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DALLA SCELTA DI DIO ALLE NOSTRE SCELTE
DALLA SCELTA DI DIO ALLE NOSTRE SCELTE ecumene 12 settembre 2009
Sergio Rostagno Facoltà Valdese di Teologia - Roma 2
verso sé di Dio verso altri
Autonomia (assoluto) relazione
La scelta verso sé umana Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
verso altri 3/25
Autonomia personale (assoluto?) relazione
Fede è sapere?
“La fede è anche accoglienza intelligente di quanto Dio stesso ha rivelato, è quindi anche un sapere” Mons. Angelo Vincenzo ZANI, in Filosofia e Teologia 1/2009, p. 133 Con rinvio a Enciclica Fides et ratio (14/9/1998), n. 13 (Conferma la diapositiva precedente)
Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
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verso sé di Dio verso altri
Autonomia (assoluto) relazione
La scelta verso sé umana Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
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Autonomia personale (assoluto?) relazione
Autonomia del soggetto
Autonomia è tutt’uno con il “costituente”. Fonda l’autonomia del soggetto. Convinzione e autonomia senza arbitrio. Segreto della persona Una realtà che mi precede, un assoluto di genere speciale, un “valere” per me. Provoca non sottomissione, ma riconoscimento
Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
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Autonomia del soggetto 2
La risposta alla questione moderna della autofondazione. Il soggetto si fonda su un’anticipazione del significato. Ciò che mi fonda è già là prima di me È nella mia esistenza che io lo ritrovo … … e nella responsabilità che lo esplico.
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Come si esplica?
L’idea di limite è essenziale in Calvino L’irrazionale in Dio non si traduce in irrazionale nella storia, ma in possibilità di norma contingente.
Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
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Vocazione 1
Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
Siamo noi il ponte nella nostra fede e nel nostro servizio. Questo è il nucleo dell’idea di vocazione Fa di noi un elemento chiave
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Due recenti, serie proposte
FERRARIO: la chiesa mostrerà che cosa accade nel mondo quando la parola di Dio accade (Dio nella Parola, 189).
Confronta circa = Barth, KD IV/3, 97.
NITTI: Abituarsi alla libertà (risolve la libertà in libertà etica ? )
È con stima che li metto in discussione; ma non siamo qui proprio per questo?
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Polemica interna
Abituarsi alla libertà o abituarsi alla santità non possono diventare parola d’ordine; Dall’infallibilità del fondamento non può essere dedotta una infallibilità della conseguenza. È proprio nella loro distinzione che la libertà consiste!
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Nitti 1 p. 235
Dalla scelta di Dio alle nostre scelte
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Nitti2, p. 245
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Coerenza
È vero che il tema dell’implicanza è biblico (A include, implica B) (implica o deve implicare?): implica Ma: Per quanto voglia essere fedele, il credente viene a trovarsi sempre di fronte alla verità di Dio e non con essa alle proprie spalle o al proprio fianco. È la differenza tra Dordrecht e Rimostranti (1618)
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Schema etico
Irrazionale non significa irragionevole. (Natura non rappresenta Dio) Laicità dello Stato. (= Stato pagano?) Solidarietà compassionevole (limite?) Formulazione di criteri “Valori reciprocamente relativi” (Roger Mehl, 1946)
Oggi: Abel (Parigi), Körtner (Vienna)
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Parole e fatti
Nelle nostre scelte ci troviamo sempre davanti alla Parola di Dio; le scelte sono sempre nostre.
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Laicità
Quel che deve essere elaborato da chiese e assemblee non è una dottrina ufficiale, ma è la difficoltà nella quale si trova ogni persona (credente + non credente) nell’esercizio concreto del suo lavoro. = un sano principio di laicità.
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Soluzioni provvisorie
Per questo non ci può essere una “Dottrina della chiesa” in materia etica, ma soltanto elaborazioni del problema, Che partono dall’esperienza concreta dei partecipanti In vista di soluzioni provvisorie
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Evidenza
La posizione che abbiamo sostenuto in campo valdese parte dal presupposto che la verità sia nascosta e non evidente. Questo punto è colto da Giovanni Fornero in una piccola nota (Bioetica cattolica e bioetica laica, Bruno Mondadori, Milano 2005, p. 283). Ma poi lasciato cadere e non più elaborato!
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Principi e contraddizioni
Salvare un principio ha una sua validità e lungimiranza.
Ma esistono diversi principi, sovente in contraddizione tra loro… La soluzione non sta sempre nell’attestazione eroica di un solo principio morale, ma nella ricerca di una soluzione valida, tenendo presenti VARI principi.
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Carattere delle scelte
L’individuo deve situare la sua assolutezza altrove che nelle sue scelte; deve invece mantenere alle scelte il loro carattere contingente, adatto per la realtà umana. Accanto all’etica individuale e all’etica sociale (entrambe si trovano in Calvino, per es.) occorre un’etica dell’incertezza. Non si può per esempio far diventare un elemento di “libertà” la decisione di abortire. Bisogna che questa decisione resti razionale e contingente.
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Conclusione
La dialettica religiosa cui ci siamo richiamati ha una lunga storia e una origine remota. Essa accoglie in sé l’idea di contraddizione e tuttavia la commisura sempre a un principio superiore di positività. Principio che a sua volta non può essere tradotto in evidenza, se non attraverso la possibilità umana di intendersi e di attestarsi su obbiettivi provvisori .
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Indicazioni bibliografiche Sergio Rostagno, Etica protestante. Un percorso, Cittadella Editrice, Assisi 2008. Id., La scelta. Ciò in cui credi e la norma che ti dai, Torino, Claudiana, 2009. Id., “Autonomia e scelte”, (contributo), in stampa. Id., “Decisioni autonome in Bioetica” (pronto per la stampa). Silvana Nitti, Abituarsi alla libertà, Torino, Claudiana, 2008.
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Fine
[email protected] Ecumene, Velletri, 12 settembre 2009
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