Amia 2001-2008, tutto è stato possibile Anche la storia dei "cassonetti sbagliati" di Ignazio Panzica ieri, 21 giugno 2009 22:12 http://www.siciliainformazioni.com/giornale/politica/55497/amia-2001-2008-tutto-stato-possibileanche-storia-cassonetti-sbagliati.htm Cosa è stata e cosa è l’Amia, figlia del partito e del metodo di governo del Sindaco Cammarata? Pensavamo che in questi mesi SiciliaInformazioni.com vi avesse raccontato di tutto di più, ma invece l’Amia è un museo degli “orrori”, della pubblica amministrazione comunale, senza fine. L’edizione domenicale de “Il Corriere della Sera”, riporta a pagina 21, la notizia che l’Azienda a controllo municipale ha acquistato, nel 2008, ben 1500 cassonetti nuovi da destinare alla raccolta differenziata. Ma non li ha mai adoperati. Li ha stoccati in gran segreto in un angolo sbilenco del piazzale della discarica di Bellollampo.
Perché? Perché, il solerte dirigente preposto alla loro acquisizione ha semplicemente sbagliato le dimensioni nel relativo ordine di acquisto. Comprando dei cassonetti inadatti, perché di misure leggermente più piccoli, per riuscire ad essere agganciati e scaricati negli autocompattatori con cui l’Amia svolge il suo quotidiano servizio di raccolta rifiuti. Uno “scherzetto” da 750mila euro (dei cittadini palermitani) gettati, con disinvoltura, nel cesso. Ovviamente, in Azienda, nessuno si riesce a spiegare come sia potuta accadere una “gaffe” così incredibile. Tanto che la notizia, è stata “secretata” per mesi, sino alla soffiata giunta al bravo fotografo Lannino, che ha scattato una immagine esemplare della “vergogna Amia”.
Vi risparmiamo i dettagli dei tentativi, andati a vuoto nei mesi scorsi, di “impaccare” qualcun altro di conseguenza: prima l’emirato di Abu Dhabi, poi la Tunisia dopo, de infine altri piccoli comuni dell’isola, per cercare, in tal modo, di limitare il danno alle casse dell’Amia, magari rivendendo a qualcun altro questi 1500 cassonetti inadatti, pure sottocosto. Naturalmente, nessun “gonzo” ha abboccato. Ed i cassonetti, “inutili” e “sbagliati”, permangono nascosti a Bellolampo, sul “groppone” dell’Amia. Che adesso li usa per trarvi pezzi di ricambio da utilizzare per altri cassonetti vecchi, a cui si rompono le ruote o qualche maniglia.
Noi, nel nostro piccolo, avanziamo due possibili soluzioni. Una rivolta al neo presidente Lo Cicero: accerti quale dirigente è responsabile di questa sconcezza, e lo licenzi in tronco, trasmettendo l’insieme di questa “pratica” alla Procura della Repubblica ed a quella della Corte dei Conti, per gli accertamenti ed i provvedimenti conseguenti. L’altra, la rivolgiamo ai cittadini. Anche questo ultimo spreco criminale (perché tale è nonostante la relativa fattura non sia stata ancora pagata al 100%), è dovuto unicamente al “vezzo dell’Amia” di “secretare” le carte aziendale, e di continuare “volutamente ad ignorare” l’art.18 della legge regionale n°22 del 2008, che impone alle aziende pubbliche ex municipalizzate di “rendere noti nei rispettivi siti internet tutti gli atti adottati dai CdA, nonché le determine dirigenziali e presidenziali. Senza eccezioni”. Contro questa logica, palesemente criminale a danno delle tasche dei cittadini palermitani. Perciò, vi chiediamo di
sostenere la petizione che SiciliaInformazioni.com ospita nella sua prima pagina, nello spazio in alto a destra. Inidignatevi e fate sapere di esserlo, così che loro lo sappiano e si preoccupino!!!