20091002 Ca - I Manifesti Dei Veleni, Giretti A Giudizio

Il capogruppo del Pd accusato di aver diffamatola Ballante. “Il confronto avverrà in tribunale”

I manifesti dei veleni, Giretti a giudizio Filottrano Sarà processato e dovrà rispondere dell’accusa di aver diffamato l’ex sindaco Ivana Ballante. Il capogruppo di minoranza del partito democratico in consiglio comunale, Gianfranco Giretti, è stato rinviato a giudizio. Il giudice per le indagini preliminari ha sentenziato che ne esistono gli estremi. Ma non è detto che essere processato significa essere condannato. A far scattare la querela dell’ex sindaco Ballante, nel corso della recente campagna elettorale che vedeva Giretti - coordinatore del circolo Pd di Filottrano - candidato a sindaco dallo schieramento di centrosinistra, è stata un’affermazione scritta su un giornalino trimestrale che il Pd invia alle famiglie filottranesi. Un trafiletto, in termini giornalistici, ma molto pesante perché - facendo riferimento a dei manifesti di Fiamma Tricolore strappati, Giretti scriveva “sembra per volere del sindaco”. E poi commentava che i metodi usati (dal sindaco) erano stati “tipicamente fascisti”. In quei manifesti c’era una vignetta che rappresentava Gianfranco Fini che fumava uno spinello, ed era accompagnata da un commento firmato dall’avvocato Novelli, esponente di Fiamma Tricolore. L’iniziativa di far togliere i manifesti e porli sotto sequestro venne presa dal comandante della locale stazione carabinieri ed eseguita dal servizio pubbliche affissioni, perché quei manifesti erano oggetto di reato per il quale stava indagando la Procura. Per questo Gianfranco Giretti dovrà rispondere del reato di “diffamazione aggravato dall’attribuzione di un fatto determinato e di aver diffamato un pubblico ufficiale”. Ivana Ballante si è costituita parte civile tramite l’avvocato Giorgia Fiorentini di Senigallia. La prossima udienza è stata fissata al 9 febbraio prossimo. “Prendo atto della decisione del giudice - commenta Giretti -, vorrà dire che ci confronteremo in Tribunale. Ho scritto quelle affermazioni sul nostro trimestrale diversi giorni dopo il fatto e per tre motivi: il primo perché erano avvenuti altri episodi similari per i nostri manifesti sulla Variante al Prg fatti togliere perché non perfettamente collocati negli spazi appositi. Il secondo motivo - prosegue il capogruppo di minoranza -, perché quegli stessi manifesti erano stati affissi in altri Comuni come Osimo e solo i filottranesi non potevano vederli. Terzo motivo - conclude -, è che il giorno dopo l’affissione di quei manifesti, c’era un comizio della Ballante, e toglierli diventava in qualche modo utile. L’avvocato Ivana Ballante non ha voluto rilasciare dichiarazioni.