Civis: Parliamone

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Dalla parte degli utenti del trasporto pubblico, di chi ci lavora e di tutti i cittadini.

Gli impegni dell’IDV per la mobilità a Bologna AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Numeri, luoghi e tecniche del CIVIS Antonio Privitera Candidato al Consiglio provinciale di Bologna

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Dalla parte degli utenti del trasporto pubblico, di chi ci lavora e di tutti i cittadini.

Gli impegni dell’IDV per la mobilità a Bologna AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Le origini  Il tracciato  Il servizio  La tecnologia  Il veicolo  L'investimento  La posizione di IDV

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Origini: dal tram al TPGV AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Origini: dal tram al TPGV AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 La vicenda del CIVIS ha origine dal PRG approvato nel 1989, che prevedeva la realizzazione di un “sistema di trasporto pubblico di massa in sede propria”. La scelta iniziale è fra “metropolitana leggera” e “tram moderno”.  Si opta per la tranvia, basata su due linee: S. Lazzaro-Corticella e Borgo Panigale-Fiera passando per il Centro e la Stazione. Per la prima delle due linee, si arriva ad un progetto preliminare nel 1994, e al progetto definitivo nel 1998.  Il progetto riceve dal CIPE una quota di finanziamenti statali pari al 50% (Legge 211/92). ATC viene nominata soggetto attuatore del progetto nel 1999. La soprintendenza manifesta però perplessità sul passaggio in centro e sullo spostamento dei sottoservizi.  Con l'avvento della Giunta Guazzaloca, il progetto viene modificato nel 2000: si abbandona la tranvia su ferro a favore di un “sistema intermedio”. Il progetto viene denominato TPGV (Trasporto Pubblico a Guida Vincolata).  Inoltre, per via del progetto concorrente di un metrò leggero sull'asse nord-sud (MAB), la tratta Corticella-Centro viene stralciata nel 2000: si opta per un'unica linea sull'itinerario S. LazzaroBorgo Panigale (intervento “Unicum”), passando per il Centro e la Stazione.

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Il tram di Vitali: il tracciato AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: Progetto preliminare

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

TPGV: tracciato preliminare AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: PSC Bologna

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Origini: il TPGV e il CIVIS AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Punto cardine del progetto TPGV era la tecnologia da adottare, basata su:  Ruote gommate  Trazione elettrica, con equipaggiamento ausiliario termico  Abilitazione sia alla guida vincolata che alla via guida manuale  Flessibilità e minori costi di realizzazione erano i principali punti di forza del progetto rispetto ad una tranvia tradizionale.  Nel 2001 l'ATC bandisce una gara per la scelta del fornitore: possibili concorrenti sono il TVR di Bombardier, il Translohr sviluppato da Lohr, lo Stream di Ansaldo e il CIVIS, sviluppato da Irisbus, azienda con sede a Lione ma controllata al 100% da Iveco.  Alla gara parteciperà solo Irisbus con il suo CIVIS, in ATI con CCC, che curerà le opere civili. Va notato che all'epoca della gara non esistevano CIVIS in servizio. Il veicolo viene comunque presentato a Bologna con il nome di TEO. Il contratto di fornitura viene firmato nel 2004.  Nel 2004 la Giunta Cofferati approva il progetto della metrotranvia (Fiera-Stazione-Borgo Panigale). Il progetto è coincidente con il TPGV nella tratta Centro-Borgo Panigale. Si decide di eliminare la sovrapposizione con una variante al progetto TPGV, che ne riduce il percorso.

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

I concorrenti del CIVIS AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

TVR - Bombardier

Stream - Ansaldo

Translohr - Lohr

CIVIS - Irisbus Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Il tracciato definitivo del progetto Guazzaloca AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: ATC

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Il tracciato attuale AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: ATC

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Le linee e i livelli di servizio AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 La rete CIVIS si compone di quattro linee, sulla direttrice Emilia Levante – Mazzini. Tre linee hanno il capolinea presso la Stazione, una in via Riva Reno (circa 19km di percorso con 105 fermate). Per tre linee è previsto il passaggio per Strada Maggiore – via Rizzoli (così come nel progetto della Giunta Guazzaloca).  In ora di punta la frequenza di ciascuna linea è prevista fra i 5 e i 7,5 minuti. Sul tratto comune, questa sarà di un minuto e mezzo, simile al livello di servizio attualmente offerto congiuntamente sulla stessa direttrice.  Non è ancora chiaro invece se e in che misura l'attuale rete di superficie subirà modifiche a seguito dell'entrata in servizio del CIVIS.  E' prevista l'installazione di sistemi di priorità semaforica nonché la protezione delle corsie riservate attraverso il già sperimentato sistema RITA per garantire una velocità commerciale più elevata (16-17 km/h contro gli attuali 14,6).  Si deve a tal fine notare che sarà l'eventuale protezione del percorso, e non il veicolo in sé, a garantire tali maggiori velocità. Allo stesso modo, ciò vale per qualsiasi sistema di trasporto che viaggi in sede promiscua con gli altri veicoli.

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

La tecnologia AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

La tecnologia AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

La tecnologia AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Il CIVIS è praticamente un filobus, ossia un veicolo su ruote gommate alimentato da una rete elettrica. E' diverso da un tram perché non è vincolato da elementi fissi, come rotaie e simili. Non appare quindi pertinente definire il CIVIS "tram su gomma".  L'unica differenza rispetto a un filobus tradizionale è il dispositivo di guida ottica installato sul veicolo. Questo è in grado di leggere delle strisce disegnate sull'asfalto con una vernice speciale, e di garantire pertanto la marcia assistita del veicolo e un accostamento ottimale alle fermate.  Ciò consente in teoria di avere una sorta di "binario virtuale", con un effetto simile, ma non uguale, a quello delle rotaie per un tram. Il conducente del mezzo ha però la priorità sulla funzione di guida e può agire in qualsiasi momento sullo sterzo per evitare ostacoli improvvisi o imprevisti.  La presenza di un binario, seppur virtuale, implica che le ruote gommate del CIVIS percorrano sempre la stessa porzione di strada, con conseguente pericolo di usura precoce della superficie. Per questo occorrono dei lavori al manto stradale che preparino le strade al passaggio del CIVIS e alla disegnatura delle strisce che saranno lette dal dispositivo di guida ottica.

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Il veicolo AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Confronto CIVIS – filobus linea 13 AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: ATC

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

Il veicolo AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Le dimensioni e il peso di un CIVIS sono molto simili a quelli degli attuali filosnodati impiegati sulla linea 13, quindi non sono ravvisabili problemi in ordine all'inserimento del veicolo nel percorso previsto. D'altra parte ciò significa che la capacità del veicolo non sarà elevata.  La capacità di un CIVIS è infatti di 145 posti, inferiore rispetto ai 160 posti garantiti dagli autobus articolati impiegati sulle linee 19 e 27, e molto simile rispetto ai 140 posti offerti dagli attuali filosnodati.  D'altra parte le limitazioni imposte dal Codice della Strada, che classifica il CIVIS fra i filobus, ne fissa la lunghezza massima a 18,75 metri. Il CIVIS pertanto non è un sistema espandibile, non godendo della proprietà della “modularità” propria dei tram.  Inoltre, poiché solo uno dei due assi è assistito dal dispositivo di guida ottica, il raggio di curvatura del veicolo è maggiore rispetto a quello di un tram.  Nonostante ciò, il CIVIS è un veicolo elettrico, dunque rispetto allo stato attuale garantirà l'abbattimento dei livelli di emissioni inquinanti, di CO2 emessa, di rumore e di vibrazioni prodotte dagli attuali veicoli termici.

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L'investimento AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

Fonte: Comune di Bologna

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

L'investimento AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Poiché l'ordine effettuato riguarda 49 veicoli, ciascun CIVIS costa circa 1,3 milioni di €, contro i 900-950mila di un filobus tradizionale (prezzo attuale). Questa differenza si deve al dispositivo di guida ottica e al fatto che il CIVIS è un veicolo "griffato", prodotto esclusivamente da Irisbus. Infatti, la versione "solo filobus" del CIVIS costa 1,1 milioni di €.  L'investimento in opere civili è di 76,3 milioni di €; a fronte di circa 19 km di percorso, ciò significa circa 4 milioni di € al km. Considerando l'intero investimento al netto dell'acquisto dei veicoli, si sale a circa 6,3 milioni di € al km. Il costo totale dell'investimento sarà ripartito come segue:

Fonte: Comune di Bologna

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La posizione di IDV sul CIVIS AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 Riteniamo che la situazione attuale sia frutto di scelte tecniche e politiche discutibili compiute in passato. In particolare, affidarsi a priori alla tecnologia CIVIS è stata una scelta alquanto limitativa.  Tuttavia, va riconosciuto che esistono scelte che non sono reversibili, se non con costi e tempi inaccettabili per la collettività. Rinunciare al CIVIS ora significherebbe pagare pesanti penali e restituire i finanziamenti statali ricevuti, nonché procedere allo smontaggio delle installazioni già realizzate.  Appare pertanto necessario adoperarsi perché il CIVIS, che comunque sarà un'occasione perduta, non si riveli anche un danno per la città di Bologna. Questo non si ottiene smontando completamente il progetto, ma valorizzandone i suoi elementi positivi, fra cui:  La riduzione degli impatti ambientali  La velocizzazione dei percorsi (corsie preferenziali, priorità semaforica)  L'accessibilità, l'impatto visivo e il comfort dei mezzi  Gli interventi di arredo urbano lungo il percorso e le misure di razionalizzazione della sosta

Bologna, 15 maggio 2009 Circolo “G. Dozza” via San Felice 11/e

La posizione di IDV sul CIVIS AMICI DEL TRASPORTO PUBBLICO

 In particolare, eliminare il tratto Strada Maggiore – Via S. Vitale concentrando tutte le linee su via Irnerio/via Indipendenza non ci convince per due ragioni:  Gran parte della domanda attuale si indirizza verso le fermate “centrali”. Per tale ragione sarebbe comunque necessario mantenere linee forti come la 19 e 27 ad alta frequenza e con mezzi di 18 m. con motore tradizionale e quindi ben più impattanti.  Si riproporrebbero su via Indipendenza le stesse preoccupazioni che ora ci sono su Strada Maggiore e via Rizzoli e si caricherebbe oltremodo l'asse di via Irnerio.  L'impegno di IdV è di dare alla città un un sistema di trasporto coerente, integrato, accessibile e di qualità. Noi riteniamo che per far ciò occorra promuovere e incentivare la centralità del trasporto collettivo e della mobilità alternativa per rendere la città meno inquinata, più vivibile, più a misura d'uomo.  L'automobile non va demonizzata, ma deve essere intesa come una delle alternative possibili e non sempre la migliore, specie per gli spostamenti verso il centro storico. Allo stesso modo, il sistema di trasporto pubblico non deve solamente garantire la mobilità dei cittadini meno abbienti, ma essere un'alternativa di qualità, a beneficio dell'intera collettività bolognese.

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