesa per il personale (nel bilancio 2006 tetto di spesa per il costo del personale 2004 ridotto dell’1%) pongono dei veri e propri blocchi alle assunzioni. Nel 2005 infatti non è stato emanato il relativo DPCM e questo ha comportato l’impossibilità di dare attuazione ai programmi di assunzione predisposti dagli enti locali. Malgrado questi numerosi vincoli la Provincia di Ascoli Piceno ha comunque proceduto nel corso del 2005 a ridefinire la propria dotazione organica, elaborando un modello che costituisce il frutto di una scelta politico-amministrativa tesa a: a) riaffermare l’autonomia della Provincia anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale del 13 dicembre 2004 n. 390 ai sensi della quale lo stato non può porre precetti puntuali e specifici , che si risolvono in una indebita invasione , da parte della legge statale, dell’area (organizzazione della propria struttura amministrativa) riservata alle autonomie regionali e degli enti locali ; b) riaffermare il principio dello sviluppo professionale. Una rigida esclusione di ogni potenzialità di sviluppo professionale, quale quello che si sta verificando a seguito dell’ingessamento delle dotazioni organiche comporta una violazione della sfera della personalità del lavoratore, secondo i parametri costituzionali dell’art 2 , in riferimento ai diritti inviolabili della persona e dell’art 35 laddove il lavoro è costituzionalmente tutelato in tutte le sue forma ed applicazione relativamente alla cura della formazione e dell’elevazione professionale dei lavoratori. . L’esigenza di riaffermare la scelta di una dotazione organica il più vicina possibile alle reali necessità della Provincia di Ascoli Piceno, ha portato con sé l’esigenza di effettuare, all’interno dell’organizzazione, un esame rigoroso delle situazioni in essere rilevando quindi che: ◊ in alcuni Settori dell’Amministrazione aventi carattere strutturale ci sono delle obiettive carenze di personale, dovute all’attuazione del decentramento amministrativo (D.Lgs. 112/98 attuativo della legge n. 59 del 15/3/1997) che ha comportato il trasferimento di nuove funzioni e compiti amministrativi dalle Regioni agli Enti Locali in materia di trasporto, mercato del lavoro, formazione, agricoltura, pubblica istruzione, etc, ◊ fino ad ora si è sopperito a tali carenze di personale tramite una cospicua attivazione di rapporti di collaborazione coordinate e continuative, che ad oggi sono ancora circa 130 . La reale incidenza dei lavoratori atipici presso questa amministrazione è pertanto un dato incontrovertibile e tale dato non rappresenta l’eccezione nel panorama nazionale ma si colloca in un contesto nel quale per effetto di normative nazionali ed europee, si è imposto alle amministrazioni pubbliche il blocco delle assunzioni come vincolo per il rispetto del cosiddetto patto di stabilità C’è dunque una distribuzione della precarietà su tutti i livelli , precarietà che copre molto spesso funzioni strutturali dell’ente e non certo lavori occasionali. E non si tratta nemmeno di una precarietà di ieri o dell’altro ieri , dato che per alcune unità alcuni 72

contratti di collaborazione risalgono a più di cinque-sei anni fa. La stessa Corte dei Conti “disinvoltamente” ha poi disposto l’inutilità di un suo controllo sul ricorso al lavoro in collaborazione in quanto sicuramente tale modalità, in costanza di strette sui bilanci delle amministrazioni locali e del blocco reiterato delle assunzioni, è stata spesso il modo con cui si è fatto fronte alle necessità di personale,. La situazione è ancora più grave alla luce delle disposizioni pesantemente restrittive della finanziaria 2006 che rischia di provocare interruzioni di contratti. In linea di principio e sul fronte di politica generale occorre riaffermare come i servizi ex articolo 117 della Costituzione debbano essere svolti dalle amministrazioni con personale a tempo indeterminato individuando una soluzione in un apposito provvedimento legislativo o in un tavolo negoziale . In sede di singola amministrazione va invece attuato un esame rigoroso delle situazioni esistenti e verificato in conseguenza il percorso necessario per la stabilizzazione delle collaborazioni e delle altre forme precarie di lavoro in essere. E’ ovvio che un simile complesso di obiettivi necessiterebbe di un quadro legislativo favorevole che attualmente non esiste Tuttavia poiché tra i molteplici obiettivi di questa Amministrazione provinciale vi è anche quello di evitare la creazione di rapporti di lavoro precari, come accaduto fino ad oggi, non potendo procedere ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, dati i vincoli imposti da uno schema di D.P.C.M , da mesi in corso di pubblicazione , l’unica strada percorribile è quella delle assunzioni a tempo determinato. In questo senso, su apposito indirizzo dato dalla giunta si procederà alla costituzione di rapporti di lavoro a tempo determinato della durata di 18 mesi, eventualmente prorogabili di altri diciotto, al fine di assicurare una ragionevole continuità e stabilità lavorativa presso le strutture interessate, almeno fino a quando permarranno gli attuali vincoli legislativi alle assunzioni di personale a tempo indeterminato. Per reperire le suddette unità da assumere si procederà con selezioni pubbliche, effettuate dal settore Amministrazione del personale di concerto con i dirigenti dei singoli settori in cui emergeranno le necessità. Nel programma delle assunzioni per il 2006 si prevede di procedere a completare le procedure concorsuali programmate, ed in parte attuate. già nel 2005 relative, tra l’altro, a: n. 1 geologo n. 1 chimico n. 1 statistico Si procederà inoltre alle assunzioni di alcuni disabili, già selezionati attraverso apposite procedure nonché per mobilità di numero 10 unità del Consorzio di Bonifica, In merito alla macrostruttura va precisato che a fine 2005 si è proceduto ad un ulteriore riassetto procedendo alla nomina del nuovo Direttore Generale e modificando , a seguito di procedure concorsuali , alcuni incarichi attribuiti a dirigenti. Il tutto al fine di rendere più efficiente la “ macchina burocratica”. Nel corso del 2006 si intende porre in essere ulteriori interventi in materia di organizzazione e gestione delle risorse umane. In primo luogo verranno potenziati i rapporti con le organizzazioni sindacali per sviluppare di comune accordo azioni che consentano la valorizzazione del personale, pesando le responsabilità ed i carichi di lavoro attuali e potenziali, Particolare attenzione verrà data anche al momento formativo, approvando convenzioni con enti, università ed istituzioni che consentano la crescita del potenziale professionale . Ulteriori interventi mireranno ad attivare azioni tese alla semplificazione del linguaggio burocratico, alla trasparenza ed alla capacità di comunicazione con i cittadini . L’intento finale è quello di valorizzare, attraverso azioni di miglioramento , le numerose professionalità esistenti all’interno dell’ente per renderle sempre più capaci di rappresentare gli interessi della Comunità locale

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INFORMATIZZAZIONE E STATISTICA Assessore Luigino Baiocco

AZIONI E PROGETTI In merito all'utilizzo di strumenti di Information e Communication Technology la Provincia di Ascoli Piceno, nell’intento di proseguire l’intensa azione di rinnovamento già intrapresa nel corso dell’anno 2005, volta a recuperare la sua posizione di ritardo in cui si trovava rispetto alle altre province della Regione Marche, sono state individuate da questo assessorato, una serie di azioni progettuali, riassunte nei punti a seguire, da intraprendere nel corrente anno e negli anni a venire. 1. Investimenti adeguati nelle tecnologie e nella formazione sia del personale tecnico che di tutti i dirigenti dell’Ente . 2. Raggiungimento della completa operatività dell’Ufficio Statistica, di recente istituzione, al fine di creare un supporto all’azione politica e amministrativa mediante un lavoro di ricerca e di analisi che renda più mirate ed efficaci le decisioni, le iniziative e le azioni da intraprendere. La Provincia di Ascoli Piceno ha aderito Sistema Statistico Nazionale (SISTAN), che consentirà l’integrazione con i corrispondenti Uffici Provinciali e Regionali e indicherà le linee guida nell’operatività dell’Ufficio. E’ prevista la realizzazione di un apposito sito Internet dove sarà possibile consultare le basi dati che verranno man mano elaborate. Sono già stati realizzati: • il “Report di sintesi della situazione demografica ed occupazionale della Provincia di Ascoli Piceno” • la classificazione merceologica e sulla natura giuridica delle imprese (per il Cantiere Provincia) • l’indagine sul credito (per il Cantiere Provincia) • è in fase di completamento uno studio sul turismo, sulle attività di import-export, sui consumi energetici e sulle forze lavoro (per il Cantiere Provincia) 3. Realizzazione del Centro Servizi Territoriale “CST Piceno-Fermano” a seguito della positiva partecipazione al bando emesso dal CNIPA per la diffusione dei servizi di egovernment ai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti. Il tutto a seguito dell’implementazione della I fase del Piano Strategico Provinciale sull’Innovazione tecnologica già iniziato con questa Amministrazione. 4. Nell’ambito del bando regionale Marche-Way per l’implementazione di infrastrutture informatiche di connettività integrate a larga banda di tipo wireless, sono stati realizzati i progetti di interconnessione presentati dalla Comunità Montana dei Sibillini e dalla Comunità Montana del Tronto in partnership con il Consorzio Piceno Consind e questa Amministrazione. In questo anno proseguirà l’estensione di questa tecnologia agli altri Comuni non compresi nelle predette iniziative, al fine di ottenere l’intera copertura in banda larga delle Amministrazioni Comunali dell’intero territorio provinciale. 5. Attuazione di progetti volti a migliorare il grado di visibilità e trasparenza dell’azione amministrativa dell’Ente Provincia, che stimolino tutti i cittadini in un coinvolgimento sempre maggiore, nei processi di Democrazia Partecipata che la Giunta Provinciale intende attuare con pienezza ed efficacia. In tale ambito entrerà in funzione l’URP Telematico, realizzato con i fondi CIPE a favore delle aree svantaggiate. Tale progetto porterà ad una svolta notevole nei rapporti tra il cittadino e gli uffici di questa Amministrazione: attraverso il portale di servizi sarà possibile usufruire dei servizi erogati dagli Uffici, direttamente da casa o da qualunque postazione connessi ad Internet, senza doversi recare negli Uffici provinciali. Il progetto sarà presentato anche

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al Premio Nazionale “PA Aperta 2006” promosso dal Forum PA e dal CNIPA e patrocinato dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie (MIT). Altro passo significativo nella partecipazione democratica sarà rappresentato dalla prossima operatività del progetto “DE.CI.DI. Democrazia Cittadinanza Digitale” che consentirà la piena partecipazione dei cittadini alla redazione del Bilancio Sociale e Partecipativo. Proseguirà anche per il corrente anno la diffusione del Consiglio Provinciale on line, che tra breve sarà fruibile anche attraverso gli apparati telefonici di ultima generazione. 6. E’ completato e di imminente attuazione il “Progetto per lo sviluppo del Telelavoro” anch’esso realizzato con i fondi CIPE a favore delle aree svantaggiate. Dopo il radicale rinnovamento della server farm, delle infrastrutture di interconnessione degli uffici provinciali con la realizzazione di una Rete Privata virtuale anche con i Centri per l’Impiego e i Centri Locali per la Formazione e con la reingegnerizzazione delle procedure in architettura Web based, attraverso un server RAS sarà possibile, per il personale autorizzato al telelavoro, poter operare anche da postazioni casalinghe. 7. Per poter estendere l’infrastruttura di “Banda Larga” a tutti i cittadini residenti sul territorio provinciale non raggiunti ancora da tale servizio, verrà realizzato uno studio di fattibilità da parte del Consorzio Interuniversitario CINECA di Bologna che, attraverso lo studio approfondito della situazione esistente, individuerà le soluzioni e le azioni più adeguate da intraprendere per arrivare alla realizzazione di un progetto da effettuare in collaborazione con i carrier interessati. 8. Di concerto con l’Università Politecnica di Ancona, verrà intrapresa un’attività di implementazione della tecnologia Voice Over IP (VoIP). La telefonia IP utilizza la rete dati IP per far viaggiare, all'interno dell'intero Ente, anche il traffico vocale. La convergenza dei servizi di comunicazione video, voce e dati in un'unica rete permette di ridurre i costi, di semplificare l'installazione e il supporto e di aumentare il grado di integrazione degli uffici remoti nell'infrastruttura di rete aziendale. 9. Di concerto con l’Assessorato alle Politiche Sociali verrà realizzata la “Cartella Sociale”, consistente nella realizzazione di uno strumento software Web based che metterà in condivisione le informazioni e la gestione dei Servizi Sociali rendendole fruibili contemporaneamente agli Ambiti Sociali Territoriali e ai Comuni aderenti all’iniziativa. 10. Al fine di aumentare la visibilità del sito Provinciale e dei suoi metaportali, verrà intrapresa un’azione di Web-rankin all’interno dei motori di ricerca di Internet. E’ infatti constatato che circa l’ 80% degli accessi al sito Web di Enti e aziende presenti in rete è generato dai motori di ricerca. L’azione di “Web ranking” si pone l’obiettivo di collocare un sito nelle migliori posizioni dei motori di ricerca. Aziende specializzate nella registrazione sui motori di ricerca curano in modo puntiglioso le diverse fasi in cui si sviluppa questo servizio: analisi e studio delle parole/frasi di ricerca, progettazione dei codici identificativi, ottimizzazione del sito Internet, registrazione e verifica del posizionamento sul motore di ricerca. 11. E’ intento dell’Assessorato all’Informatizzazione aumentare le azioni di collaborazione con le aziende partecipate dall’Amministrazione in campo informatico, quali TASK di Macerata e il Consorzio Link di Chieti per poter intraprendere azioni sinergiche volte al miglioramento dell’azione della Pubblica Amministrazione verso il cittadino e le imprese.

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URP-CIRCONDARI-COMUNICAZIONE Assessore Nino Capriotti Per un ente pubblico comunicare non è soltanto un obbligo di legge sancito dalla legge n. 150 del 2000, ma è anche e soprattutto un dovere etico. La comunicazione istituzionale è infatti quell’insieme di attività di comunicazione che l’amministrazione programma non specificatamente su un singolo servizio (questa è la cosiddetta “comunicazione di servizio”) né la comunicazione volta a dare risalto e spessore alle opinioni e agli interventi degli organi di vertice dell’Ente (questa è la “comunicazione politica”) ma su come l’Amministrazione si sta occupando di un problema. In definitiva, la comunicazione istituzionale si attiva per legittimare i servizi offerti, inquadrandoli in una capacità dell’Ente di risolvere il problema all’origine dei servizi stessi. Quindi fare comunicazione istituzionale vuol dire mettersi nell’ottica di ragionare rispetto all’insieme dei temi che tratta un’amministrazione per risolvere un singolo problema e inquadrare di conseguenza ogni singolo servizio dentro una determinata famiglia di azioni. Quindi, nella comunicazione istituzionale prevalgono i valori di identità, quei valori che, da un lato, sono capaci di connotare l’identità di una pubblica amministrazione (dove per identità si intende la personalità e la competenza specifica dell’ente), dall’altro riescono a definirne la capacità di rappresentarsi all’esterno. In questo quadro, una buona comunicazione è condizione essenziale per incentivare la partecipazione dei cittadini alle attività e alle scelte dell’Ente. L’incremento delle competenze assegnate alla Provincia negli ultimi anni ha comportato un aumento delle problematiche cui essa è chiamata a dare una risposta e, parallelamente, le occasioni di ribadire e definire ulteriormente i valori sui cui si regge l’istituzione – Provincia, ma non sempre a tutto ciò ha fatto seguito un’azione di comunicazione coerente, capace di supportare la notevole mole di azioni che l’Ente ha messo e mette in campo quotidianamente sui temi che incidono direttamente sulla vita dei cittadini: si pensi alla tutela ambientale, all’edilizia scolastica, alla viabilità, alla formazione professionale, alla ricerca di un lavoro. L’obiettivo dunque che l’Amministrazione si prefigge di realizzare nel 2006 è quello di rafforzare la comunicazione istituzionale della Provincia, nel senso di rendere più efficace la capacità di rappresentare l’identità dell’Ente, i valori portanti della sua azione. Naturalmente dovrà essere tenuta nel debito conto, e anch’essa rafforzata, la cosiddetta “comunicazione di servizio”, quella destinata a spiegare ai cittadini utenti le modalità di funzionamento dei singoli servizi per consentire loro di utilizzarli al meglio. A ben vedere, quest’ultima è una componente essenziale della prima: senza comunicazione di servizio non può realizzarsi una compiuta azione di comunicazione istituzionale. LA STRUTTURA DI COMUNICAZIONE La struttura di cui l’Ente si è dotato per conseguire questo obiettivo è posta alle dipendenze dirette del Direttore Generale. E’ coordinata da un responsabile che ha maturato un’esperienza ultradecennale nel settore alle dipendenze di un grande comune piceno e che, dall’inizio dell’anno, è in forza alla Provincia con un incarico in staff alla Presidenza ai sensi dell’art. 90 del Testo Unico per l’Ordinamento degli Enti Locali. In questa struttura operano attualmente due dipendenti per quanto concerne l’Ufficio Relazioni con il Pubblico, un dipendente a tempo pieno per l’ufficio stampa a cui si affiancano un collaboratore a tempo determinato e un borsista. Per quanto riguarda la sistemazione logistica, con l’inizio del 2006 sono stati resi disponibili gli uffici ristrutturati al piano terra, nell’ala sinistra del Palazzo, che ora sono assegnati alla struttura di comunicazione dell’Ente: Ufficio relazioni con il Pubblico, 76

Responsabile comunicazione, Ufficio Stampa, oltre a un locale che sarà concesso incomodato d’uso alla RAI per l’attività del redattore locale del Tg 3 Marche. L’UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO Il progetto complessivo propedeutico all’inaugurazione prevede l’apertura al pubblico dell’ingresso nord con un sistema di porte scorrevoli e quindi con eliminazione di barriere architettoniche. La sala degli stucchi sarà dotata di punto di accoglienza per orientamento e smistamento dell’utenza che, per le proprie necessità, sarà indirizzata verso il retrostante U.R.P. oppure verso gli uffici al piano superiore. Oltre al punto di contatto fisico, opportunamente supportato da adeguata segnaletica, è in fase di realizzazione la banca dati contenente informazioni sui servizi erogati dalla Provincia all’interno della quale prenderà vita (il progetto è in fase di avanzata realizzazione) il cosiddetto “U.R.P. telematico”, cioè la possibilità per i cittadini di accedere via Internet ad una serie di servizi e di poter interagire con la Provincia compilando ed inviando “on line” le relative domande. IL SITO INTERNET Per quanto concerne il sito Internet, con la collaborazione del servizio personale, informatizzazione e statistica si sta rivendendo l’architettura del portale in modo tale da destinare maggiore spazio all’informazione istituzionale, rendendola di più agevole consultazione e aggiornata più di frequente. In tale prospettiva, il settimanale “Piceno news” si trasformerebbe da giornale on line a newsletter settimanale con il riepilogo e l’approfondimento dei fatti più rilevanti avvenuti e con l’invio ad un numero crescente di destinatari, tutti soggetti che avranno ovviamente prestato il loro consenso. L’UFFICIO STAMPA La rassegna stampa quotidiana è stata incrementata con la presenza di articoli estratti dai quotidiani economici ed oggi è composta mediamente da 40/50 articoli al giorno con punte che superano i 100 articoli nella giornata del lunedì. L’ufficio segue quotidianamente le attività dell’Ente con la produzione di comunicati (in media uno al giorno), convocazioni di conferenze stampa, note di approfondimento su singoli temi, anche su richiesta specifica dei singoli operatori dell’informazione. Compito importante dell’ufficio stampa è infatti quello di mettersi a disposizione dei giornalisti offrendo loro, nei tempi e nei modi richiesti dalle specificità dei mezzi per cui lavorano (quotidiani, periodici, tv, radio, giornali on line, ecc.), tutti gli strumenti necessari per farsi un’idea completa e corretta dell’attività dell’Ente. L’ufficio stampa presta inoltre la propria consulenza ai vari Servizi dell’Ente sulle azioni di comunicazione e di informazione da effettuare in occasione di specifici eventi e sulle modalità per semplificare il linguaggio amministrativo. E’ allo studio la possibilità di realizzare un periodico informativo dell’Ente che abbia, a differenza di quanto accade per pubblicazioni simili, un taglio prettamente informativo sulle attività, i servizi, le iniziative dell’Ente. CIRCONDARI Oltre all’attività di ufficio polifunzione, il Circondario di S. Benedetto svolge dal maggio scorso attività di animazione economica finalizzata a sostenere la creazione d’impresa e lo sviluppo locale. Il sostegno alla creazione d’impresa si articola attraverso l’assistenza nella elaborazione di idee e progetti verificando la fattibilità del progetto in termini di mercato, di competitività e di competenza imprenditoriale dei proponenti. Vengono poi valutate la

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fattibilità gestionale ed economico - finanziaria e le forme di supporto finanziario più idonee attraverso la ricerca di agevolazioni e finanziamenti a valere su leggi regionali, leggi nazionali, obiettivi e programmi su obiettivi comunitari, agevolazioni previste da organizzazioni di categoria, etc.. Viene inoltre fornita l’assistenza necessaria per la elaborazione e la redazione dei “business plan” senza trascurare la consulenza per una eventuale formazione imprenditoriale, se ritenuta importante e necessaria per la riuscita dell’idea imprenditoriale. E’ prevista inoltre la possibilità di fornire ai neoimprenditori l’assistenza in fase di avvio attraverso forme di tutoraggio che variano con il variare del tipo di impresa realizzata. Per quanto concerne il sostegno allo sviluppo locale, si punta alla promozione della cultura d’impresa, cioè a favorire una migliore conoscenza del concetto di impresa nelle sue varie forme ed articolazioni, anche in relazione alla mutata situazione dei mercati internazionali. Da sottolineare che per i prossimi mesi è in programma il trasferimento degli uffici del circondario dall’attuale sede in affitto di largo Danubio a Porto d’Ascoli ai locali di proprietà di via Pizzi (ex caserma dei Carabinieri) lasciati liberi dal trasloco della facoltà universitaria di Economia nel ristrutturato istituto Vannicola di Porto d’Ascoli Fermo e Amandola Sarà ulteriormente potenziato il processo di decentramento in vista dell’istituzione della Provincia di Fermo. Attualmente a Fermo sono in funzione 3 uffici distaccati e ulteriori uffici del Centro per l’Impiego sono presenti a Petritoli, Montegiorgio e S. Elpidio a Mare dove esiste anche il Centro locale di Formazione (ex Scuola Regionale). In Amandola sono in funzione 2 uffici distaccati. Presso la sede di Viale Trento 97 a Fermo opera stabilmente dal mese di maggio 2005 parte del gruppo di lavoro dell’Ufficio Straordinario per la Riorganizzazione del territorio nelle province di Ascoli Piceno e Fermo con il quale si definiranno modi e tempi per potenziare e sviluppare le attività della Provincia di Ascoli Piceno sul territorio fermano. Grazie alla disponibilità di spazi attrezzati, questa sede può essere indicata come luogo di riferimento per incontri e riunioni con gli Enti locali e le associazioni presenti sul territorio. Nei locali di Viale Trento 196 sono in corso lavori di adeguamento per la definitiva assegnazione ai Gruppi Consiliari. In collaborazione con i singoli dirigenti si potenzieranno i servizi già erogati e si attiveranno nuovi uffici quali, ad esempio, Genio Civile, Urbanistica, Trasporti, Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Cultura, rispondendo in tal modo alle richieste avanzate dal territorio.

78

ANALISI ECONOMICO – FINANZIARIA DEL BILANCIO Il bilancio di previsione 2006, il bilancio pluriennale 2006 – 2008 e la relazione previsionale e programmatica relativa allo stesso periodo vengono redatti all’interno di un quadro normativo complesso, in cui, oltre ai vincoli posti ordinariamente dal sistema contabile e finanziario degli Enti locali, vanno evidenziati i crescenti vincoli straordinari derivanti dalla necessità di rispettare il patto di stabilità interno. All’interno dei citati vincoli elaborare una politica di bilancio espansiva o, quanto meno, in grado di assicurare continuità alle attività progettuali degli assessorati iniziate nel corso del 2005 e, contestualmente, svilupparle all’interno del quadro strategico delineato con le linee programmatiche di mandato, appare arduo e, comunque una sfida che viene accettata rimanendo all’interno di un sistema di regole che coinvolge i diversi livelli istituzionali del sistema – paese, pur limitando e costituendo un vulnus all’autonomia organizzativa e gestionale degli Enti locali territoriali. Per quanto concerne i vincoli posti dall’ordinamento contabile e finanziario, essi riguardano l’equilibrio generale del bilancio, nonché gli equilibri di parte corrente e in conto capitale. Come si evince dai prospetti riepilogativi del bilancio, tutti gli equilibri sopra menzionati vengono rispettati, tenendo presente che sono stati applicati i seguenti criteri generali di valutazione: -

per le entrate correnti (tributarie ed extra tributarie) si è tenuto conto della previsione definitiva 2005, aumentata dello 0,5%, ben al di sotto della percentuale stimata dell’1,5% di crescita del PIL secondo il DPEF, ad eccezione dello stanziamento relativo alla “compartecipazione irpef”, rimasto costante così come stabilito dalla L. 266/2005 – finanziaria per il 2006 - e a quello dell’ “imposta provinciale sulle trascrizioni”, rimasto sostanzialmente inalterato, anche in considerazione del trend dell’ultimo anno. Fedeli al principio di veridicità ed attendibilità delle poste di entrata sono stati iscritti all’interno delle entrate correnti derivanti da trasferimenti dallo Stato dalla Regione e da altri soggetti pubblici e privati solo gli stanziamenti aventi natura certa sulla base di atti, regolamenti e comunicazioni ufficiali da parte dei soggetti eroganti;

-

e’ stato inoltre applicato al bilancio di previsione 2006 l’avanzo di amministrazione presunto per euro 450.000,00, ai sensi del vigente T.U degli Enti Locali, derivante dall’esercizio 2005, anche sulla scorta del “verbale” di chiusura del Tesoriere dell’Ente. Tale risorsa è stata collegata per un accantonamento finalizzato alla copertura di debiti fuori bilancio, per il finanziamento di spese di funzionamento non ripetitive connesse alle attività dell’ufficio del commissario straordinario per la Provincia di Fermo, per le attività progettuali dello sport e tempo libero, dei trasporti, della cultura e dell’ambiente;

-

per le spese correnti, si evidenzia come le spese di funzionamento della struttura amministrativa subiscano una lieve contrazione rispetto alla previsione definitiva del 2005, basata sulla esigenza di razionalizzazione nella acquisizione di beni e servizi necessari ad assicurare l’ordinario funzionamento dell’Ente: in tal senso va segnalato il processo di ottimizzazione inerente alla fornitura di energia elettrica conseguente al processo di liberalizzazione del relativo mercato, nonché al definitivo passaggio all’Anas delle utenze collegate alla galleria di Forca Canapine. Inoltre, si segnala una riduzione delle spese per i fitti passivi, che accentua una tendenza già individuata nel corso del 2005, riduzione di circa € 260.000 le cui motivazioni sono da ricercarsi all’interno della relazione del Servizio Patrimonio, 79

una controllata e limitata crescita delle spese per il Personale rispetto alla previsione definitiva 2005, crescita comunque in linea con lo specifico obiettivo stabilito per il patto di stabilità interno di contenimento della citata spesa pari all’1% rispetto al 2004. Da ultimo sono stati ridotti i costi di gestione della politica attraverso la riduzione dell’indennità di funzione degli Amministratori e dei Consiglieri, così come imposto dalla legge finanziaria 2006; -

per le spese relative al rimborso dei prestiti è stato dato seguito ad una ulteriore “tranche” della ristrutturazione del debito, procedendo alla previsione di estinzione di posizioni debitorie prevedenti un tasso fisso non in linea con i livelli attuali dei mercati finanziari, per una economia complessiva di circa € 300.000 rispetto alle previsioni iniziali 2005, in linea con un principio generale di riduzione del costo dell’indebitamento stabilito dalle ultime leggi finanziarie.

Passando ad esaminare il rispetto del vincolo di indebitamento dell’Ente, va sottolineato che il piano degli investimenti previsti per il 2006, finanziati con indebitamento, in aggiunta ai mutui e prestiti obbligazionari in essere, consente il rispetto del vincolo suindicato, ai sensi della vigente normativa. Per quanto riguarda i vincoli posti dal patto di stabilità interno per il 2006, essi riguardano le spese correnti, le quali devono essere ridotte dell’8% rispetto all’anno 2004 come da allegato prospetto (B–PSI), le spese in conto capitale, le quali posso essere incrementate dell’8,1% rispetto all’anno 2004, come da prospetto allegato (B-PSI), le spese per il personale le quali devono essere ridotte dell’1% rispetto all’anno 2004, come da prospetto allegato B1. Alla luce dei citati vincoli appare imprescindibile incrementare il monitoraggio sulle operazioni di gestione, onde assicurare un corretto controllo dinamico sul conseguimento degli obiettivi di cui sopra, nonché una rilevazione corretta delle diverse tipologie di spesa riponendo massima attenzione nella distinzione tra spese correnti e spese d’investimento, al fine di assicurare una sana gestione ed il corretto monitoraggio dei citati obiettivi. E’ da evidenziare che il mancato conseguimento degli stessi di cui sopra, sia in termini di competenza che in termini di cassa è sanzionato, a partire dal 2006, con le note limitazioni in termini di acquisizioni di beni e servizi, di assunzioni di personale a qualsiasi titolo, di contrazione di nuovi prestiti per il finanziamento degli investimenti. Il bilancio di previsione 2006 ed il pluriennale 2006 – 2008 è stato redatto sul presupposto dell’avvenuto conseguimento dell’obiettivo posto per il patto di stabilità 2005, sia in termini di competenza che di cassa, così come comunicato al Ministero dell’Economia e delle Finanze in data 30/01/2006. Passando all’esame dei primi tre titoli delle entrate si rileva il seguente andamento:

80

Fig.1 - Andamento dei primi tre titoli delle entrate 80.000 70.000 60.000 50.000 40.000 30.000 20.000 10.000 0 2002

2003

2004

2005

Anno

Migliaia di euro

2002 2003 2004 2005 2006

58.582 68.372 70.611 76.819* 77.204

2006

*La previsione iniziale è di € 63.513 e viene aumentata di € 13.306, importo relativo alla funzione trasferita dei trasporti, per rendere omogenea la comparazione

81

Analizzando in particolare le entrate tributarie previste per l’esercizio 2006 si riscontra la seguente ripartizione:

Fig. 2 Riparto entrate tributarie

Imposta sulle ssicurazioni contro la responsabilità civile

Tributo speciale deposito in discarica rifiuti solidi

Compartecipazione al gettito IRPEF

Addizionale consumo energia elettrica

Tributo provinciale funzioni di tutela ambientale

Imposta provinciale di trascrizione

RIPARTO ENTRATE TRIBUTARIE

2005

2006

Compartecipazione al gettito IRPEF Addizionale consumo energia elettrica Imposta provinciale di trascrizione Tributo provinciale funzioni di tutela ambientale Tributo speciale deposito in discarica rifiuti solidi Imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile

16.07 15.77 20.12 3.86 5.42 38.74

15.74 16.03 19.77 3.88 5.33 39.25

82

Fig. 3 - Andamento Entrate Tributarie nel quinquennio 2002/2006 36.776

37.413

40.000 32.868 35.000 26.052 30.000

23.751

25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2002

2003

2004

2005

2006

Il processo di aumento del grado di autonomia tributaria (titoli 1 e 3 rispetto al titolo 2 delle entrate) subisce un brusco rallentamento a causa del trasferimento delle risorse finanziarie dalla Regione Marche per la gestione dei contratti di servizio relativi al trasporto pubblico locale per un importo superiore ai 13.000.000 di euro.

Fig.4 - Rappresentazione grafica del rapporto delle entrate correnti (Titoli 1, 2, 3) tra derivate (Titolo 2) e proprie (Titoli 1,3) -

Entrate proprie 52,54%

Entrate derivate 47,46%

83

Alcuni elementi meritano di essere sottolineati rispetto alla stesura delle previsioni di spesa per l’esercizio 2006: -

la necessità di un attento monitoraggio degli incarichi per collaborazioni coordinate e continuative, alla luce del D.L n. 4/2006 che fissa norme di principio per gli Enti Locali relativamente all’attivazione di tale tipologia di contratto;

-

la necessità di un progressivo riassorbimento delle forme di lavoro flessibile, attraverso la previsione di contratti di lavoro subordinato a tempo determinato;

-

un incremento limitato delle spese per il personale che passano da una previsione per il 2005 pari ad euro 20.629.125,30, al netto dell’IRAP, ad una previsione pari ad euro 21.329.859,50, al netto dell’IRAP, dovuto essenzialmente alla previsione dei rinnovi degli aumenti contrattuali ed alla previsione di assunzione del personale in eccedenza del Consorzio di bonifica del Tronto;

-

si evidenzia un decremento, rispetto alla previsione iniziale 2005, della rigidità della spesa quale rapporto tra le spese del personale sommate alle rate di ammortamento dei mutui, rispetto ai primi tre titoli delle entrate, rapporto, che passa dal 47,38% (dato iniziale 2005) al 39,99% dato iniziale 2006. Allo stesso tempo va evidenziata una minore incidenza degli interessi passivi sulle spese correnti, che passa dal 7,07% derivante dalla previsione iniziale 2005 al 4,61% derivante dalla previsione iniziale 2006

Fig. 5 - Rapporto Spese Personale/Entrate Correnti 32,17% 34,00% 32,00% 27,62% 30,00% 28,00% 26,00% 24,00%

2005

2006

84

Per quanto riguarda la distribuzione delle spese per trasferimenti, la loro ripartizione è evidenziata dalla seguente tabella.

FUNZIONI

Migliaia di euro Anno 2005

Funz. 1 Funz. 2 Funz. 3 Funz. 4 Funz. 5 Funz. 6 Funz. 7 Funz. 8 Funz. 9

Funzioni generali di amministrazione gestione Funzioni di istruzione pubblica Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali Funzioni nel settore turistico e sportivo Funzioni nel campo dei trasporti Funzioni riguardanti la gestione del territorio Funzioni nel campo della tutela ambientale Funzioni nel settore sociale Funzioni nel campo dello sviluppo economico

Anno 2006

3.181 11.167 407 411 290 90 153 888 425

3.447 9.660 427 730 481 231 298 1.380 688

E’ inoltre da evidenziare che diminuisce, rispetto alla previsione iniziale del 2005, l’avanzo economico, inteso come differenza tra le entrate correnti e i titoli 1 e 3 della spesa, con contestuale destinazione agli investimenti di entrate correnti per un importo pari ad € 1.724.819,10. Relativamente alle spese d’investimento per il 2006 sono previsti interventi per € 41.895.327,55 come indicato nel programma delle opere pubbliche costituente un allegato al bilancio di previsione, nonché come si evince dal prospetto degli investimenti diversi dalle opere pubbliche.

85

Fig.6 - Trasferimenti per funzioni 2006 -

12.000

Funzioni nel campo dello sviluppo economico

Funzioni nel settore sociale

Funzioni nel campo della tutela ambientale

Funzioni riguardanti la gestione del territorio

Funzioni nel campo dei trasporti

Funzioni nel settore turistico e sportivo

Funzioni relative alla cultura e ai beni culturali

Funzioni di istruzione pubblica

Funzioni generali di amministrazione gestione

0

2006

2005 10.000

8.000

6.000

4.000

2.000

86

PROSPETTO SPESE D'INVESTIMENTO 2006 FONDI MUTUO A ALIENAZIONE STATALI CARICO PATRIMONIO COMUNITARI PROVINCIA E PRIVATI FABBRICATI SS.PP.

7.601.760,00

20.000,00

FONDI REGIONE MARCHE 497.000,00

14.710.749,18

ENTRATE PROPRIE-

GESTIONE ATTIVE LIQUIDITA'

TOTALE

377.291,38

8.496.051,38

213.600,00 1.100.000,00

16.024.349,18

ATTIVITA'PRODUTTIVE

348.585,69

348.585,69

CULTURA

110.000,00

110.000,00

INFORMATIZZAZIONE E STATISTICA

155.000,00

GENIO CIVILE

102.189,00

465.201,50

URBANISTICA ED EDILIZIA RES. PUBBLICA

40.000,00

195.000,00

190.043,08

40.027,72

797.461,30

12.000.000,00

7.000,00

12.007.000,00

GESTIONE ATTIVE LIQUIDITA'

3.000.000,00

POLITICHEATTIVELAVORO

756.380,00

3.000.000,00 756.380,00

BENI STRUMENTALI E ARREDI

60.500,00

60.500,00

TRASFERIMENTI DI CAPITALE

100.000,00

100.000,00

TOTALE GENERALE

23.028.283,87

20.000,00

465.201,50 13.657.023,08 1.724.819,10 3.000.000,00 41.895.327,55

87

Le spese d’investimento programmate per il 2006 sono in linea con la nuova elaborazione del patto di stabilità interno prevedente, come già detto, un tetto di spesa autonomo per le spese in conto capitale. Allo stesso tempo rimane invariata l’esigenza di contenere il limite d’indebitamento dell’Ente all’interno del 12% delle entrate correnti così come stabilito dalla legge finanziaria per il 2005. Nel corso dell’esercizio 2006 l’Amministrazione si pone come obiettivo quello di completare il programma di ristrutturazione del debito, così come delineato nella strategia finanziaria elaborata nel corso del 2005. Una parte della stessa è gia contemplata all’interno del presente bilancio, la successiva verrà posta in essere in coincidenza con le scadenze delle rate di ammortamento dei mutui (giugno e dicembre). Per il finanziamento degli investimenti verranno inoltre attivate fonti di finanziamento più flessibili ed adattabili alle esigenze tecniche di realizzazione dei lavori, cercando contestualmente, di reperire le risorse finanziare sul mercato dei capitali nella misura strettamente necessaria alla effettuazione dei pagamenti per gli stati di avanzamento dei lavori. E’ inoltre intenzione della Provincia presentare un progetto per l’ottenimento del “rating” da parte di una società specializzata nel settore, al fine di poter acquisire risorse sui mercati finanziari a tassi ancor più competitivi e per porre le basi di una corretta contabilizzazione delle attività e passività dello stato patrimoniale dell’Ente, nell’ottica della divisione finalizzata alla costituzione della Provincia di Fermo. Inoltre, nel corso del 2006, ci si pone come obiettivo la stipula di convenzioni, di concerto con l’UPI MARCHE per disciplinare ed incrementare le agevolazioni sull’applicazione dell’IPT a favore dei minorati sensoriali, contestualmente allo studio di fattibilità relativo al recupero della potenziale evasione della citata imposta. Da ultimo va segnalato che, con decorrenza 1/01/2006 , è entrato in vigore il Decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 0011745 del 18/02/2005, che ha istituito i codici per il sistema informativo delle operazioni degli Enti Pubblici (SIOPE). Ciò comporterà un notevole sforzo organizzativo per una rimodellazione del sistema contabile, che avverrà anche attraverso variazioni di bilancio, al fine di consentire le corrette rilevazioni dei fatti di gestione, per soddisfare le esigenze informative nazionali e comunitarie alla base della emanazione del citato Decreto ministeriale.

88

REGOLE PATTO DI STABILITA' TRIENNIO 2006-2008 Legge 23/12/05 n° 266 Legge finanziaria CALCOLO VIRTUOSITA' RIDUZIONE SPESE CORRENTI 20 06 ANNI

PAGAM ENTI SPESE CORRENTI (C+R)

2002 2003 2004 totale Spesa corrente media pro-capite

60.860.982,88

372.407

61.014.993,68

376.329

64.181.453,11

378.961

186.057.429,67

1.127.697

(-) spese personale (-) trasferimenti correnti AA.PP. (-) spese settore sociale (DPR 194/96) (-) spese per interessi passivi (-) spese per calamità naturali (-) spese debiti fuori bilancio per sentenze (-) spese funzioni delegate/trasferite da Regioni spesa rilevante

RIFERIMENTI BILANCIO/NOTE competenza 60.456.062

TITOLO PRIMO-SPESE CORRENTI Interventi 1 - 3 (co.co.co.-interinaleconvenzioni) - 7 (irap) Intervento 5 spese per trasferimenti alle pubbliche amministrazioni Funzione 8 (con esclusione spese di personale) Intervento 6-Spese_per_interessi_passivi spese per calamità naturali

24.543.136 3.013.143 1.208.697 3.651.115 -

Intervento 8-Oneri per debiti fuori bilancio

-

spese funzioni delegate/trasferite da Regioni

-

riduzione 8% anno 2006

28.039.971 2.243.198

(A) (B)

Limite spesa corrente 2006

25.796.773

(C )=(A)-(B)

riduzione 0,3% anno 2007

Limite spesa corrente 2007 aumento 1,9% anno 2008

Limite spesa corrente 2008

Per stabilire la percentuale di riduzione da applicare alle spese correnti 2004, il comma 140 reintoduce il criterio della virtuosità, previsto solo per il 2006 e solo per le spese correnti. Dopo aver determinato la spesa media corrente pro capite per il

164,99

SPESE CORRENTI 2004 voci rilevanti TITOLO PRIMO-SPESE CORRENTI

NOTA

POPOLAZIONE

77.390

25.719.383

spese correnti nette rilevanti ai fini Patto 2006

Limite spesa corrente 2006 differenza (Limite spesa corrente 2006 meno spesa rilevante)

BILANCIO 2006

BILANCIO 2007

BILANCIO 2008

previsioni iniziali 72.325.962

previsioni iniziali 62.973.849

previsioni iniziali 63.024.816

23.930.641

23.769.281

23.974.358

5.078.653

4.272.127

4.272.127

2.021.304 3.335.852

850.707 4.354.313

829.807 4.226.816

80.000

-

-

12.684.681

12.684.681

12.684.681

25.194.830

17.042.739

17.037.027

25.796.773 601.943,49

(I)

(D)=(C )*0,3%

(E)=(C )-(D)

488.668

(F)=E*1,9%

26.208.051

(G)=(E)+(F)

Limite spesa corrente 2007 riduzione 0,3% 77.390 anno 2006 differenza (Limite spesa corrente 2006 meno spesa rilevante) Limite spesa corrente 2008 aumentato del 1,9% anno 2007

25.719.383 8.676.644

488.668 differenza (Limite spesa corrente 2006 meno spesa rilevante)

26.208.051 9.171.025

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REGOLE PATTO DI STABILITA' TRIENNIO 2006-2008 Legge 23/12/05 n° 266 Legge finanziaria SPESE IN CONTO CAPITALE 2004 voci rilevanti TITOLO SECONDO-SPESE IN CONTO CAPITALE (-) trasferimenti in conto capitale AA.PP. (-) concessione crediti (-) spese per calamità naturali (-) spese funzioni delegate/trasferite da Regioni Spesa rilevante Spese in c/capitale derivanti da interventi cofinanziati dall'U.E., ivi comprese le corrispondenti quote di parte nazionale (solo per il 2006) spese correnti nette rilevanti ai fini Patto 2006 (A) aumento 8,1% anno 2006 (B) Limite spesa c/capitale 2006 (C )=(A)-(B)

BILANCIO 2006

BILANCIO 2006

BILANCIO 2006

previsioni

previsioni

previsioni

iniziali

iniziali

iniziali

41.895.328

22.727.099

20.107.099

100.000

-

-

3.000.000 1.168.209

-

-

12.000.000 25.627.118

22.727.099

20.107.099

500.000

500.000

500.000

25.127.118

22.227.099

19.607.099

RIFERIMENTI BILANCIO/NOTE

compet. TITOLO SECONDO-SPESE IN CONTO CAPITALE Intervento 7-spese per trasferimenti allae pubbliche amministrazioni

23.496.044 -

Intervento 10-spese da concessioni di crediti

-

Spese per calamità naturali spese funzioni delegate/trasferite da Regioni

23.496.044

Spesa rilevante Spese in c/capitale derivanti da interventi cofinanziati dall'U.E., ivi comprese le corrispondenti quote di parte nazionale (solo per il 2006)

530.000 22.966.044 1.860.250

(A) (B)

24.826.294

(C )=(A)-(B)

spese spesa c/capitale nette rilevanti ai fini Patto 2006

Limite spesa c/capitale 2006 differenza (Limite spesa corrente 2006 meno spesa rilevante)

24.826.294 -

300.825

(II)

Limite spesa c/capitale 2007

993.052 25.819.346

(D)=(C*4%) (E)=(C )-(D)

Limite spesa in c/capitale 2007 aumentato 993.052 del 4% anno 2006 differenza (Limite spesa in c/capitale 2007 meno spesa

aumento 4% anno 2007 Limite spesa c/capitale 2007

1.032.774

26.852.119

(F)=(E*4%) G=(E)+(F)

Limite spesa in c/capitale 2008 aumentato 1.032.774 differenza (spesa in c/capitale 2008 meno spesa rilevante)

aumento 4% anno 2007

Incidenza patto spesa corrente Incidenza patto spesa in c-capitale

0,83% -0,72%

25.819.346 3.592.246

13,78% 15,81%

26.852.119 7.245.020

14,55% 36,03%

Eccezioni Spese in c/capitale finanziate da proventi provenienti da soggetti diversi da PP.AA. per erogazioni a titolo gratuito e liberalità (comma 145) Supero limiti spese in conto capitale nei limiti derivanti da corrispondenti riduzioni di spesa corrente (comma 144) (I)+(II)

301.118,93

12.268.890,78

16.416.045,00

90

PROGRAMMA TRIENNALE OO.PP. 2006-2008

VIABILITA' - INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITA'

N.ord.

Codice identificativo Regione Provincia Comune intervento

Codice ISTAT

Tipo di intervento

Zona Priorità

2006 Importo

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

ANNO 2006 INTERVENTI FINANZIATI CON FONDI STATALI

1

2

11

11

044

044

Realizzazione strada intervalliva del Piceno - (c.d. Mezzina ) - 1° lotto Ammodernamento s.p. Mezzina tratto Val di Tronto - Offida

Fondi assegnati 10.580.000,00 dalla Regione Marche

1

Fondi assegnati 2.500.000,00 dalla Regione Marche

2^-3^

Realizzazione strada intervalliva del Piceno - (c.d. Mezzina ) - 2° lotto Circonvallazione abitato di Offida ed innesto s.p. n. 1 Rosso Piceno Superiore 3^ TOTALE INTERVENTI FINANZIATI CON FONDI STATALI

1

13.080.000,00

INTERVENTI SU 1^ ZONA

91

3

11

044

S.P. n. 64 NURSINA - S.P. n. 83 SUBAPPENNINA - S.P. n. 129 TRISUNGO D'ARQUATA - TUFO Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

1^

2

TOTALE INTERVENTI 1^ ZONA

510.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

510.000,00

INTERVENTI SU 2^ ZONA 4

11

044

S.P. n. 168 AGELLI PASTINA - S.P. n. 80 SCALELLE - Lavori di sistemazione del corpo stradale e sistemazione di tratti del piano viabile

2^

2

200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

2^

2

400.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

5

11

044

S.P. n. 236 RACCORDO MONTICELLI-MARINO - S.P. N. 73 RIPABERARDA - Lavori di rifacimento di tratti del tappeto d'usura

6

11

044

S.P. n. 24 ASCENSIONE - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

2^

3

250.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

7

11

044

S.P. n. 15 CASTEL DI LAMA - Lavori 2^ di sistemazione di tratti del piano viabile

3

170.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

TOTALE INTERVENTI 2^ ZONA

1.020.000,00

INTERVENTI SU 3^ ZONA 8

11

044

S.P. n. 222 DEGLI AMORI STELLA Lavori di adeguamento del piano viabile e bitumatura

3^

1

200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

92

9

11

044

S.P. n. 106 SAN SILVESTRO - n. 137 PONTICELLI - n. 176 COLLECCHIO -S.P. n. 1 ROSSO PICENO SUPERIORE - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile e consolidamento del corpo stradale

10

11

044

S.P. n. 43 MEZZINA - Lavori di consolidamento di tratti del corpo stradale in lcoalità S. Barnaba -

3^

1

200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

11

11

044

S.P. n. 23 CUPRENSE - S.P. n. 126 S. RUSTICO - Lavori di sistemazione di 3^ tratti del piano viabile

3

350.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

12

11

044

S.P. n. 227 SOPRAELEVATA SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Lavori di rifacimento di tratti del tappeto d'usura

3^

1

400.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

044

S.P. n. 235 ex SS 4 SALARIA Razionalizzazione dell'incrocio formato dalla s.p. eex SS 4 Salaria e la s.p. 81 Spinetoli in località Pagliare del Tronto, mediante la realizzazione di una rotatoria

3^

3

436.140,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

13

11

3^

2

300.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

TOTALE INTERVENTI 3^ ZONA

1.886.140,00

INTERVENTI SU 4^ ZONA

14

11

044

S.P. n. 103 MONTELPARO VALDASO - S.P. n. 104 PONTE 4^ MAGLIO - PONTE ORTEZZANO Lavori di rifacimento di tratti del tappeto d'usura

2

350.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

93

15

11

044

S.P. n. 115 GARULLA - S.P. n. 134 SAN RUFFINO VILLA CONTI -S.P. n. 4^ 96 VILLA PERA - S.P. n. 124 S.TADDEO - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

3

TOTALE INTERVENTI 4^ ZONA

500.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

850.000,00

INTERVENTI SU 5^ ZONA 16

11

044

S.P. n. 206 CAMERA DI TORRE Lavori di bitumatura di parte del tratto stradale

5^

2

200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

5^

3

300.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

5^

2

400.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

17

11

044

S.P. n. 167 TORCHIAROMOREGNANO - S. P. n. 130 MONTOTTO-RUBIANELLO - S.P. n. 35 LAPEDONA - S.P. n. MONTE MAGGIO - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

18

11

044

S.P. n. 2 ALTIDONA - S.P. n. 85 SPONDA SX ASO - Lavori di rifacimento di tratti del piano viabile TOTALE INTERVENTI 5^ ZONA

900.000,00

INTERVENTI SU 6^ ZONA

19

11

044

S.P. n. 174 CUMA - S.P. n. 125 DELL'ETE VIVO - S.P. n. 112 VALDETE VIVO - Lavori di consolidamento e rifacimento del piano viabile e rifacimento di tratti di pavimentazione stradale

6^

1

500.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

94

20

11

044

S.P. n. 61 MONTOTTONESE - S.P. n. 113 ETE VIVO BOLZETTA - Lavori di 6^ consolidamento del piano viabile e rifacimento di tratti di pavimentazione stradale

21

11

044

S.P. n. 114 CONTRO - Lavori di sistemazione del piano viabile per Km. 5+900

6^

2

500.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

3

300.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

TOTALE INTERVENTI 6^ ZONA

1.300.000,00

INTERVENTI SU 7^ ZONA 22

11

044

S.P. n. 180 FONTE MOSCOVIA S.P. n. 72 RAPAGNANESE - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

7^

2

450.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

23

11

044

S.P. n. 219 ETE MORTO - Lavori di sistemazione di tratti del piano viabile

7^

1

500.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

24

11

044

S.P. n. 28 FALERIENSE - S.P. n. 156 7^ VECCHIA DEL PORTO - Lavori di rifacimento di tratti del tappeto d'usura

2

250.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

25

11

044

S.P. n. 112 VALDETE VIVO - Lavori 7^ di sistemazione di tratti del piano viabile

1

1.000.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

044

Realizzazione casello autostradale di Porto S.Elpidio "Coofinanziamento" Variante alla strada provinciale Faleriense

1

2.500.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

26

11

TOTALE INTERVENTI 7^ ZONA

7^

4.700.000,00

INTERVENTI VARI

95

27

11

044

Fornitura e posa in opera di SEGNALETICA VERTICALE e DI DELINEATORI DI MARGINE

1

300.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

28

11

044

Fornitura di VERNICE BIANCA RIFRANGENTE per segnaletica orizzontale

1

100.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

29

11

044

OPERE VARIE di importo singolo per "lavori" inferiore a 100.000,00 Euro

1

600.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

TOTALE INTERVENTI VARI

1.000.000,00

TOTALE 2006

25.246.140,00

ANNO 2007 INTERVENTI SU STRADE EX STATALI 30

11

044

S.P. n. 238 ex SS 433 Valdaso tratto Pedaso - Rubianello

2.000.000,00

TOTALE STRADE EX STATALI

2.000.000,00

INTERVENTI 1^ ZONA 31

11

044

S.P. n. 207 LUNGOTRONTO

32

11

044

S.P. n. 129 TRISUNGO TUFO

1^ 1^

120.000,00 300.000,00

96

33

11

044

S.P. n. 83 SUBAPPENNINA

34

11

044

S.P. n. 67 POLVERINA PROPEZZANO

35

11

044

S.P. n. 7 BOSCOMARTESE

1^ 1^ 1^

TOTALE INTERVENTI 1^ ZONA

120.000,00 130.000,00 120.000,00 790.000,00

INTERVENTI 2^ ZONA 36

11

044

S.P. n. 90 VALLECASTELLANA

37

11

044

S.P. n. 80 SACALELLE

38

11

044

S.P. n. 177 CERRETO MONSAMPIETRO

39

11

044

S.P. n. 116 VALLESENZANA

40

11

044

S.P. n. 163 ROSARA

41

11

044

S.P. n. 88 VALDITRONTO

2^ 2^ 2^ 2^ 2^ 2^

TOTALE INTERVENTI 2^ ZONA

150.000,00 150.000,00 150.000,00 200.000,00 200.000,00 150.000,00 1.000.000,00

INTERVENTI 3^ ZONA 42

11

044

S.P. n. 15 CASTEL DI LAMA

3^

110.000,00

43

11

044

S.P. n. 36 LUNGALBULA

3^

160.000,00

44

11

044

S.P. n. 23 CUPRENSE

3^

150.000,00

97

45

11

044

S.P. n. 1 ROSSO PICENO SUPERIORE

46

11

044

S.P. n. 126 SAN RUSTICO

47

11

044

S.P. n. 17 CASTIGNANESE

48

11

044

S.P. n. 92 VALTESINO

49

11

044

S.P. n. 227 SOPRAELEVATA SAN BENEDETTO DEL TRONTO

3^ 3^ 3^ 3^ 3^

TOTALE INTERVENTI 3^ ZONA

350.000,00 150.000,00 200.000,00 1.000.000,00 500.000,00 2.620.000,00

INTERVENTI 4^ ZONA 50

11

044

S.P. n. 170 MADONNA DEL LAGO

51

11

044

S.P. n. 99 PORCHIA MALISCIA

52

11

044

S.P. n. 234 CROCE ROSSA

53

11

044

S.P. n. 183 FAVETO

54

11

044

S.P. n. 104 PONTE MAGLIO PONTE ORTEZZANO

4^ 4^ 4^ 4^ 4^

TOTALE INTERVENTI 4^ ZONA

200.000,00 200.000,00 200.000,00 150.000,00 200.000,00 950.000,00

INTERVENTI 5^ ZONA 55

11

044

S.P. n. 206 CAMERA DI TORRE

56

11

044

S.P. n. 56 MONTERUBBIANESE

57

11

044

S.P. n. 142 PIANE SANTI S. MICHELE

5^ 5^ 5^

350.000,00 350.000,00 150.000,00

98

58

11

044

S.P. n. 180 FONTE MOSCOVIA

5^

TOTALE INTERVENTI 5^ ZONA

150.000,00 1.000.000,00

INTERVENTI 6^ ZONA 59

11

044

S.P. n. 160 S- CLEMENTE

60

11

044

S.P. n. 147 VESCIO'-PESCIA'

61

11

044

S.P. n. 45 M.S. PIETRO MORICO

62

11

044

ETE MORTO NUOVA STRADA FONDOVALLE

63

11

044

S.P. n. 112 VALDETE

64

11

044

S.P. n. 42 MATENANA

6^ 6^ 6^ 6^ 6^ 6^

TOTALE INTERVENTI 6^ ZONA

150.000,00 130.000,00 250.000,00 2.600.000,00 1.000.000,00 400.000,00 4.530.000,00

INTERVENTI 7^ ZONA 65

11

044

S.P. n. 203 CORTA PER TORRE S. PATRIZIO

66

11

044

S.P. n. 94 VEREGRENSE

67

11

044

S.P. n. 60 MONTONESE

68

11

044

S.P. n. 27 ELPIDIENSE

TOTALE INTERVENTI 7^ ZONA

7^ 7^ 7^ 7^

200.000,00 700.000,00 400.000,00 500.000,00 1.800.000,00

99

INTERVENTI VARI 69

11

044

Fornitura e posa in opera di SEGNALETICA VERTICALE e DI DELINEATORI DI MARGINE

300.000,00

70

11

044

Fornitura e posa in opera di VERNICE BIANCA RIFRANGENTE per segnaletica orizzontale

100.000,00

71

11

044

OPERE VARIE di importo singolo per "lavori" inferiore a 100.000,00 Euro

600.000,00

TOTALE INTERVENTI VARI

1.000.000,00

TOTALE 2007

15.690.000,00

ANNO 2008 INTERVENTI SU STRADE EX STATALI 72

11

044

S.P. n. 238 ex SS 433 Valdaso tratto Comunanza Ponte Maglio

2.000.000,00

TOTALE STRADE EX STATALI

2.000.000,00

INTERVENTI 1^ ZONA 73

11

044

S.P. n. 64 NURSINA

1^

500.000,00

100

74

11

044

S.P. n. 70 POZZA

75

11

044

S.P. n. 7 BOSCOMARTESE

76

11

044

S.P. n. 34 FORCA DI PRESTA

77

11

044

S.P. n. 207 LUNGOTRONTO

78

11

044

S.P. n. 129 TRISUNGO TUFO

1^

250.000,00

1^

200.000,00

1^

200.000,00

1^

250.000,00

1^

300.000,00

TOTALE INTERVENTI 1^ ZONA

1.700.000,00

INTERVENTI 2^ ZONA 79

11

044

S.P. n. 178 DEL MONTE

80

11

044

S.P. n. 14 CASTEL DI CROCE

81

11

044

S.P. n. 191 VALLE ORTA

82

11

044

S.P. n. 12 CAPODIPIANO

83

11

044

S.P. n. 184 TAVERNELLE

84

11

044

S.P. n. 65 PALMIANO

2^

150.000,00

2^

200.000,00

2^

150.000,00

2^

200.000,00

2^

150.000,00

2^

150.000,00

TOTALE INTERVENTI 2^ ZONA

1.000.000,00

INTERVENTI 3^ ZONA 85 86

11 11

044

S.P. n. 158 TRE CAMINI

3^

044

S.P. n. 43 MEZZINA - N. 1 ROSSO PICENO SUPERIORE

3^

200.000,00 250.000,00

101

87

11

044

S.P. n. 17 CASTIGNANESE

88

11

044

S.P. n. 18 CASTORANO

89

11

044

S.P. n. 32 FONTE ANTICO

90

11

044

S.P. n. 235 EX SS 4 SALARIA

3^

250.000,00

3^

150.000,00

3^

150.000,00

3^

TOTALE INTERVENTI 3^ ZONA

250.000,00

1.250.000,00

INTERVENTI 4^ ZONA 91

11

044

S.P. n. 187 VILLA PERA -PONTE ASO

92

11

044

S.P. n. 172 VALTESINO OVEST

93

11

044

S.P. n. 124 SAN TADDEO

94

11

044

S.P. 212 QUINZANO

4^ 4^ 4^ 4^

TOTALE INTERVENTI 4^ ZONA

200.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 800.000,00

INTERVENTI 5^ ZONA 95

11

044

S.P. n. 142 PIANE SANTI S. MICHELE

96

11

044

S.P. n. 75 S. GIUSEPPE

97

11

044

S.P. N. 58 MONTEVARMINE

98

11

044

S.P. N. 139 FONTE DI PALME

99

11

044

S.P. N. 69 PONZANO

TOTALE INTERVENTI 5^ ZONA

5^ 5^ 5^ 5^ 5^

200.000,00 200.000,00 200.000,00 170.000,00 200.000,00 970.000,00

102

ZONA

INTERVENTI 6^ ZONA 100

11

044

S.p. n. 100 ALTETA

101

11

044

S.P. n. 174 CUMA

102

11

044

S.P. n. 98 LORO PICENO

103

11

044

S.P. n. 48 MONTAPPONESE

104

11

044

S.P. n. 55 MONTE RINALDO

105

11

044

S.P. n. 61 MONTOTTONESE

106

11

044

S.P. 162 S. PIETRO MARTIRE

6^ 6^ 6^ 6^ 6^ 6^ 6^

TOTALE INTERVENTI 6^ ZONA

200.000,00 200.000,00 400.000,00 400.000,00 200.000,00 400.000,00 200.000,00

2.000.000,00

INTERVENTI 7^ ZONA 107

11

044

S.P. n. 150 LUNGO CHIENTI

108

11

044

S.P. n. 27 ELPIDIENSE

109

11

044

S.P. n. 8 BRANCADORO

7^

400.000,00

110

11

044

S.P. n. 94 VEREGRENSE

7^

500.000,00

111

11

044

S.P. n. 26 DELLE FRATTE

TOTALE INTERVENTI 7^ ZONA INTERVENTI VARI

7^ 7^

7^

400.000,00 400.000,00

600.000,00 2.300.000,00

103

112

113

114

11

11

11

Fornitura e posa in opera di SEGNALETICA VERTICALE e DI DELINEATORI DI MARGINE

044

300.000,00

Fornitura e posa in opera di VERNICE BIANCA RIFRANGENTE per segnaletica orizzontale

044

100.000,00

OPERE VARIE di importo singolo per "lavori" inferiore a 100.000,00 Euro

044

600.000,00 TOTALE INTERVENTI VARI 1.000.000,00

TOTALE 2008

13.020.000,00

PROGRAMMA TRIENNALE OO.PP. 2006-2008 Edilizia Scolastica e Patrimonio Edilizio

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia Comune e

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento

Z o n a

Priorità 2006 Importo

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

ANNO 2006

1

11

044

EX PALAZZO DELLA SANITA' Sopraelevazione palazzina nord ad uso uffici

A S C O L I

1

€ 250.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

104

11

2

3

4

11

11

5

6

7

11

11

11

044

044

044

044

044

044

A S C AREA EX PALAZZO SANITA' O Nuovi uffici viabilità e Patrimonio - 1° L lotto I

ISTITUTO TECNICO AGRARIO "C. ULPIANI" Adeguamento normativa

LICEO SCIENTIFICO "ORSINI" Ampliamento - 2° lotto

1 A S C O L I 1 A S C O L I

1 A S C SBT - LICEO SCIENTIFICO O Adeguamento normativa antincendio L I

RIPATRANSONE - LICEI (Tecn. Soc.Ped. - Scienze Soc.)"MERCANTINI-FAZZINI" Sistemazione tetto e finestre e creazione nuove aule

IPSIA Ristrutturazione sede centrale

2 A S C O L I 2 F E R M O

1

€ 2.000.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro (Fitti passivi ex Seminario € 146.600,04)

1

€ 250.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 100.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 200.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

105

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia e Comune

8

9

10

11

12

13

11

11

11

11

11

11

044

044

044

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento

Priorità 2006 Importo

POLO SCOLASTICO Completamento Torre centrale e Piazzale est

MONTEGRANARO - ITC Costruzione nuova sede laboratori

F E R M O 1 F E R M O

2 F E R S. VITTORIA in MATENANO - IPSIA M Messa a norma e sostituzione infissi O

044

Lavori vari < 100.000,00 (Tra cui Sacrario S. Marco e Stele commemorative)

044

Ristrutturazione di edificio annesso all'Istituto Tecnico Ulpiani, strategico ai fini della Protezione Civile, di proprietà della Provincia per probabile sede Ufficio Tecnico dell'Amministrazione

044

Z o n a

ITI MONTANI di Fermo - Parte inagibile - Adeguamento sismico

2 A S C O L I F E R M O A S C O L I 1 F e r m o

Risorse finan.

1

€ 330.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 750.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro (Fitti passivi € 73.466,10)

1

€ 186.064,83

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 970.000,00

INDEBITAMENTO Mutuo o altro

1

€ 644.000,00

322.000,00 F.di Regionali 322.000,00 INDEBITAMENTO Mutuo/altro

1

€ 413.935,17

Fondo L. 289/02

2007

2008

Importo

Importo

106

1

TOTALE 2006

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia e Comune

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento



Z o n a

6.494.000,00

Priorità 2006 Importo

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

ANNO 2007

14

15

11

11

044

044

A S C ITI "FERMI" O Sistemazione aule a gradoni e messa L a norma I

PALAZZO DEL GOVERNO Sistemazioni uffici provinciali e prefettura

1 A S C O L I

2



160.000,00

2



200.000,00

1

107

16

17

18

19

20

11

11

11

11

11

044

044

044

044

044

ITA "C. ULPIANI" Sistemazione ultimo piano

SBT - IPSIA Sistemazioni varie

SBT - LICEO SCIENTIFICO "ROSETTI" Sistamazioni varie

SBT - EXCASERMA CC Completamento sistemazione

MONTALTO - LICEO CLASSICO Lavori vari

A S C O L I 1 A S C O L I 2 A S C O L I 2 A S C O L I 2 A S C O L I

2



500.000,00

2



200.000,00

2



150.000,00

2



200.000,00

2



100.000,00

2

108

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia e Comune

21

22

23

24

25

26

11

11

11

11

11

11

044

044

044

044

044

044

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento

Z o n a

Priorità 2006 Importo

LICEO SCIENTIFICO "ONESTI" Sistemazioni varie

F E R M O

IPSIA Completamento vecchio ex padiglione di chimica Montani

1 F E R M O

PORTO S. ELPIDIO - ITC "EINAUDI" Trasformazione copertura tetto corpo principale

1 F E R M O

COMUNANZA - IPSIA SEZ. ASSOCIATA SBT Nuova sede

2 F E R M O

2 F E MONTEGRANARO - ITC R Costruzione nuova sede laboratori - M O Completamento

S. ELPIDIO - SCUOLA DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Completamento ristrutturazione

2 F E R M O

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

2



200.000,00

2



300.000,00

2



200.000,00

2



600.000,00

2



400.000,00

2



200.000,00

109

2

27

28

11

11

044

044

PORTO S. ELPIDIO - ITC "EINAUDI" Ampliamento - 2° lotto

AMANDOLA - ITC "MATTEI" Sistemazioni varie

F E R M O 2 F E R M O

2



650.000,00

2



200.000,00

2

TOTALE 2007



4.260.000,00

110

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia e Comune

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento

Z o n a

Priorità 2006 Importo

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

ANNO 2008

29

30

31

32

33

11

11

11

11

11

044

044

044

044

044

LICEO CLASSICO "F. STABILI" Sistameazioni varie

ITC "UMBERTO I°" Sistemazioni varie

IPSSAR ALBERGHIERO Sistemazioni varie

GROTTAMMARE - ITG "FAZZINIMERCANTINI" Sistemazione aule

ITI "MONTANI" Sistemazione Vecchia Palestra

A S C O L I 1 A S C O L I 1 A S C O L I 2 A S C O L I 2 F E R M O



200.000,00



150.000,00



100.000,00



200.000,00



200.000,00

1

111

Codice ISTAT

N.ord.

Region Provincia e Comune

34

35

36

37

38

11

11

11

11

11

044

044

044

044

044

Codice identificativ o intervento

Tipo di intervento

Z o n a

Priorità 2006 Importo

NUOVO PARCO MACCHINE

SBT - CASERMA VVF Ristrutturazione ed ampliamento

ITC "CAPRIOTTI" Sistemazioni varie

POLO SCOLASTICO Nuova palestra e compl. Sistemaz. Esterna

CIRCONDARIO Lavori vari

A S C O L I 1 A S C O L I 2 A S C O L I 2 F E R M O 1 F E R M

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

3



500.000,00

3



1.000.000,00

3



200.000,00

2



1.500.000,00

3



100.000,00

112

O 1

39

11

044

FERMO - CONSERVATORIO "PERGOLESI" Lavori vari

F E R M O

3



160.000,00

1

TOTALE 2008



4.310.000,00

113

PROGRAMMA TRIENNALE 2006 - 2008 SERVIZIO INTERVENTI SISMICI IDRAULICI E DI ELETTRICITA' - PROTEZIONE CIVILE Codice ISTAT

N.ord. Regione

Provincia

Comune

Codice identificativo intervento

Tipo di intervento

2006

Priorità Importo

Risorse finan.

2007

2008

Importo

Importo

ANNO 2006 1

2

3

4

5

11

11

11

11

11

044

044

044

044

044

Legge n. 183/89 - Fondi statali a destinazione vincolata - Fiume Tronto: Sistemazione idraulica dell'asta fluviale del fiume Tronto dalla foce verso l'abitato di Ascoli Piceno

Legge n. 183/89 - D.P.R. 331/01 - Fondi statali a destinazione vincolata - Fiume Ete Vivo: Lavori di sistemazione idraulica delle aste afferenti il bacino idrografico Legge n. 183/89 - D.P.R. 331/01 - Fondi statali a destinazione vincolata - Fiume Aso: Lavori di sistemazione idraulica delle aste afferenti al bacino idrografico Legge n. 267/98 - Fondi statali a destinazione vincolata - Torre di Palme: Interventi urgenti per adeguamento alveo Fiume Tenna: Completamento intervento di stabilizzazione statica traversa n. 2 in località Belmonte Piceno

Fondi statali già assegnati 1

555.000,00

1.247.727,30

Fondi statali già assegnati

1.123.569,39

Fondi statali già assegnati

180.759,91

Fondi statali già assegnati

250.000,00

Fondi CIPE del. 20/04

1

1

1

1

114

6

11

044

Fiume Aso - Tronto: Lavori di sistemazione idraulica in corrispondenza dello stabilimento "MAROLLO" nei comuni di Rotella, Force e Montelparo

TOTALE ANNO 2006

215.201,50

Fondi CIPE del. 20/04

1 3.572.258,10

115

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