03_10_liberal_23

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dai circoli liberal

LETTERA DALLA STORIA

Tutto germoglia e cerca la propria strada

RIFLETTERE «La maggior parte aveva meno di vent’anni. Figure dolenti e incomprensibili, comunque lontane. Ho negli occhi i volti tristi, le loro mogli tristi, vestite di nero; i loro bambini tristi; ho negli occhi i loro tristi fagotti, che contengono tutto il loro niente. Possibile che tutti quei ragazzi siano partiti per non tornare? E comincio a pensare che per un’intera generazione di ragazzi l’America non fosse una meta né un sogno, ma un luogo dove si compiva un rito di passaggio, di iniziazione. Dovevano compiere la trasversata, morire se volevano crescere, se volevano sopravvivere, risorgere. Dovevano essere pianti, essere persi, essere considerati morti. Dovevano tornare. Solo una parte lo fece realmente: il protagonista di molte favole iniziatiche, viaggiando, spingendosi al di là dei confini del mondo noto finisce per trovare un regno che preferisce a quello da cui è partito, per restarvi, cominciando un altra vita». Leggendo questo breve tratto della biografia di una famiglia di emigranti, la cosa più banale da pensare è che l’Italia è diventata la nuova America. Banale. Giancarlo Gonfalone C O O R D I N A T O R E PR O V I N C I A L E CI R C O L I LI B E R A L SI R A C U S A

Mio carissimo Helmi, molte grazie per la tua lettera, alla quale certamente risponderò più avanti e dettagliatamente. Oggi ti devo scrivere in merito alla scuola. Odo da Sonia e da te, che si va male e che da ultimo sono sorte difficoltà per la tua promozione. E da voi due apprendo che ciò non dipende dalla tua capacità, ma dal tuo insufficiente lavoro, e io lo stesso lo so. Non immaginarti che io non comprenda te e il tuo stato presente: le gemme sbocciano, tutto spunta e germoglia e spumeggia e cerca la propria strada, e ogni cosa rende felici di una felicità piena di presentimenti e nello stesso tempo opprime, angoscia perché è inafferrabile; le forze sentono di non essere ancora cresciute, né aver potuto crescere sufficienti al compito poderoso. Si cade dalle tenebre nella luce, finché non si riconosce la relatività di ogni conoscenza umana. E altri istinti si muovono: l’inclinazione non soltanto a comprendere il mondo o una parte di esso, ma a possederla e a conquistarla; e i primi germi del segreto desiderio infinitamente profondo e oblioso di se stesso, che si chiama amore. Ti bacio, mio piccolo e grande ragazzo, e ti custodisco nel mio cuore, malgrado tutto. Karl Liebknecht a Helmi

ACCADDE OGGI

PRECISAZIONE Gentile Direttore, ho letto con estrema attenzione l’articolo pubblicato, a pagina 22, su Liberal lo scorso 25 settembre, dal titolo “Indagine sulla RU486. Polpetta avvelenata”. È importante non mistificare la realtà e non giungere a delle conclusioni errate. Mi permetta, quindi, di precisare che l’avvio dell’indagine conoscitiva sull’utilizzo della pillola abortiva RU486 da parte della commissione da me presieduta, anche se condivisa, non è stata certamente decisa dal sottoscritto. Semmai è scaturita da una serie di sollecitazioni ricevute dall’ufficio di presidenza integrato e da un consenso, votato all’unanimità dei Gruppi parlamentari e con il solo dissenso espresso da parte della senatrice Poretti. Mi permetta inoltre di sottolineare che la materia, già di per sé delicatissima, non si dovrebbe prestare a facili speculazioni da parte dei media, che rischierebbero di turbare l’opinione pubblica e le coscienze di coloro che sull’argomento debbono deliberare nel massimo rispetto delle leggi vigenti e delle volontà espresse dal Parlamento.

sen. Antonio Tomassini

ERRORE DI OMONIMIA Per un errore di omonimia il Francesco Micheli ritratto a pagina 5 di ieri non è il direttore generale di IntesaSanpaolo intervistato nel pezzo “La famiglia si è ristretta”, ma il finanziere e imprenditore milanese. Ce ne scusiamo con i lettori e con gli interessati.

e di cronach di Ferdinando Adornato

Direttore Editoriale Ferdinando Adornato Direttore da Washington Michael Novak Consiglio di direzione Giuliano Cazzola, Francesco D’Onofrio, Gennaro Malgieri, Bruno Tabacci

Ufficio centrale Gloria Piccioni (direttore responsabile) Andrea Mancia, Errico Novi (vicedirettori) Nicola Fano (caporedattore esecutivo) Antonella Giuli (vicecaporedattore) Franco Insardà, Luisa Arezzo, Stefano Zaccagnini (grafica)

3 ottobre 1908 Fondazione del giornale Pravda a Vienna per opera di Leon Trotsky, Adolph Joffe, Matvey Skobelev e altri esuli russi 1929 Il regno di serbi, croati e sloveni viene ribattezzato in regno di Jugoslavia 1932 L’Iraq ottiene l’indipendenza 1935 L’Italia invade l’Etiopia con le truppe guidate dal generale de Bono 1942 Usa: White Christmas raggiunge il 1º posto nelle classifiche 1952 Il Regno Unito testa con successo un arma nucleare presso le isole Montebello in Australia 1973 A Sofia Enrico Berlinguer ha un incidente automobilistico che ad oggi molti ritengono un attentato alla sua persona 1981 Lo sciopero della fame portato avanti dai prigionieri dell’Ira, nella prigione di Maze, vicino Belfast, termina dopo sette mesi. Durante lo sciopero sono morti dieci detenuti 1990 Riunificazione tedesca: la Germania Est confluisce nella Repubblica federale

Redazione Mario Accongiagioco, Massimo Colonna, Francesco Capozza, Giancristiano Desiderio, Vincenzo Faccioli Pintozzi, Francesco Pacifico, Riccardo Paradisi, Clara Pezzullo (segreteria)

BLOCCO ASSUNZIONI DEI DISABILI Con altri genitori e con l’aiuto di alcune associazioni, conduciamo da dieci anni una lotta per l’integrazione lavorativa dei nostri figli: sono giovani disabili, in grado di lavorare, che svolgono tirocini negli uffici pubblici ormai da otto-dieci anni, gratuiti e senza prospettive. Giovani che lavorano con dedizione e rispetto dell’orario. Il blocco delle assunzioni deciso nel decreto Tremonti e avallato dal voto recente della Camera rischia di distruggere il contenuto della legge 68: si rimandano a casa decine di giovani, seminando nuovo disagio sociale. Nei prossimi giorni, la Conferenza nazionale sulla disabilità a Torino discuterà questa scelta. Chiediamo a tutti di fare qualcosa perche tutti “possono” fare qualcosa, senza settarismi e con grande spirito di apertura. Chiediamo un aiuto e un sostegno a tutte le persone di buona volontà, di ogni orientamento. È in gioco non il problema particolare di un gruppo, ma la qualità delle politiche sociali. Nel nostro Paese si rischia di distruggere un modello di solidarietà civile e di relazioni umane, già in crisi. I nostri governanti sembrano non rendersi conto che negare oggi lavoro e integrazione sociale ai disabili significa creare gli emarginati di domani. Basta andare un mattino in giro per le strade e osservare chi dorme sdraiato sui marciapiedi. Non abbiamo altro che la vostra solidarietà.

U. Brancia e L. Maronta, a nome di un gruppo di genitori di giovani disabili di Roma

Aldo Forbice, Antonio Funiciello, Giancarlo Galli, Pietro Gallina, Riccardo Gefter Woondrich, Roberto Genovesi, Arturo Gismondi, Raphael Glucksmann, Aldo G. Ricci, Giorgio Israel, Robert Kagan,

Supplemento MOBYDICK (Gloria Piccioni)

Filippo La Porta, Maria Maggiore,

Collaboratori Francesco Alberoni, Maria Pia Ammirati, Mario Arpino, Bruno Babando, Giuseppe Baiocchi, Giuseppe Bedeschi, Sergio Belardinelli, Stefano Bianchi, John R. Bolton, Mauro Canali, Franco Cardini, Carlo G. Cereti, Enrico Cisnetto, Claudia Conforti, Angelo Crespi, Renato Cristin, Francesco D’Agostino, Reginald Dale, Massimo De Angelis, Anselma Dell’Olio, Roberto De Mattei, Alex Di Gregorio

Andrea Margelletti, Adriano Mazzoletti,

Paolo Malagodi, Marzia Marandola, Gabriella Mecucci, Assuntina Morresi, Roberto Mussapi, Francesco Napoli, Ernst Nolte, Giovanni Orsina, Emanuele Ottolenghi, Jacopo Pellegrini, Adriano Petrucci, Leone Piccioni, Francesca Pierantozzi, Daniel Pipes, Marina Pinzuti Ansolini, Gianfranco Polillo,

STRATEGIA POLITICA DELL’UNIONE DI CENTRO L’Unione di centro non può e non deve limitarsi ad ipotizzare la sua strategia politica rispetto alle disavventure del Partito democratico e del Popolo delle libertà. Se così non fosse si definirebbe il fallimento della proposta politica di Pier Ferdinando Casini. Le considerazioni espresse da vari componenti dei Circoli Liberal di Basilicata e da tanti altri amici sono condivisibili, e nella condivisione bisogna auspicarsi che le linee programmatiche e le proposte per il buon governo delle nostre comunità diventino la piattaforma da cui partire per elaborare un quadro politico diverso e alternativo che possa rilanciare la presenza dei tanti moderati delusi dal fallimentare sistema bipolare. Il presidente Corbo ha espresso grande apprezzamento per la mozione presentata dall’on. Rocco Buttiglione in favore delle famiglie italiane e lucane e ha annunciato la sua personale mobilitazione per promuovere ogni utile iniziativa volta a illustrare e divulgare una proposta finalizzata ad aiutare concretamente le famiglie con una tassazione e con l’applicazione del quoziente familiare. Gianluigi Laguardia C O O R D I N A T O R E PR O V I N C I A L E CI R C O L I LI B E R A L PO T E N Z A

APPUNTAMENTI OTTOBRE 2009 VENERDÌ 9, ORE 16, MUSEO CITTÀ DI BETTONA Omaggio a Renzo Foa. VENERDÌ 16, ORE 15, TORINO PALAZZO DI CITTÀ - SALA DELLE COLONNE “Verso la Costituente di Centro per l’Italia di domani”. Intervengono: Ferdinando Adornato, coordinamento nazionale Unione di Centro, e Gianni Maria Ferraris, consigliere comunale e coordinatore regionale Circoli liberal. VINCENZO INVERSO, SEGRETARIO ORGANIZZATIVO NAZIONALE CIRCOLI LIBERAL

Società Editrice Edizioni de L’Indipendente s.r.l. via della Panetteria, 10 • 00187 Roma

Distributore esclusivo per l’Italia Parrini & C - Via di Santa Cornelia, 9 00060 Formello (Rm) - Tel. 06.90778.1

Amministratore Unico Ferdinando Adornato

Diffusione Ufficio centrale: Luigi D’Ulizia 06.69920542 • fax 06.69922118

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Gianfranco De Turris, Rossella Fabiani,

Emilio Spedicato, Davide Urso,

Tipografia: edizioni teletrasmesse Editrice Telestampa Sud s.r.l. Vitulano (Benevento) Editorial s.r.l. Medicina (Bologna)

Pier Mario Fasanotti, Marco Ferrari,

Marco Vallora, Sergio Valzania

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Loretto Rafanelli, Carlo Ripa di Meana, Roselina Salemi, Katrin Schirner,

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e di cronach

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Questo numero è stato chiuso in redazione alle ore 19.30

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