Principi di Lucedio furono i Marchesi Carrega-Bertolini originari di Genova (esistono vari rami della famiglia come i Carrega-Cataldi e Carrega-Durazzo) Ma il Cognome Carrega è originario dell’omonimo paese sito sui monti dell’entroterra ligure sopra Cabella Ligure; territorio facente parte del cosiddetto “oltregiogo” (ora in Piemonte). Il capostipite stando a ricerche araldiche sarebbe stato Pietro che trasferitosi attorno all’anno 1200 a Genova per esercitarvi la professione di notaio sarebbe stato denominato “da Carrega”. Altri furono patrizi genovesi e ben 6 (9 secondo alcune fonti) senatori della repubblica Genovese essendo ascritti agli Alberghi De Marini e De Sauli. Un ramo della famiglia con decreto del granduca di toscana ,nel 1849, aggiunse il cognome e lo stemma della famiglia Bertolini e, dal 1877, ebbe il titolo di Principe di Lucedio.Primo a ottenere il titolo fu il figlio di Francesco Maria, Andrea (Genova 1821-Firenze 1897) che sposò Giulia Bertolini (1824-1901), figlia di Stefano e di Clementina Torrigiani Guadagni, e ultima della famiglia di patrizi pisani provenienti da Pontremoli, che dall'attività mercantile erano passati all'investimento terriero e, grazie alla concessione di commende, riconosciuti nella nobiltà pisana e pontremolese. Giulia nel 1901, alla sua morte, lasciò ai Carrega beni e nome della propria famiglia di origine. Nel 1861, i Carrega, entrati in possesso delle antiche case che occupavano la piazza vecchia di S. Maria Novella a Firenze, vi fecero costruire il sontuoso palazzo di famiglia e, per costrurlo più grande, abbetterono il piccolo Teatro degli Arrischiati, noto per le recite del celebre attore Amato Ricci e costruito nel 1759 sulla via del Melarancio, dove è ancora rimasto lo stemma con arme e motto dell'Accademia omonima. Nel 1902, quando il principe Francesco Maria Carrega decise di trasferire la propria residenza a Roma, vendette l'edificio dove fu ricavato un noto albergo Esiste anche un ramo Carega iscritto nell’elenco storico della nobiltà italiana (SMOM) col titolo di nobile di Livorno. Lo Stemma della famiglia Carrega è uno scudo diviso verticalmente in due campi uno dorato e l’altro rosso attraversato da un leone tenente in una zampa un giglio rosso (o verde o azzurro). Il leone è d’oro nella metà rossa è rosso nella metà dorata. Importanti tracce della famiglia anche nel paese di Sala Baganza in provincia di Parma essendo stato il castello del paese una proprietà ma , soprattutto, il parco (bosco di Carrega) che è una rinomata riserva naturale di circa 500 ettari che ospita all’interno un padiglione di caccia e un orto botanico (xiloteca e mostra micologica) creato da uno dei marchesi Carrega Bertolini. Esiste inoltre a Riva Ligure un Palazzo Carrega attualmente sede del comune. L’elenco dei principi di lucedio che sono è stato possibile ricostruire comprende: Andrea Carrega Bertolini, 1º principe di Lucedio * 1821 Francesco Carrega Bertolini, 2º principe di Lucedio * 1850 Andrea Carrega Bertolini, 3º principe di Lucedio * 1878 Raffaele, marchese Carrega Bertolini, principe di Lucedio* 1950 Ed inoltre: Claudio Carrega, marchese Bertolini Emilia Carrega Bertolini di Lucedio Giulia Carrega Bertolini di Lucedio Stefano, marchese Carrega Bertolini Alberto Carrega Bertolini, marchese
di Lucedio * 1954 * 1919 * 1908 di Lucedio * 1951 di Lucedio * 1956
Nel Principato di Lucedio (Trino Vercellese) esiste all’ingresso della chiesa abbandonata detta “delle vigne” una targa datata 1710 dedicata al marchese “francisci” (francesco) Bertolini-Carrega (il secondo principe di Lucedio) molto danneggiata ma ancora leggibile.
Abbazia Di Tiglieto. Esiste traccia della famiglia Carrega nell’antica abbazia di Badia di Tiglieto che è il primo insediamento Cistercense in Italia (in provincia di Genova tra Urbe e Rossiglione) fondata nel 1120 e recentemente restaurata e riabitata dai monaci. Dal 1648 proprietà del casato dei marcheri Raggi (oggi Salvago-Raggi). Nel pavimento di fronte all’altare all’incirca a metà della navata della chiesa è incastonata la lapide dedicata ad Ersilia Carrega moglie di Iulii (Giulio) Raggi e reca la data 1816 Sotto all’epigrafe si possono vedere gli stemmi araldici della famiglia Raggi (leone rampante attraversato da una banda obliqua) e ,a destra, il summenzionato stemma dei Carrega.