10 ottobre ore 9.20: le Lingue non perdonano Dunque, nonostante le probabilità a favore (vedere report di ieri), non era variante 4, ma ciclo ortodosso di tre giorni....
.... con un classico Buy day ed un tipico minimo prima. Insomma: uno dei classici di Taylor che, prima delle 11.00 (sappiamo che quello è l'orario entro cui i dubbi si sciolgono), si è manifestato nello splendore del Cinemascope in Technicolor (ricordate i films degli anni 60?). E' perché, allora, le probabilità erano a favore della variante 4? Perché, fin li, l'andamento dei prezzi puntava in quella direzione e, quindi, le probabilità del ciclo di tre giorni erano minoritarie (40%).
Ricordiamo, tuttavia, che probabilità 40%, significa dire che su 100 casi, 40 saranno in quel modo e, dunque, il fatto che sia meno probabile, non significa certamente che quella possibilità sia esclusa. Allo stesso modo (mutatis mutandis) il fatto che la velocità centrata del ciclo tracy+2 abbia attraversato l'asse dello zero, non significa che esattamente in quel punto ci sia il massimo del ciclo intermedio (il ciclo superiore), il quale può essere spostato in avanti o indietro, secondo la tendenza dei cicli superiori. In altre parole: se il ciclo annuale è al rialzo ed il ciclo semestrale anche (come è il caso in questione) con probabilità superiori all' 85% il massimo del ciclo intermedio sarà spostato in avanti rispetto al massimo del ciclo tracy+2. Ma poi, la velocità centrata di tracy+2, ha davvero attraversato l'asse dello zero?
La risposta di oggi è: ancora no. E come mai ieri sembrava di si?
Sappiamo che le velocità centrate, poggiano su una "semplificazione", ovvero assumono che i dati "in avanti" non ancora disponibili, siano uguali all'ultimo dato disponibile, e, quindi, nell'ultimo tratto, "sono stimate" (il concetto è perfettamente noto a chi si è cimentato nella costruzione di tale "strumento"). Da ciò ne deriva che, la variazione "significativa" dell'ultimo dato disponibile (quello che si proietta in avanti), come è successo tra ieri ed oggi, causa delle variazione della "stima" dell'ultimo tratto della velocità centrata che, difatti, ieri "attraversava" ed oggi no. In ogni caso, il messaggio di fondo resta invariato: il ciclo tracy+2 è "intorno" al suo massimo e, dunque, il Battleplan tradizionale mostrato ieri, deve essere modificato (a differenza del Taylor, qui bisogna fare degli aggiustamenti manuali).
Ma è più preciso il Taylor oppure il tradizionale? Ovviamente (e di gran lunga) il Taylor, il quale si aggiusta ad ogni nuovo inserimento di dati e, quindi, si adatta continuamente alle nuove condizioni.
Il Taylor di figura sotto, difatti, non ha bisogno di variazioni, giacché continua a marciare per la sua strada.
Spero di avere risposto a tutti quelli che mi hanno scritto ieri pomeriggio e le cui emails, erano implicitamente citate nelle domande (retoriche) di cui sopra. Veniamo all'euro Fx, su cui è scattato lo stop (break-out di 1.4104) ...........
........... shorteremo ancora se il prossimo massimo (il ciclo è quello indicato dai parametri di figura sopra) sarà inferiore a 1.4176. Stop sul break-out di quel massimo e strategia "no loss" incentrata sulle stesso ciclo definito in figura sopra. Per onestà di informazione, devo riconoscere di non essermi accorto della Lingua in formazione.......
....... che avrebbe dovuto spingermi a posizionare lo stop sul break-out di 1.4053 (invece che 1.4104) e ...... le Lingue non perdonano. Passiamo al Bund, su cui è scattato lo short (massimo inferiore a 113.06)........
........ stop sul break-out di 112.73 e strategia no loss incentrata sul ciclo individuato dai parametri di figura sopra. Notizie flash:
Alcoa ha comunicato ieri, dopo la chiusura dei mercati azionari statunitensi, i risultati relativi al tradizione, alla “earning season” americana. Il bilancio del periodo luglio-settembre per il coloss chiaro-scuro attesi in generale per la nuova stagione delle trimestrali, comprendente il periodo e credito e dai segnali di rallentamento dell’economia Usa.
Alcoa ha concluso il terzo trimestre dell’anno con una crescita degli utili del 3%, a 555 milioni d utile per azione di 0,63 euro (0,64 al netto delle poste straordinarie). Un risultato inferiore al co andata meglio sul fronte dei ricavi, i quali hanno tuttavia rispettato le attese del mercato. Il fatt trimestre del 2006.
E’ solo un primo assaggio di una stagione di trimestrali molto attesa per avere indicazioni sullo s per i bilanci aziendali saranno quelle che inizeranno da metà ottobre. Entro la fine del mese la m comunicato i risultati e si potrà trarre un bilancio meno parziale di quello che si può avere ora.
Allo stato attuale sono poco più di 30 le compagnie dell’indice più rappresentativo dei mercati U stime sulle trimestrali delle compagnie che devono ancora comunicarli, uno studio di Thomson F trimestre dell’anno. Si tratterebbe del risultato peggiore mai registrato dal secondo trimestre de indicativo di quanto l’outlook sull’economia mondiale sia mutato negli ultimi tre mesi. Al primo l erano al 6,2%, al primo ottobre si attestavano al 3,6%. Tuttavia il brutto colpo ricevuto con il cr un’ulteriore netta revisione al ribasso delle stime.
Come prevedibile, gran parte del calo è attribuibile al comparto finanziario, il più colpito dalla cr subprime. Secondo le elaborazioni di Thomson Financial il tasso di crescita dei profitti del settor luglio al -4% attuale. C’è chi potrebbe fare peggio in ogni caso. Nel comparto dei consumi discre stimato negativo per l’8%, subendo in pieno l’effetto del rallentamento del comparto immobiliar tale aggregato dal settore dei consumi discrezionali il tasso di crescita sarebbe al +6%. E al +2%