A. Zapperini, R. D’Argenio
NUOVE TECNOLOGIE DELL’APPRENDIMENTO E PROSPETTIVE DI UTILIZZO IN AMBITO SCOLASTICO
Indagine condotta dall’Università Cà Foscari di Venezia nell’ambito del
PROGETTO BRIDGING INSULA EUROPAE
SOCRATES PROGRAMME Bridging Insula Europae 134214-LLL-1-2007-IT-COMENIUS-CMP
A cura di Annalisa Zapperini Roberta D’Argenio
A. Zapperini, R. D’Argenio
NUOVE TECNOLOGIE DELL’APPRENDIMENTO E PROSPETTIVE DI UTILIZZO IN AMBITO SCOLASTICO
Caratteristiche del campione
Tipologia: insegnanti di scuola secondaria superiore Numerosità: 32 persone
Caratteristiche dello strumento di rilevazione: Tipologia: Questionario strutturato Dimensioni indagate: 1. Percezione della modalità e-learning 2. Prerequisiti/barriere/ostacoli percepiti dai docenti rispetto alla modalità indagata 3. Preparazione e disponibilità dei docenti all’utilizzo delle ICT a sostegno della didattica tradizionale 4. Utilità percepita dei vari tools messi a disposizione dalle ICT 5. Prospettive di utilizzo dei vari tools Modalità di erogazione:
il questionario è stato somministrato creando una pagina web
dedicata.
Finalità dell’indagine: 1. rappresentare in che modo viene percepita la modalità e-learning in rapporto ai processi di insegnamento/apprendimento tradizionali; 2. descrivere quali sono i presupposti di impiego di queste modalità e in sintesi quali sono le barriere e gli ostacoli ancora presenti e che ne impediscono un loro utilizzo ottimale; 3. delineare l’attuale preparazione dei docenti rispetto a questa recente modalità e soprattutto prospettare la disponibilità ad utilizzarla in futuro; 4. rappresentare l’utilità percepita dei vari tools formativi; 5. rappresentare le prospettive di utilizzo dei vari tools.
A. Zapperini, R. D’Argenio
DIMENSIONE 1 - Percezione della modalità e-learning Figure 1: Atteggiamento nei confronti dell'e-learning
Alla domanda come giudica il suo atteggiamento nei confronti dell’e-learning il 40% del campione manifesta un atteggiamento molto positivo, il 50% abbastanza positivo, e solo 7 e il 3% si collocano tra il poco e il per niente positivo. Dalle risposte è deducibile, oltre ad una conoscenza della modalità, anche un atteggiamento di apertura nei confronti della stessa.
Figure 2: Rapporto tra e-learning e didattica in presenza
Il 68% del campione ritiene che l’e-learning, se opportunamente integrato, possa contribuire abbastanza nel creare valore aggiunto rispetto alla sola formazione in presenza, il 22% ritiene che possa contribuire molto, solo il 7 e il 3% del campione intervistato ritiene che possa contribuire poco e in nessun modo. Anche in questo caso la media dei giudizi, che si esprime positivamente rispetto all’oggetto della domanda,
è indice di un atteggiamento
A. Zapperini, R. D’Argenio
positivo nei confronti della modalità; ciò fa presupporre una conoscenza della stessa andando a confermare l’impressione positiva emersa dai risultati ottenuti dalla domanda precedente.
Figure 3: Relazione tra progettualità integrate con strumenti e-learning e implementazione dei processi di insegnamento
Anche alla domanda “In che misura ritiene che le progettualità integrate con strumenti elearning possano implementare i processi di insegnamento?” si ottiene un riscontro positivo. Nello specifico, secondo il 53% degli intervistati le modalità e-learning possono contribuire in modo
abbastanza
significativo
ad
aumentare
l’efficacia
dei
processi
di
insegnamento/apprendimento e il 41% crede che possano agire in questo senso addirittura in modo molto significativo. Solo il 6% si esprime in modo poco fiducioso rispetto alle potenzialità di questi strumenti. In generale emerge un atteggiamento di apertura rispetto all’introduzione dell’e-learning a supporto dei processi di insegnamento.
A. Zapperini, R. D’Argenio Figure 4: ICT e promozione di nuove occasioni di apprendimento
Dal grafico n. 4 è possibile osservare come il 53% del campione ritenga che le Ict possano rappresentare una potenzialità molto significativa per promuovere nuove occasioni di apprendimento, seguono gli abbastanza con una percentuale del 37% e infine solo il 10% ritiene che si tratti di un’incidenza poco significativa.
Figure 5: Grado di integrazione dell’e-learning all’interno dei curricula scolastici
È stato chiesto agli intervistati di esprimere un parere rispetto all’adeguatezza dell’ integrazione delle metodologie e-learning all’interno dei curricula scolastici. Il 22% si è
A. Zapperini, R. D’Argenio
espresso in modo molto positivo, il 63% ritiene che l’integrazione sia abbastanza adeguata, il 12% che non sia per niente adeguata e per finire il 3% che sia poco adeguata. Spostando il focus ad una dimensione più pragmatica, legata quindi alle prassi, è possibile osservare un lieve aumento del peso delle risposte “negative”. Questo non incide sull’atteggiamento generale del campione che rimane comunque positivo, ma evidenzia che nel passaggio da una dimensione
legata prevalentemente a sensazioni ed atteggiamenti nei
confronti della metodologia, ad una più operativa, aumenta la percezione degli aspetti negativi.
DIMENSIONE 2 – Prerequisiti, Barriere e Ostacoli percepiti dai docenti rispetto alla modalità indagata Figure 6: Disponibilità di tempo da dedicare all’e-learning a scuola
A sostegno di quanto osservato nel grafico precedente, entrando nel cuore delle questioni operative, il campione, di fronte alla domanda che indaga se a scuola c’è tempo sufficiente da dedicare alle attività e-learning, si divide in due blocchi piuttosto omogenei: il 56% si colloca nello schieramento del si, il 44% in quello del no. È evidente che calando la questione a livello operativo, gli intervistati sono maggiormente portati a riflettere sulle realistiche possibilità di integrazione della modalità all’interno dei curricola, mettendone in luce anche alcune criticità.
A. Zapperini, R. D’Argenio Figure 7: Dotazione tecnologica a disposizione delle scuole
Entrando nel merito dell’adeguatezza della dotazione tecnologica a disposizione delle scuole si registra il primo dato negativo. La maggioranza del campione (69%) sostiene infatti che questa non sia sufficiente. Il giudizio esprime ancora una volta il gap rilevabile tra percezione della metodologia in termini di potenzialità e il suo effettivo trasferimento in ambito scolastico. Figure 8: Livello di incidenza dell'equipaggiamento tecnologico sulla qualità delle iniziative
L’importanza di una adeguata dotazione tecnologica al fine di garantire la qualità delle iniziative che prevedano l’uso di metodologie e-learning è bene espressa dal grafico 8. Il 40%
A. Zapperini, R. D’Argenio
degli intervistati ritiene quest’ultima sia molto importante, il 44% abbastanza importante, e solo il 13 e il 3% ritiene che sia poco e per niente importante.
Figure 9: Adeguatezza del livello di alfabetizzazione informatica posseduto dagli studenti
Il 50% degli intervistati ritiene che gli studenti possiedano un bagaglio di conoscenze informatiche abbastanza adeguato da accompagnare l’utilizzo delle potenzialità messe a disposizione della rete, il 19% lo giudica molto adeguato, il 6% poco adeguato e il 25% per niente adeguato. L’alfabetizzazione informatica rappresenta una variabile chiave in termini di accesso all’informazione e di usabilità degli strumenti messi a disposizione delle ICT. In linea generale i dati rappresentati esprimono una tendenza positiva (69%), segno che i prerequisiti di accesso da parte degli studenti sono garantiti nella maggior parte dei casi.
A. Zapperini, R. D’Argenio Figure 10: Capacità degli studenti di comprendere il valore di questo tipo di esperienze
Osservando il grafico n. 10 è rilevabile un altro aspetto molto interessante, quello legato alla capacità degli studenti di comprendere il valore aggiunto di esperienze condotte attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie. Il 56% del campione si esprime in modo abbastanza positivo e crede che questa capacità di attribuzione di valore sia abbastanza sviluppata negli studenti, il 12% si esprime in termini molto positivi, mentre il 26 e il 6% in modo poco e per niente positivo. Il dato finale è piuttosto incoraggiante ed espressione di fiducia da parte dei docenti nei confronti delle potenzialità di comprensione degli studenti;
questo assume
ulteriore valore se si considera che è compito del docente attivare questo tipo di percezione negli studenti coinvolti in attività e-learning e che quindi quello indagato può essere considerato un atteggiamento da acquisire in itinere e non necessariamente un presupposto di partenza.
A. Zapperini, R. D’Argenio Figure 11: Grado di sviluppo dell’Italia rispetto agli altri paesi Europei
Alla domanda “Crede che rispetto ad altri paesi europei, l’Italia sia in linea rispetto allo sviluppo di questa materia?” la maggior parte del campione intervistato (56%) risponde poco e il 28% per niente. Solo il 16% ritiene che il paese sia abbastanza in linea con gli altri stati europei. Anche in questo caso è confermata la tendenza ad attribuire valore negativo a variabili legate a dimensioni pragmatico/operative.
Questo rafforza l’ipotesi elaborata in
precedenza secondo la quale ci sarebbe un gap tra la dimensione percepita e i vissuti effettivi che accompagnano la sperimentazione delle modalità e-learning. Figure 12: Incentivazione da parte management scolastico ad utilizzare metodologie e-learning
Da una lettura del grafico n. 12 emerge un’altra barriera per il consolidamento di percorsi misti in ambito scolastico. Il 78% degli intervistati, sostiene infatti, che il management scolastico
A. Zapperini, R. D’Argenio
non incentivi abbastanza l’impiego di metodologie e-learning. Si tratta di un dato molto importante, soprattutto se si considera che perché queste iniziative abbiano successo la partecipazione della dirigenza scolastica è fondamentale.
Figure 13: Competenze maturate dai docenti in ambito e-learning
Il campione intervistato ritiene quasi all’unanimità (94%) che in generale i docenti di scuola superiore abbiano maturato sufficiente competenza rispetto alla materia oggetto di indagine. Sarebbe interessante confrontare il dato emerso da questa piccola inchiesta con i risultati di altre ricerche condotte nello stesso ambito.
A. Zapperini, R. D’Argenio Figure 14: Tempo a disposizione dei docenti da dedicare all’approfondimento di tematiche e-learning
Con riferimento al tempo che i docenti possono dedicare all’approfondimento di questo tipo di tematiche e quindi al proprio aggiornamento professionale il 50% degli intervistati ritiene che questo sia poco, il 37% che sia abbastanza e il 12% si divide tra il molto e il per niente.
Figure 15: Tempo a disposizione dei docenti da dedicare all’approfondimento di tematiche e-learning
Un dato interessante, da leggere in confronto al “tempo a disposizione” sopra rappresentato, è il desiderio di aggiornamento sulle tematiche oggetto di indagine. La maggioranza degli intervistati si dimostra molto interessata (56%) seguita dal 34% che lo è abbastanza, solo il 4 e il 6% sono poco e per niente interessati. I dati che emergono da questa lettura, oltre a confermare l’analisi relativa al primo grafico preso in esame,
sono segnale di un
atteggiamento positivo nei confronti delle nuove metodologie legate alla formazione in rete.
Figure 16: Esperienze pregresse in progetti sviluppati attraverso modalità e-learning
A. Zapperini, R. D’Argenio
Questa domanda è molto importante perché ci consente di individuare quanti siano effettivamente gli intervistati che hanno maturato esperienze dirette che prevedessero l’uso di questo tipo di metodologie. La maggioranza del campione 75% sostiene di essere stato attivamente coinvolto in progetti sviluppati in modalità e-learning.
Figure 17: Percezione rispetto alla possibilità che l’e-learning contribuisca a migliorare le pratiche professionali degli insegnanti
A confermare l’atteggiamento propositivo osservato fino a questo momento, interviene la percezione complessivamente positiva rispetto alla possibilità che, grazie all’introduzione delle ICT, sia effettivamente possibile, per gli insegnanti, conseguire un miglioramento delle proprie pratiche professionali. Il 41 e il 44% degli intervistati ritengono infatti che l’e-learning possa contribuire in modo molto e abbastanza significativo al miglioramento delle proprie pratiche, solo una minoranza (3% poco e 12% per niente) si esprime in modo negativo rispetto a questa possibilità.
A. Zapperini, R. D’Argenio Tab. 18: Ore della settimana dedicate ad un uso didattico della rete
Tab. 19: Utilità percepita dei vari Tools formativi
È stato chiesto agli intervistati di esprimere un parere rispetto all’utilità dei vari tools formativi utilizzando la scala che segue: • 1 per niente utile • 2 poco utile • 3 abbastanza utile • 4 molto utile. È interessante osservare che ad ottenere i punteggi più elevati in termini di utilità sono gli strumenti
caratterizzati
da
un
minore
livello
di
interattività
quali
e-mail
(3.60),
Presentazioni Multimediali (3.40), e a seguire piattaforme educative (3.35) e siti internet (3.00). In coda, nella fascia di utilità ascrivibile tra il poco e l’abbastanza, troviamo gli strumenti che prevedono un maggior livello di interattività quali forum (2.90), Videoconferenze (2.80) e Chat (2.50). Un indice di gradimento inferiore rispetto a questo tipo di tools può essere collegato al tempo a disposizione da dedicare a questo tipo di attività.
A. Zapperini, R. D’Argenio
Tab. 20: Prospettive di utilizzo dei vari tools
Per quanto riguarda le prospettive di utilizzo futuro delle varie modalità, a conseguire i punteggi più alti sono i Forum (3.85), lo sviluppo di progetti (3.50) e la gestione di corsi online (3.20).
A. Zapperini, R. D’Argenio
Sintesi conclusiva Riconsiderando le ipotesi iniziali alla luce dei dati raccolti attraverso questo breve sondaggio possiamo ritenere che: - l’atteggiamento nei confronti dell’e-learning è complessivamente positivo e accompagnato da una sufficiente conoscenza delle dinamiche che caratterizzano questo tipo di metodologia formativa; - I prerequisiti per l’accesso alla formazione in rete sembrerebbero complessivamente garantiti sia da parte dei docenti che da parte degli studenti. Mentre, con riferimento alle criticità, le maggiori segnalate sono quelle legate alla disponibilità di tempo da dedicare a questo tipo di attività e al supporto non sempre garantito da parte del management scolastico. Un’ulteriore barriera è rappresentata dalla dotazione tecnologica a disposizione delle scuole che non sempre risulta adeguata alle esigenze di docenti e studenti. - Dal campione intervistato emerge sia un interesse nei confronti delle metodologie della formazione in rete che una disponibilità al loro impiego a sostegno della didattica tradizionale. Questo è ancor più significativo se si considera che il 75% degli intervistati ha maturato almeno un’esperienza positiva in questo ambito. - Con riferimento ai tools, sono considerati più utili quelli meno interattivi e meno dispendiosi in termini di tempo (e-mail, presentazioni ecc.). E’ ipotizzabile che questo indice di gradimento sia quindi correlato alla loro “usability”.