Una Domenica Da Cammelli

  • April 2020
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  • Words: 555
  • Pages: 2
UNA DOMENICA DA CAMMELLI Finalmente dopo alcuni mesi di astinenza una bella “ravanata” ci voleva proprio!! I cammelli in questi mesi si sono dedicati alle attività personali preferite lasciando in disparte le gite in compagnia ma finalmente ecco l’occasione anche se solo in due (non me ne vogliano gli altri ma….i migliori!!)

il CAPO e il GENERALE il ritrovo ore 7.30 ma alle 7.20 siamo già al bar a fare colazione ,troppo puntuali!! Inevitabilmente piove,ma chi se ne freg…..” destinazione rifugio grassi e poi al tavecchia a mangiare. alle 8 siamo fuori dalla casa di Mauro ,il “capanat ,dove lasciamo la macchina,decidiamo di lasciare tutta l’attrezzatura,ramponi,pikke , bastoncini e macchina fotografica,tanto piove ,ci serve solo l’ombrello !! Arrivati alla fontana riponiamo l’ombrello nello zaino anche se gocciola ancora un po’ ma è più fastidioso camminare con l’ombrello che sentire le goccioline sulle faccia,ci procuriamo dei bastoni,il sentiero ne è pieno,prendiamo il sentiero che sale alla sinistra del fiume per non fare la strada anche se subito dopo l’agriturismo del “macio” la strada è bloccata da slavine. All’altezza della val bona una slavina caduta arriva fino al sentiero passando sopra la strada ed il fiume ,così non so come, riesco a convincere il capo a salire per il canale . la neve sembra buona e appena fatto pochi metri sentiamo qualcuno che ci chiama,è proprio il Mauro che sale al rifugio a piedi ,bene,almeno qualcuno ci ha visti e sa che siamo in giro!! Il cielo è sempre più nuvoloso e inizia anche a nevicare,abbiamo già guadagnato quota e quando siamo in zona baita usciamo dal canale che inizia a farsi più verticale e non avendo gli attrezzi preferiamo proseguire nella neve più fresca,alla baita ci fermiamo per mettere la giacca a vento,nevica sempre di più e tira un aria fredda,mangiamo anche un po’ di cioccolato ,ora ci vuole un po’ di energia perché la neve è tutta da battere e si sprofonda fino al ginocchio ,per fortuna abbiamo almeno i bastoni,sembriamo due pionieri !!

continuiamo così alternandoci a battere la traccia cercando quando è possibile di seguire le piccole slavine dove la neve è più dura,arriviamo finalmente al passo dove troviamo una cornice di neve alta circa 3 metri e visto che è impossibile bucarla perché sotto c’è il vuoto decidiamo di salire su alcune roccette facendo molta attenzione perché ricoperte da verglass e riusciamo così a passare,qui troviamo delle vecchie tracce e la neve è meno abbondante,arriva anche un nebbione che non riesco quasi a vedere il capo ,per fortuna che sa il sentiero a memoria e conosce la zona come le sue tasche altrimenti saremmo dovuti tornare indietro,non si vede proprio niente !! ed infatti arriviamo quasi a 50 metri dalla grassi prima di vederla in quella fitta nebbia,non ci fermiamo però perché nevica ancora e sono ormai le 11.30 meglio scendere,risaliamo al colletto e giù…… Qui la neve è ancora molta ,il capo saltella come uno stambecco ,io invece accuso la stanchezza di troppe domeniche di lazzaronaggio ma cerco di tenere il passo,alla pioX teniamo la destra per scendere dal versante ripido sfruttando la neve e scivolando col sedere ma la neve è troppo pesante e bagnata e non si riesce a scivolare così torniamo sul sentiero e finalmente arriviamo al tavecchia,piove ancora ma ormai siamo a tavola !!

Vera & Vincenzo

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