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E’tutto un magna magna! Zanza
Paolo La Nuova Complanare è alle porte. Gli stolti che però temono che sarà un'opera ad alto impatto ambientale si devono ricredere. Ieri sera all'auditorium San Rocco, alla presenza del pubblico delle grandi occasioni, una squadra di imbonitori di assoluto livello ha inteso tranquillizzare tutti sulla totale bontà del progetto. Il Forum sulla mobilità ha fatto chiarezza sulle voci che erano circolate e sulle credenze fortemente radicate nel popolo bue che una nuova strada porti più traffico. Più convincente di uno spot di Media Shopping, più esaustivo di una sparata di Roberto da Crema il Forum è stato un'esperienza di pura trascendenza che ogni mistico dovrebbe provare. La coppia vicesindacosindaco ha iniziato l'indoratura della supposta e già si vedevano colombe bianche e cherubini svolazzare nell'antico auditorium settecentesco. Un suadente suono d'archi e flauti ha inondato la sala e un filmato di grandi uccelli bianchi su cieli azzurri è stato proiettato sul soffitto barocco. Il sindaco e il suo vice hanno poi introdotto super dirigenti convenuti in quella splendida cornice. Tali personalità eminentissime erano lì convenute in rappresentanza di SPEA, SPECK, ARPAM, ASTRONZ, ATAC, ASSORT, AMMAMT, ATTACK, TETRAPAK, ECC.... Quando hanno preso la parola gli ingegneri il silenzio è calato nella sala. Le luci si sono spente e un cono di luce ha illuminato l'ing. Bugiardini della ASTRONZ. Indossava un gessato blù con bombetta e scarpe bicolori. Ha preso il microfono, ha ammiccato alla platea e indicando col bastone una presentazione Power Point ha esclamato: "Quest'opera farà diminuire il traffico sulla Statale dell' 86%!". Stefano Bernardini del Comitato Versus Complanare ha detto che doveva andare in bagno. Una volta dentro ha estratto la sua Smith & Wesson regolarmente posseduta e si è sparato un colpo nelle gengive. Scene di giubilo hanno invece coinvolto la parte produttiva della città. Quella che necessità di nuove infrastrutture, di nuove strade, di nuove
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La bicicletta è una delle più grandi invenzioni dell'era moderna, il mezzo di locomozione dei poveri, non inquina, non occupa spazio, ti fa stare bene. Ricordo, quando ero bambino, che la bicicletta era tutto. In ogni famiglia c'era una macchina e se qualche altro componente della famiglia voleva recarsi da qualche parte non c'era scelta o metteva un piede davanti all'altro o saltava su una bicicletta e iniziava a pedalare. Sembra un'idiozia ma c'era più autostima. Si faceva conto solo sulle proprie forze. Dovevi spendere energia per arrivare da qualche parte, anche lontano, e quando ci arrivavi eri stanco ma felice.
Oggi invece ognuno di noi ha la sua bella macchinina che misura il nostro grado di ricchezza. Quarantamila abitanti, quarantamila macchine dalle utilitarie anni '70 alle sportive di ultima generazione. Se non hai una vettura conosna al tuo ceto sociale, stai male.Poi c'è chi si svena per comprare uno di quegli elefanti urbani che occupano tre parcheggi in lunghezza e due in larghezza.Fanno rate pari alla metà dello stipendio, ma vuoi mettere farsi un giretto sopra quarantamila euro si rimorchia di brutto e se fai un frontale a centoventi ti salvi nell'84% dei casi mentre il poveraccio su una vettura normale che ti si spiaccica addosso continua a pag.2