Rinnovamento ORGANO
DI STAMPA DEI
COMUNISTI ITALIANI
NOVEMBRE-DICEMBRE 2008
Il P. d. C. I. ed il piano urbanistico comunale Nell’ambito dei piani di attuazione del P. U. C. l’assessore all’urbanistica in data 2 dicembre ha convocato, presso il suo ufficio nel Palazzo Comunale, i partiti costituiti sul territorio sanvitalianese (P.D. , P.R.C. e P. d. C. I. ), per concertare lo sviluppo di San Vitaliano ed esporre le proposte dell’amministrazione. L’assessore Malesci, dopo la lettura delle ipotesi di cui il P.U.C., sottolinea che si tratta di una “proposta col massimo grado di apertura” e quindi emendabile e discutibile in ogni aspetto. Della riunione preferiamo rendere noti i punti cardini, integrandoli con le proposte del nostro partito, rappresentato in quella sede dal segretario Carmine Giustiniani e dal compagno Vincenzo Serpico. L’ampia trattazione può essere di seguito sintetizzata:
Anno II N° 7 I Responsabili: Carmine Giustiniani Giovanni Iorio Vincenzo Serpico
Comparti Edificatori C2a, C2e1 (zona campo sportivo) In questa parte del nostro territorio si intende invertire la destinazione prevista per le zone F3.12 e F4.7: a verde attrezzato la seconda mentre la zona F3.12 a parcheggio; è ipotizzabile anche un collegamento via pontile in legno come è a Baronissi (Sa) ed invita poi, ad osservare la zona F4.nn.. La relativa proposta è quella di diversa localizzazione e destinazione: destinarlo a parco giochi per bambini da allocare su Via Palmola e posizionare un parcheggio in corrispondenza della zona F3.12, ma sull’altro versante di Via Vecchione. Comparto Edificatorio C2e2 Su quest’area si propone di indicare interventi quali orto e fattoria didattica ed un nuovo teatro comunale oltre quanto propone il Sindaco Falcone, riprendendo il valore culturale della tutela e valorizzazione dell’identità collettiva: la realizzazione di un museo contadino. Comparto Edificatorio C2d (zona Frascatoli) Si conferma la nevralgicità dell’intervento prevedibile in zona F1.5 destinata ad interventi per la Pubblica Istruzione, dato che essi consentirebbero di studiare la fattibilità del trasferimento della popolazione scolastica insistente al plesso Marconi di Via Appia e destinare quest’ultima come sede per attività culturali, sociali e giovanili. L’assessore
all’urbanistica, sottolinea l’utilità del posizionamento della zona F3.13 che potrà consentire un adeguamento funzionale della zona F3.3 rispondente alla p.zza Abete già Bachelet. Questa potrà essere ampliata e riqualificata; la destinazione della zona F3.13 invece, potrebbe prevedere dei parcheggi a supporto della struttura scolastica confinante e poi, dato che sia su P.zza Abete che in Via Nappi poco distante, insistono due campi di bocce necessitanti di interventi di adeguamento funzionale, si potrebbe costruirne uno solo, più grande e meglio utilizzabile da tutti. Ciò rende possibile lo studio di fattibilità di una arteria viaria di notevole utilità: il collegamento tra Via Nappi e Via Green. L’Assessore Malesci ricorda la sistemazione delle sedi stradali di Via Mons. Riccio e Via San Francesco con relativa dotazione della linea di Pubblica Illuminazione, il tavolo tecnico con la CircumVesuviana s.p.a. per la ridefinizione della circolazione viaria in tutta l’area, il tavolo tecnico con la Provincia di Napoli per la definizione del senso unico di percorrenza su Via Frascatoli e di misure regolative del traffico e della velocità viaria, il progetto di sistemazione ed adeguamento funzionale degl’incroci tra Via Mons. Riccio e Via San Francesco e tra Via Frascatoli e Via Mons. Riccio. Comparto Edificatorio C2b Si prende atto dell’ipotesi che prevede la destinazione della zona F2.3 a strutture d’interesse comune individuabile in un’area mercatale attrezzata, necessaria sia per lo svolgimento del mercato comunale del giovedì sia per poter pensare/programmare altre iniziative/attività espositive come il farmer market, la fiera del biologico. Circa il volume residenziale massimo realizzabile in quest’area, l’Assessore precisa che l’Amministrazione sta riflettendo circa la possibilità di far valere la proposta di cui la delibera di C.C. n .31/2007 relativamente allo stralcio della quota per l’edilizia E..P.. Comparto Edificatorio D3.2 La discussione su tale area verte sulla natura dell’intervento: pubblico o privato? I presenti si dicono favorevoli all’intervento pubblico ed invitano l’amministrazione a seguire questa ipotesi. L’Assessore Malesci precisa l’intenzione della Giunta di approfondire l’opportunità data dalla L.R.
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ricorda il canile comunale e la pista di pattinaggio. I presenti convengono sulla pubblica utilità di interventi di questo tipo, ponendo l’accendo piucchè sulla loro edificazione, sulla loro gestione. Suggeriscono che quest’ultima sia pubblica. La sezione del P. d. C. I. propone:
IL RINNOVAMENTO
degli scarichi autostradali( e/o passeggiata). Inoltre si propone di impegnare l’amministrazione ad individuare modalità e tempi per una concreta delocalizzazione
Comparto Edificatorio C2e2: sostituire la proposta di un
degli opifici presenti su via nazionale delle Puglie ed una
teatro comunale con un centro polivalente per le
bonifica e riutilizzo degli ex insediamenti (Ital Metalli) e
attività giovanili all’interno del quale prevedere spazi
ricordarsi di citare l’isola ecologica intercomunale.
per l’attività teatrale e sala per la proiezione
Il P. d. C. I. ricorda, inoltre, che l’attuale dimensionamento del
cinematografica.
piano urbanistico comunale effettuato dall’ente provinciale, è il
Comparto Edificatorio C2d: lo spostamento del plesso
frutto del mancato accordo in sede pre-elettorale fra le forze
scuola materna produrrebbe la possibilità di lasciare la
politiche del centro sinistra. Sarebbe stata scelta oculata il
sede “Marconi” posta in via Appia da adibire
rimando di tutta la faccenda legata all’urbanizzazione, alla giunta
unicamente a centro per le attività dei partiti politici
proposta ed eletta dai cittadini, che avrebbe auto come compito
ufficialmente riconosciuti dagli organismi preposti
prioritario quello di recepire l’idea di adattare le zone edificabili
(sedi delle sezioni, sala per conferenze stampa, sala
alle reali esigenze di un piccolo comune, per rifuggire dalle
per dibattiti pubblici).
tentazioni di diventare un puro quartiere dormitorio o, peggio
Comparto Edificatorio C2b: si propone di istituire lungo l’intero percorso di via Vecchione, una lunga striscia
ancora, una ulteriore periferia di centri urbani demograficamente più densi.
di verde pubblico, caratterizzata da alberi di medio fusto, capaci di fungere da ambiente separatorio
Il Comitato Direttivo
rispetto al tracciato autostradale e, contemporaneamente, operare un naturale riciclaggio
Una serata per cambiare Cari amici lettori, oggi voglio rendervi partecipe di un’esperienza costruttiva vissuta in prima persona la serata del 9 dicembre u. s. Nel comune si San Vitaliano si è tenuta la manifestazione indetta e promossa dall’associazione no profit “Populorum Progressio” che aveva come slogan “restare per cambiare, cambiare per restare” e che aveva come ospiti il sindaco di San Vitaliano Antonio Falcone, il presidente dell’associazione “Populorum Progressio” Giovanni Malesci, Parroco SS Vergine di Boscoreale—Marra don Ciro De Marco, l’assessore provinciale all’ambiente Giuliana Di Fiore, l’autrice del libro”Campania In—Felix” Nunzia ombardi, i campioni del mondo 2008 di pattinaggio artistico junior Giacinto Di Palma e Alessia De Dura, il presidente della Cooperativa Sociale populorm Progressio Francesco esposito Corcione e la giornalista de “Il Paese futuro” Annamaria Romano. La finalità di questa manifestazione era quella di dimostrare che sul nostro territorio regionale e nel nostro territorio comunale è possibile cambiare le cose per poter restare in una realtà che così com’è non ci permette di viverla a pieno, secondo le nostre esigenze e i nostri ideali. Gli ospiti invitati sono stati partecipi e ci hanno reso partecipi delle loro esperienze che sono state significative ed in tutt’onestà anche rincuoranti. Questo soprattutto perché ho
potuto notare che la convinzione che il nostro impegno e i nostri sforzi possono realmente cambiare il mondo che ci circonda, è condivisa da molte persone e soprattutto, da molti giovani come me. L’ottanta se non l’ottantacinque percento di questa associazione infatti, è composta da giovani, fortemente motivati e decisi nelle loro idee e nei loro intenti. Questa manifestazione però, non è stata soltanto una sorta di sponsorizzazione di se stessa e dei suoi ospiti, bensì un dibattito, aperto a tutti i presenti. Dunque io e Vincenzo Serpico, nostro amico nonché compagno, abbiamo preso la parola per manifestare la nostra idea di cambiamento inteso soprattutto come “Rinnovamento”, slogan del nostro partito. Vincenzo ha dunque fatto notare che l’appartenenza ad un luogo deve suscitare nella nostra morale di uomini, la volontà di preservarlo e di adeguarlo alle nostre esigenze, senza nessun tipo di implicazioni. Il sottoscritto invece ha fatto presente che nel nostro partito il cambiamento per restare c’è già stato con il mio avvicendamento alla segreteria del partito e ho voluto precisare che , sebbene in una piccola realtà con i suoi limiti, è stato possibile non solo cambiare una persona, ma anche un modo di pensare comune, ovvero l’erronea convinzione secondo la quale la politica è qualcosa di esterno alla vita comune e da attuare soltanto con l’esperienza dettata dagli anni. Ho sottolineato inoltre il fatto che il mio ruolo non è di
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rivoluzionario, bensì di bravo marinaio, che lavora sotto le direttive del proprio comandante. In quanto marinaio non devo far altro che seguire le direttive delle idee e delle convinzioni che sono state fondate, preservate e propugnate in questi anni dal mio predecessore Vincenzo, e portare la nave della nostra moralità al porto del cambiamento. Anche se il mare è in tempesta non devo dubitare degli ordini impartitimi dal mio capitano, poiché le strade più giuste nella vita, sono anche le più tortuose, e dunque dovrò stringere i denti e lottare fino alla fine. Ho detto poi, che la coscienza civica di uomo, prima che segretario di un partito, di appartenente ad un ceto sociale o ad una generazione, mi spinge e deve spingere tutti noi, nella direzione del cambiamento di ciò che non è riteniamo giusto per noi. Questo perché ogni uomo può sempre fare una scelta, e quando infatti decide di lasciar correre, di far finta di niente o di criticare semplicemente, lo fa perché ha scelto di non scegliere. Quando ci si nasconde dietro le scuse dell’impossibilità di fare qualcosa, senza averci nemmeno provato, quella è la vera morte della morale e della società. Quando decidiamo di stare fuori e di non lottare, di non sporcarsi le mani e di non sudare per ciò che farebbe del bene per tutti, e soprattutto per i nostri figli e per chi verrà dopo di noi, quando l’egoismo ci offusca la mente, quello è il momento in cui si muore dentro. Dopo questo, ho letto l’ultimo punto del documento scritto da Enzo e sottoscritto da tutti noi che ha per titolo “un paese da
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rinnovare” per poi concludere il nostro intervento. Quello che più mi ha colpito è stato, a parte la forte presenza di giovani, la loro attività e la manifestazione in se. I giovani della “Populorum Progressio” infatti sono la dimostrazione che forse la politica ha ancora qualcosa da insegnare, ma soprattutto molto da imparare, da giovani che fanno politica senza nemmeno saperlo o impegnarsi: il vero senso della politica infatti, deve essere agire per la collettività presente e futura, per cambiare il presente e gettare le basi per il futuro. Con il loro impegno e la loro dedizione, riescono a dare un esempio positivo ai giovani come loro, che si meravigliano e domandano il perché impegnarsi tanto senza una retribuzione. La manifestazione stessa è stata una piacevole sorpresa perché fatta in un paese come San Vitaliano, che è stato sempre vittima e non artefice, dei cambiamenti, molto spesso forzati e negativi. Dobbiamo tutti quanti avere fiducia nelle nostre idee e dobbiamo portarle in giro, tra la gente, perché è lì che possono attecchire e crescere. Il 9 dicembre ho potuto assistere alla raccolta di ottimi frutti e spero, che anche grazie a questo mio contributo, siano stati piantati altri ottimi semi per gli alberi e i frutti che verranno. Carmine Giustiniani
Una lettera significativa Cari amici, Vi scrivo questa lettera che il mio professore di italiano renderà più corretta e leggibile. Sono un ragazzo rumeno di quindici anni, che da un anno vive e risiede in queste zone. Non parlo ancora bene la vostra lingua ed ho difficoltà a stare in compagnia con i miei coetanei italiani. Mio padre e mia madre sono fuori di casa per l’intera giornata, dovendo guadagnare qualcosa per rendere sufficiente la nostra esistenza. Frequento il primo anno dell’istituto tecnico “Ettore Maiorana” di Somma Vesuviana ed ho difficoltà a proseguire gli studi, perché trecentocinque euro sono troppi per i miei genitori, che non hanno potuto comprarmi i libri. Di pomeriggio sono solo a casa e guardo la televisione: come mi piacerebbe poter partecipare a qualche attività sportiva o inserirmi in qualche gruppo di azione cattolica o di scout! Ho solo un amico, Antonio, che è anche in classe con me, con il quale facciamo anche i compiti insieme. In questi giorni vicini al Natale, sento forte la nostalgia della mia terra e penso ai miei nonni, che celebrano il Natale ortodosso , preparando pranzi a base di verdura cotta e carne, uova e pane fresco. Ho conosciuto la bellezza del presepio e vorrei tanto poterlo avere, nonostante sia una tradizione cattolica. Sento parlare i miei amici, che dicono che andranno a casa di altri familiari e con loro mangeranno un pesce chiamato baccalà ed uno chiamato capitone: non ho ancora capito bene cosa sono!
Io passerò qualche momento con un’altra famiglia rumena, che sta in Italia da qualche tempo più di me. Con loro parleremo delle tradizioni della Romania, sperando di poterci andare al più presto. Sono venuto in Italia con tante speranze e voglio fare la persona perbene, perciò i miei genitori mi hanno iscritto prima alla scuola media e poi all’istituto tecnico superiore. Ho dei bravi professori, che mi parlano di questo vostro Paese, che mi parlano di accoglienza, che mi parlano di solidarietà. Mi sembra difficile di essere in un posto che ancora non ho sentito come mio e chissà se ci riuscirò. Vorrei tanto camminare per strada, entrare in un cinema, ascoltare musica in compagnia di altri ragazzi, ma dove abito tutto questo non c’è! Vi saluto e vi faccio tanti auguri di buone feste, come li fanno a me i miei compagni di classe ed i miei professori. Spero che presto io non debbo più scrivere e posso parlare guardando negli occhi qualcuno che mi sorride: questo se dovesse accadere renderebbe più bello il mio Natale. Mihali Lori Classe prima, sezione H
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IL RINNOVAMENTO
Siamo giunti alla fine del secondo anno di pubblicazione del nostro “Rinnovamento” ed abbiamo percorso la diffusione e la stampa di altri sette numeri dell’organo di questo partito. Abbiamo voluto offrirvi motivi di riflessione sulla vita pubblica della nostra nazione e del nostro comune, sperando che siano stati apprezzati e condivisi. Siamo anche convinti che da parte di taluni siano venute giustificate ed apprezzate critiche, che ci serviranno per crescere ancora, qualora il Comitato Direttivo di questa sezione cittadina decidesse la prosecuzione di questa iniziativa editoriale. I nostri referenti rimangono sempre i partiti politici, l’Amministrazione e le istituzioni pubbliche e private presenti a San Vitaliano, ma non disdegniamo il confronto all’interno del nostro partito con le altre sezioni presenti nella provincia di Napoli e con gli stessi organismi della nostra federazione. Speriamo di poter vedere al più presto realizzato il progetto di “un foglio” che possa essere l’espressione di tutta la sinistra, così come lo è stato a suo tempo il periodico Diogene. Cogliamo l’occasione per formulare ai nostri lettori assidui o occasionali, gli auguri di un fecondo e proficuo 2009. I Responsabili