L’ECONOMIA VARESINA
UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
MAGGIO 2009
UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
LA PROVINCIA DI V ARESE IN CIFRE
P AG. 3
L’ECONOMIA V ARESINA IN BREVE
P AG. 4
POPOLAZIONE E TERRITORIO
P AG. 6
OCCUPAZIONE E MERCATO DEL L AVORO
P AG. 8
SISTEMA IMPRENDITORIALE: QUANTE IMPRESE, COSA PRODUCONO
P AG. 10
V ALORE AGGIUNTO E RICCHEZZA
P AG. 14
COMMERCIO ESTERO
P AG. 15
LE INFRASTRUTTURE
P AG. 17
L’Economia Varesina – Maggio 2009
SOMMARIO
2
UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE
LA PROVINCIA DI VARESE IN CIFRE
POPOLAZIONE RESIDENTI 31/12/2007 DENSITÀ ABITATIVA 2007 2 (RESIDENTI/ Km ) STRANIERI RESIDENTI 2007
LOMBARDIA
ITALIA
1.199
23.863
301.328
5,0%
0,4%
863.099
9.642.406
59.619.290
9%
1,4%
720
404
198
quasi 2 volte la densità lombarda
quasi 4 volte la densità italiana
56.521
815.335
3.432.651
6,9%
1,6%
-2,1
+0,7 punti percentuali rispetto alla media italiana
% STRANIERI SU RESIDENTI 2007
6,5%
8,6%
5,8%
punti percentuali rispetto alla media lombarda
IMPRESE ATTIVE 2008
65.837
830.213
5.316.104
7,9%
1,2%
-12,8
+13,2
PIL PRO-CAPITE 2007 euro
29.758
34.129
26.277
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
23,13
292,40
1.381,45
7,9%
1,7 %
7,92
82,90
296,03
9,6%
2,7%
ESPORTAZIONI 2008 miliardi di euro
9,25
103,73
365,81
8,9%
2,5%
PROPENSIONE ALL'ESPORTAZIONE (EXPORT/VALORE AGGIUNTO) 2007
+4,9
+13,4
39,8%
34,9%
26,4%
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
FORZE LAVORO 2008 (migliaia)
395
4.520
25.097
8,7%
1,6%
OCCUPATI 2008 (migliaia) OCCUPATI INDUSTRIA IN SENSO STRETTO 2008 (migliaia)
381
4.351
23.405
8,8%
1,6%
121
1.209
4.985
10,0%
2,4%
TASSO DI ATTIVITÀ 2008
-1,1
+5,5
68,5%
69,6%
63,0%
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
TASSO DI OCCUPAZIONE 15-64 ANNI 2008
-1,0
+7,3
66,0%
67,0%
58,7%
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
TASSO DI DISOCCUPAZIONE 2008
-0,2
-3,2
3,5%
3,7%
6,7%
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
SPORTELLI BANCARI 2007
474
6.453
33.225
7,3%
1,4%
10,8
189
749,4
5,7%
1,4%
18,3
449,3
1.500
4,1%
1,2%
239,3
124,9
100,0
+114,4
+139,3
VALORE AGGIUNTO TOTALE 2007 miliardi di euro VALORE AGGIUNTO PRODOTTO DALL'INDUSTRIA MANIFATTURIERA 2007 miliardi di euro
DEPOSITI BANCARI 2007 miliardi di euro IMPIEGHI BANCARI 2007 miliardi di euro INDICE GENERALE INFRASTRUTTURE ECONOMICHE E SOCIALI (SENZA PORTI) 2007
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat, Osservatorio provinciale sull’immigrazione, Coeweb Istat, Istat, Istituto Tagliacarne e Banca d’Italia
L’Economia Varesina – Maggio 2009
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SUPERFICIE(Km )
BENCHMARKING Lombardia Italia
VARESE
3
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L’ECONOMIA V ARESINA IN BREVE La provincia di Varese è caratterizzata da una forte vocazione all’imprenditoria e al manifatturiero. E’ una provincia relativamente piccola come dimensioni, ma l’elevata concentrazione di imprese e popolazione la rendono uno dei territori più industrializzati e ricchi d’Europa. Varese è ai primi posti tra le province italiane per peso dell’industria nella composizione del valore aggiunto totale e da sola produce un valore aggiunto industriale simile a quello di intere regioni (come, per esempio, la Liguria o il Friuli Venezia Giulia).
Varese
Il peso economico della provincia di Varese (export; valore aggiunto manifatturiero) è più che proporzionale al peso fisico (popolazione). Sul territorio si è alimentato nel tempo un circolo virtuoso legato alla presenza dell’industria manifatturiera.
Da dove viene il nostro sviluppo?
Varese
Il circolo virtuoso dello sviluppo Il peso sugli aggregati nazionali
2,7%
Export
2,5%
Valore aggiunto totale economia
1,7%
Popolazione
1,4%
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Istat (popolazione e export) e Istituto Tagliacarne (valore aggiunto)
Le performance in termini di ricerca a livello provinciale sono soddisfacenti. Il numero di brevetti europei, calcolato in valore pro capite per milione di abitanti, si è stabilizzato intorno a valori pari a 83 nel 2007, livello più basso della media regionale dell’anno (151), ma comunque superiore al dato nazionale (69).
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Valore aggiunto manifatturiero
4
UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE Secondo un rapporto sulla ricerca e l’innovazione1, la provincia di Varese si colloca al 14° posto nella classifica nazionale della presenza di imprese ad elevato contenuto tecnologico. Sono 1.887 imprese per oltre 16.000 addetti che rientrano nella categoria high tech e che pesano per ben il 3% sul totale delle imprese attive sul territorio (l’1,5% del totale nazionale ed il 6,8% di quelle regionali). Questi dati dimostrano che Varese è stata una delle culle del processo industriale italiano e continua a essere un territorio a forte vocazione industriale. Tuttavia va rilevato che nel 2008 anche l’economia varesina ha sofferto per il rallentamento mondiale, incominciato con il fallimento di Lehman Brothers nel mese di settembre. Le crisi finanziaria prima ed economica poi hanno portato un’incertezza crescente sui mercati internazionali e un avvitamento economico a livello mondiale che si è ripercosso anche sulle performance locali. Anche i livelli occupazionali hanno inevitabilmente risentito del peggioramento economico: il tasso di disoccupazione stimato dall’Istat nel 2008 è salito dal 2,9% raggiunto nel 2007 al 3,5%, livello però ancora inferiore rispetto alla media regionale e nazionale.
1
CCIAA di Milano 2007 Per il calcolo delle esportazioni di prodotti tecnologici si è fatto ricorso alla definizione racchiusa nella tassonomia di Pavitt che considera come prodotti innovativi solo quelli della chimica, farmaceutica e elettronica. L’utilizzo di questa classificazione è condiviso dalla comunità economica internazionale, ma sottostima la vera capacità innovativa di un territorio come quello varesino in cui la ricerca e lo sviluppo sono alimentate anche da comparti diversi, tra cui, solo per fare un esempio, l’aeronautico, uno dei settori di punta della provincia di Varese. 2
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Tuttavia l’economia varesina, basata su un solido e dinamico tessuto imprenditoriale, ha tutte le potenzialità per uscire da questa crisi e ritornare a crescere a pieno ritmo come sta già facendo ormai da anni. Alcuni segnali della capacità di reazione del territorio sono già presenti: le esportazioni, nonostante il rallentamento mondiale, non hanno avuto effetti negativi e sono rimaste orientate alla stabilità anche nel 2008. Anzi, in termini di esportazioni di prodotti altamente tecnologici, Varese ha esportato circa 1.752 milioni di euro nel 2008, pari al 19% di tutte le esportazioni. Una cifra terza in Lombardia solo a quella della metropoli milanese e a Bergamo, capace di rappresentare una fetta pari al 7% di tutto l’interscambio innovativo regionale2. Le imprese varesine in questo momento stanno soffrendo per la crisi mondiale, ma stanno già anche ponendo le basi per il rilancio futuro.
5
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POPOLAZIONE E TERRITORIO La provincia di Varese si estende su una superficie relativamente limitata di soli 1.199 km2 e conta 141 comuni, è tra le province più piccole. Per contro, la densità abitativa è particolarmente elevata e conta 720 abitanti per km2 (quasi il doppio rispetto alla Lombardia e circa quattro volte rispetto all’Italia).
VARESE
LOMBARDIA
ITALIA
Superficie(km )
1.199
23.863
Popolazione residente 2007
863.099
Densità abitativa (abitanti/km2) 2007
BENCHMARKING Varese Lombardia
Italia
301.328
5,0%
0,4%
9.642.406
59.619.290
9,0%
1,4%
720
404
198
quasi il doppio
quasi quattro volte
Stranieri residenti 2007
56.521
815.335
3.432.651
6,9%
1,6%
% stranieri su popolazione residente 2007
6,5%
8,6%
5,8%
2
-2,1
+0,7
punti percentuali rispetto alla media lombarda
punti percentuali rispetto alla media italiana
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat
A fine 2007 la popolazione conta 863.099 residenti, pari al 9% della popolazione lombarda e all’1,4% di quella italiana. Una particolarità della provincia varesina è di essere policentrica, ossia composta da più comuni di ragguardevole dimensione. Nell'ordine i più densamente popolati sono Varese (82.037), Busto Arsizio (80.633), Gallarate (50.156) e Saronno (38.126) che concentrano da soli il 30% della popolazione provinciale.
La popolazione dal 2001 al 2007 ha continuato a crescere anche se con tassi molto contenuti, intorno all’1% annuo. Un forte contributo alla crescita dei residenti è dato proprio dalla presenza di stranieri in continuo aumento. In particolare tra il 2002-2003 gli stranieri sono aumentati di circa il 25%, mentre dal 2004 a oggi il numero di stranieri è continuato a crescere, ma con tassi più contenuti (12% variazione annua percentuale tra il 2006 e il 2007). Gli incrementi più significativi si sono verificati in corrispondenza dell’avvio dei processi di regolarizzazione.
L’Economia Varesina – Maggio 2009
La presenza di stranieri è particolarmente elevata, al 31/12/2007 risultano 56.521 stranieri residenti (comunitari e extracomunitari) nella Provincia di Varese, che rappresentano circa il 6,5% della popolazione. Relativamente alta è la presenza di immigrati extracomunitari, provenienti da paesi a forte pressione migratoria, come Paesi in via di sviluppo ed Est Europa (dall’Albania provengono il 17% degli immigrati; dal Marocco il 15%; dalla Romania l’8%).
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+0,74%
+1,31%
+1,64%
+0,64%
+0,80%
+0,90%
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Demo Istat
+9,29%
+12,15%
+11,86% +20,27% +25,39% +5,31%
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati dell’Osservatorio provinciale sull’immigrazione
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OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO L’occupazione in provincia di Varese, così come a livello regionale e nazionale, ha risentito della crisi economica e finanziaria scoppiata nel settembre 2008. L’Istat ha stimato che nel 2008 gli occupati sono intorno ai 381.000 (-2,6% rispetto alla stima 2007), pari al 8,8% degli occupati in Lombardia e all’1,6% di quelli a livello nazionale. Le forze lavoro risultano pari a 395.000, in diminuzione rispetto al 2007 (complessivamente -1,7%), soprattutto nella loro componente femminile, a differenza di quanto è avvenuto a livello regionale e nazionale dove invece è stato registrato un loro incremento. Il tasso di disoccupazione stimato, pur essendo salito per effetto del peggioramento economico dal 2,9% del 2007 al 3,5% del 2008, continua ad essere ad un livello contenuto soprattutto se confrontato alle stime regionali (3,7%) e nazionali (6,7%). Per contro il tasso di attività (forze lavoro/persone in età da lavoro 15-64 anni) è diminuito a causa della contrazione delle forze lavoro e si è assestato intorno al 68,5%, valore poco al di sotto di quello lombardo e ancora superiore a quello italiano (+5,5 punti percentuali). STIME OCCUPAZIONALI 2008 Dati in migliaia e in percentuale ITALIA
BENCHMARKING Varese Lombardia
Italia
Popolazione dai 15 anni
742
8.258
50.956
9,0%
1,5%
Forze lavoro (occupati + persone
395
4.519
25.097
8,7%
1,6%
68,5
69,6
63,0
381
4.351
4
in cerca di occupazione)
Tasso di attività (15-64 anni) (forze lavoro/popolazione 15-64 anni)
Occupati -agricoltura -industria di cui -manifatturiero - edile -servizi Tasso di disoccupazione (persone in cerca di occupazione/popolazione 15-64 anni)
-1,1
+5,5
punti percentuali rispetto alla media italiana
punti percentuali rispetto alla media italiana
23.405
8,8%
1,6%
80
895
5,4%
0,5%
153
1.551
6.955
9,8%
2,2%
121
1.209
4.985
10,0%
2,4%
32
342
1.970
9,3%
1,6%
224
2.720
15.555
8,2%
1,4%
3,5
3,7
6,7
-0,2
-3,2
punti percentuali rispetto alla media italiana
punti percentuali rispetto alla media italiana
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli industriali della Provincia di Varese su dati Istat
Analizzando la composizione settoriale degli occupati emerge chiaramente l’alta vocazione industriale del territorio varesino: ben il 40% ha trovato lavoro nel settore secondario, in particolare nell’industria in senso stretto. Il manifatturiero, infatti, concentra 121.000 occupati, pari al 31,7% del numero complessivo a livello provinciale; in Lombardia tale percentuale scende al 27,8% e in Italia addirittura al 21,3%. I servizi occupano il 58,8% degli occupati varesini, l’edilizia l’8,4% e l’agricoltura l’1,1%.
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VARESE LOMBARDIA
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Fonte: Istat – Forze lavoro
Nel 2008, anno particolarmente critico per l’economia a livello mondiale, le imprese varesine hanno dovuto fare ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria per affrontare la difficile congiuntura. In particolare nel 2008 le ore autorizzate hanno raggiunto circa le 7.624 mila ore, circa il doppio rispetto al 2007, anno in cui peraltro le imprese hanno fatto uno scarso utilizzo di questo strumento. Nel 2008 sono in aumento rispetto al 2007 le ore autorizzate in tutti i principali settori. Le ore autorizzate nel settore metalmeccanico hanno rappresentato il 35% del ore complessivamente autorizzate, nel gomma e materie plastiche l’11%, nel tessile-abbigliamento il 42% e nel chimico farmaceutico il 3%. Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (ore autorizzate)
2007
2008
3.565.651
7.624.024
Fonte: INPS
ORE ANNUE AUTORIZZATE DI CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA VARESE 12000000 10000000 8000000 6000000 4000000 2000000 0 92
93
94
95
96
97
98
99
'0 0
'0 1
'0 2
'0 3
'0 4
'0 5
'0 6
Fonte: rielaborazione Ufficio Studi Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati INPS
'0 7
'0 8
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14000000
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SISTEMA IMPRENDITORIALE: QUANTE IMPRESE, COSA PRODUCONO La provincia di Varese ospita un numero elevato di imprese e unità produttive. Varese infatti è una provincia molto densa non solo per popolazione, ma anche per numero di attività imprenditoriali. Le imprese attive iscritte alla Camera di Commercio nel 2008 sono 65.837, di cui 12.141 manifatturiere. La provincia di Varese concentra, quindi, in media 54,9 imprese per km2, densità ben superiore a quella lombarda (34,8 imprese per km2) e italiana (17,6 imprese per km2). Anche la densità delle sole imprese manifatturiere è elevata: circa 10 imprese manifatturiere per km2, contro le 5,2 a livello regionale e le 2,1 a livello nazionale. Se consideriamo le nella provincia di manifatturiera (pari 73.089 unità locali, italiane).
unità locali e il numero di addetti nel 2006, secondo la banca dati Istat Asia, Varese erano impiegati 300.075 addetti, di cui 113.794 nell’industria al 10,2% degli addetti lombardi e al 2,5% di quelli italiani), per un totale di di cui 11.520 manifatturiere (9,7% delle unità locali lombarde e 2% di quelle
Appare evidente la piccola dimensione media delle unità locali: in media si hanno circa 4 addetti per unità locale (10 nell’industria manifatturiera). In particolare il 90% delle unità locali ha da 1 a 9 addetti. Infatti circa la metà degli addetti (46%) è occupata proprio nelle unità locali di dimensioni più piccole (1-9 addetti), mentre solo il 29% nelle unità locali con più di 50 addetti. Questa distribuzione in classe di addetti ricalca quella a livello nazionale e regionale.
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Fonte: Istat Asia 2006
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Fonte: Istat Asia 2006
In particolare il comparto della metallurgia e della fabbricazione di prodotti in metallo raccoglie il 17% degli addetti e il 21% delle unità locali, mentre quello della fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici rispettivamente il 16% e il 12%. Sempre nel settore metalmeccanico, il comparto dei produttori di mezzi di trasporto, che a Varese comprende le imprese aeronautiche e motocicli, occupa circa il 7% degli addetti dell’industria manifatturiera ed è caratterizzato dal maggior rapporto tra unità locali e addetti: circa 58 addetti per unità locali.
L’Economia Varesina – Maggio 2009
Per quanto riguarda la composizione settoriale circa la metà degli addetti e delle unità locali dell’industria manifatturiera sono concentrate nel settore metalmeccanico che a Varese presenta specializzazioni particolarmente significative nel campo dell’aeronautica, delle forgiature e fonderie, delle macchine utensili, degli elettrodomestici, della lavorazione di metalli, delle apparecchiature elettriche e antifurti, oltre a lavorazioni nei diversi comparti della filiera dell’impiantistica e dell’energia.
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Nel settore tessile-abbigliamento si concentrano invece circa il 20% di addetti e unità locali, con specializzazioni particolarmente elevate nelle lavorazioni a monte quali il finissaggio e le tintorie. Sono comunque presenti anche tessiture e abbigliamento, oltre a un nucleo abbastanza significativo di produttori di maglieria e intimo.
Il settore chimico e farmaceutico, che concentra il 6% degli addetti dell’industria in senso stretto, ha una dimensione media delle unità locali superiore a quella media provinciale con 31 addetti per unità locali. Significativa all’interno del settore la presenza di imprese multinazionali della farmaceutica.
Inoltre, nel settore alimentare sono presenti produttori nel campo della lavorazione del latte (burro, latticini), del cioccolato e della birra. Nel settore carta, stampa e editoria si segnala la presenza di numerose realtà legate all’editoria che stampano per case editrici nazionali oltre ai produttori di imballaggi. Nel settore legno convivono specializzazioni legate all’arredamento e, particolarità dell’area, sono presenti i più importanti produttori di pipe a livello nazionale.
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Il settore delle materie plastiche e gomma presenta un rapporto tra unità locali e addetti pari a 16 e raccoglie l’11% degli addetti dell’industria manifatturiera. Le specializzazioni prevalenti sono legate alle tecnologie della stampa di materie plastiche e estrusione. Esistono un gran numero di produzioni che vanno dalla lavorazione di materie plastiche ai film per l’imballaggio, alle componenti per elettrodomestici e automotive, alle suole per calzatura e alla produzione di lastre di celluloide ed all’occhialeria.
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Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco
Valori assoluti
peso % sul totale manif
UNITA' LOCALI peso % sul Valori assoluti totale manif
4.804
4,2%
721
6,3%
Industrie tessili e dell’abbigliamento
21.618
19,0%
2.296
19,9%
Industrie conciarie; Fabbricaz. di prodotti in cuoio, pelle e similari
1.189
1,0%
220
1,9%
Industria del legno e dei prodotti in legno
1.756
1,5%
508
4,4%
4.944
4,3%
592
5,1%
19
0,02%
4
0,03%
Fabbricaz. di pasta-carta, carta, cartone e prodotti di carta; Stampa ed editoria Fabbricaz. di coke, raffinerie di petrolio, trattam. di combustibili nucleari Fabbricaz. di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali Fabbricaz. di articoli in gomma e materie plastiche
7.054
6,2%
231
2,0%
12.033
10,6%
730
6,3%
Fabbricaz. di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Metallurgia; Fabbricaz. di prodotti in metallo
1.812
1,6%
243
2,1%
18.954
16,7%
2.476
21,5%
Fabbricaz. di macchine e apparecchi meccanici
17.706
15,6%
1.366
11,9%
Fabbricaz. di macchine elettriche e di apparecchiature elettriche, elettroniche e ottiche Fabbricaz. di mezzi di trasporto
11.255
9,9%
1.365
11,8%
7.636
6,7%
131
1,1%
3.013
2,6%
637
5,5%
Altre industrie manifatturiere Totale Manifatturiero
113.794
11.520
Fonte: Istat Asia 2006
• • • • • • • • • • • • •
AgustaWestland Axa Basf BMW Carlsberg Carl Zeiss Federal Express Fives Cinetic Hayer Harley Davidson Hexion Specialty Ch Huntsman Hupac
• • • • • • • • • • • • •
Huyck Wangner Ineos Kone Legrand Lindt & Sprüngli Materis Paints Italia Moog Molnlycke Novartis Owens Perstorp RPC Rohm and Haas
• • • • • • • • • • • •
•
Saint Gobain Sanofi Aventis Sanyo Siemens Vai Metals SCA SKF SPY Swatch Stanley Works Thor Tioxide Europe Srl Whirlpool Europe (European haed quarter) Yanmar
Eventuali approfondimenti su specifici settori sono disponibili sul sito www.univa.va.it nella sezione economia, in particolare: Analisi del settore tessile- abbigliamento: GROW-UP Studio sulla meccanica strumentale varesina: EX-MACHINA Analisi del settore aeronautico e aerospaziale: AEROSPACE
L’Economia Varesina – Maggio 2009
In provincia di Varese sono inoltre presenti numerosi grandi gruppi multinazionali, alcuni tra cui:
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VALORE AGGIUNTO E RICCHEZZA La provincia di Varese è un'area ad elevato tenore di vita che si colloca tra le province italiane a più alto PIL pro-capite (29.758 euro) nel 2007. Il valore aggiunto prodotto nel 2007 è 23.132 milioni di euro, pari al 7,9% del totale regionale e all’1,7% del totale italiano, dato che colloca la provincia di Varese ai primi posti per incidenza del proprio valore aggiunto su quello nazionale. VALORE AGGIUNTO 2007 BENCHMARKING Varese VARESE
LOMBARDIA
ITALIA
Lombardia
Italia
Pil pro-capite (euro)
29.758
34.129
26.277
Valore aggiunto (milioni di euro)
23.132
292.402
1.381.449
7,9%
1,7%
57
3.239
28.341
1,8%
0,2%
-manifatturiero (milioni di euro)
7.918
82.896
296.032
9,6%
2,7%
-edile (milioni di euro)
1.256
16.313
84.101
7,7%
1,5%
-servizi (milioni di euro)
13.901
189.954
972.975
7,3%
1,4%
di cui - agricoltura (milioni di euro)
Fonte: elaborazioni Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Istituto Tagliacarne
Fonte: Istituto Tagliacarne
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Il contributo apportato dai singoli settori alla formazione del reddito provinciale mostra la forte connotazione industriale della provincia: il 34,2% del valore aggiunto viene prodotto proprio dal settore manifatturiero, quando in Lombardia questa quota raggiunge il 28,3% e in Italia solo il 21,4%. Va comunque rilevato anche il peso dei servizi (terziario avanzato, commercio, turismo, trasporti, istruzione, ecc.) che nel 2007 contribuisce per il 60,1% al valore aggiunto complessivo. Il resto del valore aggiunto viene prodotto per appena lo 0,3% nell’agricoltura e per il 5,4% nelle costruzioni.
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COMMERCIO ESTERO Il quadro macroecomico globale, caratterizzato da una profonda crisi e incertezza a livello mondiale, sta avendo effetti negativi anche sugli scambi commerciali a livello internazionale. Le stime di crescita del commercio mondiale hanno registrato un progressivo rallentamento: si è passati da una crescita del 6,5% nel 2007, a una stima del 2,9% per il 2008 e una contrazione prevista nell’ordine dell’8,5% nel 2009. Nonostante la complessità dello scenario internazionale le esportazioni varesine a fine 2008 sono rimaste incentrate alla stabilità grazie all’avvio di un processo di rimodulazione dei mercati di riferimento: le aree tradizionalmente meta delle nostre esportazioni, Stati Uniti ed Unione Europea, sono state le più colpite dalla crisi finanziaria e molte imprese hanno reagito cambiando le destinazioni dell’export verso Paesi emergenti, come il Medio Oriente e l’Asia Centrale. Nel 2008 le esportazioni provinciali sono rimaste quindi pressoché invariate rispetto all’anno precedente (+0,5%) e hanno raggiunto 9.254 milioni di euro, rappresentando il 2,5% delle esportazioni italiane e l’8,9% di quelle regionali. La dinamica delle importazioni, invece, è stata negativa (-5% rispetto al 2007) e l’import varesino è ammontato a 5.741 milioni di euro, pari al 4,7% delle importazioni lombarde e all’1,5% di quelle italiane. Queste dinamiche hanno portato nel 2008 a un miglioramento del saldo commerciale (+11,1% a valore) rispetto al 2007, che si è portato a +3.513 milioni di euro.
SCAMBI COMMERCIALI 2008 (dati in mln di euro e variazioni %) BENCHMARKING Varese VARESE LOMBARDIA ITALIA Lombardia Italia IMPORT 2008
5.741
121.302
377.284
var % import 2008-2007
-5,0
-2,3
1,1
EXPORT 2008
9.254
103.727
365.806
var % export 2008-2007
0,5
1,6
0,3
SALDO COMMERCIALE 2008
3.513
-17.575
-11.478
4,7%
1,5%
8,9%
2,5%
Conferma la forte vocazione al commercio estero della nostra provincia anche l’alto livello della propensione all’export (export/valore aggiunto) che nel 2007 è stata intorno al 40%. Elevato anche il rapporto di copertura (export/import) dell’economia locale che indica che nel 2008 per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 161, ben più della media nazionale (pari a 0,97, ovvero per ogni 100 euro importati ne vengono esportati 97). Analizzando i principali settori nel 2008 il 68% delle esportazioni ha preso origine dal settore metalmeccanico, il 9% dal settore tessile-abbigliamento, il 9% dal settore chimico e farmaceutico e l’8% dal settore gomma e materie plastiche. Considerando invece i Paesi principali partner commerciali della provincia di Varese, nel 2008 è avvenuta una ridefinizione delle destinazioni dell’export verso Paesi meno colpiti dalla crisi. Al
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Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat
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UFFICIO STUDI UNIONE DEGLI INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA DI VARESE momento l’Unione Europa rimane sempre il principale partner commerciale per il nostro territorio (concentra il 55% dell’export e il 66% dell’import), ma sono in calo le esportazioni con quasi tutti i Paesi dell’UE (mediamente -6,3% rispetto al 2007), mentre sono in forte crescita quelle con i Paesi extra-UE (+10,4%). La stessa dinamica ha riguardato anche le importazioni che sono scese dell’11,5% all’interno dell’Europa e salite del 10,4% con gli altri Paesi. Ai primi posti nel 2008 per gli scambi prodotti dalla provincia di Varese si trovano ancora Francia e Germania, anche se sia l’import che l’export sono in riduzione verso entrambi i Paesi. In aumento invece le esportazioni rivolte a Russia Svizzera e le importazioni da Stati Uniti, Cina e Svizzera.
PRIME 10 DESTINAZIONI COMMERCIO ESTERO 2008 - INDUSTRIA MANIFATTURIERA PROVINCIA DI VARESE Export 2008 PAESI
Import 2008
EXPORT Peso % su totale export 2008 Mln di eruo manifatturiero
Variazione % 2008-2007
PAESI
Peso % su IMPORT 2008 totale import Mln di euro manifatturiero
Variazione % 2008-2007
Francia
1.125
12,2%
-4,3
Germania
1.246
21,7%
-12,0
Germania
1.059
11,4%
-7,1
Francia
680
11,8%
-5,5
Svizzera
624
6,7%
6,3
Cina
534
9,3%
23,2
Spagna
503
5,4%
-18,3
Paesi Bassi
400
7,0%
-24,5
Stati Uniti
493
5,3%
-15,4
Stati Uniti
388
6,8%
23,6
Regno Unito
481
5,2%
-13,4
Regno Unito
296
5,2%
-25,3
Paesi Bassi
293
3,2%
3,7
Svizzera
261
4,6%
12,0
Polonia
245
2,6%
0,2
Belgio
229
4,0%
-7,4
Emirati Arabi Uniti
201
2,2%
-3,9
Spagna
190
3,3%
-7,7
Russia
196
2,1%
40,9
Austria
115
2,0%
-13,5
Fonte: elaborazione Ufficio Studi-Unione degli Industriali della Provincia di Varese su dati Coeweb Istat
Analisi commercio e scambi con l'estero - Provincia di Varese
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Per saperne di più sul sito www.univa.va.it nella sezione economia
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LE INFRASTRUTTURE Le imprese presenti sul territorio possono contare su una buona dotazione di infrastrutture economiche e sociali: Varese risulta essere seconda nella classifica nazionale per dotazione infrastrutturale complessiva, grazie alla presenza dell’aeroporto. L'indice generale di dotazione di infrastrutture nel 2007 è stato pari a 239,3, valore superiore al livello lombardo (124,9) e nettamente al di sopra di quello nazionale (100). L’alto livello delle dotazioni infrastrutturali trae alimento soprattutto dalla presenza dell’hub di Malpensa nella nostra provincia che ha fatto salire l’indice di dotazione di aeroporti a 1.163,9, contro una media lombarda di 174 e nazionale di 100. Risulta elevata anche la dotazione di impianti e reti energetico-ambientali (+75,3 rispetto alla media italiana) e di strutture e reti per la telefonia e la telematica (+53,9). Differente la situazione viabilistica in cui la dotazione di rete stradale è al di sotto del livello lombardo (-28,7) e italiano (-44).
INDICI DI DOTAZIONE INFRASTRUTTURALE 2007 LOMBARDIA
ITALIA
Lombardia
Italia
Indice di dotazione della rete stradale
56,0
84,7
100,0
-28,7
-44,0
Indice di dotazione della rete ferroviaria
125,4
78,1
100,00
+47,3
+25,4
Indice di dotazione dei aeroporti (e bacini di utenza)
1.163,9
174,0
100,00
+989,9
+1063,9
Indice di dotazione di impianti e reti energetico-ambientali
175,3
154,5
100,00
+20,8
+75,3
Indice di dotazione delle strutture e reti per la telefonia e la telematica
153,9
131,9
100,00
+22,9
+53,9
Indice generale infrastrutture economiche e sociali (senza porti)
239,3
124,9
100,00
+114,4
+139,3
Fonte: Istituto Tagliacarne
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VARESE
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