Le Piante - Percorso Didattico Classe 1a

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Istituto Comprensivo di Barberino di Mugello

VARIETA’ DI FORME E TRASFORMAZIONI NELLE PIANTE Gruppo di ricerca e sperimentazione sul curricolo di scienze

Per rendere più significativo il lavoro e per stimolare un’osservazione attenta, precisa e rigorosa, allestite “un’aula verde” o “giardino multisensoriale” per le osservazioni all’aria aperta. Potete utilizzare un piccolo appezzamento di terreno di forma rettangolare presente nel giardino della scuola, oppure potete avviare un progetto in collaborazione con l’ente locale in modo da individuare un’area per l’allestimento e la cura nel tempo del “giardino”. Entrambe le iniziative possono avere una ripercussione affettiva e sociale con il coinvolgimento anche di nonni o genitori disponibili. Suddividete il giardino in tre aiuole : a) Aiuola visiva in cui pianterete bulbi e piantine stagionali con fioritura primaverile multicolore. (Esempi di piantine da mettere a dimora : tulipani, crochi, iris, giacinti, narcisi da collocare fra gennaio e febbraio; primule, puzzole, pansee, viole del pensiero da collocare a marzo).. b) Aiuola olfattiva in cui pianterete piante aromatiche perenni (esempi : rosmarino, salvia, timo, lavanda, ruta, menta piperita, camomilla, elicriso, erba cipollina, basilico, finocchio, melissa da collocare a dimora a marzo).. c) Aiuola gustativa in cui metterete a dimora piante che produrranno parti eduli nel periodo scolastico. ( Ad esempio : fragole, ribes, aglio, baccelli, piselli, ravanelli, cipollotti, rucola, insalatina 24 ore, carote).

Se non disponete degli spazi per allestire “l’aula verde”, potete utilizzare cassette di legno da frutta rinforzate con legnetti ricavati da altre cassette dello stesso tipo ( da due ne ricaverete una), con il fondo foderato di plastica e riempite di terra adatta. Nello sviluppo del percorso i bambini si renderanno conto che alcune piante in realtà sono collocabili in più aiuole. (Ad esempio la fragola poteva essere collocata tanto nell’aiuola gustativa, quanto in quella visiva).

1. Invitate i bambini a scegliere una piantina in una delle aiuole e a sedersi davanti ad essa e dite loro di fare un disegno dal vero della piantina scelta. Uscite più volte e stimolate i bambini ad osservare e a correggere in più fasi ripetutamente i loro disegni in modo da farli diventare il più possibile aderenti alla realtà. Il disegno è infatti un mezzo per osservare, una forma per descrivere e per esprimere, una via per comunicare più agibile dello strumento linguistico e quindi più efficace con bambini di questa fascia di età. Per una realizzazione migliore dei disegni potrete curare anche la scelta dei materiali: pastelli acquarellabili, cartoncino bianco ecc.

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2. Invitate ora ogni bambino a produrre una descrizione libera per iscritto della pianta disegnata. 3. Potete a questo punto proporre un gioco: “indovina la pianta”. Incollate su un cartoncino il disegno di ogni pianta e dall’altro lato incollate la descrizione dei bambini. Questo materiale diventerà un gioco da socializzare con il resto dei compagni della classe o di altre classi: ogni bambino a turno leggerà la descrizione e proverà ad indovinare la pianta che le corrisponde. I bambini possono girare e vedere il disegno e il nome solo per un controllo finale. 4. Potete utilizzare le aiuole olfattiva e gustativa per sviluppare percorsi sulla percezione attraverso i sensi (vedi percorso n 1 sui frutti); ma potete anche proporre indagini su cosa si sente delle varie piante con il naso….potete smontare e rimontare le parti delle piantine osservate…..potete produrre con i bambini tisane, decotti o marmellate per ampliare le abitudini alimentari degli alunni.

Nel giardino multisensoriale un’ampia area verrà dedicata alla messa a dimora di alberi e arbusti ( esempi per le aree in cui attecchisce la flora mediterranea : scopa = erica scoparia, ginepro = juniperus comunis, mirto = myrtus comunis, ginestra di Spagna = spartium junceum, viburno = viburnum tinus, corbezzolo = arbutus unedo, orniello = fraxinus ornus, carpino nero = ostrya carpinifolia, nocciolo = corylus avellana, cerro = quercus cerris, roverella = quercus pubescens, sorbo = sorbus domestica ).

5. Iniziate l’attività con alcune domande-stimolo individuali : “disegna che cosa è per te un albero senza uscire a guardarne uno e spiega il motivo per cui lo hai disegnato così”. Successivamente : “scrivi quali sono secondo te le parti di un albero”. 6. Uscite quindi nell’area dedicata alla flora mediterranea o, in sua assenza, in un bosco vicino alla scuola, dividete i bambini in piccoli gruppi e fate scegliere ad ogni gruppo un albero o un arbusto. Ogni gruppetto adotterà una pianta di cui dovrà prendersi cura durante l’anno : annaffiatura, pacciamatura…..(per la cura potrete chiedere aiuto ai giardinieri dell’ente locale o, semplicemente, a nonni e genitori disponibili. 7. Aprite la discussione collettiva di confronto tra la realtà e ciò che è stato disegnato e scritto precedentemente in classe. Mettete in evidenza la differenza fra gli eventuali stereotipi di albero dell’immaginario dei bambini e gli alberi reali. 8. A questo punto invitate ogni bambino ad osservare attentamente la propria pianta e a disegnarla nel modo più accurato e aderente alla realtà sempre tornando a più riprese nel luogo di osservazione.

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9. Chiedete ai bambini di scrivere alcune parole-proprietà per ogni parte della pianta osservata ( ad esempio : tronco = rugoso, fine, grigio, lungo, duro, flessibile, bello). 10. Rientrati in classe, invitate ogni bambino a leggere le parole-proprietà scelte. Nascerà spontanea l’esigenza di “mettere ordine” tra le parole-proprietà, di costruire una scheda, una tabella per aiutare anche altri ad osservare più attentamente. Potrete provocare alcune scelte, per esempio : “alto, basso…..vogliamo intitolare, dire a quale famiglia appartengono queste parole, cosa esprimono?”. 11. Successivamente ogni bambino sarà munito della scheda costruita collettivamente in classe e, davanti alla “sua” pianta compilerà la scheda con le relative osservazioni. I lavori sulla pianta “adottata” saranno conservati da ogni gruppo in un quadernone ad anelli in cui verranno aggiunti negli anni successivi altri disegni e descrizioni, per esempio delle stesse piante nelle quattro stagioni, oppure altre notizie, scoperte o cambiamenti che potranno accadere. Ne conseguiranno spontaneamente altre osservazioni, per esempio tra piante sempreverdi e piante caducifoglie ecc.

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