1 - INDUSTRIA: FORMIGONI, CENTRO NERVIANO E' SALVO, ORA SI CERCANO NUOVI INVESTITORI VIA A SECONDA FASE RIQUALIFICAZIONE, NASCERA' NEWCO PER RISTRUTTURAZIONE FINANZIARIA I SINDACATI, SI DEVE METTERE IN SICUREZZA MNS Milano, 8 mag. (Adnkronos Salute) - "E' con immensa soddisfazione che annuncio che il polo di ricerca Nerviano Medical Sciences (Nms) è definitivamente salvo".E' il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a sgombrare il terreno da ogni dubbio sul futuro del centro di ricerche oncologiche alle porte di Milano.Oggi, spiega dal Pirellone, "si è chiusa la prima fase della riqualificazione di Nms ed è stata avviata la successiva". Adesso, annuncia, scatta la ricerca di nuovi investitori, meglio se italiani, che vogliano scommettere sull'attività di questi ricercatori. Negli ultimi mesi, ricorda il governatore, "il centro è stato più volte sull'orlo del fallimento e della consegna dei libri in tribunale per la liquidazione della società. E noi abbiamo lavorato prima per scongiurare questo rischio e poi per avviare il rilancio delle attività". Nel corso dell'assemblea dei soci che si è svolta oggi, annuncia Formigoni, "sono stati formalmente approvati i contratti che assicurano la ricapitalizzazione di Nms Srl da parte della Congregazione dei Figli dell'Immacolata Concezione, per un valore di 30 milioni di euro, e l'acquisizione di disponibilità di cassa per ulteriori 30 milioni. Un'operazione che ha richiesto il rilascio di garanzie adeguate da parte della proprietà".Per questo, prosegue il presidente, "il mio primo ringraziamento va proprio alla Congregazione per aver accettato impegni così importanti: 60 milioni di euro per garantire non solo la sopravvivenza del centro di ricerca oncologica, ma anche la sua riqualificazione, non sono pochi". Queste risorse, assicura Formigoni, "garantiscono lo svolgimento delle attività per il prossimo periodo, che consentirà la completa riqualificazione degli assetti industriali e societari". La ristrutturazione organizzativa e finanziaria di Nms avverrà attraverso una Newco a cui farà capo Nerviano Medical Sciences, spiega. "Si è deciso definitivamente che sarà il veicolo attraverso cui si procederà con la necessaria ristrutturazione. Saranno individuati inoltre possibili nuovi operatori che, assieme all'attuale proprietà, sviluppino l'attività di ricerca". Quanto al futuro di Nms, sottolinea Formigoni, "le prospettive sono importanti: sono più di 30 i target oncologici in fase di analisi e di valutazione sperimentale, tre i nuovi farmaci pronti per la sperimentazione clinica e altri due già in questa fase. Uno di questi - ricorda ancora il presidente - sta ultimando la fase II ed è oggetto di grande interesse da parte del mercato". Si tratta degli inibitori dell'enzima Aurora, molecola in grado di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali (nei tumori solidi) interagendo con i meccanismi della replicazione del Dna e inducendo le cellule all'apoptosi (suicidio cellulare). "Auspico - conclude Formigoni - che nelle prossime settimane si facciano avanti investitori, italiani e internazionali, interessati a una partecipazione all'azionariato della società". La riqualificazione di Nms, sottolinea Claudio Gorelli, Capo dipartimento per lo Sviluppo delle
economie territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, "è stata avviata nel pieno rispetto delle regole stabilite dall'Unione Europea: nessun capitale pubblico è stato impegnato nel salvataggio della società". Adesso, incalza Primo Minelli, segretario generale della Camera del lavoro dell'Alto Milanese, "abbiamo bisogno di dare più stabilità al centro, i suoi ricercatori devono avere un futuro garantito che gli permetta di concentrarsi esclusivamente sul lavoro. Con la seconda fase di riqualificazione si deve mettere in sicurezza Nms. E uno dei primi passi potrebbe essere quello di rinegoziare l'accordo con Pfizer", la casa farmaceutica che, fino al 2004, era proprietaria del centro. Società che ancora oggi vanta un first refusal right sulle ricerche in corso, in base al quale Nms è obbligato a presentare i prodotti (per i quali si è conclusa la fase II) prima alla multinazionale americana e a negoziare con questa il loro valore. (Lus/Adnkronos Salute) 08-MAG-09 17:38