PICNIC AL TEMPIO # 5 COSTRUIRE TEXTURE Un progetto ideato e prodotto da: NOWAlab
Workshop di progetto e costruzione istantanea Parco lineare / Giardino-arena valle del Tempio, San Michele di Ganzaria 5-10 maggio 2009
CONTENUTI
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1. Comunicato stampa ....................................................................................................... 2 2. Absolute texture. Una nota di Alessandro Rocca ............................................................ 4 3. I 12 laboratori .................................................................................................................. 5 4. Biografie ......................................................................................................................... 6 5. Immagini riservate alla stampa ....................................................................................... 7 6. Crediti ............................................................................................................................ 11
1. COMUNICATO STAMPA Dal 5 al 10 maggio 2009, lungo il Parco Lineare di San Michele di Ganzaria (Sicilia), si svolgerà la quinta edizione di “PICNIC AL TEMPIO” (www.picniclab.net), workshop ideato e prodotto da NOWAlab. Il workshop, a cura di Mario Lupano, Marco Navarra e Alessandro Rocca, propone quest’anno il tema “BUILDING TEXTURE”. Un campo di esplorazione nel quale si intrecciano e si sovrappongono pratiche diverse: da quelle dell’architettura a quelle della moda e dell’arte contemporanea, fino a coinvolgere le forme della scrittura e della narrazione. Molteplici i laboratori ai quali prenderanno parte studenti e neolaureati delle facoltà di architettura, agraria, delle accademie di belle arti e dei DAMS, con l’obiettivo di ricercare contaminazioni e interferenze fra il paesaggio naturale e l’ambiente costruito.
Il Parco Lineare tra Caltagirone e Piazza Armerina torna a vivere, come ogni primavera ormai da cinque anni. Dal 5 al 10 maggio 2009 ospiterà la quinta edizione del PICNIC AL TEMPIO, il workshop di progetto e costruzione istantanea ideato e prodotto da NOWAlab. Il tema di quest’anno è BUILDING TEXTURE (www. picniclab.net), e allude a un campo di esplorazione nel quale si intrecciano e si sovrappongono pratiche diverse: da quelle dell’architettura a quelle della moda e dell’arte contemporanea, fino a coinvolgere le forme della scrittura e della narrazione. Le attività di costruzione sul campo sono organizzate in laboratori condotti da esperti provenienti da diversi ambiti della progettazione. A questi si integrano gli atelier paralleli guidati da specialisti della comunicazione che si occuperanno di raccontare il workshop attraverso la scrittura, la grafica e il Web, il video e la fotografia. Le occasioni dei pasti saranno progettate e gestite da un atelier di food design. MEDIA AGENCY
Dodici i laboratori, guidati da altrettanti tutor: PicArt (Alterazioni video, Milano-New York), PicObject (Matteo Mocchi, Luca Poncellini, NABA, Milano), PicClothes (Silvio Betterelli, Università IUAV di Venezia), PicFood (Arabeschi di Latte, Firenze), PicGarden (Giovanni Corbellini, Università di Trieste), PicJunior (Valentina Bergonzoni, Fondazione Villa Ghigi, Bologna), PicLight (Emanuela Di Grazia, Politecnico di Torino), PicMovie (Pierluigi Anselmi, NABA, Milano), PicPapers (Angelo Flaccavento, Ragusa-Milano), PicScape (Stefan Tischer, Università di Sassari; Elena Vincenzi, Fondazione Villa Ghigi, Bologna), PicShot (Andrea Botto, Rapallo), PicTecture (Marco Zaccara, 2012Architecten, Rotterdam). Insieme ai tutor e agli studenti, il workshop accoglierà ospiti e critici illustri, fra i quali Marco De Michelis, Maria Luisa Frisa, Luca
Molinari, Anna Detheridge, Stefano Mirti, Marco Brizzi, Simone Muscolino. L’elemento portante del workshop è il Parco Lineare. Attorno al suo cuore si svolgono tutte le attività. Il progetto per il Parco Lineare ha una storia lunga e significativa che prende le mosse quando il suo autore, Marco Navarra, comincia a intuire che una vecchia strada ferrata in disuso, situata nel cuore della Sicilia, potrebbe tornare a vivere con una funzione alternativa. L’idea è realizzare un percorso di collegamento pedonale e ciclabile lungo l’originario percorso ferroviario e di trasformare le case cantoniera e i fabbricati abbandonati in luoghi per la sosta, ambienti nei quali organizzare eventi durante l’anno. Si definisce così una nuova infrastruttura leggera che mette in rete le risorse del territorio. Il Parco Lineare viene inaugurato nel 2001. Da quel momento ha ricevuto diversi premi e segnalazioni, in ambito nazionale e internazionale: nel 2003 è fra le quaranta opere finaliste del premio Mies van der Rohe, nello stesso anno Marco Navarra riceve la Medaglia d’Oro all’opera prima per l’Architettura Italiana della Triennale di Milano proprio con il progetto del Parco Lineare, nel 2006 è finalista all’European Prize for Urban Public Space a Barcellona e vincitore del premio Gubbio dell’ANCE. Verrà prodotto il volume per i tipi di Biblioteca del Cenide “IN WALKABOUT CITY. Il paesaggio riscritto. Un parco lineare tra Caltagirone e Piazza Armerina”. Verrà segnalato anche dalle più accreditate guide turistiche come percorso ciclabile alternativo. Tuttavia negli anni il Parco Lineare ha dovuto fare i conti con la natura, rigogliosa in quella zona della Sicilia, che da un anno all’altro, andava progressivamente a rimpossessarsi dell’area di progetto. Anche da qui la determinazione del suo autore a impegnarsi perché
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il suo progetto non fosse inghiottito dal paesaggio piuttosto costruisse dialoghi e nuove occasioni di interazione con esso. E l’occasione diventa il PICNIC, che ogni anno produce scenari diversi lungo il Parco Lineare rendendolo partecipe di attività umane finalizzate a produrre una straordinaria sintesi fra paesaggio naturale e ambiente costruito. L’architettura cerca contaminazioni con la natura, la asseconda ma al tempo stesso la indirizza affinché il progetto per il Parco Lineare continui a vivere e a costituire un punto di attrazione in una zona della Sicilia di aperta campagna, lontana dai principali centri cittadini.
si raccontano i risultati dei vari laboratori. Alessandro Rocca, allora curatore del PICNIC insieme a Marco Navarra, scriveva: “L’obiettivo è che l’album di Costruire Naturale, pur nella sua leggerezza di pubblicazione (quasi) istantanea, resti come una documentazione espressiva ed efficace di un picnic siciliano molto veloce e molto intenso, pieno di fatti, di persone e di immagini da non dimenticare.”
La scorsa edizione si è conclusa con la produzione di un album concepito come un corriere istantaneo pubblicato da LetteraVentidue, Il Corriere del Pic, in cui
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2. ABSOLUTE TEXTURE. UNA NOTA DI ALESSANDRO ROCCA “Dal paesaggio al corpo. Membrane, tessiture, tessuti, intrecci, sistemi superficiali, reticoli, maglie, griglie, stuoie e grovigli: COSTRUIRE TEXTURE accende questa serie di associazioni tecniche che convergono e si incontrano attorno all’idea della trama come modalità specifica, precisa eppure amplissima, del fare. Un workshop multimediale per costruire oggetti, strutture, tessuti –ma anche immagini, racconti, installazioni ed eventi– a partire dal gesto antico e fondativo dell’intrecciare, del filare, del tessere. Intorno a TEXTURE si raccoglie un arcipelago di parole e idee importanti, parole chiave che servono a esprimere concetti complicati e a renderli accessibili alla cultura e alla pratica del progetto. Per esempio: ‘trama’, che si riferisce ad una regola, un codice, un principio morfologico e compositivo che forma lo sfondo unitario su cui si dispongono entità diverse: trama del paesaggio, trama del mondo. Ma trama –e la coincidenza è bella e significativa– funziona non solo nello spazio ma anche nel tempo, e allora vuol dire storia, intreccio (ancora la metafora tessile) narrativo. Dall’inglese TEXTURE si traduce con trama, che, trasferita sul piano narrativo, si ritraduce in plot (in inglese). Trama come sequenza di fatti, di idee, e di oggetti e quindi display, sistema espositivo non selettivo, elenco, progressione strutturale su cui poggia e si sviluppa la narrazione e/o l’esposizione. Trama è anche il datascape –azioni, eventi, propositi– celato alla vista, occulto, segreto. In questa accezione trama è sinonimo di complotto, è il progetto nascosto che mira a sovvertire l’ordine visibile ed evidente, è la rete (ancora il tessile) che unisce i congiurati, gli affiliati, quelli che sono d’accordo nel progettare e perseguire strategie e obiettivi restando nell’ombra. MEDIA AGENCY
Superficie e struttura, colore e luce, peso e resistenza, storia e tecnica: elementi e dati che si incrociano a definire il carattere, le qualità e le prestazioni di una tessitura. L’intreccio è alla base della produzione tessile, ma non solo. Tessitura, testura, texture, è la pelle delle cose, il film che le avvolge e le definisce, la superficie sottilissima o spessa, resistente o fragile, che si moltiplica in una miriade di elementi
minori avvolti, intrecciati, legati uno all’altro a formare un’epidermide unitaria. La tessitura ingloba e congiunge elementi singoli: elementi tutti uguali, nella tessitura semplice, oppure diversi, alternati secondo regole precise, oppure in modo caotico, per ottenere qualità ed effetti specifici, per formare parti più resistenti o disegni, trame regolari semplici o complesse, per avere effetti di trasparenza o di impenetrabilità, di freddo o di calore, di leggero o pesante. In architettura, e nelle innumerevoli applicazioni del design (fashion, body, food, furniture), la tessitura partecipa da protagonista al mondo in 2D delle superfici. La texture si pone prima e oltre il disegno, come premessa e complemento del progetto; è un dato acquisito, un processo automatizzato, un software che costruisce forma e raggiunge risultati diversi in funzione dei materiali, delle dimensioni, dei contesti. La texture si pone perciò come un’energia propria che, nel process design, agisce come un generatore che avvolge e sfiora, che completa o decostruisce, che integra e nasconde. Strumento raffinato e potente, la texture, che solitamente risulta come elemento necessario ma collaterale e complementare, può balzare in primo piano, può espandersi e soffocare la forma, il concept e la funzione, può dilagare e piegarsi, adattarsi con virtuosismo a tutte le condizioni, alle caratteristiche dei materiali, alle esigenze d’uso. La texture oscilla sempre nello spazio ambiguo compreso tra le due e le tre dimensioni. Quando si dilata, si trasforma in telaio, in sistema portante; quando si riduce, diventa pelle, ruga, incisione, iscrizione, scrittura. I laboratori del workshop lavoreranno all’interno di questi parametri, registrando, con l’immaginazione e la realizzazione istantanea, le potenzialità creative ed espressive del “COSTRUIRE TEXTURE”. Alessandro Rocca
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3. I 12 LABORATORI PicArt
Tutor: Alterazioni video, Milano-NewYork Eventi, allestimenti, contraddizioni e interferenze: un progetto di narrazione contaminata nel paesaggio della valle del Tempio
PicClothes Tutor: Silvio Betterelli, IUAV, Venezia Realizzazione istantanea di abiti, tessiture e complementi di abbigliamento, nell’intreccio, inestricabile e spiazzante, tra corpo e paesaggio
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PicFood
Tutor: Arabeschi di Latte, Firenze Il cibo come arte dell’attesa, del consumo e della condivisione. Cucina di tessitura, ricami e arabeschi per esperimenti e sorprese quotidiane
PicGarden
Tutor: Giovanni Corbellini, Facoltà di Architettura di Trieste Accelerazioni e compressioni spazio-temporali per la realizzazione di instant-garden impossibili, micro giardini che sono luoghi di ascolto, di rappresentazione e di negazione del paesaggio
PicJunior
Tutor: Valentina Bergonzoni, Fondazione villa Ghigi, Bologna Attività ludico-formativa per i bimbi delle scuole di San Michele di Ganzaria, un esperimento di sovrapposizione e intreccio tra le culture, le curiosità e le aspirazioni di età diverse
PicLight
Tutor: Emanuela Di Grazia, Politecnico di Torino Estratti di luce mattiniera, pomeridiana, crepuscolare e notturna per illuminare il picnic di luce nuova, per fare tessuti di luce
PicMovie
Tutor: Pierluigi Anselmi, NABA, Milano Produzione di texture visiva, filmica, narrativa, cine-verità col trucco, docu-fiction che fa da cassa di risonanza e contrappunto al mondo reale/fittizio del workshop
PicObject
Tutor: Matteo Mocchi, Luca Poncellini, NABA, Milano Design e manipolazione istantanea di arredi, luoghi, segni e gadget per impadronirsi e utilizzare, senza riserve, reperti, luoghi, oggetti e angoli dimenticati della valle del Tempio
PicPapers
Tutor: Angelo Flaccavento, Ragusa-Milano Elaborazione sincronica di un resoconto predittivo, precursione dei fatti a venire, cronaca operativa del workshop attraverso elementi narrativi discontinui, moduli poetici e pratiche giornalistiche assortite
PicShot
Tutor: Andrea Botto, Rapallo Archivio accelerato del non detto e del non fatto, reportage delle opere costruite, fotocronaca filtrata della matassa di relazioni, gesti e costrutti raccolti e selezionati nella foll(i)a del workshop.
PicScape
Tutor: Stefan Tischer, Università di Sassari Tutor: Elena Vincenzi, Fondazione villa Ghigi, Bologna Proliferazione nevrotica di paesaggi impossibili frustrati dalla incomparabile esistenza del paesaggio reale: una gita in Sicilia per andare dentro e oltre la Sicilia, un viaggio manomesso, un progetto a ritroso cercando le tracce di un’archeologia futuribile
PicTecture
Tutor: Marco Zaccara, 2012 Architecten, Rotterdam Tessere pelli, tralicci, pareti e tappeti per loculi abitabili, capsule naturali, strutture aeree e panoramiche, terragne e segrete per una terapia in situ: inoculare nella valle del Tempio il virus dell’architettura istantanea.
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4. NOTE BIOGRAFICHE I CURATORI: MARIO LUPANO, MARCO NAVARRA, ALESSANDRO ROCCA Mario Lupano è professore alla Facoltà di design e arti dello IUAV di Venezia. Storico e critico dell’architettura contemporanea, sì è dedicato alla situazione italiana nella prima metà del Novecento, approfondendo le relazioni tra modernismo, architettura e fascismo. Ha insegnato all’Università di Bologna (1996-2008) ponendo attenzione alla circolarità tra procedure progettuali, artistiche, curatoriali e contribuendo alla costruzione di ambiti didattici e di ricerca per la moda, concepita come autonomo campo disciplinare del design in relazione con i fashion studies. Ha curato numerose mostre, intese come discorso critico spaziale e dispositivo visionario. L’occasione per riflettere su tale interpretazione del display è maturata con alcune recenti esposizioni: Workscape. MAXXI Cantiere d’autore (X Mostra internazionale di architettura, La Biennale di Venezia, del 2006) e Atlante. Casa collettiva e abitare moderno 1930-1980 (XI mostra internazionale di architettura, La Biennale di Venezia, 2008). Marco Navarra (www.studionowa.com) è professore associato di composizione architettonica e progettazione urbana presso la Facoltà di Architettura di Siracusa. Nel 2000 fonda lo studio NOWA che lavora su un’idea di architettura estrema praticata nel suo grado zero. Nel 2002 pubblica il libro IN WALKABOUT CITY. Il paesaggio riscritto. Un parco lineare tra Caltagirone e Piazza Armerina. Nel 2003 il Parco Lineare viene selezionato tra le opere finaliste del premio europeo di architettura Mies van der Rohe e vince la Medaglia d’Oro all’opera prima per l’architettura italiana della Triennale di Milano. Nel 2004 partecipa alla IX Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Finalista alla Medaglia d’Oro della Triennale di Milano del 2006, nello stesso anno è invitato al seminario internazionale Learning from cities della X Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia con la ricerca REPAIRING CITIES. Nel giugno del 2006 è finalista con il giardino-arena nell’European Prize For Urban Public Space a Barcellona e vincitore del Premio Gubbio 2006 dell’ANCE. Nel 2008 è invitato a esporre nel Padiglione Italiano della XI Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia ed è tra i trenta finalisti del BSI Swiss Architectural Award. Nello stesso anno cura il volume REPAIRINGCITIES. La Riparazione come strategia di sopravvivenza che vince una menzione nel premio Trasporti&Cultura a Verona. Alessandro Rocca (www.alessandrorocca.blogspot.com), architetto, giornalista e scrittore, si interessa all’architettura, alla città, al paesaggio e all’ambiente, a livello internazionale e locale. Insegna progettazione al Politecnico di Milano e all’Università di Ferrara. Collabora con la rivista “Interni“ e dirige la collana “Y“ per l’editore 22publishing. Nei suoi ultimi libri –Parchi e fiumi. Il paesaggio naturale del territorio milanese (Abitare Segesta, 2008), Costruire naturale (letteraVentidue, 2008), Gilles Clément. Nove giardini planetari (22publishing, 2007), Architettura naturale (22publishing, 2006), Natura artificialis. Il progetto dell’ambiente e l’architettura del paesaggio (Clup, 2003)– e nei workshop di “Costruire naturale” (2007, 2008 e 2009) ha affrontato temi di progetto e di racconto che intrecciano arte, architettura e paesaggio. Vive e lavora a Milano.
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4. IMMAGINI RISERVATE ALLA STAMPA 01. Giardino-arena, valle del Tempio, San Michele di Ganzaria. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
02. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
03. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
04. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
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05. Giardino-arena, valle del Tempio, San Michele di Ganzaria. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
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06. Giardino-arena, valle del Tempio, San Michele di Ganzaria. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
07. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
08. Giardino-arena, valle del Tempio, San Michele di Ganzaria. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Peppe Maisto
09. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Salvatore Gozzo
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10. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Salvatore Gozzo
11. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Salvatore Gozzo
12. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Salvatore Gozzo MEDIA AGENCY
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13. Parco lineare fra Caltagirone e Piazza Armerina. Progetto: Marco Navarra, NOWA. Foto di Salvatore Gozzo
14. PICNIC AL TEMPIO #1 (COSTRUIRE L’OMBRA), Giardino Arena, San Michele di Ganzaria, 2005. Foto di Cristian Vindigni
15. PICNIC AL TEMPIO #1 (COSTRUIRE L’OMBRA), Giardino Arena, San Michele di Ganzaria, 2005. Foto di Raffaello Buccheri
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16. PICNIC AL TEMPIO #3 (COSTRUIRE NATURALE), Giardino Arena, San Michele di Ganzaria, 2007. Foto di Dario Pappalardo
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6. CREDITI Il PICNIC AL TEMPIO è un progetto ideato e prodotto da NOWAlab direzione scientifica Mario Lupano, Marco Navarra, Alessandro Rocca responsabile organizzazione e amministrazione Maria Giacoma Marino (NOWAlab) organizzazione Salvatore Interlandi e Fortunato Pappalardo progetto grafico Marco Ragonese_CFC studio, Trieste sponsor Provincia regionale di Catania IRCAC istituto regionale per il credito alla cooperazione Delta Light (illuminazioni) Sicilcima (infissi) con il patrocinio di Comune di Caltagirone (CT) Comune di San Michele di Ganzaria (CT) Comune di Mirabella Imbaccari (CT) Comune di Piazza Armerina (EN) Facoltà di Ingegneria dell’Università della Calabria
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partner Dipartimento ARP, Università di Catania Corso di laurea in Design della moda, Facoltà di design e arti Università IUAV di Venezia Facoltà di Agraria, Università di Catania Facoltà di Architettura, Siracusa, Università di Catania Fondazione Villa Ghigi, Bologna Fondazione Ordine Architetti PPC Prov. di Catania IN/ARCH Sicilia, Catania NABA, Milano Galleria Fotografica Luigi Ghirri, Caltagirone media partner ARCH’IT rivista digitale di architettura www.architettura.it Image, Firenze www.image-web.org
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con la partecipazione di Alterazioni video, Matteo Mocchi, Luca Poncellini, Silvio Betterelli, Arabeschi di Latte, Giovanni Corbellini, Valentina Bergonzoni, Emanuela Di Grazia, Pierluigi Anselmi, Angelo Flaccavento, Stefan Tischer, Elena Vincenzi, Andrea Botto, Marco Zaccara critici Marco de Michelis, Anna Detheridge, Luca Emanueli, Maria Luisa Frisa, Luca Molinari ospiti Marco Brizzi, Fabrizia Ippolito, Peppe Maisto, Stefano Mirti, Simone Muscolino, Fabio Nonis
ufficio stampa Image MEDIA AGENCY telefono +39 055 4684 187
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