Rassegna Stampa Rinascita Civica

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Lunedì 19 Ottobre 2009

PROVINCIA

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...assenza totale di sicurezza ossia dalla strada pubblica ingombra di auto in sosta. “E’ vietato fotografare”: gracchia visibilmente inacidita dalla curiosità giornalistica. In questo polo d’eccellenza a base di fondi sociali europei (Pon), ad uso e consumo del Matichecchia e della sua cricca affamata, dove in passato si sono sprecati i seminari di luminari come Mentana, Galimberti e Garofano, manca perfino luce e aria. “Il problema di quest’anno è il turno pomeridiano – rivela Maria – E’ un nostro diritto avere la scuola al mattino quando la mente è più aperta e riposata. Nel pomeriggio si fa più fatica ad apprendere”. Impossibile dargli torto. “Il problema si acuisce per i pendolari – chiosa Nicola – che tornano a casa dopo le 21 se gli autobus arrivano in orario. Il preside aveva promesso che tutto si sarebbe risolto entro la metà di ottobre. Invece”.l Quante scuole si sarebbero potute costruire con i centinaia di migliaia di euro spesi ogni anno dalla provincia per il fitto dei locali? I politicanti locali non sfornano che costose soluzioni di ripiego, invece di realizzare una sede davvero unica, dotata di aule sufficienti, laboratori, palestre. “L’attuale progetto nasce già vecchio in quanto prevede solo 40 aule, insufficienti ad ospitare l’attuale popolazione studentesca” denuncia il consigliere comunale d’opposizione Michele Santoro (Pdl). L’aria che si respira è

quella classica di “mani sulla città” del regista Rosi. Il 23 maggio 2009 il Tar di Lecce ha annullato tutti gli atti emanati dalla Provincia e dal Comune relativi alla realizzazione del nuovo liceo Moscati, su ricorso dei proprietari dei terreni, oggetto di esproprio. La sentenza è così motivata: “Per un verso il Consiglio Comunale non seguiva l’iter consueto (…) e, per altro verso e soprattutto, neppure procedeva in via diretta all’esame delle osservazioni formulate dai soggetti interessati, demandando lo stesso ai tecnici incaricati della progettazione e ai dirigenti degli uffici comunali coinvolti (…) l’iter percorso dal Comunque era dunque viziato e deve essere invalidato, appunto, in quanto illegittimamente lesivo delle posizioni dei soggetti interessati (…)”. Ma il Tribunale amministrativo regionale si è pronunciato anche nei confronti della Inedil srl, di proprietà dei fratelli Stefano e Felice Intini con sede a Noci (Bari), che “in quanto proprietaria di terreni prossimi a quelli interessati dal progetto e sui quali, secondo i ricorrenti, potrebbe in ipotesi ubicarsi la scuola, ha un interesse a conservare gli atti oggetto di gravame, al fine di evitare l’espropriazione delle proprie aree”. Il gruppo Intini è coinvolto in alcune inchieste giudiziarie (Procure di Napoli e Bari) relative a commesse per la costruzione di edifici statali. Magari Franco Sebastio,

capo della procura di Taranto – o addirittura la Direzione distrettuale antimafia – potrebbe far luce su questo affare dietro le quinte. Il sindaco Bagnardi interpellato il 16 ottobre dichiara: “Ho già trasmesso al presidente del consiglio comunale la delibera per la riapprovazione urbanistica per la costruzione del nuovo liceo. Certo non sarà la sede unica. Per quanto riguarda Intini l’amministrazione comunale non sa assolutamente nulla e non ha alcun rapporto col gruppo Intini”. Possibile? La società degli Intini nelle aree limitrofe al luogo destinato ad ospitare una delle sedi liceali ha proposto al Comune la realizzazione di un programma ex articolo 18 del decreto legislativo 152/1991. Secondo l’avvocato Antonio Lupo, “questa sentenza mette in evidenza due fattori. Il primo è che il Consiglio Comunale è venuto meno al suo compito politico per il quale i suoi membri sono stati eletti. Il secondo è quello di aver affermato che la ditta Inedil srl è controinteressata al mantenimento degli atti oggetto del ricorso che riguardano la costruzione del liceo. In altri termini – spiega l’amministrativista – l’Inedil secondo la sentenza appare un soggetto che ha un interesse a mantenere la procedura espropriativa a carico di altri soggetti proprietari di aree più sfortunate, oggetto di procedura espropriativi per la realizzazione del Liceo, mentre l’Inedil stessa realizzerebbe

su aree confinanti edifici destinati a edilizia residenziale. Infatti il 15 luglio scorso, gli stessi proprietari autori del primo, hanno presentato un nuovo ricorso al Tar di Lecce e sempre nei confronti del Comune, provincia e Inedil srl, perché il comune di Grottaglie ha di nuovo avviato procedimento di esproprio nei loro confronti. Come mai. Conclude l’esperto – il Comune dopo la prima batosta intende pervicacemente continuare a coltivare la stessa procedura espropriativi?”. Una sede possibile: l’ex ospizio. “La città più volte ed anche pubblicamente ha chiesto di recuperare e trasformare l’ex convento dei cappuccini nella sede definitiva del Liceo Moscati” rivela la saggia professoressa Etta Ragusa. I 9 milioni di euro disponibili per la nuova struttura sono oltremodo sufficienti per riattare l’ex ospizio. Perché non utilizzare almeno una parte degli 8.050.108,85 euro di ro-

Cappa di eternit

yalties incassati – nel periodo 1999-2008 – dall’amministrazione comunale per la pericolosa discarica Ecolevante Spa, al fine di bonificare l’intero territorio? Di amianto ci si ammala e spesso si muore: silicosi, asbestosi, mesotelioma pleurico e dell’intestino, carcinoma del polmone, della laringe, dello stomaco e del colon. Si può sempre correre ai ripari ,ma probabilmente il danno sugli ignari esseri umani è gia fatto. Un’indagine epidemiologica potrebbe fotografare almeno la situazione. Un dettaglio: nel 1992 la legge 257 ha messo al bando in Italia il minerale che uccide e ha dettato le linee guida per lo smaltimento e per la sicurezza dei luoghi. Se 301.433 cittadine e cittadini della provincia di Taranto, ovvero la maggioranza, nella recente tornata elettorale non si sono recati alle urne un motivo fondato ci sarà. Non vi pare?

Lunedì 19 Ottobre 2009

PROVINCIA

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Moscati: cappa in eternit e... GROTTAGLIE - Repetita iuvant, dicevano i latini. Ed è proprio questo il nostro obiettivo: portare alla luce della coscienza civile “il fatto”, quello che accade intorno e che magari si nasconde all’interno della lenta burocrazia. Da un servizio, ben documentato, di Gianni Lannes, si evince che l’amianto cancerogeno, a dispetto delle normative sanitarie e ambientali, “fa bella mostra, addirittura, presso il liceo classicoscientifico Giuseppe Moscati”, che vanta il record europeo di 8 sedi, alcune fuorilegge”. Il liceo Moscati è composto da una centrale e sette succursali, con un canone di locazione di 340mila euro. L’edificio più a rischio è quello di via Sant’Elia di proprie-

340mila euro per il canone di locazione. L’edificio più a rischio è quello di via Sant’Elia. Florido e Bagnardi uniti anche nel silenzio... nessuno sà dell’Intini tà del Comune di Grottaglie. “La struttura - racconta Lannes - è imbrigliata da una cappa di eternit in condizioni di evidente friabilità. Quando si sfibra questo minerale non perdona, dando origine a piccolissime scaglie invisibili. I frammenti polverulenti e volatili possono una volta respirati, provocare forme tumorali alle vie respiratorie anche a distanza di molti anni. La letteratura scientifica parla chiaro: una volta inalate le fibre di amianto, poiché sono indistruttibili si depositano nella pleura anche per 20 anni prima che il tumore si scate-

ni in tutta la sua virulenza. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito che “l’amianto a qualsiasi concentrazione nell’aria è pericoloso”. Per ammalarsi gravemente basta anche una singola particella di silicati fibrosi a contatto con i polmoni. In sostanza l’asbesto è fonte di pericolo se penetra nei tessuti corporei e questa evenienza si verifica, appunto, quando è sospeso nell’aria sotto forma di polvere inalabile. Conseguenze epidemiologiche sulla popolazione studentesca e sui cittadini? Mai valutate dall’autorità sanitaria, né dal Co-

Eternit in primo piano mune e nemmeno dalla Provincia”. Il 30 settembre dopo aver accertato l’evidente pericolo si chiama in causa il responsabile della sicurezza. “L’ingegnere Domenico Masella - si legge nello speciale cade dalle nuvole: “Amianto che? Vuole scherzare: in quella scuola non c’è amianto, sono sicuro” spergiura il tecnico”. A tutt’oggi nonostante la mirata segnalazione non è stato ancora adottato alcun provvedimento cautelativo. E come al solito il presidente dell’amministrazione provinciale Giovanni Florido, secondo Lannes, non si degna neanche di rispondere al telefono nonostante il preciso avvertimento. “Non credo proprio che ci sia amianto – sbotta infastidito il sindaco Raffaele Bagnardi (centro-sinistra) – se c’è questa situazione è colpevole chi immediatamente non lo segnala. Se c’è qualcuno che ha la consapevolezza di questa cosa e non la sta segnalando dovrebbe essere lui immediatamente incriminato perché su queste cose non si scherza. E’ grave che il responsabile della sicurezza neghi l’evidenza”. Ma si sà, per alcuni, il sorriso cura tutti i mali. A parte il disdicevole scaricabarile, il primo cittadino dimentica i suoi obblighi legislativi: è la massima autorità sanitaria del paese. Spetta a lui adottare ordinanze urgenti in caso di pericolo. Bagnardi telefona dopo qualche minuto e aggiunge: “Intanto la ringrazio. La competenza è totale della Provincia perché il Comune ha solo la nuda proprietà. Mi aspetto una denuncia della situazione da parte della provincia o comunque da parte della scuola”. Il dirigente scolastico Guglielmo Matichecchia, in carica dall’1 settembre 2004 – preceduto da Pietro Lucchese (1996-2004) e prima ancora da Francesco Lupo (1983-1996) – tuttavia non ha dubbi: “la sede di via Sant’Elia è idonea, l’abbiamo sistemata. E’ una scuola: lì abbiamo strutture, attrezzature, aule che sono avanzatissime”. Bontà sua. Le sorprese non si esauriscono in un amen. “Dall’ispezione del provveditorato delle opere pubbliche è emerso che per

quanto riguarda le condizioni di stabilità delle sedi non ci sono problemi per nessuna sede” ripete in un mantra Matichecchia. Messo all’angolo l’autoritario capo d’istituto, amico di Florido (Pd) noto alle cronache nazionali per la misoginia politica, ammette: “I problemi derivano dalla varietà e dalla molteplicità delle sedi. I disagi ci sono anche per gli insegnanti che devono spostarsi. Abbiamo qualche sede che insomma anche se idonea per quanto riguarda le strutture è una sede più disagiata per quanto riguarda altre condizioni che attengano il fatto che affacciano sul piano terra, sulla strada e quindi con i disagi. Comunque è impropria la definizione di garage perché il garage ha un significato nella lingua italiana e sono locali commerciali. Non sono né scantinati né sottoscala”. Cosimo Annichiarico, presidente dell’associazione “Amici del Moscati”, un sodalizio al quale aderiscono un considerevole numero di alunni, docenti , genitori e personale non docente, ha scritto nero su bianco in un comunicato pubblico: “Il Consiglio d’Istituto è stato costretto a deliberare, a partire dal 21 settembre, lo svolgimento delle attività didattiche con turni antimeridiani e pomeridiani, data la mancanza di otto aule e continuando ad accettare come normali sei inagibili aule-garage e una disseminazione sul territorio comunale di otto sedi, rassegnandosi a vederle estese a dieci, se e quando saranno approntate le altre due necessarie per ospitare le otto aule eccedenti la disponibilità attuale”. Walter conferma sulla propria pelle: “Abbiamo otto sedi tutte formate però da 2 a 4 classi. Si tratta di garage più che altro. Molti sanno che due o tre sedi non sono agibili: via Umbria, via Amalfi, piazza Verdi”. Allora, diamo un’occhiata a via Umbria. In loco effettivamente si fa lezione in box adibiti a scuola con tanto di saracinesca. Uscite di sicurezza e finestre? Neanche a parlarne. La professoressa Angela Sansonetti, confidente del dirigente Matichecchia tenta addirittura di impedire fisicamente al cronista di osservare la struttura dall’esterno,

CORRIERE DEL GIORNO

PROVINCIA

Venerdì 16 ottobre 2009

SAN MARZANO

PER COSTRUIRE L'EDIFICIO

Le associazioni: il Consiglio affronti il caso discarica

SERVIRANNO 24-36 MESI LICEO VENTURO Il sito dove sorgerà il nuovo Moscati, costruito con i finanziamenti della Provincia di Taranto

GROTTAGLIE I due prossimi passaggi per poter realizzare il nuovo Liceo

Moscati, prima la variante poi l'esproprio del terreno di SALVATORE SAVOIA ! GROTTAGLIE – La costruzione del nuovo plesso scolastico del liceo “Moscati ” passerà attraverso il Consiglio comunale convocato il prossimo 22 ottobre, quando la massima assise consiliare sarà chiamata ad approvare la deliberazione di variante urbanistica. Solo allora la Provincia di Taranto potrà avviare le procedure di esproprio e di bando dell’appalto pubblico dell’opera. Poi occorreranno dai 24 ai 36 mesi per l’edificazione della struttura scolastica. Insomma, i tempi per la costruzione del nuovo “Moscati”, prevista su un terreno in via Capri in prossimità della strada provinciale che collega Grottaglie a Martina Franca, non sono affatto corti. Intanto fino al prossimo 30 novembre, sarà evitato il doppio turno grazie alla sensibilità dimostrata dai Padri Gesuitiche hanno messo a disposizione quattro sale del centro “Monticello”. Di conseguenza, per ventiquattro classi è stato avviato un orario scolastico concentrato su cinque giorni, utile a consentire alle quattro classi, ancora senza aule, di poter frequentare normalmente le le-

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zioni. Entro la fine di novembre saranno consegnate quattro delle otto aule necessarie ricavate in alcuni locali di via Brodolini. E nel frattempo si procederà all’acquisizione in fitto e al completamento delle opere di adattamen-

to di altri quattro locali entro Natale sempre in via Brodolini sul lato opposto, per porre così fine anche alla settimana corta per le ventiquattro classi interessate a questo straordinaria e difficoltosa tipologia di orario delle lezioni. Intanto la Provincia di Taranto ha avviato le procedure di utilizzo dei locali di proprietà del Comune “ex Archimede” per la consegna, entro l’estate 2010, di otto aule, dove sistemare le prevedibili due classi in più e le sei ora ubicate in via Amalfi e in via Umbria. Stando agli impegni assunti nei giorni scorsi dalle Amministrazioni provinciali e comunali la situazione di emergenza causata dalla cronica mancanza di aule dovrebbe essere giunta al capolinea. Almeno per quest’anno. E per i prossimi anni un interrogativo su tutti: cosa accadrà se la popolazione studentesca dovesse continuare ad aumentare? Una questione, quella dell’aumento delle iscrizioni, che non può e non deve essere sottovalutato in quanto il progetto per la costruzione della nuova struttura scolastica prevede circa quaranta aule contro le cinquantotto attuali.

MONTEIASI I ragazzi della “Da Vinci” a lezione di musica alla “Volta” di Taranto

Gemellaggio tra due scuole ! MONTEIASI - Gemellaggio tra la Scuola Secondaria di primo grado “Alessandro Volta” di Taranto e l’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Monteiasi. É stato siglato, infatti, un protocollo d’intesa tra il dirigente scolastico Cataldo Iacovelli, preside della Scuola Secondaria di primo grado “Alessandro Volta” di Taranto e il Dirigente scolastico Antonio Fornaro, preside dell’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Monteiasi. Il documento è stato stilato all’indomani dell’approvazione da parte dei Collegi dei Docenti delle due scuole. Il gemellaggio sarà celebrato con un’importante cerimonia che si svolgerà il prossimo giovedì 29 ottobre, alle ore 16,30, nel teatro dell’Aula Magna “Giovanni Paolo II” dell’Istituto Leonardo da Vinci di Monteiasi. La manifestazione avverrà nell’ambito della prima edizione di “Sapori e Saperi delle stagioni”. Durante tutto l’anno scolastico le due scuole si impegnano a scambiare tutte le loro esperienze didattiche e progettuali, con specifica prevalenza per quelle di carattere scientifico, dal momento che il gemellaggio si effettua proprio nel nome della comune denominazione delle scuole a illustri

scienziati italiani. In particolare, le due scuole collaboreranno nelle manifestazioni comuni come il presepe vivente che si svolgerà a dicembre e la tradizionale e suggestiva “mattra” di San Giuseppe, a marzo. «Inoltre l’impegno - dichiara il dirigente scolastico Antonio Fornaro - è quello di offrire ad un gruppo di alunni delle prime classi della scuola media della Leonardo da Vinci l’opportunità di seguire, nel pomeriggio, le lezioni di strumento musicale che si svolgeranno all’Alessandro Volta di Taranto, esonerando però le due scuole dalla responsabilità per eventuali incidenti in itinere, dovendosene far carico i genitori degli stessi alunni che provvederanno ad accompagnare e a prelevare i figli dalla scuola di Taranto. Siamo certi - prosegue il preside Antonio Fornaro - che il gemellaggio produrrà gli esiti auspicati per la crescita collaborativa e solidale delle due scuole. A tal proposito ringrazio vivamente il mio collega, il dirigente scolastico Iacovelli, per la preziosa opportunità che offre alla nostra scuola. Entrambe le scuole - conclude il Dirigente Fornaro - vantano alunni bravi e desiderosi di apprendere, nel nome dei due scienziati ai quali sono intitolate».

(S. Sav.)

! SAN MARZANO DI SAN GIUSEPPE – Un Consiglio comunale monotematico sulla presenza del terzo lotto della discarica per rifiuti speciali ubicata a Grottaglie, in località “La Torre – Caprarica”, e gestita dall’Ecolevante s.p.a. Ad avanzare questa richiesta all’Amministrazione comunale è la pro loco “Marciana” « un i t am e nt e ad alcune associazioni territoriali sa nm ar za nesi, impegnate da tempo in u n a e s t enuante lotta per la difesa del proprio territorio». « Co ns id erate l’importanza del problema e la necessità di trovare una immediata risoluzione allo stesso, - si legge in un comunicato stampa - le associazioni auspicano che il confronto in sede di tale Consiglio sia costruttivo e propositivo e veda maggioranza ed opposizione convergere sui mezzi idonei al raggiungimento dell’un ico obiettivo possibile: eliminazione immediata dei cattivi odori e attività propulsiva, presso la Provincia di Taranto, tesa a l l’a n n ul l amento degli atti autorizzativi che sono al vaglio della magistratura all’interno di un processo penale in itinere. Auspichiamo quindi una larga intesa volta a tutelare la salute dei cittadini sanmarzanesi che consideriamo un bene da tutelare in modo assoluto superiore agli interessi particolari di partito. Allo stesso modo, anche la succes-

siva richiesta, avanzata dalle associazioni territoriali, di convocazione del Consiglio provinciale, in rete ai Comuni limitrofi, ci auspichiamo sia deliberata in maniera unanime in modo da avere un forte

peso simbolico e politico e rappresentare così le aspettative e le speranze della cittadinanza intera. Da anni infatti, chiediamo alla politica di occuparsi in maniera seria e non demagogica del problema derivante dalla presenza di una discarica di volumetria enorme che accoglie milioni di metri cubi di rifiuti speciali che il nostro territorio non produce e che per decenni r i m a rr a n n o sotterrati sotto le nostre terre». «É arrivato il momento di dimostrare – conclude la nota che c’è realmente la volontà di costruire per un futuro diverso da quello che si delinea all’orizzonte in considerazione della “realtà ambientale” già seriamente compromessa».

IL PROBLEMA

CATTIVI ODORI VA ELIMINATO AL PIÙ PRESTO

(S. Sav.)

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