Da Avvenire, domenica 5 ottobre 2008
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LA TORRE DI BABELE? FACCIAMOLA CON LE COSTRUZIONI Piccoli, gialli, tantissimi. Ma non sono cinesi, sono gli omini della Lego! Che ora compiono trent’anni e vanno festeggiati come comporta il fatto di costituire per il marchio danesela seconda innovazione piimportante dopo il mattoncino. Fino al 1978, infatti, le cittdelle costruzioni non prevedevano abitanti; o meglio: nel 1974 il colosso dei giocattoli aveva smesso in vendita alcuni personaggi, perpoco piche silhouettes, squadrate e anonime, senza giungere all’eresiadi permettere che i loro arti si muovessero e le loro mani fossero prensili. Tocccosa Nygaars Knudsen – 4 anni pitardi – trovare il modulo giusto per far rientrare le minifigure nei severissimi standard Lego. Da allora in poi gli omini sono invariabilmente alti quanto 3 mattoncini ( la testa da sola corrisponde a un mattone) e si compongono di 8 parti con 7 articolazioni. L’Adamo delle costruzioni fu un simpatico sorridente poliziotto, presto seguito da 6 altri personaggi. All’inizio tutti gli omini erano maschi – la prima donna vennecreatadue mesi pitardi –, tutti col sorriso in volto ( la faccia feroce i Lego possono farla solo dal 1989) e – sempre in obbedienza a criterineutrie politicamente corretti – tutti avevano la pelle gialla come cinesini: infatti i colori razziali realistici vennero adottati a partire dal 2003. Da trent’anni a questa parte, si calcola siano nati circa 4 miliardi di minifigure: un popolo che siprestato ai pivari utilizzi, come film e videoclip di canzoni, performance artistiche ( coi personaggi Lego l’italiano Stefano Bolcato realizza ricostruzioni di fatti di cronaca), videogiochi. Persino la casa madre non ha saputo resistere alla tentazione e, proprio per il 30compleanno, ha prodotto una serievipa beneficio dei collezionisti: da Madonna a Beckham, a Brad Pitt formato mattoncino. Indubbiamente pioriginali, per, le foto storiche fedelmente ricreate col Lego e visibili su qualche sito Internet: lo studente che ferma i carri armati in piazza Tien An Men a Pechino, i marines mentre innalzano la bandiera americana a Jwo Jima, il celebre gol di mano di Maradona, il miliziano spagnolo morente immortalato da Robert Capa... E che dire allora del � MattonTestamento ( The Brick Testament) ricostruito in oltre 4000 episodi dal sedicente reverendo Brendan Powell Smith? Una Bibbia interamente rifatta coi Lego, dalla Genesi a san Paolo, fotografata e messa in Rete! Di volta in volta definitagenialeoppureblasfema, l’opera del trentacinquenne californiano ( che ci lavora a tempo pieno da 6 anni e mezzo) ha generato anche tre libri – i quali hanno venduto 70 mila copie in 7 lingue – e alcuni setdedicatidi personaggi: come la Trinite Moscon le tavole della Legge. Irriverenza? L’autore ( ateo) sostiene che i suoi intenti sono quelli di narrare lapibella storia del mondo in maniera nello stesso tempodivertente e fedele al testo. E, se in effetti pulasciare sconcertati i pipii la versione Lego della crocifissione, indubbiamente ci sono molti episodi della Scrittura che si prestano in modo perfetto e addirittura poetico alla traduzione in mattoncini. Un esempio? Beh, la Torre di Babele... A parte il fatto che, se fosse stata fatta di Lego, non sarebbe mai caduta. Roberto Beretta