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Il Bologna 18 Settembre 2008
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ologna Sanit . Le linee guida dell'assessorato regionale spaccano il partito di maggioranza
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troniani:«Dapartedel laRegioneènecessario unripensamento» rancesco ura francesco.mura epolis.sm
■ a egione apre i consultori ai volontari di associazioni laiche e cattoliche e a viale Aldo Moro il clima politico diventa, improvvisamente, incandescente. A mandare su tutte le furie il Partito democratico, questa volta, sono alcuni passi delle nuove linee guida sulla piena applicazione della legge 194 messe a punto dall’assessorato alla Sanità. Il rischio, tutt’altro che impossibile, sarebbe quello di mettere a stretto contatto all’interno di una struttura pubblica una donna in lista per un’interruzione di gravidanza e persone contrarie all’aborto. Questo nonostante il testo scritto dall’assessore Bissoni, preveda la presenza di almeno un medico non obiettore e un assistente sociale per struttura. Il tutto scritto nero su bianco. Dice il documento «Per la realizzazione degli interventi sociali e assistenziali concordati con la donna sulla base del progetto personalizzato ci si avvarrà di tutte le risorse sociali presenti, cos come indicato negli accordi di programma con i Comuni, ivi comprese quelle messe a disposizione da parte delle associa-
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imona embi Garan ire pre enza dei non obie ori ltre a non a er con into la maggioranza di iale ldo oro, le linee guida dell'assessore issoni, anno creato grossi disagi all interno della sinistra anc e in roincia. l confronto con il mondo dell associazionismo non mi scandalizza fa
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sapere imona em i, assessore alle ari pportunità c e marted stata testimone dello scontro politico tra d e d ma non pu in nessun modo sostituire il personale medico. noltre necessaria la presenza di medici e personale c e non siano o iettori .
zioni di volontariato laico e cattolico». Parole molto chiare che allarmano una buona parte del Pd c h e v e d e , s o p r a t t u t t o nell’apertura a quelle associazioni anti abortiste, un pericolo reale per quelle donne che si presenteranno nei consultori per chiedere, in applicazione della 194, l’interruzione volontaria della gravidanza e si ritroveranno davanti volontari che faranno di tutto per farle cambiare idea. Questo nonostante dia ampie garanzie sulla presenza in ogni distretto di un medico non obiettore, per garan-
tire la continuità assistenziale. «C'è un sottinteso avvallo del protocollo di Forl - denuncia, infatti, la consigliera regionale veltroniana Gabriella rcoliniquindi la presenza dei volontari nei consultori con funzioni discutibili. n ripensamento va fatto, perché si deve continuare a mettere al primo posto la salute della donna, anche mentale». Parole da valutare attentamente se si vogliono evitare pericolosi contraccolpi. Comunque, nei piani della egione c’è anche la voglia di lavorare sulla prevenzione e su questo indica quelle che potrebbero essere le strade pi praticabili. a prima, definita anche la pi importante, quella che riguarda programmi di educazione sessuale tra gli adolescenti nelle scuole e negli spazi giovani consultoriali. a seconda indicazione è quello di affidarsi a colloqui con membri di una equipe professionalmente qualificati al momento della richiesta del documento, che possano valutare le cause che inducono la donna alla richiesta di interruzione volontaria di gravidanza e la possibilità di superare le stesse. a terza, e ultima strada indicata dalla egione, quella affidata a colloqui con donne che hanno già abortito, in un contesto consulatoriale in cui si possa garantire la presa in carico della paziente. Tre vie che, oltre a non aver convinto la maggioranza di Viale Aldo Moro, alimentano la protesta nella sinistra. ■
eroporto. Lo sciopero di 4 ore proclamato dalle Rdb blocca lo scalo bolognese. Disagi per i viaggiatori
Cancellati ieri voli paralizzato il Marconi ■ Terminal deserti e 35 voli cancellati . Cantano vittoria le rappresentanze sindacali di base db dopo il successo dello sciopero di 24 ore che ha coinvolto gli addetti ai servizi a terra dell’Aeroporto di Bologna. « a partecipazione dei lavoratori è pressoché totale, altri voli saranno cancellati in serata - fa sapere in una nota Massimo Betti, responsabile db di Bologna -
la partecipazione dei lavoratori allo sciopero è la dimostrazione concreta di quanto siano sentiti e gravi i problemi da tempo sollevati dalla Cub e di quanto sia condivisa la piattaforma dello sciopero». Alla base della mobilitazione, la difesa dei lavoratori in appalto, l’applicazione del contratto unico per tutti i lavoratori dello scalo, il rinnovo degli integrativi scaduti e il ri-
pristino della democrazia sindacale, con l'ammissione delle db ai tavoli sindacali. «Da oggi- incalza, ancora, Massimo Betti - nessun politico che governa in egione, in Provincia e in Comune pu fare finta che questa dirigenza sia in grado di gestire una realtà cos economicamente e socialmente rilevante come l’Aeroporto con il consenso di chi quest’attività la fa funzionare materialmente ogni giorno i lavoratori». Betti usa parole dure nei confronti dei vertici dello scalo «Questa dirigenza continua a scaricare sulle spalle di chi lavora i costi di una gestione scellerata. o fa
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con gli appalti al massimo ribasso, con l’arroganza dei gestori nei confronti dei propri dipendenti, con lo spezzettamento salariale delle aziende che operano all’interno dell’aeroporto». C'è, inoltre, grande preoccupazione per il bando di selezione di un partner industriale per Marconi andling. «Vogliono vendere la società - è l’accusa delle db - senza tutele, senza nessuna clausola sociale che preservi i posti di lavoro». Adesso non resta che attendere le repliche, qualora la direzione decidesse di farlo, della società. Che sia stia imboccando la strada Alitalia ■