29 novembre ore 11.00: short alle 14.30......?? Mi scuso per il ritardo con cui viene pubblicato questo report, ma si è trattato di causa di forza maggiore (che, tuttavia, s'è risolta prima del previsto). Cominciamo dall'euro Fx per posizionare un segnale long sul minimo del ciclo definito dai parametri di figura sotto, se tale minimo fosse superiore a 1.472..........
.......... stop sul break-down di quel minimo e strategia "no loss" incentrata sullo stesso ciclo di cui sopra. Il Taylor a medio termine "prevede" ancora rialzi fino alla metà dicembre e, quindi, un lungo periodo (fino a febbraio inoltrato) di consolidamento-ritracciamento prima di un ulteriore "salto in alto" oltre 1.50.
Non sono, purtroppo, in grado di aggiornarmi ed aggiornarvi sul Bund, giacché il mio supplier, oggi, non fornisce quei dati. Dobbiamo, giocoforza, rimandarci a domani. Veniamo all'azionario che, per l'Italia e la Germania ci restituisce ancora le stesse previsioni.......
la figura seguente mostra il raffronto diretto dei due indici (italiano e tedesco).
Oggi dovrebbe essere Sell day.........
......... e, quindi, seguendo i ragionamenti dei precedenti reports, potrebbe essere l'occasione per shortare il relativo future (tenendo a mente il rischio di errore, più alto del solito, cui più volte ho fatto riferimento nei giorni scorsi). L'indicatore dei volumi dei BB, indica il prossimo massimo del ciclo a 4 ore intorno alle 14.30 ........
........ e, quindi, per quell'ora, entrerò short se il massimo del ciclo a 4 ore fosse inferiore a 38945........
........ stop sul break-out (4 ticks x 20 minuti) di quel massimo di entrata e strategia "no loss" incentrata sul ciclo a 4 ore (chiuderò immediatamente il trade se il successivo minimo (di ciclo a 4 ore) non fosse inferiore al minimo di partenza (del suddetto ciclo a 4 ore). Notizie flash: Un’altalena al cardiopalma quella sui consumi statunitensi che tiene incollati alle poltrone dei loro uffici parecchi esponenti del mondo dell'economia. Dopo un
Thanksgiving all'insegna degli acquisti, i dati dell’altro ieri sulla fiducia dei consumatori a stelle e strisce a 87,3 punti, livello simile a quello dell’anno di Katrina, avevano spezzato le gambe a molti. Le spese nel fine settimana immediatamente successivo al giorno del Ringraziamento hanno fatto però registrare un rialzo del 6,5% a 20 miliardi di dollari. "Nella sola giornata di domenica, le vendite sono cresciute del 4,2% a 3,6 miliardi", ha fatto sapere ShopperTrak, il leader mondiale nella raccolta di dati commerciali. La mole di consumatori a caccia di acquisti ha superato le aspettative, facendo impennare le azioni dei retailer per la terza volta in quattro giorni. Lo S&P 500 retailing index ha messo ieri a segno un salto di 4,6 punti percentuali, ossia il migliore degli ultimi quattro anni. Un rodeo di dati che fa sbalzare i cow-boy nel difficile intento di domare un mercato inquieto. Con il canto del gallo, le porte dei negozi si sono spalancate nel black friday, il giorno dopo il Thanksgiving, offrendo già dalle quattro del mattino allettanti sconti, profusi anche via web. Wal-Mart, Target e Best Buy hanno affettato i prezzi per venire incontro alla sfiducia dei cittadini, afflitti dal caro greggio e dal costo degli alimentari. La National Retail federation però si aspetta spese in aumento del 4% nel periodo festivo, il dato più basso dell’ultimo lustro. Wal-Mart, il gigante di Arkansas, è cresciuto del 3,1 percento. In aumento anche Target e Best Buy, rispettivamente del 4,5% e del 3%. Nel black friday si è riportato il 5% del totale delle vendite festive secondo Shoppertrak e Mastercard Spending Pulse. Secondo quanto riportato dalla Fed, i retailers si attendono uno shopping pigro nelle prossime settimane, seguito da un picco in prossimità dei festivi. A novembre e dicembre non si scherza, le compagnie mettono infatti a segno in questi due mesi il 20% dei profitti. Tra i canali cresce il trend online ed ebay, leader negli acquisti via etere, ha messo a segno un 28% in più di traffico nel cosiddetto Cyber Monday, ossia il lunedì successivo al Ringraziamento. Situazione incerta dunque, che parafrasando Armstrong, i retailer sperano “dreaming for a green christmas”.