tratto da IFA IMEA ■ 13 dicembre 2005 ■ www.ifapray.org
«Ecco, io farò di Gerusalemme, una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti. Verranno pure contro Giuda, quando cingeranno d’assedio Gerusalemme. In quel giorno avverrà che io farò di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli! Tutti quelli che se la caricheranno addosso saranno interamente fatti a pezzi, anche se tutte le nazioni della terra fossero radunate contro di lei.» — Zaccaria 12:2-3
Gerusalemme – Una coppa di stordimento per le nazioni Dio rivelò al profeta Zaccaria che il segno caratterizzante l'ultima fase della storia dell'umanità sarebbe stato che Lui stesso avrebbe sovranamente fatto ritornare Gerusalemme ad essere il fulcro degli eventi mondiali. In altre parole, finché Gerusalemme non sarà al centro dell'attenzione di tutto il mondo, non siamo ancora nell'ultima fase della storia dell'umanità. Ma il Signore dice anche che quando quel giorno sarà giunto, le nazioni saranno in travaglio per lo stato e il destino di Gerusalemme. Quando si combatteranno guerre sul suo status e la sua sorte, allora saprete che siamo nell'ultima fase della storia mondiale. È straordinario che negli ultimi 2000 anni, per un periodo di 1900 anni Gerusalemme era come inesistente. Era la capitale di niente! Soltanto durante i 100 anni del regno delle Crociate fu una capitale. Durante i rimanenti 1900 anni fu dominata dal Cairo, da Roma, da Baghdad, da Damasco, da Istanbul e Costantinopoli, da Londra e da Amman. Ma non fu mai una capitale di alcunché. E perché mai le nazioni dovrebbero venire contro Gerusalemme? Cosa dovrebbero trovarvi? Non c'è niente che possa attirare le nazioni e sedurle a entrare in conflitto – non c'è petrolio, non c'è gas naturale, neppure miniere d'oro, neanche miniere di diamanti. Di acqua ce n'è ben poca. Non abbiamo fiumi da confrontare con i grandi fiumi delle nazioni. Perfino il Giordano ci starebbe più di 20 volte nel modesto Tamigi (o Po?). Gerusalemme è stata un piccolo villaggio, un crocevia di sentieri di pastori per la maggior parte dei suoi ultimi 20 secoli. L'unica gloria che ha visto è nel suo passato remoto, negli ultimi due millenni non è successo niente. Ma improvvisamente Gerusalemme è catapultata al centro dello scenario mondiale. Sullo stato e il destino di Gerusalemme il Consiglio di Sicurezza
Lance Lambert ■ Gerusalemme coppa di stordimento 1
ha votato più risoluzioni che su qualsiasi altra città del mondo. Durante i 60 anni della storia moderna d'Israele ci sono state sei guerre. In sostanza, ogni guerra centrava con lo status e il destino di Gerusalemme. È accaduto qualcosa di drammatico, di tremendo. All'improvviso riusciamo a comprendere Zaccaria. La profezia di Zaccaria, scritta oltre 2400 anni fa, è più rilevante, più autorevole e più pratica del giornale di domani. Il Signore dichiara che Lui farà di Gerusalemme una «coppa di stordimento», che Lui ne farà una «pietra pesante», che Lui raccoglierà tutte le nazioni a combattere contro Gerusalemme, e che Lui distruggerà tutte le nazioni che verranno contro di lei! Leggi la profezia. Il Signore ripete continuamente «Io farò»! In quel giorno, dice anche il Signore, Egli salverà. Leggilo tu stesso, in preghiera. Meditalo. Dio aiuti ogni nazione, ogni popolo, ogni ideologia, ogni superpotenza, ogni capo di stato che entra in collisione con le Sue intenzioni rivelate. Essi cadranno nel «crogiuolo del Signore». Viviamo nei giorni in cui vediamo come il Signore conduce le nazioni a uno scontro con Lui stesso riguardo al destino divino di Gerusalemme. Il Signore è Colui che fa tutto ciò. Le potenze delle tenebre non prevarranno. Svegliamoci e rendiamoci conto di avvicinarci sempre più rapidamente verso l'ultima parte della fase finale della storia mondiale. Il Signore ci aiuti e ci protegga! Possa Gerusalemme essere – dopo il nostro Signore Gesù – il nostro più grande desiderio. Non la città di per sé, ma ciò che significa nel cuore e nella mente di Dio – il Suo carattere, la Parola da Lui data, le Sue alleanze, il Suo Messia, la Sua glorificazione! Possa Gerusalemme significare per te qualcosa che non è mai stato prima. ■