Utente e-GdP: solaro - Data e ora della consultazione: 5 novembre 2009 19:09 09254
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il crocifisso nelle aule
È GARANZIA DI LIBERTÀ PER TUTTI di
PIER GIACOMO GRAMPA
Una recente sentenza della corte europea per i diritti dell’uomo di Strasburgo ha decretato l’allontanamento del crocifisso dalle aule scolastiche della vicina Italia. “Summum jus, summa iniuria”: dicevano già gli antichi. Quando si applica il diritto con freddezza astratta e pregiudizio ideologico si producono sentenze miopi e sbagliate, perché il principio di laicità non comporta un’ostilità rispetto ai sentimenti religiosi. Laicità non vuol dire agnosticismo, estraneità, ostilità rispetto alla religione (questa sarebbe una scelta di campo ideologica, alla faccia della neutralità dello Stato), non può avallare la pretesa di soppressione di un valore tradizionalmente accettato in un determinato popolo. Quando il crocifisso è collocato al di fuori di un luogo di culto assume un valore non religioso, ma culturale, di simbolo di una tradizione e di valori che naturalmente non esclude l’esistenza di altri valori, anzi esprime in chiave simbolica l’origine di valori di tolleranza, di rispetto, di valorizzazione della persona, di autonomia della coscienza morale nei confronti dell’autorità. La presa di posizione dei Vescovi svizzeri a proposito dell’iniziativa contro la costruzione di minareti nel nostro Paese è la riprova di questa attitudine di buon senso, tolleranza e rispetto. Mi domando se invece dell’arido, astratto diritto non si debba usare un poco più di buon senso per risolvere certi problemi di convivenza ed integrazione. Ad esempio nella società lavorativa di oggi la questione non deve essere di abolire, in nome del diritto di uguaglianza, le festività domenicali di chiara matrice cristiana, quanto semmai di garantire a tutti di vivere non in contrasto con la rispettiva professione religiosa. I cristiani non hanno abolito i nomi pagani dei giorni della settimana: giorno della luna, di Marte, di Mercurio, di Giove, di Venere, quando hanno introdotto il sabato di origine ebraica e la domenica di matrice cristiana. È questione di misura, tolleranza reciproca, equilibrio e buon senso per non scatenare inutili lotte di religione. Per ritornare al crocifisso ricordo quanto scriveva nell’Unità del 22 marzo 1998 una scrittrice non sospetta di debolezze clericali, Natalia Ginzburg: «Il crocifisso è il segno del dolore umano. La corona di spine, i chiodi, evocano le sue sofferenze. La croce che pensiamo alta in cima al monte, è il segno della solitudine nella morte. Non conosco altri segni che diano con tanta forza il senso del nostro umano destino. Il crocifisso fa parte della storia del mondo. Per i cattolici, Gesù Cristo, è il figlio di Dio. Per i non cattolici, può essere semplicemente l’immagine di uno che è stato venduto, tradito, martoriato ed è morto sulla croce per amore di Dio e del prossimo». VESCOVO DI LUGANO
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GIORNALE delPOPOLO Quotidiano della Svizzera italiana
GIOVEDÌ 5 NOVEMBRE 2009 - G.A. 6900 LUGANO - ANNO LXXXIV - NR. 254 / CHF 2.–
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Nuova manifestazione, nuova repressione
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mostra a Lugano
Torna l’Onda verde Gli ayatollah sparano «Combatteremo, moriremo, ma ci riprenderemo l’Iran». Così gridavano gli studenti prima di scendere in piazza.
Il genio di San Paolo Si apre lunedì a Lugano (chiesa degli Angioli) l’eccezionale mostra su San Paolo. A duemila anni dalla nascita resta vitale il suo enorme influsso sulla cultura e sulla società di tutto l’Occidente. > A PAGINA 3
MENDRISIOTTO Nella più grande manifestazione dallo scorso settembre, migliaia di simpatizzanti dell’ex candidato riformista Mir Houssein Moussavi (soprattutto studenti) si sono scontrati ieri con le forze dell’ordine in occasione del 30mo anniversario dell’assalto all’ambasciata USA di Teheran. I famigerati basiji hanno colpito i manifestanti con coltelli, bastoni, asce e pallottole. Secondo fonti dell’opposizione, vi sarebbero stati alcuni morti, numerosi feriti e una trentina di arresti. > A PAGINA 16
CONSIGLIO FEDERALE
Ladri in trappola grazie anche al velivolo “spia”
Vertenza fiscale con l’Italia
Una task force a Berna per risolvere la crisi Nuova mossa da parte di Berna. Il Consiglio federale ha nominato una task force per evitare un inasprimento della vertenza fiscale tra Svizzera e Italia. Il gruppo, formato da esperti di diversi dipartimenti e del quale farà parte anche il ticinese Renzo Respini (nominato la scorsa settimana consulente politico nelle questioni fiscali con Roma), dovrà elaborare una strategia per normalizzare le relazioni tra i due Paesi. > A PAGINA 15
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Cinque arresti
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I nuovi manifesti della discordia «I disabili sono inutili»: Per la FTIA una provocazione che offende > A PAGINA 4
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Prostituta salvata grazie alle “colleghe” I retroscena dell’operazione contro lo sfruttamento Si cercano altri casi > FINESSI A PAGINA 7
CONSIGLIO FEDERALE
Da mesi hanno imperversato in Ticino compiendo furti con scasso un po’ dappertutto. Alla fine la polizia è riuscita ad intrappolare quasi tutti i componenti di una banda composta da almeno sei persone, cui cinque di origine balcanica e una italiana, tutte domiciliate in Italia. La brillante operazione ha avuto luogo ieri grazie anche al Drone, il velivolo telecomandato delle Guardie di confine. > A PAGINA 6
INTEGRAZIONE
Gli africani presenti in Ticino si raccontano In vista dell’incontro organizzato dalla Comunità africana di domani con – tra gli altri – Micheline Calmy-Rey, Luigi Pedrazzini e Giorgio Giudici, abbiamo voluto capire a che punto è l’integrazione degli africani in Ticino. Un processo che sta andando nella giusta direzione sia per la buona volontà degli stessi africani sia per una migliore comprensione dei ticinesi. > MAZZI A PAGINA 2
grande piccola Svizzera
Su UBS giudizi Sospeso positivi e inviti l’accordo alla pazienza con Tripoli Dopo la pubblicazione dei dati sul terzo trimestre di UBS, Huw van Steenis e Morgan Stanley dedicano uno studio all’evoluzione della grande banca. I commenti restano positivi. Alcuni settori sono usciti dalle secche e oggi il mercato sottostima altri comparti. Circa l’esodo di clienti e capitali, occorrerebbero ancora 12 mesi per un ritorno all’attivo dei flussi di denaro. > A PAGINA 20
Leggete
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Di fronte al rifiuto delle autorità libiche di cooperare in merito alla sorte dei due cittadini svizzeri tenuti in ostaggio nel Paese africano, il Consiglio federale ha deciso di sospendere l’accordo firmato a Tripoli lo scorso 20 agosto. Inoltre, la Svizzera proseguirà «fino a nuovo ordine» la sua politica restrittiva in materia di visti nei confronti dei cittadini libici. Applausi sono giunti da tutte le forze politiche. E riguardo alle indiscrezioni di stampa sul viaggio di Merz a Tripoli, il Governo ha sottolineato con forza che «Merz non ha mentito». > A PAGINA 15
Altra grandissima impresa della Svizzera U17 ai Mondiali di categoria in corso in Nigeria. Martignoni e compagni, dopo aver eliminato il Brasile e, ieri, la Germania, ora puntano a fare lo stesso anche con l’Italia nei quarti di finale. > A PAGINA 21