Al Direttore di Scordia.info Egregio Direttore, so che anche Lei percorre giornalmente la nostra via Garibaldi. Avrà, perciò, sicuramente notato che, con invidiabile precisione, proprio di fronte all’ingresso della Chiesa di San Domenico Savio è stata posta – direi a disdoro del luogo - una batteria di cassonetti della spazzatura, probabilmente destinata a coloro che, ahiloro, non godono, come me e gli altri 8.999 fortunati scordiensi, del famigerato servizio “potta a potta” (quel servizio che vede me e detti 8.999 fortunati concittadini costretti, ogni sera, tranne il sabato, ad appendere ai balconi sacchi dell’immondizia ogni giorno diversi. Pare che, ormai, siamo conosciuti non più come “il paese delle arance più dolci del mondo”, ma come il paese “unni s’appenna a munnizza nte barcuna” e che per questo chi abita ai piani terra degli edifici e gli sfortunati che non hanno il “potta a potta” patiscano crisi di appartenenza, non riconoscendosi più come scurdioti). Chi abita nel quartiere “Guccione” (nta Uccioni), per scendere con l’automobile verso il centro del paese, di norma, percorre, o verso via Garibaldi, o verso via Attard, l’altra direttrice fondamentale della viabilità cittadina e cioè la via Caltanissetta. Come Ella sa, come sanno tutti i nostri concittadini e, spero, gli amministratori comunali, proprio al loro incrocio, le sedi stradali di via Caltanissetta e via Garibaldi si trovano a notevole differenza di quota. Chi con l’automobile provenendo da via Caltanissetta deve immettersi in via Garibaldi finisce per trovarsi alla sommità di un piano inclinato (di na bella cchianata tutta storta), costretto, prima di immettersi nel traffico, sempre intenso, a guardarsi a destra e sinistra. È proprio guardando a destra – chissà perché proprio a destra – che l’occhio dell’automobilista si imbatte nella suddetta batteria di cassonetti, che gli si ergono davanti ad impedirgli la visibilità, proprio dal lato favorito nella precedenza. Tanto che spesso, almeno per me, immettersi in via Garibaldi da via Caltanissetta è una lotteria. Certamente l’incrocio è diventato pericoloso, più di quanto non lo è già di per sé. Ho tentato si parlarne con l’assessore competente. Gli volevo segnalare la situazione di cui Le sto parlando. Ma l’assessore in maniera recisa – come dire: ma non lo sa questo che io mi occupo di cementificare aiuole? - mi ha rimandato a Kalatambiente. Pare che la collocazione strategica dei cassonetti della spazzatura sia opera di questa Kalatambiente, alla quale, secondo quell’assessore, dovrei rivolgermi. Non credo che come cittadino di questo comune per segnalare un problema del genere, in un campo nel quale il Comune ha le sue competenze, debba rivolgermi direttamente al gestore di un servizio, piuttosto che agli amministratori. Ma tant’é. A Scordia non è possibile. È per questo che sono costretto a chiederLe ospitalità per porre all’Assessore comunale competente queste domande: Non ritiene che quella segnalata, oltre che indecorosa, costituisca una situazione di pericolo per la circolazione? Non ritiene che i cassonetti posti davanti
all’ingresso della Chiesa di San Domenico Savio possano trovare collocazione altrove? Non ritiene di doversi fare carico del problema? Scordia, 17 agosto 2009-08-17 Avv. Giuseppe Sangiorgio
P.S.: Dice: ma perché appendete la spazzatura ai balconi e non la collocate sui marciapiedi, nell’apposito mastello per l’organico e nelle apposite sacche per gli altri rifiuti? Risposta: Eh no! Caro Direttore. Né io, né gli 8.999 fortunati abbiamo “gana” di combattere con cani randagi e con topi alla ricerca di cibo. Lo sa, a Scordia non mancano né gli né gli altri.