Dio E Internet

  • December 2019
  • PDF

This document was uploaded by user and they confirmed that they have the permission to share it. If you are author or own the copyright of this book, please report to us by using this DMCA report form. Report DMCA


Overview

Download & View Dio E Internet as PDF for free.

More details

  • Words: 2,262
  • Pages: 2
il paginone

pagina 12 • 24 gennaio 2009

e nuove tecnologie digitali stanno determinando cambiamenti fondamentali nei modelli di comunicazione e nei rapporti umani. Questi cambiamenti sono particolarmente evidenti tra i giovani che sono cresciuti in stretto contatto con queste nuove tecniche di comunicazione e si sentono quindi a loro agio in un mondo digitale che spesso sembra invece estraneo a quanti di noi, adulti, hanno dovuto imparare a capire ed apprezzare le opportunità che esso offre per la comunicazione. Il mio pensiero va quindi in modo particolare a chi fa parte della cosiddetta generazione digitale: con loro vorrei condividere alcune idee sullo straordinario potenziale delle nuove tecnologie, se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana. Tali tecnologie sono un vero dono per l’umanità: dobbiamo perciò far sì che i vantaggi che esse offrono siano messi al servizio di tutti gli esseri umani e di tutte le comunità, soprattutto di chi è bisognoso e vulnerabile.

L

L’accessibilità di cellulari e computer, unita alla portata globale e alla capillarità di internet, ha creato una molteplicità di vie attraverso le quali è possibile inviare, in modo istantaneo, parole ed immagini ai più lontani ed isolati angoli del mondo: è, questa, chiaramente una possibilità impensabile per le precedenti generazioni. I giovani, in particolare, hanno colto l’enorme potenziale dei nuovi media nel favorire la connessione, la comunicazione e la comprensione tra individui e comunità e li utilizzano per comunicare con i propri amici, per incontrarne di nuovi, per creare comunità e reti, per cercare informazioni e notizie, per condividere le proprie idee e opinioni. Molti benefici derivano da questa nuova cultura della comunicazione: le famiglie possono restare in contatto anche se divise da enormi distanze, gli studenti e i ricercatori hanno un accesso più facile e immediato ai documenti, alle fonti e alle scoperte scientifiche e possono, pertanto, lavorare in équipe da luoghi diversi; inoltre la natura interattiva dei nuovi media facilita forme più dinamiche di apprendimento e di comunicazione, che contribuiscono al progresso sociale. Sebbene sia motivo di meraviglia la velocità con cui le nuove tecnologie si sono evolute in termini di affidabilità e di efficienza, la loro popolarità tra gli utenti non dovrebbe sorprenderci, poiché esse rispondono al desiderio fondamentale delle persone di entrare in rapporto le une con le altre. Questo desiderio di comunicazione e amicizia è radicato

nella nostra stessa natura di esseri umani e non può essere adeguatamente compreso solo come risposta alle innovazioni tecnologiche. Alla luce del messaggio biblico, esso va letto piuttosto come riflesso della nostra partecipazione al comunicativo ed unificante amore di Dio, che vuol fare dell’intera umanità un’unica famiglia. Quando sentiamo il bisogno di avvicinarci ad altre persone, quando vogliamo conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata di Dio – una chiamata che è impressa nella nostra natura di esseri creati a immagine e somiglianza di Dio, il Dio della comunicazione e della comunione.

Il desiderio di connessione e l’istinto di comunicazione, che sono così scontati nella cultura contemporanea, non sono in verità che manifestazioni moderne della fondamentale e costante propensione degli esseri umani ad andare oltre se stessi per entrare in rapporto con gli altri. In realtà, quando ci apriamo agli altri, noi portiamo a compimento i nostri bisogni più profondi e diventiamo più pienamente umani. Amare è, infatti, ciò per cui siamo stati progettati dal Creatore. Naturalmente, non parlo di passeggere, superficiali relazioni; parlo del vero amore, che costituisce il centro dell’insegnamento morale di Gesù: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza” e “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (cfr Mc 12,30-31). In questa luce, riflettendo sul significato delle nuove tecnologie, è importante considerare non solo la loro indubbia capacità di favorire il contatto tra le persone, ma anche la qualità dei contenuti che esse sono chiamate a mettere in circolazione. Desidero incoraggiare tutte le persone di buona volontà, attive nel mondo emergente della comunicazione digitale, perché si impegnino nel promuovere una cultura del rispetto, del dialogo, dell’amicizia. Pertanto, coloro che operano nel settore della produzione e della diffusione di conte-



Le nuove tecnologie e la cultura del rispetto, del dialogo, dell’amic il discorso del Pontefice per la Giornata Mondiale delle Comunicaz

Papa Ratzinger, ieri, con una lunga lezione sulla comunicazione globale, ha commentato l’apertura di un canale di You Tube dedicato al dialogo tra la Chiesa e gli utenti di internet

Dio e inter di Benedetto XVI danti per l’essere umano, ed escludere quindi ciò che alimenta l’odio e l’intolleranza, svilisce la bellezza e l’intimità della sessualità umana, sfrutta i deboli e gli indifesi.

Le nuove tecnologie hanno

Il mio pensiero va in modo particolare a chi fa parte della cosiddetta generazione digitale: con loro vorrei condividere alcune idee sullo straordinario potenziale delle nuove tecnologie nuti dei nuovi media non possono non sentirsi impegnati al rispetto della dignità e del valore della persona umana. Se le nuove tecnologie devono servire al bene dei singoli e della società, quanti ne usano devono evitare la condivisione di parole e immagini degra-



anche aperto la strada al dialogo tra persone di differenti paesi, culture e religioni. La nuova arena digitale, il cosiddetto cyberspace, permette di incontrarsi e di conoscere i valori e le tradizioni degli altri. Simili incontri, tuttavia, per essere fecondi, richiedono for-

me oneste e corrette di espressione insieme ad un ascolto attento e rispettoso. Il dialogo deve essere radicato in una ricerca sincera e reciproca della verità, per realizzare la promozione dello sviluppo nella comprensione e nella tolleranza. La vita non è un semplice succedersi di fatti e di esperienze: è piuttosto ricerca del vero, del bene e del bello. Proprio per tale fine compiamo le nostre scelte, esercitiamo la nostra libertà e in questo, cioè nella verità, nel bene e nel bello, troviamo felicità e gioia. Occorre non lasciarsi ingannare da quanti cercano semplicemente dei consumatori in un mercato di possibilità indifferenziate, dove la scelta in se stessa diviene il bene, la novità si contrabbanda come bellezza, l’espe-

rienza soggettiva soppianta la verità.

Il concetto di amicizia ha goduto di un rinnovato rilancio nel vocabolario delle reti sociali digitali emerse negli ultimi anni. Tale concetto è una delle più nobili conquiste della cultura umana. Nelle nostre amicizie e attraverso di esse cresciamo e ci sviluppiamo come esseri umani. Proprio per questo la vera amicizia è stata da sempre ritenuta una delle ricchezze più grandi di cui l’essere umano possa disporre. Per questo motivo occorre essere attenti a non banalizzare il concetto e l’esperienza dell’amicizia. Sarebbe triste se il nostro desiderio di sostenere e sviluppare on-line le amicizie si realizzasse a spese della disponibilità per la famiglia, per i

il paginone ti digitali che cercano di promuovere la solidarietà umana, la pace e la giustizia, i diritti umani e il rispetto per la vita e il bene della creazione. Queste reti possono facilitare forme di cooperazione tra popoli di diversi contesti geografici e culturali, consentendo loro di approfondire la comune umanità e il senso di corresponsabilità per il bene di tutti. Ci si deve tuttavia preoccupare di far sì che il mondo digitale, in cui tali reti possono essere stabilite, sia un mondo veramente accessibile a tutti. Sarebbe un grave danno per il futuro dell’umanità, se i nuovi strumenti della comunicazione, che permettono di condividere sapere e informazioni in maniera più rapida e efficace, non fossero resi accessibili a coloro che sono già economicamente e socialmente emarginati o se contribuissero solo a incrementare il divario che separa i poveri dalle nuove reti che si stanno sviluppando al servizio dell’informazione e della socializzazione umana.

cizia: zioni

rnet vicini e per coloro che si incontrano nella realtà di ogni giorno, sul posto di lavoro, a scuola, nel tempo libero. Quando, infatti, il desiderio di connessione virtuale diventa ossessivo, la conseguenza è che la persona si isola, in-



Quando sentiamo il bisogno di avvicinarci ad altre persone, quando vogliamo conoscerle meglio e farci conoscere, stiamo rispondendo alla chiamata del Dio della comunicazione terrompendo la reale interazione sociale. Ciò finisce per disturbare anche i modelli di riposo, di silenzio e di riflessione necessari per un sano sviluppo umano. L’amicizia è un grande bene umano, ma sarebbe svuotato del suo valore,



se fosse considerato fine a se stesso. Gli amici devono sostenersi e incoraggiarsi l’un l’altro nello sviluppare i loro doni e talenti e nel metterli al servizio della comunità umana. In questo contesto, è gratificante vedere l’emergere di nuove re-

Vorrei concludere questo messaggio rivolgendomi, in particolare, ai giovani cattolici, per esortarli a portare nel mondo digitale la testimonianza della loro fede. Carissimi, sentitevi impegnati ad introdurre nella cultura di questo nuovo ambiente comunicativo e informativo i valori su cui poggia la vostra vita! Nei primi tempi della Chiesa, gli Apostoli e i loro discepoli hanno portato la Buona Novella di Gesù nel mondo greco romano: come allora l’evangelizzazione, per essere fruttuosa, richiese l’attenta comprensione della cultura e dei costumi di quei popoli pagani nell’intento di toccarne le menti e i cuori, così ora l’annuncio di Cristo nel mondo delle nuove tecnologie suppone una loro approfondita conoscenza per un conseguente adeguato utilizzo. A voi, giovani, che quasi spontaneamente vi trovate in sintonia con questi nuovi mezzi di comunicazione, spetta in particolare il compito della evangelizzazione di questo “continente digitale”. Sappiate farvi carico con entusiasmo dell’annuncio del Vangelo ai vostri coetanei! Voi conoscete le loro paure e le loro speranze, i loro entusiasmi e le loro delusioni: il dono più prezioso che ad essi potete fare è di condividere con loro la “buona novella” di un Dio che s’è fatto uomo, ha patito, è morto ed è risorto per salvare l’umanità. Il cuore umano anela ad un mondo in cui regni l’amore, dove i doni siano condivisi, dove si edifichi l’unità, dove la libertà trovi il proprio significato nella verità e dove l’identità di ciascuno sia realizzata in una comunione rispettosa. A queste attese la fede può dare risposta.

24 gennaio 2009 • pagina 13

Da ieri notizie e filmati su un canale dedicato

La Chiesa su You Tube CITTÀ DEL VATICANO. La Chiesa del Terzo millennio sbarca su internet alla ricerca di nuovi strumenti di comunicazione globale e Benedetto XVI loda Internet ed i nuovi media: «Se usate per favorire la comprensione e la solidarietà umana», la rete di Internet e le nuove tecnologie informatiche rappresentano «un vero dono per l’umanità». Il testo del Papa che pubblichiamo è stato pronunciato in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali organizzata in concomitanza con lo sbarco del Vaticano su YouTube. Il canale dedicato, ha spiegato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, «offre una copertura informativa delle principali attività del Santo Padre Benedetto XVI e degli avvenimenti vaticani più rilevanti». Il canale si trova all’indirizzo Internet «http://it.youtube.com/ vaticanit» ed «è aggiornato quotidianamente. Le immagini sono prodotte dal Centro TelevisivoVaticano (CTV), i testi sono redatti dalla Radio Vaticana e dal Centro Televisivo Vaticano e le videonews offrono una presentazione delle posizioni più autorevoli della Chiesa cattolica sulle principali questioni del mondo d’oggi. Nella pagina alcuni link permettono l’accesso ai testi completi ed ufficiali dei documenti citati».

«Siamo convinti - ha spiegato Lombardi - che dappertutto ci siano persone attente e sensibili, interessate ai messaggi, alle proposte, alle posizioni sui grandi problemi del mondo d’oggi di una autorità morale di alto livello come il Papa, e in generale la Chiesa Cattolica. Perciò - ha aggiunto - la scelta di YouTube come piattaforma adatta per diventare presenti sulla Rete, in uno dei grandi “areopaghi” della comunicazione nel mondo di oggi, ed esservi presenti con regolarità, in modo da poter offrire una fonte di riferimento attendibile e continua, aldilà dei moltissimi frammenti di informazione su Papa e Vaticano presenti sulla Rete in modo piuttosto casuale o disperso». Nell’attuale fase di partenza, il sito dispone di limitate forme di interattività: la possibilità di inviare un messaggio email, condividere il canale, inserire su iGoogle, mandare un commento sulla singola videonews. Per il momento, ha detto ancora il portavoce vaticano, «non è prevista la pubblicazione dei commenti e la nostra reazione: attualmente non saremmo in grado di gestire un flusso mondiale di commenti e risposte. In ogni caso, ricevendo commenti e messaggi, studieremo come continuare la strada». Quanto ai costi dell’operazione, il Vaticano sostiene tutta la parte relativa ai contenuti e Google provvede all’inserimento. «Non c’è nessuna pubblicità - ha concluso Lombardi - quindi non c’è da discutere su interessi di alcun genere: non vogliamo guadagnarci nulla».

I testi sono redatti dalla Radio e dal Centro Tv Vaticani: le videonews offrono una presentazione delle posizioni dei cattolici sulle principali questioni del mondo d’oggi

Da parte sua, Henrique de Castro, Managing Director Media Solutions di Google, ha definito la nuova iniziativa «solo l’inizio, il futuro porterà ulteriori ed entusiasmanti sviluppi. La Chiesa cattolica - ha aggiunto - ha capito l’opportunità che il web e le nuove tecnologie le offrivano per diffondere il suo messaggio e vi ha aderito. D’altra parte - ha aggiunto il manager di Google - la Chiesa ha una lunga storia nel sondare nuovi modi di comunicazione». E ha continuato ricordando che «Il canale del web rappresenta una perfetta combinazione tra continuità e innovazione e soprattutto contribuisce a tenere insieme la Chiesa cattolica sparsa in tutto il mondo. è proprio questa la caratteristica del web: 1,4 bilioni di persone sono online. E più di 15 ore di materiale è scaricato su YouTube ogni minuto; il video è diventato uno dei linguaggi più comuni del mondo».

Related Documents

Dio E Internet
December 2019 5
Dio
October 2019 53
Costos Cable E Internet
November 2019 7
Internet & E-commerce
April 2020 18