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  • November 2019
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LETTERA AL DIRETTORE/ Azione Giovani sostiene la “riforma Gelmini” e non partecipa alla manifestazione del 30 RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. “Egregio Direttore in merito alla cosiddetta Riforma Gelmini, Noi di Azione Giovani preferiremmo vedere le applicazioni pratiche del decreto, prima di giudicarlo, nel bene e nel male. Possiamo tuttavia comprendere lo scetticismo da parte della "classe" docente, ma riteniamo gli studenti, ora come ora strumentalizzati, elementi utili solo a manifestare e scioperare, senza essere nemmeno a conoscenza della Riforma che avversano. Noi, Giovani di AG non capiamo l'incredibile pioggia di critiche, insulti, manifestazioni, sceneggiate, lezioni di pedagogia (e talora di democrazia) piovute dalla sinistra e da taluni sindacati, contro il Ministro dell'Istruzione e la sua riforma ( poi, di riforma vera e propria non si tratta), coinvolgendo anche i bambini delle elementari e gli studenti in generale nei loro giochi di politica e potere Non capiamo questo stupore soprattutto per il fatto che, andando a controllare le cifre (DL 112, art. 64, comma 6), si scopre che, la maggior parte dei numeri spaventa-famiglie che sono stati agitati, sono semplicemente falsi. È infatti falso il fatto che il budget della scuola subirà tagli per 8 miliardi: il taglio del prossimo anno sarà infatti inferiore a 0,5 miliardi (1% del budget), i tagli netti previsti per il triennio 2009-2011 saranno invece pari a 3,6 miliardi spalmati in tre anni. Non è vero neppure che saranno licenziati 87 mila insegnanti: la riduzione del numero di cattedre avverrà limitando le nuove assunzioni, la cifra di 87 mila insegnati in meno si raggiungerà nel 2012 e include nel calcolo le riduzioni già pianificate dal Governo Prodi (circa 20 mila unità, a suo tempo giudicate insufficienti nel Quaderno bianco sulla scuola pubblicato giusto un anno fa dal precedente governo). I tagli verranno attuati per larga parte eliminando gli esuberi di insegnanti e di personale ATA (Ausiliare, Tecnico e Amministrativo): circa 87.000 insegnanti e 40.000 ATA in meno nel corso di tre anni (previsto però, nel frattempo, l'inserimento di 25.000 nuovi insegnanti specie giovani e precari, alla faccia dei Timori dei vari populisti- e 7.000 ATA, solo quest'anno): tutto questo NON licenziando alcuno, ma bloccando il turn over (ovvero il ricambio per chi va in pensione). Questo a nostro avviso, considerato anche che, sotto varie voci, spendiamo per il personale scolastico ben 41.174.698.165 euro, ovvero il 96,98% del totale della spesa riguardante l' istruzione, è necessario dal punto di vista della efficienza scolastica, ovvero fare meglio spendendo di meno. Altro punto sbandierato dai manifestanti riguarda il Tempo pieno nella scuola primaria. Non è vero che, nelle scuole elementari, sparirà il tempo pieno e tutti i bambini dovranno tornare a casa alle 12,30: l'introduzione del maestro unico, con conseguente soppressione delle ore di compresenza, libererà un numero di ore più che sufficiente ad aumentare le ore di tempo pieno eventualmente richieste dalle famiglie. Non si vede neppure su quali basi l'opposizione agiti lo spettro di una riduzione degli insegnanti di sostegno, o della chiusura delle scuole di montagna (il Ministro ha peraltro escluso tale eventualità). La verità è che, fino a questo momento, il ministro Gelmini ha fatto pochi errori, e questo non a tutti va bene. Siamo certi che la Riforma porterà miglioramenti al sistema scolastico Italiano, nel caso in cui non fosse così, Noi faremo sentire ancora la nostra voce. Alla luce di questi Fatti, Azione Giovani promuove la Non adesione allo sciopero di Giovedì 30/11 ma annuncia la presenza in classe dei propri iscritti e simpatizzanti: in difesa del Diritto allo studio. In difesa del sistema scolastico Italiano. In difesa della libertà di NON manifestare” Marco Serale Azione Giovani Cuneo

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