MANUALE DI AUTODIFESA DAI SORIANI Come sopravvivere alle bugie in abito di velluto
PREMESSA
C’è qualcosa peggio di Soru? Si, i soriani. Alcuni di voi saranno stati avvicinati in questi giorni da dei personaggi che con finta cordialità domandano: “Per chi voti?”. Se la risposta è “Soru”, avete digitato la password giusta del loro cervello. Se la risposta è del tipo: “Ugo Cappellacci” o “Certamente non Soru”, questi individui cambiano subito espressione del volto, colore (rosso porpora) e tono di voce: da quel momento in poi per loro sarete solo degli infedeli da convertire. Non importa se prima eravate amici, conoscenti, amanti o colleghi di lavoro. Dopo quella risposta ai loro occhi non sarete più gli stessi! Inizieranno a ripetere a pappardella una serie di slogan e di bugie con una petulanza che stenderebbe un toro. Alcuni di loro sono così abili e sparano balle con una serietà tale che è difficile dar loro torto. Infatti, non si tratta solo di semplici militanti, ma più spesso sono professionisti, appartenenti alla super-casta dei consulenti e progettisti di cui Soru si circonda, contrabbandando per mecenatismo quella che è solo prodigalità di soldi pubblici. Condiscono i loro discorsi con avverbi del tipo: “Obiettivamente, oggettivamente, onestamente”. Usano frasi tipo: “Se sei intellettualmente onesto devi ammettere che…” In realtà, loro sono l’esatto contrario della persona intellettualmente onesta. Chiunque metta in dubbio l’operato dell’ex presidente per loro non può essere onesto, non può essere in buona fede. Sicuramente, anche se vive in una tenda, è un cementificatore. Anzi, non è nemmeno Sardo! Attenti perché agiscono in branco anche sul WEB, dove infestano le e-mail e Facebook con il loro spam propagandistico. Con questo manuale di autodifesa e di sopravvivenza vogliamo dare qualche consiglio a tutti coloro i quali non se la sentono di valicare il confine della buona educazione, affinché possano liberarsi rapidamente dai fondamentalisti soriani. Bastano, infatti, poche informazioni per mettere i discepoli di Renato in seria difficoltà e costringerli alla fuga.
Il programma di Soru recita: "Intendiamo realizzare politiche specifiche di lotta per l'eliminazione della povertà mediante interventi di sostegno al reddito" Il numero di famiglie povere é passato da 82 mila del 2003 a 151 mila del 2007. Il numero di persone povere, cresciuto nel solo 2006-2007 di 100 mila unità, è arrivato a 402 mila. Soru sostiene di avere diminuito il numero di disoccupati. In realtà i disoccupati sono aumentati dal 2004 ad oggi; i dati ISTAT sono basati su parametri di rilevazione che non tengono conto di coloro che, ormai scoraggiati, non cercano più lavoro attraverso i centri per l’occupazione, né di quelli che lavorano solo per brevissimi periodi all’anno. In una società dove la precarietà del lavoro è dilagante e le dinamiche delle assunzioni purtroppo fuori controllo, ci sarebbe da rivedere i metodi di rilevazione. "Renato Soru ha realizzato il master & back" In realtà, tale idea risale a 15 anni fa. Ha cambiato semplicemente nome e nella sua veste rinnovata non fa riferimento da una ricognizione delle professionalità mancanti nel sistema universitario sardo. La parte innovativa, il "Back" per intenderci non ha ancora iniziato a funzionare: per il momento i percorsi di rientro avvengono quasi esclusivamente all'interno dell'Università. In concreto si tratta di una mera sostituzione dell'assegno di ricerca. Non esiste una ricognizione della capacità da parte delle imprese di assorbire queste alte professionalità. "Soru ha introdotto un nuovo sistema per prenotare le visite mediche" La Regione ha adottato un software obsoleto e i tempi di accettazione di una singola visita sono aumentati di 10 volte. Il rimedio pensato dalla giunta sarebbe l'adozione di un programma che attualmente sta dando risultati deludenti nella Regione Lazio. Per ora hanno assunto personale a tempo determinato per i CUP, onde superare senza danni di immagine il periodo elettorale. In poche parole, navigano a vista. I Soriani sostengono che l'ex presidente abbia riportato in equilibrio il bilancio della sanità Questa affermazione é vera, ma solo perché la Giunta - questo va a suo merito-, disponendo di un'ampia maggioranza in Consiglio ha potuto mettere in bilancio i soldi necessari a non fare buchi. La spesa in questi anni non é diminuita: é aumentata. In sintesi, nessun miracolo, ma solo un buon risultato economico. Questo risultato é stato raggiunto sulla pelle dei Sardi: non vi é la riduzione delle liste d'attesa ed é ricominciata drammaticamente la crescita dei "viaggi della speranza".
La giunta Soru ha fatto investimenti per 1 miliardo di euro per la Sanità. Questa é una grossa bugia. Sono stati spesi 150 milioni: i restanti 850 sono stati solo programmati, non spesi. Gli investimenti di Soru nella Sanità sono stati, in realtà, circa 25-30 milioni, contro i 110 della giunta precedente. L'inganno più incredibile risiede nel fatto che hanno programmato la spesa di fondi (art. 20 L. 67/88; "memorandum per il mezzogiorno") di cui ancora non hanno la disponibilità: risulta evidente che si tratta di mera propaganda. Programmano la spesa dei fondi del 2013 quando ancora dobbiamo farci assegnare quelli del 2000! La giunta Soru ha approvato il Piano Sanitario, dopo oltre 20 anni di attesa. Il Piano Sanitario é stato annullato dal TAR proprio nella parte che riguardava la rete ospedaliera e, pertanto, non riordina più nulla. E' stato approvato 2 anni fa, é scaduto lo scorso 31 dicembre. Giudichino gli utenti e gli operatori, sulla base della propria esperienza, se esso ha sortito qualche beneficio concreto Cinque ospedali, moderni ed accoglienti. Questo é un misto di bugie e mezze verità. Ecco la verità: • il nuovo ospedale di Olbia fu finanziato nel 1993 dalla giunta Cabras ed é stato appaltato nel 1999. I lavori del primo lotto sono terminati alla fine del 2005. Era già pronto e dopo un anno é mezzo é stato inaugurato in pompa magna dalla Dirindin, il cui merito consiste solo nell'aver acquistato i letti e di aver organizzato la cerimonia inaugurale; • A Sassari sta per essere completato un blocco progettato e finanziato dalla precedente giunta di centro-destra. Per il nuovo complesso di cui la giunta attuale si attribuisce i meriti, è stata solo bandita la gara per la progettazione, ma non ci sono disponibilità finanziarie: quindi non si potrà procedere all'appalto; • L'Ospedale di S. Gavino é l'unico che sia realmente andato avanti, almeno come progettazione. Tuttavia non vi é certezza sulla disponibilità dei fondi: infatti, non é stato ancora appaltato; • L'Ospedale di Alghero é ancora in fase di progettazione preliminare, ma anche in questo caso non vi é certezza sui fondi. La giunta fa riferimento a stanziamenti 2007/2013 di cui ancora non ha la disponibilità; • Per quanto riguarda il nuovo Ospedale di Cagliari, la menzogna é ancora più evidente: non é stata neanche individuata l'area e non si comprende, pertanto, come la giunta possa avere il coraggio di parlare di "progettazione preliminare". Anche in questo caso i fondi sono solo il contenuto di una promessa mai mantenuta dal governo Prodi. "33 case della salute e 2 Ospedali-comunità" Un mero annuncio con soldi e progetti immaginari. Il nuovo centro di radio-terapia di Cagliari. Il progetto é del 2001, non di Soru. L'unico merito del dott. Gumirato é quello di avere adeguato la dotazione di macchinari più moderni, come era ovvio. "Non c'è salute senza salute mentale", dicono i soriani. In realtà hanno importato in maniera acritica e ideologica un modello di assistenza psichiatrica, forse efficiente per una città come Trieste. Nessuna collaborazione con gli operatori Sardi. Hanno fatto la guerra agli operatori dissenzienti che non hanno condiviso la politica della giunta. Il numero dei suicidi in Sardegna, passato da 8,9 a 9,3 ogni 100 mila abitanti, ha superato quelli del Friuli. "Programma amico-bus" Un altro mero annuncio. Mai partito. Oltre 100 mila trapianti di fegato dal 2004 ad oggi. Era già tutto pronto, proprio tutto. L'unico loro contributo é stato dare le autorizzazioni formali. Renato Soru con il PPR e la Legge Salvacoste ha protetto l'ambiente e il paesaggio. Il PPR é stata una legge che ha minato la certezza del diritto, applicata a suon di “editti repentini”. Applicata per i nemici ed interpretata per gli amici. Infatti con lo strumento discrezionale dell'intesa sono state previste deroghe macroscopiche in casi bene individuabili. Sono oltre 120 le intese già stipulate e 80 sono in preparazione. Si
tratta di oltre un milione di metri cubi di cemento colati proprio su quelle zone che, a parole, l'ex presidente dice di voler preservare. Soru vuole salvare il colle di Tuvixeddu. Falso. Il TAR ha accertato che il fine della giunta non era proteggere il paesaggio, ma, ponendo in essere un vero e proprio sviamento di potere, l'ex presidente voleva sostituire un progetto con un altro: quello commissionato, non si sa come, all'arch. Gilles Clement. Soru vuole riqualificare S. Elia. Falso: l'unica cosa che interessava alla giunta era una variante urbanistica che avrebbe permesso di colare sul rione più di 1 milione di mc di cemento e di realizzare sul mare un finto museo, alto 36 m e lungo 350, senza nemmeno sapere che cosa esporre. Soru ha bloccato per 2 anni il progetto del porticciolo dei pescatori, che avrebbe potuto essere una grande risorsa del quartiere. Cappellacci ha invece lanciato l'idea di rendere S. Elia zona franca urbana per rilanciare l'economia. Tale idea é stata accolta dal ministero ed in questo la Regione ha ricoperto solo il ruolo di "passacarte". Soru ha ridotto le consulenze. In realtà l'ex presidente ha conferito una miriade di incarichi esterni. Soru ha fatto pagare ai ricchi la tassa sul lusso. Tale previsione, successivamente annullata, ha penalizzato gli stessi Sardi che vivono fuori e che dopo tanti sacrifici sono riusciti a comperare una casa per quando ritornano per incontrare i loro cari.