Porto

  • November 2019
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META 11

Anno 10_n. 390 ■ 11 novembre 2008

META/L’INTERVENTO DI FRANCO MITRIONE

Sul porto Sassi sbaglia Ma la giunta in carica ha deluso Signora Direttrice, ho letto, con una qualche apprensione e con qualche divertimento, l’ intervista che l’ex sindaco di Meta ha rilasciato al suo giornale. Mi creda, mi costa tanto intervenire e, magari, innescare una polemica che, allo stato, ( ho ben altre cose da fare…) mi potrebbe solo affaticare parecchio ma, penso, che quando si danno dei numeri o essi sono esatti oppure si fa della semplice demagogia che resta, appunto perché tale, fine a se stessa. Dunque, l’ex sindaco dichiara, a proposto di un ventilato sviluppo economico di Meta :”…basti pensare che le statistiche dicono che per ogni posto barca si creano quattro posti di lavoro..”. Ricordo che nel Documento di Programmazione Economica della Provincia di Napoli,di qualche anno fa , l‘Ex assessore PDS Guido Riano ( costretto poi alle dimissioni per via di un PTCP assolutamente improponibile…) dichiarava, a proposito della portualità provinciale, che ogni posto barca avrebbe creato dai 6 agli 8 posti di lavoro; oggi l’ex sindaco di Meta accorcia le distan-

ze arrivando a postulare, per ogni posto barca, “solo” quattro (4) posti di lavoro e, a conforto della sua suggestiva ma traballante tesi, si rifà a non meglio specificate statistiche. Ho l’impressione… che, a riguardo di posti di lavoro per numero di barche, il PDS, poi i DS oggi il PD ( prima nella persona dell’ex assessore Riano, oggi nella persona dell’ex sindaco…) diano i meri a lotto. Vediamo come stanno le cose rifacendomi ad un esempio concreto: Castellammare di Stabia ove è allocato il porto turistico più grande del Mediterraneo con ben 1300 posti barca. La Società “Marina di Stabia”, gestore del porto turistico, impiega solo poche decine di addetti, sia per quanto riguarda l’attracco che per il rimessaggio. Né vale la pena richiamarsi ad un ipotetico indotto come volano economico che maggiormente ed automaticamente si incentiva con la creazione di porti turistici poiché, anche tale ipotesi, è cosa da provare e, fino ad oggi, è materia almeno non quantizzabile. Certo, è innegabile che un porto turistico crei posti di lavoro ma non certamente nella misura postulata da

Riano, prima e dall’ex sindaco di Meta oggi e, del resto, se ci rifacciamo a Castellammare di Stabia, secondo Riano li dovevano realizzarsi circa 9000 posti di lavoro (..una barzelletta). Ma, per ritornare alle miserie metesi, se si sarebbe potuto realizzare un porto a Meta -ovvero un contenitore mostruoso di 300 barche - si sarebbero materializzati ben 1200 posti di lavoro, secondo la risibile tesi dell’ex sindaco che cita, ma senza meglio specificare, improbabili statistiche. Una follia! Insomma, penso che un politico, dovrebbe avere, innanzitutto, la dote della continenza e, poi, quella della chiarezza e della verità…altrimenti si danno, appunto, i numeri a lotto e si ingenerano aspettative che mai potrebbero realizzarsi. Mi meraviglia come ancora si parla di porto a Meta. Voglio, qui, ricordare come, solo attraverso il mio personale impegno e quello del mio partito, Il Partito dei Comunisti Italiani, fu fatto ritirare dalla Regione Campania un contributo – già erogato- di più di un milione di euro per l’adeguamento di un porto per pescatori che esisteva solo nelle fantasie degli amministratori del tempo. Ma,

ancora, vale la pena ricordare che un porto come quello concepito dalla passata amministrazione mai avrebbe potuto ricoverare le inesistenti barche degli inesistenti pescatori di Meta perché era, ed è tuttora, un porto concettualmente sbagliato: un’opera gigantesca ed ingombrante per la quale l’attuale Amministrazione di Meta avrebbe dovuto intraprendere tutte quelle decisioni coraggiose che, appunto, non ha saputo o voluto assumere vivacchiando, in modo indecoroso, sulla situazione esistente. E non essendo nemmeno capace di approvare un piano spiaggia almeno poco poco decente. Sono d’accordo sul giudizio negativo, come per larga parte del popolo metese, che l’ex sindaco di Meta da’ di questa amministrazione ma ciò non salva le amministrazioni precedenti. Certo, da Antonelli ci si aspettava ben altro: ad esempio ci aspettavamo che, una volta promosso “Primario “ ancorché “f.f”, come pare che sia ( f.f. significa facente funzione….mi stava scappando facendo finzione… ma non è questo il caso) si dimettesse per evitare a se stesso ed ai metesi di assistere all’indecoroso spettacolo dei

“saldi di fine stagione” e dei riposizionamenti vari che a via Municipio stanno “inciarmando”. Per quel che può valere sono anche d’accordo, con l’ex sindaco, sia sul concetto di “resistente”: esso è, appunto, un sentimento che, in qualche modo, ci accomuna poiché appartenente alla migliore tradizione della sinistra…io, per conto mio (ma insieme a molti altri…), sono resistente, a Meta da almeno 15 anni; e sono ancorpiù d’accordo con il bel manifesto che ha fatto affiggere per Meta con il quale, in modo speranzoso, si augura che :”…adda firnì a’ nuttata”. E, infatti, la nottata metese data, pur essa, da almeno 15 anni. Ovviamente su tutti gli argomenti posti dall’ex sindaco e, se condivisi, dal suo partito, sono pronto a qualsiasi pubblico dibattito.Grazie per l’accoglienza. Franco Mitrione Responsabile Regionale Urbanistica e Pianificazione Partito dei Comunisti Italiani

LA REPLICA

Sassi: “Studi scientifici alla base delle mie considerazioni”

In riferimento al contributo del sig. Mitrione mi corre l’obbligo di fare alcuni rilievi, senza alcun divertimento o apprensione,: Preciso che, forse per un refuso di stampa, ho detto

che secondo le più accreditate statistiche per ogni posto barca, tra diretti ed indotti, si creano quattro posti di lavoro ma che nel caso di Meta era stimabile, al ribasso, un posto di lavoro per ogni posto barca per cui si sarebbero e si possono creare circa 300 posti di lavoro.(rimando agli studi di Nomisma spa del 2006 “ Situazione e prospettive della portualità turistica in Italia e in Emilia Romagna” - F. Sensini “Una darsena a Marghera. I perché di una scelta” – I contributi dell’ex Ministro Lunardi sul-

la nautica da diporto ed il Codice della Nautica da diporto” – Giuseppe di Claudio “ Sciajola annuncia un nuovo piano per i porti turistici” ma ne esistono molti altri ancora). Per quanto riguarda l’opera concettualmente sbagliata questo lo afferma solo il sig. Mitrione e non esimi docenti universitari, specialisti della materia. Per il contributo ritirato dalla Regione Campania per la parte peschereccia del porto è da ascrivere a tutto de-merito del sig. Mitrione e dei consiglieri Re-

gionali allora del partito della rifondazione comunista (solo dopo hanno aderito al Partito dei Comunisti Italiani e si sono visti gli esiti per gli stessi alle ultime elezioni regionali). Il Comune di Meta propose ricorso al TAR per le evidenti illegalità commesse ma subentrata la nuova amministrazione (nella quale il Mitrione ha svolto il ruolo di consigliere-consulente del Principe) ha preferito rinunciare alla causa. Per quanto attiene alla “adda passa a nuttata” è molto strano che il sig. Mitrione dica che è

lunga 15 anni, poichè è stato molto vicino alla mia prima amministrazione (tanto da sottoscriverne gli accordi da me regolarmente mantenuti) salvo poi allontanarsi per la sua volubilità di carattere, come pure dell’Amministrazione Antonelli conclusasi sempre allo stesso modo. Poiché non intendo innescare alcuna polemica non intendo commentare ulteriormente. Carlo Sassi

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