ISPETTORATO NAZIONALE PIONIERI C.R.I. Coordinamento Organi Tecnici Nazionali
Linee guida Eventi di formazione di primo livello previsti dal Progetto Associativo
ISPETTORATO NAZIONALE PIONIERI C.R.I.
COORDINAMENTO NAZIONALE DD.TT.NN.
ISPETTORATO NAZIONALE PIONIERI C.R.I.
Linee guida per gli eventi di formazione di primo livello
Sommario Introduzione La giornata per la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, attraverso una metodologia didattica partecipata pag.
4
La giornata per la diffusione dell’EducAzione alla Pace
pag.
6
Il Corso di formazione per Animatori di Attività per la Gioventù
pag.
9
Il Corso di formazione per Operatori di Attività Socio-Assistenziali
pag. 12
Il Corso di formazione per Operatori Tecnici del Settore Emergenza
pag. 16
Il Corso di formazione per Operatori Area Cooperazione Internazionale
pag. 27
Il Corso di Formazione del Personale
pag. 32
Allegati
pag. 36
Introduzione Il Consiglio Nazionale, nella seduta del 10 e 11 settembre 2004, ha formulato la richiesta di predisporre un vademecum contenente le linee guida per l’organizzazione degli eventi di formazione di primo livello, così come previsto dal Progetto Associativo della Componente (O.C. n. 445/04 del 21.06.2004). Tale categoria comprende i corsi di: Animatore di Attività per la Gioventù Operatore di Attività Socio-Assistenziali Operatore Tecnico del Settore Emergenza Operatore dell’Area Cooperazione Internazionale Formazione del Personale. Le presenti linee guida consentono, pertanto, l’organizzazione delle giornate inerenti l’Area Pace e dei corsi per Animatore e Operatore, ovvero di quelle qualifiche che, ormai rodate, hanno il compito precipuo di svolgere attività sul territorio e possono, con determinati limiti, svolgere attività formativa, come evidenziato nel prospetto seguente. Pionieri che hanno frequentato il Campo di Formazione per Facilitatori per la diffusione dei principi legati alla convivenza democratica tra popoli e alla EducAzione alla Pace
1 2 3 1
Animatori di Attività per la Gioventù
2 3 1
Operatori di Attività SocioAssistenziali
Operatori Area Cooperazione Internazionale
2 1 2
Lezione/giornata EAP all’interno del Corso per aspiranti Pionieri Giornate per la diffusione dell’EducAzione alla Pace Giornate per la diffusione del DIU attraverso una metodologia didattica partecipata (con un Istruttore DIU) Lezioni ApG al Corso per aspiranti Pionieri Giornate per la diffusione dell’ApG Assistenza ai docenti del corso di formazione per Animatori ApG Lezioni ASA al Corso per aspiranti Pionieri Modulo di specializzazione ASA durante il tirocinio teorico-pratico dell’aspirante Pioniere Lezione sull’Area al Corso per aspiranti Pionieri Giornate tematiche sulle attività dell’Area
Tutti i corsi di cui sopra sono organizzati ad ogni livello, previa formale comunicazione inviata all’Ispettorato Nazionale Pionieri e contenente: a. il programma conforme alle linee guida b. i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti c. il nome del Direttore del corso, il quale è responsabile dell’applicazione del programma del corso, garante degli standard formativi e deve essere designato tra i docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri.
3
La giornata per la Diffusione del Diritto Internazionale Umanitario, attraverso una metodologia didattica partecipata Organizzazione Lo svolgimento della giornata è autorizzato dal competente Ispettore. La sua organizzazione è delegata ad un Pioniere che abbia la qualifica di Istruttore di Diritto Internazionale Umanitario o di Consigliere Qualificato DIU. Si consiglia di: • convocare tutti gli Istruttori/Consiglieri coinvolti e solo allora scegliere (per assenso di tutti) l’argomento della giornata; • condurre la riunione organizzativa chiedendo ad ognuno dei presenti di esprimere liberamente la propria opinione sulle aspettative; • coinvolgere nelle organizzazione delle giornate i Facilitatori di EducAzione alla Pace presenti sul territorio; • gestire la riunione raccogliendo le opinioni di tutti/e su dei cartelloni visibili; • prendere le decisioni non a maggioranza ma per assenso di tutti, incaricando uno dei Facilitatori o degli Istruttori di fare da moderatore-negoziatore. Svolgimento della giornata Si consiglia di: • presentare la giornata ai partecipanti ricordando il nesso inscindibile tra l’EducAzione alla Pace ed il DIU: per ogni norma è fondamentale che esista una sensibilizzazione–educazione al rispetto della norma stessa; • prevedere lavori in gruppo per attività che esigono maggiore partecipazione e coinvolgimento empatico; • ricordare che le giornate hanno carattere informativo ed illustrare l’iter utile a diventare Istruttore DIU. Setting d’aula - sedie in cerchio; - penne, colori, fogli ben visibili e a disposizione; - lavagna a fogli mobili fruibile da tutti; - ambiente luminoso; - bottiglie d’acqua disponibili.
4
Alle pareti cartelloni con: - “i nostri indirizzi”; - “le impressioni sulla giornata”; - “consigli e suggerimenti”. Ad inizio giornata va spiegato che la gestione di tali cartelloni è libera ed affidata a tutti i presenti. Ciò contribuirà a sviluppare un clima partecipativo ed informale. L’esperienza ci ha insegnato in questi anni che è meglio far iniziare la giornata intorno le ore 9:00-9:30; la conclusione non deve spingersi oltre le 16:30. Gli Istruttori ed i Facilitatori coinvolti dovrebbero essere presenti per l’intera durata della giornata. Per quanto riguarda il pranzo, è consigliabile una colazione a sacco piuttosto che un pranzo formale in un ristorante, dove i gruppi sono fissi e formali e troppo tempo viene sprecato in attese e spostamenti. Gli argomenti Quanto appreso durante i propri corsi di formazione costituisce argomento possibile di lezione. Si raccomanda un adeguamento degli argomenti rispetto al target di riferimento e l’utilizzo delle strategie comunicative per la gestione d’aula così come appreso al corso di formazione per Istruttori DIU.
5
La giornata per la Diffusione dell’EducAzione alla Pace Organizzazione Lo svolgimento della giornata è autorizzato dal competente Ispettore. La sua organizzazione è delegata ad un Pioniere che abbia la qualifica di Facilitatore per la diffusione dei principi legati alla convivenza democratica tra popoli e alla EducAzione alla Pace o che abbia preso parte ad un Campo di formazione Facilitatori. Si consiglia di: • convocare tutti i Facilitatori coinvolti e solo allora scegliere (per assenso di tutti) l’argomento della giornata; • condurre la riunione organizzativa chiedendo ad ognuno dei presenti di esprimere liberamente la propria opinione sulle aspettative; • coinvolgere nell’organizzazione Istruttori di Diritto Internazionale Umanitario; • gestire la riunione raccogliendo le opinioni di tutti/e su dei cartelloni visibili; • prendere le decisioni non a maggioranza ma per assenso di tutti, incaricando uno dei Facilitatori di fare da moderatore-negoziatore; • stabilire il numero dei partecipanti alla giornata in un massimo di trenta. Qualora la giornata sia organizzata da un Pioniere che ha frequentato il campo di formazione Facilitatori e deve portare a compimento il proprio tirocinio (come previsto dal Progetto Associativo della Componente), è necessario: consultare il tutor1 di riferimento che ha seguito il Pioniere durante la formazione; inviare allo stesso tutor, con venti giorni di anticipo, il programma della giornata che il Pioniere desidera svolgere. 1 I tutor sono i Facilitatori che hanno condotto i gruppi formatisi al campo di formazione. Il Pioniere aspirante Facilitatore, per il periodo che intercorre tra la fine del corso e gli esami dello stage (in genere 8-10 mesi) farà ricorso al tutor assegnato per: • chiedere chiarimenti sulle informazioni didattiche ricevute al corso di formazione; • ricevere dei feedback rispetto al proprio processo di formazione; • confrontarsi rispetto all’organizzazione della giornata di EducAzione alla Pace (condizione fondamentale insieme con la partecipazione ad una giornata DIU per accedere allo stage); • raccogliere informazioni utili sulle difficoltà riscontrate nella formazione e variare così l’approccio formativo e didattico al successivo campo formazione nazionale; Ove non sia presente nella regione o nelle regioni più vicine nessun Facilitatore, il tutor raggiungere il Pioniere per condurre con lui/lei la giornata, previa autorizzazione degli Ispettori Regionali coinvolti.
6
Svolgimento della giornata Si consiglia di: • presentare la giornata ai partecipanti ricordando il nesso inscindibile tra l’EducAzione alla Pace ed il DIU: per ogni norma è fondamentale che esista una sensibilizzazione–educazione al rispetto della norma stessa; • prevedere lavori in gruppo per attività che esigono maggiore partecipazione e coinvolgimento empatico. Il rapporto deve comunque essere di almeno un Facilitatore per ogni dieci partecipanti; • di raccogliere indirizzi e-mail dei partecipanti per inserirli (previo loro consenso) nella maling list dell’EducAzione alla Pace; • di fornire, alla fine della giornata, l’indirizzo e la casella di posta elettronica della segreteria nazionale di EducAzione alla Pace (con sede a Fermo) e le date indicative del campo di formazione per Facilitatori (primi decade di novembre di ogni anno solare) e delle selezioni per il corso per Istruttori di Diritto Internazionale Umanitario, nonché il periodo di svolgimento del corso stesso, qualora sia già stato indicato dalla Commissione Nazionale DIU; • di inviare il programma della giornata svolta presso la segreteria nazionale di EducAzione alla Pace, che provvederà ad inserirlo nel manuale relativo alle giornate svolte .Tale manuale sarà a disposizione di tutti i Facilitatori in Italia. Obiettivi della giornata La giornata di EducAzione alla Pace è una giornata informativa che si pone l’obiettivo di diffondere ideali e valori del Movimento, con particolare attenzione al tema delle differenze e della pace. Alcuni obiettivi specifici: - decostruire il dualismo cultura e/o abilità “migliore-peggiore” evidenziando in cambio il concetto di “differente”; - acquisire una maggiore capacità di comunicare (messa in comune); - promuovere la convivenza democratica per valorizzare le differenze; - favorire l’acquisizione di un processo di “accettazione” delle differenze dell’altro; - utilizzare l’ascolto come strumento di comunicazione accettante; - favorire il processo di responsabilizzazione del singolo per una partecipazione attiva; - promuovere un modello di partecipazione attiva come metodo didattico evidenziando la corrispondenza tra lo strumento (metodo partecipativo) e l’obiettivo (partecipazione); - permettere l’appropriazione di un metodo di lavoro che, attraverso le tecniche della peer education e del tutoring, renda responsabili rispetto alla trasmissione dei contenuti e dei valori appresi, secondo un’idea circolare dei valori appresi; - evidenziare la connessione corpo/mente come presupposto dell’incontro con l’altro. 7
Setting d’aula - sedie in cerchio; - penne, colori, fogli ben visibili e a disposizione; - lavagna a fogli mobili fruibile da tutti; - ambiente luminoso; - bottiglie d’acqua disponibili. Alle pareti cartelloni con: - “i nostri indirizzi”; - “le impressioni sulla giornata”; - “consigli e suggerimenti”. Ad inizio giornata va spiegato che la gestione di tali cartelloni è libera ed affidata a tutti i presenti. Ciò contribuirà a sviluppare un clima partecipativo ed informale. L’esperienza ci ha insegnato in questi anni che è meglio far iniziare la giornata intorno le ore 9:00-9:30; la conclusione non deve spingersi oltre le 16:30. I Facilitatori coinvolti dovrebbero essere presenti per l’intera durata della giornata. Per quanto riguarda il pranzo, è consigliabile una colazione a sacco piuttosto che un pranzo formale in un ristorante, dove i gruppi sono fissi e formali e troppo tempo viene sprecato in attese e spostamenti. Metodologia Si prevede l’utilizzo di attività legate all’Educazione non formale ed alla peereducation. Ciò non esclude la possibilità di brevi interventi frontali (2045minuti) al fine di trasferire informazioni. Il modello cui fare riferimento per l’organizzazione della giornata e la scelta dell’ordine di presentazione delle attività è la “esse”. Si sottolinea la necessità didattica-formativa di non introdurre attività empatiche (quali car-park o role-play o drammatizzazioni) prima della seconda parte della giornata. Gli argomenti Poiché si tratta di una giornata informativa, non costituiscono argomenti d’aula alcuni di quelli trattati durante il proprio campo di formazione. Non costituiscono argomento per una giornata: - l’ascolto attivo; - il conflitto interpersonale; - i messaggi in Prima Persona di D. Gordon; - la esse. 8
Il Corso di formazione per
Animatori di Attività per la Gioventù Obiettivi specifici • Formazione di giovani animatori che, coerentemente con il Progetto Associativo, siano in grado di occuparsi di bambini e adolescenti attraverso la peer education e il gioco. • Fornire strumenti teorici e pratici per l’efficace gestione di gruppi giovanili all’interno di cornici critiche e/o ordinarie. • Creare Gruppi affiatati, in cui emergano le doti personali di ciascun individuo. Destinatari del corso Pionieri che: • abbiano compiuto il sedicesimo anno d’età; • abbiano conoscenza dei contenuti delle lezioni A.p.G. del corso per aspiranti Pionieri; • abbiano motivazione a svolgere le Attività per i Giovani; • diano garanzia di continuità di partecipazione alla formazione; • diano garanzia di continuità di partecipazione alle attività che verranno svolte in seguito alla formazione. Articolazione e durata della formazione Minimo 37 ore totali distribuite in 4-5 giorni di corso intensivo continuato che, essendo strutturato in più giorni di convivenza, garantisce un maggiore valore formativo. Metodologia La metodologia applicata è quella della peer education. Dal momento che si tratta di un corso per VOLONTARI, si consiglia di ricordare ai docenti (specialmente se esterni al mondo della Croce Rossa) il target a cui si rivolgeranno in fase didattica. I momenti formativa, di norma, sono suddivisi in moduli di 2 ore intervallati da momenti di confronto, pausa e svago, al fine di non rendere troppo pesante l’apprendimento di nozioni spesso particolarmente complesse. Si raccomanda la distribuzione di dispense e appunti fotocopiabili (previo consenso dell’Ispettorato Nazionale). 9
Contenuti, tempi e figure professionali TEMATICHE TEMPI
2 ore
Animatore A.p.G. Direttore del corso
Parte teorica cui dedicare 2 ore (si consiglia di trattare questi argomenti nella fase introduttiva)
Animatore A.p.G. Direttore del corso
Obiettivi del corso Analisi dei bisogni Contratto formativo La figura dell’Animatore A.p.G. Il gioco: strumento di aggregazione e convivenza sociale, mezzo di comunicazione non verbale tra Pioniere e utente
FIGURE
Approccio al bambino Comunicazione: l’aspetto emotivo e relazionale; gli spazi della Psicologo o comunicazione (come gestire lo Parte teorica cui pedagogista o spazio fisico) dedicare come minimo educatore Funzionamento e gestione di un 8 ore professionale gruppo di giovani cui si propone l’attività Le fasi di sviluppo psicosociale Parte teorica cui dedicare 4 ore
Direttore del corso o Formatore del Personale
Durata consigliata: minimo 4 ore per laboratorio
Animatore A.p.G. e/o Professionisti esperti del settore
Elementi di Comunicazione e Didattica
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Animatore A.p.G.
Contenuti e simulazione delle lezioni ApG del corso per Aspiranti Pionieri (laboratorio per gruppi)
Parte teorico-pratica da modularsi secondo le esigenze dei partecipanti
Animatore A.p.G.
La pianificazione
Laboratorio delle attività ludiche Laboratorio delle attività di manipolazione Laboratorio delle attività espressive
10
Modalità di tenuta del corso Il corso è svolto ad ogni livello, previa formale comunicazione all’Ispettorato Nazionale. La nota con cui si informa dell’attivazione del corso deve contenere in allegato il programma conforme alle linee guida, i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, responsabile dell’applicazione del programma e garante degli standard formativi, è designato all’interno dei docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri. Chi organizza il corso deve reperire la disponibilità dei docenti prima di dare comunicazione dell’inizio dell’evento. Al termine del corso, l’Ispettore Regionale trasmette all’Ispettorato Nazionale i dati (nome, cognome, data di nascita, anno di entrata in C.R.I., Gruppo Pionieri di appartenenza) dei Pionieri che hanno partecipato, assieme ad una relazione tecnica del Direttore del corso. L’Ispettorato Nazionale provvede al rilascio dell’attestato di “Animatore di Attività per la Gioventù”, a firma del Presidente Nazionale della C.R.I. e del Direttore del corso, e del distintivo di qualifica. Copia dell’attestato va inserita nel fascicolo personale del Pioniere. Al termine del corso A conclusione dell’evento, il Direttore del corso distribuisce a tutti gli allievi il “questionario di gradimento” (vedi allegati comuni a tutti i corsi). Una volta compilati, i questionari sono restituiti al Direttore che provvede a inserirli in una busta chiusa ed a trasmetterli all’Ispettorato Nazionale Pionieri, che ne cura l’elaborazione ed invia le relative risultanze all’Ispettorato organizzatore, all’Ispettorato Regionale Pionieri, al Delegato Tecnico Nazionale ed al Collaboratore Nazionale di Settore competente; esse, inoltre, possono essere utilizzate a fini statistici.
11
Il Corso di formazione per
Operatori di Attività Socio-Assistenziali Obiettivi specifici • Formazione di operatori che, coerentemente con il Progetto Associativo, siano in grado di occuparsi delle “fasce sociali deboli” attraverso metodologie specifiche e il lavoro sul campo. • Fornire strumenti teorici e pratici per permettere ad ogni operatore di agire in maniera adeguata con tutte le “categorie vulnerabili”. Destinatari del corso Pionieri che: • facciano parte della Componente da almeno un anno; • siano segnalati come idonei, per competenza e servizio2, dal proprio Ispettore di Gruppo; • abbiano conoscenza dei contenuti delle lezioni A.S.A. del corso per aspiranti Pionieri; • abbiano motivazione a svolgere le Attività SocioAssistenziali; • siano disponibili a prestare servizio nell’ambito della propria regione di appartenenza, presso Gruppi che intendano iniziare una nuova attività socio-assistenziale o che debbano svolgere la lezione di settore prevista nel corso per aspiranti Pionieri, eventualmente avvalendosi dell’ausilio di personale competente; • diano garanzia di continuità di partecipazione alla formazione. Articolazione e durata della formazione Il corso ha la durata di 4 giorni, suddivisi in 3 giorni di corso teorico intensivo (che, essendo strutturato in più giorni di convivenza, garantisce un maggiore valore formativo) più una ulteriore giornata dedicata interamente al tirocinio pratico, da svolgersi in una struttura afferente uno dei temi trattati.
In sede di selezione, sono valutati i titoli di studio inerenti gli argomenti del corso e/o le competenze acquisite in materia socio-assistenziale. 2
12
Metodologia La metodologia applicata è quella della peer education. Le sessioni vanno necessariamente integrate da: - momenti dedicati a dibattiti, domande e confronti con i formatori e tra partecipanti; - stage pratici in strutture assistenziali afferenti i temi del corso (ad esempio: assistenza presso centri socio-riabilitativi rivolti ai diversamente abili, minori a rischio, anziani, supporto attivo al malato, attività negli istituti atti all’accoglienza dei senza fissa dimora o degli immigrati, case-famiglia, etc.), comunque seguiti da tutor esperti.. Contenuti, tempi consigliati e figure professionali TEMATICHE TEMPI CONSIGLIATI Obiettivi del corso Analisi dei bisogni L’Operatore di Attività SocioAssistenziali □ Deontologia dell’Operatore □ Cenni sulla legislazione italiana in materia □ Il ruolo del Pioniere nelle strutture pubbliche o private La pianificazione □ Linee guida per la didattica
2 ore
Formatore ASA/Direttore del corso
2 ore
Formatore ASA e/o Assistente Sociale
2 ore
Formatore del Personale e/o Formatore ASA
Programmazione, realizzazione e gestione di un intervento sociale
2 ore
L’Anziano e il Malato
2 ore
13
FIGURE
Formatore ASA e/o Assistente Sociale Formatore ASA e/o Medico specialista e/o Figura professionale specializzata
Formatore ASA e/o I Minori a rischio Assistente □ La famiglia 2 ore Sociale e/o multiproblematica Figura □ I gruppi di auto-aiuto professionale specializzata Formatore I diversamente abili ASA e/o □ L’impatto psicologico Assistente □ Tecniche di comunicazione 2 ore Sociale e/o □ L’importanza della Figura riabilitazione di soggetti con professionale disabilità acquisita specializzata Formatore ASA e/o Assistente L’Immigrato in Italia Sociale e/o □ Legislazione vigente 2 ore Mediatore □ Iniziative di sostegno per Culturale e/o l’integrazione Figura professionale specializzata Formatore ASA e/o Assistente I senza fissa dimora 2 ore Sociale e/o Figura professionale specializzata Formatore ASA e/o Le Attività Socio-Assistenziali in Psicologo e/o 2 ore emergenza Operatore ASA in emergenza Formatore Simulazione delle lezioni ASA del Parte pratica ASA con corso per Aspiranti Pionieri da modularsi secondo Operatori (per gruppi di lavoro) le esigenze ASA
14
Modalità di tenuta del corso Il corso è svolto ad ogni livello, previa formale comunicazione all’Ispettorato Nazionale. La nota con cui si informa dell’attivazione del corso deve contenere in allegato il programma conforme alle linee guida, i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, responsabile dell’applicazione del programma e garante degli standard formativi, è designato all’interno dei docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri. Chi organizza il corso deve reperire la disponibilità dei docenti prima di dare comunicazione dell’inizio dell’evento. Al termine del corso, l’Ispettore Regionale trasmette all’Ispettorato Nazionale i dati (nome, cognome, data di nascita, anno di entrata in C.R.I., Gruppo Pionieri di appartenenza) dei Pionieri che hanno partecipato, assieme ad una relazione tecnica del Direttore. L’Ispettorato Nazionale provvede al rilascio dell’attestato di “Operatore di Attività Socio-Assistenziali”, a firma del Presidente Nazionale della C.R.I. e del Direttore del corso, e del distintivo di qualifica. Copia dell’attestato va inserita nel fascicolo personale del Pioniere. Al termine del corso A conclusione dell’evento, il Direttore del corso distribuisce a tutti gli allievi il “questionario di gradimento” (vedi allegati comuni a tutti i corsi). Una volta compilati, i questionari sono restituiti al Direttore che provvede a inserirli in una busta chiusa ed a trasmetterli all’Ispettorato Nazionale Pionieri, che ne cura l’elaborazione ed invia le relative risultanze all’Ispettorato organizzatore, all’Ispettorato Regionale Pionieri, al Delegato Tecnico Nazionale ed al Collaboratore Nazionale di Settore competente; esse, inoltre, possono essere utilizzate a fini statistici.
15
Il Corso di formazione per Operatori Tecnici del Settore Emergenza Obiettivi specifici • formare giovani operatori che, coerentemente con il Progetto Associativo, abbiano le competenze tecniche per operare in situazioni di emergenza, rivolgendosi principalmente e prioritariamente al bambino e agli altri collettivi vulnerabili; • fornire strumenti teorici e pratici per permettere una adeguata autonomia di intervento, sia nelle fasi pre sia nelle fasi post evento; • garantire un primo ma importante passo verso la specializzazione delle competenze, secondo un processo di formazione continua. Destinatari del corso Pionieri che: • siano segnalati come idonei, per competenza e servizio, dal proprio Ispettore di Gruppo; • abbiano motivazione a svolgere le attività del Settore; • siano disponibili a prestare servizio nell’ambito di situazioni di emergenza e, eventualmente, ad essere iscritti in apposite squadre di disponibilità; • diano garanzia di continuità di partecipazione alle attività del Settore e alla formazione. Articolazione e durata della formazione La durata minima è di 36 ore totali, da distribuire su 4 giorni di corso intensivo continuato che, essendo strutturato in più giorni di convivenza, garantisce un maggiore valore formativo. Solo in casi eccezionali, espressamente autorizzati, si può optare per una serie di incontri separati. Metodologia La metodologia applicata è, quando possibile, quella della peer education ed è consigliata la formazione esperenziale. In fase di progettazione si consiglia di valutare attentamente il bisogno formativo del target di riferimento e i docenti del corso, in modo da evitare inutili e sproporzionati approfondimenti o semplificazioni eccessive. I momenti formativa, di norma, sono suddivisi in moduli di 2 ore intervallati da momenti di pausa e svago, ma anche di condivisione e confronto, al fine di non 16
rendere troppo pesante l’apprendimento di nozioni spesso particolarmente complesse. Per aumentare l’efficacia dell’intervento formativo, è necessaria la distribuzione di dispense e appunti fotocopiabili (previo consenso dell’Ispettorato Nazionale Pionieri) all’inizio del corso.
TEMATICHE
TEMPI
FIGURE
2 ore
Direttore del corso e Tutor (Istruttore/Formatore CRI di P.C. o, qualora non disponibile, Ispettore Provinciale)3
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Istruttore/Formatore CRI di P.C.
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Psicologo esperto in formazione e sviluppo delle risorse umane o Esperto in Comunicazione o Facilitatore EAP
Obiettivi del corso Analisi dei bisogni Contratto formativo La Protezione Civile e la sua organizzazione □ Evoluzione del settore nel ‘900 □ Legge 225/1992 e sue innovazioni □ O.C. 104/99 e 43/2004 □ Protocolli di Intesa con D.P.C. e VV.d.F La comunicazione e il gruppo □ Comunicazione verbale e non verbale, l’importanza del linguaggio □ Gli assiomi della comunicazione □ Cenni sulla struttura del gruppo e sulla leadership □ Comunicazione efficace ed efficiente nel gruppo
Il tutor ha il compito di seguire, indirizzare e incentivare l’Operatore Tecnico Settore Emergenza nel proseguo della sua formazione e stimolarne il continuo apprendimento. Va identificato in un Istruttore o Formatore CRI di P.C. appartenente alla Componente o, qualora ciò non sia possibile, nell’Ispettore Provinciale o persona da lui delegata. 3
17
Pianificazione e gestione delle emergenze (metodo Augustus) □ L’importanza e significato della pianificazione □ Lo schema di un piano (ARRP: ambiente, rischi, risorse, procedure) □ Come si pianifica secondo “Augustus” □ Principi di gestione delle emergenze. Soccorso extraospedaliero in caso di catastrofe e triage □ Gli obiettivi del Soccorso Sanitario di Massa □ L’organizzazione del soccorso sanitario di massa (il Medical Disaster Management) □ Il Protocollo C.E.S.I.R.A. e S.T.A.R.T □ Simulazione di triage (CESIRA) Psicologia dell’emergenza □ Le emozioni □ La piramide di Maslow ed i bisogni dell’individuo □ L’evento traumatico: tipi di vittime, reazioni normali ad eventi anormali □ Sintomatologia e psicopatologia della reazione allo stress (cenni di DA, DAS, DPTS) □ La prevenzione: CISM (Critical Incident Stress Management)
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Disaster Manager o Istruttore/Formatore CRI di P.C.
Parte teorica cui dedicare 2 ore, parte pratica cui dedicarne 2
Medico o Infermiere specialista sul triage dei volontari
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Psicologo specialista in psicologia d’emergenza
18
Collettivi vulnerabili: norme base per l’approccio all’anziano, al malato e al diversamente abile in emergenza (A.S.A) □ Le aree del sociale: i gruppi vulnerabili e le emergenze □ Le difficoltà che affrontano i collettivi vulnerabili □ Le criticità e l’importanza del rapporto tra soccorritore e collettivi vulnerabili □ Gli strumenti per un corretto approccio Collettivi vulnerabili: norme base per l’approccio al bambino in emergenza □ Il bambino e la perdita della quotidianità □ I meccanismi di difesa □ L’animatore e l’importanza del gioco □ Le attività da proporre Logistica nelle emergenze: cosa, come, dove, quando e perché □ Le unità abitative alternative e le tendopoli (MPI ’88 e pneumatiche, caratteristiche dei terreni, ecc.) □ I sistemi di fornitura del vitto (cucine mobili, moduli containerizzati) □ La fornitura dei servizi essenziali (principalmente elettricità e gruppi elettrogeni, servizi igienici)
Parte teorica cui dedicare 2 ore
Formatore ASA o Operatore ASA in Emergenza o Assistente Sociale
Parte teorica cui destinare 2 ore, parte pratica cui destinarne 2 (il gioco)
Animatore per le Emergenze o Psicologo dell’età evolutiva o Pedagogista o Educatore professionale
Parte teorica cui dedicare 2 ore, parte pratica cui dedicarne 4
Istruttore/Formatore CRI di P.C.
19
Sistemi (dispositivi) e norme di autoprotezione □ Il Decreto Legislativo 626/94 □ I D.P.I: sistemi di protezione delle vie Istruttore/Formatore CRI di P.C. respiratorie, del capo, Parte teorica cui del volto, del corpo dedicare 2 ore o Vigile del Fuoco □ Norme comportamentali in caso di emergenza (cosa fare in caso di… alluvione, terremoto, esplosione, ecc.) La Croce Rossa e le Emergenze Internazionali □ La Croce Rossa e la sua storia □ La Croce Rossa Parte teorica cui Istruttore D.I.U. Internazionale e le dedicare 2 ore catastrofi □ La Croce Rossa Internazionale ed i conflitti armati Comunicazioni radio □ L’importanza delle radiocomunicazioni in emergenza □ Il funzionamento (tipi di onde elettromagnetiche, la curvatura terrestre, la Parte teorica e riflessione, la parte pratica cui Istruttore/Formatore diffrazione, la dedicare, CRI di P.C. rifrazione, le stazioni globalmente, 2 ore ripetitrici e le maglie radio) □ L’uso degli apparati radio in dotazione (stazioni fisse, veicolari e portatili) □ Prove pratiche di radiocomunicazione
20
Cenni di Cartografia e orientamento □ Concetto di cartografia □ Divisioni cartografiche: carte tematiche e carte topografiche □ Le carte topografiche: le scale e i simboli geodetici □ Orientamento e GPS
Parte teorica cui dedicare 2 ore, parte pratica cui dedicarne 2
Geologo o Istruttore/Formatore CRI di P.C. (esperto)
Modalità di tenuta del corso Il corso è svolto ad ogni livello, previa formale comunicazione all’Ispettorato Nazionale ed al Delegato Regionale alla Protezione Civile. La nota con cui si informa dell’attivazione del corso deve contenere in allegato il programma conforme alle linee guida, i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, responsabile dell’applicazione del programma e garante degli standard formativi, è designato all’interno dei docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri. Chi organizza il corso deve reperire la disponibilità dei docenti prima di dare comunicazione dell’inizio dell’evento. L’esame Al termine del corso, l’Ispettore Regionale insedia la Commissione Esaminatrice, formata da: - Ispettore Regionale Pionieri o suo delegato, che assolve alla funzione di Presidente della Commissione stessa; - Ispettore Provinciale Pionieri o suo delegato; - Direttore del corso; - Un docente delle materie specifiche del settore. La Commissione valuta e delibera sull’idoneità dei candidati attraverso un test scritto ed una prova pratica, entrambi concordati dalla Commissione Esaminatrice, sentiti eventualmente i docenti intervenuti, fatto salvo quanto previsto dalle presenti linee guida. Il test scritto si compone di n° 30 domande a risposta multipla. Ad ogni domanda cui si risponde esattamente corrisponde un punto: la somma dei punti ottenuti (e quindi delle domande alle quali si è risposto correttamente) va poi a contribuire alla valutazione complessiva del candidato. Come guida generale nell’assegnazione dei giudizi nella prova teorica, si legga quanto segue: 21
-
SCARSO: da 0 a 4 punti (da 0 a 4 risposte esatte) INSUFFICIENTE: da 5 a 11 punti (da 5 a 11 risposte esatte) MEDIOCRE: da 12 a 17 punti (da 12 a 17 risposte esatte) SUFFICIENTE: da 18 a 22 (da 18 a 22 risposte esatte) BUONO: da 23 a 26 punti (da 23 a 26 risposte esatte) OTTIMO: da 27 a 30 punti (da 27 a 30 risposte esatte).
La prova pratica si compone di due parti: una riguarda, necessariamente ed obbligatoriamente, la capacità nel montaggio e nell’uso delle principali risorse logistiche a disposizione della CRI (come la tenda MPI ’88, la tenda Pneumatica, un gruppo elettrogeno); l’altra viene individuata e concordata dalla Commissione e riguarda, comunque, uno degli argomenti tecnici affrontati durante il corso (come le comunicazioni radio, la cartografia e l’orientamento, il triage, ecc). Tale prova pratica, complessivamente, viene valutata dalla Commissione mediante l’attribuzione di un punteggio che può variare da 0 a 30 punti; come guida generale nell’assegnazione dei punteggi per la parte pratica, si legga quanto segue: -
SCARSO: da 0 a 4 punti INSUFFICIENTE: da 5 a 11 punti MEDIOCRE: da 12 a 17 punti SUFFICIENTE: da 18 a 22 BUONO: da 23 a 26 punti OTTIMO: da 27 a 30 punti.
Per essere dichiarati idonei e ottenere la qualifica di Operatore Tecnico del Settore Emergenza bisogna aver ottenuto, complessivamente un punteggio non inferiore a 36; per ogni singola prova, teorica e pratica, la Commissione deve attribuire sia il punteggio parziale che il relativo giudizio parziale. Durante tutto il corso dell’esame, in caso di parità nella valutazione del punteggio e del giudizio da assegnare, prevale il parere del Presidente della Commissione (Ispettore Regionale o suo delegato). Nello svolgimento delle proprie funzioni, la Commissione Esaminatrice deve compilare un verbale d’esami (vedi allegato 1) dove sono inseriti i nominativi dei Pionieri dichiarati idonei, ed una scheda d’esame (vedi allegato 2) che riporti distintamente: - i punteggi ed i giudizi ottenuti dal singolo candidato, sia nella parte teorica che nella parte pratica; - il punteggio ed il giudizio complessivo raggiunto; - una valutazione finale sull’impegno e sull’interesse mostrato dal candidato. 22
Sia il verbale che la scheda sono a firma di tutti i membri della Commissione. Chiusa la sessione d’esami, l’Ispettore Provinciale provvede a trasmettere all’Ispettore Regionale copia del verbale d’esame, del prospetto anagrafico dei Pionieri idonei (vedi allegato 3) contenente informazioni quali nome, cognome, data di nascita, anno di entrata in C.R.I., Gruppo di appartenenza, nonché una relazione tecnica redatta dal Direttore del corso. L’originale del verbale d’esame, del prospetto anagrafico e della relazione tecnica del Direttore del Corso sono messi agli atti dell’Ispettorato Provinciale; le schede d’esame vengono inserite, in originale, nel fascicolo personale del Pioniere. L’Ispettore Regionale, a sua volta, provvede ad inviare la documentazione ricevuta all’Ispettorato Nazionale. L’Ispettorato Nazionale provvede al rilascio dell’attestato di “Operatore Tecnico del Settore Emergenza”, a firma del Presidente Nazionale della C.R.I. e del Direttore del corso, e del distintivo di qualifica. Copia dell’attestato va inserita nel fascicolo personale del Pioniere. Al termine del corso A conclusione dell’evento, il Direttore del corso distribuisce a tutti gli allievi il “questionario di gradimento” (vedi allegati comuni a tutti i corsi). Una volta compilati, i questionari sono restituiti al Direttore che provvede a inserirli in una busta chiusa ed a trasmetterli all’Ispettorato Nazionale Pionieri, che ne cura l’elaborazione ed invia le relative risultanze all’Ispettorato organizzatore, all’Ispettorato Regionale Pionieri, al Delegato Tecnico Nazionale ed al Collaboratore Nazionale di Settore competente; esse, inoltre, possono essere utilizzate a fini statistici.
23
Corso per Operatore Tecnico del Settore Emergenza – Allegato 1
CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Provinciale Pionieri di_____________ __° “Corso Operatore Tecnico del Settore Emergenza”
Verbale d’esame In data __________, presso _____________________________, ai sensi del Progetto Associativo Pionieri C.R.I., approvato con Ordinanza Commissariale n°445/04 del 21/06/04, si è riunita la Commissione Esaminatrice del “__° Corso per Operatore Tecnico del Settore Emergenza”, tenutosi nei giorni _______________, composta da: 1._________________________Ispettore Regionale Pionieri __________ 2._________________________Ispettore Provinciale Pionieri di________ 3._________________________Direttore del Corso 4._________________________Docente del Corso Per sottoporre ad esame finale i candidati iscritti al suddetto Corso. Sono risultati idonei all’esame i seguenti candidati: Nome e Cognome
Luogo e data di nascita
Gruppo Pionieri di
Punteggio complessivo
La Commissione Esaminatrice: 1. 2. 3. 4.
Ispettore Regionale Pionieri Ispettore Provinciale Pionieri Direttore del Corso Docente del Corso
______________________________ ______________________________ ______________________________ ______________________________ 24
Corso per Operatore Tecnico del Settore Emergenza – Allegato 2
CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Provinciale Pionieri di_____________ __° “Corso Operatore Tecnico del Settore Emergenza”
Scheda d’esame
Cognome__________________________ Nome____________________________ Luogo e data di nascita _______________________________________________ Gruppo Pionieri di appartenenza _______________________________________
PARTE TEORICA Vedi prova scritta allegata alla scheda Punteggio: ____/ 30 Giudizio: ________________
PARTE PRATICA DESCRIZIONE:_______________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ __________________________________________________________________ Punteggio: ____/ 30 Giudizio: ________________ Punteggio complessivo: ____/ 60 Valutazione del candidato:
IDONEO
NON IDONEO
Luogo e data: _______________________ Firma del Candidato_________________ CONSIDERAZIONI FINALI: _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ _____________________________________________________________________ La Commissione Esaminatrice: 1. Ispettore Regionale Pionieri 2. Ispettore Provinciale Pionieri 3. Direttore del Corso 4. Docente del Corso
____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ 25
CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Provinciale Pionieri di_____________ __° “Corso Operatore Tecnico del Settore Emergenza”
Prospetto Anagrafico Pionieri Idonei
Nome ___________________ Cognome _____________________ nato/a a _______________________ Prov. ____ il ___________ Domicilio in via/piazza ____________________________ CAP _________ Località _______________________ Prov. ____ Residente in via/piazza __________________________ CAP _________ Località ___________________________________ Prov. ____ Pioniere dal ________ Gruppo di appartenenza _____________________________
Nome ___________________ Cognome _____________________ nato/a a _______________________ Prov. ____ il ___________ Domicilio in via/piazza ____________________________ CAP _________ Località _______________________ Prov. ____ Residente in via/piazza __________________________ CAP _________ Località ___________________________________ Prov. ____ Pioniere dal ________ Gruppo di appartenenza _____________________________
Nome ___________________ Cognome _____________________ nato/a a _______________________ Prov. ____ il ___________ Domicilio in via/piazza ____________________________ CAP _________ Località _______________________ Prov. ____ Residente in via/piazza __________________________ CAP _________ Località ___________________________________ Prov. ____ Pioniere dal ________ Gruppo di appartenenza _____________________________
Nome ___________________ Cognome _____________________ nato/a a _______________________ Prov. ____ il ___________ Domicilio in via/piazza ____________________________ CAP _________ Località _______________________ Prov. ____ Residente in via/piazza __________________________ CAP _________ Località ___________________________________ Prov. ____ Pioniere dal ________ Gruppo di appartenenza _____________________________ Corso per Operatore Tecnico del Settore Emergenza – Allegato 3 26
Il Corso di formazione per
Operatori dell’Area Cooperazione Internazionale Obiettivi specifici • Formazione di giovani operatori che, coerentemente con il Progetto Associativo, siano in grado di occuparsi di attività legate alla dimensione internazionale del Movimento. • Formare Pionieri in grado di candidarsi a partecipare ad eventi di carattere internazionale. Destinatari del corso Pionieri che: • abbiano motivazione a svolgere attività rientranti nelle finalità dell’Area; • diano garanzia di continuità di partecipazione alla formazione; • diano garanzia di continuità nella diffusione dei contenuti dell’Area all’interno dei corsi per Aspiranti Pionieri. Durata e tempi della formazione Minimo 34 ore totali distribuite in 4-5 giorni di corso intensivo continuato. Metodologia e svolgimento del corso La metodologia applicata è quella della peer education. I momenti formativa, di norma, sono suddivisi in moduli di 2 ore intervallati da momenti di confronto, pausa e svago. Le sessioni prevedono i seguenti orari di massima: - mattina: ore 9:00-13:00 - pomeriggio: ore 15:00-19:00. Al momento dell’arrivo, gli allievi del corso vengono assegnati a uno o più tutor. Durante il corso è consegnato il materiale didattico ed informativo appositamente predisposto dalla Commissione Tecnica Nazionale dell’Area. Prima della conclusione del corso, il Direttore distribuisce agli allievi un “test di verifica”, elaborato dallo staff dei docenti e vertente sui seguenti argomenti: - i compiti dell’Operatore dell’Area Cooperazione Internazionale; - cosa fare in caso di partenza per una missione all’estero prima, durante e dopo; - il S.A.I. (cos’è, il suo ruolo, ecc.) 27
- il PERCO (cos’è, da chi è gestito, ecc.) - i termini inglesi (i nomi delle Componenti, breve descrizione dell’Area, ecc.) - la collaborazione ai vari livelli (da chi è formata la Commissione Tecnica Nazionale, ecc.) Le domande possono essere elaborate anche a risposta multipla. La valutazione del test va dal “buono” al “discreto” allo “scarso”. Ogni tutor segue lo svolgimento del test dei Pionieri che gli sono stati assegnati all’inizio del corso. Contenuti, tempi consigliati e figure professionali: TEMATICHE TEMPI CONSIGLIATI Obiettivi del corso Analisi dei bisogni Contratto formativo Il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa □ Organizzazione □ Ruolo del CICR nei conflitti armati □ Il nuovo emblema di protezione
2 ore
Formatore Area Cooperazione Internazionale Direttore del corso
4 ore
Formatore Area Cooperazione Internazionale o Istruttore Nazionale D.I.U.
Il Servizio Affari Internazionali della Croce Rossa Italiana
2 ore
Presentazione Progetto Associativo della Componente Pionieri
2 ore
Presentazione dell’Area Pace
tra 1 e 2 ore
Presentazione del Settore Attività per la Gioventù
tra 1 e 2 ore
Presentazione del Settore Attività Socio-Assistenziali
tra 1 e 2 ore
28
FIGURE
Funzionario del S.A.I. o Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore, Facilitatore o Quadro Associativo della Componente Facilitatore di EducAzione alla Pace Animatore di Attività per la Gioventù Operatore di Attività SocioAssistenziali
Le figure specialistiche dell’Area □ L’Operatore dell’Area Cooperazione Internazionale □ Il Formatore dell’Area Cooperazione Internazionale □ La collaborazione ai vari livelli (locale, provinciale, regionale, nazionale) □ La Commissione Tecnica Nazionale □ Il Nucleo Interpreti e Traduttori I Campi ed i convegni all’estero Cosa fare quando si parte, sul posto ed al ritorno da una missione all’estero □ Gli adempimenti □ Come presentare informazioni sulla Croce Rossa Italiana e come raccoglierne sulle altre Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa □ Presentazione della CRI e della Componente Giovanile in eventi internazionali □ Come parlare in pubblico Le esperienze all’estero di Formatori dell’Area Cooperazione Internazionale
3 ore
Formatore Area Cooperazione Internazionale
1 ora
Formatore Area Cooperazione Internazionale
tra 4 e 5 ore
Formatore Area Cooperazione Internazionale (con l’ausilio di un Formatore del Personale o di un Facilitatore di EducAzione alla Pace)
2 ore
Omologazione termini tecnici in inglese
2 ore
29
Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore Area Cooperazione Internazionale o Interprete
La lezione al corso per Aspiranti Pionieri
Presentazione prossimi progetti dell’Area Cooperazione Internazionale
Formatore Area Cooperazione Parte pratica Internazionale da modularsi con secondo le esigenze Operatori Area Cooperazione Internazionale 6 ore da modularsi Formatore Area secondo le esigenze Cooperazione regionali (vedi Internazionale lezioni opzionali)
LEZIONI OPZIONALI:
TEMATICHE Programma della Federazione Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sulla prevenzione al rischio HIV
TEMPI
FIGURE
tra 1 e 2 ore
Formatore Area Cooperazione Internazionale
Progetto Guatemala
tra 1 e 2 ore
Progetto “Youth Against Violence”
tra 1 e 2 ore
Il PERCO (Piattaforma per la Cooperazione della Croce Rossa Europea sui Rifugiati, Richiedenti Asilo e Migranti)
tra 1 e 2 ore
L’EVS
tra 1 e 2 ore
Omologazione termini tecnici in altre lingue
tra 1 e 2 ore
La missione umanitaria della Croce Rossa Italiana in Iraq
tra 1 e 2 ore
30
Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore Area Cooperazione Internazionale Formatore Area Cooperazione Internazionale o Interprete Formatore Area Cooperazione Internazionale
Modalità di tenuta del corso Il corso è svolto ad ogni livello, previa formale comunicazione all’Ispettorato Nazionale. La nota con cui si informa dell’attivazione del corso deve contenere in allegato il programma conforme alle linee guida, i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, responsabile dell’applicazione del programma e garante degli standard formativi, è designato all’interno dei docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri. Chi organizza il corso deve reperire la disponibilità dei docenti prima di dare comunicazione dell’inizio dell’evento. I partecipanti al corso ricevono un attestato di frequenza, rilasciato dall’Ispettorato Nazionale. I Pionieri che hanno tenuto la lezione o organizzato la giornata informativa entro un anno dal termine del corso cui hanno preso parte, acquisiscono la di “Operatore dell’Area Cooperazione Internazionale”. La comunicazione di chi ha raggiunto tale requisito è trasmessa dagli Ispettori Regionali a cadenza semestrale. L’Ispettorato Nazionale provvede quindi al rilascio dell’attestato di “Operatore dell’Area Cooperazione Internazionale”, a firma del Presidente Nazionale della C.R.I. e del Direttore del corso, e del distintivo di qualifica. Copia di entrambi gli attestati va inserita nel fascicolo personale del Pioniere. Al termine del corso A conclusione dell’evento, il Direttore del corso distribuisce a tutti gli allievi il “questionario di gradimento” (vedi allegati comuni a tutti i corsi). Una volta compilati, i questionari sono restituiti al Direttore che provvede a inserirli in una busta chiusa ed a trasmetterli all’Ispettorato Nazionale Pionieri, che ne cura l’elaborazione ed invia le relative risultanze all’Ispettorato organizzatore, all’Ispettorato Regionale Pionieri ed al Delegato Tecnico Nazionale competente; esse, inoltre, possono essere utilizzate a fini statistici.
31
Il Corso di Formazione del Personale Finalità generali • Creare un clima culturale positivo, capace di accogliere la formazione e lo sviluppo come risorsa su cui investire. • Promuovere e diffondere la consapevolezza di una necessaria formazione continua (“imparare ad imparare” tutta la vita, capacità di saper imparare e di saper “spendere” quello che si conosce). Formazione continua intesa come imparare a conoscere (conoscenze teoriche specifiche), imparare a fare (abilità, competenze, tecniche di gestione), imparare a vivere insieme (peer education, cooperative learning e lavoro di gruppo), imparare ad essere (sviluppo di comportamenti ed atteggiamenti costruttivi, responsabili e autonomi nel giudizio). • Promuovere la qualità nelle competenze, valorizzando la creatività, la capacità di risolvere problemi, di acquisire nuove conoscenze e sviluppare nuove capacità. Obiettivi specifici • Fornire specifiche conoscenze teoriche relative al contributo della formazione al funzionamento delle organizzazioni e allo sviluppo e alla realizzazione delle persone. • Fornire strumenti, tecniche e metodi per una migliore gestione delle risorse umane. Destinatari del corso Pionieri che: • abbiano motivazione a svolgere attività rientranti nelle finalità dell’Area; • siano responsabili di un’attività o membri di un gruppo di lavoro o abbiano comunque a che fare con il coordinamento di personale; • diano garanzia di continuità di partecipazione alle attività che verranno svolte in seguito alla formazione.
32
Durata e tempi della formazione Il Corso di Formazione del Personale rappresenta la base per iniziare e si sviluppa in 37 ore totali distribuite in 4 giorni. Le tematiche possono essere effettuate sia all’interno di un unico campo, sia in singole giornate. Il corso non prepara alla diffusione ma all’acquisizione ed alla spendibilità dei temi trattati. Metodologia La metodologia applicata è quella della peer education, implementata alternando a momenti di trasmissione frontale (indispensabili per creare un clima di comune condivisione e realizzati con l’ausilio di supporti audiovisivi), lavori di gruppo e discussioni partecipative guidate, supportate da specifiche tecniche del lavoro di gruppo (brainstorming, role-playing, studio e analisi dei casi, metaplan, giochi analogici, drammatizzazioni, ...) e da tecniche comunicative (autopresentazione, informazione aperta, informazione chiusa, relais, eco, specchio, rilancio, briefing e debriefing, feedback, inclusione, ...). Dal momento che si tratta di un corso per VOLONTARI, si consiglia di ricordare ai docenti (specialmente se esterni al mondo della Croce Rossa) il target a cui si rivolgeranno in fase didattica. I momenti formativa, di norma, sono suddivisi in moduli di 2 ore intervallati da momenti di confronto, pausa e svago, al fine di non rendere troppo pesante l’apprendimento di nozioni spesso particolarmente complesse. Contenuti, tempi e figure professionali TEMATICHE
TEMPI
Obiettivi del corso Analisi dei bisogni Contratto formativo
2 ore
Il Progetto Associativo
2 ore
Leader Efficace
3 ore
Leadership efficace ed Empowerment: metodologie
3 ore
Comunicazione
6 ore
33
FIGURE Formatore del Personale Direttore del corso Formatore del Personale Formatore del Personale Formatore del Personale Formatore del Personale o Facilitatore EAP
Lavoro di Gruppo - Gruppo di lavoro: il gruppo (definizione e parti costituenti: obiettivo, metodo, ruoli, leadership, comunicazione, clima sviluppo) il gruppo di lavoro o team il lavoro di gruppo perché promuovere il lavoro di gruppo come condurre il gruppo (metodi e tecniche del lavoro di gruppo) motivare il gruppo tecniche di azione nel gruppo i comportamenti individuali nel gruppo
Pianificazione e marketing
10 ore
Formatore del Personale o Psicologo o Sociologo
6 ore
Formatore del Personale o Laureato in discipline economiche o Esperto del settore marketing
Nozioni di Tecnologie Informatiche 5 ore totali
Nozioni di Promozione & Immagine
Specialisti del settore
Nozioni di Fund Raising
Modalità di tenuta del corso Il corso è svolto ad ogni livello, previa formale comunicazione all’Ispettorato Nazionale. La nota con cui si informa dell’attivazione del corso deve contenere in allegato il programma conforme alle linee guida, i nominativi e le qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, responsabile dell’applicazione del programma e garante degli standard formativi, è designato all’interno dei docenti della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri. Chi organizza il corso deve reperire la disponibilità dei docenti prima di dare comunicazione dell’inizio dell’evento. Al termine del corso, l’Ispettore Regionale trasmette all’Ispettorato Nazionale i dati (nome, cognome, data di nascita, anno di entrata in C.R.I., Gruppo Pionieri 34
di appartenenza) dei Pionieri che hanno partecipato, assieme ad una relazione tecnica del Direttore. I Pionieri che hanno partecipato al corso di formazione ricevono un attestato di frequenza, rilasciato dall’Ispettorato Nazionale. Copia di tale attestato è inserita nel fascicolo personale del Pioniere. Al termine del corso A conclusione dell’evento, il Direttore del corso distribuisce a tutti gli allievi il “questionario di gradimento” (vedi allegati comuni a tutti i corsi). Una volta compilati, i questionari sono restituiti al Direttore che provvede a inserirli in una busta chiusa ed a trasmetterli all’Ispettorato Nazionale Pionieri, che ne cura l’elaborazione ed invia le relative risultanze all’Ispettorato organizzatore, all’Ispettorato Regionale Pionieri, al Delegato Tecnico Nazionale ed al Collaboratore Nazionale di Settore competente; esse, inoltre, possono essere utilizzate a fini statistici. Bibliografia consultabile • A.I.F. ASSOCIAZIONE ITALIANA FORMATORI, Professione Formazione, Milano, 2004 • C. CASULA, I Porcospini di Schopenhauer - Come progettare e condurre un gruppo di formazione di adulti, Milano, 2003 • R. D. DI NUBILA, Dal Gruppo al Gruppo di lavoro - La formazione in team: la conduzione, l'animazione, l'efficacia, Ferrara, 2000 • S. MANES, 83 Giochi Psicologici per la conduzione dei gruppi, Milano, 2002 • C. PICCARDO, Empowerment - Strategie di sviluppo organizzativo, Milano, 1995 • G. P. QUAGLINO, Gruppo di lavoro Lavoro di Gruppo - Un modello di lettura della dinamica di gruppo, una proposta di intervento nelle organizzazioni, Milano, 1992 • G. P. QUAGLINO, Leadership, Milano, 1999 • D. F. ROMANO - R. P. FELICIOLI, Comunicazione Interna e Processo Organizzativo, Milano, 1992
35
Allegato comune a tutti i corsi: comunicazione attivazione corso
(su carta intestata dell’Unità C.R.I.)
All’Ispettorato Nazionale Pionieri ROMA
Oggetto: Comunicazione attivazione corso per ______________________
Con la presente si comunica che l’Ispettorato di ________________________________ intende attivare il corso per ______________________________, così come previsto dal Progetto Associativo della Componente (O.C. n. 445/04 del 21 giugno 2004). Si invia, a tal fine, il programma conforme alle linee guida per gli eventi di formazione di primo livello, unitamente ai nominativi ed alle qualifiche dei docenti prescelti. Il Direttore del corso, designato fra quelli indicati all’interno della Scuola Nazionale di formazione della Componente Pionieri, è _____________________________. Con i migliori saluti.
L’Ispettore Regionale
36
Allegato comune a tutti i corsi: comunicazione conclusione corso
(su carta intestata dell’Unità C.R.I.)
All’Ispettorato Nazionale Pionieri ROMA
Oggetto: Comunicazione conclusione corso per _____________________
Con la presente si comunica che il corso per ______________________________, la cui attivazione è stata comunicata con nota n. _______ del _____________, si è concluso. Si inviano pertanto: - la lista di coloro i quali hanno preso parte all’evento e per i quali si richiede il rilascio dell’attestato, così come previsto dal Progetto Associativo della Componente (O.C. n. 445/04 del 21 giugno 2004); - la relazione tecnica del Direttore del corso, comprensiva dell’effettivo programma svolto, degli obiettivi raggiunti e dei nominativi dei docenti; - la busta con i questionari di gradimento, debitamente compilati dagli allievi in forma anonima. Con i migliori saluti.
L’Ispettore Regionale
37
Allegato comune a tutti i corsi: questionario di gradimento
CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Nazionale Pionieri __° “Corso per _____________________________”
Questionario di Gradimento
Luogo e data:_______________________________________________ Insuff. Scarso Suff.
Buono
Ottimo
Organizzazione del corso Struttura ospitante Aule per la didattica Ausili tecnici (mezzi di comunicazione) Materiale didattico Food and beverage Qualità e preparazione dei docenti Disponibilità all’ascolto Valutazione complessiva Soddisfazione delle aspettative La vostra conoscenza è cresciuta?
Abbiamo cercato di trasmettervi tutta la nostra conoscenza ed esperienza, consapevoli che anche la nostra formazione non è certo terminata, ma prosegue giorno dopo giorno; così vi invitiamo a seguire costantemente il vostro percorso formativo, perché solo la consapevolezza dei nostri limiti ci consente di migliorarci e superarli.
Suggerimenti: ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ Siamo pronti ad accettare la sfida? 38
Allegato per il corso per Operatori di Attività Socio-Assistenziali: scheda sul tirocinio
CROCE ROSSA ITALIANA Ispettorato Nazionale Pionieri __° “Corso per Operatori di Attività Socio-Assistenziali”
Scheda sul tirocinio pratico
Luogo dove è stato svolto il tirocinio: _____________________________ Target di riferimento: _________________________________________ Data dell’avvenuto tirocinio: ____________________________________ Come valuto la disponibilità e la competenza dei tutor?
___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ***
I miei cambiamenti, le impressioni personali le emozioni provate, ...: ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ Suggerimenti sul tirocinio:
___________________________________________ ___________________________________________ ___________________________________________ Siamo pronti ad accettare la sfida? 39