LEZIONE 42: Vi sono due tipologie differenti di acidi: - Acidi Volatili - Acidi Fissi Acidi Volatili: ovvero la CO2 la quale, prima di essere smaltita a livello polmonare, viene idratata ad acido carbonico secondo la reazione: CO2 + H2O H2CO3 H+ + HCO3L’equilibrio della reazione è fortemente spostato verso destra. in ambiente acquoso l’acido carbonico si scinde in H+ e HCO3- . Come vedremo la funzione di HCO3- è proprio quella di tamponare H+. L’escrezione alveolare di CO2 è di circa 9 nmoli/min, pari a 13 moli/die. Questa quota rilevante fa si che la CO2 costituisca il 99% della totalità degli acidi. Acidi Fissi: il metabolismo, ad esempio il catabolismo proteico, determina la produzione di acidi fissi che non sono eliminabili a livello polmonare, ma bensì richiedono l’intervento del rene. Il polmone ed il rene sono quindi le sedi di eliminazione degli acidi prodotti. Eliminare gli acidi permette infatti di tamponare li ioni H+ in eccesso che tenderebbero l’organismo verso l’acidosi. Il polmone, il rene ed i sistemi tampone dei liquidi biologici permettono di mantenere il pH costante, evitando il rischio di acidosi. In totale l’escrezione renale di H+ è di circa 60-100 millimoli/die. Se paragoniamo le due concentrazioni si osserva come l’escrezione renale costituisca in realtà una piccolissima parte della produzione totale di acidi. Gli acidi volatili, ovvero la , costituiscono la principale sorgente (>99%) di acidi. In realtà la quota di ac. fissi è variabile: per esempio l’esercizio muscolare intenso determina la produzione di lattato. In genere la concentrazione plasmatica di lattato si aggira intorno a 1-2 (Max 4) millimoli/litro. Quando si lavora intensamente però, specie in situazioni anaerobie, la produzione di lattato sale fino a 20 millimoli/litro. Il pK dell’acido lattico è estremamente acido: pK = 3.6. L’immissione in circolo di acido lattico determinerebbe, a causa del basso valore di pK, un pH plasmatico di 1.7, valore incompatibile con la vita. Fortunatamente questo valore non è raggiungibile grazie alla presenza plasmatica di sistemi tampone che permettono di mantenere il pH pressoché costante in qualsiasi situazione. SISTEMI TAMPONE Un sistema tampone è un sistema in cui è presente un acido debole in associazione ad un sale ottenuto con una base forte; oppure una base debole in associazione con un sale ottenuto con un acido forte. A livello biologico, nella maggior parte dei casi si assiste a sistemi tampone costituiti da acido debole + sale di base forte. Equazione di enderson ed asselback Quest’equazione, formulata a cavallo tra gli anni 30 e 40 dello scorso secolo, descrive la variazione del pH in un sistema tampone in relazione alla concentrazione dell’acido debole ed al suo grado di dissociazione. Si parte dall’equilibrio: HA H+ + ADove per HA s’intende un acido debole. Enderson introduce la Costante di Dissociazione, identificandola con K: K = ([H+] + [A-])/ [HA]
Il nominatore esprime quindi la quantità di reagente dissociato, mentre al denominatore è espressa la concentrazione di acido indissociato. Asselback contribuisce alla formulazione dell’equazione in quanto introduce i logaritmi, agevolando dal punto di vista numerico l’equazione stessa. Si ottiene, grazie all’impiego delle proprietà dei logaritmi: LogK = Log[H+] + (Log[A-] / Log[HA]) -Log[H+] = -LogK + (Log[A-] / Log[HA]) Successivamente si indica: pH = -Log[H+] ; pK = -LogK. Si ottiene quindi l’equazione definitiva di Enderson e Asselback: pH = pK + (Log[A-] / Log[HA]) Se il rapporto [A-] / [HA]= 1 si ha che Log[A-] / Log[HA] = 0. In questo caso quindi si ha che pH = pK. Questa situazione esprime che il potere tamponante del tampone è massimo. Ciò è osservabile nel grafico sottostante, curva di titolazione. In ascissa sono espressi i valori pH, mentre in ordinata vi è rappresentata la concentrazione di un acido (o di una base). Se aggiungiamo un acido acidifichiamo l’ambiente (porzione nel grafico sopra lo 0), se invece aggiungiamo una base, alcalinizziamo (porzione del grafico sotto lo 0).
Fig .1 Ci sono varie forme che rappresentano una curva di titolazione. Tutte quante le tipologie differenti comunque esprimono il concetto che dato un certo sistema, aggiungendo un acido la curva si sposta verso sinistra, verso quindi pH inferiori, se invece si aggiunge una base la curva si sposta verso destra, verso cioè pH più alti. Il potere tamponante, la ovvero capacità da parte del tampone di neutralizzare l’acido aggiunto, è rappresentato nel grafico dalla pendenza. Quando la concentrazione della quota dissociata si avvicina alla quota indissociata, il potere tamponante è massimo. Questo si verifica quando pH = pK .
Ogni sistema tampone presenta un proprio pK. Quello più efficiente sarà quindi quello che presenta un pK più simile possibile al pH della soluzione da tamponare. Esempio nel caso della cellula il pH è pari a 7. Una perfetta sincronia tra soluzione da tamponare e tampone tamponante si avrebbe con un sistema che presenta un pK di 7. Invece nel caso del plasma, che presenta un pH = 7.4, il sistema tamponante migliore presenta un pK di 7.4. Sempre riferendoci al grafico si osserva che ci sono due curve: la curva nera è ottenuta con una concentrazione di 50 mmoli/litro, mentre quella bianca pari a con una concentrazione maggiore, 90 mmoli/litro. Qual è la curva migliore? Qual è la concentrazione che permette un maggiore tamponamento? La concentrazione maggiore, in questo caso quella della curva bianca quindi, è migliore. Cioè è spiegabile se si ragiona sulla pendenza. Se io ad esempio aggiungo 20mmoli di acido, passando da 20 mmoli a 40 mmoli, osservo una variazione di pH: da 6.96 si abbassa a 6.94. La variazione è quindi quasi nulla. Quindi se la pendenza del sistema tamponante è bassa l’aggiunta di una certa quantità di acido o di base sposta maggiormente il pH della soluzione. Se invece la pendenza del sistema tamponante è maggiore, il pH riesce a rimanere quasi invariato. Se la pendenza fosse paradossalmente verticale il pH quindi non varierebbe mai. In definitiva un buon tampone deve possedere due requisiti fondamentali: • qualità: pK = pH • quantità: alta concentrazione acidi polivalenti: esempio acido fosforico ( H3PO4 ). H3PO4 si dissocia in diversi modi: 1. H3PO4 + NaOH NaH2PO4 2. NaH2PO4 + NaOH Na2HPO4 Dalla reazione 1. si ottiene il Fosfato monofasico, mentre dalla reazione 2. si ottiene il Fosfato bifasico. Il fosfato monobasico presenta pK = 4, il fosfato bifasico pK = 9 / 9.5. Questi valori sono fuori dal range fisiologico. Ma in realtà queste due dissociazioni sono importanti perché formano un unico tampone, chiamato tampone fosfato, in cui il pK globale è di 6.8 tampone fosfato. Questo valore rende il tampone fosfato il migliore tampone biologico dal punto di vista qualitativo, non quantitativo. Il pK = 6.8 è rappresentato in figura dal punto in cui la pendenza è molto alta. E’ quindi questo il range di utilità nei sistemi biologici e deriva da una doppia associazione.
Fig. 2 TAMPONI FISIOLOGICI Ci sono ben tre tamponi assolutamente importanti: 1. tampone proteina / proteinati 2. tampone fosforico ( acido debole / sale inorganico) 3. tampone bicarbonato (acido debole / sale inorganico) TAMPONE PROTEINA / PROTEINATO Ci sono tre tipi differenti di tampone: 1. Tampone costituito da: proteine intracellulari 2. Tampone costituito da: proteine plasmatiche 3. Tampone costituito da: proteine del globulo rosso (emoglobina) Di questi tre tamponi i più importanti sono il primo ed il terzo. Anche le proteine plasmatiche fungono da tampone allo stesso modo delle proteine intracellulari e dell’emoglobina, ma non sono così importanti perché sono molto poche. Si parla infatti di una concentrazioni di circa 6, 7 gr x 100 ml nel caso delle proteine plasmatiche, 30 / 40 gr x 100 ml nel caso di proteine intracellulari, mentre l’emoglobina la si trova mediamente con una concentrazione di circa 15 gr x 100 ml Mentre le proteine plasmatiche sono molto di meno. Come mai le proteine possono fungere da sistemi tampone? Ciò dipende dal loro pH isoelettrico. Il pH isoelettrico è il punto per il quale il numero di gruppi anionici è uguale al numero dei gruppi cationici. Questo concetto è applicabile anche agli amminoacidi. Infatti possiamo scrivere una proteina semplificando a: NH2-R-COOH
Questa scrittura identifica la proteina come una struttura che presenta un estremità Nterminale ed una C-terminale, separate da una serie di radicali R differenti. È quindi facilmente intuibile come questa dicitura sia anche applicabile al singolo amminoacido. Ad un pH = 5.5 si ha la neutralità della proteina. Ciò significa che il numero di gruppi anionici è uguale al numero di gruppi cationici: pH = 5.5 NH2-R-COOH Se il pH invece è più acido ( pH < 5.5), l’acido in eccesso viene legato da gruppo NH2 formando H+NH2. la proteina si carica quindi positivamente: pH < 5.5 , NH2-R-COOH + H+ H+NH2-R-COOH Se viceversa il pH è basico ( pH > 5.5), la proteina cede H+ liberandoli da COOH e la proteina si carica in questo caso negativamente: pH > 5.5, NH2-R-COOH H++ NH2-R-COOQuest’ultimo è il caso tipico dei liquidi fisiologici: le proteine si trovano quasi sempre caricate negativamente. Questo è un punto molto importante per diversi motivi oltre alla funzione tamponante, ad esempio per il trasporto attraverso membrane. Ricordando l’ equilibrio di Donnan: dice che in una cellula proteine cariche negativamente gli anioni indiffusibili condizionano la concentrazione di tutti gli ioni diffusibili. Le proteine cariche negativamente condizionando anche l’eccitabilità cellulare. A seconda del pH si hanno quindi comportamenti differenti. Le proteine si comportano di conseguenza come acidi deboli: in presenza di basi forti formano dei sali chiamati proteinati. Un sistema tampone costituito da proteine è un sistema con pK = 5.5, distante dal pH fisiologico, ma siccome le proteine sono presenti in grandi quantità ecco che il tampone funziona comunque (l’elevata concentrazione è infatti una condizione fondamentale per il tampone). L’azione tamponante funziona a questo modo: se un acido viene riversato il pH diventa più acido, allora ci sono più H+, la proteina che è carica negativamente tampona l’eccesso di H+ impedendo all’acido di abbassare il pH. Nel momento di acidosi la proteina tende a richiamare un H+ in modo di ristabilire una propria neutralità. Se il pH è invece basico allora continuerà la cessione da parte della proteina di H+, evitando l’alcalosi. TAMPONE FOSFORICO Altro tampone è quello fosforico, che complessivamente presenta un pK = 6.8 che rende il tampone fosforico il migliore dal punto do vista qualitativo. NaH2PO4 NaHPO4 NaH2PO4 è presente a livello plasmatico, mentre NaHPO4 si ha soprattutto a livello urinario. La conversione determina l’acidificazione delle urine è importante perchè correlata al sistema del tampone bicarbonato TAMPONE BICARBONATO Acido carbonico bicarbonato di sodio che è il sale . secondo le solite dissociazioni della CO2 si ottiene: • CO2 + H2O H2CO3 • H2CO3 H+ HCO3- Pk = 6.1 • HCO3- H+ + CO3- (quest’ultima non si trova questa dissociazione perchè può avvenire a pH molto basici )
Quello che interessa è la seconda dissociazione. Il pK 6.1 è relativamente vicino al 7.4 abbiamo varie forme della CO2: CO2, H2CO3 , HCO3- , CO3- . Le varie forme sono sempre tutte presenti nel plasma ,ma a concentrazioni diverse. Scrivendole in proporzioni osserviamo che a pH = 7.4: CO2 = 600 H2CO3 = 1 HCO3- = 12000 CO3- = 54 Quindi la distribuzione percentuale riafferma che le varie forme sono sempre rappresentate, ma che si trovano a concentrazioni diverse. H2CO3 è così poco rappresentato perché si dissocia immediatamente, formando HCO3(12000). Il tampone bicarbonato è il tampone più importante perché costituisce la riserva alcalina dell’organismo. La concentrazione dello ione bicarbonato è maggiore. Partendo dalla reazione: CO2 + H2O H2CO3 H+ HCO3 possiamo calcolare ora: K = [H+] [HCO3-] / [H2O] , questo è il rapporto tra i prodotti ed i reagenti . K = costante di dissociazione della prim reazione. H2CO3 [CO2] = K[H2O] = K w , La concentrazione dell’acqua non cambia e viene considerata come costante, includendola quindi nel K W [H+] [HCO3-] / [H2CO3] = K1 questa è una nuova costante di dissociazione. Si ottiene: [H+] [HCO3-] / [CO2] = K1* K w = Ki si trovano ora i logaritmi corrispondenti: Log ( [H+] [HCO3-] / [CO2] ) = Log Ki Log [H+] + Log ( [HCO3-] / [CO2] ) = Log Ki -Log [H+] = - Log Ki + Log ( [HCO3-] / [CO2] ) indico con pH = - Log [H+], con pKi = - Log Ki : pH = pKi + Log ( [HCO3-] / [CO2] ) dalla legge di Henry sappiamo che: legge di Henry: [CO2] = αPCO2 dove al è solubilità del gas e pressione parziale del gas. Sostituendo nell’euazione di He equazione di Henderson ed Hasselback : pH = p Ki + Log ([HCO3-] / αPCO2) questa è la reazione associata al tampone bicarbonato. Il pH della soluzione è 7.4 ed il pK tampone 6.1 . Il logaritmo vale matematicamente 1.3, mentre il rapporto [HCO3-] / αPCO2 è quindi di 20:1 . Il sistema tampone bicarbonato è importantissimo non solo perché è il più concentrato nel plasma, ma anche perché,grazie all’intervento del rene e del sistema respiratorio, si
mantiene costante il pH: con un rapporto di 20: 1 il log mantiene un valore di 1.3, che equivale ad un pH di 7.4. Se il rapporto salisse, ad esempio 40:1, il pH aumenterebbe, se invece il rapporto diminuisse da 20:1 a 10:1 il pH diminuirebbe. E’ facilmente intuibile come quindi il rapporto debba essere mantenuto costante. Ciò è reso possibile dall’intervento di due importantissimi distretti: il rene ed il polmone. In caso di alcalosi ad esempio, la [HCO3-] aumenta. Il rapporto quindi subisce uno squilibrio (aumenta), ma questa situazione non si verifica: il polmone aumenta PCO2. Il numeratore è regolato dal rene mentre il denominatore dal polmone. Il rene fa variare la [HCO3-] ad esempio riassorbendo il bicarbonato nel tubolo prossimale e distale, in più, con un meccanismo di acidificazione delle urine ed escrezione dello ione ammonio, vengono formati altri [HCO3-]. Il polmone varia la PCO2 variando la ventilazione: l’iperventilazione “risciacqua” alveolo, diminuendo la PCO2. nel sangue arterioso, una ipoventilazione aumenta la PCO2 . PRINCIPIO ISOIDRICO Si è visto che ci sono fondamentalmente tre sistemi tampone nell’organismo: uno costituito da proteine, soprattutto proteine intracellulari e emoglobina, il tampone fosfato e quello più importante il tampone bicarbonato. Questi tre sono connessi, coordinati tra loro in modo molto stretto, come è osservabile da questa equazione: pH = p Ki + Log ([HCO3-] / αPCO2) = p Ka1 + Log ([HPO4-] / [H2PO4-]) = p Ka2 + Log ([Hb-] / [HHb]) = p Ka3 + Log ([HHbO2-] / [HHbO2]) = p Ka4 + Log ([proteina] / [proteinato]) il pH interagisce con il tampone fosfato, con il tampone bicarbonato, con il tampone proteine/proteinato e con il tampone Hb. il tamponamento è distribuito su tutti i sistemi tampone, i quali si regolano a vicenda. Un loro adeguamento permette il mantenimento di pH costante. Intervengono quindi tutti i sistemi tampone, ma la regolazione è a carico del polmone e del rene, quindi a carico del sistema tampone bicarbonato. Questo va sotto il nome di principio isoidrico. Il tampone bicarbonato riesce, grazie all’intervento renale e l’intervento respiratorio, a ripristinare il pH a valori normali. Grafico 3:
Fig. 3 Questo è quello che succede al pH se abbiamo soltanto il sistema tampone bicarbonato. In ordinata è espressa la [HCO3-]. La concentrazione di [HCO3-] è di 24 mmoli, che corrisponde alla riserva alcalina. Il pH invece si presenta con un valore di 7.4, ovvero immaginiamo di essere in condizioni normali. La curva rappresenta l’isobara della PCO2 .(40 mmHg). L’isobara è una linea che descrive la relazione tra [HCO3-] e pH se la pressione parziale è di 40mmHg. Si parte dal punto a). Se si versa ad esempio un acido nel plasma, tendendo conto che non do modo alla PCO2 di adeguarsi alla situazione di acidosi, si ottiene che il pH scende a 6.8, 6.5. Diminuisce anche la [HCO3-] poiché le molecole di HCO3- vanno a legarsi all’acido in eccesso. Il sistema si sposta da A a B. Il tampone bicarbonato è importante ed agisce, ma per essere efficace deve essere aggiunto un altro tampone e bisogna permettere alla PCO2 di adeguarsi. Grafico 4:
Fig. 4 Nel grafico 4) sono stati aggiunti altri tamponi. Si nota la Linea tampone del plasma, che corrisponde ad un valore di PCO2 pari a 27 mmHg. In realtà ci sono varie linee tampone, tutte parallele fra di loro, per ogni valore differente di PCO2. Se, analogamente a ciò che si è sperimentato nel grafico 3), si aggiunge un acido, la presenza di altri tamponi limita l’oscillazione del pH, che da un valore di 7.4 raggiunge il valore di 7.3 quindi semplicemente poco più acido rispetto alla linea tampone iniziale. Il pH varia quindi dal punto A al punto B. si rimane sull’isobara 40mmHg. In seguito per riportare
il pH nel range fisiologico si passa dal punto B al punto C, correggendo il pH. La pressione parziale però cambia e passa all’isobara a 27 mmHg di pressione parziale. Vi sono due fenomeni quindi: 1. risposta all’acidosi 2. compensazione dell’acidità con il tampone bicarbonato, variando la concentrazione [HCO3] (nel rene) e la concentrazione di PCO2 (nel polmone). PCO2 40 mmHg PCO2 27 mmHg, con iperventilazione. Si passa quindi ad un’altra isobara. La differenza tra le due figure è molto evidente. Nella figura 3 non potendo variare la pressione parziale si ha un’escursione di pH maggiore. Nel caso invece di figura 4 grazie alla risposta all’acidosi ed attraverso la compensazione dell’acidità con il tampone bicarbonato la variazione complessiva del pH è molto limitata. DIAGRAMMA DI DAVENPORT
Fig. 5 Il diagramma di Davenport riporta alcune informazioni già conosciute: in ordinate si ha la concentrazione del bicarbonato nella soluzione considerata [HCO3], mentre in ascissa sono rappresentati i diversi valori di pH. Le linee parallele tra loro rappresentano invece le isobare. Ciascuna presenta un valore di PCO2 ben definito. Le linee passanti per il punto A sono le linee tampone. Le linee tampone hanno ordinata che equivale alla concentrazione di bicarbonato nel plasma, mentre l’ascissa corrisponde al pH (esempio x 24mmhg pH 7.4). La pendenza delle linee invece rappresenta il potere tamponante di tutti i sistemi
tampone presenti. I sistemi tampone sono diversi a seconda del distretto in cui ci troviamo: il potere tamponante del plasma è diverso dal potere tamponante intracellulare, perché diverse sono le concentrazioni di bicarbonati. Le linee tampone rappresentate sono quelle del sangue arterioso (più a sinistra) e del sangue venoso (più a destra) sono diverse. il potere tamponante del plasma è inferiore rispetto al potere tampinante del sangue totale. Il sangue venoso ha concentrazione di bicarbonato maggiore rispetto a quella arterioso, ciò gli permette di avere una linea tamponante con pendenza più accentuata. Se a pco2 aumenta ci spostiamo verso sinistra, mentre se diminuisce andiamo verso destra. In clinica si incontrano situazioni patologiche in cui varia il pH: - acidosi : pH < 7.4 - alcalosi: pH > 7.4 distinguiamo ulteriormente queste situazioni in : - acidosi metabolica (più frequente, anche nel soggetto sano) - acidosi respiratoria - alcalosi metabolica - alcalosi respiratoria (più frequente, anche nel soggetto sano) ACIDOSI METABOLICA Fig. 6 In questa condizione aumenta la concentrazione di acidi fissi nel plasma. Questo è possibile ad esempio con l’esercizio fisico, ma anche con l’immissione di altri acidi ad esempio i chetoacidi oppure ancora l’avvelenamento da farmaci (come acido acetilsalicilico). L’esercizio fisico determina un aumento di produzione di lattato (acido lattico). Ricordando Log ([HCO3-] / αPCO2): pH scende perché HCO3-va a tamponar l’eccesso di acido lattico che si è formato. Per ripristinare il pH iniziale fisiologico si assiste ad un adeguamento: guardando il grafico 6 ci si accorge che dal punto A ci si sposta a F, valore per il quale il pH è più basso, a causa di una diminuzione di concentrazione di bicarbonati. Per ripristinare il pH al valore iniziale la pressione parziale PCO2 diminuisce grazie all’iperventilazione. Ci si sposta quindi su un’isobara posta più a destra. Dal punto F si passa al punto G. Il pH corrispondente al punto G ha valore pressoché uguale al valore iniziale. L’acidosi metabolica è compensata da un intervento respiratorio attraverso iperventilazione. La compensazione quindi garantita dall’intervento respiratorio. C’è comunque un disagio perché il pH non è perfettamente uguale a 7.4, inoltre la riserva alcalina (pari a 24 mmHg) di HCO3- si è abbassata (valori < 24 mmHg). Ad una compensazione con bicarbonato immediata seguirà quindi una risposta tardiva renale. Riassumendo: 1. A F : pH ; [HCO3-] 2. αPCO2 (iperventilazione): F G ; pH ≈ pH = 7.4 (PCO2 PCO2 *)
ACIDOSI RESPIRATORIA
Fig. 7 pH scende poiché diminuisce la pressione parziale di CO2. questa situazione la si riscontra in patologie respiratorie, come insufficienze respiratorie. Dal grafico si comprende come dal punto A si passi alla situazione descritta dal punto B: la pressione parziale di CO2è aumentata , il pH diminuisce e si passa ad un’isobara posta a sinistra rispetto all’isobara sulla quale si trova il punto A. Per ripristinare il valore di pH nel range fisiologico si passa dal punto B al punto C, posto sulla stessa isobara del punto B. Si ha un aumento della concentrazione di bicarbonato data dalla neosintesi a livello renale di nuovi bicarbonati. Le urine risultano perciò acide perché vengono escreti H+ affiancati dall’escrezione di potassio. L’acidosi respiratoria è più lenta difficile rispetto alla metabolica, ed è superata grazie alla compensazione renale. ALCALOSI METABOLICA Fig. 8 In questa situazione si assiste ad un aumento della concentrazione di basi nel plasma. Non è una condizione fisiologica e si ha soprattutto nei casi di avvelenamento da farmaci. C’è un aumento della concentrazione di bicarbonati. Per rispondere a questo aumento di bicarbonati dovrò quindi aumentare il valore di pressione parziale della CO2. Ciò è possibile con un meccanismo di ipoventilazione. Riassumendo quindi si ha: 1. A H dovuto ad un aumento di concentrazione di bicarbonati 2. H I ci si sposta su un isobara caratterizza da una pressione parziale maggiore. ALCALOSI RESPIRATORIA Fig. 9 Questa situazione si verifica ad esempio in alta quota (è quindi una situazione fisiologica), dove la pressione parziale di ossigeno inspirato è minore. Si ha quindi un’iperventilazione che determina un abbassamento della pressione parziale di CO2. Questo abbassamento determina quindi un innalzamento del pH che determina un alcalosi. È necessario quindi che venga abbassata lo concentrazione di bicarbonati, riassorbendoli e quindi aumentando l’escrezione di H+ . Questo meccanismo non è altro che il meccanismo di adattamento all’alta quota. La figura 9 indica come da una situazione iniziale A si passi alla condizione patologica D. per ripristinare il pH iniziale ci si sposta verso sinistra lungo l’isobara alla quale appartiene anche il punto D. DIAGRAMMA DI DAVENPORT
Fig. 10 Vengono indicati gli intervalli entri i quali sono possibili le compensazioni renali e polmonari. Quindi in casi di acidosi ed alcalosi non eccessivi è possibile ripristinare i valori iniziali di pH. Dal diagramma inoltre si evince come una situazione patologica metabolica la si possa superare grazie al compenso respiratorio, mentre una situazione patologica respiratoria viene ad essere superata grazie all’intervento renale.