Orizzonti - Sen Caforio +lilli

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La politica cosa può di fronte all’emergenza dei rifiuti? Nel 2008 la Puglia ha fatto registrare 2.374 infrazioni per illegalità ambientale, con 2.008 persone denunciate, 20 arrestate e 1.242 sequestri effettuati. È la prima regione in Italia per il racket degli animali e la seconda per il ciclo illegale dei rifiuti. Lo dicono i dati del rapporto di Legambiente “Ecomafia 2009”. Sul fronte del ciclo illegale dei rifiuti, la nostra regione è al secondo posto in classifica con 355 infrazioni accertate, 15 arresti, 416 persone denunciate e 271 sequestri. Al primo posto la Campania. In Puglia, dal 2002 ad oggi, ci sono state ben 25 inchieste contro attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti, cioè il 20,7% circa delle inchieste su tutto il territorio nazionale. Grazie al traffico di rifiuti, e in barba ad ogni crisi il business soprattutto nel Meridione è fiorente. “I rifiuti, sono l’altra faccia del nostro sistema economico e produttivo, ogni merce prodotta produce rifiuti, per la produzione di una merce, pensiamo ad esempio al ciclo della lavorazione di sostanze chimiche, si usano sostanze pericolose solventi o sostanze che contengono cianuro, arsenico, metalli pesanti, prodotti cancerogeni pericolosi per la salute, queste sostanze le troveremo in uscita nei rifiuti che diventeranno pericolosi e vanno trattati come devono essere trattati dei rifiuti pericolosi. Non devono contaminare l’ambiente, non devono essere una minaccia per la salute. Questo ha un costo ogni chilogrammo di rifiuto, ha un costo medio diciamo intorno ai 50 centesimi di euro, ci sono rifiuti che possono costare uno due euro a chilogrammo per lo smaltimento. Può diventare conveniente per imprenditori senza scrupoli affidarsi a soggetti che li smaltiscono a metà del costo.” “I primi territori che vengono investiti dai traffici illegali dei rifiuti gestiti dalle ecomafia sono quelli della Provincia di Napoli e Caserta, storicamente. Siamo nei primi anni 90. Una volta denunciato questo fenomeno cosi grave in quelle terre, i trafficanti di rifiuti si moltiplicano, ogni giorno, quindi sono andati alla ricerca di altri siti. Sono stati inve-

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stiti via via la Basilicata, la Puglia, in particolare l’area della Murgia. Servono terreni vicini ad autostrade a svincoli autostradali e scarsamente popolati dove c’è una attività di controllo modesta, poi mano a mano questo sistema si è raffinato, si è passati dalle grandi discariche di rifiuti, ai micro smaltimenti”. Questo è quanto scrive Enrico Fontana del “Comitato per la verità sui rifiuti tossici e radioattivi.” A questo punto l’intervento del politico è necessario e dovrebbe in qualche modo dettare le linee guida di un percorso che si sarebbe dovuto aprire da anni e che avrebbe dovuto squarciare il velo dell’indifferenza e se vogliamo della poca informazione che artatamente è stata coltivata. Per la serie: alla gente, ai cittadini, al popolo è meglio non far sapere. Ma il popolo come ben sappiamo e la storia ce lo insegna, ad un certo punto si sveglia. Ormai non si contano più i comitati attivi in Puglia, dal capo di Leuca fino a san Ferdinando di Puglia, le azioni di protesta si moltiplicano in modo esponenziale. Di fronte a questo scenario la politica che fa? Il nostro partito che già nel suo emblema porta scritto a caratteri cubitali, Italia dei Valori, come si comporta di fronte ad una popolazione, quella pugliese, che pian piano si sta svegliando, cosa sta pensando di porre in essere? Nella XV Legislatura, sono stato membro della Commissione Rifiuti, di cui era presidente l’on. Piazza, persona molto esperta, e, attraverso il lavoro di questa Commissione, ho potuto toccare con

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APPROFONDI MENTI Sen. Giuseppe Caforio mano varie realtà, per esempio cosa stia accadendo in Puglia e non vi nascondo che molto è stato lo sconcerto, di quando il 31 gennaio del 2008 la Commissione scese in Puglia e raccolse testimonianze e documenti di grande interesse che suscitarono in tutti noi allarme. Quindi di fronte ai problemi ambientali e nel caso specifico quello dei rifiuti, la politica deve alzare l’attenzione al massimo ed ascoltare di più i vari comitati che nella maggior parte dei casi, parlano con cognizione di causa e da esperti sulle varie questioni ambientali. Non si può non fare un cenno a quello che sta accadendo nella provincia di Taranto, dove si sta perpetrando in nome di business dei rifiuti, un disastro ambientale di proporzioni incommensurabili di cui i nostri pronipoti avranno di che maledirci. Da settembre a maggio 2009 la regione Puglia, con il parere favorevole della Provincia di Taranto, ha rilasciato autorizzazioni per oltre 8 milioni di metri cubi di nuove discariche e di ampliamenti, sempre per rifiuti speciali, nella sola provincia jonica. Dopo i 2.200.000 mc. per il III lotto Ecolevante, i 2.280.000 mc. per la nuova discarica Vergine, ecco i 3.612.298 per l’ampliamento Italcave di Taranto autorizzato nello scorso febbraio, come si può leggere nel Bollettino ufficiale della Regione Puglia dell’8 aprile 2009. La Italcave, quindi, aggiunge all’impianto complesso di discarica per rifiuti speciali non pericolosi con annessa piattaforma di selezione ed inertizzazione (Codd. IPPC 5.1, 5.3 e 5.4), ubicato in Taranto in contrada La Riccia - Giardinello e non ancora andato in funzione, questo secondo lotto che va oltre il raddoppio della volumetria precedentemente autorizzata. Infatti, a un primo lotto di 85.595 mq di estensione e di 2.616.146 mc di volumetria, realizzato e ancora non attivo, si aggiunge un secondo lotto per un’estensione di 126.807 mq e una volumetria di 3.612.298 mc. Pertanto, con questo ulteriore ampliamento, la volumetria complessiva dell’impianto

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APPROFONDI MENTI Italcave di Taranto supera i sei milioni di metri cubi (6.228.444 per l’esattezza) per un’estensione di oltre 200.000 metri quadri! Già prima dell’esaurimento, meglio, ancor prima dell’entrata in funzione di quanto già autorizzato, ci si precipita a chiedere e a rilasciare autorizzazioni per abnormi ampliamenti! E questo in perfetta sintonia con la Proposta di Piano Provinciale dei Rifiuti che, se non prevede nuove discariche, parla chiaramente di ulteriori ampliamenti! Le cifre sono più eloquenti di qualsiasi discorso, fanno tremare i polsi e l’affanno nel rilasciare autorizzazioni che in concreto rendono la Puglia e l’area jonica in particolare la pattumiera dell’Italia, deve far riflettere seriamente sul destino assegnato dall’imprenditoria dei rifiuti alla nostra Regione e alla nostra Provincia e smentisce vergognosamente qualsiasi buona intenzione presente nei programmi con i quali Vendola e Florido si sono presentati agli elettori della Puglia e della provincia di Taranto. Ormai giace da molto tempo, in Parlamento, una mia interrogazione sulla questione del terzo lotto della discarica di Ecolevante a Grottaglie, una situazione che definire sconcertante è dire poco, in quel territorio, sempre con la tecnica dell’ampliamento, è stato aperto un terzo lotto, rinveniente, detto ampliamento, da due lotti già colmati, di una discarica di rifiuti speciali sita in località Torre di Caprica, soprassedendo o meglio infischiandosene di tutte le regole di legge e non solo. Di quella interrogazione parlamentare a tutt’oggi non ho notizia, so solo che tranquillamente si stoccano rifiuti provenienti da ogni dove del Paese e del resto d’Europa, il tutto nella completa indifferenza dell’Amministrazione comunale di Grottaglie, che si accontenta di racimolare royalties e basta, non curandosi minimamente di ciò che accade sul territorio in termine di salute pubblica. Ormai ogni giorno si registrano sempre piùcasi di malattie gravi, come leucemie fulminanti e patologie tumorali di gravi entità. Inutilmente da vari comitati è stato chiesto un registro epidemiologico, sembra che gli addetti ai lavori da

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quell’orecchio non sentano. Dai mezzi di comunicazione apprendiamo da tempo che il problema rifiuti pare essere un problema tutto italiano. Prima d’ogni cosa, quindi, viene da chiedermi cosa accade in Europa? Come si affronta la questione rifiuti al di là delle Alpi? perché in Italia, ancor più nel nostro Meridione, non si riesce, sembra quasi che non si voglia, risolvere il gravissimo problema? Personalmente, piuttosto, sono persuaso che le cause alla base di tutta questa situazione sono complesse, ma vi è soprattutto una commistione di errori tecnico-amministrativi e di interessi politici, come anche industriali e malavitosi. È suonato a dir poco bizzarro che, non troppo tempo fa, fonti ufficiali abbiano definito la situazione pugliese in generale tranquilla e non intaccata da infiltrazioni di ecomafie. Eppure, soffermandosi sulle varie inchieste in essere nella nostra regione, sulle modalità con cui si concedono le autorizzazioni per l’ampliamento o la creazione di nuove discariche, emergono episodi che dovrebbero allarmare noi cittadini pugliesi e gli organi istituzionali. Comunque... bisogna prendere atto che il primo passaggio necessario è quello di portare a regime una reale e funzionale raccolta differenziata, accompagnata dalla pianificazione di un ciclo completo che, tramite qualsivoglia soluzione, preveda l’abolizione dell’uso delle discariche. Altrimenti temo che il problema non solo non verrà risolto, ma minaccia, addirittura, di peggiorare. In

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quanto, oltre alle lacune tecnico-amministrative, la gestione dei rifiuti attraverso le discariche rappresenta di per sé un affare economicamente vantaggioso, non solo per la criminalità organizzata, ma anche per gli stessi enti locali concessori, che traggono i loro personali guadagni attraverso l’incameramento delle royalties. Denunciare tutto questo non è cosa facile, c’è chi lo sta facendo e lo sta pagando a caro prezzo, mi riferisco al giornalista foggiano Gianni Lannes, e non è l’unico. Questo coraggioso giornalista freelance, ormai vive come un essere braccato, la malavita l’ha già fatto oggetto più volte, di minacce ed attentati, noi dell’Italia dei Valori gli siamo vicino, abbiamo chiesto più protezione per lui e la sua famiglia. Non dovremmo mai smettere di ricordare uomini come lui, come Peppino Basile, che in uno degli ultimi interventi prima della sua morte denunciava possibile presenza di pericolosi materiali inquinanti nella discarica Burgesi, e come Alessio Dipalo, che nella sua trasmissione radiofonica tratta problematiche ambientali e di ecomafia, non risparmiando di citare nomi e cognomi delle persone delle quali è provato il coinvolgimento in reati legati allo smaltimento del traffico dei rifiuti, e anche lui ha subito aggressioni e atti intimidatori. Ma il problema è anche di natura politica, noi operatori della cosa pubblica dobbiamo far valere il ruolo della politica, quella seria ed onesta, stare dalla parte della gente e abbattere il muro del potere che ormai è sorretto da quei colletti bianchi che la malavita ha formato e innestato nei gangli gestionali dello Stato. Questi poteri li deve smascherare la Magistratura ed isolare la politica seria ed onesta da tutto ciò che è dipendenza economica e malaffare. *Senatore IdV Membro della 4ª Commissione permanente (Difesa) Membro del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica

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VI TA DI PARTI TO

3° Conferenza programmatica regionale

Lilli De Amicis

Resoconto dei lavori del gruppo pugliese di IdV Quattro i temi trattati che nella intervenuti in modo molto critico È stata una giornata intensa e loro complessità avrebbero richiea cui ha fatto eco l’intervento conmolto costruttiva quella di sabato 14 no- clusivo dell’on. Pierfelice Zazzera, sto maggior tempo e non lo spazio di una mattina, che se pur piena, vembre in cui si è svolta la terza Conferenza Coordinatore regionale IdV Puglia, tutto è finito intorno alle 14.30, ha auspicato una meno ingeprogrammatica dell’Italia dei valori di Pu- che avrebbe avuto bisogno anche di renza dei partiti nella gestione glia, organizzata con molta cura e compe- della sanità pubblica. Infine, con buona parte pomeridiana. I quattro temi in discussione, di cui sono tenza da Massimo Melpignano, responsabile molto ritardo sulla tabella di marin fase di completamento i 4 libri cia è partita la Tavola rotonda sui dei dipartimenti tematici del partito di bianchi tematici di prossima pubrifiuti, introdotta dal dott. Vinblicazione, sono stati oggetto di alcenzo Anelli, coordinatore tecnico Di Pietro in Puglia trettante tavole rotonde: gruppo di lavoro libro bianco “I ri“Formazione professionale”, “Acqua”, fiuti in Puglia” sempre dei Dipartimenti “Sanità” e “Rifiuti”. Tematici IdV Puglia. Si è trattato, seppur Nella tavola rotonda dedicata alla Forcompresso nel tempo ridotto, ormai rimazione professionale, moderata da masto, di un dibattito, moderato con Gianvito Cafaro, giornalista Antenna molta competenza sull’argomento, dal Sud, hanno relazionato per la parte tecgiornalista della Gazzetta del mezzonica Gianluca Budano, Presidente regiogiorno, Cosimo Forima. Si è assistito ad nale Acli Puglia, mentre le conclusioni una serie di interventi molto interespolitiche sono state affidate al Sen. Fesanti, dove il relatore tecnico Gaetano lice Belisario, Capogruppo al Senato Idv Baldassarre, consulente ambientale, ha che ha detto: “in materia di formazione dimostrato con dati alla mano dell’opprofessionale, l’intervento regionale portunità che il ciclo dei rifiuti venga Felice Belisario e Antonio Di Pietro dovrà essere rivolto ad un migliorachiuso, attraverso una raccolta differenmento dell’attuale sistema attraverso l’in- durre i lavori è stato il dott. Giancalo Pen- ziata oculata, efficace ed efficiente. Mencentivazione di forme di controllo, netti, coordinatore del gruppo di lavoro tre per quel che è stato l’intervento trasparenza, efficienza della macchina re- per il libro bianco “Acqua in Puglia”, il di- politico che doveva essere del senatore gionale per una politica delle formazione battito moderato dal giornalista di Tele- Caforio, purtroppo impossibilitato a parprofessionale che in linea con i più elevati norba Francesco Iato, ha appassionato tecipare, sostituito dall’on. Zazzera che standard europei si dimostri in grado di tutti gli astanti con gli interventi molto non ha avuto esitazione alcuna in merito offrire concrete prospettive di sviluppo competenti dei relatori tecnici, Marghe- alle politiche in materia di rifiuti ed emerper l’economia e la società pugliese.” rita Ciervo, coordinatrice del Comitato genza ambientale. L’attenzione della poliMentre l’avv. Marco Bellezza, coordina- Pugliese Acqua Bene Comune, di Michele tica deve essere alta, la Puglia non può tore del libro bianco “La formazione pro- Loporcaro e Loretta Moramarco del Mee- diventare la pattumiera d’Europa, bisogna fessionale in Puglia”, ha sottolineato, tup IlGrillaio. Le conclusioni politiche sbarrare il passo a chi vorrebbe l’esclusiva trovandosi d’accordo con il dott. Budano sono state affidate al consigliere regio- della gestione dei rifiuti e delle ormai fache “tra le politiche attive del lavoro il nale IdV l’avv. Giacomo Olivieri. Il sunto migerate Centrali a biomasse, che altro settore della formazione professionale degli interventi sia di carattere tecnico non sono che inceneritori camuffati. La deve rappresentare la priorità per politi- che politico è stato univoco, mai la priva- politica dei rifiuti deve andare di pari che regionali che si devono dimostrare in tizzazione dell’acqua che è patrimonio passo con la tutela ambientale e con la tugrado di rispondere al meglio alle sfide comune e non può essere di dominio dei tela della salute dei cittadini, che ormai derivanti da un mercato del lavoro nel potenti. Anche il terzo argomento ha ca- non stanno più a guardare, ma in modo quale l’innovazione tecnologica incide lamitato l’attenzione, attraverso una seria consapevole sono pronti a mettere in profondamente sui sistemi produttivi ri- e spietata disamina del dr. Giuseppe Ca- cantiere azioni di lotta, grazie anche a chiedendo sopratutto, nell’attuale situa- prioli, coordinatore tecnico gruppo di la- giornalisti coraggiosi che denunciano, ulzione di crisi, politiche volte ad adeguare voro libro bianco “La Sanità in Puglia”, il timo solo in ordine di tempo, Gianni Lancostantemente conoscenze e competenze dibattito moderato dal giornalista “La nes che in Capitanata e non solo sta professionali in un’ottica di qualificazione Gazzetta del Mezzogiorno”, Bepi Martel- svelando traffici e progetti che definire e riqualificazione professionale dei lavo- lotta, è entrato nel vivo con l’intervento apocalittici è dire poco, non a caso è stato ratori operanti nei settori attualmente in del prof. Tommaso Fiore, Assessore Poli- oggetto di varie attentati criminali, da crisi”. Subito dopo si è parlato di acqua, tiche della salute Regione Puglia, che sep- parte della malavita organizzata, protacome bene comune e dove sulla ventilata pur riconoscendo le note “defaians” che gonista delle sue coraggiose inchieste, privatizzazione di questo elemento fon- hanno colpito la sanità pugliese, qualcosa che non gradisce di sicuro che si parli di damentale per la vita umana, non ci sono il suo assessorato l’ha fatto, la sta facendo ecomafie e quant’altro sia business amstati dubbi: questa idea e la eventuale ed intende fare. Non sono stati molto bientale. legge va bloccata sul nascere. Ad intro- d’accordo alcuni medici in sala che sono





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