lodi mattutine, ho capito che sarebbe stata una giornata unica, dove prendere lo slancio per l’inizio di questo nuovo anno associativo. Il vescovo ha ribadito che l’ACI è importante in ogni parrocchia, “essa non è in concorrenza, ma sostiene e vivifica tutte le associazioni e i movimenti.” “Il deficit di attenzione all’associazione ha provocato un impoverimento di tutta la chiesa” e perciò bisogna oggi tornare ad incoraggiare la nascita dei gruppi di Aci nelle parrocchie. Poi la parola è passata al Presidente Nazionale prof. Luigi Alici, il quale ha ribadito la disponibilità di tutta la Presidenza a lavorare al nostro fianco: “Aiutateci ad aiutarvi”. Innanzitutto la centralità di Gesù Cristo in ogni nostro “fare”, l’importanza dell’attenzione alla persona, lo stile della comunione e dei rapporti interpersonali e infine l’importanza di avere un progetto! L’Azione Cattolica sta vivendo un momento di passaggio, “ma non dobbiamo “sospirare” dobbiamo“sorridere”, perchè viviamo il compito della missione non nel segno della nevrosi o della depressione, bensì con senso di gratitudine, consapevoli del dono ricevuto; e che in questo particolare momento storico, le sfide del mondo ci stanno davanti e noi non possiamo chiudere gli occhi.” Allora CAMMINO ASSOCI ATIVO A TUTTI!!! 36VHF¶qTXDOFXQRRYHUFKH YXROH YHQLUH D YHGHUH FRVD VL ID LQ $]LRQH &DWWROLFD LO JUXSSR q DSHUWRDWXWWLFLYHGLDPRLOPHU FROHGu DOOH RUH QHL ORFDOL SDUURFFKLDOL
*LRUQDWD1D]LRQDOHGHOOD &ROOHWWD$OLPHQWDUH
La Fondazione Banco Alimentare Onlus promuove la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare Sabato 26 Novembre 2005. Lo scorso anno in oltre 5.000 supermercati sono state donate 6.945 tonnellate di generi alimentari, e questo grazie al generoso impegno di 100.000 volontari, all’adesione delle più importanti catene della distribuzione e a 4.000.000 di italiani che durante la giornata di Sabato hanno deciso di fare la spesa per i più poveri del nostro Paese. La Colletta Alimentare è un gesto di carità personale, semplice e concreto, possibile a tutti, che introduce questa mentalità nella singola persona e nel popolo. Nella nostra città la Colletta Alimentare si svolgerà nei due supermercati Cityper di Universo e Statale Sud.
pro manuscripto
Anno VIII - Novembre 2005 - n. 11
Bollettino Mensile della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria - Silvi Marina
ANNO CATECHISTICO 2005/ 06
35,02*,2512 ³/¶$&&2*/,(1=$´ Il giorno 14 ottobre 2005, i ragazzi delle scuole medi inferiori e superiori, hanno intrapreso un nuovo anno di catechismo con l’obbiettivo e la consapevolezza di avviarsi nella strada per raggiungere il Signore. L’incontro ragazzi-catechisti ha avuto inizio con il canto e la preghiera per accogliere il Signore e per essere accompagnati dal suo Spirito nella nuova tappa del cammino.
La liturgia della parola, introdotta con un passo del Vangelo dal libro del profeta Samuele (1 Sam 3,4-10) narra di un ragazzo, Samuele, aperto e generoso, pronto ad ascoltare e a realizzare sempre la parola di Dio. A Samuele hanno rivolto il canto “Samuel”. I ragazzi, in questo momento importante hanno promesso di essere consapevoli di intraprendere il cammino di Fede, di impegnarsi con serietà per conoscere meglio Gesù e il suo Vangelo, di essere sempre presenti con fedeltà, di ricordare Dio nella preghiera partecipando frequentemente alla Santa Messa e di impegnarsi a mettere in pratica gli insegnamenti del catechismo. I ragazzi, dopo aver promesso, sono stati invitati a scrivere i propri nomi nel cartellone per associarsi al proprio gruppo di appartenenza: per le prime medie il gruppo “AURORA”;per le seconde il gruppo “TENDA”; per le t er ze il gruppo “ARCOBALENO” e per le superiori il gruppo “SENTIERO”. In conclusione, per ringraziare il Signore, hanno pregato e cantato per la Vergine Maria.
8QFXRUVRORH XQ¶DQLPDVROD
Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi sono stati beatificati il 21 ottobre del 2001 da Sua Santità Giovanni Paolo II, nel giorno del ventesimo anniversario dell’ Esortazione Apostolica “Familiaris Consortio”. In quella occasione, per la prima volta nella storia della Chiesa, abbiamo visto elevata alla gloria degli altari una coppia di sposi, beat i non “malgrado” il matrimonio, ma proprio in virtù di esso. Novembre è il mese in cui la Chiesa universale celebra la solennità di Ognissanti, e in cui la nostra parrocchia affida ai catechisti, agli educatori e ai capi scout, il mandato di annunciare il Vangelo tra i ragazzi della nostra città. Allora mi è sembrato bello e opportuno additare a tutta la comunità l’ itinerario di santità realizzato da questi coniugi; due persone che non hanno fondato congregazioni, che non sono partite missionarie per terre lontane, ma che semplicemente hanno vissuto il loro matrimonio come un cammino verso Dio facendosi sante insieme. La beatificazione di Luigi e Maria Quattrocchi ha rappresentato una svolta nel modo di concepire la santità: questa mostra a tutti i fedeli, e a noi catechisti, come nessuna con-
dizione terrena possa essere un ostacolo nel nostro cammino di perfezione, neppure un vita come quella familiare, dove gli impegni quotidiani sembrano allontanarci dall’ essenziale, dall’ amore di Cristo e dal desiderio di stare con Lui. Si è santi innanzitutto perché si ama, e l’amore è possibile a tutti. Anzi: il matrimonio e la famiglia sono naturalmente luoghi d’ amore; non si ama infatti un generico “prossimo” ma questa persona che è mio marito, mia moglie, mio figlio, mio fratello. La pratica quotidiana del pregare insieme, l’ esempio, la profonda fede di Luigi e Maria hanno sortito un forte effetto sui loro quattro figli, tutti chiamati dal Signore alla vita consacrata. Non senza ragione, perché “la famiglia che è aperta ai valori trascendenti, che serve i fratelli nella gioia, che adempie con generosa fedeltà i suoi compiti ed è consapevole della sua quotidiana partecipazione al mistero della Croce gloriosa di Cristo, diventa il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio”, come giustamente ha sostenuto Giovanni Paolo II nella “Familiaris Consortio”. Certamente non è facile riassumere in poche righe l’ esperienza umana e spirituale di questi due coniugi: quasi 50 anni di vita insieme, costantemente vivificati dalla preghiera, dall’ amore verso Dio e verso il prossimo. Ogni mattina partecipavano alla S. Messa nella basilica di S. Maria Maggiore; la
sera, poi, si riunivano in casa per la recita del Santo Rosario. Non mancavano l’ adorazione notturna, la devozione al Sacro Cuore di Gesù e le opere di carità, mai rifiutate ai bisognosi che quotidianamente bussavano alla loro porta. Luigi e Maria si erano sposati molto giovani, il 25 novembre del 1905, a Roma. Lui era segretario generale dello Stato, un uomo politico onesto e integerrimo. Negli anni difficili della ricostruzione dell’ Italia dopo la fine del primo conflitto mondiale, egli ebbe particolarmente a cuore i problemi economici e sociali della popolazione, e si prodigò instancabilmente per la loro risoluzione. Pur non avendo mai aderito ad un partito politico, Luigi fu grande amico di don Sturzo e di De Gasperi, e seppe far risplendere nel suo ambiente di lavoro, laicista e refrattario alla fede, la bellezza delle virtù cristiane. Lei, Maria, era una ragazza colta, sensibile e raffinata, amante della letteratura e della musica. Svolse il suo apostolato prevalentemente tra le infermiere volontarie della Croce Rossa e nei gruppi di Azione Cattolica; fu catechista attivissima per le donne del popolo, organizzatrice anche dei primi corsi per fidanzati, autentica novità pastorale per quei tempi. Nel 1917, i due coniugi decisero di diventare insieme terziari francescani, un’ occasione in più per testimoniare al mondo la forza consolatrice della fede, che non mina i rapporti umani, ma che li stabilizza e li consolida. Quella di Luigi e Maria è stata una vita felice, vissuta intensamente, ricca dei doni dello Spirito; una vita che insegna agli sposi cristiani, a non lasciarsi trascinare dagli eventi quotidiani, ma a cogliere in essi l’ amore di Dio e il mezzo per costruire il Suo regno.
&RQVLJOLR5HJLRQDOH GHOO¶$]LRQH &DWWROLFD
Domenica, 9 ottobre 2005, si è svolto il consiglio regionale dell’Azione Cattolica a Chieti, dove è intervenuta tutta la Presidenza Nazionale. Data l’importanza dell’incontro, l’invito è stato esteso a tutti i consiglieri diocesani e ai presidenti parrocchiali. E’ stato un momento molto bello per noi, perché è servito ad incontrare le persone che rappresentano solo nomi famosi sulle riviste associative, e per loro per incontrare persone che sono solo numeri sui tabulati delle adesioni. A partire dall’accoglienza di S.E. Bruno Forte arcivescovo della diocesi ospitante, che con gioia e calore ci ha guidati nella preghiera e riflessione delle