Kk2007 Norme

  • November 2019
  • PDF

This document was uploaded by user and they confirmed that they have the permission to share it. If you are author or own the copyright of this book, please report to us by using this DMCA report form. Report DMCA


Overview

Download & View Kk2007 Norme as PDF for free.

More details

  • Words: 1,715
  • Pages: 4
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA’ DI CONSERVAZIONE DEI BENI CULTURALI SEDE DI RAVENNA *************************

MISSIONE DI RICERCA A SAMARCANDA (UZBEKISTAN) APRILE - GIUGNO 2007 La missione archeologica italiana in Uzbekistan, che opera da anni sotto la Direzione del prof. Maurizio Tosi con ricerche sui territori di Samarcanda e della media valle dello Zeravshan, attuerà la 1a fase della Campagna 2007 tra metà aprile e metà giugno p. v. e, in relazione allo specifico sito di Kafìr Kalà (prof. A. Berdimuradov, prof. D. Giorgetti, dott. S. Mantellini), sono previsti i seguenti interventi: 











prosecuzione dello scavo all’apice della roccaforte, in collaborazione con i colleghi e componenti dell’Istituto Archeologico di Samarcanda (Accademia delle Scienze dell’Uzbekistan); scavo, analisi strutturale, analisi stratigrafica, rilievo, rilevamento strumentale e restituzione grafica in scala dei manufatti di età samanide venuti alla luce nella precedente Campagna sui lati est ed ovest dell’impianto; ciò al fine di procedere alla loro definitiva rimozione onde raggiungere i sottostanti e antecedenti livelli storici; prosecuzione delle attività di controllo, cernita, rilievo e studio tipologico dei materiali ceramici secondo le US di pertinenza; attuazione di uno specifico intervento da foto aerea e rilevamento satellitare finalizzato alla costruzione di una cartografia planoaltimetrica a grande scala dell’intero impianto di Kafìr Kalà (prof. L. Vittuari, Facoltà di Ingegneria); attività di rilevamento strumentale (Total Station e GPS) nelle aree dell’immediato hinterland della roccaforte onde giungere alla proposizione di una accurata cartografia plano-altimetrica e numerico-computerizzata che restituisca il modello geografico ed idrogeologico del territorio limitrofo; apertura di sondaggi nei settori a sud est della roccaforte, lungo le sponde dell’Ilonsai, affluente del vicino fiume Dargom, per la verifica della presenza di impianti officinali (fornaci) connessi alla vita economico-produttiva del centro sogdiano.

Oltre al personale strutturato, anche in questa Campagna è prevista la presenza, dal 3 al 31 maggio c. a., di studenti, laureandi, laureati, dottorandi della Facoltà (Dip.to di Archeologia e CdL Beni Archeologici, sedi di Bologna e Ravenna; Archeologia Navale, sede di Trapani) che avranno colà modo di acquisire una non indifferente esperienza sul piano metodologico, tecnico e pratico, dato che le evidenti peculiarità dell’area archeologica ne fanno un sito di alta specificità non collegabile a forme di “campo scuola”. Detta partecipazione è sottoposta alla concessione di mirati contributi a parziale copertura delle spese di trasferimento aereo, sempre comunque finora forniti dal Polo ravennate, nonché alla presa d’atto ed accettazione di ovvie e semplici “regole”. Sono invece assicurati l’alloggio ed il vitto in loco sui fondi comuni della missione.

1

DATI INFORMATIVI





















controllare la validità del proprio passaporto (che non deve avere una scadenza inferiore ai sei mesi rispetto a maggio 2007; in tal caso occorrerà necessariamente rinnovarlo). Chi non è in possesso di tale fondamentale documento dovrà iniziare immediatamente le pratiche per ottenerlo presso gli Uffici di Questura del Comune di residenza. fotocopia del passaporto sarà inviata per tempo alla amministrazione dell’Istituto Archeologico di Samarcanda affinché si istruiscano le singole lettere di invito, necessarie alle pratiche di espatrio ed alla concessione di Visto da parte della Ambasciata della Repubblica dell’Uzbekistan a Roma; il trasferimento aereo in Uzbekistan è fornito dalla Compagnia Uzbekistan Airways con volo diretto A/R Roma - Tashkent (partenza h. 11.00 da Fiumicino ogni lunedì e giovedì, con arrivo a Tashkent alle 20.30 ora locale = + 3 GTM; rientro h. 05.45 dall’aeroporto di Tashkent); il trasferimento da Tashkent a Samarcanda (289 Km., ± 4 h.) avverrà con pullmino messo a disposizione dalla missione; l’alloggio a Samarcanda è assicurato presso una casa in affitto ed il vitto presso la sede della base archeologica, di recente acquistata dall’Ateneo di Bologna (str. Telephonnii Pereulok, 20; traversa dell’asse viario centrale di Samarcanda, la Amir Timur str., vicina al centro monumentale del Registan e del Gur Emir); il trasferimento quotidiano da Samarcanda a Kafìr Kalà (ca. 15 km.) è assicurato da un pullmino di tipo militare sovietico (Uazig) con autista, noleggiato dalla missione; Samarcanda è città internazionale e cosmopolita, con un elevato livello di “occidentalizzazione” ed ove appaiono del tutto assenti forme di “integralismo”; ci si può tranquillamente rifornire quotidianamente di quanto necessario presso magazzini (GUM), negozi e botteghe; la valuta locale è il SUM (ad ottobre scorso il cambio era ± 1200 Sumi per 1 USD e 1500 Sumi per 1 Euro) ed il cambio è tranquillamente effettuabile sia presso l’Uffico Cambi situato al piano terra dell’Hotel President, sia presso i cambiavalute al vicino Bazar rionale. Oltre agli EURO è consigliabile che ciascuno si fornisca in partenza anche di una congrua somma in USD. E’ comunque possibile, se necessario, farsi pervenire somme dall’Italia tramite i servizi della Western Union, di cui vi sono numerosi uffici nel centro di Samarcanda; le strutture sanitarie non sono certo all’altezza dei parametri europei, sicché è bene che ognuno si rifornisca in abbondanza, prima di partire, di tutti quei medicinali o quant’altro che conosce essergli utile nelle diverse evenienze (soprattutto fermenti lattici, antidissenterici, antispastici, antistaminici, antifebbrili, quanto necessario a piccoli interventi di pronto soccorso ecc.). Nei pressi della base archeologica vi è comunque una nota Clinica privata che, pur con tutte le scaramanzie del caso, risulta pienamente affidabile; ci si raccomanda di non bere mai l’acqua dei rubinetti, né assumere bevande di non sicura provenienza dai birrocci locali, ma sempre e solo da bottiglie sigillate di minerale; la stessa quotidiana pulizia orale va effettuata sempre e solo con acqua da bottiglia minerale; così come è bene evitare di mangiare verdura cruda, di non sicura provenienza, essere accorti nello scegliere formaggi o salumi, escludere assolutamente torte alla crema o alla panna acquistate nei negozi;

2





per le considerazioni succitate si è anche sempre richiesto, all’interno della missione e per la soddisfazione di tutti gli italici partecipanti, che ognuno abbia il cortese pensiero di porre in valigia due fondamentali elementi ben difficili da reperire in loco e utili anche psicologicamente (lo capirete ancor più quando sarete laggiù): a) 1 litro di buon olio extra vergine di oliva; b) 4 pacchetti di caffè. Se poi qualcuno avrà modo di aggiungere dell’altro riceverà senz’altro il grato pensiero di tutti gli altri. si informa, inoltre, per chi fosse ovviamente interessato, che a Samarcanda esiste, fra le altre sedi confessionali, anche una parrocchia cattolica (S. Giovanni Battista) tenuta da frati francescani polacchi, che si trova in str. Koshgari 86, a poche centinaia di metri dalla base archeologica.

ALCUNE SEMPLICI MA FONDAMENTALI “REGOLE” 1. le caratteristiche di un’area culturale e sociale così diversa dai sistemi e dalle abitudini esistenziali occidentali, nonché la forzata necessità di una convivenza promiscua di più persone, caratteri e mentalità nello stesso appartamento per un mese, impongono a ciascuno la presa d’atto di un alto livello di adattamento nel fondamentale concetto che la libertà di ognuno dipende dalla libertà degli altri. Chi deciderà di partecipare alla missione è bene che sappia, fin d’ora, che dovrà lasciare a casa personalismi, fisime o quant’altro, ponendosi a disposizione di un corretto procedere quotidiano nella vita in comune, assumendo a turno tutti gli impegni che compongono la normale vita di ogni giorno all’interno di una comunità organizzata. Chi pretenderà di comportarsi come a casa propria, confondendo “libertà” con “licenza”, a casa propria ovviamente... tornerà !; 2. è palese che la partecipazione alle attività della missione va considerata come una straordinaria occasione, per ognuno, in cui poter acquisire esperienza e conoscenza metodologica, ma anche che in tale attività ciascuno dovrà profondere pieno e serio impegno, sulla base delle proprie maggiori o minori specificità, seguendo ed attuando le indicazioni di procedure ed intervento che a ciascuno verranno consegnate; si tratta di un vero e proprio “lavoro” che sarà tanto meno duro quanto con maggiore entusiasmo lo acquisirete; non è un viaggio di piacere né una “vacanza premio”; 3. il telefono della base archeologica è e rimane un telefono

di “servizio”, necessario alle attività organizzative e amministrative della missione; non è utilizzabile per quotidiani colloqui da e per l’Italia da parte degli studenti e dei loro familiari, se non per comunicazioni di assoluta urgenza e priorità. Gli studenti hanno a disposizione più modi per comunicare con le famiglie quali : a) il telefono presente, in genere, nella casa presa in affitto, dove si possono ricevere le telefonate nelle ore serali comunicando ai familiari di tenere ben presente la differenza di 3 ore in più; b) cellulari personali da cui inviare quotidianamente sms (si fa presente che l’accordo internazionale è attivo sicuramente con la TIM; più difficoltose le comunicazione con altri Provider); c) posti di telefono pubblico da cui, con scheda uzbeka, poter chiamare direttamente l’Italia a costi moderati; 3

d) Internet Point (molto diffusi nel centro di Samarcanda) dai quali inviare o ricevere mail sul proprio indirizzo di posta elettronica. Dati i costi si sconsigliano telefonate dirette dai cellulari così come, chi avesse un cellulare a scheda prepagata, è bene che si rifornisca di una buona ricarica prima di partire; 4. la tolleranza massima di bagaglio, prevista dalla Compagnia aerea uzbeka, è di 25 Kg. a testa, sicchè per il vestiario è bene portare lo stretto necessario, senza abbondare in cose superflue od inutili, sia per le attività di scavo (scarponcini o scarpe da trekking, jeans, camicie alla “militare” con tasche, berretto, giubbotti da “pescatore” ecc.) sia per la normale vita di città; 5. infine, ma non da ultimo, la presa d’atto della necessità di un comportamento in loco, nelle vie, nelle piazze, nei ristoranti, nella vita giornaliera comune, confacente alle abitudini ed agli usi locali; sia per i temporanei rapporti con la gente uzbeka, sempre comunque cortese e disponibile, sia soprattutto per le eventuali richieste o controlli da parte di elementi della polizia locale: una presenza “massiccia” questa, come noterete, assolutamente inusistata e sconosciuta in Occidente (si ricordi che fino al 1996, anno della unificazione, l’Uzbekistan faceva parte della Confederazione delle Repubbliche socialiste sovietiche dell’Asia e che, dal punto di vista governativo, molto è rimasto intatto di quel sistema). Nella riunione già fissata presso il Dip.to di Archeologia a Ravenna alle 17.00 di giovedì 1 febbraio vi verranno fornite ulteriori delucidazioni sui diversi aspetti connessi alla Vs. eventuale partecipazione nonché, anche sulla base di queste prime indicazioni che sono certo vi saranno utili, sarete colà richiesti di dare una Vs. definitiva risposta positiva o negativa. Cordiali saluti, (prof. Dario Giorgetti)

4

Related Documents

Kk2007 Norme
November 2019 14
Norme Sange.docx
May 2020 15