Delitti E Magia

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  • November 2019
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---------------------------------------------------------------------------------------------------CENTRO CULTURALE NICOLÒ STENONE Tutti abbiamo il dovere di evangelizzare, ognuno come può: chi predica, chi confessa, chi insegna, chi è costretto a tacere e a soffrire; a noi, per adesso, non resta che scrivere!

----------------------------------------------------------------------------------------------------DELITTI E MAGIA I ripetuti episodi di violenza di questi ultimi anni ci lasciano sconcertati e ammutoliti soprattutto per la crudeltà e l’efferatezza con cui vengono compiuti. Infatti per la maggioranza dei casi non si tratta di un gesto di follia improvviso, di un raptus, bensì di violenza atroce spesso premeditata, ma comunque perpetrata in modo da costringere le vittime ad essere pienamente coscienti e impossibilitate a difendersi. Davanti a episodi di questa inaudita gravità davanti ai quali ci si trova quasi impotenti anche nel formulare un giudizio, non dobbiamo comunque fermarci ad una visione superficiale, fatalistica o rassegnata, ma dobbiamo trovare il coraggio di riflettere sul “perché” di tanta brutalità, se non altro per cercare una ragione, dei rimedi, come accade quando si percepiscono dei malesseri iniziali ai quali si cerca di dare una risposta con controlli e cure adeguate prima che il male si trasformi in malattia irreparabile, a motivo della nostra superficialità. Per episodi così crudeli non può reggere solo la motivazione psicologica che normalmente si offre in presenza delle varie difficoltà, di coppia, di famiglia, di lavoro, ecc. e che può trovare la sua spiegazione nella solitudine o nel rifiuto di superare i problemi che la vita presenta! Non è proporzionata una risposta del genere davanti all’atrocità inspiegabile di certi delitti, o per lo meno rappresenta solo la punta dell’iceberg. Infatti, Dio nostro Padre non ci ha lasciati in balia dell’oscurità, dell’ignoto o del caso, ma ci ha dato libertà, intelligenza, volontà e cuore per saperci destreggiare nelle varie problematiche della vita, allo scopo di rendere i giorni che ci sono concessi di vivere su questa terra, non solo sopportabili, ma anche gradevoli e belli, se veramente lo vogliamo. Forse la nostra società, o meglio le nuove generazioni, abituate a “kliccare” dei semplici tasti per avere la risposta immediata a tutto, o a cercare facili successi, non sono state forgiate nella piccola lotta quotidiana che normalmente esige impegno e sacrificio per raggiungere determinati obiettivi. E così, rifiutando di usare l’intelligenza, la pazienza, la volontà, il cuore e, ancor meno, il ricorso all’aiuto di Dio con la preghiera, molti preferiscono fuggire vigliaccamente davanti alle difficoltà, rompere drasticamente i rapporti familiari più solidi, all’insegna del motto “fuori il dente, fuori il dolore”, con il risultato che alla fine, ci si ritrova ancora più soli, indifesi, depressi e in balia di paure e insicurezze. Dove si vanno a cercare allora queste sicurezze, dopo che ci si è stupidamente sbarazzati degli unici due pilastri di sostegno che sono la propria famiglia e Dio? La cultura di oggi cosiddetta “laica” che vuol dire “atea”, con la pretesa di far leva solo sulle proprie capacità umane, rifiutando la preghiera e l’aiuto di Dio, vedendosi comunque in preda all’angoscia e bisognosa di aiuto, ha finito con l’inginocchiarsi davanti ai maghi. Certe mamme portano i loro bambini dal mago come se fosse il pediatra, altri ricorrono ai maghi o alle cartomanti invece di consultare il medico di famiglia o dell’ospedale, la maggior parte si fida più dei ciarlatani che dei sacerdoti o dei frati che sono, magari, vicino a casa nostra, disposti all’ascolto e al consiglio, gratuito per giunta, oltre che a impartire assoluzioni o benedizioni che ogni singolo caso presenta, unico rimedio contro l’angoscia e il male, cioè contro il peccato che alberga nel cuore dell’uomo, come lo definisce chiaramente il Papa. Dieci milioni di persone in Italia, secondo l’Eurispes, si rivolgono ogni anno a maghi, cartomanti, astrologi e occultisti che si fanno beffe della loro stupidità e li imbrogliano, o corrono ad acquistare libri e opuscoli su oroscopi, magia e cartomanzia per sapere che ne sarà del loro futuro e dei loro rapporti affettivi, spesso traballanti. Letteratura e film per adolescenti sono tutti all’insegna di mostri e maghetti furbi e spregiudicati, che, sull’esempio di Harry Potter, si ergono come unici modelli da imitare, avviando così anche i più piccoli ad aprirsi alla magia, a non temerla, anzi ad apprezzarla come mezzo di difesa – quando non di offesa! - per la propria vita.

Si potrebbe obiettare: “Cosa c’entra la magia con i delitti efferati di cui si sta parlando? La magia in sé è innocua, non dovrebbe nuocere a nessuno!” E invece non è affatto così perché esiste un graduale ma sempre più stretto collegamento tra magia, esoterismo, satanismo e azioni delittuose, e questo lo conferma il noto esorcista modenese Padre Gabriel Amorth, esperto di magia esoterica e di possessione diaboliche con tutte le loro conseguenze: “Quando cala la Fede in Dio, aumenta la superstizione con il conseguente ricorso ai maghi perchè la gente ha bisogno comunque di sostegno, e questo è già di per sé un grave peccato, anche se molti di quelli che ricorrono alla magia continuano a dichiararsi cattolici, ma non praticanti. È assurdo - continua padre Amorth - pretendere di considerarsi cattolico ma non praticante! Non serve a niente, anzi crea le condizioni per praticare la superstizione inducendo alla magia la quale, a sua volta, è strettamente connessa con il diavolo perché certi prodigi magici, anche solo apparenti, che possono verificarsi come specchietto per le allodole, sono compiuti solo attraverso l’azione del diavolo che è assai abile nel circuire le sue vittime, impedendo loro di tornare a godere della vera luce di Dio, perché la coscienza viene gradualmente offuscata, anzi spesso del tutto ottenebrata, a tal punto da non riuscire più, o con molta difficoltà, a liberarsi da queste insidie (…) L’abbandono della preghiera cristiana, soprattutto della Santa Messa, potenza indistruttibile, esorcismo efficace, vera corazza contro le insidie del male, per abbracciare stupidamente l’occultismo e l’esoterismo, oggi assai di moda, sta portando l’umanità a conseguenze terribili facilmente constatabili. (…)” Altri esorcisti sono d’accordo nell’affermare che i frutti dell’azione diabolica sono racchiusi nelle cosiddette “tre esse” che sarebbero in un certo senso i tre numeri 6 “sangue, sesso, soldi”. Infatti gli stessi protagonisti-criminali degli ultimi episodi di violenza che molti ricorderanno ma di cui non facciamo i nomi, hanno confessato di avere avuto da tempo esperienze esoteriche di vario genere, anzi qualcuno ha perfino ammesso pubblicamente di essere stato istigato dal diavolo a compiere determinati delitti. E chi può essere stato l’ispiratore di crimini così atroci contro l’umanità come quelli avvenuti nel secolo scorso, di cui si sono macchiati capi di Stato quali Hitler, Stalin, e altri più recenti, se non il diavolo? La storia afferma che erano entrambi dediti all’occultismo più nero attraverso vere istituzioni politico-massoniche. D’altronde San Paolo non ne faceva certo mistero nelle sue lettere: “La nostra battaglia, infatti, non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef.6,12). Se è vero che non bisogna vedere il diavolo dappertutto, è altrettanto vero che esiste una ricetta sicura e inconfutabile per allontanare le insidie del maligno o la paura: la preghiera cristiana e il boicottaggio di tutto ciò che sa di magia. Se si prega Dio, soprattutto attraverso Suo Figlio Gesù, che più volte ha cacciato i demoni dalle persone e da intere comunità, si trova una forza insperata perché il Signore non delude mai, ma consola e protegge, fortifica e lenisce il dolore sempre: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me e imparate da me che sono mite e umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo, infatti, è dolce e il mio carico leggero” (Mt. 11,29)… Sono parole di Dio che consolano il cuore e danno forza a tutta la persona che cerca il Signore con umiltà. Ma il potere di liberare l’uomo dal peccato, dal male, da negatività, da depressioni, da ossessioni, più o meno diaboliche che siano, Cristo lo ha trasmesso ai suoi discepoli e ai loro successori, Vescovi e Sacerdoti, attraverso i Sacramenti. Senza di essi non ci sarà possibile riconciliarci pienamente con Dio. Preferire miserabili fattucchieri al nostro Dio che è Padre buono, ricco di misericordia, potente e meraviglioso, è proprio da stolti! [email protected]

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