Poemetto Come solar piccola neve Vio la rugiada dei tuoi sospiri Sussurrar piano al mio ascolto Dolci parole e silenzi di miele. La violetta arrossisce in rosa Quando lo sguardo tuo incontra, Il grano e la maggese tutta imbarazzano Al vento tra i capelli tuoi. V'è forse paragone Con il canto di maree alla sera Quando le labbra tue si abbandonano ed il fresco respiro divien suono. Niente di più soave, Sotto l'Eliseo, Si può andar cercando Che la tua danza Che appare come divino incanto Ove i tuoi passi sembran solo sfiorare Questa terra indegna. Amar Te, come amar il Salvatore, Ti dico, salva il peccatore, Lo redime poiché Tu sei Angelo E non donna. E non v'è pittore che ti dipingerà senz'ali. Amar Te vuol dire non aver Più core né anima poiché sei Ladra E ove prendi non restituisci. Ma non v'è altra guardia Più dolce e pia Non v'è altra guardia cui li affiderei. Essi ti apparterranno sempre. Mio bell'Angelo essi ti apparterranno sempre. M.C.