I Pompeiani cominciano a cedere (II) Ma Pompeo, come vide la sua cavalleria sconfitta e confidava massimamente in quella osservò quella parte spaventata, diffidato da chiunque altro, uscì dall’esercito e per mezzo del cavallo si rifugiò nell’accampamento senza fermarsi e ai suoi centurioni nel posto di guardia aveva collocato presso la porta pretoria, chiaramente. Affinché i soldati udissero distintamente: “Proteggete – disse – l’accampamento e difendete diligentemente, se qualcosa ? sarà accaduto. Io circondo le restanti parte a rafforzo”. Avendo detto queste cose, sii rifugiò nel pretorio diffidando dell’esito finale e ciononostante aspettante l’evento. Cesare spinti i Pompeiani alla fuga nella valle, stimante che nessuno spazio fosse necessario di essere concesso agli spaventati, esortò i soldati affinché utilizzassero il beneficio della fortuna e assalgono l’accampamento. Quelli, anche se affaticarti dal calore( infatti la cosa si era prolungata oltre mezzogiorno), nonostante risoluti di ogni sforzo, furono sottomessi al comando.