Storia militare del Regno Murattiano
Storia militare del Regno Murattiano
Storia militare del Regno Murattiano
Quest’opera ricostruisce per la prima volta, nei più minuti dettagli, il contesto internazionale e interno della politica militare dei “re francesi” di Napoli (Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat), nonché lo sviluppo e l’impiego dell’Esercito, della Marina e del sistema di sicurezza interna. 2.000 pagine, 400 tabelle, 6.000 biografie e 400 illustrazioni.
A complete and detailled military history of the Kingdom of Naples under the “French” Kings (Joseph Bonaparte and Joachin Murat). 2,000 pages, 400 schedules, 6,000 biographies, 400 images.
Histoire militaire complète et détaillée du Royaume de Naples sous les « Rois Franéais » (Joseph Bonaparte et Joaquin Murat). 2.000 pages, 400 tableaux, 6.000 biographies, 400 images.
CONTENTS:
SOMMAIRE :
– I Tome: security policy and strategy, staffs, topographic services, officer corps, planning and budgeting, recruiting and conscription, administration and logistics, military justice, education and assistance. List of the Knights of the Two Siciles.
– Tome I : politique de sécurité et stratégie, états majors, services topographiques, officiers, planification et budjets, recrutement et conscription, administration et services, justice, formation et assistance militaires. Liste des chevaliers des Deux Siciles.
SOMMARIO: – Tomo I (Comando e Amministrazione): strategia e politica, stati maggiori, topografia, corpo ufficiali, pianificazione e bilancio, reclutamento e coscrizione, amministrazione e servizi logistici, giustizia, formazione e assistenza militari. Lista dei cavalieri delle Due Sicilie. – Tomo II (Armi e corpi dell’Esercito): Guardia Reale, Fanteria e Cavalleria, corpi stranieri, Artiglieria, Genio, Scuola Militare della Nunziatella, Divisioni napoletane in Spagna e alla Grande Armée, campagne del 1814 e 1815. – Tomo III: Sicurezza interna (Gendarmeria, Legioni Provinciali, repressione e cospirazioni), Marina, Bibliografia (50 pp.), Indice Biografico (300 pp.).
– II Tome: Royal Guard, Infantry and Cavalry, Foreign Corps, Artillery, Engineer Corps, Military School, Neapolitan troops in Spain and Grande Armée, 1814 and 1815 Campaigns. – III Tome: Internal Security (Gendarmery, Provincial Legions, martial courts and plots), Navy, Bibliography (50 pp.), Biographical Index (300 pp.).
– Tome II (Armée de Terre): Garde Royale, Infanterie et Cavalerie, Régiments Etrangers, Artillerie, Génie, Ecole Militaire, Troupes napolitaines en Espagne et à la Grande Armée. – Tome III : Sécurité de l’Intérieur (Gendarmerie, Légions Provinciales, commissions militaires et conspirations), Marine, Bibliographie (50 pp.), Index Biographique (300 pp.).
PRESENTAZIONE
istituzioni (come la Nunziatella, l’Officio Topografico, le Armi tecniche, la Gendarmeria e la Marina) La Storia militare del Regno Murattiano colma – collegano la politica e le istituzioni militari del una lacuna non solo della storiografia militare in- periodo francese con la prima epoca borbonica e ternazionale, ma anche della storia politica italiana, con quella della Restaurazione e del Risorgimento. proseguendo il cammino iniziato negli anni Venti del secolo scorso con gli studi pionieristici del professor Nino Cortese e proseguito negli anni CinCreata nel 1806 da Giuseppe Bonaparte con quanta con quello, purtroppo inedito ma comunque un’aliquota nazionale (6 reggimenti di fanteria e cavnoto agli studiosi, del colonnello Pierre Carles. alleria, più artiglieria, genio, gendarmeria) inferiore a quella straniera (guardia reale e reggimenti corso, svizzero e polacco), l’Armata napoletana fu potenSorretta da decennali ricerche e dal sistematico ziata e resa nazionale da Murat con 70.000 coscritti, e approfondito spoglio delle fonti primarie e della raggiungendo nel marzo 1815 la forza massima di 34 memorialistica, l’opera ricostruisce in tre tomi reggimenti (contro 30 del Regno Italico) e di 92.000 la creazione, lo sviluppo e l’impiego delle forze uomini, di cui 76.000 combattenti (60 battaglioni, di terra e di mare, analizzando la pianificazione e 36 squadroni e 78 pezzi). Forze imponenti, superil’amministrazione militare, i sistemi di reclutamen- ori non solo al massimo (74.000 uomini) raggiunto to e sostegno, l’alto comando e lo stato maggiore, le dall’esercito borbonico nel 1798, ma anche al massingole armi e corpi dell’esercito, le varie compo- simo sforzo militare (73.000 uomini nel 1813) del nenti della marina e il sistema di sicurezza interna Regno d’Italia, la cui marina del 1813 (8.700 uomini del Regno di Napoli sotto i due re francesi, Giuseppe e 127 unità) era più numerosa ma meno potente di Bonaparte (1806-08) e Gioacchino Murat (1808-15). quella murattiana del 1815 (6.100 uomini e 63 unità). Queste cifre non debbono però trarre in inganno: il Regno d’Italia (con una popolazione di 7 milioni) Innovando rispetto alla prospettiva strettamente poté infatti chiamare alle armi 160.000 coscritti (più nazionale assunta in genere dalla storiografia del 10.000 dalmati e istriani), inviare 30.000 uomini in cosiddetto “Decennio francese”, gli autori analiz- Spagna, 27.000 in Russia e 28.000 in Germania e zano la pianificazione, le istituzioni e le operazioni schierarne ancora 41.000 in Italia nel 1813, mentre il militari napoletane da un punto di vista più interna- Regno di Napoli (5 milioni di abitanti e circa 40.000 zionale e strategico, mettendo costantemente in ris- insorgenti nel 1806-07) inviò solo 9.000 uomini in alto il condizionamento esercitato dalle vicende dei Spagna e 12.000 alla Grande Armée e Murat non due “teatri di guerra” Continentale e Mediterraneo, poté mettere in campo più di 30.000 uomini nel 1814 senza per questo trascurare gli elementi di continu- e 40.000 (con 5.000 cavalli e 56 pezzi) nel 1815. ità che – anche attraverso le biografie individuali dei protagonisti politici e militari e la permanenza delle
Ricostituito nel 1800 coi veterani cisalpini e direttamente controllato da Napoleone, l’esercito italico ebbe uno sviluppo abbastanza graduale e razionale; già nel 1803 inviò una divisione all’Armata sulle coste della Manica e una al corpo d’occupazione in Puglia e divisioni nazionali si agguerrirono nelle campagne continentali del 1806-07 e 1809. Quello murattiano, invece, dovette essere ricostituito quasi da capo nel 1809, poiché le unità create nel 1806 erano state trasferito quasi tutte in Spagna (5 dei 6 reggimenti di linea e due terzi della guardia reale). Costretto nel 1810 a rinforzare la divisione in Spagna con 4.000 ex-prigionieri borbonici e delinquenti comuni (che disertarono in blocco e furono trasportati dagl’inglesi in Sicilia) e umiliato dal fallito sbarco in Sicilia, nel 1812-13 Murat perse altri 5 reggimenti a Danzica e in Germania e dovette ricostituire da capo metà del suo esercito, gonfiandolo poi sulla carta per ragioni diplomatiche, col risultato di indebolirlo ulteriormente. La campagna di Tolentino mise a nudo le contraddizioni di un esercito improvvisato, mal comandato e condotto ad un’impresa disperata, che pure si batté valorosamente contro forze superiori e agguerrite. Il Capo dell’Ufficio Storico Col. a. (ter.) s.SM Matteo PAESANO
INDICE DEL I TOMO Presentazione
p. 3
INTRODUZIONE 01. LA COSTITUZIONE E IL GOVERNO DEL REGNO A. Il protettorato imperiale (1806-1813) B. Indipendenza e Costituzione (1813-1815) Quadro 01 – composizione del governo napoletano (1806-15)
p. 13 p. 28 p. 47
02. SIMULACRI DI SOVRANITA’ A. La Bandiera del Regno p. 49 B. L’Ordine delle Due Sicilie (Quadri 02-08) p. C. La Nobiltà Murattiana (Quadro 09) p. D. La Medaglia d’Onore e Fedeltà p. E. Parate e riviste militari a Napoli p. F. Re Franconi e San Gennaro p. Elenco dei decorati dell’OMS (di G. Damiano) p.
C. La riforma della coscrizione e la leva del 1810 D. La leva del 1811 e le norme su incorporazione e tansa E. Le leve del 1812-14 e l’abolizione della coscrizione Il giudizio di Pietro Colletta sulla coscrizione Tabelle 211-214
p. 300 p. 310 p. 317 p. 334 p. 335
PARTE III AMMINISTRAZIONE MILITARE E SERVIZI LOGISTICI 6. IL MINISTERO E L’INTENDENZA A. I ministri della guerra e marina B. Gli Uffici centrali del ministero C. Ispezione alle riviste e commissariato di guerra D. L’amministrazione del soldo e delle masse Tabelle 301-305
p. 341 p. 347 p. 356 p. 364 p. 374
PARTE I COMANDO E STATO MAGGIORE
7. LA SUSSISTENZA MILITARE A. L’amministrazione dei viveri e foraggi (1806-1810) B. La regìa militare (1811-1815) C. Le requisizioni e i rimborsi (1806-1811)
p. 379 p. 386 p. 395
1. IL COMANDO E I GENERALI DELL’ARMEE DE NAPLES A. L’Armée de Naples sotto Giuseppe Bonaparte (1806-08) B. L’Armée de Naples sotto Murat (1808-11) Tabelle 101-106
8. VESTIARIO, ALLOGGI E TRASPORTI A. Vestiario ed equipaggiamento B. Alloggio, casermaggio e accampamento C. Trasporti militari D. La posta militare
p. 401 p. 408 p. 425 p. 428
9. LA SANITÀ MILITARE A. La situazione sanitaria dell’Armée de Naples B. La sanità militare napoletana (1808-1815) C. Gli ufficiali di sanità napoletani (Tab. 306) A. 1 – Gli ospedali militari di Napoli (Tab. 307-08) A. 2 – Il regolamento sugli ospedali militari (Tab. 309) A. 3 – L’istruzione sui farmacisti primari A. 4 – L’istruzione sulle infermità invalidanti A. 5 – Malattie e metodi di cura nel 1806 (Savaresi)
p. 431 p. 441 p. 446 p. 453 p. 461 p. 472 p. 476 p. 477
2. IL COMANDO E I GENERALI DELL’ARMATA NAPOLETANA A. I generali di re Giuseppe (1806-08) B. La creazione dello Stato Maggiore nazionale (1808-12) C. I pronunciamenti (1814) D. La débacle (1815) Tabelle 107-117
57 79 83 85 87 93
p. 105 p. 115 p. 129
p. 135 p. 143 p. 156 p. 167 p. 177
3. COMANDI TERRITORIALI, OFFICIO TOPOGRAFICO E CORPO UFFICIALI A. I comandi territoriali e gli SM delle piazze B. L’Officio Topografico e il Deposito della guerra C. Gli Ufficiali napoletani Tabelle 118-126
p. 195 p. 202 p. 217 p. 225
PARTE II PIANIFICAZIONE E RECLUTAMENTO 4. LA PIANIFICAZIONE MILITARE A. Lo sviluppo delle forze terrestri (1806-1815) Tabelle 201-204 B. Le spese militari (1806-1815) Tabelle 205-210
p. 237 p. 248 p. 252 p. 269
5. RECLUTAMENTO E COSCRIZIONE A. La leva dell’un per mille (1806-08) B. La leva del due per mille (1808-1809)
p. 281 p. 288
PARTE IV GIUSTIZIA E ASSISTENZA 10. LA GIUSTIZIA MILITARE A. Il codice penale militare B. La procedura penale militare C. Le norme sulla diserzione e la renitenza A. 1 – Il comportamento delle truppe francesi A. 2 – Il comportamento delle truppe napoletane A. 3 – Cronache della diserzione A. 4 – La condanna a morte di Gioacchino Murat Tab. 401-402 (Quadro delle leggi e dei decreti)
p. 481 p. 487 p. 504 p. 519 p. 521 p. 527 p. 536 p. 517
11. L’ASSISTENZA MILITARE (L’“ARMEE MORTE”) A. Il Reggimento Veterani (Tab. 403-04) B. La casa invalidi di San Martino C. Gli ufficiali riformati
p. 539 p. 546 p. 548
D. Le pensioni d’anzianità e invalidità (Tab. 405-06) E. I cappellani militari F. Il Monte delle Vedove e l’orfanotrofio militare G. La Scuola di Marte (Tab. 407-09) A. 1 – Lo stato civile dei militari A. 2 – I prigionieri di guerra (Tab. 410)
p. 552 p. 561 p. 567 p. 573 p. 583 p. 587
INDICE DEL II TOMO PARTE V LA GUARDIA REALE 12. LA GUARDIA REALE A. I Pretoriani di Giuseppe Bonaparte (1806-08) B. L’imitazione della guardia reale italiana (1808-09) C. I contrasti con Napoleone (1809-11) D. La Guardia Reale in Russia (1811-13) E. La riorganizzazione del 1813 e la campagna del 1814 F. Il potenziamento del 1814 e la campagna del 1815 Tabelle 501-522
p. p. p. p. p. p. p.
5 19 31 43 55 60 72
PARTE VI FANTERIA E CAVALLERIA 13. I SEI REGGIMENTI NAPOLETANI DELL’ARMEE DE NAPLES (1806-09) A. La formazione dei sei Reggimenti (1806) B. I due reggimenti di linea (1807-08) C. I due reggimenti leggeri (1807-09) D. I corpi franchi abruzzesi e calabresi (1806-08) E. I cacciatori di montagna del Principato Citra (1806-09) F. I cacciatori a cavallo (1806-09) Tabelle 601-610
p. 109 p. 118 p. 134 p. 140 p. 146 p. 150 p. 163
14. I CINQUE REGGIMENTI NAPOLETANI DELL’ARMEE D’ESPAGNE (1808-13) A. La difesa di Barcellona (1808) B. L’assedio di Gerona (1809) C. Cinquemila rinforzi, tremila disertori (1810) D. La Divisione Pignatelli (1810) E. La Brigata Ferrier (1811) F. L’8° di linea di Guglielmo Pepe Tabelle 611-619
p. 175 p. 184 p. 196 p. 209 p. 225 p. 232 p. 239
15. I VENTI REGGIMENTI MURATTIANI (1808-1815) A. La fanteria di linea (1809-1815) B. La fanteria leggera (1810-15) C. I cavalleggeri (1809-1815) Tabelle 620-630
p. 249 p. 276 p. 282 p. 298
16. I CINQUE REGGIMENTI NAPOLETANI DELLA GRANDE ARMEE (1812-13) A. La divisione napoletana a Danzica (1812-13) B. La brigata napoletana in Germania (1813) Tabelle 631-636
p. 317 p. 329 p. 336
PARTE VII I CORPI ESTERI 17. IL REGGIMENTO REAL CORSO (1° LEGGERO) (1806-15) A. La Légion Corse (1803-06) B. Il Real Corso sotto re Giuseppe (1806-08) C. Il Real Corso sotto re Gioacchino (1808-13) D. La fine del Reggimento (marzo1814) Tabelle 701-706
p. 347 p. 349 p. 359 p. 369 p. 374
18. IL REGGIMENTO REAL AFRICANO A. I Pionniers Noirs B. Il Reggimento Real Africano (1806-11) C. Il 7° di linea (1812-1815) Tabelle 707-708 19. I REGGIMENTI STRANIERI DELL’ARMEE DE NAPLES A. Il 1er Régiment Suisse B. Il Reggimento La Tour d’Auvergne (1er étranger) Tabella 709 C. Il Reggimento Isembourg (2e étranger) Tabella 710 (Reggimenti francesi e italiani) 20. L’11° E IL 12° DI LINEA (ITALIANI) E I VOLONTARI ITALIANI (1814-15) A. L’11° e il 12° di linea (italiani) B. La Brigata Volontari Italiani C. Legione austro-italiana e Volontari anglo-napoletani
p. 381 p. 384 p. 387 p. 393
p. 395 p. 404 p. 418 p. 419 p. 429
p. 431 p. 438 p. 449
PARTE VIII ARTIGLIERIA E GENIO 21. IL CORPO D’ARTIGLIERIA (1806-15) A. L’artiglieria sotto Giuseppe Bonaparte (1806-08) B. L’artiglieria da Dedon jr. a Tugny (1808-12) C. L’artiglieria da Pedrinelli a Macry (1813-15) A. 1 – L’artiglieria a cavallo della guardia reale A. 2 – La scuola d’artiglieria di Capua A. 3 – Il Reggimento del Treno Tabelle 801-815 22. GLI ARMAMENTI TERRESTRI (1806-15) A. Le armi portatili B. Artiglierie e munizioni A. 1 – La Direzione dell’Arsenale e gli stabilimenti A. 2 – L’Arsenale del Castelnuovo e le compagnie artefici A. 3 – La manifattura d’armi e le compagnie armieri A. 4 – Le fonderie del Castelnuovo e di Poggioreale A. 5 – Lo stabilimento della Mongiana Tabella 816 A. 6 – L’Amministrazione delle polveri e salnitri Tabella 817 A. 7 – La scuola di arti e mestieri di Nola 23. GENIO E ZAPPATORI (1806-15) A. Il Corpo del genio sotto Campredon (1806-11) B. La diarchia di Colletta e Costanzo (1812-15) C. I piani generali di difesa e i lavori del genio A. 1 – L’Amministrazione delle rendite delle fortificazioni A. 2 – Le Guardie del genio A. 3 – Il Reggimento Zappatori e Minatori Tabelle 816-821 24. LA NUNZIATELLA
p. 457 p. 467 p. 474 p. 483 p. 488 p. 491 p. 496
p. 513 p. 519 p. 524 p. 528 p. 531 p. 533 p. 536 p. 542 p. 543 p. 552 p. 553
p. 555 p. 563 p. 569 p. 580 p. 582 p. 584 p. 590
NEL “DECENNIO FRANCESE” (1806-15) A. La Scuola Militare di Napoli (G. Parisi) B. La Scuola Reale Politecnica e Militare (F. Costanzo) Tabelle 822-825
p. 595 p. 603 p. 611
INDICE DEL III TOMO PARTE IX - LA SICUREZZA INTERNA 25. LA GENDARMERIA REALE A. La gendarmeria sotto Giuseppe Bonaparte (1806-08) B. La gendarmeria sotto Gioacchino Murat (1808-15) C. La gendarmeria ausiliaria e le compagnie provinciali A. 1 – La legge N. 120 del 24 luglio 1806 A. 2 – I decreti del 10 giugno 1810 e 12 settembre 1811 Tabelle 901-915
p. 5 p. 18 p. 32 p. 45 p. 57 p. 59
26.LE LEGIONI PROVINCIALI E LE COMPAGNIE SCELTE A. L’«armée des propriétaires» B. Il partito armato dei Giuseppisti C. La riforma murattiana (legge N. 207, 8 novembre 1808) D. Le legioni provinciali murattiane (1809-15) La festa delle Bandiere (P. Colletta) Tabella 916
p. 71 p. 75 p. 82 p. 92 p. 102 p. 103
27. LE SINGOLE LEGIONI A. Le due Legioni calabresi B. Le altre dodici Legioni A. 1 – La guardia civica di Benevento e del Circeo A. 2 – La Guardia Nazionale del Reno e delle Marche Tabelle 917-923
p. 105 p. 117 p. 130 p. 133 p. 140
28. LA GUARDIA CIVICA DI NAPOLI A. La Guardia Civica di Napoli (1799-1809) B. Volontari Scelti e Guardia Municipale (1809-1810) C. La Guardia d’Interna Sicurezza (1813-15) D. I pompieri della Città di Napoli Tabelle 924-926
p. 149 p. 153 p. 157 p. 164 p. 167
29. LE GUARDIE DOGANALI FORESTALI E RURALI A. Le Guardie doganali B. Le Guardie forestali e rurali Tabelle 927-928
p. 171 p. 177 p. 180
30. LA LEGGE MARZIALE CONTRO BRIGANTI E CARBONARI A. La giurisdizione militare e speciale nel 1806-08 B. Tra pacificazione ed emergenza (1809) C. Lo stato di terrore in Calabria e Basilicata (1810-11) D. La repressione della Carboneria (1812-15) Tabelle 929-930
p. 183 p. 201 p. 210 p. 224 p. 240
PARTE X LA MARINA NAPOLETANA 31. IL PESO DI UNA FLOTTA 32. L’ORGANIZZAZIONE E L’AMMINISTRAZIONE A. L’organizzazione della Marina B. Gli organi di controllo C. Ispezione alle riviste e commissariato D. Viveri, Ospedali e Bagni Tabelle 1001-1005 33. LO STATO MAGGIORE DELLA MARINA A. Il comando militare della Marina (C. de Lostanges)
p. 245 p. 257 p. 266 p. 270 p. 280 p. 285 p. 291
B. Gli Ufficiali di vascello C. Il Collegio di Marina Tabelle 1006-1011
p. 296 p. 305 p. 314
34. PARCO D’ARTIGLIERIA, GENIO E COSTRUZIONI A. Il parco d’artiglieria e gli artefici di marina B. Il genio marittimo e il servizio delle costruzioni navali C. La costruzione dei 2 vascelli e delle 2 fregate
p. 323 p. 326 p. 334
35. I BASTIMENTI DA GUERRA A. Le Divisioni Vele Quadre e Golette B. La Flottiglia Cannoniere Tabelle 10012-10014
p. 339 p. 343 p. 351
36. TRUPPE ED EQUIPAGGI A. La Fanteria e i Cannonieri di Marina B. Il Reggimento d’artiglieria di Marina (1810-15) C. La Guardia Reale e la Gendarmeria di Marina D. Equipaggi, ascrizione marittima e scuola nautica Tabelle 1015-1019
p. 353 p. 356 p. 363 p. 368 p. 379
37. POLIZIA MARITTIMA E GUERRA DI CORSA A. Il comando dei movimenti e le capitanerie di porto B. Embargo, guerra di corsa e prede marittime
p. 383 p. 388
38. LA DIFESA COSTIERA A. Le guarnigioni costiere e insulari B. La difesa del cabotaggio: Batterie e Semafori Tabelle 1020-1022
p. 399 p. 404 p. 412
FONTI E BIBLIOGRAFIA A. FONTI 1. Fonti archivistiche 2. Fonti a stampa B. BIBLIOGRAFIA 1. Regno delle Due Sicilie 2. Esercito e Marina Napoletani 3. Campagne e operazioni militari 1806-1815
p. 419 p. 430 p. 441 p. 449 p. 460
INDICE BIOGRAFICO DEI PERSONAGGI CITATI (arriva a pagina 768)
p. 469
Indice generale
p. 769