Salita agli Inferi Terzigno, Pozzelle, bella visita, personale militare affabile e cortese, guanti di velluto con tutti i visitatori, perfino con uno sparuto gruppo di giornalisti presenti ai quali, a sorpresa, viene concesso di entrare con le delegazioni comunali. Il Prefetto Reppucci rassicura i presenti sul rispetto delle norme di ogni singola operazione, l’ingegnere garantisce sulla qualità e l’efficienza della tecnologia impiegata, addirittura, sul bordo del costone di quel grosso buco trasformato in discarica si avverte un gradevole profumo, forse pino silvestre o muschio bianco. A venti metri dal fondo della discarica. Peccato che, di solito, a più di mille metri dalla stessa si avvertano zaffate nauseabonde. Ma che problema c’è? Il problema è la puzza? Il problema è il rispetto della normativa nella realizzazione della discarica? Il problema è un buco enorme all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio che si è deciso di riempire di spazzatura. Il problema è un buco venti volte più grande che verrà riempito di spazzatura quando il primo sarà ricolmo. Il problema è cosa entrerà in quei buchi quando, tra poco più di un mese, il presidio militare del commissariamento abbandonerà il sito che diventerà di competenza della Provincia. Il problema è che nessuno di questi problemi sembra essere un problema. Il problema, per il Prefetto, era quello che avevamo, questa è la soluzione. E dal suo punto di vista, onestamente, non ha torto. Sull’orlo del fosso guardo la Pineta che lo sovrasta, alle sue spalle il cono del vulcano, alle mie spalle, a venti metri, vigneti e coltivazioni. Ma la discarica è a norma, le colture non subiscono danni, la salute è salva, la legge è rispettata. Ma quale legge? Quella che deroga a leggi comunali, regionali, nazionali e comunitarie? Quella che ha derogato al diritto di conoscere le risultanze dei rilievi igienico-ambientali effettuati da Arpac & Co.? Quella che ha derogato perfino al buon senso? La legge è salva, è il suo spirito a puzzare di marcio. E intanto nuova terra copre le tonnellate di monnezza con le quali si seppelliscono sbagli e responsabilità, mentre le macchine continuano a scavare nel cuore sopito dello sterminator per fare spazio a nuovi sbagli e nuove responsabilità, nel pieno rispetto della normativa. 11 Novembre 2009