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POLITICA

sabato 13/09/2008

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del sud-est

Una scuola del dialogo

È

proprio in questa settimana che la maggior parte degli studenti monopolitani è tornata tra i banchi di scuola. Sono molteplici i cambiamenti che il nuovo ministro alla pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, sta apportando al mondo della scuola. Si potrebbe parlare di un ritorno al passato e ai vecchi canoni con tutti i suoi pro e contro: un maestro unico per le scuole elementari, il ritorno allo studio dell’educazione civica, il sette in condotta; dall’altra parte, invece, ci sono gli ingenti tagli che in realtà minacciano le fondamenta già fatiscenti della scuola italiana. Inoltre c’è da notare come ancora una volta la riorganizzazione della scuola superiore pare essere passata in secondo piano lasciando in uno stato di atrofia molte scuole soprattutto del sud. Abbiamo incontrato a riguardo il preside del Polo liceale, il prof. Adriano Petromilli. Martedì, il sindaco e l’ass. alla cultura Orciolo hanno visitato alcuni plessi come quello di S. Domenico, sede del liceo Classico. Quali problemi ha sottoposto alla loro attenzione? Il problema principale di S. Domenico è la possibilità di utilizzare anche quell’ala dello stabile rimasta interdetta a causa di problemi tecnici; si parla di una ordinanza del sindaco con la quale, a suo tempo, si dichiarava inagibile quell’ala, ma in effetti quest’ordinanza non l’abbiamo mai vista e ci è sembrato opportuno chiedere all’attuale sindaco di approfondire la situazione dato che ci farebbe comodo utilizzare anche quei locali. I lavori apportati dalla Provincia a che punto sono? Per i lavori nella sede di Via Europa

del sud-est

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Intervista a Adriano Petromilli, preside del Polo liceale di Monopoli.

Libera e per l’installazione di nuovi infissi a S. Domenico, è questione di qualche altro giorno, per cui entro la settimana verranno chiusi tutti gli interventi. Quest’anno c’è stato un calo delle iscrizioni. Si è riusciti a creare una sola sezione al Liceo Classico, una in meno allo Scientifico. Quali potrebbero essere le motivazioni? Una delle prime motivazioni si potrebbe attribuire ad un calo dei ragazzi usciti dalla scuola media, quindi il fenomeno si è verificato in tutte le scuole superiori di Monopoli. Inoltre molti ragazzi hanno ritardato a presentare il modulo di iscrizione: un numero cospicuo avrebbe voluto iscriversi dopo luglio, ma questo non sarebbe stato possibile. Se ad esempio si fossero iscritti tre ragazzi in più al IV ginnasio, formato da 28 alunni, avremmo avuto due sezioni. Come vede la linea governativa del nuovo ministro? Innanzitutto bisogna vedere se una vera linea esiste. Quando metteremo insieme tutte le idee del ministro potremo analizzare quelle che sono da accettare e quelle che sono da discutere. Ma alla fine io mi attengo alle leggi. Come sono andati gli esami di riparazione? Sono andati abbastanza bene, sono stati pochissimi i non ammessi alla classe successiva. Crede ci sia disuguaglianza tra l’istruzione al nord e l’istruzione al sud?

Non abbiamo dati su questo, sicuramente la situazione economica e sociale al sud è diversa e questo incide. Le nostre scuole sono fatiscenti e il fattore infrastrutture è importante anche ai fini dell’istruzione. Ci sono novità dalla Provincia circa il nuovo plesso che dovrebbe spettare al Liceo Scientifico? Attualmente non ci sono novità. Hanno fatto degli interventi di pitturazione e di ristrutturazione dell’ Auditorium al Polivalente, ma per quanto riguarda la promessa della costruzione di una decina di aule non abbiamo notizie. Sembrerebbe sem-

pre imminente l’inizio dei lavori ma non lo vedo. Cosa vorrebbe augurare ai suoi alunni per quest’anno scolastico? Vorrei augurare loro di discutere in modo pacato nelle sedi opportune. Dico sempre una cosa, sia che ci siano governi di centrodestra che governi di centrosinistra: se dobbiamo discutere abbiamo le nostre aule, i nostri docenti sempre pronti a dialogare con i ragazzi, eviterei tutte quelle che sono le manifestazioni di vario genere che alla fine sono sempre un po’ discutibili. Annalisa Pertosa

Caro Preside … ti scrivo e il ministro della pubblica istruzione, Mariastella Gelmini, ha proS messo di scardinare l’ignoranza dalle scuole italiane, al liceo classico di Monopoli in sede San Domenico siamo già un passo avanti: abbiamo iniziato a scardinare porte e finestre. È questo lo scenario che ha accolto gli alunni al rientro dalle vacanze estive, un mega open space che sarà anche fashion ma non è certo l’ambiente ideale in cui seguire le lezioni, un orecchio al professore che spiega e l’altro al manovale che indisturbato passeggia per l’aula, parla tranquillamente al telefono e si trascina dietro sferruzzanti brandelli di porte e finestre. E sarà anche un tentativo di arte moderna, e sarà che “l’essenziale” (quattro mura, un banco e una sedia) aiuta la concentrazione, ma avremmo preferito iniziare l’anno scolastico in circostanze più auspicabili. E per finire, per dirla alla Lubrano, “la domanda nasce spontanea”: era il caso di posticipare di qualche giorno l’apertura della scuole o di anticipare, magari di qualche mese, il lavoro dei muratori? S.d.L