Università degli studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia Istituto di Clinica Chirurgica Direttore:Prof. Marino Cagetti
Epatocarcinoma
Lezioni Chirurgia Generale II
Epatocarcinoma Epidemiologia
Maggiore incidenza nel sesso maschile Rapporto M/F 4:1
Maggiore incidenza nella VI decade di vita Settima causa di morte per cancro nel sesso maschile, nona in quello femminile Causa di ¼ dei decessi nei pz. Cirrotici
Epatocarcinoma Incidenza Aree ad alta incidenza
Epidemiologia
Africa subshariana, asiatici estremo oriente 20-150 casi/100000/anno 40-45 aa
Aree a media incidenza
Italia,Spagna, Argentina, Maori della Nuova Zelanda
In Europa
3/9 casi per 100.000/aa - 60-65 aa
In Italia
5-10/100000/anno
8 casi/100.000/aa associato a cirrosi nel 90% dei casi
Epatocarcinoma Eziologia HBV e HCV responsabili del 90% dei casi, la coinfezione HBV-HCV aumenta ulteriormente il rischio ALCOOL Qualunque epatopatia cronica che comporti rigenerazione protratta degli epatociti: CIRROSI BILIARE PRIMITIVA MALATTIE METABOLICHE (emocromatosi, Wilson, deficit alfa 1 antitripsina, glicogenosi I-III ) • • • •
Aflatossina B1 Fumo Ormoni sessuali steroidei e anabolizzanti, la cui assunzione a lungo termine comporterebbe un rischio relativo del 3,8-13,5% Derivati del petrolio e pesticidi organici
Epatocarcinoma Patogenesi
HBV-DNA azione oncogena diretta il suo genoma a DNA si integra in quello umano l’attivazione dei protoncogeni c-myc, ras, p-53.
causando
HCV-RNA: genotipo 1b. privo di trascriptasi inversa, non ha azione oncogena diretta, la sequenza sarebbe: epatite C > cirrosi > HCC
L’intervallo compreso tra l’infezione virale e l’insorgenza di neoplasia è di 15 - 45 anni e non tutti i pazienti positivi agli antigeni virali svilupperanno il tumore
Epatocarcinoma Fattori di rischio costituzionali
Età
Sesso Maschile
Patogenesi
Con l’incremento della vita media aumenta il numero dei casi di epatopatie croniche e di conseguenza aumenta il rischio di cirrosi ed HCC
Rischio 3-8 volte maggiore probabilmente per una maggiore esposizione a fattori di rischio per HCC
Epatocarcinoma Modalità distinte d’insorgenza
Ex novo su fegato sano
Patogenesi
•Colpisce soggetti più giovani (35-45 aa) •Sono paz. HBsAg Negativi •L’alfafetoproteina è nella norma •Si tratta di forme ben differenziate
(Raro in Italia)
A tappe su fegato cirrotico
Epatocarcinoma Evoluzione su fegato cirrotico
Evoluzione
•Epatopatia cronica •Cirrosi macronodulare •Displasia cellulare a larghe o piccole cellule •Iperplasia adenomatosa (AH) o lesione precancerosa •AH atipica, epatociti con atipie nucleari e strutturali •AH con foci neoplastici (lesione borderline) con atipie severe
Epatocarcinoma Evoluzione su fegato cirrotico HCC precoce
HCC poco avanzato
HCC avanzato
Evoluzione
Ben differenziato, a crescita espansiva
Focolai di cellule differenziate nel contesto del tumore
Cellule neoplastiche moderatamente o scarsamente differenziate
Epatocarcinoma Istotipi
Anatomia patologica
La diversità di linee cellulari presenti nel fegato (epatociti, cellule di rivestimento delle vie biliari, cellule di Kupffer, cellule endoteliali dei sinusoidi epatici, cellule di Ito) spiega la variabilità di istotipi delle neoplasie epatiche
Epatocarcinoma Istotipi
Anatomia patologica
•Trabecolare (più frequente) •A cellule chiare •Sinciziale •Adenoideo (o pseudoghiandolare o acinare) •Sclerosante •Anaplastico •Fibrolamellare (rarissima in Italia, in giovani, su fegato sano a prognosi favorevole )
Grading •Ben differenziato •Moderatamente differenziato •Scarsamente differenziato
Epatocarcinoma Aspetti Macroscopici
Anatomia patologica
Solitario Multinodulare Diffuso o Massivo
Importante dal punto di vista della radicalità e della prognosi la presenza della CAPSULA
Epatocarcinoma Clinica
Sintomatologia
Variabile e mascherata dalla preesistente epatopatia cronica o cirrosi •Perdita di peso •Febbre
Spesso asintomatici
•Epatomegalia •Versamento ascitico •Ittero •Anoressia •Diarrea •Vomito •Epigastralgia •Turbe della canalizzazione
Epatocarcinoma Sintomatologia pazienti senza cirrosi
Clinica
Possibile esordio acuto, spesso aspecifico •Rapido deterioramento delle condizioni generali •Febbricola serotina •Dolore in ipocondrio destro •Astenia ingravescente •Ascite •Ittero •Epatomegalia •Emoperitoneo
Epatocarcinoma Sintomatologia pazienti con cirrosi
Clinica
La sintomatologia tende a sovrapporsi a quella della sottostante malattia •Astenia ingravescente •Dolore gravativo in ipocondrio destro •Febbre •Decadimento delle condizioni generali •Ascite •Ittero •Epatomegalia •Emoperitoneo
Epatocarcinoma Sintomatologia
Clinica
Sindrome paraneoplastica •Ipoglicemia •Poliglobulia •Ipercalcemia •Ipercolesterolemia •Sindr. da carcinoide •Produzione di gonadotropina corionica, prostaglandine
Epatocarcinoma Diagnosi
Solitamente è occasionale e la maggior parte dei tumori è in stadio avanzato Ecografia α feto proteina Indagini di primo livello
Funzionalità epatica Markers virali
Epatocarcinoma Ecografia
Diagnosi
Screening
Pazienti a rischio, per diagnosi precoce di HCC
Elevata sensibilità
Anche per lesioni < a 2 cm
•Alone periferico •Iso-Ipoecogeno se < a 2-3 cm; •Iperecogeno o misto se > a 5 cm, •ipervascolare al color-doppler: basket pattern: ipervascolarizzazione a canestro •segni di epatopatia cronica: nodularità, irregolarità della superficie, margine arrotondato, versamento liquido)
Utile nelle biopsie, nell’ablazione percutanea mediante alcolizzazione(PEI) o radiofrequenza(RF)
Epatocarcinoma Laboratorio
Diagnosi
•↑ Transaminasi e degli indici di colestasi •↑ α feto proteina •↑ Glicemia •Possibile leucocitosi neutrofila, dovuta a fenomeni di necrosi tumorale. •Markers epatite B e C
Epatocarcinoma Laboratorio
Diagnosi
ALFA FETO PROTEINA (AFP)
•Aumentata in numerose epatopatie, nei seminomi e teratomi •Significativa se > a 400 ng/ml (specificità > 95%). •Correlata alle dimensioni, al grading e al tipo istologico •Il fibrolamellare non produce AFP E’ utile inoltre nel follow up dei pazienti trattati. Nella diagnosi precoce ha scarsa utilità: lesioni di diametro < 3 cm( limite per un approccio chirurgico curativo) hanno valori di AFP > 500 ng/ ml solo nel 10% dei casi)
Epatocarcinoma Diagnosi
TC spirale con Lipiodol Indagini di secondo livello
RMN Arteriografia con Lipiodol Biopsia epatica
Epatocarcinoma TC spirale con Lipiodol
Diagnosi
Diagnosi di piccoli HCC Elevatissima sensibilità diagnostica può rilevare lesioni < 0,5 cm di diametro.
Diagnosi differenziale con noduli di rigenerazione Valutazione della recidiva locale dell’HCC dopo chemioembolizzazione
Epatocarcinoma Biopsia
Diagnosi
Esame invasivo con maggiore costo e maggiore rischio Ecoguidata con ago sottile 1.2 mm abbinata a citologia per aspirazione ha una sensibilità del 90% Indicata
Superflua
Se permangono dubbi Se presente nodulo con caratteristiche US e TC tipiche con AFP > a 400 in fegato cirrotico HBV o HCV relata
Epatocarcinoma
Paz. con cirrosi
Diagnosi
ETG Lesione focale del fegato
Algoritmo diagnostico
α feto proteina Biopsia ETG guidata HCC TC spirale Condiz. Generali scadute Lesione singola < 5 cm Meno di 3 lesioni (no coagulopatia, ascite)
PEI
Cond generali buone
Lesione singola > 5 cm Più di 3 lesioni (assenza di trombosi VP, flusso epatofugo)
TACE
RMN
Angiografia CTAP e/o TC lipiodol
Terapia chirurgica
Epatocarcinoma Prognosi in termini di sopravvivenza e recidiva
Prognosi
•Natura istologica e dal grado di diffusione della malattia, Riserva funzionale epatica •Dalle condizioni generali del paziente e dalle possibilità di trattamento radicale
La mortalità dei soggetti non trattati è del 95% a due anni La sopravvivenza media dei pazienti non trattati varia da 1-6 mesi dalla diagnosi per i pazienti cirrotici a 24 mesi per quelli non cirrotici
Epatocarcinoma Fattori Prognostici
Prognosi
•Sesso: il femminile migliore prognosi •Dimensione HCC > 5 cm: invasione vascolare, metastasi intraepatiche, minore diffetrenziazione, noduli multipli •Pattern di crescita: migliore in quello espansivo (capsulato, piccolo) rispetto a infiltratrivo o diffuso •Livello di α feto proteina •Multinodularità: diffusione intraepatica metacrona o carcinogenesi multicentrica, Satellitosi:intrasegmentaria; Noduli satelliti: intersegmentaria •Angiotropismo •Invasione dell’albero biliare •capsula •Invasione linfonodale •Tipo istologico: favorevole il fibrolamellare, a cellule chiare •Grading •Età •Stadio della cirrosi •Margine della resezione
Epatocarcinoma Classificazione TNM (T)
Stadiazione
TX
Il tumore non può essere definito
T1
Unico <2 cm senza invasione vascolare
T2
Unico, < 2 cm con invasione vascolare < 2 cm, multipli senza invasione vascolare Limitati ad un lobo Unico < 2 cm senza invasione vascolare
T3
unico > 2 cm, con invasione vascolare multipli < 2 cm limitati ad un lobo con invasione vascolare Tumori multipli, alcuni > 2 cm , con o senza invasione vascolare
T4
Tumori multipli interessanti più di un lobo Interessamento di un ramo principale della vena porta o delle vene epatiche
Numero, dimensioni, invasione vascolare
Epatocarcinoma Classificazione TNM (N) Nx
I linfonodi regionali non possono essere definiti
N0
Non evidenza di metastasi nei linfonodi regionali
N1
Metastasi nei linfonodi regionali
Classificazione TNM (M) M0
Non evidenza di metastasi
M1
Metastasi a distanza
Stadiazione
Epatocarcinoma Metastasi
Stadiazione
L’HCC ha bassa tendenza a metastatizzare Le localizzazioni più frequenti sono: •Linfonodi dell’ilo epatico •Polmone •Scheletro •SNC Ha spiccato angiotropismo per cui tende a diffondere a livello epatico attraverso il sistema portale e sovraepatico.
Epatocarcinoma Stadiazione
Stadiazione HCC sec. UICC del 1992 Stadio
T
N
M
I
T1
N0
M0
II
T2
N0
M0
III
T1-T3
N0-N1
M0
IV A
T4
N0-N1
M0
IVB
T1-T4
N0-N1
M1
Epatocarcinoma Stadiazione
Classe di Child
Importante per stabilire il grado la funzionalità del fegato residuo e quindi la prognosi e la scelta terapeutica
Epatocarcinoma Stadiazione
Classe di Child Punteggio 2
Parametri da valutare
1
Encefalopatia
0°
1° e 2°
3° e 4°
Ascite
Assente
Lieve
Grave
Bilirubina mg/dl
<2
2-3
>3
Albuminemia
>3.5
2,8-3,5
<2,8
Attività prot.% I.N.R.
70% <1,25
40-70%
<2
3
40%
>2
Epatocarcinoma Stadiazione
Definizione Child Punti Child A
5-7
Child B
8-9
Child C
10-15
Epatocarcinoma Indicazione alla Resezione
Terapia
Trattamento di scelta Dipende da: stadio TNM: I o II stadio Child: A o B Bilancio tra l’entità della decurtazione parenchimale, riserva d’organo e d’organismo Solo il 20% dei paz è resecabile a causa della cirrosi e della multifocalità La recidiva si verifica nel 90% dei paz. e nel 70% nel fegato residuo
Epatocarcinoma
Terapia
Iter di valutazione della funzionalità epatica (da Makuuchi)
Ascite Assente o controllabile
non controllabile Stop
Bilirubina tot <1mg/dl
<1,5 Resezione limitata
<2
>=2
enucleazione
STOP
(Test con il verde di indocianina)
ICG 15’ 10%
<20%
Tri-bisegm. Lobectomia sin
<30%
<40%
subsegm. Resezione (segmento limitata di Couinaud)
>=40% enucleaz.
Epatocarcinoma Scelta del tipo di resezione
Terapia
Sec Makuuchi nei pz con HCC su cirrosi, è preferibile la segmentectomia e la subsegmentectomia IOUS (ecografia intraoperatoria) guidate rispetto all’epatectomia maggiore
Epatocarcinoma Trapianto di fegato
Terapia
Pz in Stadio I-II, tumore limitato ad un lobo, senza invasione vascolare. I pz in Stadio III-IV con buona funzionalità epatica, che rispondono alla chemioterapia arteriosa intraepatica con cisplatino, doxorubicina, mitomicina C, sono possibili candidati al trapianto
Epatocarcinoma Controindicazioni al Trapianto •Età > 65 aa •Metastasi linfonodali o extraepatiche •Gravi patologie concomitanti •Infezione da virus B o C in fase replicativa •Invasione vascolare •Invasione vie biliari
Terapia
Epatocarcinoma Scelta dell’intervento
Terapia
Resezione segmentaria
Pz con lesione localizzata unica su fegato sano o Child A.
Resezione lobare
Pz con lesione estesa (> 5 cm) o multipla ma in un solo lobo, Child A o B
Trapianto di fegato
pz cirrotico avanzato, Child C
Epatocarcinoma Chemioembolizzazione (TACE) (Trans arterial chemo embolization)
Terapia
•Vascolarizzazione del fegato: 75% dalla vena porta e 25% dall’arteria epatica.
•Il tumore ha una vascolarizzazione prevalentemente arteriosa •La metodica è indicata soprattutto per HCC capsulati di
dimensione <2 cm perché quasi totalmente irrorati dall’arteria epatica.
Epatocarcinoma Chemioembolizzazione (TACE) (Trans arterial chemo embolization)
Terapia
Iniezione attraverso un catetere nell’art. epatica di particelle di spongostan + lipiodol + chemioterapico
Duplice ruolo: provocare l’ischemia del tumore e prolungare il tempo d’azione dei chemioterapici su di esso.
Epatocarcinoma Chemioembolizzazione (TACE) (Trans arterial chemo embolization)
Terapia
Impossibile ottenere necrosi del 100% del tessuto neoplastico irrorato anche dalla vena porta (tumori avanzati, neoplasia sconfinante dalla capsula, noduli satelliti) TACE ripetute hanno un effetto lesivo sulla funzione epatica
Epatocarcinoma Controindicazioni alla TACE
Terapia
Trombosi portale Iperbilirubinemia persistente > 2 mg/dl Ascite non controllabile, versamento pleurico
Varici esofagee
Epatocarcinoma Iniezione percutanea di etanolo (PEI)
Terapia
L’etanolo agisce causando disidratazione, necrosi coagulativa e fibrosi, necrosi delle cellule endoteliali, aggregazione piastrinica con trombosi ed ischemia del tessuto neoplastico L’ipervascolarizzazione dell’HCC e la minore consistenza rispetto al parenchima epatico circostante e la presenza della capsula favoriscono la diffusione dell’alcol all’interno della lesione
Epatocarcinoma Iniezione percutanea di etanolo (PEI)
Terapia
Indicazioni •Pazienti in stadio A o B di Child •Numero < a 3 •Dimensioni < a 5 cm
Controindicazioni •Trombosi portale •Noduli satelliti, multinodularità, invasione della capsula, forme infiltrative •Classe B o C di Child •Disordini emocoagulativi •IRC
Epatocarcinoma Iniezione percutanea di etanolo (PEI)
Terapia
Vantaggi
•Metodica a basso rischio, mortalità nulla •Non crea danni al parenchima epatico sano, al contrario della TACE. •Ripetibile in caso di nuove lesioni •Elevata efficacia terapeutica locale •Semplicità di esecuzione
Epatocarcinoma Iniezione percutanea di etanolo (PEI)
Terapia
Sopravvivenza
HCC singolo < 5 cm
HCC multiplo > 3 lesioni
A 3 anni
A 5 anni
Child A 79%
47%
Child B 63%
29%
Child A 68%
36%
Child B 59%
0
Epatocarcinoma Terapia
Ablazione termica con radiofrequenza (RF) In anestesia locale, si inserisce per via percutanea un elettrodo, collegato ad un generatore a radiofrequenza, nella parte più profonda della neoplasia, sotto guida ecografica. L’ipertermia interstiziale generata, provoca la necrosi della lesione
Epatocarcinoma Ablazione termica con radiofrequenza (RF) Indicazioni alla RF
•HCC singolo < 3 cm di diametro •Assenza di trombosi portale •Assenza di diffusione extraepatica •Buona funzionalità emocoagulativa
Terapia
Epatocarcinoma Indicazioni al trattamento
Terapia
Stadio I-II, Child C
E’ indicato il trapianto o in alternativa terapie di ablazione percutanea
Stadio III - Child A
Controindicato il trapianto , indicata la resezione anche come epatectomia maggiore.
Stadio IV Child A
Controindicato sia il trapianto che la resezione, indicata l’ablazione percutanea
CASO CLINICO ETG Addome Epatomegalia con ecostruttura alterata per presenza di formaz. ipoecogena di 6 cm che occupa il I e la parte profonda del IV segm. epatico in rapporto con: biforcazione portale; cava inf.; retroepatica; sovraepatica media. biopsia della lesione: es. istologico adenocarcinoma tubulare; si esclude una metastasi da adenocarcinoma del tratto gastroenterico o pancreatico
CASO CLINICO TC Addome A livello di I-IV segm. epatico, tra sovraepatiche e porta, lesione ipodensa, rotondeggiante, Ø max di 3,5 cm, limiti netti, che assume M.d.C. in modo tenue e diffuso, soprattutto in sede marginale, impronta i vasi suddetti. Nel centro della lesione dopo M.d.C. si evidenzia una piccola formazione oblunga, iperdensa, di incerta natura. Regolari milza, reni, surreni, pancreas. Non adenopatie. C. Lesione focale epatica non specifica (angioma atipico? lesione secondaria?)
CASO CLINICO
RM Fegato
Lesione solida, rotondeggiante, Ø max di circa 4cm, limiti netti, in corrispondenza dei segm. I e IV del fegato, in rapporto con le vene sovraepatiche media e sn., con la biforcazione portale e con la VC inf. che risultano improntate. Tale formazione è compatibile con epatocarcinoma non potendo escludere la possibilità di localizzazione eteroplasica secondaria). Non tumefazioni linfonodali.
Scintigrafia epatica planare +SPECT
Area disomogeneamente fissante il radiocolloide in prossimità del V segmento
HCC
Intervento Epatectomia sinistra allargata al I segmento; colecistectomia