11 aprile ore 9.15: ... chi ha aperto quella porta? Mi scrive l'ormai noto "domandista ... un po impertinente" che, nei giorni scorsi, si è spesso guadagnato le luci di questa ribalta: ...... leggendo i suoi ultimi reports, disseminati (come pensavo) di indizi, codici e chiavi di lettura, sono riuscito a costruirmi il battleplan di Taylor. Complimenti, è ingegnoso, forse la migliore scoperta di sempre in campo finanziario. Allo stesso tempo devo però dirle che è stato un poco ingenuo a farsi trascinare in questo argomento e cedere così facilmente un segreto che io al posto suo non avrei ceduto mai. Vale evidentemente anche per lei la regola che l'orgoglio è più forte della convenienza e fa fare delle stupidaggini colossali. Lei si è lasciato trascinare dal suo ego che evidentemente voleva mostrare al mondo quanto è bravo..... Amico mio, se ho disseminato i miei ultimi reports di indizi e codici, è stato proprio per condurre alla meta (il battleplan di Taylor) chi era già pronto per "entrare". Ricorderà che in recente report scrivevo che un antico proverbio cinese recitava: il "maestro" è colui che ti apre la porta, ma ad entrare non puoi essere che tu. Senza la pretesa di essere un maestro, io ho semplicemente aperto la porta a tutti coloro che leggono questi reports, dando la possibilità a tutti di entrare. Quelli che sono entrati, quindi, erano evidentemente già pronti. L'ho fatto per orgoglio, trascinato dal mio ego, come lei sostiene? Mi sembra di no (ma la questione, francamente, mi sembra irrilevante); se così fosse, sarei già pentito ..... e non lo sono. Mi faccia aggiungere un'ultima osservazione: quando Siddhārtha Gautama (Buddha) finalmente si "illuminò" (comprese chi era davvero, e comprese anche il senso della vita) rimase zitto e, a chi gli chiedeva cos'era l'illiminazione, mostrava semplicemente un fiore, continuando a stare zitto. Da allora i Buddhisti ripetono che: chi "capisce davvero" resta zitto, perché ogni parola diventa inutile. Da ciò mi faccia dedurre che lei, in quella porta che io le ho aperto, non è entrato. Sono quasi certo che lei non è in grado di costruirsi il Battleplan di Taylor giacché, se così fosse, non sarebbe corso a sbandierarlo ai quattro venti. I proverbi orientali, raramente sbagliano. Parentesi chiusa. Vi invito a scaricare e leggere il programma aggiornato e definitivo del corso di Excel del prossimo Club giallo. Chi ha necessità e voglia di imparare ad usare quel programma ai fini borsistici, credo che difficilmente troverà un'altra occasione simile. Per i dettagli operativi vi rimando alla pagina http://www.borsari.it/Clubgiallo19Aprile2008.htm Veniamo al trading. Come sono messi i cicli (sull'azionario italiano)? la velocità centrata di Tracy+2 è diretta verso l'asse dello zero ........
........ e, quando lo attraverserà, significherà che il massimo (di tale ciclo) si sarà "compiuto". Contemporaneamente, la velocità centrata di Tracy (figura sotto) ci dice che, ieri (Buy-day) è iniziato un nuovo ciclo (Tracy).......
....... sul battleplan semestrale, dunque, la situazione dei cicli è come in figura sotto .......
....... che i "due futuri di Taylor" confermano (figura sotto).
Essendo ieri Buy day (vedere relativo report), oggi il ciclo intraday dovrebbe presentarsi come in figura sotto (probabilità 50%).
Niente di nuovo sull'euro Fx......
.... e neanche sul Bund.
Notizie flash:
L’Italia rallenta. Non è solo il Fondo Monetario Internazionale a dirlo. A rincarare la dose di pess produzione industriale, che a febbraio ha accusato una flessione dello 0,8% rispetto allo stesso mese precedente (dati corretti per i giorni lavorativi). Nella media dei primi due mesi del 2008 l 0,3% rispetto al corrispondente periodo del 2007.
Il dato arriva a solo un giorno di distanza dal taglio delle stime sulla crescita italiana per 2008 e monetario internazionale nel suo World Economic Outlook. Per l’anno in corso da una previsione dello 0,8% si è passati allo 0,3%, medesimo tasso di espansione stimato anche per il 2009, per un +1%. Per gli stessi anni il Fondo prevede per Eurolandia una crescita rispettivamente dell’1,4 infatti la crescita più lenta di tutta l’area euro. Di più, secondo l’Fmi già nel corso degli ultimi tre avrebbe subito una contrazione dello 0,1%.
E i timori per un difficile quadro macroeconomico si raccolgono anche in uno studio odierno di V Stanley, che passa in rassegna le condizioni dell’economia italiana a pochi giorni dalla consultaz prossimi. La casa d’affari vede una crescita 2008 dello 0,6% contro un +1,5% dell’Eurozona, e n nella seconda parte dell’anno, avverte che la possibilità di una recessione tecnica in Italia nel co scartata agevolmente. La prima necessità individuata da Pillonca – convinto che non sia scontat una chiara maggioranza - è allora quella di una nuova legge elettorale che aumenti la stabilità e “Questo – spiega – è profondamente importante per le prospettive di crescita economica dell’Ita capacità di attirare investimenti”.