Elena Rizzi Sull’online
16 gennaio 2006
[Il secondo corso online]
Il secondo esperimento online per l’Italiano Scritto, opzione scientifica, si è svolto nella primavera del 2005 e ha coperto due mesi di incontri virtuali o in aula destinati a studenti lavoratori e non frequentanti in senso tradizionale. Il corso si è appoggiato al modello learning-team-centered, come viene chiamato dai sacri testi dell’e-learning, costruito cioè sul ‘gruppo che apprende’ e sulla collaborazione tra pari, in cui il docente assume un caratteristico ruolo di mediatore, oltre e più che di erogatore di contenuti. In questa tipologia di attività il tentativo è soprattutto di favorire forme di tutoring reciproco, in modo che ciascuno contribuisca ad arricchire il patrimonio degli altri e quello comune, modificando durante il processo il proprio atteggiamento iniziale fino a elaborare nuovi modelli, nuove idee per l'approccio a un problema e per la sua soluzione. I contenuti didattici, almeno in parte realizzati durante il percorso formativo e scaturiti spesso dal confronto tra docente e studenti e dalla collaborazione tra gli studenti stessi, prevedevano una sequenza di attività e di informazioni combinate in formato elettronico e/o stampabile, più altre attività formative come le discussioni guidate, in cui si individuava un tema, si giungeva a considerazioni finali e se ne ricavavano elementi di apprendimento attraverso il coinvolgimento di tutti gli allievi, sollecitati a riportare domande, commenti, scambi di opinioni. Il tutto in modalità scritta: un ‘metacorso’ scritto, dunque, sulla lingua scritta, in cui ogni testo condiviso (dal messaggio sul forum all’esercitazione) veniva considerato materiale di analisi, di studio e suscettibile di correzione; il risultato: quasi due mesi di costante e intensiva riflessione, labor limae, revisione autonoma e reciproca della propria e altrui scrittura, sotto l’occhio vigile dell’insegnante e della sua metaforica penna rossa, virtuale e sempre implicita. Grande attenzione è stata dedicata alla crescente consapevolezza degli studenti sulle proprie difficoltà, i propri limiti, il proprio bagaglio educativo per la lingua scritta, la propria capacità di consultare testi e strumenti di supporto e sussidio, nell’ottica di una didattica metacognitiva che prevedeva un resoconto periodico da parte degli studenti su fatiche e conquiste della settimana in atto. Fra le strategie adottate segnaliamo il lavoro di gruppo (collaborando in modalità online asincrona, gli studenti si sono suddivisi gli incarichi e hanno superato i conflitti per la compilazione di testi a più mani), il gioco di ruolo (l’insegnante attribuiva una nuova “identità” al singolo studente, invitandolo a produrre un testo scritto secondo i precisi requisiti dati dal profilo del suo personaggio), la tecnica del JigSaw (in cui, a seguito del lavoro di gruppo, ogni studente prende la posizione di insegnante su un segmento di tutto il lavoro previsto) e il test online, strumento di autoverifica specifico per le difficoltà ortografiche e di editing fondato su software specifici per la didattica a distanza. Il supporto tecnologico è stato garantito dalla piattaforma e-learning di Didattica OnLine, la Divisione dell’Università degli Studi di Trento che segue gli aspetti della didattica a distanza, declinata in specifici corsi online (o meglio, blended, vista la compresenza di attività online e in aula) cui possono accedere i soli studenti iscritti, in possesso di login e password abilitate secondo le tipologie di corso. La piattaforma, vera e propria aula virtuale per le attività online, prevedeva ambienti statici per la pubblicazione di contenuti (un calendario del corso, una bacheca, un ambiente per i materiali didattici) e ambienti dinamici per l’interazione studenti-studenti e studenti-docente 1
Elena Rizzi Sull’online
16 gennaio 2006
(forum, portfolio, autovalutazione online); il tutto corredato da due incontri in presenza tenuti nelle aule didattiche della Facoltà. Il corso si è concluso con la piena promozione di tutti gli iscritti a seguito di una valutazione conclusiva che teneva conto del lavoro svolto in itinere e dell’esame scritto finale, che prevedeva esercitazioni di carattere analitico ed argomentativo e non ha fatto che confermare le abilità conquistate dagli studenti e che già durante la seconda metà del corso erano emerse nei lavori di allenamento domestico. La possibilità di connettersi alla piattaforma via web da un qualsiasi pc collegato a Internet, la gestione flessibile degli orari di studio nella direzione di una compatibilità con quelli di lavoro, il riscontro pressoché giornaliero con i colleghi e il docente e – soprattutto – la possibilità di migliorare scrivendo la propria capacità di scrittura hanno promosso l’adesione degli studenti a questa nuova modalità di didattica in ambito accademico, e fanno sperare nella sua applicazione ad altri moduli universitari, per venire incontro alle sempre crescenti esigenze di studenti atipici e non frequentanti e per incoraggiare all’interno del corpo docente l’avvicinamento a tipologie innovative e alternative da affiancare alla tradizionale didattica in aula.
2