Controllore
X-COLD Controller COD.903861 REL. 16.05.2016 REV. 4
MANUALE SERVICE CONTROLLER
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2
SOMMARIO
Sicurezza
pag. 04
Opzioni display
pag. 05
Caratteristiche tecniche
pag. 06
Installazione
pag. 09
Raffreddamento
pag. 14
Compressore 2° stadio
pag. 16
Sbrinamento
pag. 17
Ventole evaporatore
pag. 21
Ventole condensatore
pag. 22
Gestione Pressostati
pag. 24
Funzioni accessorie
pag. 25
Risparmio energetico
pag. 28
Monitoraggio tensione
pag. 29
Allarmi di temperatura
pag. 30
Gestione batteria di back‐up
pag. 37
Doppio termostato
pag. 38
Assenza comunicazione
pag. 41
Modulo accessorio FSC
pag. 42
Superparametri microcontrollore principale
pag. 43
Parametri microcontrollore principale
pag. 44
Superparametri microcontrollore ausiliario
pag. 48
Parametri microcontrollore ausiliario
pag. 49
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2.0 SICUREZZA
1. Conservare il presente libretto in un luogo per cui sia agevole la consultazione da parte dell'utilizzatore. 2. Non alimentare il controllore prima e durante qualsiasi intervento di tipo meccanico o sulle parti elettriche in quanto all'interno vi sono parti sotto alta tensione che potrebbero persistere per qualche minuto anche dopo averle scollegate dalla rete elettrica. 3. All'interno del controllore non vi sono parti che possano essere utilizzate dall'utente. 4. I controllori ALS non prevedono alcuna protezione dei carichi ad essi collegati, pertanto questi vanno protetti da cortocircuiti, sovracorrenti o sovratensioni e in temperatura con l’utilizzo di dispositivi di protezione adatti allo scopo come fusibili, interruttori magnetotermici, ecc. 5. Il mancato rispetto delle norme di sicurezza in fase di installazione come l’inosservanza delle indicazioni riportate in questo manuale di istruzioni potrebbero ridurre il grado di sicurezza dei nostri controllori. 6. I controllori ALS hanno un grado di immunità ai disturbi elettromagnetici in conformità alle direttive CEE. Per ridurre le cause di disturbi di tipo irradiato o condotto che potrebbero propagarsi attraverso le sonde, i carichi e l’alimentazione del controllore, effettuare il cablaggio dei cavi evitando il loro passaggio adiacente a carichi ad elevato assorbimento o a sorgenti di disturbi elettromagnetici. 7. Nel caso di utilizzo di sonde di temperatura a contatto di sostanze alimentari, verificare che queste siano rispondenti alle normative sanitarie per l’utilizzo nell’ambito alimentare. 8. Nel caso in cui i controllori vengano utilizzati in apparecchiature nelle quali un malfunzionamento potrebbe comportare una situazione di rischio per persone animali o cose devono essere necessariamente previsti adeguati sistemi di sicurezza che entrino autonomamente in funzione in caso di malfunzionamento.
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4
3.0 OPZIONI PANNELLO DISPLAY
CONGELATORE
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4.0 CARATTERISTICHE TECNICHE SCHEDA CONTROLLORE Alimentazione Dimensioni Logica
12Vac – 50/60Hz 220x107x45 mm A doppio microcontrollore (principale e ausiliario)
N°3 NTC [‐50.0, +110.0]°C N°2 PT100 [‐99.0, +50.0]°C Ingressi N°3 Digitali per microporta e pressostati N°1 Batteria di back‐up Uscite relè Uscite allo stato solido Porte Sensori
30A‐30A‐16A‐5A‐5A‐5A + contatto secco 10A SPDT per allarme remoto LED: Driver per barra led di illuminazione vano [max 20W] KEY: Elettroserratura CO2:Elettrovalvola di erogazione CO2 N°2 CANBUS per collegamento a dispositivi Tensione di rete Temperatura scheda
CONTROLLORE
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4.1 LAYOUT DELLA SCHEDA
4.1.1 IMPOSTAZIONE DELL’INDIRIZZO (ADDRESS) configurazione a singola temperatura con indirizzo 1 configurazione a doppia temperatura o doppio termostato con indirizzo 3 La logica di impostazione dei dip‐switch è in formato binario 4.1.2 RESISTENZA DI TERMINAZIONE CANBUS ‐ ‐
Miniswitch RES con levetta a sx: configurazione a singola temperatura Miniswitch RES con levetta dx: configurazione a doppia temperatura o doppio termostato
4.1.3 TIPOLOGIA SONDE PT100 -
Miniswitch SW1 con tasto posizionato a sinistra legge la sonda PT100 a 2 o 4 fili Miniswitch SW2 con tasto posizionato a destra legge la sonda PT100 a 3 fili
4.1.4 CONFIGURAZIONE USCITE RELE’ -
Le uscite U1‐U6 sono configurabili (vedi paragrafo 5.6) L’uscita relè U7 restituisce un contatto pulito n.a./n.c. (allarme remoto)
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4.2 LED DI FUNZIONAMENTO 4.2.1 LED USCITE [ L1 … L7] Ogni uscita relè attiva è indicata da un led rosso acceso. 4.2.2 EXPERT POINTS 6 led in colonna informano sulle principali funzioni del termostato:
‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
CLK clock del micro VIN tensione di alimentazione scheda TBO temperatura scheda PRB ingressi sonde SYN sincronismo RTC LOA modalità: programmazione
-
Stato regolare: il led si accende ogni 3 secondi Stato di guasto: il led rimane acceso LOA acceso non indica un guasto ma lo stato di programmazione
4.23 LED BATTERIA [ B1 ] L’accensione del led verde B1 indica lo stato di carica della batteria di back‐up. -
Stato regolare: il led è acceso Stato di guasto: il led rimane spento
4.24 LED DI ALIMENTAZIONE [ POWER ] I due led verde e giallo della prima/seconda riga indicano la presenza dell’alimentazione 12V e 3V della sezione di controllo/monitor. 4.25 LED DI COMUNICAZIONE [CANBUS ] Per ogni porta CANBUS lo stato di ricezione e trasmissione è indicato da una coppia di led. 4.26 LED DI ACQUISIZIONE SONDE PT100 [ M1 – T1 ] Per ogni sonda PT100 lo stato di alimentazione e acquisizione è indicato da una coppia di led
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5.0 INSTALLAZIONE
5.1 PANNELLO DISPLAY La dimensione della dima di foratura per l’inserzione della cornice display varia in funzione della dimensione del pannello scelto (vedi manuali di riferimento). Il collegamento elettrico tra il pannello e il controllore deve essere effettuato unicamente tramite il cavo seriale intestato a 4 poli fornito da ALS. Il pannello display deve essere montato in una posizione non sottoposta ad urti, vibrazioni, spruzzi d’acqua e comunque dove la temperatura e l’umidità non eccedano i valori di specifica.
5.2 SCHEDA DI CONTROLLO La scheda deve essere alimentata in bassa tensione a 12Vac; il dimensionamento del trasformatore di alimentazione dovrà essere pesato alla tipologia di carico applicato all’uscita driver led. Le tipologie di trasformatori previsti sono da 20‐40‐60VA con ingressi a 110 Vac o 230 Vac. Nell’inserire i connettori non flettere il circuito stampato che potrebbe provocare danni o rotture ai componenti. Inserire l’alimentazione per i carichi 230/110 Vac su N=neutro, L=linea e PE=terra rispettandone le posizioni. I pin dei connettori contrassegnati da N sono in parallelo tra di loro. I pin U1‐ U2‐U3‐U4‐U5‐U6 riportano la fase di ingresso quando i rispettivi relè vengono eccitati. Il relè U7 è un contatto secco in scambio predisposto al pilotaggio di un allarme remoto. Tramite i parametri RL1 ‐ RL7 le uscite possono essere configurate in base all’azione richiesta descritta nella tabella di pagina 11. Il fissaggio della scheda può avvenire tramite distanziali plastici oppure tramite i ganci di fissaggio utilizzando il supporto per barra din fornibile su richiesta.
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5.3 MAPPA DI FORATURA Mappa di foratura per il fissaggio della scheda a giorno. Il diametro dei fori di fissaggio è di 4mm.
5.4 INGRESSI ANALOGICI E DIGITALI 5.4.1 SONDA TERMOSTATO S1 NTC O PT100 Installare la sonda termostato NTC o PT100 in una posizione non soggetta a flussi di aria in modo di essere in grado di misurare la temperatura reale del vano refrigerato. L’abilitazione della sonda NTC o PT100 avviene tramite il superparametro IS1 e, pertanto, sono mutuamente esclusive. La sonda PT100 può essere del tipo a 3 fili o 2 fili o 4 fili. Posizionare a destra la slitta dello switch SW1 per sonde a 2 o 4 fili, a sinistra per sonde a 3 fili. Per la connessione della sonda PT100 alla scheda utilizzare un connettore maschio passo 3.81 a 4 poli, per la connessione della sonda NTC alla scheda utilizzare un connettore a 6 poli passo 3.81. Il parametro OF1 è dedicato alla calibrazione della sonda termostato abilitata sia essa PT100 che NTC.
5.4.2 SONDA EVAPORATORE S2 Posizionare la sonda evaporatore di fine sbrinamento tra le alette del pacco lamellare al fine di ottenere una sufficiente sensibilità di rilevazione della temperatura. Per i gruppi frigoriferi con sbrinamento elettrico la sonda deve essere posizionata all’inizio del circuito e bloccata a contatto della tubazione del pacco evaporatore piegando le lamelle in alluminio attorno al bulbo della sonda. Per i gruppi con sbrinamento a gas caldo la sonda deve essere posizionata all’uscita del circuito e bloccata a contatto della tubazione del pacco evaporatore. Per la connessione della sonda NTC alla scheda utilizzare un connettore maschio a 6 poli passo 3.81. Il parametro OF2 è dedicato alla calibrazione della sonda evaporatore. Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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5.4.3 SONDA CONDENSATORE S3 Fissare la sonda condensatore con una fascetta sul tubo di uscita del condensatore. Per la connessione della sonda NTC alla scheda utilizzare un connettore maschio a 6 poli passo 3.81. Il parametro OF3 è dedicato alla calibrazione della sonda condensatore. 5.4.4 SONDA MONITOR PT100M Fissare la sonda monitor in una posizione all’interno del vano lontana da flussi d’aria diretti. La temperatura misurata dalla sonda monitor è quella visualizzata a display e preposta alla registrazione degli allarmi di temperatura. La sonda PT100 può essere del tipo a 3 fili o 2 o 4 fili. Posizionare a destra la slitta dello switch SW2 per sonde a 2 o 4 fili, a sinistra per sonde a 3 fili. Per la connessione della sonda PT100M alla scheda utilizzare un connettore maschio passo 3.81 a 4 poli. 5.4.5 INGRESSO DIGITALE MICROPORTA D1 L’ingresso digitale D1 è dedicato al micro‐switch porta osservando che il contatto configurabile n.a. o n.c. non sia in tensione. Per la connessione dei cavetti microporta alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli o 6 poli passo 3.81. 5.4.6 INGRESSO DIGITALE PRESSOSTATO D2 L’ingresso digitale D2 è dedicato al pressostato di alta pressione osservando che il contatto configurabile n.a. o n.c. non sia in tensione. Per la connessione dei cavetti pressostato alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli o 6 poli passo 3.81. 5.4.7 INGRESSO DIGITALE PRESSOSTATO D3 L’ingresso digitale D3 è dedicato al pressostato secondo stadio di alta pressione osservando che il contatto configurabile n.a. o n.c. non sia in tensione. Per la connessione dei cavetti pressostato alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli o 6 poli passo 3.81. Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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5.5 CONFIGURAZIONE USCITE RELÈ Le azioni delle uscite relè possono essere configurate tramite i parametri RL1‐RL7 con riferimento ai valori riportati nella seguente tabella e rispettando la corrente massima ammessa su ogni carico. AZIONE
ID
RAFFREDDAMENTO
01
SBRINAMENTO
02
VENTOLA EVAPORATORE
03
VENTOLA CONDENSATORE
04
LUCE VANO
05
RISCALDAMENTO
06
RESISTENZA ANTIGHIACCIO
07
SCARICO CONDENSA
08
ALLARME REMOTO NC NON TACITABILE
09
ALLARME REMOTO NC TACITABILE
10
ALLARME REMOTO NA NON TACITABILE
11
ALLARME REMOTO NA TACITABILE
12
COMPRESSORE STADIO 2
17
COMPRESSORE DI RISERVA
20
ELETTROVALVOLA LIQUIDA
21
CARICO ATTIVO
24
ELETTROVALVOLA LIQUIDA IN PARALLELO COMPR.
25
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5.5.1 USCITA LED L’uscita LED allo stato solido (max 20 Watt) pilota a 12Vdc una barra led di illuminazione con le logiche previste per l’accensione e lo spegnimento. Per la connessione dei cavi alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli passo 3.81 osservando la polarità indicata. 5.5.2 USCITA KEY Nel caso in cui sia prevista una serratura elettrica questa può essere pilotata dall’uscita allo stato solido KEY a 12Vdc con le funzioni di accesso tramite credenziali. Per la connessione dei cavi alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli passo 3.81. 5.5.3 USCITA CO2 Nel caso in cui sia previsto il back‐up di raffreddamento tramite bombola CO2 con elettrovalvola di erogazione questa può essere pilotata dall’uscita allo stato solido CO2 con le funzioni descritte al capitolo 10.8. Per la connessione dei cavi alla scheda utilizzare un connettore maschio a 2 poli passo 3.81. 5.5.4 CONNETTORI ESTRAIBILI PER INGRESSI/USCITE
CODICE
TIPO DI CONNETTORE
APPLICAZIONE
CNE0001
CONN. CPM 2P 7P62 USCITA CAVO 90°
RELE' CARICHI
CNE0003
CONN. CPM 3P 7P62 USCITA CAVO 90°
LINEA CARICHI
CNE0006
CONN. CPM 2P 5P08 USCITA CAVO 90°
ALIMENTAZIONE 12VAC ‐ BATTERIA
CNE0010
CONN. CPM 2P 3P81 USCITA CAVO 90°
LED ‐ KEY ‐ CO2
CNE0011
CONN. CPM 3P 3P81 USCITA CAVO 90°
ALLARME REMOTO
CNE0012
CONN. CPM 4P 3P81 USCITA CAVO 90°
SONDA PT100
CNE0013
CONN. CPM 6P 3P81 USCITA CAVO 90°
SONDE NTC ‐ INGRESSI DIGITALI
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6.0 RAFFREDDAMENTO [01]
6.1 CRITERIO E’ la principale modalità di funzionamento per il mantenimento della temperatura di vano al set impostato. La regolazione è del tipo a banda superiore ed inferiore con riferimento al set ed ai differenziali di regolazione HYH ed HYL con riferimento al relè configurato con azione 01. Il fermo compressore avverrà quando il valore misurato dalla sonda S1 avrà raggiunto il valore [SET‐HYL]°C scaduto il tempo DAC. La ripartenza del compressore avverrà quando il valore misurato dalla sonda S1 avrà raggiunto il valore [SET+HYH]°C. Il parametro ADL impedisce partenze ravvicinate del compressore durante i cicli di termostatazione. Il parametro ASS definisce il tempo di ritardo di partenza del compressore all’avviamento. Per HYH=0 il controllore blocca la regolazione.
6.1.1 PERCENTUALE ORARIA DI FUNZIONAMENTO COMPRESSORE Viene calcolata la percentuale oraria di funzionamento compressore depurata dalle fasi di pull‐ down e di recupero dopo uno sbrinamento. Il valore viene memorizzato in memoria volatile in modo che uno spegnimento del controllore azzeri il valore. Oltre alla percentuale oraria vengono calcolati i tempi di accensione e spegnimento Ton /Toff mediati sui cicli di regolazione. 6.1.2 CONTA ORE COMPRESSORE Vengono memorizzate le ore di funzionamento del compressore con incremento e risoluzione oraria. Il dato viene convertito e visualizzato a display in ore di lavoro nel menu INFO. 6.1.3 AVVISO DI ALTA PERCENTUALE FUNZIONAMENTO COMPRESSORE Nel caso in cui la percentuale di funzionamento compressore, calcolata nelle 24 ore, superi il valore definito dal parametro CPH, viene comunicato a display l’avviso di UTILIZZO COMPRESSORE; l’evento viene registrato in lista guasti mentre la regolazione non subisce variazioni. La cancellazione del messaggio coincide con la tacitazione del buzzer.
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6.2 REGOLAZIONE CON SONDA TERMOSTATO GUASTA 6.2.1 REGOLAZIONE TEMPORIZZATA E’ il criterio utilizzato nel caso in cui il guasto della sonda termostato si verifica prima del calcolo dei tempi medi di funzionamento compressore; in questa condizione le tempistiche faranno riferimento ai parametri CON (minuti di accensione compressore) e COF (minuti di pausa compressore). In questa modalità provvisoria di funzionamento la temperatura impostata non potrà essere controllata con la dovuta precisione. 6.2.2 REGOLAZIONE A TEMPI PESATI E’ il criterio utilizzato nel caso in cui il guasto della sonda termostato si verifica quando i dati di taratura sull’evaporatore non sono ancora disponibili. Il controllo della temperatura avviene pertanto con i tempi medi di accensione e spegnimento del compressore precedentemente calcolati. In questa condizione il mantenimento della temperatura è sufficientemente assicurato se non cambiano le condizioni di carico, di temperatura ambiente e non intervengono frequenti aperture porta. 6.2.3 REGOLAZIONE CON SONDA EVAPORATORE E’ il criterio utilizzato nel caso in cui il guasto della sonda termostato si verifica in presenza dei dati di taratura. Il controllo della temperatura viene trasferita alla sonda evaporatore. Il controllo, in questa condizione, è retroazionato ed assicura il mantenimento della temperatura impostata anche in caso di aperture porta o variazioni di carico.
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7.0 COMPRESSORE SECONDO STADIO [17] 7.1 CRITERIO L’uscita configurata con azione 17, compressore secondo stadio per supercongelatori statici, viene attivata a compressore principale acceso da almeno TPD secondi e se la temperatura rilevata dalla sonda S2, configurata come sonda impianto, risulta minore o uguale al parametro [TMI]°C. L’uscita viene disattivata allo spegnimento del compressore principale oppure se la temperatura rilevata dalla sonda impianto risulta maggiore o uguale a [TMI+HYA]°C. La gestione del compressore secondo stadio è attiva se la sonda termostato S1 è abilitata e configurata come sonda PT100 e la sonda S2 è abilitata e configurata come sonda impianto.
7.1.1 FUNZIONAMENTO CON SONDA IMPIANTO S2 GUASTA Se il guasto sonda impianto viene rilevato con temperatura di vano [PT100<=SET+3]°C allora l’accensione del secondo stadio avviene dopo TPD secondi dalla riaccensione del primo stadio; se invece viene rilevata una temperatura di vano [PT100>SET+3°C] allora viene caricato il tempo in minuti definito dalla seguente espressione: tdelay=INT[|S1‐SET|/3] minuti dove INT indica la parte intera dell’espressione. 7.1.2 FUNZIONAMENTO CON SONDA S1 E SONDA S2 GUASTE Se il guasto di entrambe le sonde si dovesse verificare nel funzionamento a regime ovvero con temperatura di setpoint raggiunta, allora l’accensione del secondo stadio avviene dopo TPD secondi dalla riaccensione del primo stadio. Se invece il guasto delle due sonde si dovesse verificare prima del primo raggiungimento della temperatura di setpoint il compressore del secondo stadio viene forzato spento.
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8.0 SBRINAMENTO [02] 8.1 TIPOLOGIE DI SBRINAMENTO Il controllore gestisce più tipologie sbrinamento in accordo al superparametro DOP con riferimento al relè configurato con azione 02: sbrinamento per fermata, sbrinamento elettrico, sbrinamento a gas caldo 8.1.2 SBRINAMENTO PER FERMATA COMPRESSORE Lo sbrinamento per fermata forza lo spegnimento del compressore e aziona le ventole evaporatore fino al raggiungimento delle condizioni di fine sbrinamento; questa configurazione solitamente non prevede l’utilizzo della sonda evaporatore ed il termine avviene con riferimento al tempo DT1. Da tastiera è possibile interrompere l’azione in corso quando lo sbrinamento è avviato manualmente. 8.1.3 SBRINAMENTO ELETTRICO Lo sbrinamento elettrico spegne il compressore con l’azionamento della resistenza di sbrinamento fino al raggiungimento della condizione S2>DTE o scaduto il tempo DTO. Da tastiera è possibile interrompere l’azione in corso quando lo sbrinamento è avviato manualmente. 8.1.4 SBRINAMENTO A GAS CALDO Lo sbrinamento a gas caldo accende il compressore ed aziona l’elettrovalvola fino al raggiungimento della condizione S2>DTE o scaduto il tempo DTO. Da tastiera è possibile interrompere l’azione in corso quando lo sbrinamento è avviato manualmente.
8.2 MODALITÀ DI ATTIVAZIONE Gli sbrinamenti possono essere avviati immediatamente o a termine ciclo; in quest’ultima condizione se il ciclo compressore non termina entro 15 minuti dalla richiesta viene comunque dato avvio di sbrinamento sempre che sia verificata la condizione S2
[DTE+1]°C. Questo al fine di inibire sbrinamenti pressoché inutili in quanto in tali condizioni l’evaporatore non può essere impaccato di ghiaccio. Il criterio viene abilitato se sono soddisfatte le condizioni: -
sonda evaporatore S2 presente e non guasta raggiunto il primo setpoint dall'avvio
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8.2.1 SBRINAMENTO MANUALE Gli sbrinamenti manuali sono attivabili da tastiera dall’apposito menu.
8.2.2 SBRINAMENTO A TIMER Gli sbrinamenti avvengono ogni ITD ore di funzionamento. L’avvio dello sbrinamento può avvenire immediatamente o a termine ciclo compressore coerentemente al superparametro DOP.
8.2.3 SBRINAMENTO A ORE COMPRESSORE Gli sbrinamenti avvengono ogni ITD ore di funzionamento compressore. L’avvio dello sbrinamento può avvenire immediatamente o a termine ciclo compressore.
8.2.4 SBRINAMENTO A ORARIO Gli sbrinamenti ad orario possono essere al massimo 4 con inizio alle ore SD1, SD2, SD3 SD4. L’avvio dello sbrinamento può avvenire immediatamente o a termine ciclo compressore coerentemente al superparametro.
8.2.5 SBRINAMENTO AUTOMATICO L’algoritmo di Sbrinamento Automatico è un sistema di rilevamento della presenza di brina sull’evaporatore di apparecchiature frigorifere. L’utilizzo dello sbrinamento automatico necessita della presenza di due sonde di temperatura: la principale di regolazione ed una a contatto con l’evaporatore. E’ consigliata la presenza del sensore di porta aperta.
8.2.5.1 SENSIBILITÀ DI RILEVAZIONE DEL GHIACCIO Il parametro SDT rappresenta la sensibilità per la rilevazione di ghiaccio sul pacco lamellare ed il conseguente avvio dello sbrinamento: Valori consigliati:
SDT=1.5 per frigoriferi a bassa temperatura SDT=1.1 per frigoriferi a temperatura positiva
Consigliamo in ogni caso di eseguire delle prove sulle nuove apparecchiature per impostare correttamente il valore di sensibilità al ghiaccio.
8.2.5.2 PROTEZIONE Per situazioni di evaporatore particolarmente impaccato, ad esempio a seguito di ripetute aperture porta, è stato previsto l’avvio di uno sbrinamento di protezione 8.26 SBRINAMENTO PER BASSA EVAPORAZIONE Vedi paragrafo 9.4
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8.3 AZIONE VENTOLE EVAPORATORE IN SBRINAMENTO -
Forzate accese: per sbrinamento a fermata compressore
-
Forzate spente: per tutte le altre tipologie di sbrinamento
-
Modulate da FSD: per tutte le tipologie di sbrinamento, ad esclusione dello sbrinamento per fermata compressore, dove è richiesta una ventilazione continua. In questo ultimo caso le ventole evaporatore seguiranno la regola:
Fan OFF: S2>= FSD;
Fan ON: S2< FSD‐5
8.4 AZIONE VENTOLE CONDENSATORE IN SBRINAMENTO Con riferimento al superparametro FOP le ventole condensatore potranno essere forzate accese, spente o modulate con riferimento al parametro FCE. In tal caso le ventole condensatore durante lo sbrinamento seguono la seguente regola: Fan OFF: S3<=FCE;
Fan ON: S3>FCE+HYF
8.5 TERMINE DELLO SBRINAMENTO Al raggiungimento della temperatura DTE, misurata dalla sonda evaporatore, il controllore termina la fase di sbrinamento. Da questo momento il controllore attiva o meno la fase di gocciolamento in funzione del valore del parametro DRP impostato: DRP=0 implica il salto della fase di gocciolamento DRP>0 implica la sua esecuzione per DRP secondi. Terminata la fase di gocciolamento viene dato consenso di avviamento al compressore sempre che sia verificata la condizione di azione freddo mentre la partenza delle ventole evaporatore avverrà non appena la sonda S2 sarà inferiore al set di blocco FAS, al fine di non immettere aria calda nel vano, e scaduto il tempo FAD. Nel caso in cui la sonda S2 non sia installata o guasta la partenza delle ventole evaporatore avverrà a tempo dopo FAD sec dalla partenza del compressore.
8.6 TIME‐OUT SBRINAMENTO Nel caso in cui non venga raggiunta dalla sonda S2 la temperatura di fine sbrinamento DTE entro il tempo DTO viene dato un avviso a display e l’evento viene registrato in Lista Guasti. Nel caso in cui la sonda S2 non sia installata il tempo DTO rappresenta l’effettivo tempo di sbrinamento al termine del quale viene terminato.
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8.7 PROTEZIONE TERMICA 8.7.1 CRITERI DI ABILITAZIONE Il criterio di protezione termica viene abilitato se sono soddisfatte le seguenti condizioni: ‐ ‐ ‐ ‐
Funzione abilitata da superparametro ALM Sonde S1 e S2 presenti e non guaste Relè U2 configurato con azione sbrinamento Raggiunto il primo setpoint
8.7.2 DESCRIZIONE DEL CRITERIO Nel caso in cui, soddisfatti i criteri di abilitazione, durante il funzionamento vengano rilevate le condizioni: ‐ ‐
[S2‐S1]>25°C con SPU>=0°C [S2‐S1]>50°C con SPU<0°C
Allora viene generato il WARNING DI PROTEZIONE TERMICA e il funzionamento della macchina cambia in funzione della tipologia di sbrinamento. Questa condizione permane fino allo spegnimento del dispositivo. 8.7.3 RELÈ U2 CON AZIONE SBRINAMENTO ELETTRICO Vengono forzate spente le uscite associate alle azioni: sbrinamento, ventole evaporatore, luce, azione caldo, resistenza porta, scarico condensa, umidificazione e deumidificazione. Vengono forzate accese le uscite associati alle azioni: compressore e ventole condensatore 8.7.4 RELÈ U2 CON AZIONE SBRINAMENTO A INVERSIONE DI CICLO Vengono forzate spente le uscite associate alle azioni: freddo, sbrinamento, ventole evaporatore, luce, azione caldo, resistenza porta, scarico condensa, umidificazione e deumidificazione. Viene forzata accesa l’uscita associata all’azione ventole condensatore
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9.0 VENTOLE EVAPORATORE [03] 9.1 VENTOLE IN PARALLELO AL COMPRESSORE In questa configurazione definita dal superparametro FOP, con riferimento al relè configurato con azione 03, le ventole evaporatore avranno consenso solo con compressore acceso. Diversamente rimarranno spente. Oltre al consenso principale le ventole evaporatore sottostanno alle seguenti condizioni: Fan ON per S2<= FAS; Fan OFF per S2>= [FAS+HFF]; il parametro FAS rappresenta la temperatura di consenso accensione ventole Durante la fase di sbrinamento verranno osservati i criteri definiti dal superparametro FOP.
9.1.1 SONDA S2 NON INSTALLATA O GUASTA ‐ ‐ ‐
Abilitate all’accensione scaduto FAD In parallelo al compressore durante la termostatazione Durante la fase di sbrinamento verranno osservati i criteri definiti dal superparametro FOP.
9.2 VENTOLE INDIPENDENTI DAL COMPRESSORE In questa configurazione definita dal superparametro FOP le ventole evaporatore avranno consenso solo con riferimento alla condizione: Fan ON per S2<= FAS; Fan OFF per S2>= [FAS+ HFF]
9.2.2 SONDA S2 NON INSTALLATA O GUASTA
Le ventole evaporatore rimarranno accese scaduto FAD dall’accensione del controllore Durante la fase di sbrinamento verranno osservati i criteri definiti dal superparametro FOP.
9.3 VENTOLE IN APERTURA PORTA In caso di apertura porta le ventole evaporatore vengono fermate per un tempo massimo di DOO secondi dopodichè riprendono il funzionamento indipendentemente dallo stato dello switch porta. Alla chiusura della porta le ventole evaporatore si riavviano dopo di 10 secondi.
9.4 GUASTO DI BASSA TEMPERATURA EVAPORATORE Nel caso in cui venisse intercettata la condizione S2LBT, allora la regolazione avverrà normalmente e non verrà generata la condizione di guasto. Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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10.0 VENTOLE CONDENSATORE [04] Le ventole condensatore vengono termostatate durante l’azione freddo con i seguenti criteri e con riferimento al relè configurato con azione 04:
10.1 VENTOLE DIPENDENTI DAL COMPRESSORE Off: S3<=FCE; on: S3>[FCE+HYF]°C Off dopo 10 secondi dallo spegnimento del compressore 10.1.1 SONDA S3 NON INSTALLATA O GUASTA In caso di sonda S3 guasta o disabilitata le ventole condensatore replicano il funzionamento del compressore mentre in sbrinamento seguono i criteri definiti dal superparametro FOP.
10.2 VENTOLE INDIPENDENTI DAL COMPRESSORE Off: S3<=FCE; on: S3>[FCE+HYF]°C Durante lo sbrinamento le ventole condensatore possono essere configurate accese, spente o termostatate in accordo al superparametro FOP. 10.2.1 SONDA S3 NON INSTALLATA O GUASTA In caso di sonda S3 guasta o disabilitata le ventole condensatore replicano il funzionamento del compressore mentre in sbrinamento seguono i criteri definiti dal superparametro FOP.
10.3 GUASTO DI ALTA CONDENSAZIONE 10.3.1 RILEVAZIONE E BLOCCO DELLA REGOLAZIONE Nel caso in cui la temperatura misurata dalla sonda condensatore, superi il valore di temperatura definito dal parametro MCT, vengono spente tutte le uscite ad eccezione della ventola condensatore che viene forzata accesa. 10.3.2 GUASTO PER TEMPO DI RIPRISTINO Il riarmo automatico, ovvero il ripristino della regolazione, avviene non appena la temperatura misurata dalla sonda S3 scende al di sotto del valore [MCT‐DCR]°C. Il parametro RMT rappresenta il tempo massimo ammesso per il riarmo automatico oltre il quale il controllore registra l’evento di ALTA CONDENSAZIONE dandone notifica a display. In questa condizione il riarmo deve essere fatto spegnendo e riaccendendo il termostato. 10.3.3 GUASTO PER NUMERO DI EVENTI Se, entro un tempo TBP minuti, vengono conteggiati un numero PMT di eventi descritti al Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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paragrafo 10.31, a quello successivo, il riarmo sarà manuale ovvero il ripristino della regolazione avverrà spegnendo e riaccendendo il controllore sempre che alla accensione sia verificata la condizione: S3<[MCT‐DCR]°C La notifica del guasto segue le regole descritte al paragrafo precedente. 10.34 CANCELLAZIONE La cancellazione del guasto avviene per spegnimento e riaccensione del termostato.
10.4 WARNING DI CONDENSATORE INTASATO 10.4.1 RILEVAZIONE La presenza di impedimenti sul condensatore quali grasso e polvere accumulata nel tempo comporta un aumento del valore del salto termico di condensatore. Ad ogni accensione del compressore viene calcolato il salto termico di condensatore. Se il valore medio di salto termico, depurato dai valori di picco, risulta maggiore o uguale al valore del parametro DCN viene generato il WARNING DI CONDENSATORE INTASATO dandone notifica a display. 10.4.2 INIBIZIONI
Sonda condensatore S3 non installata (FCE=50°C) o in errore
Primo ciclo compressore dopo l’accensione, dopo lo sbrinamento e dopo l’apertura porta;
Massima temperatura di condensatore inferiore al valore (FCE+15°C).
10.4.3 CANCELLAZIONE La cancellazione del warning avviene per pressione del tasto conferma della tastiera. .
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10.5 RILEVAZIONE DI ALTA PRESSIONE Il controllore considera come intervento di pressostato una transizione da circuito aperto a chiuso o viceversa all’ingresso digitale D2 coerentemente al superparametro IS1. La transizione ha come effetto il blocco della regolazione. Lo stesso criterio viene applicato all’ingresso digitale D3 per gruppi frigoriferi con secondo compressore.
10.5.1 LOGICA DI INTERVENTO E RIARMO AUTOMATICO In seguito alla rilevazione di intervento del pressostato, e per tutta la permanenza dello stesso, il compressore viene forzato spento; durante questo stato viene indicato a display lo stato di pausa. Al decadere del segnale di intervento del pressostato il consenso di accensione del compressore viene impartito (riarmo automatico) con controllo del tempo di antipendolamento.
10.5.2 CONTEGGIO DEGLI INTERVENTI E RIARMO MANUALE Se, entro un tempo TBP, vengono conteggiati un numero PMT di interventi del pressostato, a quello successivo, viene segnalato e registrato il guasto di alta pressione; come conseguenza il compressore viene forzato spento fino al successivo spegnimento e riaccensione del controllore (riarmo manuale).
10.5.3 VISUALIZZAZIONE, TACITAZIONE E CANCELLAZIONE Durante questo stato di guasto il display notifica il guasto di ALTA PRESSIONE. La tacitazione comporta sia lo spegnimento del buzzer che la cancellazione del messaggio. Un’interruzione di corrente non cancellerà questo stato.
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11.0 FUNZIONI ACCESSORIE 11.1 LUCE CELLA [05] E USCITA LED La luce viene pilotata tramite il relè configurato con azione 05 e tramite l’uscita LED. In base ai valori del parametro LGH ed allo stato digitale microporta verranno osservate le seguenti logiche: -
La luce viene accesa da un’apertura porta e spenta alla chiusura se DLT=0; per DLT>0 la luce si spegne automaticamente dopo DLT secondi dal momento dell’apertura. La luce può essere accesa/spenta da tastiera se DLT=0; per DLT>0 la luce si spegne automaticamente dopo DLT secondi dal momento dell’accensione. La luce viene spenta in EcoMode coerentemente al superparametro LGH.
11.2 AZIONE CALDO [06] La regolazione in azione caldo fa riferimento al setpoint ed al differenziale di regolazione HYC. Il consenso del relè configurato con azione 6 avviene quando il valore misurato dalla sonda S1 raggiunge il valore [SET‐ HYC]°C; il blocco avviene quando la temperatura misurata dalla sonda S1 raggiunge il valore di setpoint. Se nell’installazione sono previste le azioni caldo/freddo il parametro HYL dovrà essere ignorato.
11.3 RESISTENZA CORNICE [07] La funzione resistenza antighiaccio attiva il relè configurato con azione 7 quando la sonda S1 termostato rileva una temperatura S1<=SPX°C e viene disattivato per S1>=[SPX+2]°C.
11.4 SCARICO CONDENSA [08] La funzione scarico condensa attiva il relè configurato con azione 8 per un tempo DCD minuti dall’inizio di ogni sbrinamento ed ha la finalità di riscaldare il tubo di drenaggio acqua che diversamente rimarrebbe ghiacciato bloccando il convogliamento dell’acqua sulla vaschetta di raccolta.
11.5 RELÈ ALLARME REMOTO N.C. NON TACITABILE [09] / TACITABILE [10] Il relè configurato con azione 9 o 10 è normalmente eccitato e diseccitato all’insorgenza di un guasto o allarme. La tacitazione da tastiera non eccita il relè configurato con azione 9 durante lo stato di allarme. La tacitazione da tastiera eccita il relè configurato con azione 10 durante lo stato di allarme. Per la configurazione del relè U7, dedicato alla funzione di allarme remoto e alimentato dalla batteria in assenza rete, vedere la configurazione del superparametro IOS.
11.6 RELÈ ALLARME REMOTO N.A. NON TACITABILE [11] / TACITABILE [12] Il relè configurato con azione 11 o 12 è normalmente diseccitato ed eccitato all’insorgenza di un guasto o allarme. La tacitazione da tastiera non diseccita il relè configurato con azione 11 durante lo stato di allarme. La tacitazione da tastiera diseccita il relè configurato con azione 12 durante lo stato di allarme. Per la configurazione del relè U7, dedicato alla funzione di allarme remoto e alimentato dalla batteria in assenza rete, vedere la configurazione del superparametro IOS. Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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11.7 ELETTROVALVOLA LIQUIDA [21] La funzione elettrovalvola liquida attiva il relè configurato con azione 21 durante il funzionamento del termostato e lo disattiva durante la fase di sbrinamento.
11.8 CARICHI ATTIVI [24] La funzione elettrovalvola liquida attiva il relè configurato con azione 24 durante il funzionamento del compressore e lo disattiva durante la pausa del compressore e durante la fase di sbrinamento.
11.9 ELETTROVALVOLA LIQUIDA IN PARALLEO AL COMPRESSORE [25] La funzione elettrovalvola liquida attiva il relè configurato con azione 25 durante il funzionamento del compressore e lo disattiva durante la pausa del compressore e durante la fase di sbrinamento.
11.10 DRIVER ELETTROSERRATURA L’elettroserratura consente l’apertura e chiusura della porta frigo con riferimento all’uscita KEY. Tramite il parametro K1T viene definito il tempo di eccitazione del dispositivo pilotato a 12Vdc. Lo stato è attivo quando viene inviato il comando di apertura porta dall’unità display con le credenziali di accesso (password). Decaduto il tempo K1T l’elettroserratura è nello stato di chiuso.
11.11 DRIVER ELETTROVALVOLA CO2 Il controllore è in grado di pilotare direttamente l’elettrovalvola di una bombola CO2 a 12 Vdc sia in presenza di rete che in assenza di rete elettrica tramite l’uscita CO2 gestita dal micro ausiliario.
11.11.1 FLITRI DI ATTIVAZIONE ‐
COP peso 1
Gestione CO2 Abilitata/Disabilitata
‐
COP peso 4
Gestione CO2 su allarme di Alta temperatura (*) Abilitata/Disabilitata
‐
COP peso 8
Gestione CO2 in presenza di rete Abilitata/Disabilitata
(*) escluso allarme di temperatura per porta aperta
11.11.2 ABILITAZIONE DELLA GESTIONE CO2 ‐
COP ha valore dispari
‐
La sonda monitor PT100 è abilitata e non è guasta
‐
L’ingresso digitale rileva lo stato di porta chiusa e sono scaduti 10 secondi dalla chiusura
11.11.3 DISABILITAZIONE DELLA GESTIONE CO2 ‐ ‐ ‐
In caso di sonda monitor PT100M guasta l’attivazione della CO2 è sempre inibita. Con porta aperta, e per 10s dopo la chiusura, l’attivazione dell’uscita CO2 viene vietata. Durante l’attivazione dell’uscita CO2 un’apertura della porta comporta la disattivazione
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11.11.4 GESTIONE IN PRESENZA RETE Visti i filtri di attivazione, il raggiungimento del primo set abilita la gestione CO2; in questa condizione viene attivata l’uscita CO2 per una durata in decimi di secondo definita dal parametro TCO ed iterata ogni BCO secondi fintanto che viene soddisfatta la condizione PT100 >= CSP°, diversamente l’uscita viene spenta. Nel caso in cui il primo set non sia stato raggiunto ma viene rilevato un allarme di alta temperatura non generato da porta aperta si attiva l’uscita CO2 con il criterio appena descritto.
11.11.5 TEST FUNZIONALE E’ previsto l’invio da tastiera di un comando seriale che attiva per 3 volte l’elettrovalvola di attivazione CO2 per una durata di 0,5 secondi ad intervalli di 1 secondo solo se la porta è rilevata chiusa (anche da un tempo inferiore a 10 secondi) e l’uscita elettrovalvola CO2 non è attiva all’istante della richiesta.
11.11.6 GESTIONE IN ASSENZA RETE Visti i filtri di attivazione, viene attivata l’uscita CO2 per una durata in decimi di secondo definita dal parametro TCO ed iterata ogni BCO secondi fintanto che viene soddisfatta la condizione PT100 >= CSP°, diversamente l’uscita viene spenta. Nota: La rilevazione dello stato di ingresso porta deve avviene ogni 100 millisecondi; come conseguenza potrebbe esserci un ritardo massimo di 100 millisecondi tra l’istante di apertura della porta e il disattivarsi dell’uscita CO2 eventualmente attiva.
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12.0 RISPARMIO ENERGETICO
12.1 ECONOMY La funzione Economy, riduce i consumi dell'unità frigorifera non appena la percentuale di utilizzo compressore raggiunge un valore predefinito. In questa condizione il setpoint operativo viene temporaneamente incrementato di SPI °C ed il ripristino avviene alle condizioni di utilizzo prestabilite. 12.1.1 ATTIVAZIONE Dopo AES ore consecutive durante le quali la percentuale oraria compressore è risultata superiore o uguale al valore percentuale CPM, il setpoint operativo di regolazione cambia in [SET + SPI]. 12.1.2 DISATTIVAZIONE Trascorse AES ore consecutive nello stato Economy con percentuale oraria di funzionamento compressore inferiore al valore percentuale CPM, il setpoint torna ad essere quello impostato.
12.2 ECOMODE La funzione EcoMode riduce i consumi dell'unità frigorifera per incrementando il setpoint di SPI °C da un’ora del giorno definita dal parametro NDS per una durata di NDD ore. Durante lo stato attivo della funzione la luce vano viene configurata coerentemente al superparametro LGH mentre l’elettroserratura potrà essere gestita normalmente o forzata chiusa. Per valori di CLO>0 la funzione viene abilitata dalle ore 00:00 del giorno della settimana definito dal parametro stesso per una durata di 24 ore. Nell’unità display è presente un menu dedicato all’impostazione dei parametri elencati in questa funzione.
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13.0 MONITORAGGIO DELLA TENSIONE DI RETE Tramite il micro ausiliario viene letta la tensione di rete e generato l’avviso di alta e bassa tensione utile per preservare il compressore da funzionamenti che potrebbero arrecare danni.
13.1 RILEVAZIONE DI ALTA TENSIONE Se la tensione di rete rimane sopra la soglia massima definita dal parametro MHI per oltre MDL minuti viene trasmesso a display il WARNING DI TENSIONE DI RETE con il valore corrente di tensione senza che vengano prese azioni correttive sulla regolazione. L’evento non è registrato in Lista Guasti.
13.2 RILEVAZIONE DI BASSA TENSIONE Se la tensione di rete rimane sotto soglia minima definita dal parametro MLO per oltre MDL minuti viene trasmesso a display il WARNING DI TENSIONE DI RETE con il valore corrente di tensione senza che vengano prese azioni correttive sulla regolazione. L’evento non è registrato in Lista Guasti.
13.3 RILEVAZIONE DI ASSENZA RETE Se la tensione di rete viene a mancare, in presenza di back‐up di energia, viene dato avviso a display. L’evento non è registrato in Lista Guasti ma viene notificato come warning.
13.4 RILEVAZIONE DI GUASTO RETE L’assenza prolungata di assenza rete oltre MDE minuti genera lo stato di guasto rete e l’evento viene registrato in Lista Guasti.
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14.0 ALLARMI DI TEMPERATURA
14.1 TIPOLOGIE E SONDE DI MISURA Il controllore rileva le tipologie di allarmi di temperatura di seguito descritti e registra gli ultimi 8 eventi a registro circolare con riferimento alla sonda S1 termostato NTC o PT100 ed alla sonda S5 monitor PT100M in modo indipendente. Gli eventi di allarme sono pertanto ridondati e la lettura dei registri da parte della scheda display avverrà sempre con riferimento alla sezione monitor; solo nel caso in cui la sonda monitor è guasta la lettura dei registri di allarme commuterà alla sezione termostato fino al ripristino della funzionalità della sonda monitor. Lo stesso dicasi per la notifica dello stato di preallarme. ‐
ALTA TEMPERATURA
‐
S1‐S5
ALTA TEMPERATURA PER GUASTO RETE
S1‐S5
‐
ALTA TEMPERATURA PER PORTA APERTA
S1‐S5
‐
BASSA TEMPERATURA
S1‐S5
‐
ALTA TEMPERATURA BOARD
sensore superficiale a bordo scheda
14.2 ALLARME DI ALTA TEMPERATURA Parametri correlati per la sezione termostato: ‐ ‐ ‐ ‐
ALH Limite di alta temperatura (relativo o assoluto) ADS Ritardo allarme all’accensione ADF Ritardo allarme dopo uno sbrinamento ALD Ritardo allarme in termostatazione
Parametri correlati per la sezione monitor: ‐ ‐ ‐
HAA DAA DSA
Limite assoluto di alta temperatura Ritardo allarme Ritardo allarme scaduto DAA
14.2.1 AVVISO DI PREALLARME PER LA SEZIONE TERMOSTATO La sezione termostato conteggia i seguenti tempi di preallarme nella condizione S1> [SPU+ALH] se ALH è configurato come limite relativo o S1>ALH se ALH è configurato come limite assoluto: ‐ ‐ ‐
ADS ADF ALD
All’accensione fino al raggiungimento del set Dopo uno sbrinamento fino al raggiungimento del set Durante la termostatazione raggiunto il primo setpoint
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14.2.2 AVVISO DI PREALLARME PER LA SEZIONE MONITOR La sezione monitor conteggia i seguenti tempi di preallarme nella condizione S5>HAA ‐ ‐
DAA DSA
All’accensione fino al raggiungimento del limite HAA Dopo il raggiungimento del limite HAA
14.2.3 AVVISO DI ALLARME E REGISTRAZIONE DELL’EVENTO MONITOR/TERMOSTATO Se dopo il tempo di ritardo di allarme le condizioni di superamento limite dovessero persistere, viene dato avviso di allarme con buzzer attivo e l’evento viene registrato nella LISTA EVENTI. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.2.4 CHIUSURA DELL’ALLARME PER LA SEZIONE TERMOSTATO La chiusura dello stato di allarme o preallarme avviene quando la sonda S1 rileva la condizione S1<=[SPU+ALH] se ALH è configurato come limite relativo o S1<=ALH se ALH è configurato come limite assoluto. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.2.5 CHIUSURA DELL’ALLARME PER LA SEZIONE MONITOR La chiusura di uno stato di allarme o preallarme avviene quando la sonda S5 rileva la condizione S5<=HAA. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
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14.3 ALLARME DI BASSA TEMPERATURA Parametri correlati per la sezione termostato: ‐ ‐
ALL ALD
Limite di bassa temperatura Ritardo allarme in termostatazione
Parametri correlati per la sezione monitor: ‐ ‐
LAA DSA
Limite assoluto di bassa temperatura Ritardo allarme
14.3.1 AVVISO DI PREALLARME PER LA SEZIONE TERMOSTATO Il controllore conteggia il tempo ALD di preallarme quando la sonda S1 rileva la condizione S1< [SPU+ALL] se ALL è configurato come limite relativo o S1
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.3.4 CHIUSURA DELL’ALLARME PER LA SEZIONE TERMOSTATO La chiusura di un allarme o preallarme avviene quando la sonda S1 rileva la condizione S1 rel="nofollow">=[SPU+ALL] se ALL è configurato come limite relativo o S1>=ALL se ALL è configurato come limite assoluto. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.3.5 CHIUSURA DELL’ALLARME PER LA SEZIONE MONITOR La chiusura di uno stato di allarme o preallarme avviene quando la sonda S5 rileva la condizione S5>=LAA. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
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14.4 ALLARME DI ALTA TEMPERATURA PER PORTA APERTA SEZIONE TERMOSTATO Parametri correlati per la sola sezione termostato: ‐ ‐ ‐
ALH DXO ALD
Limite di alta temperatura (relativo o assoluto) Tempo di intercettazione allarme dopo apertura porta Ritardo allarme in termostatazione
14.4.1 AVVISO DI PREALLARME Il preallarme di alta temperatura per porta aperta non differisce dal preallarme di alta temperatura precedentemente descritto a livello di notifica a display, ma solo come stato interno della scheda Controller, utile per la rilevazione del corrispondente allarme. Viene intercettato un preallarme di alta temperatura per porta aperta quando si verifica la condizione S1> [SPU+ALH] se ALH è configurato come limite relativo o S1>ALH se ALH è configurato come limite assoluto e inoltre, al momento dell’insorgere di tale condizione, la porta è aperta oppure è stata chiusa da non oltre DXO secondi. In tale condizione viene conteggiato il tempo ALD.
14.4.2 AVVISO DI ALLARME E REGISTRAZIONE DELL’EVENTO Se dopo il tempo di ritardo di allarme le condizioni di oltre limite dovessero persistere, viene dato avviso di allarme e l’evento viene registrato nella LISTA EVENTI della sezione termostato. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.4.3 CHIUSURA DELL’ALLARME La chiusura dello stato di allarme o preallarme avviene quando la sonda S1 rileva la condizione S1<=[SPU+ALH] se ALH è configurato come limite relativo o S1<=ALH se ALH è configurato come limite assoluto. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto.
Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
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14.5 ALLARME DI ALTA TEMPERATURA PER PORTA APERTA SEZIONE MONITOR Parametri correlati per la sola sezione monitor: ‐ ‐ ‐
HAA DXA DSA
Limite relativo o assoluto di alta temperatura Tempo di intercettazione allarme dopo apertura porta Ritardo allarme in termostatazione
Il preallarme e allarme di temperatura per porta aperta viene abilitato per DXA>0 Il valore del parametro DXA viene caricato ad ogni chiusura della porta
14.5.1 AVVISO DI PREALLARME Il preallarme di alta temperatura per porta aperta non differisce dal preallarme di alta temperatura precedentemente descritto a livello di notifica a display, ma solo come stato interno della scheda Controller, utile per la rilevazione del corrispondente allarme. Viene intercettato un preallarme di alta temperatura per porta aperta quando si verifica la condizione S5>HAA e inoltre, al momento dell’insorgere di tale condizione, la porta è aperta oppure è stata chiusa da non oltre DXA secondi. In tale condizione viene conteggiato il tempo DSA. 14.5.2 AVVISO DI ALLARME E REGISTRAZIONE DELL’EVENTO Se dopo il tempo di ritardo di allarme le condizioni di oltre limite dovessero persistere, viene dato avviso di allarme e l’evento viene registrato nella LISTA EVENTI della sezione monitor. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto. Vengono salvati gli ultimi 8 allarmi con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA di inizio ‐ TIPO DI ALLARME ‐ TEMPERATURA DI PICCO ‐ DURATA in minuti
14.5.3 CHIUSURA DELL’ALLARME La chiusura di uno stato di allarme o preallarme avviene quando la sonda S5 rileva la condizione S5<=HAA. Fino a chiusura dell’allarme il contatore di durata viene incrementato con risoluzione di un minuto.
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14.6 ALLARME DI ALTA TEMPERATURA PER GUASTO RETE 14.6.1 LOGICA E REGISTRAZIONE PER LA SEZIONE TERMOSTATO Se la temperatura misurata dalla sonda S1 al momento di ripristino dell’energia elettrica dopo un black‐out soddisfa le seguenti condizioni S1> [SPU+ALH] se ALH è configurato come limite relativo o S1>ALH se ALH è configurato come limite assoluto, allora viene data notifica di allarme con la registrazione dei seguenti dati: -
DATA/ORA TIPO DI ALLARME TEMPERATURA DI PICCO DURATA in minuti
[al ripristino di energia] [alta temperatura per guasto rete] [al ripristino di energia] [non prevista]
14.6.2 LOGICA E REGISTRAZIONE PER LA SEZIONE MONITOR La sezione monitor, che rileva la temperatura della sonda S5, è alimentata dalla batteria di back‐ up in assenza di rete elettrica fino ad esaurimento e pertanto la logica di registrazione dell’allarme di alta temperatura osserverà i seguenti criteri. 14.6.2.1 CIRCUITO SEMPRE ALIMENTATO DALLA BATTERIA Il criterio di avviso di preallarme, allarme e registrazione è identico a quello specificato in presenza rete per la sezione monitor con la differenza che la registrazione della tipologia di allarme cambia in alta temperatura per assenza rete e avrà la seguente struttura: ‐ ‐ ‐ ‐
DATA/ORA TIPO DI ALLARME TEMPERATURA DI PICCO DURATA in minuti
[inizio allarme] [alta temperatura per guasto rete] [massima raggiunta] [fino al rientro dell’allarme]
14.6.2.2 CASO DI BATTERIA SCONNESSA O NON ABILITATA In questa condizione la mancanza di alimentazione di rete spegne tutta la scheda pertanto se la temperatura misurata dalla sonda S5 al momento di ripristino dell’energia elettrica dopo un black‐out soddisfa la condizione S5> [HAA] allora viene data notifica di allarme con la registrazione dei seguenti dati: ‐ ‐ ‐ ‐
DATA/ORA TIPO DI ALLARME TEMPERATURA DI PICCO DURATA in minuti
[al ripristino di energia] [alta temperatura per guasto rete] [al ripristino di energia] [non prevista]
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14.6.2.3 CASO DI SCARICA DELLA BATTERIA DURANTE LO STATO DI ALLARME In questa condizione la sezione monitor non potrà registrare tutta la durata dell’evento pertanto la registrazione di allarme avrà la seguente struttura ‐ ‐ ‐ ‐
DATA/ORA TIPO DI ALLARME TEMPERATURA DI PICCO DURATA in minuti
[inizio allarme] [alta temperatura per guasto rete] [al ripristino di energia] [non prevista]
14.7 SBILANCIAMENTO SONDE Il parametro DTP definisce la massima differenza ammessa tra le sonde S5 monitor e S1 termostato scaduto il tempo di stabilizzazione TPS che si decrementa una volta raggiunto il primo setpoint. Scaduto il tempo TPS se viene verificata la condizione |S5‐S1|>DTP viene inviato il warning di sbilanciamento con avviso a display. Il warning è inibito in caso di guasto di almeno una delle due sonde.
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15.0 BATTERIA DI BACK‐UP Il sistema di back‐up utilizza n°1 batterie al nichel‐metallo idruro da 7 A/h ricaricabili con tensione complessiva di circa 11,7V.
15.1 GESTIONE IN PRESENZA RETE
15.1.1 RILEVAZIONE DI BATTERIA PRESENTE E ASSENTE Se all’ingresso viene connessa una batteria con tensione Vbatt>=VPD viene rilevata presente. Il circuito rileva lo stato di batteria assente per valori di tensione Vbatt
Alla transizione da batteria assente a batteria rilevata con tensione Vbatt>=VPD
‐
Al rientro da ogni black‐out;
‐
Alla transizione dallo stato di stand‐by allo stato di accensione;
‐
Se dopo un test la tensione risulta Vbatt
Lo stato di carica perdura carica fintanto che la tensione non supererà il valore di VRE Volt oppure sia trascorso il tempo di time‐out previsto di MRT ore; al raggiungimento del time‐out di carica se Vbatt>=VRT, misura relativa all’ultimo test della carica, la batteria viene considerata non efficiente, diversamente viene considerata guasta ma non sconnessa.
15.2 GESTIONE IN ASSENZA RETE 15.2.1 MONITORAGGIO DELLA TENSIONE La tensione di batteria, in assenza di rete elettrica, viene monitorata continuamente. Non appena viene rilevata una tensione di batteria Vbatt
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16.0 DOPPIO TERMOSTATO DI SICUREZZA
16.1 ABILITAZIONE DELLA FUNZIONALITÀ La funzionalità di doppio termostato di sicurezza (DT) viene amministrata dal parametro SSM (valori 0,1,2)
SSM = 0
Gestione DT disabilitata
SSM = 1
Gestione DT abilitata. Il termostato con SSM=1 rappresenta il Termostato Principale
SSM = 2
Gestione DT disabilitata. Il termostato con SSM=2 rappresenta il Termostato Secondario
16.1.1 DEFINIZIONE DI TERMOSTATO ATTIVO Il termostato “attivo” è quello a cui viene permesso di eseguire il processo di regolazione (accendere e spegnere il compressore e tutte le altre uscite).
16.1.2 DEFINIZIONE DI TERMOSTATO PASSIVO Il termostato “passivo” è quello a cui viene vietata l’esecuzione del processo di regolazione. Il termostato passivo invia il segnale di funzionamento in attesa. Tutte le attività di gestione allarmi e guasti sono regolarmente funzionanti anche in stato di termostato passivo. 16.1.3 COMPORTAMENTO DEL SISTEMA RIDONDATO Il sistema prevede che i due termostati si trovino sempre in uno stato complementare, quando uno dei due risulta attivo l’altro risulta passivo e viceversa.
16.1.4 SEGNALE DI ATTIVAZIONE Il termostato attivo dopo lo spegnimento del compressore invia il segnale di richiesta attivazione, attraverso il quale definisce il cambiamento di stato al termostato gemello in stato passivo.
16.1.5 CAMBIAMENTO DI STATO DEL TERMOSTATO PASSIVO CHE DIVENTA ATTIVO Il termostato passivo diventa attivo quando riceve il segnale di attivazione proveniente dal termostato gemello, che si trova in stato attivo.
16.1.6 CAMBIAMENTO DI STATO DEL TERMOSTATO ATTIVO CHE DIVENTA PASSIVO Il termostato attivo, che sta inviando il segnale di attivazione, diventa passivo quando riceve il segnale di termostato attivo da parte del termostato gemello, cosa che attesta l’avvenuta ricezione della richiesta.
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16.2 STATI DI TRASMISSIONE Riassumendo gli stati trasmessi dai due termostati sono tre: Stato di Termostato Attivo ‐ Stato di Termostato Attivo, richiedente l’attivazione ‐ Stato di Termostato Passivo. 16.2.2 DICHIARAZIONE DI TERMOSTATO SEMPRE ATTIVO Questo avviene in seguito agli eventi non ripristinabili elencati nella seguente tabella per fare in modo che il termostato gemello prenda il sopravvento e diventi quindi l’unico sistema funzionante del gruppo di due. Diversamente gli eventi considerati ripristinabili non rendono l’unità passiva.
EVENTO Preallarme di alta condensazione Preallarme di alta pressione Guasto sonde S1‐S2‐S3 Warning di protezione termica Warning di alto utilizzo compressore Richiesta di regolazione su micro ausiliario Guasto di comunicazione SPI Allarme di alta temperatura non per porta Allarme di bassa temperatura Parametro HYH=0 Guasto di bassa evaporazione Guasto di alta condensazione Guasto di alta pressione Time‐out di sbrinamento Azione compressore non associata
RIPRISTINABILE
NON RIPRISTINABILE
16.2.3 INVERSIONE DELLO STATO DI FUNZIONAMENTO All’accensione del termostato, sia da pannello sia dal ripristino di alimentazione, i termostati invertono automaticamente il loro stato di Attività/Passività. 16.2.4 SITUAZIONI DI VIOLAZIONE I due termostati normalmente sono sempre in uno stato complementare. Nella situazione in cui i sistemi fossero configurati con lo stesso valore del parametro SSM, potrebbero, al presentarsi di una situazione di violazione, entrare in una condizione di funzionamento anomalo. Se entrambi i termostati sono impostati a SSM=1 al presentarsi di una violazione rimarranno indefinitamente in stato attivo. Se entrambi i termostati sono impostati a SSM=2 al presentarsi di una violazione rimarranno indefinitamente in stato passivo (entrambi non attiveranno mai il compressore).
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17.0 ASSENZA DI COMUNICAZIONE TRA I MICROCONTROLLORI L’assenza di comunicazione tra i microcontrollori impone le seguenti modalità di funzionamento: ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐ ‐
Viene comunicato e memorizzato il guasto ASSENZA COMUNICAZIONE DI SICUREZZA. La termostatazione continua secondo i criteri di specifica Il micro ausiliario continua a dare il consenso ai relè di taglio fase se presenti nella scheda La gestione dell’elettrovalvola CO2 continua secondo i criteri di specifica Il warning di sbilanciamento sonde viene inibito. La gestione della batteria continua secondo i criteri di specifica Il test dei carichi continua secondo i criteri di specifica La logica di funzionamento con doppia scheda in ridondanza continua secondo i criteri di specifica Viene inibita la termostatazione di sicurezza con il micro ausiliario. Nella modalità con doppio termostato di sicurezza viene forzato passivo il termostato che ha rilevato l’assenza di comunicazione tra i microcontrollori
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18.0 MODULO ACCESSORIO FSC (Optional) Il modulo accessorio FASEC viene connesso in rete CANBUS per controllare la velocità delle ventole evaporatore o condensatore in modo automatico o in modo manuale.
18.1 Configurazione tramite superparametro FOP FOP peso 128
disabilita/abilita la periferica ‐ FOP peso 256 abilita la modalità automatica/manuale
FOP peso 512
gestisce ventole condensatore/evaporatore
18.2 Modalità manuale Tramite un apposito menu previsto per i pannelli D1‐D2‐D3‐D4 la velocità delle ventole potrà essere impostata manualmente in 5 steps:
STEP 1‐2‐3‐4‐5
25% ‐ 45% ‐ 65% ‐ 85% ‐ 99%
In funzione della configurazione prevista condensatore o evaporatore l’abilitazione e la disabilitazione dell’uscita modulata segue i criteri previsti per le rispettive azioni.
18.3 Modalità automatica condensatore Il modulo regola la velocità in funzione della temperatura come descritto dal grafico di fig.1 seguendo il criterio di attivazione e disattivazione dell’uscita previsto per l’azione ventola condensatore.
Fig. 1
18.4 Modalità automatica evaporatore Il modulo regola la velocità in funzione della temperatura come descritto dal grafico di fig.2 seguendo il criterio di attivazione e disattivazione dell’uscita previsto per l’azione ventola evaporatore.
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Fig. 2
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19.0 SUPERPARAMETRI MICROCONTROLLORE PRINCIPALE EVO
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128 256
Monozona Porta cieca Elettroserratura assente libero Accesso ai menu tramite wizard [D2] Unità singola Buzzer abilitato Micro SD Card assente Visualizza temperatura con cifra decimale
Bizona Porta vetro Elettroserratura presente libero Accesso diretto ai menu [solo pannello D2] Unità ridondata Buzzer disabilitato Micro SD Card presente Visualizza temperatura con arrotondamento al °C
IS1
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128 256
Ingresso S1 disabilitato Ingresso S2 ntc disabilitato Ingresso S3 ntc disabilitato Ingresso D1 microporta disabilitato Ingresso D1 microporta n.a. Guasto microporta disabilitato Ingresso D2 pressostato disabilitato Ingresso D2 pressostato n.a. Ingresso S1 NTC termostato
Ingresso S1 abilitato Ingresso S2 ntc abilitato Ingresso S3 ntc abilitato Ingresso D1 microporta abilitato Ingresso D1 microporta n.c. Guasto microporta abilitato Ingresso D2 pressostato abilitato Ingresso D2 pressostato n.c. Ingresso S1 NTC termometrico
IS2
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128 256
Ingresso D3 pressostato disabilitato Ingresso D3 pressostato n.a. Limiti di temperatura relativi al setpoint libero libero libero Ingresso S1 sonda ntc Ingresso S2 sonda evaporatore Ingresso sonda PT100 a 2/4 fili
Ingresso D3 pressostato abilitato Ingresso D3 pressostato n.c. Limiti di temperatura assoluti libero libero libero Ingresso S1 sonda PT100 Ingresso S2 sonda impianto Ingresso sonda PT100 a 3 fili
OS1
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Avviso di preallarme disabilitato Avviso di notifica allarme disabilitato Allarme di alta temp. per black‐out disab. Funzione Ecomode disabilitata Funzione Economy disabilitata Protezione termica disabilitata
Avviso di preallarme abilitato Avviso di notifica allarme abilitato Allarme di alta temperatura per black‐out abilitato Funzione Ecomode abilitata Funzione Economy abilitata Protezione termica abilitata
libero libero
libero libero
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OS2
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Fan evaporatore spento in porta aperta Avviso di utilizzo compressore disabilitato Sbrinamento in incremento set disabilitato libero libero libero libero libero
Stabilizzazione evaporatore in porta aperta Avviso di utilizzo compressore abilitato Sbrinamento in incremento set abilitato libero libero libero libero libero
FOP
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Fan evaporatore disabilitata Fan evaporatore in parallelo al compressore Fan evaporatore spenta in sbrinamento Fan evap. non modulata in sbrinamento Fan condensatore spenta in sbrinamento Fan cond. non modulata in sbrinamento Fan cond. termostata in on/off comp. Set ventole evaporatore assoluto
Fan evaporatore abilitata Fan evaporatore indipendente Ventola evaporatore accesa in sbrinamento Fan evaporatore modulata in sbrinamento Fan condensatore accesa in sbrinamento Fan condensatore modulata in sbrinamento Fan condensatore spenta dopo 10 sec da comp. off Set ventole evaporatore relativo al set vano
DOP
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Sbrinamento manuale disabilitato Compressore fermo in sbrinamento Sbrin. ogni ITD ore macchina disabilitato Sbrin. ogni ITD ore compressore disabilitato Sbrinamenti ad orario RTC disabilitati Sbrinamento di protezione disabilitato Sbrinamento avviato immediatamente Sbrinamento automatico disabilitato
Sbrinamento manuale abilitato Compressore acceso in sbrinamento Sbrinamento ogni ITD ore macchina abilitato Sbrinamento ogni ITD ore compressore abilitato Sbrinamenti ad orario RTC abilitati Sbrinamento di protezione abilitato Sbrinamento avviato al set con time‐out Sbrinamento automatico abilitato
LGH
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Accensione luce disabilitata da microporta Accensione luce disabilitata da display Luce vano indipendente da EcoMode Elettroserratura indipendente da EcoMode Modulo FSC disabilitato Modulo FSC in modalità automatica Modulo FSC gestisce ventole condensatore libero
Accensione luce abilitata da microporta Accensione luce abilitata da comando display Luce vano forzata spenta in EcoMode Elettroserratura forzata spenta in EcoMode Modulo FSC disabilitato Modulo FSC in modalità manuale Modulo FSC gestisce ventole evaporatore libero
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20.0 PARAMETRI [1‐36] MICROCONTROLLORE PRINCIPALE N°
PAR
DESCRIZIONE
MIN
MAX
U
DEFAULT
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36
ADR EVO IS1 IS2 OS1 OS2 FOP DOP ALH ALL ALD ADS ADF BUR BUF HYH HYL HYC DAC ADL ASS CON COF CPH FAS HFF FAD FSD LBT DOO FCE HYF MCT
Indirizzo controllore Configurazione display Configurazione ingressi Configurazione ingressi Configurazione uscite Configurazione uscite Configurazione ventole Configurazione sbrinamenti Limite superiore di allarme Limite inferiore di allarme Ritardo allarme in regolazione Ritardo allarme all'avviamento Ritardo allarme dopo uno sbrinamento Tempo di reiterazione del buzzer Tempo massimo di attivazione del buzzer Differenziale superiore di regolazione in azione freddo Differenziale inferiore di regolazione in azione freddo Differenziale di regolazione in azione caldo Ritardo blocco compressore alla temperatura di stacco Antipendolamento Ritardo accensione compressore all'avviamento Tempo compressore ON con sonda S1 guasta Tempo compressore OFF con sonda S1 guasta % massima di utilizzo compressore in 24 ore Set ventole evaporatore in regolazione Differenziale di blocco ventole evaporatore Ritardo azione ventole con S2 guasta o disabilitata Set ventole evaporatore in sbrinamento Minima temperatura di evaporatore ammessa Tempo massimo di apertura porta Set ventole condensatore Differenziale di regolazione ventole condensatore Massima temperatura di condensazione Soglia di condensatore intasato Differenziale di ripristino in alta condensazione Tempo di ripristino in alta condensazione
1 0 0 0 0 0 0 0 ‐50,0 ‐50,0 0 1 1 1 1 0,0 0,0 0,0 1 0 0 0 0 0 ‐50,0 1,0 0 ‐50,0 ‐55,0 1 0,0 1,0 0,0
3 255 255 255 255 255 255 255 50,0 50,0 240 240 240 255 255 9,9 9,9 9,9 30 255 255 255 255 99 50,0 20,0 255 10,0 0,0 255 60,0 20,0 70,0
0,0 0,2 1
30,0 20,0 30
num num num num num num num num °C °C min min min min min °C °C sec sec sec min min min % °C °C sec °C °C sec °C °C °C °C °C min
1 0 0 0 0 0 0 0 6,0 ‐2,0 10 120 15 20 2 0,0 0,0 0,0 4 60 60 6 2 90 8,0 5,0 30 ‐2,0 ‐12,0 40,0 25,0 5,0 40,0 20,0 10,0 10
DCN DCR RMT
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20.0 PARAMETRI [37‐72] MICROCONTROLLORE PRINCIPALE N°
PAR
DESCRIZIONE
MIN
MAX
U
DEFAULT
37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72
PMT TPB DTE DTO ITD DRP DCD SDT DPR DPS SD1 SD2 SD3 SD4 CPM AES SPI NDS CLO NDD LGH SPX SPU OF1 OF2 OF3 SLL SLH RL1 RL2 RL3 RL4 RL5 RL6 DLT DXO
Numero massimo di interventi pressostato Finestra temporale di rilevazione interventi pressostato Temperatura di fine sbrinamento Tempo massimo di sbrinamento Intervallo di sbrinamento Tempo di gocciolamento Tempo di azione resistenza scarico condensa Soglia di rilevazione ghiaccio nello sbrinamento Intervento sbrinamento di protezione con taratura Intervento sbrinamento di protezione senza taratura 1° sbrinamento giornaliero a orario 2° sbrinamento giornaliero a orario 3° sbrinamento giornaliero a orario 4° sbrinamento giornaliero a orario Soglia per avvio Economy automatico Tempo di intercettazione per avvio Economy Incremento del set in Economy & Ecomode Ora di avvio Ecomode Giorno di chiusura dell'esercizio Durata della modalità Ecomode Configurazione luce Set di accensione resistenza porta Setpoint utente Offset sonda S1 termostato NTC o PT100 Offset sonda S2 NTC Offset sonda S3 NTC Limite minimo del set impostabile Limite massimo del set impostabile Azione relè U1 Azione relè U2 Azione relè U3 Azione relè U4 Azione relè U5 Azione relè U6 Timer luce vano; disabilitato per DLT=0 Tempo di rilevazione alta temperatura per porta aperta
1 1 0,0 1 1 0 0 0,0 0 0 0 0 0 0 0 1 0,0 0 0 0 0 ‐10,0 ‐40,0 ‐9,9 ‐9,9 ‐9,9 ‐99,0 ‐80,0 0 0 0 0 0 0 0 0
255 255 50,0 60 24 240 240 5,0 255 255 23 23 23 23 99 23 5,0 23 8 23 255 10,0 40,0 9,9 9,9 9,9 2,0 40,0 1 20 20 20 20 20 240 20
num min °C min ore sec min °C min min ore ore ore ore % ore °C ore num ore num °C °C °C °C °C °C °C num num num num num num sec min
3 30 3,0 10 8 0 10 1,5 30 60 0 0 0 0 80 4 0,0 0 0 0 0 3,0 4,0 0,0 0,0 0,0 ‐90,0 12,0 0 0 0 0 0 0 60 2
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20.0 PARAMETRI [73‐80] MICROCONTROLLORE PRINCIPALE N°
PAR
DESCRIZIONE
MIN
MAX
U
DEFAULT
73 74 75 76 77 78 79 80
K1T SSM HYA TPD TMI MLO MHI MDL
Tempo di ritenuta elettropistone Configurazione modalità Twin Differenziale compressore 2° stadio Tempo di ritardo avviamento secondo stadio Setpoint 2° stadio Limite minimo di tensione di rete; 0 = controllo escluso Limite massimo di tensione di rete; 0 = controllo escluso Ritardo rilevazione bassa/alta tensione di rete
0 0 0,0 8 ‐50,0 0 0 1
60 2 50,0 255 0,0 270 270 255
sec num °C sec °C V V min
10 0 20,0 30 ‐40,0 200 245 10
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21.0 SUPERPARAMETRI MICROCONTROLLORE AUSILIARIO ALM
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Avviso di preallarme disabilitato Avviso di notifica allarme disabilitato Allarme di alta temp. per black‐out disab. Regolazione di sicurezza disabilitata libero libero libero libero
Avviso di preallarme abilitato Avviso di notifica allarme abilitato Allarme di alta temp. per black‐out abilitato Regolazione di sicurezza abilitata libero libero libero libero
IOS
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Sonda S5 monitor PT100 disabilitata Ingresso batteria disabilitato Relè allarme disabilitato Relè allarme abilitato per allarmi soltanto Relè allarme non tacitabile Ingresso D1 microporta disabilitato Ingresso D1 microporta n.a. libero
Sonda S5 monitor PT100 abilitata Ingresso batteria abilitato Relè allarme abilitato Relè allarme abilitato per allarmi e guasti Relè allarme tacitabile Ingresso D1 microporta abilitato Ingresso D1 microporta n.c. libero
COP
IMPOSTAZIONE DI DEFAULT
FUNZIONE CON PESO
1 2 4 8 16 32 64 128
Gestione CO2 disabilitata Gestione C02 in alta temperatura disabilitata Gestione C02 in presenza rete disabilitata libero libero libero libero libero
Gestione CO2 abilitata Gestione C02 in alta temperatura abilitata Gestione C02 in presenza rete abilitata libero libero libero libero libero
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22.0 PARAMETRI [1‐36] MICROCONTROLLORE AUSILIARIO
N°
PAR DESCRIZIONE DEL PARAMETRO
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28
ALM IOS COP OF5 DAA DSA LAA HAA MDE DTP TPS DXA SPS SYH SHE CSP TCO BCO TBO MRT FCD BTD TBT VRS VRE VRT VBR BOF
Configurazione allarmi Configurazione ingressi e uscite Configurazione pilotaggio valvola CO2 Offset sonda PT100 monitor Ritardo allarme Tempo di ritardo allarme scaduto il tempo DAA Limite assoluto di minima temperatura Limite assoluto di massima temperatura Tempo massimo di assenza rete Massima differenza ammessa tra i valori S5 e S1 Ritardo avviso di sbilanciamento dopo il primo setpoint Tempo di rilevazione alta temperatura per porta aperta Setpoint di regolazione di sicurezza in azione freddo Isteresi superiore di regolazione di sicurezza in azione Soglia di temperatura di intervento relè taglio fase U2 Soglia di temperatura di intervento valvola CO2 Tempo di attivazione valvola CO2 Tempo di reiterazione valvola CO2 Temperatura massima scheda Tempo massimo di ricarica batteria Tempo massimo di prima carica Durata del test batteria Tempo intercorrente tra due test Soglia di tensione per la ricarica Soglia di tensione di fine carica Soglia di tensione minima dopo ricarica Soglia di tensione per sgancio batteria Offset tensione batteria
Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
MIN
MAX
U
DEFAULT
0 0 0 ‐9,9 0 0 ‐50,0 ‐50,0 0 0,0 0 0 ‐99,9 0,5 0 ‐80,0 0,1 1 0,0 5 5 3 1 1 1 1 1 0
255 255 255 9,9 255 255 65,0 65,0 255 9,9 255 20 50,0 5,0 400 10,0 9,9 240 90,0 24 24 10 200 250 250 250 250 100
num num num °C min min °C °C min °C min min °C °C °C °C sec sec °C ore ore sec min V/10 V/10 V/10 V/10 V/10
0 0 0 0,0 10 90 2,0 8,0 10 3,0 10 2 1,0 2,0 0 ‐60,0 5 30 55,0 4 12 10 5 105 115 110 90 0
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NOTE
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Manuale service Controller – Rel. 16.05.2016 Rev. 4
50
903797 REP. 17.05.2016 REV.00
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