Valle Angrogna

  • April 2020
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Valle Angrogna (Pellice)

PARETE DI EMBERGERIA e ROCCA D’LA LÀOUZA 1200 m (Palestra di Pra del Torno) Sul versante destro orografico della Valle di Angrogna, in un vallone che scende dal versante settentrionale del Monte Vandalino, si trovano delle belle pareti di gneiss ben visibili dalla strada di fondovalle. La parete più imponente, posta trasversalmente al vallone, si chiama parete di Embergeria, quella a sinistra del torrente, Sbalzo del Vandalino, mentre sul lato destro si trovano tre evidenti speroni (questo settore è localmente chiamato Rocca d’la Làouza) Nel 1979 su questi speroni furono aperte le prime vie da parte di Gianni Di Francesco e compagni mentre nell’estate dell’anno successivo fu aperta la via dei Lamponi Profumati sullo Sbalzo del Vandalino (G. Beuchod, R. Bonelli) e la via Rughe di Zeuss, sulla parete di Imbergeria (G. Beuchod, R. Bonelli L. Mozzati). Recentemente sulla parete di Embergeria F. Michelin & C hanno poi aperto tre vie di concezione moderna che superano le placche nei settori di maggior continuità. Sulle placche che fiancheggiano i vari itinerari esistono poi diversi monotiri e varianti attrezzati nel periodo 1980 - 1985 da A. Parodi, M. De Marchi e M. Bocci. Verranno qui descritti gli itinerari più lunghi e interessanti. L’esposizione delle pareti è a Nord-Est e il posto è abbastanza fresco da poter essere frequentato anche in estate.

Parete di Em bergeria Rocca d’la Làouza

5b 5b, passo 6a+ 5a 5c 5c

5b 5a

5a

6a+

6a 4b

6b 5a

6a

4c

6b

6a

5b 6a+

5c

5c

5b

5a

6a

E3

5c

5c

4c

A

5b 6a

B

5c+ 5b

6a+ 5c 5a

5b

C

5a

D

6c

6a+ 6b

E E1 E2

F

ACCESSO: Prima del ponte sul torrente Angrogna, che si trova all’entrata del paese di Torre Pellice, svoltare a destra e proseguire lungo la strada che costeggia il torrente, fino a 1 Km circa prima del paese di Pra del Torno. Lasciare l’auto vicino a una teleferica, attraversare il torrente su uno stretto ponte e proseguire lungo una mulattiera; giunti ad un bivio, continuare verso sinistra fino alla borgata Làouza. Passare in mezzo alla borgata e continuare lungo un sentiero pianeggiante che si inoltra nel vallone. Scendere leggermente, attraversare uno sperone roccioso, poi scendere in un canale dove si trova una corda fissa che porta verso l’attacco dello Sperone Centrale. Per raggiungere la base della parete di Embergeria e dello “Spigolo dei Rododendri”, anziché seguire la prima corda fissa, scendere vicino al torrente e seguire un sentiero sulla sua destra che in breve porta all’attacco delle vie (corda fissa, gradini , 20 minuti dall’auto).

A) SCUDO DI MARTE  (F. Michelin settembre 2003) La via supera le placche sul margine sinistro della parete. Itinerario breve ma tecnicamente interessante nella parte finale. L’attacco si raggiunge costeggiando per un breve tratto il torrente e salendo poi in direzione di una grossa pianta. SVILUPPO: 120 metri DIFFICOLTA’: TD max 6a (Obblig. 5c) Attrezzatura  B) SCIVOLO DEGLI DEI  (F. Michelin & C marzo 200) La via inizia sul margine sinistro delle placche sulla riva di un bel laghetto formato al torrente. Dopo un tiro diagonale per superare alcuni piccoli tetti, segue poi una bella e impegnativa striscia di placche inclinate. Arrampicata con passaggi molto delicati, in particolare sul terzo tiro. (Dopo periodi piovosi possono persistere tratti bagnati sul primo tiro) SVILUPPO: 160 metri DIFFICOLTA’: TD+ max 6b (Obblig. 6a+) Attrezzatura  C) SPECCHIO DI VENERE  (F. Michelin, B. Canepa marzo 2003) La via inizia sulla riva del torrente e segue l’evidente striscia di placche in centro parete. Nella parte alta supera verso sinistra una fascia strapiombante e continua verso destra sulla placca finale. Bellissima arrampicata su placche, la più bella della zona. (Dopo periodi piovosi possono persistere tratti bagnati sul primo tiro) SVILUPPO: 220 metri DIFFICOLTA’: TD+ max 6a+ (Obblig. 6a) Attrezzatura  D) SPIGOLO DEI RODODENDRI  (G. Di Francesco & C. 1979) Parte bassa e varianti: F. Michelin maggio 2003 ) La via attacca nel diedro-canale che separa la Rocca d’la Làouza dalla parete di Embergeria. Dopo la prima lunghezza si sale verso destra, si aggira sempre verso destra una fascia strapiombante e si continua poi direttamente lungo l’evidente e aereo spigolo. Arrampicata divertente di media difficoltà. SVILUPPO: 200 metri DIFFICOLTA’: TD- max 5c, passo di 6a+ (Obblig. 5b) Attrezzatura  E) SPERONE CENTRALE  (G. Di Francesco & C. 1979) Parte alta e varianti : F. Michelin 29 novembre 1996) La via supera direttamente lo sperone fino al grande pino e poi la bella placca finale. Bella arrampicata classica di media difficoltà Attacco: Nel punto più basso dello sperone. SVILUPPO: 170 metri DIFFICOLTA’: D+ max 5c (Obblig. 5a) Attrezzatura  Utili friends medi. E1) DUE RELAZIONI (M. De Marchi anni 80) E2) OMICRON (M. De Marchi anni 80)

6c 6b

15m 25m

Placca molto delicata Placca delicata

E3) POSIZIONI COMPROMETTENTI + MAGILLA  (M. Bocci , A. Parodi anni 80) Variante che inizia dalla sosta 2 dello Sperone Centrale e supera le placche alla sua destra. SVILUPPO: 55 metri DIFFICOLTA’: TD+ max 6b (Obblig. 6a+) Attrezzatura  F) SOLUZIONE FINALE  (F. Michelin , B. Canepa ottobre 2003) La via, di recente apertura, supera il settore di parete a destra dello Sperone Centrale unendosi poi a quest’ultimo alla sosta 4. Bella arrampicata in prevalenza su placche inclinate. Attacco: In corrispondenza di una larga spaccatura, una dozzina di metri a destra dello Sperone centrale. SVILUPPO: 160 metri DIFFICOLTA’: TD max 6a+ (Obblig. 5c) Attrezzatura  DISCESE: Per tutte le vie doppie da 50metri (sullo spigolo dei rododendri doppie da 25 metri)

Valle Angrogna (Pellice)

PARETE DI EMBERGERIA e ROCCA DEL PALAI 1395 m

Via “Voyage”



(F. Michelin, F. Martinelli, B. Canepa primavera 2006)

Questo itinerario supera la parete di Embergeria nel settore di maggior sviluppo e, dopo un breve trasferimento nel bosco, continua lungo un’evidente torrione chiamato Rocca del Palai. Arrampicata lunga e interessante con difficoltà omogenee e continue. Quota: 1390m Esposizione: Nord-Est Sviluppo totale arrampicata: 360m Difficoltà: TD max 6a+, passi di 6b (6a obblig.) Materiale necessario: friends medi utili Tipo roccia: Gneiss

4b, passo 6b

Rocca del Palai

5a

6a, passi 6b

Tempo: ore 4 - 5 Periodo consigliato: da aprile a ottobre

ACCESSO: Prima del ponte sul torrente Angrogna, che si trova all’entrata del paese di Torre Pellice, svoltare a destra e proseguire lungo la strada che costeggia il torrente, fino a 1 Km circa prima del paese di Pra del Torno. Lasciare l’auto vicino a una teleferica, attraversare il torrente su uno stretto ponte e proseguire lungo una mulattiera; giunti ad un bivio, continuare verso sinistra fino alla borgata Làouza. Passare in mezzo alla borgata poi prendere il sentiero in leggera discesa che si inoltra nel vallone. Attraversare uno sperone roccioso, poi scendere in un canale dove si trova sulla destra una corda fissa che porta verso l’attacco della via dello Sperone Centrale. Scendere ancora verso il torrente e poi seguire il sentiero a destra che porta alla base della parete di Embergeria (20 minuti di marcia.

6 m in Parete di Em bergeria

6a 6a+ 6a+

6a 5c 5b

Rocca d’la Làouza

6a 6a+ 5b 5c

5a

DESCRIZIONE ITINERARIO: La via inizia vicino al torrente nel canale che separa la Rocca d’la Lauza dalla parete di Embergeria. I primi metri sono in comune con lo spigolo dei rododendri poi si sale sulla parete a sinistra. La via prosegue su placche e diedri spostandosi gradualmente a destra fino a sbucare nel punto più alto della parete. Si continua quindi su un sentiero prima a destra e poi direttamente nel bosco e in pochi minuti si raggiunge una baita diroccata ai piedi della Rocca del Palai. La parte finale di questa lunga via inizia proprio dietro la baita e supera l’aereo spigolo del torrione. DISCESA: Si scende a piedi sul versante opposto del torrione e ci si porta verso un colletto a sinistra da dove si ritorna facilmente alla base. Dalla baita si segue poi la mulattiera che riporta all’auto (30 min) Sulla parete di Embergeria si può anche scendere a corda doppia: Dopo una prima calata da 25m sull’ultimo tiro poi ci si sposta sulla destra orografica (ancoraggio su pianta), e si scende con doppie da 50m sull’asse della via.

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