Modello Giornalinocesanews

  • December 2019
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Ucciso un 26enne a Cesa pag 2

Nasce a Cesa L’alberghiero pag 4

La storia di Cesa Per filo e per segno pag 10-11

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CESA. Il 26enne Vincenzo Scarano, di Cesa, è stato ucciso in un agguato compiuto in via Matteotti, nei pressi dell'area mercato.

Il giovane è figlio dell'imprenditore Cesario Scarano, anch'egli ucciso due anni fa, con le stesse modalità. Non si esclude che il nuovo omicidio sia legato alla faida tra clan rivali, in atto nella zona, per il controllo delle attività illecite. Vincenzo Scarano era prossimo al matrimonio. E' stato ucciso dinanzi al bar "Sweet Coffee", gestito da alcuni parenti, mentre saliva nella propria Fiat Punto, da alcuni sicari che gli hanno esploso contro diversi colpi di pistola. I carabinieri del Comando provinciale di Caserta, presente sul posto il comandante Carmelo Burgio, e del Gruppo di Aversa hanno ritrovato dodici bossoli sul luogo di quello che è il primo agguato di camorra del 2009 nel casertano. Era il 19 novembre del 2006 quando il padre, Cesario Scarano, 46 anni, fu raggiunto da due sicari che in sella ad una motocicletta gli spararono contro numerosi colpi di pistola mentre si trovava a bordo della sua auto, nella zona tra Succivo e Orta di Atella. Gli inquirenti ritennero che l'uomo fosse affiliato al clan Mazzara e che, quindi, l’omicidio si inquadrasse nell’eterna lotta tra i due clan, Caterino e Mazzara, per il controllo delle estorsioni e dei traffici illeciti del territorio.

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CESA. Sabato 3 gennaio, presso la Biblioteca comunale, si è svolta la presentazione del sito “Cesarinasce.org” creato dall’omonimo movimento culturale.

La creazione di uno spazio web nasce dalla volontà del gruppo di An di fare opinione che sia indipendente dalla polemica politica ma che sproni a far emergere le reali difficoltà della cittadinanza. All’interno del sito, infatti, c’è uno spazio denominato “La voce degli altri” in cui si può intervenire ed esprimere le proprie idee o proporre alcuni suggerimenti. Aperto a 360 gradi a tutto e a tutti, questo è il concetto che il gruppo ha ribadito durante la serata di sabato che ha avuto inizio con la premessa fatta dal presidente del circolo cesano di An Mario Ferrante. Dopodiché Cesare Bortone ha presentato i progetti futuri del movimento culturale in collaborazione con altri ideatori come Enrico D’agostino, Pasquale Errico, Alberto Iavarone, Matteo Pecovela, Mario Di Donato e Carmine Alma. Al fine di facilitare la navigazione all’interno del sito è intervenuto anche l’ingegnere Alberto Iavarone, web-master, che ha fornito spiegazioni tecniche illustrando le caratteristiche funzionali del neonato spazio web. Alla fine della serata il dottor Carlo Rossi ha consegnato al parroco Don Peppino Schiavone, alle associazioni culturali e ai partiti politici presenti delle password che forniranno l'accesso incondizionato al sito. “Questo sito si propone di fare soprattutto opinione ed è a margine della politica. – ha affermato il dottor Rossi – E’ chiaro anche che, inevitabilmente, gli argomenti trattati nei nostri articoli avranno molte affinità con quelle che solo le problematiche del comune di Cesa. La linea di condotta di questo movimento culturale, però, sarà lo sguardo rivolto al sociale. Cercheremo di carpire l’opinione pubblica – conclude - fatta di pensieri e di suggerimenti volti a far emergere quelle che sono le esigenze di tutta la cittadinanza”.

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CESA. Accolta la richiesta di istituzione di una sede distaccata di scuola superiore nella cittadina di Cesa. L’altra sera è stato, infatti, approvato, dalla Regione Campania, il piano di organizzazione della rete scolastica predisposto dalla Provincia di Caserta. Il piano prevede l’istituzione sul territorio del piccolo centro dell’agro aversano di una sezione distaccata dell’Alberghiero di Aversa. A darne comunicazione è il sindaco Vincenzo De Angelis e l’assessore all’istruzione del Comune di Cesa, Stefano Verde. “Questa notizia è motivo di orgoglio per il nostro paese. – hanno commentato all’unisono Verde e De Angelis - Sin dal nostro insediamento abbiamo lavorato per portare sul territorio di Cesa una sede distaccata di un istituto superiore. Questo perché eravamo convinti e siamo tuttora convinti che sia un tassello fondamentale per far crescere il tessuto economico, sociale e culturale del nostro paese. Ringraziamo per la disponibilità il Presidente della Provincia Sandro De Franciscis e l’assessore provinciale all’istruzione Nicola Ucciero, oltre al dirigente scolastico dell’Alberghiero di Aversa, dottoressa Diana e il nostro consigliere provinciale Giuseppe Fiorillo, per la sinergia che siamo riusciti a mettere in campo”. Ricordiamo che la sede distaccata dell’Alberghiero sarà operativa da settembre 2009 e sarà dislocata nell’attuale edificio polifunzionale in villa “Aldo Moro”. “La nostra scelta di puntare sull’Alberghiero – hanno aggiunto sindaco e assessore – è frutto di due profonde considerazioni. La prima è di carattere prettamente operativo, poiché si tratta di un percorso di studi in forte crescita ed è l’unico che, in un prossimo futuro, possa aspirare ad una propria autonomia. In pratica, fra cinque anni si potrebbe passare da una sede distaccata alla costituzione di un istituto autonomo che sarebbe ulteriore fonte di prestigio per la nostra comunità. Il secondo aspetto che abbiamo tenuto in considerazione è di tipo socio culturale ed economico. In sostanza vogliamo intraprendere una tradizione educativa, che possa caratterizzare la vita della nostra comunità, ridandole una vivacità culturale e al contempo mostrando sensibilità nella formazione delle future generazioni. L’obiettivo - hanno continuato - è quello di ritagliarsi un ruolo formativo che possa tornare utile ai giovani locali e non solo. In pratica vogliamo guardare lontano. La nostra cittadina è stretta tra la zona industriale Teverola-Grigignano-Carinaro e si trova a ridosso dell’area atellana, che dovrebbe assumere in futuro una vocazione turistica, con l’istituendo parco archeologico e ambientale dell’area atellana, che sorgerà tra Sant’Arpino, Succivo ed Orta di Atella. Purtroppo non avendo sul territorio segni tangibili di un passato che possono attrarre masse di turisti e non avendo una vocazione industriale o artigianale, dobbiamo ripensare al ruolo che deve assumere in futuro il nostro paese per non rimanere isolato. Questo potrebbe essere quello dei servizi, in particolare nel settore turistico e alberghiero, a supporto di una zona industriale in espansione e ad una zona archeologica atellana che dovrà venire. Allora - hanno concluso De Angelis e Verde - abbiamo pensato di dare ai nostri giovani questa opportunità di raccordarsi col mondo del lavoro, poiché attualmente l’Alberghiero è l’unica scuola che offre ai giovani occasioni di crescita, di sviluppo e di lavoro”. Notizia Da PUPIA.TV

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CESA. Festa di compleanno per i corpi di polizia Sanitaria. Nel 2009 infatti i C.P.S. festeggeranno il decimo anno di collaborazione, con regolare convenzione, con il comune di Cesa per la tutela del servizio ecologico, artistico e culturale.

I Cps di Cesa, con sede nell'edificio pubblico della villa “Aldo Moro”, sono diretti dal comandante, cavalier Antonio Turco, e si avvalgono della collaborazione degli uomini della sede di Cesa. “Si tratta di forze volontarie di soccorso e di pace che, come recita lo statuto dell'associazione, contribuiscono alla divulgazione popolare, soprattutto tra i giovani, dell'apprendimento dei diritti umani proclamati dalla dichiarazione universale delle nazioni unite”, ha spiegato lo stesso comandante, forte della grande competenza acquisita negli anni nel settore del volontariato. “I cps - ha continuato Turco - si sono distinti nel periodo dell'emergenza rifiuti effettuando anche servizio notturno in collaborazione con il comando dei vigili urbani, anche con l'ausilio di uomini delle altre sedi provinciali. Siamo inoltre anche impegnati nel sociale portando aiuto alle persone anziane e alle famiglie in difficoltà. A tal proposito colgo l'occasione per ringraziare il comandante generale Nello Turco, in continuo contatto con il comandante generale dell'associazione di Roma”. Il 2009 sarà dunque un momento per festeggiare ma anche l'occasione per rinnovare i tanti obiettivi dell'associazione da sempre volta alla difesa della vita, del lavoro e della famiglia. “Ai cittadini di Cesa e all'amministrazione comunale vanno i miei auguri di buone feste e infine - ha concluso Turco - rivolgo un appello a tutti i giovani dai 16 anni in su di associarsi al nostro corpo per dare il loro contributo per migliorare la qualità della vita e per difendere l'ambiente”.

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CESA. Corso di formazione per operatore/operatrice socio assistenziale (Osa), la Scuola, il Comune e l’associazione Campana Girasole lanciano un appello per reclutare volontari e raddoppiare il percorso formativo.

“L’appello si è reso necessario – fanno sapere in una nota Scuola, Comune e Associazione – poiché sono pervenute 52 domande di partecipazione che testimoniano un diffuso bisogno di formazione professionale che attraversa diverse fasce di età. Tuttavia, il corso, del tutto gratuito, era stato calibrato su 20 discenti disoccupati e inoccupati. Così – scrivono - per non lasciare fuori nessuno, abbiamo pensato di lanciare questo appello ai laureati e laureate di Cesa, affinchè, insieme, possiamo aumentare le competenze culturali e offrire maggiori possibilità occupazionali ai cittadini di Cesa”. Ricordiamo che il corso è stato allestito dalla Direzione Didattica di Cesa, diretta dalla dottoressa Adriana Mincione, dall’Assessorato alla pubblica istruzione, detenuto da Stefano Verde, e dall’Associazione Campana Girasole, ente non profit di ricerca e cura per le disabilità presieduta dalla dottoressa Agnese Maria Vaiano. Il manifesto con l’appello dal titolo “non uno di meno” porta la firma del sindaco Vincenzo De Angelis, oltre che dei soggetti già citati. “Troppe persone dovrebbero restare fuori – si legge nel manifesto pubblico -. La gratuità del corso è permessa dalla disponibilità di volontari che hanno deciso di donare un po’ del proprio sapere e del proprio tempo a chi ne ha più bisogno. È possibile sperare che lo stesso spirito di solidarietà animi altre persone? È possibile sperare che le laureate e i laureati di Cesa ci diano una mano per far partire un secondo corso a Settembre 2009? Attendiamo entro l’8 Gennaio 2009 le vostre comunicazioni di disponibilità presso la Direzione Didattica di Cesa in via Campostrino”. Una disponibilità che consentirebbe alle 52 persone che hanno prodotto la domanda di acquisire, in modo del tutto gratuito, una professionalità per dedicarsi con competenza alla cura ed animazione delle persone nel proprio domicilio o in struttura pubblica o privata nell’ambito sociale.

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Immigrati, no del governo alla tassa della Lega Claudio D'Amico, firmatario della proposta dei 50 euro sui permessi di soggiorno, all'Adnkronos: "Il Carroccio non ha ritirato gli emendamenti. E' stata montata una campagna di strumentalizzazione''. Berlusconi: ''Quando ho conosciuto il testo, ho detto immediatamente di essere contrario''. Due sbarchi nella notte a Lampedusa, approdati 460 immigrati

Roma, 10 gen. (Adnkronos/Ign) - "Il governo ha dato parere contrario" in commissione Bilancio e Finanze della Camera "ad entrambi gli emendamenti" presentati dalla Lega al dl anticrisi che prevedono una tassa di 50 euro sui permessi di soggiorno e una fideiussione di 10mila euro per le partite Iva aperte da immigrati. Lo ha detto all'Adnkronos Claudio D'Amico, firmatario dell'emendamento sulla tassa sui permessi di soggiorno. D'Amico dice che "non è vero" che la Lega "abbia ritirato gli emendamenti. Né io né Bitonci abbiamo fatto marcia indietro". L'esponente del Carroccio esprime delusione per la "campagna di strumentalizzazione" montata intorno a questi due emendamenti che, dice, "ha causato oggi il voto sfavorevole del governo in commissione". "Questa cosa - spiega - sembra che ce la siamo inventata. Ma invece io stesso avevo presentato al governo un ordine del giorno il 23 luglio 2008, approvato dall'esecutivo, e che conteneva una norma praticamente identica. Inoltre anche in Senato c'è un emendamento sul ddl sicurezza che è molto simile al nostro. Insomma - conclude - la norma per la tassa sul permesso di soggiorno esiste in tutto il mondo. Questa notte ho ricevuto tantissimi sms di italiani nel mondo che dicono: 'noi qui all'estero paghiamo, perché gli stranieri da noi non lo devono fare?'". Il no dell'esecutivo è stato confermato dallo stesso presidente del Consiglio. "Abbiamo detto di non essere d'accordo con la proposta della Lega sugli immigrati" ha dichiarato Silvio Berlusconi a Cagliari. "Quando abbiamo conosciuto il testo dell'emendamento - ha aggiunto il premier - ho immediatamente dichiarato di essere contrario alla proposta, come d'altronde i rappresentanti del governo". ''Stupito dalla reazione di alcuni esponenti della maggioranza - si dice il capogruppo della Lega alla Camera, Roberto Cota - perché il principio della tassa sul permesso di soggiorno, oltre ad essere giusto e previsto in diversi Paesi europei, era già stato discusso e votato dalla maggioranza con il parere favorevole del governo in Senato, addirittura prevedendo un importo di 200 euro, ed è inserito nel testo del dl sicurezza licenziato dalle commissioni". "Abbiamo solo voluto presentarlo come emendamento al dl anti crisi per anticiparne gli effetti - aggiunge Cota - La Lega ritiene importante difendere il principio di una immigrazione regolamentata e il principio che chi arriva sul nostro territorio debba concorrere alle spese per sostenere i costi dell'immigrazione. E' una battaglia di giustizia che la stragrande maggioranza dei cittadini condivide". Definisce invece "indecente" la proposta del Carroccio il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. "E' un ulteriore spot che fa la Lega, si va avanti per spot e non per sostanza - spiega il leader centrista - non c'è più umanità nella politica: è veramente una cosa indecente". "Ricordo alla Lega - conclude Cesa - che se molte aziende del Nord vanno avanti, lo fanno grazie ai lavoratori immigrati che stanno prestando il loro servizio in queste aziende". Al no del governo plaude la Cisl, che è tornata a chiedere la cittadinanza italiana per tutti i figli di immigrati nati nel territorio italiano. ''Erano norme frutto di una profonda intolleranza sociale e discriminatorie - ha commentato il segretario generale Raffaele Bonanni - Speriamo che questi emendamenti vengano definitivamente cancellati. Tra l'altro gli immigrati pagano già 72 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno, che magari arriva dopo due anni, quando è già scaduto''.

Notizia da Italy global nation

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CASTELLI: «GRAZIE A UN EMENDAMENTO, È GARANTITO IL RILANCIO DELLO SCALO»

Malpensa: Lega, il caso è chiuso Berlusconi replica a Veltroni: «Sulla vicenda Alitalia agghiacciante è l'opposizione, non il governo» ROMA - Per la Lega Nord il caso Malpensa è chiuso: «L'emendamento approvato nella notte dalla commissione Bilancio della Camera pone fine a tutte le polemiche e alle diatribe intorno a Malpensa». Lo ha detto Roberto Castelli, sottosegretario alle Infrastrutture. «Si conferma la volontà del governo di non penalizzare Malpensa, offrendo uno strumento per rinegoziare tutti gli accordi e stipularne di nuovi con i Paesi che hanno richiesto o richiederanno di poter operare su Malpensa». Secondo il senatore leghista, «per Malpensa è più vantaggiosa l'alleanza con Lufthansa, ma indipendentemente dalle scelte di Cai, con questo emendamento è stata garantita la prospettiva di un forte rilancio di Malpensa nel medio termine senza chiudere Linate. Gli scali milanesi non vengono sacrificati alle solite logiche romano-centriche; la maggioranza ha dimostrato di essere coesa». TESTO - L'emendamento approvato prevede che i ministeri delle Infrastrutture e degli Esteri definiscano nuovi accordi e la modifica di quelli vigenti per aumentare le compagnie sulle rotte nazionali e internazionali e il numero di voli, dando priorità ai vettori che mantengono i livelli occupazionali. L'ente per l'aviazione civile (Enac) dovrà rilasciare autorizzazioni per non meno di 18 mesi. Gianfredo Comazzi, presidente della Camera di commercio di Novara e del Comitato Malpensa, ha riferito che «ci sono già richieste da vari vettori internazionali» per gli slot che saranno lasciati liberi da Cai. BERLUSCONI REPLICA A VELTRONI - «Ho sentito che il leader del Pd ha definito agghiacciante la situazione di Alitalia. Agghiacciante è avere un'opposizione di questo tipo», ha replicato Silvio Berlusconi in campagna elettorale in Sardegna per le regionali.

Notizia da Corriere della sera .it

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UDINE (8 gennaio) - «Il medico non può diventare un gendarme o un delatore: si rischierebbe la nascita di una sorta di sanità clandestina»: a sostenerlo è il presidente dell'Ordine dei medici di Udine, Luigi Conte, dopo le polemiche sull'ipotesi di sospendere le cure mediche agli immigrati clandestini in Friuli Venezia Giulia. L'ipotesi è stata avanzata dalla Lega Nord all'indomani della risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Vladimir Kosic, ai direttori generali di alcune aziende sanitarie ai quali ha confermato l'indicazione di erogare le cure mediche agli immigrati clandestini, proprio come fatto finora. «Non voglio entrare nella polemica politica - spiega Conte - ma il medico non può diventare un gendarme segnalando e, in pratica, denunciando i clandestini alle autorità. Questo metterebbe in discussione il rapporto fiduciario con il medico e, nella sostanza, sarebbe un invito ai clandestini a non rivolgersi al medico nel timore che possano essere denunciati. Ulteriori conseguenze - aggiunge - sarebbero la nascita di una sanità clandestina o la rinuncia alle cure da parte di queste persone che, bene o male, stanno sul nostro territorio con un rischio aggiuntivo: quello della diffusione di patologie che non sarebbero più sotto la sorveglianza del sistema sanitario pubblico». Conte non discute «sulle motivazioni dell'ipotesi di sospendere le cure ai clandestini e sulle preoccupazioni relative alla sicurezza» e non nasconde che «ci sono disfunzioni e qualche abuso», ma si chiede «per quale motivo si vanno a cercare i clandestini negli studi medici e non, per esempio, davanti alle mense della Caritas» o in altri luoghi che essi frequentano. Nella polemica sulle cure ai clandestini era intervenuto nei giorni scorsi anche il presidente del Consiglio Regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman (Lega Nord), che aveva condiviso l'ipotesi avanzata dal capogruppo del Carroccio, Danilo Narduzzi, suscitando la reazione della Cgil regionale che ha chiesto le sue dimissioni. Ballaman - ha affermnato la Cgil - ha tradito «lo spirito super partes del suo ruolo». In campo sono scesi anche il Pd, per il quale la posizione di Ballaman è «censurabile e inaccettabile», e l'Udc, che fa parte della maggioranza regionale, sostenendo con il segretario regionale Angelo Compagnon, che «qualunque essere umano va assistito».

Notizia da il Messaggero.it

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LA NOSTRA STORIA Antichissima deve essere la fondazione di Cesa: il più antico documento che ne accerta l’esistenza è un diploma dei principi Pandolfo I e Landolfo III di Capua, risalente all’anno 964 d.C. Cesa fu indubbiamente una delle minuscole contrade della Liburia atellana, che visse una storia agreste senza alcunché di notevole. Diverse sono le ipotesi sull’etimologia del nome. Una leggenda narra di una pietosa donna chiamata Cesa che curava i feriti e dava sepoltura, proprio nel luogo dove ora sorge Cesa, ai morti nelle guerricciole che imperversavano nel campo atellano degli osci. Il nome Cesa trae origine da una voce latina, caesus, dal verbo caedere (tagliare). Infatti Cesa sorgeva come borgo dell’antica Atella, e di conseguenza tagliato fuori dalle grandi vie di comunicazione. Un’etimologia egualmente attendibile, e risalente alla stessa radice latina dal verbo caedere, deve ricercarsi nel fatto che Cesa in origine fu un terreno boschivo e che, in seguito ad un’opera di paziente dissodamento, quel terreno fosse stato chiamato Cesa da silva caesa (selva tagliata). Posta, quindi, questa più attendibile versione sull’etimologia di Cesa, niente o poco si sa sulla sua più remota storia. Dovette, però, vivere e subire con i suoi pochissimi abitanti tutte le vicende della morente Atella e, più tardi, della nascente Aversa, poiché, dopo il Mille, Cesa fu per lungo tempo un casale della città normanna, appartenuto prima al feudo del conte Roberto di Sant’Agata, e successivamente ai Carafa, ai Villano, ai Palomba, ai Del Tufo e ai Maresca, che ne furono gli ultimi proprietari.

Cittadini illustri •











Francesco Bagno (1744-1799) medico, docente universitario, autore di diverse e illuminanti opere di carattere medico, che durante la Repubblica Napoletana del 1799 ricoprì importanti cariche (tra l’altro fu Rettore dell’Università di Napoli) e che, ristabilita la monarchia, venne impiccato il 28 novembre 1799, subendo così la stessa sorte degli altri martiri della Repubblica Napoletana; Mons. Antonio Malvasio (1738-1822) sacerdote che esercitò in Aversa il suo ministero di parroco, eccellente latinista, autore di molte ed importanti opere di Diritto canonico, come pure di eleganti e dotti testi di genere narrativo (famosissima la sua Eutrapelia), considerato senza dubbio dai suoi contemporanei l’uomo più dotto nella città e diocesi di Aversa, al punto da affidare a lui, un sacerdote, la carica di Sindaco della città durante la breve vita della Repubblica Napoletana; Domenico Di Fiore (1769-1848) celebre avvocato, attivista durante la rivoluzione partenopea, che ricoprì, durante la Repubblica Napoletana, diversi ed importanti incarichi e che, al ritorno dei Borboni, si rifugiò in Francia, dove continuò la sua opera di rivoluzionario. In Francia conobbe lo scrittore Stendhal, col quale strinse un forte vincolo di amicizia e che il Di Fiore raccomandò per la sua nomina a console, e collaborò a numerosi giornali francesi e ricoprendo diverse cariche istituzionali; Don Giustino Marini (1797-1837) umile sacerdote morto in concetto di santità, solerte ed instancabile predicatore, innamorato di Cristo e dei fratelli, alla cura dei quali dedicò tutta la sua vita e tutte le sue energie, morendo il 6 luglio del 1837 per assistere i suoi fedeli colpiti dal colera; Francesco De Michele (1911-1997) storico, poeta e scrittore molto affermato e conosciuto per le sue opere, diverse delle quali inserite in molte antologie della Lingua italiana e tradotte e pubblicate in Francia; Prof. Gerardo De Michele, pneumologo di fama internazionale e politico dalle peculiarità eccelse grazie alle quali venne eletto Sindaco di Napoli;

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Prof. Antonio Guarino, nato a Cesa nel secolo scorso, insigne maestro ed educatore integerrimo di numerose generazioni tosco-lombarde.

il patrono San Cesario fu un diacono e martire, vissuto nel I secolo, Discendeva dalla nota "gens julia". Secondo la tradizione era di origini africane e si sarebbe trasferito a Terracina all'epoca dell'imperatore Claudio. La parrocchia di San Cesario a Cesa (CE), conserva una statua in argento del santo, opera di orefici napoletani e datata al 1612, che lo raffigura in apoteosi, nell'atto di ricevere la palma del martirio. La statua viene esposta solo in occasione della festa del santo. Quest'anno si festeggia l'anno giubilare di San Cesario (1900°anniversario del martirio del santo)

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