Domenica 25 febbraio 2007 Trasferta a: Monza (MO) Corsa campestre I nostri protagonisti di oggi: Cioppi e Fra, cross JM; Francy, cross SF; Claude, Max e Pedro, cross PM/SM; Peppino, allegro allenatore degli allegri corridori;
Il ritrovo alle 10:30 La sveglia di stamattina ha riservato una grande sorpresa a noi allegri corridori che dovevamo partire per Monza con l’obbiettivo (o almeno l’intento) di fare una buona gara ai Campionati Regionali di Cross: il tempo non prometteva niente di buono. Cosa in realtà ci fosse nelle parole “niente di buono” di preciso non si sapeva, ma di sicuro il sole non c’era. Il ritrovo, come al solito al parcheggio della Pizzigoni, i saluti, i “come stanno le gambe?” e la conta dei presenti... normale routine. La Francy in ritardo, anche lì normale routine, anzi no, perchè questa volta i minuti di ritardo si sono limitati a sette e perchè con lei c’era Pietro, il mitico Pedro... ma dubito fortemente che Pedro avesse contribuito al ritardo... ;o)
L’arrivo e... la pioggia Arrivati a Monza dopo tre quarti d’ora di viaggio siamo stati subito battezzati dalle prime goccioline di quella pioggia fredda tipica di un inverno che ha aspettato solamente oggi a farsi vivo. La temperatura era bassa, le mani in tasca, qualche nuvoletta sospirata tra una chiacchierata e l’altra, nell’attesa di vedere i nastri bianchi del percorso e le maglie colorate dei bambini che sfilavano veloci come un serpente multicolore. Abbiamo deciso di accamparci in un posto asciutto e riparato, in queste situazioni un vero ago nel pagliaio: ci siamo quindi spostati nello spogliatoio maschile, tutti quanti insieme. Si. Anche la Francy, che per l’occasione è stata ribattezzata Domenico. Proprio la Francy ha rischiato un infarto: poverina, lei credeva di correre solo sei chilometri, e con sua grande sorpresa (la seconda della giornata) i chilometri per lei previsti erano otto. Tutta esperienza e allenamento! Da qui il dolce far niente, intervallato da mangiate e da sopralluoghi tattici sul percorso, fino all’ora del riscaldamento.
Il percorso e il posto Il tracciato, visionato alla buona prima della partenza e poi alla perfezione durante i primi giri di gara, si stendeva su un giro di circa due chilometri, con abbondanti curve, discese e salite: tutti passaggi molto tecnici a maggior ragione dato il clima piovoso che ha creato in quei punti degli ammassi di fango che facevano dubitare anche della sicurezza dei chiodi da 15 mm, la misura massima che avevamo per i chiodi da scarpe chiodate. Il posto invece era accogliente, forse un po’ troppo affollato per il numero degli iscritti e per la pioggia che nel frattempo si era intensificata.
La gara Juniores maschile (8km) Ecco, era ora per Cioppi e Fra di scaldarsi, tra poco sarebbero partiti. Peppino in postazione per fare meglio il tifo ai suoi atleti, io e Claude per ridere e scherzare, e ovviamente anche per incitare i nostri compagni di allenamento. Lo sparo, la partenza, due maglie viola della PBM Bovisio Masciago subito davanti in una sequenza di giri che ricordava molto quei gran premi nei tempi in cui vinceva sempre e solo Michael Shumacker. Almeno in questo caso erano in due, e il fascino della sfida restava, oltre all’incognita del vincitore, Crespi o Pedotti? Ma la nostra attenzione si divideva sui primi due corridori, al traguardo con un vuoto di 300 metri dal 3° classificato (Stefano Casagrande, scusate se è poco!) e sui nostri corridori che, al comando di un buon gruppo di atleti nella seconda metà del treno, si sono fatti valere aiutandosi a vicenda e terminando entrambi con successo la loro fatica, notevole se si pensa che sono abituati a correre solo sei chilometri nei cross. Nel dettaglio, Cioppi ha preceduto Fra di qualche secondo, ma davvero complimenti a entrambi.
La gara Senior femminile (6... anzi no, 8 km, tiè) E così anche per la nostra Francy era arrivato il momento di partire: dopo l’iniziale sconforto (sempre però con il sorriso sulle labbra) ha guardato con grinta le avversarie e il campo di gara e... via! Allunghi e rallentamenti, sali e scendi, e ancora sali e ancora scendi, il tutto per quattro volte prima di poter dire con la gioia nel cuore “è finita!” senza un pizzico di delusione per il calo di forma risalente al periodo di viaggio in Germania... cara Francy, vedrai che stagione estiva ti aspetta! Se non ti senti ancora forte vuol dire che uscirai più tardi delle altre e che... quando loro saranno sovraccariche tu andrai fortissimo. Intanto secondo noi stai andando tutt’altro che male e, assieme a Peppino che tieni tanto in considerazione in ogni tua decisione atletica, vediamo sempre più vicino il giorno del tuo sospirato 4’ 44” 99 o meglio ancora. Brava Francy, continua così!
La gara Promesse e Senior maschile (10 km) Dopo l’arrivo della Francy, per Pedro, Max e Claude su le chiodate e un allungo in direzione della partenza. Arrivati alla linea gialla da cui saremmo partiti di lì a poco, le nostre magliette erano già inzuppate d’acqua piovana che non accennava a risparmiarsi nemmeno per un istante. Figurarsi per 40 minuti o poco di meno! Nulla di male, anche per noi lo sparo, anche per noi la partenza, anche per noi il fango, le discese, le scarpette pesanti, le parolacce a mente, i respiri affannosi, le gomitate, le scivolate e... la gioia e la passione. Chi ce lo fa fare di correre nel fango la domenica, giorno di vacanza, sotto la pioggia e magari rischiando qualche accidente? La gioia e la passione. Chi glielo fa fare a quel benedetto uomo di seguire tutte le domeniche e tutti i giorni un gruppo di ragazzi che si divertono, si impegnano, non sempre portano a casa risultati ma poco importa, invece che stare a casa a dormire? La gioia e la passione, la risposta giusta che ci fa lavorare assieme durante la settimana e che ci fa arrivare contenti nonostante il fango e la pioggia in queste domeniche di inverno, la risposta che, in definitiva, fa di noi un gruppo unito e tenace. Ritornando alla gara sui 10 km, buone impressioni per me perchè è andato a buon fine l’esperimento di una gestione più tranquilla, almeno nelle prime battute, di una gara dura come il cross, bene anche Claude, all’arrivo piuttosto scarico e provato, segno che ha dato gran parte delle sue energie in un’esperienza che, anche per lui come per la Francy, promette di dare eccellenti frutti quest’estate, e bene anche Pedro, il nostro corridore più esperto con tanti cross nelle gambe, anche lui prosciugato di ogni forza all’arrivo ma visibilmente contento e soddisfatto. L’arrivo di noi tre tra di noi è stato nell’ordine, l’arrivo in chiave assoluta è meglio lasciarlo perdere, ma è comunque contenuto in questo sito.
Il ritorno Dopo i cambi e le frittelle della Francy, sempre gentile e premurosa come al solito (in questa maniera compensa abbondantemente i sui ritardi cronici...), ci siamo rimessi in moto per il ritorno in due macchine, su una delle quali c’era un ospite: Taclè, simpatico e bravo ragazzo africano dall’italiano un po’ stentato che abbiamo accompagnato fino a Solaro e che abbiamo scoperto essere, con nostro grande stupore, grande amico di Salomon, un nostro ex-atleta, africano anche lui. “Scaricato” Taclè, ci siamo salutati uno alla volta alle rispettive abitazioni, dandoci l’arrivederci a domani per riprendere gli allenamenti. Un grazie a: i nostri atleti in gara oggi, il nostro allenatore Peppino, i genitori di Cioppi che hanno dato la loro disponibilità con una macchina, l’organizzazione del cross. Un grazie anche a te che leggi per la tua pazienza: la prossima volta sarò più conciso, promesso. Arrivederci e... alla prossima! Max