LE SCELTE D’INNOVAZIONE DELLA PROVINCIA DI ROMA FORUM PA 2009
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INDICE pag. IL RESTAURO DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA......................3 IL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA......................................5 QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI ROMA................7 IL CENTRO LUIGI PIANCIANI...............................................................9 LE PARI OPPORTUNITà NELLA PROVINCIA DI ROMA.............12 SISTEMA DOCUMENTALE INTEGRATO...........................................14 PIANO DI AZIONE GPP (Green Public Procurement, acquisti pubblici ecologici) della Provincia di Roma..................................................................................17 LIBERA IL FUTURO: LOTTA ALL’USURA IN PROVINCIA..........21 IN EUROPA CON LA CREATIVITà.......................................................25 PARITà. UNA VITTORIA DI TUTTI......................................................27 SPAZI EUROPEI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO......................30 CONTATTI......................................................................................................33
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IL RESTAURO DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA
L’intervento di restauro conservativo e riuso del Castello di Santa Severa, tuttora in corso, è rientrato nel piano restauri 2001-2003 dell’Amministrazione Provinciale. Avviato nel maggio 2005, si inserisce nel piano di recupero dei gioielli storico-architettonici presenti sul territorio provinciale, finanziato dalla Provincia di Roma con un investimento triennale di 33 milioni di euro. Il progetto del Castello di Santa Severa e del sito dell’antico porto di Pyrgi prevede la ri-qualificazione e ri-funzionalizzazione dell’intero complesso attraverso il recupero e restauro delle strutture archeologiche, medievali e rinascimentali, il consolidamento dei solai, il rifacimento dei tetti e delle facciate esterne, l’ampliamento di opere di protezione a mare con l’estensione della scogliera frangiflutti: un grande impegno tecnico ed economico che ha evidenziato durante il corso dei lavori numerose scoperte di interesse storico e archeologico. L’indagine archeologica ha riportato alla luce una complessa stratigrafia comprendente diverse fasi di vita di epoca medievale sovrapposte su quelle di epoca romana imperiale. Sono stati rinvenuti alcuni interessanti resti di strutture tardo medievali, numerosissime sepolture, ma anche edifici romani di epoca tardo repubblicana e primo imperiale, decorati con pavimenti in mosaico, rivestimenti in marmo e affreschi alle pareti, frammenti di vasellame decorato con motivi bizantini; inoltre, sono riaffiorate le tracce di un edificio interrato nel cortile della corte. Un’insieme di ritrovamenti che conferma l’importanza e il ruolo di primo piano svolto dal porto di Pyrgi in epoca romana. Ancora, il ritrovamento di monete, vetri, resti di armi, vasellame da mensa e da cucina, attrezzi agricoli, permette di ricostruire in modo dettagliato la vita quotidiana del borgo e della sua rocca nel periodo storico compreso tra il mille e il 1300. Tali ritrovamenti contribuiscono a chiarire le molteplici fasi storiche del sito, oltre che a valorizzare l’importanza e il fascino di questi luoghi. La scoperta di una vasta area cimiteriale ha preceduto quella dell’edificio di culto a cui è collegata: la grande chiesa di origine paleocristiana emersa nella piazza della Rocca. È fondata l’ipotesi che possa trattarsi dell’originaria chiesa di Santa Severa, dedicata alla martire flagellata a Pyrgi nel 298 d.C., uno dei più antichi e principali luoghi di culto della diocesi di Porto-Santa Rufina e dell’intera Etruria meridionale costiera. 3
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La chiesa sta tornando alla luce in tutta la sua monumentalità: un edificio a tre navate delimitate da colonne e pilastri, largo 11 metri e lungo oltre 15, conservato per un’altezza di circa m 3,5 con un’abside ampia m 3,60 che presenta evidenti tracce di affreschi. Grazie ai lavori avviati dalla Provincia di Roma, quindi, nell’area dell’insediamento di Pyrgi e del Castello di Santa Severa, si stanno riscoprendo “pezzi” di storia dimenticata che dall’epoca di massimo splendore di Roma, risale lungo il crinale della storia ripercorrendo le fasi storiche legate alla decadenza dell’impero, all’affermazione del cristianesimo, al medioevo fino al rinascimento. Al termine dei lavori saranno disponibili aree funzionali di grande pregio completamente ristrutturate sia dal punto di vista architettonico che impiantistico: area museale (Castello) per una superficie totale di mq. 750, area accoglienza (Corte) per complessivi mq. 1.200, area commerciale e ristoro per complessivi mq. 600. Il progetto, inoltre, prevede la collaborazione di Piero e Alberto Angela e di Paco Lanciano, con la realizzazione di un video lungometraggio relativo a tutte le scoperte storicoarcheologiche dell’area del Castello di Santa Severa e dell’antico porto di Pyrgi con ricostruzioni 3D per facilitare lo studio e la comprensione delle diverse fasi di vita dell’intera area. Ancora, nel Museo del Mare, con sede nel Castello di Santa Severa, sarà realizzato un allestimento multimediale curato da Piero Angela e Paco Lanciano, come il fortunato esempio degli scavi archeologici di Palazzo Valentini.
Il cantiere in cifre:
Importo dei lavori:
€. 4.627.773,55
Superficie complessiva dell’area di cantiere
mq. 13.000
Superficie complessiva di tetti restaurati
mq. 1.800
Superficie complessiva di solai o volte consolidate
mq. 1.700
Superficie complessiva di intonaci a calce
mq. 12.500
Cavi elettrici
ml. 60.000
Tubazioni in ferro per impianti
kg. 10.000
Punti luce
num. 1.000
Impianti di riscaldamento a pavimento
mq. 1.300 4
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IL SISTEMA DI CONTABILITA’ ANALITICA costi ed efficienza, uno strumento per la gestione e la razionalizzazione delle risorse
La Provincia di Roma da circa tre anni ha avviato la costruzione di un sistema di analisi dei costi delle proprie attività, attraverso una lettura delle risorse impiegate, che tende a valutare la efficienza/economicità delle specifiche azioni contenute nel piano esecutivo di gestione (PEG), a sostegno della strategicità degli obiettivi e significatività dei risultati attesi. Con l’anno in corso il sistema entrerà nella fase piena di esercizio in cui i dati processati dalle specifiche procedure contabili produrranno report periodici, per Dipartimenti, Servizi, processi, nature, ecc., sul progressivo consumo di tutti i fattori produttivi utilizzati per conseguire i risultati degli obiettivi programmati con il PEG. I fattori produttivi (nature di costo) sono le ore impiegate dal personale (depurate da tutte le tipologie di assenza), i servizi a contratto (luce, pulizie, telefono etc), i servizi di consulenza, i beni di consumo (magazzino e beni ammortizzabili) etc etc. Il modello di rappresentazione dei costi adottato per il controllo di gestione tende a presentare in modo esaustivo le attività della Provincia, leggendole in una logica di processo distinguibile in: - processo di line, finalizzato alla produzione di output destinati ad utenti ed inter-
locutori esterni; - processo di supporto, finalizzato alla produzione di output interni volti a consentire
lo svolgimento dei processi di line. I processi di supporto a loro volta si distinguono in: - supporto generico, sono le attività che servono al funzionamento complessivo del-
l’Amministrazione: p.es. gestione del personale, contabilità e bilancio; - supporto specifico, sono le attività tese a supportare soltanto una parte dei processi,
oppure tutti i processi ma in misura variabile: p.es. gestione di gare e contratti, formazione. Lo sviluppo del modello di rappresentazione ha portato a raggruppare l’intera attività di line della Provincia in 12 grandi aree o “politiche”. In alcuni casi la “politica” coincide 5
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con l’attività di un Dipartimento ma non sempre vi è una corrispondenza “uno a uno”: un dipartimento può occuparsi di più “politiche” e/o una “politica” può essere gestita da più dipartimenti. In ogni caso la “politica” rappresenta un insieme articolato di processi orientati ad un’unica finalità, in coerenza con la missione istituzionale della Provincia. E’ possibile definire un ulteriore livello di dettaglio, scomponendo i processi in fasi, o in sotto-tipologie, i cosiddetti centri di costo (cdc), che rappresentano le unità minime di analisi sulle quali vengono imputati tutti i costi direttamente attribuibili. La individuazione ed articolazione dei cdc costituisce la base di riferimento per definire in contabilità analitica gli oggetti di costo. A partire dalle unità minime costituite, è possibile determinare i costi delle singole fasi o centri di costo cdc, dei singoli processi, nonché di ciascuna modalità d’intervento, politica o macroprocesso di supporto. Tale risultato è il frutto della imputazione diretta di tutti i dati di costo agli oggetti appropriati, della aggregazione dei costi ai livelli superiori definiti (p.es. politica o macroprocesso) e del ribaltamento dei costi delle attività di supporto (costi indiretti) sulle attività di line. In base a come vengono gestite queste tre operazioni, la contabilità analitica produce determinate configurazione di costo che possono essere riassunte in costi primi - che non ricomprendono, anche solo parzialmente, i costi indiretti attribuibili all’oggetto (processo, politica)- e costi pieni - che ricomprendono tutti i costi, diretti e indiretti, attribuibili all’oggetto. Tali costi sono riconducibili ad una struttura di Centri di responsabilità (CdR), Dipartimenti e Servizi, chiamati a rispondere delle risorse consumate sui propri processi (oltre che del raggiungimento dell’obiettivo), indipendentemente dai meccanismi e responsabilità di spesa. Il passo successivo che l’amministrazione si è accinta ad intraprendere è rappresentato dal passaggio dalla rilevazione dei costi per processo, così come fin qui illustrato, alla rilevazione dei costi per prodotto/servizio. In questa ottica, appare fin troppo evidente, come la individuazione di un prodotto e la sua costificazione renda possibile una serie di operazioni e valutazioni, quindi un valore aggiunto, non desumibile dalla sola costificazione del processo, oggetto quest’ultimo di difficile definizione e standardizzazione. La rilevazione dei costi per prodotto consente di effettuare, più agevolmente, operazioni di benchmarking interno, tra uffici che erogano i medesimi servizi, confronti nel tempo dello stesso prodotto, benchmarking esterno, con altre realtà similari, tutto nell’ottica di un costante miglioramento della qualità ed efficienza dei processi, di un aumento dei livelli di soddisfazione e di valore forniti ai clienti, ovvero della capacità di soddisfare pienamente le aspettative della domanda. 6
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QUALITA’ DEI SERVIZI DELLA PROVINCIA DI ROMA costi ed efficienza, uno strumento per la gestione e la razionalizzazione delle risorse L’impegno della Provincia di Roma, frutto di un percorso iniziato nel 2005, rivolto all’ascolto delle esigenze dei cittadini/utenti e alla loro consultazione attiva per orientare le scelte dell’Ente , si articola come segue: 1) proseguimento del “Progetto di rilevazione sistematica della qualità percepita 2007/2008”, oggetto di segnalazione da parte del Ministro per la P.A e l’inno-
vazione come pratica di eccellenza nell’ambito dell’iniziativa “Non solo fannulloni” www.nonsolofannulloni.forumpa.it/100-storie/casi-selezionati/?id=1726: l’obiettivo prioritario dell’Ente è procedere alla cd. “chiusura del ciclo della qualità” per portare a compimento gli sforzi compiuti dai settori più significativi dell’Ente tramite le 20 rilevazioni di qualità, traducendo la teoria in concreti piani di miglioramento; 2) approfondimento delle aspettative e del grado di soddisfazione dei cittadini/utenti tramite ulteriori 10 rilevazioni; 3) implementazione del sistema di governance della qualità, consistente nell’utilizzo di strumenti e servizi interni quali il monitoraggio a fine anno dei piani di miglioramento, la fornitura di servizi di assistenza per effettuare rilevazioni comparabili; la fornitura di un manuale di “governo della customer satisfaction” che standardizza metodologie e modulistica e che diffonde una nuova dimensione valoriale tra i dipendenti pubblici ed infine la realizzazione di un censimento annuale trasversale, con criteri omogenei, di tutte le esperienze di miglioramento nell’ente, superando la frammentazione attuale ed implementando una banca dati interna, anche a supporto della valutazione dei dirigenti.
In un’ottica prospettica, la Provincia di Roma si pone l’obiettivo sfidante e all’avanguardia nel panorama delle amministrazioni pubbliche di riuscire ad integrare la rilevazione della qualità e la contabilità analitica, arrivando ad analizzare alcune politiche e/o processi significativi sotto il profilo dei costi sostenuti a fronte dei livelli qualitativi erogati e percepiti dalla cittadinanza. 7
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RILEVAZIONI della qualità erogata, attesa e percepita effettuate nel 2007/2008
RILEVAZIONI della qualità erogata, attesa e percepita in corso di svolgimento nel 2009
Personale: - Formazione del personale dipendente non dirigente
Servizi interni per il funzionamento dell’Amministrazione: -Servizi e strumenti informatici di supporto erogati dal Dipartimento Servizi finanziari (Ragioneria) - Gare e contratti
Ambiente: Sviluppo del territorio: - autorizzazioni e controlli in materia ambientale - Aree protette e parchi provinciali; (risorse idriche, emissioni in atmosfera, recupero - Turismo: le professioni turistiche e smaltimento rifiuti) (Accompagnatori, Guide, Interpreti) e Agenzie - attività sanzionatoria e di contenzioso nelle di Viaggio materie ambientali Edilizia scolastica: - manutenzione degli edifici scolastici
Lavori pubblici: - Impianti sportivi (palestre scolastiche provinciali)
Viabilità e mobilità: - manutenzione delle strade provinciali; - autorizzazioni in materia di occupazione del suolo pubblico; - agevolazioni tariffarie sistema pubblico dei trasporti (Metrebus Lazio); - vigilanza in materia di motorizzazione civile; - trasporto per i diversamente abili (+Bus)
Progetti sul territorio: - Forum delle associazioni giovanili
Servizi sociali: Servizi di mediazione sociale: - monitoraggio ed attuazione dei piani sociali di zona; - Attività dei Centri Servizi per l'Immigrazione (CSI) - accoglienza alle donne vittime di violenza presso i centri di Solidea; - sportelli di informazione e consulenza ai consumatori edagli utenti; Lavoro e formazione: Innovazione tecnologica: - servizi dei Centri per l’impiego forniti ai cittadini - la Provincia per la diffusione delle reti Wi-Fi e in cerca di occupazione ed alle aziende; per la lotta al Digital Divide - attività dei centri di formazione accreditati e Centri di formazione professionale provinciale Protezione civile: - Supporto agli enti locali in materia di protezione civile. Formazione e coordinamento dei volontari della Protezione Civile
Governance: - Agenda 21; - Cultura Intercultura prevenzione mille: le biblioteche del mondo
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IL CENTRO LUIGI PIANCIANI una formazione al servizio dei lavoratori pubblici
Il “Centro Luigi Pianciani – Centro didattico permanente della Provincia di Roma” è una creatura giovane: è nato nell’autunno del 2008, per volontà della Giunta provinciale, e nei primi sei mesi di vita ha “macinato” attività: tredici corsi diversi, 573 partecipanti, oltre 40 docenti coinvolti, spaziando un po’ dovunque, in tutti gli ambiti dell’amministrazione provinciale. Dal “codice dei contratti” ai servizi di polizia stradale, dal protocollo informatico all’avvocatura provinciale, dagli “uffici di diretta collaborazione” degli organi di governo alle difficili tecniche della “euro progettazione”. La costituzione una “struttura propria”, per la formazione dei dirigenti e dei dipendenti della Provincia (la gestione del Centro è affidata ad una società “in house”), è una scommessa per l’innovazione, giocata insieme, in perfetta sinergia, da tutti quanti hanno creduto alla centralità del “lavoro pubblico”: l’assessore alle politiche delle risorse umane, il direttore generale, il dipartimento per il personale, le organizzazioni sindacali. Si partiva dalla consapevolezza di un problema che riguarda tutte le pp.aa.: troppo spesso la formazione erogata ai lavoratori pubblici non incontra davvero le loro esigenze, le attese, i problemi concreti che debbono affrontare ogni giorno. Troppo forte è lo “scarto” tra le esigenze di innovazione e di modernizzazione dell’azione amministrativa e il livello della formazione: magari qualificata, interessante, ma lontana, distante, viziata di astrattezza e accademismo. Del resto, ci si domandava, come mai tutte le maggiori aziende hanno propri centri di formazione e addestramento? Come mai ormai da molti anni la legge prevede una scuola apposita, pubblica e specializzata, per la figura più qualificata degli apparati professionali delle amministrazioni locali, i segretari comunali e provinciali? Certo, nessuno sottovaluta la ricca offerta formativa presente nel paese: università, centri specializzati, istituti pubblici e privati. Ma è necessario “accorciare la filiera”, avvicinare formati e formatori, produrre un’offerta molto più flessibile, attenta, accurata, “personalizzata”. Sarà semmai la struttura “interna” a coinvolgere e valorizzare le migliori energie presenti sul mercato.
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Insomma, il modello più frequentemente sperimentato dalle amministrazioni locali – un piano della formazione elaborato all’interno, e condiviso con le organizzazioni sindacali, come da contratto, e la ricerca di singoli “pacchetti formativi” con procedure di evidenza pubblica – ha un pregio indiscutibile, ma anche un limite non meno importante. Il pregio sta nelle virtù del mercato - la gara per “conquistare” le offerte migliori – ma il limite è nella frammentazione della proposta formativa, nella impossibilità di seguire nel tempo la vita professionale dei dipendenti. Dall’assunzione – la formazione di ingresso – all’evoluzione dei compiti, ai percorsi di carriera, alle innovazioni organizzative, tecnologiche, normative. Il modello che la Provincia di Roma sta sperimentando si situa proprio su questo crinale. L’Amministrazione – la direzione generale, il dipartimento risorse umane, il servizio formazione e aggiornamento – continua ad avere l’esclusiva responsabilità della rilevazione dei fabbisogni, dell’elaborazione dei piani annuali e pluriennali, della regia delle relazioni sindacali e interamministrative. Il Centro è responsabile dell’elaborazione dell’offerta: i programmi, i corsi, le iniziative di formazione a distanza, l’elaborazione di materiali didattici, il monitoraggio della qualità percepita (“ti è piaciuto il corso?”) e dell’efficacia (“com’è cambiato il tuo lavoro?”). Spesso il Centro cura la stessa progettazione didattica, e individua i singoli docenti (nell’università, nel mondo delle istituzioni e delle professioni, nella stessa amministrazione locale); a volte si rivolge al mercato: certo, con procedure di evidenza pubblica, ma per l’acquisizione di moduli formativi incastonati in un programma organico di attività. Progressivamente il Centro allargherà il suo raggio d’azione. Già, con qualche efficace sperimentazione, sono partiti corsi rivolti al personale dei Comuni a cui la Provincia assicura “assistenza tecnico-amministrativa”: in questo modo quella “assistenza”, prevista dalla legge e segno evidente della “utilità” dell’istituzione-provincia, si fa concreta ed efficace, portando anche in Comuni di piccola dimensione la possibilità di una formazione appropriata, qualificata (e gratuita!). Il Centro è ospitato in locali della Provincia (non è un dettaglio: quando incide, nei costi della formazione, il peso della logistica?), con aule tecnologicamente attrezzate e un buon livello di “ospitalità” (un punto di orgoglio sono i coffee break curati da cooperative integrate, con il coinvolgimento di lavoratori svantaggiati, o da cooperative del commercio equo e solidale). Il piccolo staff è formato da dipendenti provinciali “distaccati” e da personale selezionato dalla società Capitale Lavoro Spa: una società in house, nata da una partnership con il Formez, e ormai a 10
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capitale interamente provinciale, da anni efficacemente attiva sul fronte dei servizi per l’impiego. E così, dai servizi resi ai lavoratori dei settori privati, il suo impegno si dirige ora anche verso i lavoratori pubblici: quei lavoratori troppo spesso superficialmente dileggiati, e che sono invece una straordinaria risorsa per la collettività, il vero “capitale” delle nostre amministrazioni. A condizione che quel capitale sia coltivato, seguito, promosso, fatto crescere giorno per giorno. E’ la scommessa della formazione. E’ la scommessa del Centro Luigi Pianciani*.
* Non molti sanno chi era Luigi Pianciani: garibaldino, tipica figura risorgimentale, è stato presidente del Consiglio provinciale tra il 1872 e il 1873, e poi Sindaco della Capitale. Della sua lezione, ricordiamo due sole citazioni, che valgono da buona ispirazione per il nostro lavoro. Dobbiamo “amministrare – diceva Pianciani – in guisa che i bisogni dell’ultimo villaggio delle nostre montagna abbiano tanto peso quanto possano averne quelli della Capitale stessa”. E ancora: “la provincia che contiene la Capitale ha degli obblighi speciali, e dovrebbe servir da modello a tutte le altre”. Come dire meglio?
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LE PARI OPPORTUNITÀ NELLA PROVINCIA DI ROMA
Promuovere la parità tra uomini e donne, puntare sulla qualità e il benessere lavorativo riorganizzando la quantità, attivare iniziative e servizi a supporto della conciliazione tra tempi di vita privata e di lavoro, sono tra gli obiettivi della Provincia di Roma confermati nell’attuale Piano Triennale di Azioni Positive. PROGETTI IN CORSO BANCA DEL TEMPO NELLA PROVINCIA CAPITALE
la prima ad essere costituita all’interno di una realtà aziendale. Si tratta di un “istituto di credito” dove non si depositano soldi, bensì tempo e disponibilità, in una logica di scambio allargato. ASILO NIDO AZIENDALE
è un’azione positiva a favore della conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro e il superamento della discriminazione di genere. Ubicato nella sede di Villa Pamphili, l’asilo è operativo dal 10.1.2008; già convenzionato con il Comune di Roma, attualmente può ospitare fino a 41 bambini, di cui 12 del Municipio XVI. BIBLIOTECA DI GENERE
uno spazio che dispone di una vasta gamma di libri dedicati all’universo donna, aperto alle/ai dipendenti della Provincia ma anche luogo privilegiato di osservazione, promozione e di elaborazione dei saperi femminili. SALUTE:
campagna di prevenzione rivolta ai dipendenti ed alle dipendenti della Provincia di Roma con l’apertura di un Centro Medico Permanente nella sede di Palazzo Valentini
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SUPPORTO ALLA GENITORIALITA’ :
si tratta di un breve percorso formativo ed informativo rivolto alle e ai dipendenti della provincia a sostegno della genitorialità e la responsabilità lavorativa. FORMAZIONE ALLE PARI OPPORTUNITA’:
inserita nella programmazione formativa delle e dei dipendenti della Provincia di Roma 120 PARI:
progetto di buone prassi rivolto ai 120 Comuni del territorio provinciale per offrire strumenti ed esperienze utili alla predisposizione di piani di azioni positive, per condividere e mettere in rete i percorsi istituzionali di parità e di genere.
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SISTEMA DOCUMENTALE INTEGRATO
L’ideazione, progettazione e realizzazione dei gestionali informatici S.I.D. – Sistema Informativo Determinazioni dirigenziali – e S.I.L. – Sistema Informativo Liquidazioni, nasce dall’esigenza di “mettere a sistema” la lavorazione dei flussi documentali e la gestione delle informazioni aventi rilevanza finanziaria. I due gestionali informatici, nella loro qualità di strumenti operativi, concorrono al miglioramento dell’attività amministrativa rispondendo ad alcuni criteri omogenei di ideazione: - Condivisione di un unico ambiente di lavoro tra servizi di ragioneria; - Semplificazione dei flussi documentali mediante accesso alle informazioni contabili; - Automatismi nella generazione delle scritture contabili; - Standardizzazione di tipologie di provvedimenti mediante modelli e percorsi fruibili trasversalmente mediante tutta la struttura amministrativa; - Trasparenza del provvedimento istruttorio e discrezionale di formazione dei provvedimenti amministrativi in una banca dati condivisa e accessibile dove sia contenuto, per ogni fase, il concorso e l’apporto degli operatori responsabili. La rispondenza a tali caratteri rende gli strumenti realizzati idonei ad ottimizzare l’attività amministrativa, eliminando lentezze e rigidità interne connaturate ad un approccio “burocratico” ormai inadeguato e a porre le condizioni per un efficace orientamento al risultato nell’impiego delle risorse disponibili. S.I.D. Sistema informativo determinazioni dirigenziali
Le determinazioni dirigenziali sono lo strumento operativo dell’azione amministrativa dei Dirigenti responsabili dei servizi dell’Ente. Osservate in prospettiva dinamica e di flusso procedurale, le DD presentano elevati gradi di complessità per conseguire il perfezionamento finale e richiedono l’intervento di più soggetti, il presidio delle discipline normative e regolamentari su cui sono indicate e, per quelle con rilevanza economica, l’uso delle risorse disponibili in bilancio. Per “mettere a sistema” la gestione dei flussi documentali, l’architettura del software è dotata di una serie di funzioni dinamiche. 14
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Le più importanti: - Interoperabilità da parte dei servizi amministrativi e dei servizi di ragioneria; - Modelli standard di testo dei provvedimenti amministrativi; - Consultazione ed aggiornamento progressivo, in tempo reale, delle disponibilità finanziarie; - Generazione automatica delle scritture contabili; - Gestione della firma digitale; - Monitoraggio sullo stato di lavorazione dei provvedimenti; - Banca dati condivisa dei provvedimenti, dei flussi di lavorazione e relativa tracciabilità della fasi. Si passa pertanto da una gestione di flusso “verticale” ad un sistema integrato, trasparente e dinamico così come rappresentato nel diagramma 1. S.I.L. Sistemi Informativo Liquidazioni
Gli atti di liquidazione rappresentano la fase susseguente l’impegno di spesa e da questo discendono sotto un profilo amministrativo e contabile. Comportano inoltre una serie di verifiche e controlli di natura amministrativa, contabile e fiscale strettamente connessi al provvedimento, determinazione dirigenziale, che ne rappresenta il presupposto e che sono effettuati dai servizi di ragioneria. L’opportunità di “mettere a sistema” anche questa fase procedurale di spesa è accompagnata dai significativi vantaggio desumibili dall’agevole connessione al precedente provvedimento amministrativo ed alle operazioni contabili generate in fase di impegno. Le funzioni dinamiche di maggiore impatto sono: - Interoperabilità da parte dei servizi amministrativi e dei servizi di ragioneria; - Flusso standardizzato del procedimento di emissione e lavorazione delle liquidazioni; - Caricamento e gestione delle fatturazioni emesse a carico dell’Amministrazione; - Verifiche sulla disponibilità degli impegni su cui va imputata la liquidazione; - Generazione automatica delle scritture contabili conseguenti alla liquidazione; - Gestione della firma digitale; - Monitoraggio sullo stato di lavorazione degli atti; 15
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- Banca dati condivisa delle pratiche immesse nel sistema, dei flussi di lavorazione e relativa tracciabilità delle fasi. Si passa pertanto da una lavorazione cartacea della documentazione giustificativa che accompagna la liquidazione, ad una operatività integrata tra programmi così come rappresentato nel diagramma 2.
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PIANO DI AZIONE GPP (GREEN PUBLIC PROCUREMENT, ACQUISTI PUBBLICI ECOLOGICI) DELLA PROVINCIA DI ROMA
La Provincia di Roma ha rafforzato in questi ultimi anni la propria azione in materia di sviluppo sostenibile. Nel 2001 ha sottoscritto la Carta di Aalborg, per l’attuazione dell’Agenda 21 a livello locale. Nel 2004 ha approvato gli Aalborg Commitments: impegni a carattere strategico per la sostenibilità, e con Deliberazione n. 49 del Consiglio Provinciale ha approvato le linee di indirizzo per l’attivazione del processo di Agenda 21 locale. Attraverso un percorso partecipativo realizzato con Forum plenari e tematici, è stata sviluppata una proposta di Piano di Azione Locale dell’Agenda 21 Locale, approvata con Delibera di Giunta N.59/3 del 4/2/2009, che affronta le problematiche ambientali, sociali, economiche e istituzionali anche attraverso l’utilizzo di strumenti di azione ambientale quali, ad esempio, i sistemi di “acquisti pubblici verdi” (GPP). Gli acquisti pubblici ecologici (GPP - Green Public Procurement) sono uno strumento volto a rivedere le pratiche degli acquisti nella pubblica amministrazione, favorendo l’utilizzo di beni e servizi che riducono l’uso delle risorse naturali, la produzione dei rifiuti, le emissioni inquinanti, i pericoli e i rischi ambientali per la salute e l’utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili. In una parola il GPP è rivolto a ridurre l’impatto ecologico delle amministrazioni pubbliche, attraverso la scelta di prodotti e servizi migliori, sulla base dell’impatto ambientale che essi producono durante tutto il ciclo della loro vita, dall’estrazione delle materie prime alle fasi di fabbricazione, distribuzione, uso/consumo e di “fine vita” (recupero, riciclo o smaltimento). Il 19 febbraio 2009, in occasione del quarto anniversario dell’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, si è svolto a Roma l’evento dal titolo: “Provincia di Kyoto. La Provincia di Roma per uno sviluppo sostenibile, insieme alla terra”, durante il quale la Provincia di Roma ha presentato il suo Piano d’azione per la sostenibilità, l’uso corretto delle risorse naturali, lo sviluppo di un’economia basata sull’innovazione ambientale. L’azione della Provincia, puntando sulla sostenibilità e sulla qualità ambientale come punto di forza per costruire un Ente in grado di rispondere ai cambiamenti e alle 17
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trasformazioni in atto, sarà sempre più focalizzata su obiettivi strategici tesi a creare le condizioni per innovare le politiche e le opportunità di sviluppo del territorio. Questo impegno si fonda sulla necessità di estendere la partecipazione e la condivisione degli obiettivi a tutte le realtà sociali ed economiche che compongono il quadro di riferimento della realtà territoriale, puntando sulla diffusione degli strumenti della sostenibilità quali gli accordi volontari e la certificazione ambientale. Sulla base dell’analisi di contesto (L’economia dell’innovazione ambientale. Ipotesi e stime per la Provincia di Roma, a cura di AmbienteItalia, 2009) sono stati individuati degli obiettivi su cui concentrare il lavoro della Provincia per i prossimi cinque anni. Ciò ha permesso di costruire il Piano di azione che, emblematicamente, è stato definito “Provincia di Kyoto” e che indica le sette sfide per un’economia dell’innovazione ambientale: - Risparmio idrico e qualità delle acque; - Sviluppo delle energie alternative; - Riduzione dei rifiuti e raccolta differenziata; - Pianificazione territoriale; - Mobilità sostenibile; - Biodiversità e risorse forestali; - Amministrazione Sostenibile. Gli Acquisti Verdi della Provincia di Roma sono pertanto un’azione concreta e cardine all’interno di tale scenario e costituiscono uno degli elementi chiave riferiti alla sfida di costruire un’amministrazione sostenibile. Il percorso GPP della Provincia di Roma - Le prime attività realizzate
Con Determinazione Dirigenziale n. 14 del 5 marzo 2003 è stato approvato un protocollo d’intesa per l’ “Applicazione della strategia di azione ambientale per lo sviluppo sostenibile nella provincia di Roma”, tra la Provincia di Roma e l’ARPA- Lazio, dando attuazione nella prima fase al Green public Procurement. Tale iniziativa di Acquisti Verdi, sviluppata in collaborazione con L’ARPA LAZIO, ha prodotto il Manuale Operativo GPP-Green Public Procurement, quale strumento operativo utile per attivare e supportare tali processi. Alla luce delle attività svolte la Provincia ha iniziato a realizzare i primi “bandi verdi” acquistando carta riciclata e/o 18
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proveniente da foreste certificate e inserendo criteri ecologici nel bando per l’affidamento del servizio di pulizia. Con delibera di Giunta provinciale N. 8/2 del 16 gennaio 2008 l’Amministrazione ha ritenuto opportuno provvedere alla definizione di un Piano di Azione GPP che, sulla base delle attuali modalità di acquisto dell’Amministrazione Provinciale, valutasse come razionalizzare i fabbisogni dell’Ente e definisse le azioni, le priorità e i tempi per l’individuazione e per l’acquisto di prodotti e servizi a basso impatto ambientale. La razionalizzazione dei consumi e i primi “bandi verdi”
All’interno del programma Provincia di Kyoto, l’Amministrazione ha avviato molte iniziative di portare avanti ricadenti all’interno della sfida ‘Amministrazione Sostenibile’, e che intervengono su tre settori strategici: 1. La qualificazione energetica del proprio patrimonio edilizio, attraverso audit energetici degli edifici scolastici e con la stipula di un Protocollo di intesa con la Fondazione Clinton – Iniziativa sui cambiamenti climatici (CCI) per promuovere interventi di risparmio energetico negli edifici dell’amministrazione provinciale. 2. Il rinnovo del parco macchine con il noleggio di 20 autovetture Fiat Bravo ad alimentazione Gpl che vanno a sostituire 19 autovetture Fiat Stilo alimentate a benzina e gasolio. 3. La direttiva interna sugli acquisti verdi: un’insieme di misure che, sulla base di una nota emanata dall’Ufficio di Gabinetto del 05.02.09 oltre alla riduzione di rifiuti ed emissioni inquinanti, produrrà, a regime, un risparmio di circa 100mila Euro l’anno. Il Piano di azione GPP della Provincia di Roma
Con il Piano d’Azione GPP la Provincia intende far propri i tre obiettivi ambientali di riferimento del Piano d’Azione Nazionale (con un ordine di priorità riferito alla strategia adottata dalla Provincia), individuandoli come problematiche ambientali di carattere generale e particolarmente rilevanti nel contesto provinciale: - Riduzione quantitativa dei rifiuti prodotti; - Efficienza e risparmio nell’uso delle risorse, in particolare dell’energia e conseguente riduzione delle emissioni di CO2; - Riduzione dell’uso di sostanze pericolose. 19
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Dall’analisi delle procedure di acquisto dell’Ente, sono state individuate le categorie di prodotto/servizi che hanno maggior volume d’acquisto e quindi maggior impatto ambientale. Per tali categorie (Arredi in legno, climatizzatori portatili, fotocopiatrici e macchine strumentali, monitor per pc, pc, stampanti, scanner, divise per uscieri ed autisti, stampati, materiale cartaceo, materiale igienico, servizio di pulizia, autovetture/noleggio-acquisto, toner) sono stati definiti gli obiettivi di acquisto verde in percentuale variabile, da raggiungere entro il 2010 in funzione di criteri ecologici specifici. Per il futuro il Piano sarà esteso ai lavori pubblici e agli interventi di efficienza.
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LIBERA IL FUTURO: LOTTA ALL’USURA IN PROVINCIA
La crisi economica, la scarsa disponibilità delle banche nell’erogazione del credito, l’assenza o l’esiguità di ammortizzatori sociali e indennità ai disoccupati, mette in seria difficoltà i lavoratori, le piccole e medie imprese del nostro territorio, quelli che potrebbero rimettere in moto l’economia locale e nazionale. Questo è un mix complesso e drammatico presente nel corpo sociale che porta le persone all’indebitamento nelle sue diverse forme, dalla cessione del quinto dello stipendio ai prestiti personali, tutto attraverso finanziarie. Soluzioni spesso disperate per chi rischia di perdere tutto: lavoro, casa e forse il futuro per i propri figli. In mancanza di un welfare state dignitoso, è facile finire nelle maglie di un sistema economico arcaico e pericoloso quale l’usura con senso di vergogna e solitudine. Una prima fotografia che viene fuori dalle diverse operazioni di polizia, carabinieri e guardia di finanza, si può già tracciare. Figura caratteristica è l’usuraio di quartiere che non chiede tassi troppo esosi e cerca di entrare a far parte delle imprese a conduzione familiare. Su questo fronte ci sono delle vere e proprie famiglie organizzate e strutturate, che operano quasi scientificamente specializzandosi per settori d’attività; poi c’è l’usuraio investitore, collegato con la criminalità organizzata e che dispone di ingenti capitali e di società insospettabili; l’usuraio semiprofessionista, che, per così dire, esercita l’usura come “secondo lavoro”, per impiegare proficuamente quella parte del suo reddito che nasconde al fisco; l’usuraio parassita, una sorta di dilettante dell’usura, che pretende interessi non troppo esosi. A questo va aggiunta la nascita e la proliferazione di un mercato finanziario parallelo messo in piedi da soggetti non abilitati alla professione creditizia. Infatti la mancata citazione dell’albo di appartenenza fa pensare che alcuni avvisi pubblicitari si riferiscano a mediatori creditizi che, secondo quanto previsto dalla legge antiusura, non possono erogare prestiti in nessuna forma. Ma oltre alla finanza parallela esiste anche un mercato nero del credito, all’interno del quale possiamo distinguere tre forme fondamentali del prestito ad usura: il prestito “a strozzo”; il mercato illegale dei titoli; il prestito “esoso.” In questo quadro, abbiamo deciso di provare azioni di contrasto con un percorso di collaborazione permanente e strutturata fra prefetture, associazioni economiche, istituzioni locali e sistema creditizio. Poiché è possibile prevedere che, per effetto della 21
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crisi, questi fenomeni, purtroppo già endemici nel nostro paese, possano pericolosamente espandersi, è necessario riflettere sulla possibilità di utilizzare gli osservatori presso le prefetture all’interno delle più generali normative anti-racket e anti-usura.. Le istituzioni locali, in particolare, potrebbero essere attivate per campagne di informazione e sensibilizzazione, oltre che per interventi concreti di aiuto, tramite esenzioni fiscali, nei confronti delle imprese che collaborano con le forze dell’ordine e la giustizia per contrastare la criminalità organizzata. Un tema fondamentale della nostra agenda è dunque quello dell’identificazione di azioni, progetti e sperimentazioni per combattere il fenomeno dell’usura attraverso lo studio delle caratteristiche demografiche ed economico produttivo dei Comuni della Provincia di Roma. Intendiamo operare affinché, la Provincia, di concerto con le altre istituzioni pubbliche, diventi un punto di riferimento credibile per le famiglie in termini di presenza, presidio dei problemi e garanzia di sicurezza, favorendo anche l’attuazione di politiche sociali che evitino condizioni di marginalità e povertà, humus ideale per divenire vittime di reati e soggetti più esposti alle devianze. L’usura, ovviamente, colpisce maggiormente le aree in cui è maggiore il disagio sociale. Prima, a finire sotto il maglio dell’usura, erano soprattutto piccole e medie imprese (il numero di imprese taglieggiate nel Lazio è stabile, 23mila), adesso con la crisi aumenta la vulnerabilità delle famiglie romane, facili vittime di un fenomeno in netta crescita (+9% nel Lazio nel 2008). Al primato delle famiglie romane contribuisce la difficoltà ad estinguere il mutuo sulla casa come dimostra il boom dei pignoramenti immobiliari, oltre 1600 nel 2008. In crescita anche i pignoramenti presso terzi (non sulla casa, ma sullo stipendio o su conti intestati alla persona insolvente). Sono 16.680 dall’inizio del 2008.
600 mila persone coinvolte secondo SOS Impresa, 30 mld di euro il fatturato annuo del mercato dello strozzinaggio e tassi d’interesse che variano tra il 120 e il 240 per cento annui. Dati allarmanti che ci fanno capire come il fenomeno dell’usura stia dilagando in Italia in modo preoccupante. Ma è dall’autunno scorso, da quando la crisi finanziaria ed economica si è fatta pesante, che il fenomeno dell’usura sta ricevendo una nuova linfa a tal punto che, avviare una lotta efficace contro l’usura, significa colpire, il più delle volte, gli interessi della mafia e della criminalità organizzata che vedono nel prestito a strozzo il modo più veloce e sicuro per rilevare attività, proprietà e immobili di chi non riesce a pagare i tassi d’interesse che vengono imposti. I dati presentati confermano quanto la situazione della crisi economica porti all’aumento del fenomeno usura sempre più sommerso, senza denunce, senza colpevoli. Si registra una caduta 22
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verticale delle denunce in Italia (-31,6%) e nel Lazio (-59,3%). Non è un caso che si stia riformando la legge 108 del 1996 con un disegno di legge, approvato dal Senato della Repubblica il 1° aprile 2009 in materia di usura ed ora all’esame della Camera. In particolare viene resa molto più veloce l’erogazione dei mutui di solidarietà in favore delle vittime dell’usura e del racket attraverso adempimenti burocratici più snelli.Viene inoltre aggiunta quale aggravante al reato di estorsione, attraverso la modifica dell’articolo 629 c.p., il caso in cui il fatto sia “commesso al fine di ottenere interessi o vantaggi usurari”. Nell’ambito di questo importante processo di modifica sono state recepite le indicazioni proposte dalla Provincia di Roma in occasione dell’audizione in Commissione Giustizia del Senato e, tra breve, anche alla Camera. Bisogna intervenire affinché non solo ci sia un Fondo antiusura, ma anche un fondo specifico da destinare al sovra-indebitamento e come Provincia stiamo coinvolgimento i Comuni per interventi concreti di aiuto, tramite esenzioni fiscali, nei confronti di chi collabora con le forze dell’ordine e la giustizia per contrastare la criminalità organizzata. Le banche del territorio, peraltro, devono essere moralmente coinvolte per venire incontro alle famiglie e alle imprese colpite e meritevoli di aiuto. - Per contrastare l’usura la Provincia di Roma ha attivato un numero verde (800.939.396) e una collaborazione con gli istituti di credito per stare accanto alle famiglie. Da luglio 2007 a giugno 2008 sono pervenute al Numero Verde 975 telefonate (curiosità: il 43% di chiamate sono arrivate da impiegati, il 22% da operai e solo lo 0,2% da studenti. Di queste, 425 riguardavano problemi di sovraindebitamento). - La Provincia di Roma sta lavorando alla costituzione di un gruppo tecnico che predisponga una capillare campagna di comunicazione sulle opportunità di sostegno al credito a di educazione all’uso consapevole del denaro. Incontri in alcuni Istituti scolastici per la presentazione di libri sul tema usura e criminalità. Costituzione dello scaffale della legalità nelle biblioteche scolastiche. “Centro di assistenza finanziaria per i cittadini a rischio usura” presso il Municipio Roma XVI Il Centro è il risultato di un accordo di collaborazione tra la Provincia di Roma, il Municipio Roma XVI, l’Associazione Ambulatorio Antiusura ed il Banco di Sicilia, sottoscritto in data 6 aprile 2004. - Partecipazione della Provincia di Roma al Consorzio di Monte Porzio Catone in collaborazione con la Caritas e l’Ambulatorio antiusura e 20 Comuni della Provincia di Roma (centro di assistenza per i cittadini a rischio di usura) 23
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La Provincia deve dare una mano ai Comuni. Cerca di sostenerli anche (o anzitutto) nella lotta per la legalità offrendo loro un aiuto qualificato con idee, progetti, formazione per gli amministratori “politici” e per i funzionari. Dovremo battere contemporaneamente su più tasti:le nuove responsabilità dei sindaci per la sicurezza dei cittadini, l’impegno delle istituzioni locali a sostegno delle vittime della criminalità, della violenza, del “pizzo” o dell’usura, la lotta senza quartiere alle infiltrazioni mafiose nelle amministrazioni locali, e l’impegno per nuove regole e una più alta moralità pubblica nelle istituzioni e nell’amministrazione quotidiana”. Ma il vero problema è come prevenire e combattere l’usura. Alcune azioni si stanno intraprendendo, come prestare assistenza e consulenza di carattere finanziario in termini preventivi fornendo indirizzi per un ricorso al credito più adeguato; finanziare l’impresa in modo equilibrato; fornire formazione e informazione sulle forme migliori di utilizzo del credito, compresa la materia degli incentivi pubblici; promuovere l’adesione ai Confidi per il rilascio di garanzie a valere sul Fondo di prevenzione del fenomeno dell’usura e richiedere l’assistenza dei Confidi nelle pratiche di affidamento presso le banche; cogestire le problematiche dei rapporti con le Banche per quel che concerne l’ottenimento del finanziamento assistito da garanzie dei Confidi.
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IN EUROPA CON LA CREATIVITÀ
Ogni anno l’Unione Europea sceglie un tema per una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutti i Paesi membri. Nel 2008 era toccato al dialogo fra le culture, nel 2007 alle pari opportunità, nel 2006 alla mobilità dei lavoratori. Il 2009 è stato dichiarato da Bruxelles Anno della creatività e dell’innovazione. Non è un caso che, in un periodo di crisi economica, sia stato scelto proprio questo tema. Lo slogan dell’iniziativa (“Immaginare, creare, innovare) indica, infatti, che per reagire alle difficoltà l’Europa non deve chiudersi in difesa e ridurre gli investimenti nell’innovazione. Tutt’altro. Ed è proprio qui che entra in campo la politica, per motivi sia sociali sia economici. Per motivi sociali perché il buon funzionamento del cosiddetto triangolo della conoscenza - che collega i tre vertici dell’istruzione, della ricerca e dell’innovazione – è lo stimolo migliore per costruire una società non ingessata ma dinamica, che sia effettivamente in grado di far emergere i suoi elementi e le sue idee migliori. Per motivi economici perché proprio la creatività è ormai elemento irrinunciabile dell’economia moderna. Un’economia che punta sul valore aggiunto ottenuto grazie alla giusta combinazione tra conoscenza e innovazione. Un’intuizione che è supportata dall’evidenza. Secondo l’Unione europea l’economia creativa in senso stretto - cioè quella legata ad alle attività creative al cento per cento come ad esempio il cinema o il design – vale il 2,6 per cento dell’intero Prodotto interno lordo dell’Europa e dà lavoro a quasi 7 milioni di persone. Le linee d’azione per la creatività della provincia di Roma che sono presentate al Forum PA sono l’applicazione nel nostro territorio di questa iniziativa. Esse sono il frutto dell’analisi dei problemi e delle risorse presenti sul territorio e dello studio delle migliori esperienze maturate all’estero ed in altri contesti italiani. L’obiettivo è lavorare alla promozione ed al rafforzamento del tessuto della creatività dell’area di Roma, un tessuto molto ricco – in termini di individualità e centri di formazione - che tuttavia non riesce ancora a ‘fare sistema’ e competere con le altre aree 25
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creative del mondo. Mondo della grafica, dell’architettura, della moda, del design, dell’audiovisivo sono realtà importantissime, ma che potrebbero beneficiare di un ulteriore impulso da parte di un’amministrazione come la Provincia. Per raggiungere queste finalità abbiamo individuato dieci progetti per supportare il mondo della creatività nelle sue varie articolazioni. Progetti che si traducono in una serie di azioni concrete che forniscono supporto a luoghi e persone, e che le mettono tra loro in connessione attraverso lo stanziamento di investimenti pubblici. Il Fondo della creatività, il centro per l’impiego specializzato nei mestieri creativi, il premio della creatività, gli accordi di collaborazione con altre amministrazioni nazionali ed internazionali, per ricordare solo alcune delle misure individuatesono tutti pezzi di una strategia ben precisa, che ha come obiettivo migliorare il nostro potenziale creativo ed aiutarlo a crescere. Più in generale è un’azione che si innesta in altri interventi fatti propria dalla amministrazione provinciale: l’iniziativa estende, infatti, la portata del “PianoInnovazione”,un altro progetto strategico dell’ente pensato per la diffusione sia della banda larga sia delle reti wi-fi e per superare il digital divide: quella spaccatura nella popolazione tra chi sa usare il computer e chi no, che rappresenta un’ulteriore barriera all’attività delle piccole e medie imprese creative.
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PARITÀ. UNA VITTORIA DI TUTTI contro la discriminazione con le Consigliere di parità della Provincia di Roma
PROGETTI DELLE CONSIGLIERE DI PARITÀ DELLA PROVINCIA DI ROMA BilanGe. Studio propedeutico al Bilancio di Genere della Provincia di Roma
In collaborazione con tutti gli Organismi della Provincia di Roma per la realizzazione del mainstreaming di genere. Obiettivo è orientare le politiche di bilancio verso una più concreta applicazione della parità tra uomini e donne a partire da una rilettura delle politiche e delle spese effettuate con impatto diretto o indiretto sulla vita delle donne. Parità... in Primo Piano. Percorso per elaborare il Piano Triennale di Azioni Positive
In supporto al CPO della Provincia di Roma per la progettazione e approvazione del Piano Triennale di Azioni Positive. Sostegno ai referenti del territorio che hanno ruoli strategici in tema di pari opportunità. Le Pari Opportunità vanno a scuola
Spazi di conoscenza e di riflessione dedicati agli insegnanti e agli studenti della scuola superiore della provincia sui temi della parità tra uomini e donne, e percorsi finalizzati all’eliminazione degli stereotipi sessuali nel mondo del lavoro e delle professioni. A scuola contro la violenza sulle donne
Intervento teso a prevenire ed educare al rispetto dei più deboli, a limitare e contrastare situazioni di violenza fisica, psicologica, domestica o extradomestica, sulle donne. N.O.I. Nuovi Orizzonti d’Impresa
Iniziativa mirata all’assegnazione di un premio in favore delle imprese operanti sul territorio che hanno messo in atto buone pratiche in materia di conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro delle donne.
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Unica. Banca dati delle competenze
Creazione di una banca dati delle competenze al fine di rendere “visibili” le donne di Roma e provincia e promuovere una presenza paritaria di donne e uomini nelle istituzioni e nella società. Stati Generali delle Pari Opportunità di Roma e Provincia
Costruzione di una rete tra i Comitati pari opportunità (CPO) presenti nella Provincia di Roma, finalizzata a pianificare e razionalizzare le attività dei CPO (Piani strategici triennali). Tavolo delle donne
Gruppo di lavoro composto da esponenti del mondo politico, rappresentanti sindacali e associazioni, esperte di pari opportunità, che, partendo da un’analisi del territorio, elabora proposte concrete per la progettazione (FSE misura E1). Mi racconto... storie di donne e di chi le sta a sentire
Un percorso per donne immigrate attraverso tecniche narrative. L’albero delle opportunità
Premio per promuovere solidarietà e pari opportunità nelle scuole della provincia di Roma. RICERCHE: Genere Impresa
Studio sull’imprenditoria femminile nella provincia di Roma ed interventi per lo sviluppo di reti e servizi per le donne imprenditrici. Donne in bilico
Studio sulla precarietà del lavoro femminile nelle sue diverse articolazioni e proposta di un metodo d’intervento che consenta alle donne di trovare una maggiore stabilità occupazionale e di vita. Nuove Cittadine. Orientamento al lavoro e all’imprenditorialità delle nuove cittadine di Roma
Studio finalizzato all’individuazione di percorsi normativi e vincoli socioculturali che condizionano la vita delle donne immigrate e diffusione delle buone prassi di auto-imprenditorialità messe in atto da quest’ultime. 28
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Esperienze a confronto.
Rassegna sulle pratiche di intervento rivolte a donne immigrate per la sperimentazione di un percorso di riconoscimento e valorizzazione delle esperienze. CON…N.O.I. (Indagine sullo stato d’attuazione dell’art. 9 della legge 53/2000 all’interno del progetto N.O.I.)
Studio quanti-qualitativo sui progetti approvati, al fine di offrire un supporto tecnico-istituzionale alle aziende che abbiano intenzione di attuare un progetto in tal senso ed incentivare Azioni Positive in materia di conciliazione.
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SPAZI EUROPEI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO le opportunità di collaborazione tra le piccole e medie imprese, i centri di ricerca ed il ruolo della Pubblica Amministrazione. L’esempio del "Road show tecnologico", iniziativa promossa dall’APRE Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea e dal CNA area metropolitana di Roma, con il sostegno dell’Ufficio Europa e Relazioni Internazionali della Provincia di Roma. Il VII Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo tecnologico
Il VII Programma Quadro per la Ricerca e lo Sviluppo tecnologico rappresenta il principale strumento di finanziamento europeo per rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell'industria, favorire la competitività internazionale e promuovere le azioni di ricerca nell’ Unione Europea. Adottato in data 18 dicembre 2006 riunisce tutte le iniziative dell’UE collegate alla ricerca che hanno un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita, competitività e occupazione, assieme a un nuovo Programma quadro per la Competitività e l’Innovazione (CIP), ai programmi di istruzione e formazione, ai Fondi strutturali e ai Fondi di coesione per la convergenza regionale e la competitività. Il VII PQ ha a disposizione, per il periodo 2007 -2013, un budget di 50.521 milioni di euro. Settimana europea delle PMI
La prima settimana europea delle PMI, che si svolgerà dal 6 al 14 maggio 2009, è una campagna per promuovere lo spirito imprenditoriale in tutta l’Europa e per informare gli imprenditori sul supporto a loro favore a livello europeo, nazionale e locale. In questa occasione le PMI potranno scoprire una serie di informazioni, la consulenza, il supporto e le idee che contribuiscono a sviluppare le loro attività. Il Road Show Tecnologico
Il Lazio è la sede della maggior parte degli istituti di ricerca pubblici e privati italiani, qui sono occupati 7.800 ricercatori (23% del totale in Italia) e si vanta il primato nazionale per numero di addetti in settori ad alta tecnologia (6 addetti ogni 1.000 abitanti contro la media italiana di 3 addetti); nella Provincia di Roma è concentrata la gran parte di essi. Spesso però i risultati di questa importante attività di ricerca non sono conosciuti dalle piccole imprese, che potrebbero utilizzarli per migliorare i propri prodotti e/o processi o per realizzarne dei nuovi. 30
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Questa iniziativa ha l’obiettivo di migliorare il dialogo e la collaborazione tra le PMI del territorio e i centri di ricerca, favorendo lo sviluppo del trasferimento tecnologico e della ricerca applicata. Ogni giorno il pullman “SME Week” partirà verso un itinerario a tema accompagnando gli imprenditori a visitare i centri di ricerca del territorio provinciale. Durante il tragitto un esperto presenterà le opportunità finanziarie del VII Programma Quadro e risponderà alle domande delle imprese. Giunti a destinazione gli imprenditori saranno accolti dal centro di ricerca che mostrerà loro i risultati del lavoro svolto e parlerà delle linee di ricerca per il futuro: si tratterà di un’attività di networking tra imprenditori e ricercatori. Tra i circa 130 eventi ufficiali che si svolgeranno in Italia nell'ambito dell'SME week il Road show Tecnologico è stato selezionato quale evento maggiormente rappresentativo per il nostro Paese. Il ruolo della Pubblica Amministrazione
La Provincia di Roma affida alla ricerca e all’innovazione un ruolo strategico, riconoscendo l'importanza della valorizzazione delle nuove vocazioni scientifiche, tecnologiche e industriali del territorio. In quest’ottica l’amministrazione provinciale opera per sostenere la competitività del territorio e incentivare l’emergere della domanda qualificata di conoscenza e innovazione proveniente dalle imprese, assicurando coerenza e sinergia della politica provinciale con quella di indirizzo regionale, nazionale ed europeo. Con il sostegno ad iniziative quali il Road show Tecnologico l’Ufficio Europa e Relazioni Internazionali intende promuovere lo sviluppo della ricerca, del trasferimento tecnologico e dell'innovazione nel territorio provinciale attraverso il rafforzamento della rete di cooperazione tra le istituzioni, le associazioni imprenditoriali, le agenzie di sviluppo ed i centri di ricerca, affinché favoriscano forme di sostegno e accompagnamento alle PMI. Attraverso tali progetti specifici si offrono alle imprese ulteriori strumenti e servizi per consentire di valorizzare appieno le loro potenzialità in termini di crescita sostenibile nel lungo periodo e di creazione di un maggior numero di posti di lavoro. E’ questa l’ottica in cui intende operare l’Ufficio Europa e Relazioni Internazionali della Provincia di Roma, che la Giunta Zingaretti ha inteso riorganizzare e rilanciare, ponendo come obiettivo, tra l’altro, la promozione del ruolo dell’Amministrazione 31
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Provinciale in campo internazionale, ed affidando a tale struttura, in stretto raccordo con gli altri servizi dell’Amministrazione, il compito di curare due ordini di attività: 1) la diffusione sul territorio delle opportunità offerte dalla UE e le azioni di assistenza tecnica relative all’elaborazione e gestione di iniziative progettuali; 2) la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulle politiche della UE e la diffusione di una cultura della cittadinanza europea.
L’Ufficio Europa e Relazioni Internazionali in attuazione di tale secondo ordine di attività è quindi impegnato nell’organizzazione e nel sostegno di campagne informative, eventi, progetti ed iniziative europee rivolte agli enti locali del territorio, alle imprese, alle associazioni, alle università, alle scuole, ai centri di ricerca nonché a tutti i soggetti interessati alle tematiche europee. Il Road show Tecnologico è un qualificante esempio di tali attività, poste in essere dall’Ufficio Europa per il perseguimento degli obiettivi che gli sono stati assegnati.
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CONTATTI IL RESTAURO DEL CASTELLO DI SANTA SEVERA Assessorato alle politiche culturali
[email protected] te. 06 67662448/ 2473 Dipartimento VIII - Direzione tel. 06 6766 5257 Direzione generale - servizio 6 tel. 06 6766 4263/ 4813
IL SISTEMA DI CONTABILITA' ANALITICA Direzione Generale - servizio 1 Pianificazione e controllo tel. 06 89870020
[email protected]
QUALITA' DEI SERVIZI Direzione Generale - servizio 1 Pianificazione e controllo
[email protected] tel. 06 89870024/23
IL CENTRO LUIGI PIANCIANI Dipartimento I Personale - Servizio III
[email protected] tel. 06 67666219/ 6107
[email protected] tel. 06 67666418/ 6596 fax 06 6766 6534
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LE PARI OPPORTUNITÀ NELLA PROVINCIA DI ROMA Direzione del Dipartimento I “Risorse Umane e Qualità dei Servizi” Tel.: 06 67666177
[email protected] Comitato Pari Opportunità Tel: 06 6766 7623-7617
[email protected]
SISTEMA DOCUMENTALE INTEGRATO Dipartimento II - Servizio 2
[email protected] tel. 06 67667512/ 7434 fax 06 67667400
PIANO DI AZIONE GPP Assessorato alle Politiche del Territorio e Tutela ambientale tel. 06 67667639
[email protected] Dipartimento IV servizio 5 Promozione della qualità ambientale e sviluppo sostenibile tel. 06 67663276 fax 06 43598685
[email protected]
LIBERA IL FUTURO: LOTTA ALL’USURA IN PROVINCIA Assessorato alle Politiche del Personale, alla Tutela dei consumatori e lotta all'Usura
[email protected] tel. 06 6766 6208/ 6223 34
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IN EUROPA CON LA CREATIVITA' Dipartimento Sviluppo economico e servizi per le imprese
[email protected] tel. 06 67665643
PARITÀ. UNA VITTORIA DI TUTTI Ufficio delle Consigliere di Parità via Nomentana 54 - 00161 Roma 4° piano, stanza n. 3 tel 06.67668559 - 06.67668603 fax 06.67668560 www.consiglieraparitaroma.it
SPAZI EUROPEI PER LA RICERCA E LO SVILUPPO Gabinetto del Presidente - Servizio 2 Ufficio Europa e Relazioni Internazionali tel. 06.67667613 - 7652
[email protected];
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Questo opuscolo è stampato in carta riciclata in accordo con le scelte di sviluppo sostenibile della Provincia di Roma. 36
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