7 Agosto 2009

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CORRIERE DEL GIORNO

PROVINCIA

Venerdì 7 agosto 2009

13

CASTELLANETA Domani la provinciale sarà riaperta al traffico dopo quattro anni di chiusura

CASTELLANETA MARINA

Un'ordinanza del sindaco sblocca i lavori sulla Sp 12

Incontro sul Pug Poche proposte per migliorarlo

di AURELIO MICCOLI

che la nonnina, frequentemente, si recava sul sacro suolo per onorare i cari estinti ed immaginare, gioie della vecchiaia, come sarebbe stata la lapide che avrebbe ricoperto l'orbita vuota del loculo. Fino a pochi giorni fa: «L’ultima visita, per la signora, è stata sconvolgente - ha spiegato D'Ambrosio -. Il loculo acquistato era occupato da un altro defunto, già sistemato con tanto di lapide, foto, epitaffio e fiori». I parenti della signora S., allora, hanno cercato di raccapezzarsi, inseme con il consigliere D'Ambrosio che ha preso a cuore il caso: «Dubbi e domande, però ha spiegato - sono aumentati». Perchè non è certo colpa dei famigliari del defunto, che hanno probabilmente acquistato in buona fede, «ma qualcuno dovrà spiegare - il quesito di D'Ambrosio - come possano accadere avvenimenti del genere. Se la signora S. ha comprato da un’altra signora, il defunto da chi ha comprato?». Sconcertante, ma nemmeno tanto, per la nostra signora. Che ha riunito la famiglia dicendo chiaramente: «Di lì non mi sposto». Che resta una decisione legittima, certo. Solo che qualcuno dovrà dirle che almeno per il momento, non potrà morire. Ai posteri l'ardua sentenza...

 CASTELLANETA MARINA - Un incontro aperto a tutti, il cui invito è stato raccolto da pochi. Non molti erano i presenti all’incontro tenutosi nell’auditorium Stella Maris di Castellaneta Marina sul redigendo piano regolatore, nel quale il progettista prof. arch. Ferrari, il Sindaco D’Alessandro e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico Dalò, hanno fatto il punto della situazione, sollecitando proposte costruttive affinché possa esserci la partecipazione di tutti. Quaranta giorni – questa era stata la dichiarazione del sindaco – il termine per chiudere costruttivamente con una fase importante, quella di bozza. Ma si intuiva che più che un termine perentorio era un segnale di disponibilità a fare presto e bene. E passati quaranta giorni e molti altri, si parlò di tempo tecnico necessario per lavorare proficuamente. E poi, senza troppo preavviso, questo incontro. Nell’analizzare i problemi strutturali dei borghi di Castellaneta Marina, connessi con quelli infrastrutturali (vedi nodo ferrovia), sono emerse le solite criticità: viabilità, dotazione di spazi pubblici e raccolta dei rifiuti. Proposta negli interventi la necessità di integrare i borghi in un’unica offerta turistica, lamentando la situazione attuale che appare sbilanciata in favore del complesso più grande; ma anche la ricerca di sistemi infrastrutturali che garantiscano la sicurezza di esodo in caso di calamità. Due antichi progetti, proposti in questa direzione, l’allargamento di via Tereskowa e il prolungamento fino al mare di via Scott, sono bloccati dai rispettivi organi di controllo (Ministero dell’Agricoltura e Corpo Forestale). L’unica certezza è il completamento della seconda parte del lungomare perché considerata dall’Amministrazione Comunale una scelta strategica in contesto di Area Vasta (finanziato con fondi Fesr). Ne è emerso un quadro poco lusinghiero, con una grave carenza di spazi di aggregazione, per una vita sociale apprezzabile, a cui si aggiunge una registrata carenza di strutture alberghiere. Per contro le aree disponibili sono ai margini, decentrate, lontane dai flussi pedonali. A tutto ciò si aggiunge l’incognita della recentissima legge regionale n. 14 del 30 luglio 2009, Misure straordinarie e urgenti a sostegno dell’attività edilizia e per il miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale. “Bisogna ora esaminare che ruolo potrà avere la legge n.14 – ha aggiunto il Sindaco D’Alessandro – a proposito della riqualificazione dell’edilizia esistente; per stabilire come e in che termini sarà possibile realizzare l’ampliamento percentuale o addirittura la demolizione con ampliamento. È un problema nuovo che si aggiunge agli altri”. Richiesti ripetutamente interventi di rivitalizzazione del lungomare che non può essere un deserto o un parcheggio di auto, ma dovrebbe diventare un punto di riferimento serale. Perché non basta il mare pulito, suggeriva qualcuno, che è un fatto naturale e non è merito di nessuno. “Aspettiamo le vostre proposte – suggeriva il prof. Ferrari – e invece mi accorgo che le domande sono le stesse di un anno fa”. Un anno trascorso invano?

(F. T.)

(A. Mic.)

 CASTELLANETA - Domani la Strada Provinciale 12 sarà riaperta al traffico. Lo assicura il Sindaco D’Alessandro che insieme al vicesindaco Perrone e al neo consigliere provinciale Gugliotti, concretizzano il febbrile lavoro compiuto per risolvere il problema della strada chiusa da anni. L’ordinanza sindacale n. 122 del 5 agosto 2009 autorizza l’esecuzione dei lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza del tratto della Sp 12, oggetto di eventi franosi, e consentirà la riapertura tanto attesa. Ci sono volute molte riunioni in Provincia per esaminare cosa fare per conciliare le legittime esigenze delle parti in causa, e tanto lavoro ha ora come esito la restituzione ai cittadini di quel tratto di strada rimasto impraticabile per anni. Nei lavori previsti si tratta di eliminare l’instabilità di alcune parti del costone, di sistemare il fondo del canale e di ripristinare la funzionalità idraulica: lavori di somma urgenza che l’impresa ha accettato di eseguire entro sabato. Le strade provinciali, in agro di Castellaneta, sono fonti di polemiche per via della stagione estiva, che in parte è stata compromessa dalla chiusura della Sp 12, e della Sp 13 all’altezza del bivio Cosentino a causa dei lavori di costruzione della rotatoria. Una soluzione dunque resa possibile dalla sinergia di intenti con l’Amministrazione Provinciale che, tra l’altro, dovrà, come atto finale, ritirare la ormai antica ordinanza n. 70 del 2004 di chiusura temporanea al traffico di quel tratto di SP 12. Una soluzione che consentirà di agevolare il traffico locale in questo scorcio di stagione estiva e per la quale gli amministratori del Comune di Castellaneta esprimono apprezzamento all’Assessore provinciale Carrieri che ha risposto prontamente alle sollecitazioni locali, adoperandosi per la soluzione del problema. Nell’agro di Castellaneta rimane il blocco della SP 13, legato alla presenza fuoriposto, sulla nuova rotatoria, di un palo Enel, che in questo momento rappresenta l’ostacolo più grande alla riapertura provvisoria. Anche questo problema è all’attenzione di Comune e Provincia e forse presto sarà risolto.

VIABILITÀ L'impegno congiunto degli amministratori locali ha permesso la riapertura della Sp 12, chiusa da quattro anni

IL CASO Un solo loculo, un inquilino e un'aspirante tale: mistero al cimitero di Castellaneta

La nonnina che non può morire e il defunto che non vuol sloggiare  CASTELLANETA - A pagare e a morire c'è sempre tempo, si dice. Non se pagano in due, però. Soprattutto se l'acquisto, poi, è “definitivo” come quello di un loculo: uno di quei beni che sono per tutta la vita, o per tutta la morte, fate voi. A Castellaneta, infatti, bisogna anche far fronte all'occupazione della sepoltura. La storia la racconta un consigliere comunale del Pd, Michele D'Ambrosio. Una storia con un prologo comune a molte famiglie meridionali: «Come si usa fare dalle nostre parti - scrive D'Ambrosio - molti anziani per non lasciare impicci ai loro parenti si preoccupano di munirsi dell’ultima e definitiva dimora». Sarà pure macabro, fuori luogo, kitsch, eppure si fa. E lo ha fatto anche una signora 80enne, A. S. le inziali del suo nome, che immaginiamo, e non potrebbe essere altrimenti, simpatica e disposta allo scherzo. «Nel 1983 - continua il consigliere - comprò con una scrittura privata, da un’altra signora, un loculo in un condominio del cimitero di Castellaneta, che fu sottoposto a dei lavori di consolidamento verso la fine degli anni novanta, regolarmente pagati dalla signora». Insomma, la signora S. risultava a tutti gli effetti proprietaria. E la proprietà è un bene da conservare. Tanto

PALAGIANO Tito Anzolin commenta la fine di un eucalipto, tagliato per far posto alla nuova Ss 106-Dir

Addio, ultimo dei mohicani “verdi”  PALAGIANO - La Ss 106-Dir potrebbe presto essere completata. Ma questo traguardo sta costando caro alla scenografia naturale dell'agro palagianese. A sottolinearlo è stato il presidente della locale sezione di Legambiente Tito Anzolin, che attraverso una nota parecchio accorata ha dato il suo ultimo saluto ad un albero di eucalipto, ribattezzato “l'ultimo dei Mohicani”, abbattuto per far posto alla nuova arteria. «Voglio parlarvi del nostro ultimo

grande Eucalipto - ha scritto Anzolin - patriarca secolare che tenacemente resisteva lungo la strada per Chiatona a guardia del ponte della Simeone. Enorme, bellissimo, questo generoso amico, semplicemente non c’è più». «Intendiamoci - la precisazione dell'ambientalista - sono stato contento dell’avvio dei lavori per il completamento del progetto di ammodernamento della Ss 106-Dir. Né si trattava di intralciare in alcun modo i lavori: semplicemente aver la possibilità di verificare se, in fase di esecuzione dei

lavori, con quella che tecnicamente si chiama una piccola variante in corso d’opera era possibile realizzare l’opera e salvare il grande albero». Anzolin si preoccupò di telefonare a sindaco e assessore quando si accorse dell'inizio del “taglio”: «Dopo qualche giorno - spiega - il sindaco riferì che, secondo l’Anas, per la previsione di progetto in quel punto, non vi era alcuna possibilità di salvare la pianta. Dissi che quella risposta non mi convinceva del tutto e concordammo che avrei fatto giun-

gere una nota scritta al Comune, dopo aver consultato il progetto esecutivo presso l’Ufficio Tecnico. Poi il Sindaco avrebbe aggiunto anche le sue considerazioni». Ma nesuno ha fatto in tempo. L'albero è stato tagliato, e Anzolin ha potuto solamente immortalarlo per l'ultima volta, «perché almeno se ne conservi l’orma possente e la traccia, possibilmente relegando nell’oblio quell’indegna genia di eredi che ne hanno tradito l’attaccamento alla Natura».

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